CULTURA E SPETTACOLI- Pagina 87

Le sette candeline di “Club Silencio”

 

Grande festa al Monte dei Cappuccini con un’edizione speciale di “Una notte al Museo” e, alla consolle, Samuel dei Subsonica

Venerdì 13 settembre, dalle 19

Fra le sue “chicche” più note, “Una notte al Museo”, che dal 2017 a oggi ha portato più di 280mila giovani in oltre 50 Musei tra Piemonte, Liguria e Lombardia. Una bella impresa che, da sola, potrebbe bastare per festeggiare a ragione i sette anni di attività di “Club Silencio”, Associazione culturale torinese “impegnata in progetti esperenziali rivolti a stimolare la partecipazione attiva dei giovani ‘under 35’ alla vita culturale, sociale e democratica del territorio”. Sul piatto, dal 2017 a oggi, 221 eventi in oltre 50 istituzioni culturali, 40 partner e sponsor, 253 artisticoinvolti. Le sedi più apprezzate il “Museo Egizio” (con una media di 2mila persone per serata) e i “Musei Reali” (1.800 partecipanti in media). Tra gli eventi record, l’incontro dedicato all’“Eurovision” ai “Musei Reali” del 13 maggio 2022, con ben 3.881 partecipanti, rimane un esempio di come l’Associazione sia perfettamente ed intelligentemente in grado di riuscire a fondere (come da obiettivi) “cultura” e “intrattenimento”. Cifre di tutto rispetto che ben giustificano la voglia di far festa in occasione del settennale del “Club” di corso Massimo D’Azeglio a Torino, presieduto da Alberto Ferrari.

L’appuntamento è per il prossimo venerdì 13 settembre, a partire dalle 19, con un evento speciale al “Monte dei Cappuccini”, cui parteciperà, per regalare note musicali alla festa, Samuel dei “Subsonica” impegnato alla “consolle”. E la festa “non sarà solo un momento per celebrare i numerosi successi raggiunti – spiegano gli organizzatori – ma un nuovo punto di partenza per guardare al futuro con ulteriori idee e progetti”. I motori restano accesi, per andare oltre (o, per lo meno, senza perdere di vista) i 200 giovani coinvolti finora nello staff, nella realizzazione di più di 100 attività, parallelamente all’Osservatorio “YouthLAB”, sempre ideato e promosso dall’Associazione per dare vita a momenti di ascolto ed analisi che hanno coinvolto più di 13mila giovani su tematiche legate all’attualità.

Da sottolineare ancora, oltre alla straordinaria capacità di attrarre il pubblico, la concreta sensibilità di “Club Silencio” verso importanti temi sociali e culturali, come l’evento del 25 novembre 2023, al “Museo del Risorgimento”, dedicato alla “Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, che ha incluso installazioni e laboratori di sensibilizzazione o come la sua presenza a “Biennale Tecnologia 2024”, con l’organizzazione di eventi presso il “Politecnico di Torino” che hanno attirato qualcosa come 3.349 partecipanti.

“Club Silencio” ha davvero dimostrato in questi sette anni (oltre 220mila gli iscritti alla “community”) di essere “un punto di riferimento importante – sottolinea il presidente Alberto Ferrariper l’innovazione culturale”. “La risposta del pubblico– prosegue Ferrari – ci fa capire che abbiamo intrapreso una strada giusta: coinvolgere i giovani è possibile, bisogna però trovare le chiavi giuste per farlo. Per il futuro abbiamo in serbo nuove sorprese. Certo non smetteremo mai di rinnovarci.

Per info: “Club Silencio”, corso Massimo D’Azeglio 60, Torino; www.clubsilencio.it

g.m.

Nelle foto: “Una notte al Museo”, credit Federico Masini Studio; Samuel dei “Subsonica”

 

Cocconato d’Asti borgo d’Italia

Sabato e domenica la latteria del paese viene presa quasi d’assalto, fuori c’è la coda  perché c’è più gente del solito che la vuole comprare ad ogni costo.

È la famosa robiola di Cocconato d’Asti, unica nel suo genere. È una piccola produzione locale ma, se l’assaggi, ne mangi subito due o tre di fila…quasi come le patatine. Fresca e gustosa, gli amanti del formaggio l’adorano e, per trovarla appena fatta, si arrampicano fin qui, sulle colline di Cocconato d’Asti, diventato da pochi giorni uno dei borghi più belli d’Italia per il suo splendore paesaggistico. Ebbene sì, la grande notizia è proprio questa: il borgo è il decimo più bello d’Italia, non tanto per la robiola Coconà e per il tradizionale Palio degli asini ma per lo straordinario panorama che si gode da queste colline, per la storia, le tradizioni del luogo e per i suoi monumenti. Lo ha decretato la trasmissione di Rai 3 “Il Borgo dei Borghi” che, dopo un concorso nazionale, ha visto trionfare Tropea, borgo calabrese, seguita da Baunei in Sardegna e Geraci Siculo in Sicilia. A rappresentare il Piemonte c’era Cocconato d’Asti diventato appunto il decimo borgo più bello di tutta la penisola. Tanto di cappello.. dopo Tropea e altri borghi costieri che si affacciano sui mari più strabilianti del mondo, paesi senz’altro più grandi e più conosciuti di Cocconato e che d’estate sono invasi da migliaia di turisti. Ma Cocconato, 1400 abitanti, noto come “La Riviera del Monferrato”, non è da meno e si fa bello soprattutto adesso con il fiorire della primavera. A 500 metri di altezza dista circa 30 chilometri da Asti e 50 da Torino. La storia di questo paese è strettamente legata a quella dei Conti Radicati, la stessa famiglia proprietaria del castello di Passerano Marmorito, distante pochi chilometri da Cocconato. Da vedere, come edifici e monumenti di interesse storico e artistico, ci sono la chiesa della Santa Trinità con una tela di Guglielmo Caccia detto il Moncalvo, la chiesa di Santa Caterina del Quattrocento, una farmacia settecentesca, il palazzo comunale, Palazzo Martelletti, residenza nobiliare del Trecento, e la torre del Castello medievale.

Eretto in cima alla collina nel X secolo, il maniero fu distrutto durante le lotte tra Guelfi e Ghibellini, fu ricostruito alla fine del XV secolo e nuovamente demolito nel Cinquecento. Rimase solo la torre merlata dalla quale è possibile ammirare, nelle giornate più luminose, la catena delle Alpi e la fisionomia di alcune città del Piemonte. A questo punto non ci resta che attendere la zona gialla e poi una gita a Cocconato è più che consigliabile..                                       Filippo Re

70 titoli per 70 candeline del Teatro Stabile di Torino

La stagione teatrale 2024/2025  si aprirà il 7 ottobre

 

Il teatro Stabile di Torino propone quest’anno settanta titoli, tanti quanti sono gli anni che compie.  La voglia di organizzare e di proporre spettacoli è tanta,  considerando l’incremento del 34% nella vendita degli abbonamenti rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Tre i palcoscenici coinvolti, Carignano, Gobetti, Fonderie teatrali Limone, nelle quali andranno in scena 24 produzioni e coproduzione, di cui saranno 12 debutti in prima nazionale  e 46 ospitalità.  Si tratta di spettacoli, la cui metà degli autori è  vivente.

La stagione teatrale inaugurerà il 7 ottobre prossimo con “Cose che so essere vere” primo allestimento italiano della commedia del drammaturgo australiano Andrew Bovell. Valerio Binasco dirigerà una bravissima Giuliana De Sio, già protagonista lo scorso anno al teatro Carignano di “Agosto ad Osage County” di Tracy Letts. Valerio Binasco riprenderà anche i “Sei personaggi in cerca d’autore” di Pirandello e sarà interprete de “Il costruttore Solness” di Ibsen, diretto da Kristza Szekely.

Vi sarà una prima nazionale de “La gatta sul tetto che scotta” di Tennessee Williams, per la regia di Lidi, sarà di Filippo Dini, invece, la regia dei “Parenti terribili” di Cocteau.

Tra i titoli più richiesti tra le ospitalità “Tre modi per non morire “ di Toni Servillo. Tra gli altri protagonisti Lino Guanciale, Natalino Balasso, Sonia Bergamasco, Massimo Popolizio, Umberto Orsini, Alessandro Gassmann e Alessandro Haber.

Alle Fonderie Teatrali Limone il sipario si apre ancora prima, accogliendo il festival di Torinodanza, diretto da Anna Cremonini, con lo spettacolo “Freedom Sonata” di Emanuel Gat, primo di 15 titoli in cartellone.

 

 

Mara   Martellotta

“Fondazione Time2” Al via i Laboratori di “Open”

Nello spazio di corso Stati Uniti, a Torino, dedicato a persone “con” e “senza” disabilità

Iscrizioni dal 9 al 22 settembre

Dal doppiaggio alle tecniche teatrali, dalla fotografia all’illustrazione e al racconto in podcast: si sono riaperte lunedì 9 e proseguiranno fino a domenica 22 settembrele iscrizioni ai Laboratori di “Open”, lo spazio di diversità di “Fondazione Time2”, Fondazione filantropica famigliare nata di recente a Torino (corso Stati Uniti, 62/b) su iniziativa di Antonella e Manuela Lavazza, che anche quest’anno propone molte e nuove attività (consultabili sul sito di “Open”) per ragazzi dai 15 ai 29 anni “con” e “senza”disabilità.

Con la riapertura dei “Laboratori” – oltre alla “Sala Studio” con le sue 24 postazioni dotate di wi-fi gratuito e la “Caffetteria” diventata ormai un luogo di incontro, condivisione e tempo libero – prende nuovamente avvio anche lo “spazio di ascolto” di “Open”, con percorsi gratuiti di counseling a persone di età compresa tra i 18 e i 26 anni organizzato in collaborazione l’ “Istituto Change – Ecologia delle Comunicazioni nei Sistemi Umani” di via Valperga Caluso, a Torino.

Appuntamento particolarmente atteso, già moto seguito nella scorsa stagione laboratoriale, sarà sicuramente l’appuntamento con il “Teatro”, laboratorio tenuto in collaborazione con “Fondazione TRG – Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani Onlus”, che si propone di trasmettere le tecniche della recitazione, dall’espressione corporea, all’arte di stare in scena e all’improvvisazione (dal 10 ottobresino al 29 maggio 2025). A condurre le attività sarà Francesco Puleo e il corso si concluderà con la realizzazione di uno spettacolo che andrà in scena sul palco della “Casa del Teatro Ragazzi e Giovani” di Torino.

Quali le potenzialità della nostra voce? Come padroneggiare la nostra espressione e le nostre emozioni? Domande cui si propone di dare invece risposta il “Laboratorio di doppiaggio, consapevolezza corporea e tecniche di recitazione teatrale” (dal 7 ottobre al 25 gennaio 2025). Il corso, tenuto da Luisa Trompetto, mirerà a insegnare le principali tecniche del doppiaggio: dalla lettura del copione con le immagini a schermo alla padronanza dei tempi, volumi e intenzioni adeguate alle caratteristiche del personaggio da doppiare.

Con il “Laboratorio di scrittura, recitazione, montaggio e registrazione di un podcast” (dall’11 ottobre al 29 novembre) – realizzato in collaborazione con “Fondazione TRG” e tenuto dalla speaker radiofonica e podcaster Francesca Bacinotti e dal conduttore Matteo di Palma – si scoprirà come raccontare storie e comunicarle in maniera efficace per realizzare contenuti originali, mentre con “Fare fotografia” – condotto da Paola Mongelli (dall’8 ottobre al 28 gennaio 2025) – si punterà a immortalare le immagini in modo creativo e personale, oltre allo studio dei lavori di grandi fotografi contemporanei e non.

Per finire il “Laboratorio di illustrazione”, diviso in due moduli: quello “grafico”, curato da Roberto Blefari (dal 9 ottobre al 29 gennaio 2025) e quello dedicato alla “creatività manuale”, tenuto da Francesca Tabasso (dal 4 febbraio al 27 maggio 2025).

Ai vari laboratori si potrà accedere tramite l’iscrizione sul sito di “Open Time2”. Il costo dei laboratori è di 20 Euro, eccetto il “Laboratorio di Teatro” che ha un costo di 35 Euro.

Per maggiori informazioni sulle modalità di partecipazione e sui posti disponibili ci si può rivolgere a open@fondazionetime2.it

g.m.

Nelle foto: Open Teatro, Open Podcast, Open Illustrazione

“Ottobre nero”, il dilemma israeliano

Lunedì 16 settembre ore 18,30 al Circolo dei Lettori di Torino

Il volume è una testimonianza viva e documentata della tragedia che ha investito Israele prima e la Palestina dopo, a opera dei terroristi di Hamas. Per ragionare sul futuro di questo sfortunato lembo di terra in Medio Oriente, martoriato dalla furia delle ideologie e dell’odio settario.

La radio che cammina nelle periferie eccentriche

-PERFORMING MEDIA A TORINO-

Un’esperienza itinerante, teatrale e multimediale

10 – 14 settembre 2024 Torino

Teatro Mobile con Urban Experience, in collaborazione con Il Salotto di Miranda, ACMOS, Mau e Piemondo Onlus presenta un progetto speciale volto alla valorizzazione dei “paesaggi umani” delle periferie torinesi.

7 walkabout, percorsi di esplorazione urbana e spettacoli itineranti nei quartieri di Aurora e Barriera per intrecciare il racconto della città e con testi potenti, da Conrad a Ballard, messi in scena da Teatro Mobile con la regia di Marcello Cava e le elaborazioni drammaturgiche di Pina Catanzariti, per aiutarci a riflettere sul futuro di questo pezzo di Torino, perché ogni luogo è un mondo a parte e ogni mondo a parte è un luogo.
7 camminate radiofoniche a tema condotte da Carlo Infante che termineranno presso il Salotto di Miranda per il Podcast Lab durante il quale si raccoglieranno le idee e le proposte dei partecipanti che andranno ad arricchire la futura progettazione del salotto di quartiere.
5 giorni a settembre e 7 a novembre nei quali il pubblico, connesso in modulazione di frequenza, potrà riscoprire angoli di città inaspettati e godersi spettacoli teatrali site specific che Teatro Mobile metterà in scena nei percorsi urbani.

A settembre si inizia con sette spettacoli, gratuiti e con ascolto in cuffia. Gli spettacoli di Teatro Mobilesi muoveranno dal Salotto di Miranda, tra Borgo Rossini e Barriera, attraverseranno il Cimitero Monumentale, incontrando i sepolcri dei martiri del Fascismo e quelli di Silvio Pellico e Maciste. Esploreranno inoltre luoghi emblematici di quelle periferie,  tra cui il cohousing sociale Sorgente.

Si parte il martedì 10 settembre con Caligola: la follia del potere, un viaggio ossessivo sulla violenza del potere, commentato da una suite musicale dal vivo. Mercoledi 11 settembre sarà possibile seguire La Linea d’ombra: vite senza confini, le parole dal vivo e registrate si incastrano nel dialogo concitato tra i due marinai, il nuovo capitano e il vecchio ufficiale, in un flusso sonoro che permette la “visione” impossibile lungo la linea d’ombra. Giovedì 12 settembre appuntamento con Cuore di Tenebra, ancora una volta il potere, che altro non è se non follia, nel costante desiderio di annullare l’essere umano. Venerdì 13 settembre arriva Prometeo e il suo doppio, il tema fondante è il rapporto tra l’uomo e la sua natura, l’ineluttabile percorso verso un’ecologia che nega e trascende la possibilità di scegliere il bene contro il male. Sabato 14 settembre un doppio appuntamento: alle ore 17Condominium, ispirato a Ballard, introdotto dal walkabout su “le derive della città psicotropa”, un viaggio perturbante in un condominio che diventa scenario distopico, il condominio stesso si rivela come una “casa psicotropa”, per cui è psicotropo ciò che agisce sulle funzioni psichiche, per cui l’etimo di “tropo” sottende proprio questo: “ciò che volge altrove”. Infine alle ore 20.30Doppio sogno di fine estate con il walkabout su “la sospensione dell’incredulità”, tutto si mescola in un disordine cosmico, mitologico ed erotico, che affiora in un mondo onirico in cui l’amore diventa bestiale e distruttore.

Dal Caligola di Camus, alla Linea d’Ombra e Cuore di Tenebra di Conrad, dal Prometeo di Eschilo e Mary Shelley fino ad Apuleio e Shakespeareper un’esperienza unica, pensata e realizzata con attenzione semantica e precisione curatoriale: i contenuti vengono infatti elaborati in simbiosi con il territorio non più inteso come contenitore ma come “contenuto”, rivelandolo poeticamente come sottotesto della drammaturgia in azione nello spazio svelato.
Spettacoli radionomadi tesi alla produzione di un nuovo ascolto e di una nuova percezione del luogo.  Opere che possono essere sviluppi di un repertorio teatrale (come quello di Teatro Mobile) con produzioni originali che estraggono il valore intrinseco dei paesaggi naturali, urbani, umani.
Tutti i percorsi sono gratuiti e condurranno al Podcast Lab del Salotto di Miranda dove, davanti a un accogliente buffet si converserà liberamente sul futuro e sul presente di questa parte di città.

“Il progetto di La radio che cammina vuole dare ai fruitori un “ascolto speciale” che consente una percezione originale del luogo prescelto per il quale viene ideata un’apposita elaborazione drammaturgica associata ad un “walkabout” (conversazione radionomade) che rende ogni evento assolutamente unico e site specific, coinvolgendo stakeholder territoriali.
Urban Experience propone il progetto per ottemperare alle finalità di inclusione e coesione sociale attraverso azioni itineranti, in particolare con i walkabout sarà possibile ritrovare il valore del “guardarsi intorno”, partendo dall’assunto che non s’impara solo su libri o su schermi ma dagli altri e dalle cose che ci circondano. Un’attività dinamica di attenzione ed elaborazione delle informazioni associate all’esperienza diretta, sul campo.  Nel contesto di ciò che definiamo “L’apprendimento dappertutto per la cittadinanza educativa”, pensando al coinvolgimento delle scuole di ogni ordine e grado,  ci si mette in cammino, conversando (attraverso il sistema whisper-radio, sussurrando) con i ragazzi, rilevando informazioni ed emozioni per viverle in un inedito e non convenzionale storytelling.”  (Carlo Infante, presidente di Urban Experience)

MiTo per la città”: un quintetto di ottoni all’ospedale Mauriziano

MiTo per la città”: un quintetto di ottoni all’ospedale Mauriziano Martedì 10 settembre, dalle ore 14,30, l’Atrio Turati dell’ospedale sarà l’insolita sede del tradizionale concerto destinato ad operatori e pazienti Martedì 10 settembre 2024, nell’ambito di “MiTo per la città”, dalle ore 14,30 l’Atrio Turati dell’ospedale Mauriziano di Torino ospiterà il quintetto di ottoni Aeris Taurinensis, che si esibirà in concerto per operatori e pazienti dell’ospedale. Anche quest’anno l’ospedale Mauriziano di Torino sostiene MiTo, il Festival Internazionale della musica che anima per tutto il mese le città di Torino e Milano. Aeris Taurinensis è un quintetto di ottoni figlio della Scuola di musica d’assieme per fiati di Guido Campana ed è formato da Igor Cessario e Giuseppe Ulloa (trombe), Stefanbo Carleo, Michele Cetino e Luca Loliva (tromboni). Il quintetto eseguirà musiche di Johann Sebastian Bach, Johann Cristoph Pezel, John Williams e Jeremiah Clarke. Gli eventi realizzati da MiTo nelle strutture sanitarie sono realizzati con l’obiettivo di integrare gli ospedali nel tessuto urbano e dare la possibilità a chi si trova nella struttura ospedaliera di partecipare alla vita culturale della città, sentendosi parte della collettività anche in momenti particolari della propria vita.

“La donna serpente”, Noseda dirige a MiTo

Concerti martedì 10 settembre MITO

 

Alle ore 20 di martedì 10 settembre, all’Auditorium RAI Arturo Toscanini, Gianandrea Noseda torna a dirigere la Filarmonica TRT, con la musica di Alfredo Casella per “La donna serpente”, uno dei titoli più significativi della sua esperienza alla guida musicale del Teatro Regio di Torino. I frammenti sinfonici, nell’opera di Casella, vengono rappresentati fra i lamenti dell’americano George Walker, dedicato alla nonna Melvina King, testimone di un’epoca in cui la schiavitù ancora vigeva negli Stati Uniti. A completamento del concerto, la Settima Sinfonia in la maggiore op.92 di Beethoven, definita da un illustre estimatore come Richard Wagner come “una danza delle sfere a misura d’uomo”.

La Settima Sinfonia fu composta da Beethoven tra il 1811 e il 1812. Con la nuova concezione del ritmo che domina tutta la composizione e un nuovo, inedito equilibrio formale, la Settima si presenta come un’innovazione straordinaria nell’ambito della Sinfonia beethoveniana, e pone le basi di una vicenda musicale che porterà alla Nona, aprendo da quel momento le porte a tutta la sinfonia romantica. La prima esecuzione pubblica fu organizzata l’8 dicembre 1813 nella Sala dell’Università di Vienna in una serata a beneficio dei soldati austriaci e bavaresi feriti nella battaglia di Hanau dell’ottobre precedente. Da quella prima esecuzione, il secondo movimento della Settima, il celebre Allegretto, ottenne un successo strepitoso, e se ne dovette dare il bis, circostanza che si sarebbe ripetuta in ogni esecuzione dell’opera mentre il compositore era ancora in vita.

A eseguire il concerto sarà la Filarmonica TRT diretta da Gianandrea Noseda. Fondata nel 2003 su iniziativa dei professori d’orchestra del Teatro Regio di Torino, la Filarmonica TRT ha consolidato la propria posizione tra le migliori orchestre del panorama europeo, riconosciuta come istituzione di riferimento per la versatilità con cui sperimenta l’incontro tra la musica “colta” e altri generi quali il jazz, le colonne sonore e la musica popolare. Dal 2004, insieme al Teatro Regio di Torino, realizza la stagione sinfonica de “I Concerti”, inserendosi nella programmazione con proposte inerenti al proprio eclettismo musicale. Il 2024 segna una tappa importante nella storia dell’Orchestra, che festeggia i primi vent’anni di attività. Infatti il primo marzo 2024 la Filarmonica 900, in seguito divenuta Filarmonica TRT, debuttava con il suo primo concerto sul palco del Teatro Regio di Torino. Numerose le attività che la vedono protagonista neii festival internazionali, quali MITO Settembre Musica, il Berlioz di Côtes Saint André, il Programma Basf, lo Stresa Festival e il Ravello Festival. Preziose le collaborazioni con Yutaka Sado, con il quale è stato portato avanti l’importante lavoro di esecuzione dell’intero corpus di Šostakovič, del quale sono state eseguite due sinfonie: Ocenas e Under the Trees Voices, e con Gianandrea Noseda, che è stato direttore musicale dal 2015 al 2019, recentemente nominato Direttore Emerito. In campo didattico l’orchestra realizza “Obiettivo Orchestra”, master in collaborazione con la scuola APM di Saluzzo con classi strumentali e di direzione d’orchestra, e il progetto “Esperienza Orchestra” dedicato al perfezionamento della formazione di giovani musicisti selezionati attraverso audizioni, all’interno della Filarmonica TRT e sotto la guida di tutor orchestrali. Noseda è riconosciuto come uno dei più importanti direttori d’orchestra della sua generazione, tanto che nel 2023 una giuria di critici musicali tedeschi gli ha attribuito il prestigioso “Oper! Award” come miglior direttore d’orchestra. Egli vanta un rapporto storico con Torino, avendo esordito con la sua prima produzione lirica come direttore nell’ottobre 2007, dirigendo il Falstaff, e poi inaugurando la stagione del Teatro Regio con il Requiem di Verdi.

Per quanto riguarda la Sezione MITO per la città, al Teatro Vittoria, alle ore 18, verrà eseguito “L’incanto musicale di Orfeo”, musiche del Cinquecento, e “L’humana fragilità” da parte del Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino. Il Conservatorio Guido Cantelli di Novara, con Jyura Okawa al pianoforte, eseguirà musiche di Franz Liszt, Sergej Rachmaninov e di Maurice Ravel.

Presso The Heat Garden, alle ore 18, promosso da Iren, si terrà un concerto su musiche di Bach e di Marin Marais con Roberto Bevilacqua alla viola da gamba e Silvia Musso all’arpa.

Gli ultimi biglietti numerati per il concerto di Noseda sono disponibili al prezzo di 15 Euro.

 

Mara Martellotta

A Bardonecchia la Corale CorOulx con il concerto “Ritratti ”

Al Palazzo delle Feste nell’ambito dei festeggiamenti per i 70 anni della Pasticceria Ugetti

Tra gli appuntamenti di fine estate a Bardonecchia, sul prestigioso palco del Teatro al Palazzo delle Feste, si è esibita sabato sera in questo fine settimana appena trascorso la Corale CorOulx, nota realtà canora dell’Alta Val di Susa, con un concerto dal titolo “ Ritratti “ sotto la direzione artistica del Maestro Davide Motta Frè, evento questo presente nell’ambito dei festeggiamenti per il settantesimo anniversario della nascita della famosa Pasticceria Ugetti. Un’imperdibile serata, quando già l’autunno ha iniziato il suo percorso, con i suoi cieli che perdono di intensità ed il profumo di sottobosco che si fa più intenso: è questa l’atmosfera che si vive a Bardonecchia in questi giorni.

” Ritratti ” è una carrellata di musiche di famosi compositori, scelte ed armonizzate dal Maestro Motta Frè, una serie di brani famosi che ha fatto compiere un salto indietro nel tempo al numeroso pubblico intervenuto, divertito ed entusiasta e trasportato in un viaggio a ritroso tra i cantautori più noti con personaggi realmente esistiti ed altri di fantasia raccontati in musica e parole. Da Bartali di Paolo Conte a Peter Pan di Enrico Ruggeri, da Caruso di Lucio Dalla ad Alice, personaggio di fantasia di Francesco De Gregori senza dimenticare Cerutti Gino di Giorgio Gaber per poi ricordare anche i Beatles con Eleanor Rigby e naturalmente Fabrizio De Andrè con Geordie e altri ancora, tutti virtualmente presenti in una serata di grande successo. Il Coro, che annovera un ricco repertorio di musica leggera, dal pop al rock, al gospel è nato nel 2019 a Oulx da un piccolo nucleo gospel originario e sotto la direzione artistica del Maestro Davide Motta Frè, alla guida di ben cinque cori in Piemonte, ha preso vita e si è sviluppato ed oggi si compone di ben trentatré elementi, tutti dilettanti, simpatici, bravissimi e generosi della loro voce, con la passione comune per la musica ed il canto. Come ha sottolineato il Direttore artistico nella presentazione della serata si tratta di un gruppo di appassionati con all’attivo già vari concerti con più repertori da lui curati e ciò che li contraddistingue rendendo unico questo Coro, è il legame di profonda amicizia instaurato tra di loro sia nell’ambito artistico che nella vita e ciò fa la differenza anche nei risultati sul palco.

 

Il progetto del Maestro è ambizioso e punta a raggiungere i cinquanta elementi e per questo ricorda che sono aperte le iscrizioni a CorOulx di cui oggi è attiva anche la pagina Facebook. Il 2024 è un anno speciale per la Pasticceria Ugetti, un’eccellenza che da Bardonecchia ha saputo farsi conoscere ben oltre i confini della Val di Susa, raggiungendo i palati più esigenti e l’apprezzamento dei tantissimi affezionati clienti presenti in tutto il mondo grazie alla grande passione, al talento e alla creatività del Maestro del Gusto Franco Ugetti che, affiancato dalla moglie Marina e dai figli Davide e Andrea, ha saputo portare avanti una tradizione di famiglia che prese le mosse nel lontano 1954 da Papà Terenzio, a sua volta già figlio d’arte, e da Mamma Luciana. Nel cuore della Perla delle Alpi, nella centralissima Via Medail ha sede il famosissimo laboratorio e relativo negozio, una dolce e amata boutique del gusto, dove la famiglia Ugetti continua a mettersi in gioco con sempre nuove proposte e golose idee per quanti ne hanno ormai fatto una meta abituale e imprescindibile. E’ questo l’anno che li vede impegnati nei festeggiamenti per i primi settant’anni di vita di questo marchio d’eccellenza, fiore all’occhiello del made in Italy nell’Olimpo della pasticceria. Festeggiamenti che la famiglia Ugetti ha inteso offrire e condividere  con i tantissimi clienti, amici, estimatori, appassionati che li seguono da sempre con affetto e stima. Molti gli eventi in programma nell’arco dell’anno che culmineranno nel periodo natalizio.

Tra gli appuntamenti più attesi, fortemente voluto da Franco Ugetti e su suo invito, il concerto “ Ritratti ”, da poco concluso, della Corale CorOulx di cui fa anch’egli parte e che lo vede impegnato nei momenti di divertimento e di condivisione in quelle ore di pausa lontane dalla quotidianità lavorativa. Sul palco a presentare la serata, accanto al Maestro Motta Frè, che ha duettato simpaticamente con loro in uno scambio di divertenti battute, anche Franco Ugetti e suo figlio Davide, due noti figli d’arte nel tempio dell’arte bardonecchiese, lo storico Palazzo delle Feste.

” La pasticceria e la musica hanno molto in comune”, ha detto Franco Ugetti con il suo abituale sorriso rivolto al Maestro Motta Frè e al pubblico in sala. “ Sia il direttore d’orchestra che il pasticciere, ha concluso, hanno in comune il tempo che scandisce il loro lavoro. Entrambi ci muoviamo in questa dimensione, con tempi di attesa, momenti di pausa scanditi in differenti movimenti. Il pasticciere è quindi il direttore d’orchestra dei sapori “.

Patrizia Foresto