Sabato 6 maggio 2017 – ore 21 torna a Cuorgnè, città dove ha vissuto e a cui è molto legato, il funambolo Andrea Loreni, che presenterà al pubblico, anche grazie alla partecipazione di I cortello parrucchieri, le sue discipline di arte e meditazione; come affronta le paure nella vita e ad alta quota; il suo progetto in Giappone, che unisce anche geograficamente il suo percorso artistico e personale.

Da dieci anni cammina su cavi di acciaio tesi a grandi altezze. Da dieci anni pratica la meditazione Zen che ha approfondito partendo proprio dall’intuizione dell’assoluto avuta camminando a grandi altezze.
È Andrea Loreni, funambolo italiano laureato in Filosofia Teoretica, che dal 2006 si dedica alla ricerca della verità artistica camminando sul cavo alto, al quale si è avvicinato frequentando le scuole di circo contemporaneo alla Scuola Flic di Torino e al Circus Space di Londra.
Sul cavo io vivo profondamente il momento attuale, il cavo è il luogo di morte del mio ego, dove memorie e aspettative cessano di esistere. E se non si ha paura di avere paura si può aprire la porta dietro la quale giace l’assoluto, che sta in fondo a tutte le cose.
Durante il mio ultimo sanzen, colloquio formale con il maestro, il Roshi mi ha chiesto “Sei morto completamente facendo zazen?”. “Non ancora” risposi. Allora il Roshi, immobile come un macigno, mi disse che c’è solo il qui e ora, o sei morto o non lo sei, non c’è futuro, non c’è passato, non c’è tempo per l’evoluzione della situazione attuale, c’è solo la situazione attuale.
È questo il tema che Andrea Loreni, unico funambolo italiano specializzato in traversate su cavo a grandi altezze, ora vuole affrontare e raccontare: la ricerca dell’essere autentico, la necessità di rapportarsi con le paure e gestirle per arrivare all’essenza.
E lui lo fa attraverso quelle che sono le arti e discipline che conosce –zen e funambolismo– che nel tempo si sono rivelate così simili e complementari.
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Il progetto: la traversata sul Tempio, il documentario e libro, le conferenze
Quando ho chiesto al maestro Shodo Harada di poter tendere un cavo d’acciaio sopra il lago del Tempio in cui pratico meditazione – continua Andrea- lui ha risposto “Dōzo”. Dōzo in giapponese significa più o meno ‘prego’. Per me quel dōzo ha significato Qui c’è un’opportunità di vita autentica, non lasciarla scappare.
E così il prossimo agosto Andrea tornerà in Giappone, al Tempio Sogen-ji, a Okayama, per proseguire il percorso di ricerca. Lo attende una traversata su cavo teso sopra il lago del Tempio. La camminata al Tempio sarà l’opportunità geografica di unione delle sue due discipline, il luogo in cui le sue personali strade di crescita umana si incontrano. E sarà il primo uomo a camminare su cavo all’interno di un Tempio Zen.
Da questa esperienza nasceranno:
– un documentario per raccontare le strade che hanno portato Andrea Loreni ad essere il primo uomo al mondo a fare un camminata funambolica in un tempio zen giapponese. Il documentario, la testimonianza condivisibile di questa straordinaria e originale via di ricerca dell’essere autentico, una declinazione personale dell’umano bisogno di assoluto. Con musiche di Julia Kent;
– un libro di pensieri e immagini, una memoria estetica, visiva e mentale di quegli istanti di assoluto presente in cui zen e funambolismo si incontrano.
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La campagna di crowdfunding
Per sostenere e divulgare il progetto, la realizzazione del documentario e del libro, e soprattutto le sue motivazioni/emozioni, Andrea è impegnato in un calendario di conferenze su Zen e funambolismo che tocca le principali città italiane e ha lanciato una campagna di crowdfunding per coinvolgere anche singoli privati nella realizzazione dell’evento nipponico.
È online fino al 12 maggio, sulla piattaforma Eppela – la principale in Italia per la raccolta fondi online reward based (basata sul sistema delle ricompense)– la campagna Zen e funambolismo, lanciata da Andrea per coinvolgere il pubblico nella realizzazione della sua impresa spettacolare.
Link alla campagna: www.eppela.com/zenefunambolismo
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Il progetto Zen e funambolismo è realizzato grazie al sostegno di Flic Scuola Circo e ha ricevuto il Patrocinio dell’Istituto Italiano di Cultura di Osaka e del Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione “Riccardo Massa”, Università degli Studi di Milano-Bicocca. Il progetto è l’oggetto del lavoro di ricerca della dottoranda Giulia Schiavone incentrato sull’incontro tra pedagogia e funambolismo. Inoltre è materia di studio per il gruppo di ricerca di Pedagogia del Gioco e di Pedagogia del Corpo (Prof.ssa Francesca Antonacci dell’Università degli Studi Milano-Bicocca). GRP è media partner dell’iniziativa.
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Andrea Loreni
Nato nel 1975 a Torino, laureato in filosofia teoretica con Giuseppe Riconda all’università di Torino. Nel 1997 inizia a fare teatro di strada. Dal 2006 si dedica alle camminate su cavo a grandi altezze. L’intuizione dell’assoluto avuta camminando a grandi altezze lo avvicina alla pratica della meditazione Zen, che approfondisce sotto la guida di Shodo Harada Roshi al tempio Sogen-ji a Okayama, in Giappone.
Nel 2011 Andrea ha stabilito il record italiano nei cieli di Pennabilli, in Romagna, percorrendo 250 metri a 90 di altezza tra i colli di Penna e Billi; mentre a Rocca Sbarua, in provincia di Torino, ha passeggiato a 160 metri da terra.
Speaker per: Università di Milano–Bicocca, TeD x Lecce sul Coraggio; TeD x Bocconi sulle Percezioni; Eni Petroli sul Rischio; Festival Le parole della montagna sulla Vertigine; Pending Culture, Le murate PAC, Firenze, sulla Sospensione. Ospite di diverse trasmissioni televisive, tra cui Vertigo gli abissi dell’anima e Super Quark Speciale Equilibrio, protagonista del video musicale di Niccolò Fabi per la canzone Solo un uomo. Funambolo su cavo infuocato nella scena finale del film di Matteo Garrone, il Racconto dei Racconti.
Ha camminato nei cieli di Torino, Roma, Locarno, Belgrado, Modi’in (Israele), Bologna, Firenze, Venezia e Milano; ha camminato sopra l’acqua o immerso nel verde delle montagne, per il cinema e la televisione, in piano e in pendenza, in silenzio o accompagnato da suoni che hanno vibrato insieme alla corda.
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Per info:
Fino al 4 maggio al Grattacielo Intesa San Paolo si può ammirare il Ritratto del Conte Antonio di Porcia


L’autoritratto più noto al mondo, quello di Leonardo da Vinci, custodito all’interno della Biblioteca Reale di Torino, sarà oggetto di studio e osservazioni nella prossima puntata di Ulisse – Il piacere della scoperta, che andrà in onda sabato 29 aprile alle 21,15 su Rai Tre.
Il Maestro Uto Ughi sarà l’ospite d’onore della inaugurazione del doppio evento promosso dal Castello di Racconigi per celebrare il 150° anniversario delle relazioni diplomatiche tra Italia e Giappone, dove il grande violinista si è esibito più volte, anche davanti alla famiglia imperiale.

una piccola città del Nord della Francia, la storia di Pauline, una infermiera a domicilio, divorziata, con due figli e vecchio padre a carico. Un partito di estrema destra la vorrebbe capolista alle municipali, lei, convinta per l’occasione di poter fare del bene alla sua gente, accetta. Tema attualissimo, racconto, nelle corde del regista, per scoperchiare i falsi metodi di rispettabilità e buone maniere che stanno da una certa parte politica: all’uscita francese ne febbraio scorso, grandi rimostranze nella destra; da noi “la Repubblica” gli ha riconosciuto uno sguardo “preciso e clinico” senza tuttavia nascondere il difetto “di essere troppo dimostrativo, troppo didascalico”. Durata 95 minuti. (Classico)
L’accabadora – Drammatico. Regia di Enrico Pau, con Donatella Finocchiaro, Sara Serraiocco e Carolina Crescentini. Annetta arriva a Cagliari nei primi anni della guerra alla ricerca della nipote Tecla. È una donna solitaria e misteriosa come chi nasconde un segreto. Infatti al paese natale viveva isolata perché era “l’accabadora”, ovvero colei che dà la “buona morte” ai malati in agonia. Ma il rapporto con Tecla cambierà la sua vita, aprendola alla modernità, all’amicizia e all’amore. Durata 97 minuti. (Nazionale sala 2)
La Bella e la Bestia – Fantasy. Regia di Bill Condon, con Emma Watson, Emma Thomson, Kevin Kline, Stanley Tucci e Dan Stevens. Bella finisce prigioniera nel castello governato da un giovane principe tramutato in bestia come punizione del suo cuore senza sentimenti e per il suo egoismo. Fa amicizia con i servitori anch’essi divenuti un candelabro, un pendolo, una teiera, un clavicembalo, uno spolverino. Insieme a loro, saprà guardare al di là dell’aspetto orribile del principe che a sua volta svelerà un animo gentile. Durata 129 minuti. (Uci)
ricostruzione, tra immagini di repertorio e ricostruzioni perfette, dell’attentato che sconvolse la città di Boston il 15 aprile 2013, durante la 117ma Maratona, ad opera di due fratelli kirghizi e che fece tre vittime e più di duecento feriti. Durata 133 minuti. (Reposi, The Space, Uci)
Il diritto di contare – Drammatico. Regia di Theodore Melfi, con Octavia Spencer, Janelle Monàe, Taraji P. Hanson e Kevin Kostner. Una storia vera, tre donne di colore nella Virginia degli anni Sessanta, orgogliose e determinate, pronte a tutto pur di mostrare e dimostrare le proprie competenze in un mondo dove soltanto gli uomini sembrano poter entrare e dare un’immagine vittoriosa di sé. Una valente matematica, un’altra che guida un gruppo di “colored computers”, la terza aspirante ingegnere, senza il loro definitivo apporto l’astronauta John Glenn non avrebbe potuto portare a termine la propria spedizione nello spazio e gli Stati Uniti non avrebbero visto realizzarsi il proprio primato nei confronti dei russi. Durata 127 minuti. (Greenwich sala 2)
Marla entra a far parte, con un contratto di quattrocento dollari a settimana, della scuderia del leggendario Howard Hughes. Si innamora ricambiata del giovane autista che le viene assegnato: ma la regola degli studios della RKO è che nessuno tra quanti ci lavorano abbia una storia con una delle attrici. Durata 126 minuti. (Uci)
Zoe Saldana. Torna l’agguerrito gruppo del capitolo numero uno, squadra che vince non si cambia, con un bel guadagno alle spalle e tanta voglia di mettere in cantiere il capitolo numero tre. Adesso ecco la scoperta del padre di Star-Lord, l’aggiunta di qualche personaggio nuovo di zecca, ancora divertimento ed effetti speciali, colonna sonora roboante e accattivante. Durata 137 minuti. (Massaua, Ideal, Lux sala 2, Reposi, The Space anche in 3D, Uci anche in V.O.)
Madeleine – Commedia drammatica. Regia di Mario Garofalo e Lorenzo Ceva Valla, con Chloe Till, Adele Zaglia e Marco Cacciola. L’undicenne Sophie, italo-francese, genitori separati, trascorre la sua vacanza estiva in compagnia della sorella in casa della nonna. È attratta dal verso di un pavone, che ogni sera ascolta, invisibile tra gli alberi del giardino. Ma la nonna un giorno si sente male, le ragazze fanno venire un medico, che però si dimostra più interessato alla maggiore che al mancamento della nonna. Non resta che avvertire il padre, un pover’uomo in mezzo ai guai. Girato in Piemonte. Durata 93 minuti. (F.lli Marx sala Chico)
Giovanna Mezzogiorno, Greta Scacchi e Micaela Ramazzotti. Tratto dal romanzo “La tentazione di essere felici” di Lorenzo Marone, è la storia di Lorenzo, un avvocato ultrasettantenne, vedovo, e del suo non-amore nei confronti dei figli, dei loro rapporti cancellati da anni. Qualcosa di nuovo sembra nascere nell’animo dell’uomo quando fa la conoscenza dei suoi nuovi vicini di casa, una coppia in apparenza serena e i suoi bambini. Durata 103 minuti. (Ambrosio sala 1, Due Giardini sala Ombrerosse, Romano sala 1)
situazione si può complicare pericolosamente se, dopo aver sottoscritto l’invito a eliminare la propria privacy per essere visibile in rete 24 ore su 24, la sua libertà è annientata e lei altro non è che in potere del grande capo Tom Hanks, capace di distruggere chiunque – anche le persone che alla ragazza sono più vicine – tenti di sottrarsi alla sua volontà e ai suoi disegni. Durata 110 minuti. (Ambrosio sala 2, Eliseo Grande,Romano sala 2, The Space, Uci)


prorompente/ “L’Ordine Nuovo”/ stendardo di libertà/ qui nella bufera/levarono e tennero fermo”. In quel palazzo ebbe sede la redazione del giornale di Gramsci e degli altri futuri fondatori del Pcd’i, come prima l’aveva avuta l’edizione piemontese de “L’Avanti!” . Nei “due grandi camerini”

Le poesie di Alessia Savoini