CULTURA E SPETTACOLI- Pagina 771

Approvato il Piano ittico: ecco come si pesca in Piemonte

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Si propone soprattutto di garantire  la  salvaguardia  degli  ambienti  acquatici  e  della  fauna autoctona  nel  rispetto dell’equilibrio biologico e della conservazione della biodiversità

 

Nella seduta del 29 settembre, il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza la proposta di deliberazione per l’adozione del nuovo Piano regionale per la tutela e la conservazione degli ambienti e della fauna acquatica e dell’esercizio della pesca.  Il documento  – come fatto rilevare dall’assessore Giorgio Ferrero – si propone soprattutto di garantire  la  salvaguardia  degli  ambienti  acquatici  e  della  fauna autoctona  nel  rispetto dell’equilibrio biologico e della conservazione della biodiversità, di provvedere alla tutela e, ove necessario, al ripristino degli ecosistemi acquatici.  Lo stesso Piano contempla poi la gestione  delle  zone  di  protezione,  turistiche, per  attività agonistiche e promozionali, chiuse e a regolamentazione particolare. Sul provvedimento insistevano oltre cento emendamenti, in particolare da parte del consigliere Gian Luca Vignale (Fi); dal confronto con la Giunta è stato individuato il punto di mediazione costituito da una serie di ulteriori modifiche apportate, come la data di entrata in vigore del Piano relativamente alle immissioni posticipata a gennaio 2017, le trote fario anche nelle gare di livello locale e la possibilità di praticare la pesca nelle riserve anche in inverno.  Il principale nodo del contendere è stata la classificazione come alloctona proprio della trota fario, mentre parte della comunità scientifica la considera autoctona. “Peccato però che nello stesso Piano si evinca come non vi sia alcuna certezza sulla sua vera natura. Insomma non c’è alcun elemento oggettivo per prevedere che negli allevamenti possa essere introdotta questa specie senza pericolo di ibridazioni” ha voluto ancora mettere in risalto Vignale nell’annunciare il voto negativo. Contrari al provvedimento anche Giorgio Bertola e i consiglieri del M5S. Per la maggioranza sono intervenuti nell’ordine Silvana Acossato (Pd), Marco Grimaldi (Sel) e Alfredo Monaco (Scelta di Rete civica per Chiamparino), che hanno ribadito come la revisione del Piano, attesa sin dal 2006, sia stata invece dettata dalla volontà di migliorare la gestione ittica in Piemonte. 

 

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Comunità montane addio, arrivano le Unioni

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Rimangono solo 29 enti locali, dei 524 montani, che non hanno ancora deciso se convenzionarsi con una Unione esistente oppure  formarne una

 

La chiusura delle 22 Comunità montane in Piemonte, che sono in fase di liquidazione dal marzo 2014 non si arresta. Le prime tre – Valsesia, Valle del Cervo La Bursch e Valle Elvo, nel Biellese – dal 1° ottobre cesseranno di esistere, dopo il decreto della Regione. “Un passo importante, – secondo l’assessore regionale alla Montagna, Alberto Valmaggia – si stanno raccogliendo i frutti di un enorme lavoro realizzato con il vicepresidente Aldo Reschigna, che ha la delega agli enti locali. In questo primo anno abbiamo già realizzato oltre 100 incontri con presidenti ed amministratori di Unioni e Commissari per portare avanti questo iter”. La Giunta regionale, nella seduta del 28 settembre, ha sancito la nascita di altri 7 enti: l’Unione montana deI comuni del biellese orientale, l’Unione montana del Pinerolese, l’Unione montana delle Valli Chisone e Germanasca, l’Unione montana Suol d’Aleramo, l’Unione montana Langa Monferrato, l’Unione montana Colline e rive del Cervo e l’ Unione montana Prealpi Biellesi. Ad oggi sono 30 le Unioni montane che hanno ricevuto dalla Regione le funzioni delle 45 complessive  e che  saranno operative entro fine anno. Rimangono solo 29 enti locali, dei 524 montani, che non hanno ancora deciso se convenzionarsi con una Unione esistente oppure  formarne una.

QUANDO IL WEB PRIVA DELLA DIGNITÀ

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tetiPUNTI DI (S)VISTA /

di Tersilla Garella

 

Tutti pronti a decidere da che parte stare, ad individuare la vittima e il carnefice, a stabilire chi sia il buono e chi il cattivo. Senza pronunciare in tutto ciò una parola contro la giustizia italiana. Sì, la giustizia italiana. Così lenta e talvolta così inefficiente che, mentre si aspetta che faccia il suo corso ed emetta una sentenza, qualcuno fa in tempo a togliersi la vita

 

Un vero e proprio clamore mediatico si è sollevato la scorsa settimana a favore di Andrea Natali, il 26enne che si è tolto la vita in un piccolo centro in provincia di Vercelli. Da quanto si è potuto apprendere, Andrea era un ragazzo chiuso e riservato che lavorava in una carrozzeria del posto. Succede poi che abbia iniziato a subire pesanti scherzi da parte dei suoi colleghi e sia iniziato per lui un vero e proprio calvario culminante in una profonda depressione. Succede che Andrea abbia deciso di affidarsi alla tutela di assistenti sociali, che l’hanno spinto a denunciare quelle derisioni umilianti e lesive della persona, documentate su Internet con foto e video. Succede che il ragazzo si sia recato alla polizia postale di Biella, ma che nulla di eclatante e decisivo sia stato fatto. Succede da ultimo che Andrea la scorsa settimana si sia tolto la vita impiccandosi nella propria abitazione, dopo aver trascorso un anno barricato in casa. Il web allora impazza. Si scaglia contro i colleghi del ragazzo, additati come i soli responsabili di questa tragedia.

 

Li chiama bulli e si erge a difesa di Andrea, definito una vittima del bullismo più accanito. Un’altra fetta consistente di utenti al contrario sostiene che sia necessario imparare a difendersi e a stare al mondo. Alcuni, infine, che si augurano che i responsabili scontino la pena non tanto risarcendo i genitori del ragazzo, quanto rimanendo impigliati in una fitta trama di insulti da parte della comunità online. Tutti pronti insomma a decidere da che parte stare, ad individuare la vittima e il carnefice, a stabilire chi sia il buono e chi il cattivo. Senza pronunciare in tutto ciò una parola contro la giustizia italiana. Sì, la giustizia italiana. Così lenta e talvolta così inefficiente che, mentre si aspetta che faccia il suo corso ed emetta una sentenza, qualcuno fa in tempo a togliersi la vita. E il bullismo, questa parola di cui tutti ci siamo riempiti la bocca, esiste da sempre ed è una realtà con cui ogni generazione si è trovata a fare i conti. Quattro teppistelli che scelgono il soggetto debole del gruppo. Chi non si ricorda di esserne stato vittima ai propri tempi? Con la differenza che all’epoca il tutto restava confinato tra le quattro mura della scuola e al massimo nel cortile. Ora invece questi atti vengono ripresi e circolano liberamente sul web, dove si assiste ad una gara per apparire i più spacconi del giro.

 

E così finisce che quelle che sarebbero dovute essere burle sfocino in tragedie. Perché Internet è uno strumento potentissimo, di cui ognuno di noi si serve nella vita quotidiana. Ma allo stesso tempo così influente da permettere che questi atti di vandalismo facciano il giro della rete, degradando l’individuo e privandolo della dignità. Distruggendolo psicologicamente. Senza, peraltro, che egli possa contare su istituzioni pronte a salvaguardare e a garantire i suoi diritti. Che questa tragedia ci serva da monito e ci insegni qualcosa. Sentitevi responsabili, quando ve la prendete con una persona più debole e fragile solo perché sapete che non reagirà. Sentitevi responsabili anche voi, genitori, quando non avete voglia di badare ai vostri figli, perché magari siete stanchi dopo una lunga giornata, e li parcheggiate sul divano con pc o Ipad. E si senta responsabile la giustizia, per non essere stata in grado di tutelare una giovane vita che si è spenta a soli ventisei anni.

“GIORNATA MONDIALE DEL CANE" DEDICATA ALL’AMICIZIA CON L’UOMO

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ANIMALI, L’ON. BRAMBILLA LANCIA UNA PETIZIONE CONTRO IL CONSUMO E IL TRAFFICO DELLA CARNE DI CANE IN ORIENTE

 

Governo italiano e Unione europea compiano i passi necessari per sollecitare i governi di Cambogia, Cina, Laos, Corea del Sud, Thailandia e Vietnam “perché si impegnino a porre fine all’uccisione di cani e gatti a scopo alimentare (o per ottenere pellicce o altri sottoprodotti) e alla commercializzazione della carne o degli altri derivati”. Lo chiede la petizione presentata oggi dall’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega Italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, e da Ceci Chan, direttrice operativa per l’Europa della World Dog Alliance, in occasione della prime edizione italiana del “Dog Lovers Day”.

 

“Come già avviene a San Francisco, Washington, Londra e Hong Kong – spiega l’ex ministro –  dedicheremo il 26 settembre di ogni anno al tema della plurimillenaria amicizia tra uomo e cane e ai tanti meriti di questo “compagno di vita” che non sempre è ripagato con amore e rispetto. Un triste esempio è lo scandalo del consumo e del traffico della carne di cane, diffusi soprattutto in alcuni Paesi dell’Estremo oriente. L’appello che presentiamo oggi – e rinforziamo con la proiezione integrale del documentario “Eating happiness” del regista cinese Genlin – si muove sulla stessa linea di una petizione analoga rivolta al governo britannico, che proprio nei giorni scorsi ha risposto alla Camera dei Comuni, impegnandosi ad un confronto con i governi stranieri per promuovere di comune accordo gli standard di benessere animale e per mettere al bando pratiche crudeli di allevamento e cattura: la questione del consumo e del commercio della carne di cane è stata sollevata sia con il governo cinese che con il governo sudcoreano. Non dimentichiamo che proprio la Corea del Sud ospiterà i prossimi giochi olimpici invernali, nel 2018”. La petizione si può sottoscrivere sul sito www.nelcuore.org.

 

“In Italia, dove sono oltre 8 milioni i cani registrati – prosegue l’on. Brambilla –  il cane e il gatto sono protetti non solo da un consolidato tabù culturale, ma dalla legge che li definisce animali d’affezione (l. 281/91), dal codice penale che vieta di uccidere un animale “con crudeltà e senza necessità” e dalle norme europee sull’igiene degli alimenti. Ma ciò non vuol dire che non abbiamo problemi. Ce ne sono molti altri. Il più macroscopico è quello del randagismo. Neppure sul numero dei cani vagabondi vi sono stime abbastanza precise e in alcune aree del Paese, soprattutto nel Mezzogiorno, ma non solo, Asl e Comuni si mostrano drammaticamente non all’altezza e la situazione è precipitata. Al minimo storico – circa 300 mila euro l’anno – sono precipitati anche gli stanziamenti statali per combattere il fenomeno: è la certificazione di una resa”.

 

“La World Dog Alliance – spiega Ceci Chan – è la prima ed unica organizzazione a livello mondiale dedicata a far “promulgare chiare leggi che proibiscano il consumo di carne canina” nei paesi asiatici. In Asia vengono macellati ogni anno 30 milioni di cani, il 70 per cento animali domestici rubati”. Di qui l’esigenza non solo di fare pressione sui governi, ma di promuovere sentimenti positivi nei confronti dei migliori amici e compagni e dell’uomo. Abbiamo registrato  come “Giornata degli amici del cane” – spiega la direttrice di Wda – il 26 settembre, perché in cantonese la pronuncia di 9·26 è foneticamente simile al proverbio “gau yi luk” (“è facile rendere felice un cane” e “un cane rendefacilmente felice la gente”). Questa ricorrenza – assicura Ceci Chan – diventerà famosa come san Valentino”.  La prima “Giornata mondiale del cane” si è conclusa con la premiazione di alcuni “cani-eroi” che si sono distinti nel servizio ad organizzazioni di utilità sociale e una sfilata canina “di simpatia ed allegria”, aperta a meticci e cani dI razza e presentata da EdoardoStoppa, con regali per tutti offerti da Maxizoo (www.maxizoo.it).

 

PREMIAZIONE CANI EROI:

“Per l’impegno profuso a servizio dei cittadini e della collettività”, sono stati premiati durante il Dog Lovers’ Day:
ASSOCIAZIONE CANI DENTRO ONLUS 
ASSOCIAZIONE DO RE MIAO 
CANI GUIDA DEI LIONS E AUSILI PER LA MOBILITA DEI NON VEDENTI ONLUS. ENTE MORALE 
FEDERAZIONE ITALIANA SALVAMENTO ACQUATICO 
NUCLEO CINOFILI SALVAMENTO ACQUATICO DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALPINI 
SCUOLA D’INTERAZIONE UOMO-ANIMALE 
SCUOLA ITALIANA CANI SALVAGGIO 
UNITA’ CINOFILE DELLA POLIZIA DI STATO – QUESTURA DI MILANO 
UNITA’ CINOFILE DELLA CROCE ROSSA ITALIANA 
UNITA’ CINOFILE ITALIANE DA SOCCORSO 

Al via la rassegna “Piemonte da leggere”

LIBRO SALONE

Prestito digitale gratuito alla Biblioteca della Regione

 

Mercoledì 30 settembre alle 17 la Biblioteca della Regione Piemonte di via Confienza 14, Torino, inaugura l’iniziativa “Piemonte da leggere”, serie d’incontri per presentare al pubblico volumi di diversi autori ed editori accomunati da un unico filo conduttore. L’appuntamento, dedicato ai romanzi “L’incantesimo e la spada” di Alessandro Cerutti (Riccadonna editore), “Tre giorni a luglio: un’amicizia nei giorni della Repubblica Astense” di Livio Musso (Tipografia Artese) e “Un gatto sul sabotino” di Simonetta Satragni Petruzzi (T-Art), condurrà i presenti in un insolito viaggio nei meandri della storia. L’ingresso è gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili.

 

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1700 “diversamente giovani” in festa

Gli aderenti ai Centri d’Incontro di Piemonte e Valle d’Aosta si sono riversati nelle vie di Fossano

 

anziani vecchiMillesettecento anziani hanno emozionato Fossano  e con Fossano si sono emozionati. I “diversamente giovani” dei Centri d’Incontro di Piemonte e Valle d’Aosta si sono riversati nei giorni scorsi nelle vie di Fossano per una grande giornata di Festa che ha perfettamente rispecchiato la filosofia dei venticinque anni di attività dei CIP fondati nel 1990 dal Commendator Marinetti, uomo carico di anni (per citarlo) di San Damiano d’Asti.L’evento è stato possibile grazie ad un anno di lavoro svolto dall’Associazione APS Melograno che è riuscita nel difficilissimo intento di coinvolgere e coordinare un numero eccezionalmente alto di enti. Dai volontari operativi all’Auser, dall’Ascom – Ufficio Turistico ai bambini delle scuole, tutti hanno contribuito a rendere questa manifestazione unica.

 

Via Roma offriva un colpo d’occhio incredibile. La sfilata, aperta dalla fanfara dei bersaglieri in pensione e dai bambini delle scuole dell’infanzia e primarie, era talmente lunga che quando la fanfara ha raggiunto il Duomo dopo aver percorso il perimetro Via Cavour, Piazza Castello, Via Mazzini, Via Roma, gli ultimi gruppi non avevano ancora imboccato Via Cavour. “Siamo stati troppo prudenti parlando di 1300 persone, oggi sono molte di più” ha detto l’Assessore Mignacca. “Oggi è la dimostrazione che quando riusciamo a fare sistema non possiamo che dimostrare quanto è bella Fossano.”

 

Luca Bosio, presidente dell’Associazione ASD Melograno è ancora emozionato stasera nel raccontare di quanti anziani lo hanno avvicinato oggi per ringraziarlo della giornata. In tanti hanno ammesso di aver partecipato ad una delle migliori giornate d’autunno di sempre. “Circa 1000 persone hanno pranzato nei ristoranti fossanesi nei locali convenzionati, gli altri hanno scelto di mangiare per conto proprio. Tutti sono poi tornati al foro boario per il pomeriggio danzante. Il colpo d’occhio anche lì era da togliere il fiato. Abbiamo aggiunto un servizio navetta dal Foro Boario in modo che chi voleva potesse raggiungere il centro e visitarlo con il supporto dell’Ufficio Turistico del Fossanese e delle Associazioni culturali di promozione del territorio. In questo modo è anche stato possibile far loro raggiungere agevolmente l’azienda Balocco che ha omaggiato tutti i partecipanti.”

 

Alla cerimonia di questa mattina hanno partecipato i bambini delle scuole primarie e dell’infanzia che hanno commosso gli anziani con letture e poesie offrendo un anticipo alla festa dei nonni presso la Ludoteca la Tana in Cascina Sacerdote. L’impatto sul pubblico, accorso numeroso alla sfilata è stato fortissimo. Negli occhi di tanti anziani si leggeva emozione, commozione e un pizzico di nostalgia, ma soprattutto tanta gioia e il piacere di restare insieme. “C’è voluto un anno di lavoro per riuscire ad organizzare un evento di una portata simile” ha continuato Luca Bosio “Ma quando si riesce ad avere un simile successo, non c’è nulla che possa ripagare di più. Abbiamo dimostrato di essere all’altezza della città che accoglie di cui ha parlato il Sindaco Sordella presentando questa giornata. E soprattutto abbiamo toccato il cuore di tante persone”.

 

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Hermès, innovare nella continuità della tradizione

Ferreri Costruzioni su Twitter: “La #boutique Hermès più grande d’Italia sarà a #Torino e siamo al lavoro in via Roma per crearla!”

 

hermes1In un periodo in cui nelle vie della moda del capoluogo piemontese si stanno verificando cambiamenti importanti, dalla chiusura di negozi storici, all’apertura dei tanti punti vendita dedicati al fast fashion, fino al mutamento del traffico automobilistico di via Roma, le radici di Hermès si mostrano ben radicate e con il suo lato innovativo punta all’ampliamento dei suoi locali dalle caratteristiche tendine arancioni. Le frequenti voci sulla crisi del colosso del lusso e la relativa chiusura della boutique di via Roma 124, sono state smentite nel maggio scorso con l’avvio dei lavori e l’apertura, durante la ristrutturazione dei locali, di un temporary shop all’interno della galleria San Federico. La direzione dei lavori è stata affidata all’impresa di costruzioni, ristrutturazioni e servizi Ferreri Costruzioni, azienda torinese nata nel 2006 chehermes3 annovera tra i clienti nomi prestigiosi come Louis Vuitton ed il Gruppo Inditex (Zara, Stradivarius, Bershka). Ed è la stessa Ferreri Costruzioni che sul suo account di Twitter il 3 luglio scorso ha svelato qualche particolare: “La #boutique Hermès più grande d’Italia sarà a #Torino e siamo al lavoro in via Roma per crearla!”; infatti lo spazio dello storico negozio raddoppierà anche al secondo piano dove prima erano presenti la collezione donna ed il reparto bambino e casa. I lavori, iniziati nel mese di maggio, dovrebbero concludersi nel mese di novembre anche se la data non è ancora stata resa pubblica. Con la speranza di poter vedere la nuova maxi boutique aperta ed illuminata per il periodo natalizio, teniamo gli occhi puntati sull’andamento dei lavori e la futura inaugurazione.

 

(Foto: il Torinese)

Yol Baldin

Come pescare in Piemonte, il piano in Regione

Il Piano si propone essenzialmente di garantire  la  salvaguardia  degli  ambienti  acquatici  e  della  fauna  acquatica  autoctona  nel  rispetto dell’equilibrio biologico e della conservazione della biodiversità, di provvedere alla tutela e, ove necessario, al ripristino degli ecosistemi acquatici

 

pesce trotaNella seduta del 22 settembre, è iniziato in Consiglio regionale l’esame della proposta di deliberazione per l’adozione del nuovo Piano regionale per la tutela e la conservazione degli ambienti e della fauna acquatica e dell’esercizio della pesca. In particolare, si tratta dello stralcio relativo alla componente ittica, presentato dalla Giunta regionale e licenziato a maggioranza dalla terza Commissione nello scorso mese di luglio.

 

Il Piano si propone essenzialmente di garantire  la  salvaguardia  degli  ambienti  acquatici  e  della  fauna  acquatica  autoctona  nel  rispetto dell’equilibrio biologico e della conservazione della biodiversità, di provvedere alla tutela e, ove necessario, al ripristino degli ecosistemi acquatici.

 

Per raggiungere gli obiettivi – come spiegato dall’assessore Giorgio Ferrero –  sono previsti oltre la salvaguardia della fauna ittica autoctona, l’eradicamento e il contenimento della fauna ittica alloctona, anche la gestione delle immissioni e una particolare attenzione per gli ambienti e le specie di interesse naturalistico. Viene infine contemplata la gestione  delle  zone  di  protezione,  turistiche, per  attività agonistiche e promozionali, chiuse e a regolamentazione particolare.

 

Sul provvedimento insistono oltre cento emendamenti da parte della minoranza, in particolare da parte del consigliere Gian Luca Vignale (Fi), oggetto di un confronto al fine di individuare un possibile punto di mediazione, e ne sono stati discussi una decina relativi all’articolo 1. Nel ricordare come la pesca intessi attualmente in Piemonte circa 40 mila persone, lo stesso Vignale ha spiegato all’Aula come le perplessità sul Piano riguardino principalmente le classificazioni di alcune specie, come la scelta di considerare la trota fario dei ceppi atlantici come alloctona, ovvero non tipica dell’ecosistema piemontese.

 

Si tratterebbe pertanto – secondo il consigliere –  di una decisione che configge con la legge dello Stato.Nella discussione generale sono poi intervenuti nell’ordine i consiglieri Giorgio Bertola (M5S), Alfredo Monaco (Scelta di Rete civica per Chiamparino), Diego Sozzani (Fi), Marco Grimaldi (Sel), Silvana Accossato e Paolo Allemano (Pd), Francesco Graglia (FI) e Andrea Appiano (Pd).

 

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Torino Photo Marathon e vivi la città in modo nuovo

Ai primi 1000 iscritti la maglietta ufficiale dell’edizione 2015

 

torino-photo-marathonLa maratona fotografica della città di Torino sta arrivando, un’occasione unica per cittadini e turisti di vivere la città in modo diverso, divertente e creativo. Alla TORINO PHOTO MARATHON può partecipare chiunque con qualsiasi mezzo fotografico (reflex, compatte, smartphone) l’importante è la vostra creatività. Un evento Italia Photo Marathon in collaborazione con Reflextribe. Ai primi 1000 iscritti la maglietta ufficiale della Torino Photo Marathon 2015.


 COME FUNZIONA

 

  • ogni 3 ore verranno rilasciati 3 temi fotografici

  • i temi sono segreti fino al rilascio per mantenere aperta la creatività

  • ogni 3 ore appuntamento al click point per ricevere i nuovi temi

  • le foto vanno scattate entro il territorio della città di Torino

  • entro il giorno successivo all’evento le foto vanno caricate sul portale

  • una giuria decreterà i vincitori che verranno invitati all’evento di premiazione

  • le prime tre foto vincitrici di ogni categoria verranno stampate ed esposte in una mostra aperta al pubblico

Metti alla prova la tua creatività. Iscriversi è facile:  clicca qui!

SABATO A MILANO IL “DOG LOVERS’ DAY”

GRANDE EVENTO IN CONTEMPORANEA CON 4 CITTA’ DEL MONDO, PROMOSSO DALLA LEGA ITALIANA PER LA DIFESA DEGLI ANIMALI E DELL’AMBIENTE E DALLA WORLD DOG ALLIANCE

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In molte città del mondo è già un giorno di festa per il miglior amico dell’uomo. Ora la Lega Italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente e la World Dog Alliance propongono anche nel nostro Paese il “Dog Lovers’ Day”: come a San Francisco, Washington, Londra e Hong Kong, il 26 settembre di ogni anno sarà interamente dedicato alla durevole amicizia (16 mila anni) tra uomo e cane.

 

Nell’ambito della manifestazione – cui parteciperanno Ceci Chang, direttore operativo Asia della World Dog Alliance, l’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega Italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente – che ha raccolto il sostegno di numerosi testimonial del mondo della cultura e dello spettacolo, sarà presentato alla stampa l’appello al governo italiano e all’Unione Europea perché sollecitino alcuni
Paesi asiatici (tra cui Cina, Corea del Sud e Vietnam) a mettere al bando il consumo e il commercio della carne di cane (e di gatto).

 

 

Allapresentazione seguiranno la premiazione di “cani-eroi” che si sono distinti nel servizio ad organizzazioni di utilità sociale al fianco dell’uomo e la proiezione del film, “Eating happiness, Mangiare la felicità.”, primo documentario sul traffico della carne di cane in Asia. Alle 13,30 pranzo a buffet e alle 14.30 sfilata canina “di simpatia ed allegria” aperta a meticci e cani d razza, con regali per tutti, offerti da Maxizoo. Per il primo “Dog lovers day” in Italia, l’appuntamento per la stampa è dalle 9,45 di sabato 26 settembre all’Istituto dei ciechi a Milano,
in via Vivaio 7.

 

Per accrediti inviare una email a: segreteria@leidaa.info
Per informazioni: Laura Colombo 335.1429333 e Silvia Pozzi 334.3990351.