L’associazione Incontrocanto ed il Tempio Valdese di Torino presentano il concerto Feel the Spirit per Coro, Mezzosoprano e Orchestra.
Il progetto nasce dalla collaborazione tra il Coro Incontrocanto di Torino, diretto dal Maestro Pietro Mussino, e l’Orchestra Orstäin (Orchestra Stabile Allievi Insegnanti) della Fondazione BiblioPan di San Maurizio Canavese ed ha come cuore centrale la famosa raccolta di spiritual del compositore inglese John Rutter Feel the spirit, da cui il titolo del concerto, interpretato da coro, orchestra e dal mezzosoprano Valentina Nicolotti.

Il programma propone una vera e propria immersione nella musica corale e nel “sentire lo spirito”. Si parte da lontano, con una delle più famose melodie sacre, il corale Jesus bleibet meine Freude di J. S. Bach e l’altrettanto famoso “Ave Verum” di Wolfgang Amadeus Mozart, qui presentato in una trascrizione inedita per coro femminile e archi. Di passa poi ad alcuni compositori del ‘900: Sally K. Albrecht, Samuel Barber, Alexander L’Estrange, Will Todd, John Tavener e, appunto, John Rutter . Il luogo del concerto è particolarmente adatto alla musica dello spirito e al canto corale, ma non è la prima volta che il Coro Incontrocanto ed il Tempio Valdese si incontrano. Un anno fa, infatti, il Coro Incontrocanto e l’Orchestra Orstäin hanno eseguito al Tempio di Corso Vittorio Emanuele II in prima esecuzione nazionale leSacred Songs di Karl Jenkins per coro, soprano e orchestra. “L’Associazione promuove la produzione di progetti concertistici che, oltre all’organico stabile del coro, coinvolgono un sempre crescente numero di coristi locali e, ove applicabile, giovani promettenti musicisti emergenti sia solisti che strumentisti” commenta Marco Annoni, presidente dell’associazione Incontrocanto. “Voglio sottolineare il fatto che il ricavato del concerto contribuirà alla manutenzione straordinaria necessaria per il restauro e l’ampliamento dell’organo bachiano “Pinchi, installato all’interno del Tempio Valdese” Il biglietto d’ingresso, a posto unico, è di 10 euro (ridotti a 5 euro per gli under 26).
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Tempio Valdese – C.so Vittorio Emanuele II 23, Torino
Per maggiori informazioni: contatti@incontrocanto.net
https://www.facebook.com/incon
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Il Maestro Pietro Mussino ha studiato Composizione, Direzione d’orchestra e Musica Elettronica presso il Conservatorio di Torino e Musica a Indirizzo Multimediale presso il Conservatorio di Bologna. Nel 1999 ha vinto il Premio di Composizione “Franco Alfano”. Dal 2000 dirige il Coro Incontrocanto di Torino, dal 2002 è Maestro del Coro dell’Accademia del Santo Spirito e dal 2010 direttore del Coro Femminile VocinCanto. È autore di composizioni originali e arrangiamenti commissionati da diversi ensemble vocali e strumentali italiani e stranieri. Collabora con l’Associazione Cantascuola di Torino, della quale è diventato Direttore Artistico nel 2012. Ha presso l’Accademia Corale “Stefano Tempia”, presso il Conservatorio di Torino e presso l’Università degli Studi di Torino. Come musicologo ha collaborato con MiTo Settembre Musica, con l’Unione Musicale, con la DeSono, con la Fondazione Micheli e con la rassegna Piemonte in Musica.
Valentina Nicolotti inizia a cantare alla sola età di 3 anni. Inizia i suoi studi musicali nel 2007 sotto la guida di Elisabetta Prodon e si laurea nel 2014 in Canto Jazz presso il Conservatorio Statale “Antonio Vivaldi” di Alessandria e successivamente frequenta il Corso di Alta Formazione in Vocologia Artistica presso l’Università di Bologna. Nel 2016 è assegnataria della borsa di perfezionamento ‘Talenti Musicali, Fondazione CRT – Conservatorio Statale di Musica “Giuseppe Verdi” – Torino ’. Ha studiato con insegnanti di fama internazionale come Sheila Jordan, Roberta Gambarini, Diana Torto, Tiziana Ghiglioni, Cinzia Spata, Gegè Telesforo. Collabora come cantante in diverse formazioni e si è esibita al Moncalieri Jazz Festival, Jazz around the Clock di Lanzo, Piossasco Jazz Festival e in diverse serate locali al Jazz Club Torino. Dal 2013 è vicedirettrice del coro giovanile SiFaSoul Singers, è corista nel coro gospel All Sisters diretto da E. Prodon. Insegna canto a Torino presso diverse scuole musicali.
Il Coro Incontrocanto ha tenuto numerosi concerti e partecipato a iniziative, tra cui l’allestimento, nel 1996, del “Requiem” di Mozart con l’Orchestra Filarmonica di Torino, nel 1998 a “LuciCanti” per l’Ostensione della Sindone e la collaborazione alla prima italiana dell’oratorio “Mal’hakim” di Riccardo Piacentini. Ha tenuto numerosi concerti in Italia, Francia, Ungheria. Nel 2010, in occasione dell’Ostensione della Sindone, ha promosso la rassegna di meditazioni musicali Passionis Mysterium. Nel 2013 ha celebrato il proprio Ventennale con diversi eventi corali aperti a coristi, appassionati e curiosi. Con organico allargato e collaborazioni varie ha messa in scena produzioni significative tra cui: la “Missa Katharina” dell’olandese Jacob de Haan, a Torino e a Schladming (A), diretta dallo stesso autore. Ha partecipato a “MiTo Settembre Musica / MiTo per la Città 2015” con il concerto “Ave Verum” per Soprano, Organo e Coro. A maggio 2016 in prima nazionale, ha eseguito “Sacred Songs” di Karl Jenkins, per coro, soprano e orchestra al Tempio Valdese di Torino.
L’orchestra ORSTÄIN (Orchestra Stabile Allievi Insegnanti) nasce da un progetto di “Accademia Musicale” promossa dalla Fondazione BiblioPan di San Maurizio Canavese (To). L’iniziativa, nata nel 2015 con l’obiettivo di costruire uno spazio ove fosse possibile praticare un’esperienza di formazione altamente qualificata e connotata dal punto di vista formativo e artistico, riunisce musicisti di diverse provenienze e studenti con ottima preparazione musicale.
L’attività dell’Accademia si sviluppa nel periodo luglio-dicembre e coinvolge tutti i partecipanti ammessi al progetto mediante bando di selezione. Da questa esperienza si forma poi l’Orchestra Stabile composta dai musicisti e dagli studenti che si sono distinti per capacità ed impegno nel periodo accademico. L’orchestra ORSTÄIN sviluppa una propria programmazione annuale, con produzioni e concerti, varie collaborazioni artistiche ed elaborazione di progetti cameristici.
L’Organo PINCHI OPUS 412 installato sotto l’ultima arcata tra la navata centrale e quella laterale nel Tempio Valdese è stato costruito nel 1996 ed è attualmente oggetto di manutenzione straordinaria. Si tratta di uno strumento costruito dalla ditta Pinchi di Foligno (unico esemplare in città) ispirato agli organi barocchi tedeschi con trasmissione integralmente meccanica (meccanica sospesa per le tastiere e meccanica per il pedale e i registri). Ha due tastiere di 54 note ciascuna e pedaliera dritta di 30 note, 16 registri, 19 file, 954 canne. Lo strumento, ha temperamento non equabile (Werkmeister III) con La a 415 Hz, ma tre registri hanno temperamento equabile con La a 440 Hz. L’intervento di manutenzione prevede anche un ampliamento dello strumento con l’aggiunta di una nuova ancia al pedale e la trasformazione dei tre registri da temperamento 440 a temperamento 415. In questo modo lo strumento sarà finalmente corrispondente all’idea del progetto iniziale.
Spettacolo itinerante alle ore 14.30, 16.30 e 18.30
M
Laico ed apartitico il Centro venne fondato nel 1968 da
“Siamo orgogliosi del nostro passato – dice il fondatore e direttore Pier Franco Quaglieni – e siamo consapevoli dei nostri limiti e dei nostri errori. Il mondo è cambiato, anche noi siamo cambiati, ma lo spirito libero a cui ci siamo richiamati è rimasto lo stesso. In difesa della libertà di pensare, di discutere con calma, nel rispetto di tutte le opinioni. E’ importante un luogo in cui confrontarsi senza urlare, in cui chiarirci le idee a vicenda. Questo luogo, dopo mezzo secolo, resta il Centro Pannunzio . Guardando con speranza al futuro”.
l’omaggio alla statua di Francesco Ruffini, già Rettore dell’Ateneo. Poi il concerto per pianoforte di Fabrizio Sandretto che, dopo l’Inno Nazionale, ha eseguito brani di Bach, Beethoven, Chopin, Kaciaturian, Daquin, Schubert, Brahms, Grieg, Granados, Albeniz e Casella e la «Leggenda del Piave» di E.A.Mario. I brani sono stati illustrati da Loris Maria Marchetti e dall’attrice Carlotta Torrero. Nell’intervallo Pier Franco Quaglieni ha ricordato nel centenario della nascita, la socia fondatrice del Centro Frida Malan. Ha condotto la serata il giornalista Orlando Perera.
Anche quest’anno la Biblioteca della Regione Piemonte “Umberto Eco” aderisce alla campagna nazionale
suddiviso tra quanti hanno dato un contributo importante al suo raggiungimento. Io che fui fortemente critico con la gestione Accornero, ritengo che anche la svolta di quest’anno sia stata molto produttiva.Il mio Salone è stato punteggiato da quattro avvenimenti importanti. La partecipazione alla presentazione al salone off dell’ ultimo libro di Alan Freidman sull’America che ha registrato anche al Salone una partecipazione eccezionale. Friedman la delineato la sua America,quella della libertà e della democrazia liberale che oggi appare minacciata ,ma Friedman non ha fatto sconti a nessuno ed ha parlato anche criticamente della storia americana e della inadeguatezza della candidata democratica
Visitare gli stand è stato un atto istituzionale significativo. Non ricordo altri sindaci che lo abbiano fatto, forse solo Valentino Castellani ebbe la stessa umiltà di girare per il salone come un visitatore qualunque. Poi l’incontro con Vittorio Sgarbi alla presentazione del mio libro. Ho visto tanta gente nuova, interessata al libro che Sgarbi con grande maestria ha illustrato, cogliendo i suoi aspetti più politicamente scorretti ,a partire dal manifesto di oltre 800 intellettuali italiani che armarono la mano degli assassini del commissario Calabresi. Sofri io non lo descrivo come un eroe, ma come un condannato con sentenza definitiva per l’uccisione di Calabresi. Abbiamo ricordato che ci siamo conosciuti esattamente 30 anni fa all’inaugurazione del primo Salone del libro che avvenne al teatro Regio. 
assordante che ci allontana dal senso della cultura come pensiero, cultura, confronto pacato di opinioni. La mancanza di appoggi o di leggii crea problemi a chi deve leggere da un libro per citarlo. L’abitudine delle poltroncine invece dei tavoli sta imperversando non solo al Salone. Chi pensa di sostituire i tavoli tradizionali con le poltroncine non ha esperienza di cosa significhi parlare in pubblico e non solo cinguettare in un salotto. Ma è cosa che a cui si potrà provvedere con calma.L’importante è che il salone sia salvo e che non siano riusciti a scippare a Torino l’ultima eccellenza che gli rimane. Oggi si aprono, nel clima dell’ultimo giorno del Salone, le manifestazioni per i 50 anni del Centro “Pannunzio” a cui tanta gente in tutta Italia sta guardando con interesse.
Intervista di Laura Goria
Ma la sua grandezza è nei romanzi fortemente autobiografici in cui l’humor è la cifra con cui maneggia pagine di vita difficili, come il suicidio della sorella e sullo sfondo anche quello del padre in “I miei piccoli dispiaceri”; la fuga e rapporti familiari difficili in “Un complicato atto d’amore”.
Come dirimere il conflitto tra l’idea che abbiamo il diritto di decidere della nostra morte e le responsabilità nei confronti delle persone che ci vogliono bene e che ne soffriranno?
persone vi ricorrano per farla finita».
Un’agguerrita falange in azione al XXX° Salone del libro. 25 anime diverse che hanno lavorato insieme; ognuna portando un pezzo di sé e le sue proposte scandite in più aree tematiche
certo per grandi numeri.Dunque un pool di librai che uniscono le forze, serrano i ranghi e scendono in campo per fronteggiare la concorrenza delle librerie online, come Amazon, e dei grandi colossi editoriali con le loro mega catene di punti vendita, tessere e sconti vari.
leggere.Non è un caso che questa iniziativa sia venuta alla luce proprio a Torino che, con il Salone, per 5 giorni all’anno si trasforma nella più grande libreria italiana del mondo. A maggior ragione in questa travagliata edizione con tanto di sfida milanese. Davvero un’ottima mossa quella di avere fortemente voluto la presenza dei librai indipendenti.
prestigiosi nomi della cultura italiana da Mario Soldati a Gianni Rodari, da Rossana Rossanda a Italo Calvino”.
giovane donna la quale va alla ricerca del misterioso passato dei reclusi di un enorme lager in un’isola greca dove il regime dei colonnelli confinò insieme folli, poeti e oppositori politici.


Quanto ti sei divertito con questo romanzo?

Fiorella Mattioli Carcano,presidente dell’Associazione Cuscus, e di Lino Cerutti,vicepresidente di La Storia nel futuro – quattro relazioni: Giancarlo Antenna, professore emerito di storia medioevale all’Università Cattolica di Milano e Accademico dei Lincei (Frati agostiniani che camminano in Europa (1572-1574). Da un manoscritto agostiniano edito da Claudia Castellani);Enrico Rizzi,storico della regione alpina, Presidente della Fondazione Monti (Le Alpi dei pellegrini nel Medioevo profondo (IX-XIsecolo);Fiorella Mattioli Carcano, storica del Cristianesimo e vicepresidente della Consulta permanente Unesco per i Sacri Monti (Camminare la montagna nei riti di passaggio e di ricognizione); Battista Beccarla,storico del Medioevo e della Chiesa novarese
(L’apertura del Sempione – prima del marzo 1200-e la concomitante nascita della “Via francisca novariensis”, itinerario transalpino di commercianti e pellegrini). Al pomeriggio, prima dello spazio dedicato al dibattito e al confronto, ci saranno altri tre interventi: Simone Riccardi, storico dell’arte, ricercatore Università Cattolica di Milano (Sculture lignee tedesche in Piemonte sulle vie dei pellegrini);Michela Cometti, storica dell’arte, responsabile del patrimonio iconografico arte antica della Fondazione Torino Musei (Viandanti e pellegrini tra ‘500 e ‘600. Considerazioni su alcune fonti documentarie);Dorino Tuniz,docente di Storia della Chiesa Istituto Superiore di Scienze Religiose (Un acuto osservatore delle realtà territoriali: Carlo Bascapè, le montagne e i pellegrinaggi del Novarese).