CULTURA E SPETTACOLI- Pagina 794

Abiti e mobili vintage nel mercatino di via Amendola

antiquariatoAbiti della nonna, borsette create da stilisti che aspirano a diventare celebri, oggetti di modernariato e mobili di antiquariato. Non manca il banco delle divise e dei gadgets militari

 

E’ quasi un piccolo Balon, il mercatino che tiene banco sabato 3 e domenica 4 maggio nelle centralissime vie Amendola e Buozzi, alle spalle della centralissima via Roma.

 

Per iniziativa dei commercianti della zona, il piccolo mercato propone ai turisti e ai torinesi un’ampia gamma di abiti della nonna, borsette create da stilisti che aspirano a diventare celebri, oggetti di modernariato e mobili di antiquariato.

 

Non manca il banco delle divise e dei gadgets militari. Una simpatica iniziativa per vivacizzare il commercio e il centro storico.

 

(Foto: il Torinese)

Lavoro giovanile? E’ (quasi) una garanzia

Entro quattro mesi dall’iscrizione online ci si candida per proposte di lavoro, formazione e tirocinio in Italia ed all’estero. Sarà possibile ricevere inviti ad iniziative di orientamento sulla domanda delle imprese, informazioni sulle opportunità  del volontariato e del servizio civile

 

garanziagiovanipiemonteNe avevamo già parlato in un precedente articolo. Ora l’iniziativa è pienamente operativa. I giovani sotto i 24 anni che non studiano e intendono ottenere un lavoro hanno da oggi una nuova opportunità. Si tratta di garanziagiovanipiemonte.it, il portale – vetrina del programma della Regione per aiutare i ragazzi di questa fascia di età.  Entro quattro mesi dall’iscrizione online ci si candida per proposte di lavoro, formazione e tirocinio in Italia ed all’estero.

 

Sarà possibile ricevere inviti ad iniziative di orientamento sulla domanda delle imprese, informazioni sulle opportunità  del volontariato e del servizio civile. Le diverse proposte lavorative e le offerte formative saranno in rete dal 10 maggio, con la garanzia di operatori pubblici e privati aderenti ad una carta dei servizi.

 

Verrà, inoltre, elaborato il profilo degli utenti per farli incontrare con l’offerta delle aziende. La Regione stanzia per 5,6 milioni di euro per cercare di garantire a mille giovani l’ingresso nel mondo del lavoro già a partire da quest’anno.

 

www.regione.piemonte.it

Come ti FaciliTo l’impresa

Si chiama  FaciliTo Giovani e Innovazione Sociale, studiato dal Comune per sostenere l’avvio di progetti imprenditoriali di giovani tra 18 e 40 anni nell’ambito dell’innovazione sociale. Possono accedervi anche imprese già attive, composte prevalentemente da giovani, interessate ad aprire o potenziare una sede operativa a Torino

 

palazzo civico conte

Si può davvero definire come un  programma fatto su misura per i soggetti di età compresa tra 18 e 40 anni, aspiranti imprenditori, lavoratori autonomi, imprenditori individuali. Si chiama  FaciliTo Giovani e Innovazione Sociale, studiato dalla Città di Torino  per sostenere l’avvio di progetti imprenditoriali di giovani nell’ambito dell’innovazione sociale. Possono accedervi anche imprese già attive, composte prevalentemente da giovani, interessate ad aprire o potenziare una sede operativa a Torino.

 

L’impresa dovrà svolgere in modo continuativo la propria attività, almeno per tre anni dalla data in cui si è concluso il progetto di investimento. Il programma, attivo fino  a dicembre 2015, salvo precedente esaurimento della dotazione finanziaria, offre supporto per trasformare idee innovative in campi diversi – dall’educazione al lavoro, dalla mobilità alla qualità della vita, dalla salute all’inclusione sociale – in servizi, prodotti, soluzioni capaci di creare al tempo stesso valore economico e sociale per il territorio e la comunità.

 

Il programma, che investe 650.000 euro in sostegni diretti alle imprese, offre supporto informativo, accompagnamento alla costituzione e sviluppo dell’impresa, sostegno finanziario e un set di servizi supplementari offerti dal network di partner, pubblici e privati, che rappresentano l’ecosistema dell’innovazione sociale a Torino.

 

www.comune.torino.it

 

(Foto: il Torinese)

Un Salone all’insegna del Bene

Paese Ospite d’onore è la Santa Sede, nel Padiglione 3, con un grande spazio espositivo che riproduce il selciato di Piazza San Pietro e la cupola della Basilica di Donato Bramante. Le altre Nazioni presenti: Albania, Arabia Saudita, Brasile, Francia, Israele, Perù, Polonia, Romania

 

Lingotto expo

Filo conduttore del Salone del Libro 2014 è il Bene, nelle sue implicazioni filosofiche, etiche, storiche, letterarie e neuroscientifiche. Il concetto di Bene comune. La suggestione di Primo Levi del «lavoro fatto bene» per riscoprire la cura artigianale anche nella creazione e produzione editoriale. Come è noto, Paese Ospite d’onore è la Santa Sede, nel Padiglione 3, con un grande spazio espositivo che riproduce l’inconfondibile pavimentazione di Piazza San Pietro e la cupola originaria della Basilica, di Donato Bramante. Le altre Nazioni presenti: Albania, Arabia Saudita, Brasile, Francia, Israele, Perù, Polonia, Romania. Il prossimo anno, invece, Paese Ospite d’onore sarà la Repubblica Federale di Germania.

 

Su 100 milioni di euro investiti lo scorso anno per la manifestazione  ben 25 erano stanziati da parte di privati. Lo ha ricordato oggi, alla conferenza stampa della rassegna, il sindaco di Torino, Piero Fassino, che ha ringraziato gli sponsor. Furono 350mila i visitatori dell’ultima edizione della più importante kermesse di settore in Italia e una delle principali in tutta Europa.

 

Fassino ha anche sottolineato il significato della presenza  della Città del Vaticano a Torino per l’imminente edizione del Salone, in concomitanza con le celebrazioni per San Giovanni Bosco e l’ostensione della Sindone: “un segno del forte impegno di Torino, città dei Santi sociali, – ha detto – nel campo culturale e spirituale”.  Sono 53 i nuovi espositori che debuttano, mentre il Padiglione 1 sarà dedicato interamente agli Editori indipendenti. L’assessore regionale alla Cultura Michele Coppola ha evidenziato un dato significativo: durante i 5 giorni espositivi saranno occupate 400 persone.

 

 

• La ventisettesima edizione del Salone Internazionale del Libro si tiene da giovedì 8 a lunedì 12 maggio 2014 al Lingotto Fiere (via Nizza 280, 10126 – Torino). Il Salone 2014 occupa con i propri spazi espositivi quattro padiglioni di Lingotto Fiere: l’1, 2, 3 e 5.

• Orari: gio-do-lu 10-22; ve-sa 10-23. Biglietto intero 10.00 €, ridotto 8.00 €.

• Il Salone è promosso e coordinato dalla Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura, presieduta da Rolando Picchioni. Direttore editoriale è Ernesto Ferrero. L’organizzazione fieristica e commerciale è di GL events Italia – Lingotto Fiere.

 

(Foto: il Torinese)

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Classe, raffinatezza e sobrietà: Gucci apre in stile torinese

In via Roma ha aperto i battenti la boutique monomarca. E l’ha fatto in assoluta discrezione, senza vernissage, tantomeno vetrine appariscenti per affermare la nuova presenza. Nella tipica indole torinese, appunto, caratterizzata da uno stile fatto di sobrietà, eleganza , discrezione e raffinatezza

 

gucci “C’est di Gucci”. E’ di questi giorni la battuta con cui il premier Matteo Renzi ha replicato al complimento di Francois Hollande sulla cravatta indossata durante l’incontro all’Eliseo.  E sarà perché  anche i nostri cugini francesi, fantomatici esempi di stile e chiccheria nel mondo, annoverano tra le griffe maggiormente apprezzate la maison Gucci, i tornesi  amanti dello stile e dell’eleganza cominciavano a mostrare seri cenni d’insofferenza per l’assenza del marchio in città.

 

Finalmente, dopo mesi d’attesa il 5 aprile ore 10 in via Roma , ha aperto i battenti la boutique monomarca  di Gucci. E l’ha fatto in assoluta discrezione, senza vernissage, tantomeno vetrine appariscenti per affermare la nuova presenza, nella tipica indole torinese appunto, caratterizzata da uno stile fatto di sobrietà, eleganza , discrezione e raffinatezza nell’indossare griffe e colori, per la quale il sinonimo di esibire  sono classe e signorilità. La promessa però  è quella di festeggiare nel mese di maggio.   

 

Pare che sia stata fatta una selezione particolarmente ricercata per la vetrina di Torino, per proporre  a chi , amante di uno charme che solo il torinese sa sfoggiare, un outfit classico, intramontabile e che appare solo agli sguardi dei veri intenditori. Le  borse ad esempio, icone ever green di Gucci, vengono esaltate nei colori di base  come il blu, nero e cognac, lasciando un posto meno ingombrante alle fantasie floreali e leopardate. Ritorna a Torino dunque, il piacere di acquistare il mocassino dal morsetto dorato e la borsa dagli inconfondibili manici in bambù.

 

Clelia Ventimiglia

 

(Foto: il Torinese)

Cappuccino e aperitivo tra le fusa

Il locale offre agli appassionati di animali, che hanno voglia di socializzare con un gatto o che semplicemente desidererebbero averne uno tutto per sé, ma che sono impossibilitati a prendersene cura in casa propria, l’opportunità di trascorrere il tempo di un pranzo o un piacevole pomeriggio in compagnia di sei mici pronti ad essere coccolati

 

miagolaL’idea arriva dal lontano oriente, Giappone in testa con i suoi numerosissimi neko cafè oramai da anni . Neko in giapponese vuol dire gatto e sì, i neko cafè sono proprio dei bar “abitati” da gatti presso i quali è possibile fare colazione o una piacevolissima pausa caffè durante l’arco della giornata coccolando degli adorabili gattini , salvati da colonie randagie e gattili, o semplicemente ammirare  questi affascinanti e misteriosi felini magari durante un sonnellino.

 

Già diffusi nel nord Europa, il più famoso a Vienna, anche Torino, prima capitale d’Italia, e  la “città dei salotti” per antonomasia, non poteva certo farsi mancare una caffetteria dove a tenere compagnia ai clienti ci fossero dei simpatici e amorevoli gatti. Tanto più che ospitando  anche il Museo Egizio , secondo al mondo per importanza dopo il Cairo, non si può non ricordare come nella cultura egizia appunto, il gatto fosse venerato, considerato sacro e fatto simbolo della divinità Bastet, raffigurata con corpo di donna e testa di gatto. E ancora il gatto e la magia, Torino e la Torino magica, e l’eterno mistero che da sempre circonda i gatti, spiriti adorati o esecrati come demoni.

 

In via Giovanni Amendola 6D, il MiaGola cafè  offre a tutti coloro che sono appassionati di animali, che hanno voglia di socializzare con un gatto o che semplicemente desidererebbero averne uno tutto per sé, ma che sono impossibilitati a prendersene cura in casa propria, l’opportunità di trascorrere il tempo di una pausa, colazione, pranzo o un piacevole pomeriggio in compagnia di 6 mici pronti ad essere coccolati.

 

Inoltre è presente un’area educativa per i bimbi dove si approfondisce la conoscenza sul regno animale, e dei video che trasmettono consigli di un medico veterinario  e micetti in attesa di adozione sulle varie realtà del territorio. Unica regola: non svegliare il gatto che dorme e non costringerlo a giochi e carezze se non vuole.  

 

Clelia Ventimiglia

 

(Foto: il Torinese)

Nella Casa l’intercultura è open

La struttura non si propone solo come ostello, ma come centro culturale con foresteria. Il  progetto, promosso dalla Città di Torino e coordinato dal Settore Politiche Giovanili, intende promuovere gli scambi culturali tra giovani

 

giovaniSono davvero numerose le strutture rivolte al mondo giovanile, messe a disposizione del Comune. In questa rubrica, il Torinese vuole presentarvele una ad una. Da più di dieci anni,  ad esempio, in corso Venezia 11, a poche centinaia di metri dalla stazione Dora,  è operativa la “Casa della Mobilità Giovanile e dell’Intercultura”, o più brevemente Open011,  

 

Si tratta di una struttura che non si propone solo come ostello, ma come centro culturale con foresteria. Il  progetto, promosso dalla Città di Torino e coordinato dal Settore Politiche Giovanili, intende promuovere gli scambi culturali tra giovani.

 

Tra le iniziative e gli eventi culturali organizzati: scambi internazionali, seminari, corsi di formazione, mostre e spettacoli. Il centro dispone di due sale polivalenti attrezzate con strumentazioni audio-video, adatte a convegni e seminari. Open011 può contare su 34 camere a 2, 3, 4 posti letto, per una capienza complessiva di 100 posti.

 

 

Info: www.comune.torino.it – InformaGiovani

 

(Foto: il Torinese)

Giovani volontari in Comune cercansi

L’iniziativa è attiva grazie a Idea Solidale e VSSP, i due Centri Servizio per il Volontariato della Provincia
di Torino,  presenti al Centro InformaGiovani
palazzo civico
Il Comune di Torino promuove uno spazio sempre attivo per i giovani interessati al
volontariato. Il servizio è disponibile tutti i martedì dalle 14.30
alle 17.30, presso il centro InformaGiovani, in via delle Orfane 20, dove è possibile
 consultare e scegliere tra le  proposte offerte dalle
associazioni che operano nei diversi settori del volontariato. 

L’iniziativa è attiva grazie a Idea Solidale e VSSP, i due Centri Servizio per il Volontariato della Provincia di Torino,  presenti al Centro InformaGiovani, nel cui spazio “Chi vuol essere volontario” sono disponibili: un servizio di orientamento  e una bacheca con le richieste di volontari presentate dalle associazioni.

 

Info: www.comune.torino.it – Foto: il Torinese

Aree montane, ecco le novità

I nuovi enti eserciteranno funzioni come la sistemazione idrogeologica ed idraulico-forestale, le energie rinnovabili, le opere di manutenzione ambientale, la difesa dalle valanghe, il turismo in ambiente montano, l’artigianato e le produzioni tipiche, il servizio scolastico, gli incentivi per l’insediamento di attività economiche

 

montagneSemaforo verde in Consiglio regionale per la nuova legge sulla montagna. Il provvedimento, presentato dagli assessori Gian Luca Vignale e Riccardo Molinari, prevede la formazione delle Unioni montane, dando spazio all’autonomia delle amministrazioni comunali e garantendo la continuità dei servizi indispensabili per lo sviluppo di questi territori.

 

“Il voto – hanno dichiarato i due assessori – è un’ulteriore dimostrazione dell’impegno di questa maggioranza verso la montagna e della volontà di dare una risposta alla complessa situazione che si è venuta a creare con la riforma delle Comunità montane. Grazie a questa legge si può avviare il processo di unificazione e aggregazione delle aree montane, che permetterà di utilizzare al meglio le tante risorse ad esse destinate ogni anno”.

 

Vignale e Molinari hanno rilevato che “il testo completa infatti il percorso già avviato dalla legge regionale n.11 del 2012, dando impulso alla formazione delle Unioni montane, che non saranno più enti sovracomunali come le precedenti Comunità, ma si configureranno come una struttura di coordinamento e progettazione delle risorse regionali snella e rappresentativa delle amministrazioni locali”.

 

I nuovi enti eserciteranno funzioni come la sistemazione idrogeologica ed idraulico-forestale, l’economia forestale, le energie rinnovabili, le opere di manutenzione ambientale, la difesa dalle valanghe, il turismo in ambiente montano, l’artigianato e le produzioni tipiche, il mantenimento dei servizi essenziali, il servizio scolastico, gli incentivi per l’insediamento di attività economiche.

 

La costituzione delle Unioni montane era urgente perché entro il prossimo 26 maggio tutti gli organi delle vecchie Comunità montane decadranno e si sarebbero creati non pochi problemi per la continuità amministrativa e per il personale dipendente. Inoltre, la costituzione di questi enti sovrazonali è necessaria per poter accedere ai fondi europei, i cui bandi sono in scadenza.

 

Inoltre, la nuova legge ripristina il Fondo regionale per la montagna, che sarà alimentato ogni anno con i proventi dell’Irap, dei diritti di escavazione per cave e miniere, dell’uso delle acque pubbliche e minerali e dell’addizionale regionale sul gas metano.

 

Gianni Gennaro

Ufficio stampa Regione Piemonte

 

(Foto il Torinese)

Nuovi fondi per i comuni montani

Per il miglioramento del trasporto scolastico verrà erogato ai comuni montani un contributo o per l’acquisto di un nuovo scuolabus, pari al 70% della spesa, per un importo massimo di 30.000 euro, o per le opere di manutenzione straordinarie del mezzo per l’80% del costo sostenuto per un massimo di 10.000 euro

 

scuolabus400.000 euro per l’acquisto e la manutenzione di scuolabus nei comuni montani e altrettanti per finanziare nuova occupazione nelle aree montane. Questi gli obiettivi dei contributi regionali contenuti in una delibera, approvata questa mattina dalla giunta regionale, su proposta dell’assessore all’Economia montana, Gian Luca Vignale, che ne definisce anche modalità e i criteri di stanziamento.

 

Per il miglioramento del trasporto scolastico verrà erogato ai comuni montani un contributo o per l’acquisto di un nuovo scuolabus, pari al 70% della spesa, per un importo massimo di 30.000 euro, o per le opere di manutenzione straordinarie del mezzo per l’80% del costo sostenuto per un massimo di 10.000 euro. I finanziamenti saranno erogati secondo una graduatoria che terrà conto dell’altimetria del comune richiedente, della vetustà del mezzo e del chilometraggio giornaliero e del numero di alunni trasportati.

 

Per aumentare l’occupazione nelle aree montane sono stati inoltre destinati 400 mila euro alle imprese che assumeranno nuovi dipendenti o che si trasferiranno nei comuni montani. A ciascuna impresa sarà erogato un contributo a fondo perduto di 20 mila euro o di 40 mila euro nel caso di imprese che insedieranno la propria attività in un Comune al di sopra dei 800 metri di altezza e che assumeranno almeno due nuovi dipendenti. Sarà data priorità alle imprese che operano nei settori del turismo, artigianato locale e agricoltura.

 

I finanziamenti saranno erogati secondo una graduatoria dei progetti presentati, redatta da una commissione giudicatrice, nominata dalla Direzione Opere Pubbliche, difesa del Suolo ed economia montana. “I provvedimenti di oggi – spiega l’assessore Gian Luca Vignale –dimostrano ancora una volta il nostro impegno per migliorare la qualità della vita in montagna con azioni mirate e concrete. Migliorare l’erogazione di un servizio importante, come il trasporto scolastico, e riuscire a garantire nuova occupazione nelle aree montane sono infatti obiettivi concreti e importanti che potranno dare respiro alle nostre vallate e rendere la nostra montagna un luogo di sviluppo e non più di marginalità”.

 

(Ufficio stampa Consiglio regionale)