CULTURA E SPETTACOLI- Pagina 798

La ginnastica è dolce nel cuore del Lingotto

ginnastica-dolceSocietà sportiva, luogo di incontro, spazio ricreativo. La sua sede, nel quartiere Lingotto di Torino, dispone di campi, strutture sportive e palestre in cui si svolgono corsi per ogni fascia di età, che spaziano dalla ginnastica artistica alla pallacanestro

 

Anziano sarà lei. Chi lo dice che le donne e gli uomini dai capelli grigi non possano fare una costante attività ginnica? Non solo possono, anzi devono, se vogliono mantenersi in piena forma. Ecco, allora, un percorso di esercizi ginnici leggeri e vari, con valenze correttive posturali e di mantenimento ideali per le principali funzioni fisiche e psichiche della terza età. Tutto sotto l’occhio vigile delle istruttrici, Claudia Ciuche e Daniela Bassi. I corsi si sono tenuti fino al 6 giugno e riprenderanno dopo la pausa etiva. Il Club (affiliato Acli)  è società sportiva, luogo di incontro, spazio ricreativo.

 

La sua sede, nel quartiere Lingotto di Torino, dispone di campi, strutture sportive e palestre in cui si svolgono corsi per ogni fascia di età, che spaziano dalla ginnastica artistica alla pallacanestro, dallo yoga al fumetto. Tutte attività che contribuiscono a creare un ambiente sano e accogliente, che si distingue per la professionalità di istruttori ed educatori.

 

Al suo interno si trova inoltre un ristorante aperto a pranzo e a cena. Nato negli anni Cinquanta del secolo scorso come Circolo Italgas riservato ai dipendenti, (che tuttora beneficiano di tariffe scontate) ha successivamente ampliato l’ingresso e l’utilizzo delle strutture anche a persone esterne. Oggi è un centro aperto al territorio, frequentato dagli abitanti della Circoscrizione IX. Info: tel. 011 678366

Laurea ad honorem a Vargas Llosa

La lectio magistralis dello scrittore  e il conferimento della laurea si svolgeranno il 7 giugno nell’aula magna dell’Università

 

universitàMario Vargas Llosa, Premio Nobel per la letteratura,  riceverà  la laurea honoris causa in “Lingue e Letterature Moderne Euroamericane” dall’ateneo torinese (nella foto).

 

Si legge nella motivazione: “aver fatto della passione civile e dello spirito critico una forma di resistenza delle derive del mondo contemporaneo e l’alto valore culturale della sua produzione letteraria”.

 

La lectio magistralis dello scrittore  e il conferimento della laurea si svolgeranno il 7 giugno nell’aula magna dell’Università, con il rettore Gianmaria Ajani.

 

(Foto:  il Torinese)

 

La tartaruga dell’atleta

La piccola testuggine stava per attraversare corso IV Novembre ma è stata risparmiata  grazie al podista che, più che dedicarsi a scolpire la propria tartaruga di addominali ha pensato bene di salvarne una vera, riportandola al vicino laghetto di Piazza d’Armi

 

tartarugaI pochi coraggiosi che si alzano all’alba hanno la fortuna di vedere cose che gli altri umani neanche si immaginano. Piccole cose, grandi soddisfazioni. I privilegiati che questa mattina alle 6 e mezza si aggiravano per il parco Cavalieri di Vittorio Veneto (piazza d’Armi), in fondo non erano poi così pochi. Mentre i militari si apprestavano ad iniziare il turno nel centro sportivo della Scuola di Applicazione, immerso nel parco,  alcuni veri atleti  – e altri che si illudevano di dare un drastico taglio al giro vita, semplicemente camminando – percorrevano il perimetro dell’area verde.maneggio2

 

Sul lato di corso IV novembre un barbuto podista si accorgeva  che una tartaruga (sì, ne esistono anche a Torino) stava per attraversare lentamente il vialetto, rischiando di finire sulla strada. Ma il pericolo di essere travolta dalle auto è stato scampato grazie all’atleta il quale, più che dedicarsi a scolpire la propria tartaruga di addominali ha pensato bene di tutelarne una vera, riportandola al vicino laghetto. In fin dei conti è pur sempre una vita salvata.anatroccoli

 

Non tutti sono a conoscenza dello stagno piazzato nel bel mezzo del parco: una vera e propria oasi naturale nel cuore della metropoli. Della testuggine abbiamo già parlato, ma  chi si avventura nel verde di Piazza d’Armi potrà vedere anche anatre, uccelli migratori vari, colombi e scoiattoli che vivono in perfetta simbiosi.

 

Un angolo di città da (ri)scoprire.

 

(Foto: il Torinese)

 

Più sicurezza per gli studenti: arrivano 5 milioni per 16 istituti superiori

Se poi Roma sbloccherà il patto di stabilità anche per le Province, sarà possibile far partire altri investimenti per intervenire sulla sicurezza di  1.651 scuole superiori in tutta Italia, di cui 96 solo in Piemonte

 

scuolaAl termine dell’anno scolastico, in 16  scuole superiori piemontesi – in maggioranza a Torino e provincia – partiranno i cantieri per la messa in sicurezza (anticendio, sostituzione serramenti, rimozione amianto).  I  lavori ammontano a 5 milioni di euro. L’annuncio è del  presidente della Provincia di Torino e dell’Unione Province italiane Antonio Saitta, che a Roma ha concordato con il ministro all’istruzione Stefania Giannini e il sottosegretario Roberto Reggi il coinvolgimento delle superiori nel piano di investimenti del Governo Renzi sulle scuole. 

 

“Da mesi chiedevamo che le nostre scuole superiori fossero inserite nel rifinanziamento del ‘decreto del fare’ che già ad inizio 2014 ci aveva messo nelle condizioni di intervenire in alcuni edifici scolastici”  spiega Saitta, che ricorda come le Province in tutta Italia hanno 5mila edifici scolastici sotto la loro responsabilità, dove studiano 2 milioni e mezzo di ragazzi.

 

“Se poi il Governo sbloccherà il patto di stabilità anche per le Province, sarà possibile far partire altri investimenti per intervenire sulla sicurezza di altre 1.651 scuole superiori in tutta Italia, di cui 96 solo in Piemonte. Ma in questo caso tocca alle forze politiche presenti in Parlamento sostenere il nostro emendamento al decreto legge sulla spending review, per assicurare anche alle superiori quello che il Governo ha già previsto per le scuole primarie”.

 

(Foto: il Torinese)

 

Il Delirio di Grillo sul cagnetto di Silvio

“Dudù dev’essere affidato alla vivisezione. Io ce l’ho un cagnetto così, ce l’ha mia moglie. Li detesto quei cagnetti”. E dopo aver anche affermato che sua moglie, solita indossare pellicce come da testimonianze fotografiche, possiede un cane il cui nome è’ Delirio, viene da domandarsi perché sia presente nel suo nucleo familiare , visto che odia quegli animaletti

 

BRAMBILLAQuesta volta Beppe Grillo ha superato definitivamente il limite della decenza. Se non bastavano le sue urla deliranti, i suoi monologhi urlati a squarciagola su ciò che è’ giusto e ciò che è’ sbagliato. Paladino della giustizia dell’umanità con un niente di fatto poi al conseguimento delle poltrone a Roma da parte dei suoi, se non un continuo susseguirsi di gaffe imbarazzanti persino nell’utilizzo della lingua italiana ,  e continue incoerenze tra i principi che i 5 Stelle tentano di predicare e i comportamenti che poi di fatto tengono, il leader dei grillini e’ riuscito a suscitare sdegno persino tra i suoi simpatizzanti.  

 

Il motivo che ha scatenato l’ira di tutti gli animalisti e non, in primis dell’ on. Michela Vittoria Brambilla, (nella foto con il cagnolino torinese  Berky) da sempre fervida e attiva sostenitrice dei diritti degli animali, e’ stata la dichiarazione di Grillo urlata alla tappa di Pavia del suo tour, con tanto di video pubblicato sul sito del Corriere: “Berlusconi  è impazzito per questo cane. Ma Dudù dev’essere affidato alla vivisezione. Io ce l’ho un cagnetto così, ce l’ha mia moglie. Li detesto quei cagnetti”. Che colpa ha Dudù? Di essere il cane di Silvio Berlusconi e di Francesca Pascale? Di non essere un cane da cunicolo? Ora, l’unico commento che si può annotare a questa affermazione non può che essere: vergogna!!! E dopo aver anche affermato che sua moglie , la quale per altro e’ solita indossare pellicce come da testimonianze fotografiche sui giornali, possiede un cane il cui nome è’ Delirio, viene da domandarsi il perché sia presente nel suo nucleo familiare , visto che ” detesta quei cagnetti”. Ma proprio Grillo non si è sempre dichiarato contrario alla vivisezione salvo mandarne in Parlamento un’accanita sostenitrice come la senatrice Fattori?

 

Cosa ne pensa in merito a ciò il leader dei 5 Stelle in Piemonte candidato a Governatore Davide Bono? Perché queste continue incoerenze e prese in giro nei confronti degli italiani? E poi sulla vivisezione non esiste battuta che tenga, e’ una barbarie che va condannata e abolita senza nessuna motivazione a sostegno. La dichiarazione di Grillo non mostra una minima traccia di intelligenza, con chiaro razzismo nei confronti degli animali e dei milioni di italiani che li amano e proteggono al pari di un figlio. Grillo non ha di nuovo perso occasione per dimostrarsi un distruttore della civiltà senza un benché minimo scrupolo.  In questo caso però l’indignazione che ha suscitato e’ stata unanime e non si sono fatte attendere critiche taglienti da parte anche di chi non è’ mai stato dalla parte di Silvio Berlusconi. Alla fine Grillo non ha potuto che battersi in ritirata così : “Sono da sempre contro la vivisezione, sono molto affezionato al mio cane Delirio e auspico una partito-vivisezione attraverso la democrazia”. Con molta diffidenza, si spera comunque che abbia imparato la lezione: Dudu’ e i suoi simili non sono un bersaglio e il loro benessere e i loro diritti non vanno MAI messi in discussione se non per essere aumentati, pena la soppressione. Mediatica, di Beppe Grillo.

 

Clelia Ventimiglia

 

(Foto: il Torinese)

 

Conoscere le montagne con l’infografica

Sono visibili tutte le informazioni disponibili relative a rifugi e strutture turistiche . Il progetto dell’Assemblea regionale nasce da Visual Contest e Topix

 

montagneCome fare per orientarsi tra le montagne piemontesi? Semplice, con la nuova Infografica curata dal Consiglio Regionale in collaborazione  con Uncem, Csi e Università di Torino.  

 

Sono visibili tutte le informazioni disponibili relative a rifugi e strutture turistiche . Il progetto dell’Assemblea regionale nasce da Visual Contest e Topix, (realizzazione Collettivo grafico Boumaka).

 

Un nuovo modo per avvicinarsi al mondo della montagna piemontese.

 

 

  link:http://www.cr.piemonte.it/cms/media/files/51-peak_me_up.pdf

 

 

(Foto: il Torinese)

La “Dudù-crazia” conquista i torinesi

Chi non ha un pet tra gli amici di Facebook?  Perché attraverso il rapporto che molto spesso diventa l’unico , autentico e di successo, con il proprio amico con la coda, cane o gatto che sia , si ha la chiave di lettura di ciò che rende una relazione solida: la complicità

 

BERKY 2 All’alba o in pausa pranzo, al pomeriggio e ancora la sera  prima di dormire, a Torino, come in (quasi) tutto il mondo – che si passi per l’isola pedonale della Crocetta, Piazza D’Armi o la Pellerina, e perché no,dando un occhio sul piccolo spazio verde tra un palazzo e l’altro – puntualmente s’incontrano tante persone. Sono ragazzi, anziani, uomini e donne che sguinzagliano baldanzosi il proprio cane e cominciano a parlare tra loro.

 

Dei loro cani. Come fossero i loro pargoli, anche se, dei propri figlioli, non ci si vanta di quanto siano ribelli, scalmanati e astuti nel fregare l’ennesima merendina. Al massimo ci si lamenta e anche pudicamente, in via del tutto confidenziale. Invece, ecco li , non perdendo di vista il proprio piccolo tesoro mentre snuffia tra l’erbetta e socializza con i propri amichetti soliti o appena conosciuti, ognuno racconta compiaciuto con trasporto, orgoglio e tanta affettiva rassegnazione, la marachella della giornata che il pupetto ha combinato, per passare ai livelli di ingovernabilità quando si incontrano  cani rivali, o quando ancora non gradisce le crocchette , ma fa ben intendere di volere qualcosina di più buono e succulento. E chi non ha un pet tra gli amici i Facebook poi?  Perché attraverso il rapporto che si ambisce ad instaurare, e che molto spesso diventa l’unico , autentico e di successo, con il proprio amico con la coda, cane o gatto che sia , si ha la chiave di lettura di ciò che rende una relazione solida: la complicità. Siamo soggetti alla Pet-crazia, piacevolmente dominati dai nostri cuccioli. O meglio, alla “Dudù-crazia”, se prendiamo a titolo di esempio il pet  per eccellenza, l’ormai celebre Dudù, in grado di intenerire persino un imprenditore e politico rotto a tutte le esperienze, del calibro di Silvio Berlusconi.

 

Grazie alle tante campagne di sensibilizzazione, a chi per primo ha scoperto quanto amore e comprensione si può ricevere e soprattutto dare, il donare all’altro che molto spesso non si riesce a realizzare nei rapporti umani, perché ritenuto inutile e poco soddisfacente, nella relazione con un animale ecco che diventa un lato di noi stessi incontenibile e straordinariamente positivo. Oggi  la visione antropomorfa viene meno, non si cerca più di “addestrare” un animale  con rigore al fine di stabilire una superiorità per pretendere ubbidienza, ma,  grazie a Dio, si è scoperto che il coronamento  del rapporto con il cane o il gatto è la conquista del loro cuore, del loro affetto, del  loro scambio comunicativo. Molte persone si dilungano in racconti della vita quotidiana al proprio animale, e lui fedelmente, ascolta, sia che si sfoci in pianto, che in una sana risata. E il risultato è un legame trionfale , speciale, unico.

spookyDiciamolo, il cane e il gatto fanno il minimo, mangiano dormono e giocano, e il “padrone” (chi mai vuol più essere chiamato così in relazione al proprio Pet?)  preferibilmente identificato come Mami, Papi, o nomignolo preferito, attraverso sforzi che ad alcuni possono sembrare simpaticamente ridicoli , ma senz’altro commoventi, cerca in tutti i modi di interpretare i loro bisogni, le loro sensazioni,  spesso con tenere domande: ” Tesoro vuoi la pappa?” ,”Hai voglia di giocare..?! Birbetta!!” e le reazioni sono sempre sorprendenti. Ecco alcuni Pet Shop in città (ne esistono molti di più) , dove si può fare un salto quando si decide che oggi la birbetta di casa  merita un premio, un regalino, e perché no, un maglioncino per il freddo o il necessaire per la gita fuori porta:

 

  • Porcocane Fashion Dog, via Carlo Alberto 24/bis
  • Per un Pelo,  via Marco Polo 36
  • Pet Store, corso Siracusa 13

 

Buona passeggiata a tutti.

Clelia Ventimiglia

 

(Foto: il Torinese)

 

I giovani protagonisti nel piano comunale

Il piano si propone di valorizzare e rinnovare le modalità di ascolto e interazione con le nuove generazioni. Tra le priorità del documento vi sono quelle di definire un approccio al tema giovani come “scommessa collettiva”

 

informagiovani sedeUna città che renda protagonisti i giovani, favorendone il diritto allo studio, l’accesso al lavoro, l’autonomia abitativa, ne promuova la partecipazione e migliori la loro qualità della vita, riducendone la precarietà. Sono i temi intorno ai quali ruota il Piano Giovani approvato questa mattina dalla Giunta comunale.

Il documento delinea le strategie di politiche pubbliche dei prossimi anni, definisce l’approccio e il modo con cui si attiveranno progettualità specifiche, attiva strumenti e competenze organizzative per fare in modo che l’investimento sulle nuove generazioni sia collettivo, trasversale, integrato e non confinato nel cono d’ombra delle politiche settoriali.

 

Per “fare di Torino una Capitale dei Giovani” , come in più occasioni il sindaco Piero Fassino ha ribadito, il piano si propone di valorizzare e rinnovare le modalità di ascolto e interazione con le nuove generazioni. Tra le priorità del documento vi sono quelle di definire un approccio al tema giovani come “scommessa collettiva” dell’intera società e l’allargamento a collaborazioni su scala metropolitana.

Solo così si potranno creare e attrarre nuove opportunità rendendo Torino “una città accogliente, attrattiva, capace di offrire opportunità di studio, di lavoro, di vita”.

 

palazzo civico conte“Sviluppare politiche giovanili – ha detto l’assessore Curti presentando il piano – oggi significa ridefinire, in alcuni passaggi anche in modo radicale, il ruolo della Città per decenni fortemente connessa all’erogazione di servizi principalmente coperti economicamente dalla spesa pubblica. Se da una parte, quindi, si è ridotta drasticamente la capacità economica, dall’altra il nostro approccio tenta di mettere a valore e capitalizzare le capacità e le potenzialità che la Città ha di favorire, facilitare, promuovere, garantire, relazionarsi, organizzare.”

Il piano prevede iniziative di comunicazione, marketing e fundraising utili a realizzare compiutamente programmi a favore dell’universo giovanile.

 

 

 

 

 

Ufficio stampa Città di Torino – www.comune.torino.it

 

(Foto: il Torinese)

Il Salone è il romanzo della città

salone romanzoA kermesse appena terminata, e a fronte dello strepitoso successo avuto da questa edizione, è interessante riflettere sulla storia del Salone torinese. L’autore ricorda le figure di “un libraio giramondo”, Angelo Pezzana della Luxemburg,  di una vicepresidente della Regione, Bianca Vetrino, del Pri, e di un “commercialista audace”, Guido Accornero appassionato di libri antichi e arte.  “È in questo strano triangolo, che nasce nella primavera del 1987 l’idea di un Salone del Libro. Un anno dopo inizia una storia che ha fatto crescere e consolidare un appuntamento che si rinnova da 27 anni”, scrive Roberto Moisio nel suo volume snello e leggibilissimo. La storia della manifestazione è la storia di Torino. Una storia sociale e culturale fatta di piccoli e grandi editori, piccoli e grandi scrittori e – soprattutto – entusiasti lettori.

“Un romanzo di carta. Storia del Salone del libro di Torino”, di Roberto Moisio, Marsilio.

 

(Foto: il Torinese)

 

 

San Giovanni col botto

Molti animali domestici fuggono in preda al panico per i fuochi d’artificio. Gli animali selvatici perdono l’orientamento rischiando di non riuscire più a far ritorno nel loro territorio o di rimanere uccisi in attraversamenti stradali. La Consulta Animalista fa appello a tutti i cittadini e tutte le associazioni che hanno a cuore la vita degli animali al fine di chiedere al Sindaco di mettere fine a questa usanza nei festeggiamenti

 

berkolinoAveva fatto ben sperare la campagna promossa dalla Città di Torino per i festeggiamenti dello scorso Capodanno. “Gli animali valgono più di un botto” , con questo messaggio erano state tappezzate le vie di Torino lo scorso dicembre. Bene, un passo avanti, era ora che tutti prendessero coscienza del fatto che i botti, petardi, fuochi d’artificio, siano una vero e proprio attentato per la vita degli animali, sia domestici , che selvatici. E invece eccoci qua, in procinto di festeggiare il Santo Patrono di Torino , San Giovanni di nuovo col botto. La Consulta Animalista, in base anche divieto generale di esplosione di botti e fuochi pirotecnici previsti dal Regolamento comunale per la Tutela e benessere degli animali in Città, già nel 2012 e nel 2013 propose al Sindaco di realizzare uno spettacolo pirotecnico silenzioso, cioè senza botti appunto, suggerendo l’opzione di convertirlo in uno spettacolo piromusicale, come già per altro adottato da altre città, Genova in testa.  Purtroppo le conseguenze sulla salute degli animali in seguito a questo genere di spettacoli, sono pesantissime.botto

 

Molti animali domestici fuggono in preda al panico anche dalle proprie abitazioni, gli animali selvatici perdono l’orientamento rischiando di non riuscire più a far ritorno nel loro territorio o peggio ancora rimanere uccisi in attraversamenti stradali. Per quanto riguarda gli uccelli poi, il pericolo maggiore è quello di scaraventarsi letteralmente contro degli ostacoli che per via dello spavento non percepiscono. Tenendo conto anche del fatto che i fuochi d’artificio vengono fatti esplodere nel Po all’altezza dei Murazzi e quindi sotto la collina, abitata proprio da numerose specie di animali, i danni sono sempre ingenti. Per i festeggiamenti di San Giovanni 2014, di nuovo la Consulta Animalista ha chiesto a gran voce di optare per accompagnamenti musicali, anziché per il fragore degli scoppi, ma niente da fare.

 

cane tatamanager La maggioranza dei consiglieri in Comune ha votato contro questa alternativa che prevede un maggiore rispetto di tutti,  affinché tutti appunto,  proprietari di animali, persone anziane o malate e bambini, possano festeggiare in tutta serenità , senza essere disturbati e terrorizzati da questi autentici rumori di guerra. Pertanto la Consulta Animalista fa appello a tutti i cittadini e tutte le associazioni che hanno a cuore la vita degli animali al fine di chiedere al Sindaco di mettere fine a questa usanza nei festeggiamenti, insensata e inutile.

 

C.V.

 

(Foto: il Torinese)