CULTURA E SPETTACOLI- Pagina 780

Progetto Lambda terza età

vecchi anziani

Informazione e Orientamento per persone gay, lesbiche e transessuali

 

L’Associazione Lambda di Torino organizza uno Sportello di Informazione e Orientamento per persone gay, lesbiche e transessuali di terza età, grazie al patrocinio ed al sostegno della Città di Torino (Servizio lgbt) e del Centro di Volontariato Idea Solidale. L’iniziativa, gestita da volontari, si rivolge direttamente alle persone di terza età e offre ascolto, accoglienza, assistenza e informazioni in modo totalmente gratuito. Lo sportello è attivo ogni mercoledì, dalle 18:00 alle 20:00 al numero di telefono 011 03 61 121

Per ulteriori informazioni:
tel. 011 0361121 / 3470431401

lambdaterzaeta@gmail.com
facebook: lambda3età 

Vogue Accessory per GC CANTONI

Chi può vantare di indossare un prezioso GC CANTONI , la maison torinese del lusso,  ha la certezza di raggiungere la perfezione dello stile, dato dall’unicità e dalla purezza del gioiello

 

CANTONI V2Se avete scelto di trascorrere un Natale all’insegna del lusso e dell’eleganza  da regalare  o perché no, da sfoggiare tra un party chic e l’altro, la blasonata tendenza dell’anno è quella lanciata dall’imprenditrice torinese Giovanna Cantoni: indossare una “goccia di purezza”.

 

L’essenza del metallo prezioso puro che dona perfezione  a chi lo indossa  della Maison GC CANTONI  è stato consigliato nella variante della linea Chic  dalla rinomata rivista del settore Vogue Accessory, che ha diffusione internazionale, come regalo XL, extra lusso , per un Natale glamour e sofisticato.CANTONI V3

 

Tanti i  possibili regali  presi  in considerazione come oggetti del desiderio, divisi secondo lettere..s…m..l..fino alle XL, extra lusso appunto, dove si può ammirare in posizione privilegiata e leggere  a pagina 172 del pregiatissimo bracciale GC CANTONI , quello rigido in oro giallo 18 carati con la , ormai, ambitissima goccia in oro puro 999,9, dedicato alla donna che “vuole essere protagonista, vera CANTONI V1regina del presente e ama farsi ammirare sul palcoscenico della vita”.

 

Chi può vantare di indossare un prezioso GC CANTONI , la maison torinese del lusso,  ha la certezza di raggiungere la perfezione dello stile, dato dall’unicità e dalla purezza del gioiello.

 

www.giovannacantoni.it

 

“Ricette sognate” il libro dei bimbi del Regina Margherita

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Nel volume sono riportati i disegni dei piatti desiderati dai bambini che, sottoposti allo stretto regime alimentare pre e post operatorio, spesso sognano cibi che non possono mangiare

 

Un assegno da 5000 euro è stato consegnato alla Divisione di Chirurgia Pediatrica dell’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino. E’ il ricavato della vendita di “Ricette Sognate” (Sabbiarossa Editrice), un libro frutto di un’idea del personale della Divisione e realizzato con il sostegno di Nova Coop, che l’ha inserito tra le proprie iniziative di solidarietà.

 

Nel volume sono riportati i disegni dei piatti desiderati dai bambini che, sottoposti allo stretto regime alimentare pre e post operatorio, spesso sognano cibi che non possono mangiare. “Se non possiamo dargli ciò che desiderano facciamoglielo almeno disegnare” ha pensato chi segue quotidianamente i piccoli malati  ed è così nata una pubblicazione completata dalle ricette scritte dai genitori e, in alcuni casi, da ricette (con relativi disegni) di medici e infermiere.

 

“Ricette Sognate” è in vendita nelle seguenti Librerie: Belgravia via Monginevro 44 bis; Comunardi via Bogino 2B; Stampatori via S. Ottavio 15; Il Melograno corso Racconigi 11; Diest via Cognetti Fe Martis 39/A; Al Ponte – Giaveno; Città del Sole – Bussoleno.

      

 

I disegni di questa raccolta sono l’elaborazione grafica dei piatti desiderati da bambine e bambini dai quattro ai quindici anni, ricoverati nel reparto di Chirurgia Pediatrica dell’Ospedale Regina Margherita di Torino, accompagnati dalla ricetta elaborata dalla madre o dal padre. Accanto a questi ci sono anche alcune ricette e i relativi disegni dei chirurghi-pediatri e delle infermiere, che condividono quotidianamente e “amorevolmente” le “diete forzate”, i digiuni a cui i bambini devono attenersi prima e dopo l’intervento chirurgico.

Lav: “La Regione cambi politica sulla fauna selvatica”

Cinghial

BENE CHE LA REGIONE CONCEDA SPAZI ESPOSITIVI SUL TEMA DELLA TUTELA DEGLI ANIMALI,  MA ORA L’ASSESSORATO PASSI AI FATTI

 

Si è chiusa la mostra Gli indesiderabili, evento inaugurato dalla LAV lo scorso 17 novembre presso gli spazi espositivi dell’URP della Regione Piemonte, in Via Arsenale, 14 a Torino. Scoiattolo grigio, volpe, nutria, cornacchia, cinghiale, colombo, pesce siluro, gambero rosso della Lousiana, tartaruga dalle guance rosse sono stati i protagonisti della mostra. Specie animali vittime del pregiudizio, della disinformazione e degli interessi di parte, introdotte per irresponsabilità di alcuni esseri umani, per poi diventare spesso oggetto di sterminio.

 

“La mostra ha voluto sollevare il velo sulla realtà degli innumerevoli animali selvatici, autoctoni ed alloctoni, che abitano i nostri territori e che troppo spesso finiscono nel mirino dei piani di abbattimento decretati dagli Enti locali, teoricamente preposti alla loro tutela. Centinaia di migliaia di animali selvatici ogni anno, nel solo Piemonte, cadono infatti vittime dei cosiddetti abbattimenti selettivi o vengono consegnati nelle mani dei cacciatori e del loro insano, anacronistico divertimento” – afferma Gualtiero Crovesio, Responsabile LAV Torino.   

La mostra Gli Indesiderabili, che ha visto nella prima tappa torinese l’inizio di un lungo percorso espositivo che la porterà in molte altre città italiane, ha contato in un solo mese la partecipazione di centinaia di studenti di scuole primarie e secondarie accorsi da ogni parte della nostra regione per visitare il cuore istituzionale del Piemonte e l’esposizione temporaneaallestita dalla LAV.

 

La mostra è stata l’occasione, per i volontari dell’associazione animalista supportati da schede tecniche e materiali informativi, di sensibilizzare i giovani spettatori al rispetto degli animali selvatici, in quanto ricchezza per gli esseri umani e per il pianeta, oltre che individui senzienti da rispettare. “La fauna selvatica non sia più vista come un pericolo, ma come una risorsa di cui gli esseri umani non possono fare a meno, se non vogliono condannarsi a vivere in un pianeta sempre meno caratterizzato dalla bellezza, dai suoni, dai colori della biodiversità” – conclude Crovesio. “Promuoviamo finalmente, tutti insieme, un modello di convivenza al passo con i tempi,  fondato sul rispetto del diritto di tutti a vivere in pace, principio essenziale da trasmettere anzitutto ai giovani”.

 

Sul tema della gestione della fauna selvatica, la LAV chiede all’assessore regionale Ferrero, che si appresta a proporre una nuova legge sulla caccia, di tenere conto dei tanti rilievi sollevati dalle associazioni protezioniste e animaliste sulla prima bozza da lui presentata, che non tiene quasi per nulla in considerazione le proposte sulle quali la precedente Giunta regionale ha impedito ai piemontesi di esprimersi quando nel maggio del 2012 scippò ai cittadini il referendum sulla caccia.

 

La LAV ricorda che secondo tutti i sondaggi oltre l’85% degli italiani è contrario alla caccia. E’ impegno dell’associazione far sì che questa voce sia finalmente ascoltata. 

 

Occorre creare nuove forme di convivenza con gli altri abitanti del pianeta, e non è pensabile che ciò possa avvenire  manomettendo in continuazione gli equilibri tra le specie, come quando, ad esempio, si permette ai cacciatori di allevare cinghiali per poi immetterli in natura e poterli successivamente uccidere sostenendo che siano troppi. 

 

Per prevenire gli squilibri, sono necessari anzitutto una drastica riduzione dell’attività venatoria e il divieto di importazione e vendita di animali esotici. 

 

http://www.lav.it/cosa-facciamo/caccia-e-fauna/alieni-sulla-propria-terra

Interventi regionali per anziani non autosufficienti

anziani

Grimaldi: “Abbiamo riaffermato la priorità del diritto alla salute”

 

È stato approvato in Regione a larga maggioranza un ordine del giorno proposto da Sel che chiedeva nuove linee d’indirizzo per l’assistenza residenziale per anziani non autosufficienti e la riclassificazione degli interventi domiciliari in lungo assistenza. 

 

“È un’ottima notizia per noi – dichiara il Capogruppo di SEL Marco Grimaldi –  e per le tante associazioni che avevano presentato ricorso al Tar contro le delibere di Cota, che classificavanogli interventi domiciliari in lungoassistenza come “extra LEA (livelli essenziali di assistenza socio-sanitaria)”, trasferendo ai Comuni e al settore dell’assistenza l’onere delle prestazioni, vincolando così gli interventi alla disponibilità delle risorse”. 

 

“Abbiamo riaffermato la priorità del diritto alla salute e oggi la Regione si impegna finalmente a superare quelle delibere, per restituire alle persone non autosufficienti o con gravi disabilità invalidanti il diritto (sancito dalla Costituzione e ribadito dalla sentenza 36/2013 della Corte Costituzionale) alle prestazioni socio-sanitarie che rientrano nei livelli essenziali di assistenza”.

 

E aggiunge: “stiamo parlando di assegni di cura erogati in Piemonte a 13mila persone, che rischiavano di restare senza copertura sanitaria; ringrazio il Presidente della Commissione Ravetti, con cui abbiamo condiviso questo testo e, a partire da gennaio, ci impegneremo a elaborare nuove linee d’indirizzo che possano garantire il diritto alla salute a tutti i nostri concittadini

 

(Foto: il Torinese)

E Utrecht aprì le porte ai Savoia

vittorio emanuele

Un testo che chiude le celebrazioni dei 300 anni dell’assedio e della battaglia di Torino del 1706

 

“Dal Trattato di Utrecht nasce una identità e una autorevolezza del Piemonte – che attuò riforme durature e poi un Risorgimento ed una moderna Costituzione – che caratterizzano ancora oggi la nostra regione”.Con queste parole l’assessore al Personale e relatore dell’opera, Giovanni Maria Ferraris, in rappresentanza di Giunta e Consiglio regionale, ha chiuso l’incontro nell’Aula di Palazzo Lascaris, di presentazione del volume “Utrecht 1713. I trattati che aprirono le porte d’Italia ai Savoia” a cura di Gustavo Mola di Nomaglio e Giancarlo Melano.

 

Il volume raccoglie quarantacinque saggi originali prodotti dai quarantasei studiosi partecipanti al convegno del 7/8 giugno 2013.“Andiamo verso una società che omologa tutto e tutti. Ma guardare al nostro passato – ha spiegato Mola di Nomaglio – serve a farci capire perché siamo così e tra poco non lo saremo più”.Un testo che chiude le celebrazioni dei 300 anni dell’assedio e della battaglia di Torino del 1706 descrivendo gli avvenimenti e il clima che, a cavallo tra il XVII e il XVIII secolo, hanno cambiato l’Europa e aperto lo sviluppo della nostra regione verso l’Italia.

 

Dopo i volumi “L’alba di un regno 1706”, “Testimone del Risorgimento”, la rievocazione storica alla Continassa, con centinaia di figuranti provenienti da tutta Europa e diverse altre attività, con il convegno dello scorso anno sul Trattato e la pubblicazione di questo conseguente volume, “l’Associazione Torino 1706, fondata nel 2004, con l’apporto di associazioni e istituzioni che avevano ed hanno interesse per la nostra storia – ha dichiarato Melano – oggi chiude la sua attività”.

 

Ha moderato la serata Albina Malerba (direttore Centro studi piemontesi) ed hanno parlato – di fronte ad una sala gremita di studiosi, autorità e molti degli autori del volume – anche Luigi Stefani (presidente degli Amici del Museo d’Artiglieria) e Giuseppe Balbiano d’Aramengo (relatore del volume). Hanno contribuito alla particolare atmosfera della serata i figuranti del Gruppo storico “Pietro Micca” nei loro splendidi costumi settecenteschi.

 

(www.cr.piemonte.it)

Premio Marello dedicato al futuro

marello

Intitolato a“Stefano Marello”, nella Circoscrizione 6. Il tema di quest’anno era il futuro, la novità l’apertura agli studenti degli istituti superiori

 

Sabato 13 dicembre si è tenuto il 9° Concorso Letterario “Stefano Marello” nella Circoscrizione 6. Il tema di quest’anno era il futuro, la novità l’apertura agli studenti degli istituti superiori. Il concorso è suddiviso in tre sezioni: poesie inedite in lingua italiana riservata agli studenti delle superiori, poesie edite in volume e racconti inediti. I lavori sono stati giudicati da una giuria composta da Giovanna Ioli e Roberto Rossi Precerutti per quanto riguarda la poesia e Alessandro Defilippi e Claudia Manselli per la prosa.

 

La cerimonia di premiazione è stata caratterizzata dalla presenza di vari artisti quali Mario Brusa,  che ha letto con perizia e drammaticità ironica un brano tratto dal Marcovaldo di Italo Calvino e una poesia sulla natività del piemontese Nino Costa, la poetessa Xu Hong, che ha letto alcune delle sue opere in lingua originale accompagnata da un sottofondo di musica orientale (le traduzioni magistralmente interpretate Mario Brusa) e il trio musicale langarolo ”Betty Zambruno Trio” che ha arrangiato un brano de “La luna e i falò” di Cesare Pavese e alcune ballate della tradizione piemontese.

 

La chiusura della manifestazione ha visto la partecipazione dell’ex sindaco di Torino Valentino Castellani e un discorso di un visibilmente commosso Angelo Marello, fratello del compianto Stefano a cui il premio è dedicato. Per la categoria delle poesie inedite i vincitori sono Costanza Beck con “La vera scienza” (1° classificata), Simone Potè con “Alice”(2° classificato) e Federica Gavello con “Eterno cadere” ( 3° classificato).

 

Per la categoria delle poesie edite in volume il vincitore è Cesare Greppi con “Chronicon”. Per la categoria dei racconti inediti i vincitori sono Michele Piccolino con “Il factotum della città” (1° classificato), Mariagabriella Licata con “Lo scatto della lavatrice” (2° classificato) e Dominique Jacques con “E’ un futuro radioso” (3° classificata).

 

Maria Ferreri

Chiara Mandich

Un libro per Natale e La Vijà piemontèisa

La mostra prosegue fino al 22 dicembre, in via Ottavio Revel 15, con orario continuato dalle 10 alle 18. Sabato 20 dicembre apertura con orario continuato 10-18

 

 

CENTRO STUDIUn libro per Natale è l’invito che da anni il Centro Studi Piemontesi-Ca dë Studi Piemontèis rivolge ai Soci e agli amici perché pensino per i loro regali di Natale ai libri: silenziosi preziosi discreti  “doni” che accompagneranno tutto l’anno la persona che li riceve.

 

Anche quest’anno è allestita in sede, via Ottavio Revel 15 – Torino, fino al 22 dicembre,  l’esposizione delle pubblicazioni realizzate dal Centro Studi Piemontesi-Ca dë Studi Piemontèis nei suoi 45 anni di attività editoriale: nelle stanze del Centro Studi Piemontesi sono nate opere storiografiche di grande rilievo, illustri studiosi hanno contribuito alla crescita delle diverse  Collane editoriali che sono andate delineandosi all’interno dei molteplici interessi emersi: oltre 400 i titoli in catalogo che rappresentano nel loro variegato specchio di interessi (arte, letteratura, musica, storia, linguistica, dialettologia, poesia) una miniera alla quale può attingere qualsiasi studioso che voglia avvicinarsi a qualche argomento piemontese.

 

Tra le novità 2014 si segnalano:

 

-Corografia della Città e Provincia di Pinerolo, ristampa anastatica dell’opera di Amedeo Grossi, edizione Pane e Barberis del 1800, a cura e con introduzione di Giuseppe Pichetto, e una nota di Maria Teresa Reineri. Pagg. XII-148, con cartina. ISBN 978-88-8262-217-6

 

-Utrecht 1713. I trattati che aprirono le porte d’Italia ai Savoia. Studi per il terzo centenario, a cura di Gustavo Mola di Nomaglio e Giancarlo Melano, in collaborazione con l’Associazione Torino 1706. Pagg. 745, ill. ISBN 978-88-8262-215-2

 

-Giulia Ajmone Marsan, All’ombra di notabili ed eroi. Giuseppe Lavini (1857-1928), prefaziondi David Chipperfield. Pagg. 226, ill. (2014). ISBN 978-88-8262-212-1

Maria Teresa Testa Cavaglià, La Casa di Misericordia in Borgo Nuovo (1854-2014), prefazione di Rosanna Roccia. Pagg. 158, ill. (2014). ISBN 978-88-8262-213-8

 

-Lagrange Matematico Europeo, a cura di Livia Giacardi, Atti del Convegno di Studi, Torino, Accademia delle Scienze – Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito, 14-15 novembre 2013, Collana della Fondazione “Filippo Burzio. Pagg.  XVI-128.ISBN 978-88-8262-216-9

 

-Giancarlo Bergami, Piero Gobetti e il gobettismo, prefazione di Ersilia Alessandrone Perona. Pagg. 183 (2014). ISBN 978-88-8262-210-7

Luca Spanu, Casi lombrosiani,  Collana “Studi e ricerche” della Fondazione “Filippo Burzio”, prefazioni di Valerio Zanone, Giacomo Giacobini, Silvano Montaldo. Pagg. 172, ill. (2014).  ISBN 978-88-8262-211-4

 

Ma praticamente tutti i titoli in Catalogo, non esauriti, sono esposti, insieme ad altri libri sul Piemonte di non facile reperibilità nelle librerie.

 

 

La Vijà piemontèisa 2014, all’insegna de  Il canto dei Presepi,

 

è programmata per  Sabato 20 dicembre, ore 18 al Circolo dei Lettori Torino: con Enzo Vacca,  arpa e voce,  e

 

Simona Colonna, violoncello e voce

Nel corso della Vijà sarà presentato il libro di

Giovanni Tesio, Il canto dei Presepi. Poesie di Natale (Interlinea 2014)

Letture a cura di Albina Malerba e Giovanni Tesio

Diritti degli animali, l’appello di Brambilla e Veronesi

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 “Dal cuore alla Costituzione”: un manifesto-appello

È’ di questi giorni la forte preoccupazione espressa dall’On. Michela Vittoria Brambilla e dal professor Umberto Veronesi in merito al nuovo decreto legislativo del Governo che  introduce tra le cause di non punibilità “la particolare tenuità del fatto” e come si evince da bozza “se i reati per cui si procede sono puniti con la reclusione fino a cinque anni, e se l’offesa ‘è di particolare tenuità e il comportamento risulta non abituale’, il processo potrà chiudersi con l’archiviazione o con la sentenza di assoluzione . ” Così dunque, i colpevoli rischieranno di pagare i danni al massimo in sede civile.” Se questo fosse l’esito finale  saremmo di fronte ad un colossale ‘colpo di spugna’ sui reati commessi a danno degli animali”: e’ questo l’allarme lanciato dall’ On. Brambilla che promette una fervida battaglia. Una delle sue, grazie alle quali chi più consapevolmente o meno, gode dei diritti e benefici prodotti.

 

Perché se davvero tutto ciò accadesse, l’attuale governo si renderebbe nuovamente colpevole di alleggerire, se non addirittura, abolire leggi fondamentali per garantire la punibilità di reati gravi o meno, ma che sono l’unico strumento di tutela per i più deboli e per le vittime di violenza, come in questo caso i nostri adorati animali, che vedrebbero sprofondare all’istante i diritti conquistati a fatica negli ultimi vent’anni. Per intenderci l’ abbandono, le sevizie, l’uccisione, il traffico di cuccioli, e i terribili combattimenti, finirebbero tra i reati da considerare ” per particolare tenuità del fatto” e dunque depenalizzati in modo incisivo. 

 

A tutela e difesa dei diritti degli animali e dell’ambiente nella nostra Costituzione e’ stato presentato il 14 dicembre a Milano il ” Manifesto-Appello” dal movimento “La coscienza degli animali” e dalla Federazione Italiana Associazioni Diritti Animali e Ambiente , di cui l’ On. Michela Vittoria Brambilla e’ presidente, durante un incontro pubblico dal titolo “Animali e ambiente: dal cuore alla Costituzione”. I primi firmatari sono proprio il professor Umberto Veronesi e l’on. Michela Vittoria Brambilla, che ha definito questo impegno “la madre di tutte le battaglie animaliste” . Il passaggio chiave dell’appello trasmesso e’ che “Siamo convinti che sia finalmente arrivato il momento di accogliere, tra i beni e i valori tutelati dai principi fondamentali della nostra Costituzione, l’ambiente, gli ecosistemi e gli animali in quanto esseri senzienti, capaci cioè di provare piacere e dolore e come tali degni non solo di rispetto ma anche di una diversa considerazione giuridica”. Il sostegno unanime e’ arrivato dalle 34 associazioni riunite nella FIADAA,fondata da Lav, Enpa, Oipa, Lndc e Leidaa con la presenza all’evento dei loro presidenti o delegati. Il rapporto tra uomo e natura deve subire un’evoluzione sempre più coscienziosa nel rispetto dell’ecosistema planetario e dei sentimenti che ci legano agli altri esseri viventi, a cui appartengono tutti gli animali.

 

Di questo, almeno in parte, hanno preso atto l’Unione europea con il Trattato di Lisbona e numerose Costituzioni del continente, come quelle di Germania, Austria e Svizzera e non può certo esimersi l’Italia, con il suo meraviglioso e straordinario patrimonio ambientale e di biodiversità , al di sopra degli altri paesi europei. Di qui, la richiesta al Parlamento di aggiornare la Carta costituzionale su questo punto.  ” Credo che vi siano le condizioni politiche e culturali per cambiare prospettiva e adottare una soluzione più moderna nel definire lo status giuridico degli animali: all’alba del XXI secolo non possono essere ancora considerati “cose”. Di fronte alla vita, o alla sua negazione, o di fronte alla sofferenza, siamo tutti uguali, umani e non umani. Dobbiamo prenderne atto. Riconoscere in Costituzione che gli animali sono esseri senzienti, come previsto in una proposta di legge che ho presentato nei mesi scorsi, non implica improbabili confronti metafisici tra gli animali e l’Uomo con la U maiuscola, ma significa – banalmente perché la verità è spesso banale – prendere atto dell’esperienza che può fare ogni giorno qualsiasi proprietario di cane o di gatto o chiunque abbia la ventura di imbattersi in un animale selvatico: c’è qualcosa in comune tra noi e loro che ci impedisce di relegarli in una speciale “riserva” dove l’unico diritto valido è il nostro” afferma l’ex ministro Brambilla che propone di aggiungere all’attuale articolo 9 della Costituzione un ” precetto di tutela”all’attuale riferimento al “paesaggio”meno comprensivo di quello di “ambiente”. 

 

E’ doveroso segnalare ai nostri lettori questo dibattito legislativo che riguarda tutti molto da vicino . La nostra rubrica e’ da sempre al fianco di chi tutela i diritti di tutti i quattrozampe e per la condanna esemplare della violazione degli stessi e in questo caso, dei provvedimenti che depenalizzano chi commette un crimine.  Sosteniamo l’ appello-manifesto sottoscritto dalla parlamentare di Forza Italia, che ha sempre dimostrato i progressi ottenuti grazie al suo impegno e alle sue battaglie di civiltà. 

 

Clelia Ventimiglia

Siamo i giovani della Consulta

GIOVANI CONSULTA

Insediato a Palazzo Lascaris l’organismo consultivo

 

Sono Alberto Claudio Saluzzo della Consulta per l’emigrazione, Tommaso Rossi dell’Associazione Progetto Futuro, Federico Ferrara dell’Associazione Con il cittadino per il cittadino (Co.Pe), Andrea Castellanodell’Associazione Liberamente,Lorenzo Stella dell’Associazione Arya,Serena Di Viesto dell’Associazione Progetto Leonardo Onlus, Samuel Cosimo Paradiso di Confimi impresa Piemonte e Michela Boidi dell’Associazione Elec-To i componenti eletti a far parte dell’Ufficio di presidenza della Consulta regionale dei giovani per la X legislatura, presieduta dal consigliere segretario delegato Alessandro Benvenuto.

 

“La Consulta – ha dichiarato il consigliere Benvenuto – deve continuare a operare per proporsi come punto di riferimento delle politiche giovanili dell’intera regione, con un’attenzione particolare al mondo del lavoro e dell’occupazione”.N Una dichiarazione d’intenti ribadita dall’assessora regionale Monica Cerutti, che ha auspicato “la possibilità di avviare un lavoro comune con la Giunta per rendere sempre più partecipate le politiche per i giovani”.

 

Alla votazione – cui ha assistito anche il vicepresidente dell’Assemblea Nino Boeti – hanno preso parte, tra gli altri, i consiglieri regionali Andrea Appiano (Pd), Maria Carla Chiapello(Moderati), Gianna Gancia (Lega Nord), Francesco Graglia (FI), Marco Grimaldi (Sel) eMaurizio Marrone (FdI).

 

Nella prima riunione dell’Ufficio di presidenza verranno nominati i due vicepresidenti e i sei componenti dell’Udp.

(ctagliani – www.cr.piemonte.it)