CULTURA E SPETTACOLI- Pagina 737

Cultura e fede, si rinsalda il legame tra territori

curtatoneIl collegamento tra la Valcerrina ed il Santuario di Crea, da un lato, e il Comune di Curtatone e il Santuario delle Grazie, a pochi chilometri da Mantova, dall’altro, ha compiuto il primo passo ufficiale. Dopo l’incontro, nella sede di Progetto Gonzaga, l’associazione per il gemelleggio tra le città Gonzaghesche presieduta dallo studioso Paolo Bertelli, tra il vice sindaco ed assessore alla cultura e turismo di Curtatone, Federico Longhi, e Massimo Iaretti, consigliere delegato al turismo dell’Unione Valcerrina, avvenuto alcuni giorni prima di ferragosto, è stato effettuato il primo passo ufficiale. Da Cerrina, sede dell’Unione, è partita una lettara, a firma del presidente Maria Rosa Dughera e del consigliere delegato, nella quale si esprime la manifestazione di interesse per istaurare tra le due realtà amministrative (Unione e Comune di Curtatone) un legame di collaborazione e corrispondenza, finalizzato ad avvicinare le due realtà territoriali dato legame storico e culturale costituito dal denominatore comune del Ducato di Mantova e Monferrato all’epoca dei Gonzaga. “Ciò che rende ancora più forte questo legame – è stato scritto – è nella presenza nel territorio unionale del Santuario di Crea, Patrimonio dell’Umanità, che ebbe, all’epoca dei Gonzaga in Monferrato, un notevole impulso artistico, architettonico e devozionale, coe “Cittadella della Fede”, affiancata alla “Cittadella” militare, qual era Casale Monferrato. L’Unione si dichiara disponibile, sin dal mese di settembre, ad un incontro per approfondire i legami di collaborazione, in attesa della risposta dell’amministrazione comunale di Curtatone. Il consigliere Iaretti ha anche incontrato il rettore del Santuario di Crea, monsignor Francesco Mancinelli, cui ha illustrato il progetto e che si è detto disposto a recarsi a Curtatone per prendere contatto anche con la realtà del Santuario delle Grazie.

 

MTV Digital Days alla Venaria il 9 e 10 settembre

VENARIA NOTTEMTV Digital Days alla Reggia di Venaria il 9 e 10 settembre. La prestigiosa rassegna musicale, dopo l’edizione dello scorso anno a Monza, torna nella location torinese dove venne già ospitata nel 2013 e 2014. Al centro della kermesse l’innovazione digitale applicata alla musica e allo spettacolo. Tra i nomi di spicco Annalisa, Fabio Rovazzi, il DJ e Steve Aoki che, con Luca De Gennaro, proporrà il documentario “I’ll Sleep When I’m Dead”. Presenti anche gli youtubers Sofia Viscardi, Michele Bravi e Luca Chikovani, Beatrice Venezi, il più giovane direttore d’orchestra (dirige la Nuova Orchestra Scarlatti di Napoli) e il rapper Rocco Hunt.Inoltre un approfondimento sul tema del Sound Design e Mixing nella musica elettronica.

Comincia bene il ponte di Ferragosto al Museo del Risorgimento

450 visitatori oggi al Museo Nazionale del Risorgimento Italiano: comincia bene il ponte di Ferragosto. Massiccia la presenza di turisti stranieri.

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Sono stati circa 450 i visitatori che oggi si sono recati al Museo Nazionale del Risorgimento Italiano di Torino, inaugurando in modo molto positivo il ponte di Ferragosto. La maggioranza è costituita da turisti stranieri. Dall’inizio del mese di agosto si contano in totale 3.100 ingressi. Domani, domenica 14 agosto, il Museo sarà aperto dalle ore 10.00 alle ore 18.00 (ultimo ingresso ore 17). Alle ore 15.30 sarà possibile seguire una visita guidata all’esposizione museale e alla mostra “Torino e la Grandeguerra 1915-1918”. Il costo sarà di 4 euro a persona da aggiungersi al prezzo del biglietto di ingresso.

Ferragosto: apertura straordinaria e prolungata fino alle ore 20, vista guidata e laboratorio animato per i bambini. A Ferragosto il Museo resterà straordinariamente aperto con orario prolungato dalle ore 10 alle ore 20 (ultimo ingresso ore 19). Alle ore 15.30 ci sarà la consueta visita guidata, mentre alle ore 16.30 verrà organizzato per tutti i bambini fino ai dodici anni il laboratorio itinerante animato dalle nostre giovani guide “L’enigma del Risorgimento”.

Sempre valida infine la promozione riservata alle famiglie che consente l’ingresso con un biglietto dal costo di 18 euro fino ad un massimo di cinque persone (due adulti e tre bambini).

Tutte le informazioni sul sito www.museorisorgimentotorino.it.

Agosto tra storia e cultura al Museo del Risorgimento

Visite guidate per tutti, laboratori per bambini e ragazzi, apertura straordinaria e prolungata il giorno di Ferragosto: anche d’estate il Museo offre iniziative per ogni tipologia di pubblico

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Durante il mese di agosto 2016 il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano sarà regolarmente aperto tutti i giorni  dal martedì alla domenica dalle ore 10.00 alle ore 18.00 (ultimo ingresso ore 17). Per tutti i sabati e le domeniche del mese alle ore 15.30 sarà possibile seguire una visita guidata all’esposizione museale e alla mostra “Torino e la Grande guerra 1915-1918”. Il costo sarà di 4 euro a persona da aggiungersi al prezzo del biglietto di ingresso.

Inoltre, per offrire maggiori opportunità di visita a quanti saranno a Torino durante il week end di Ferragosto il Museo resterà straordinariamente aperto con orario prolungato lunedì 15 agosto 2016, dalle ore 10 alle ore 20 (ultimo ingresso ore 19). Alle ore 15.30 ci sarà la consueta visita guidata, mentre alle ore 16.30 verrà organizzato per tutti i bambini fino ai dodici anni il laboratorio itinerante animato dalle nostre giovani guide “L’enigma del Risorgimento”: attraverso il gioco i ragazzi parteciperanno attivamente allo svolgimento della visita, scoprendo gli oggetti e i simboli di sala  che spiegano le vicende e i protagonisti principali di questo periodo storico. Il costo è di 4,5 euro per bambino e 5 euro per  genitori che li accompagneranno. Sempre valida infine la promozione riservata alle famiglie che consente l’ingresso con un biglietto dal costo di 18 euro fino ad un massimo di cinque persone (due adulti e tre bambini).

Più museo,  più gelato

Sarà un dolce Ferragosto per tutti i bambini che visiteranno  il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano. Grazie alla collaborazione con la gelateria + di un Gelato si propone l’iniziativa “Più museo, più gelato”:  lunedì 15 agosto 2016, tutti i bambini fino ai 12 anni che verranno al Museo riceveranno in biglietteria un voucher che permetterà loro di ritirare gratuitamente presso la sede della gelateria in Galleria Subalpina un cono gelato baby  a fronte del pagamento di un gelato medio da parte di un accompagnatore adulto.

Tutte le informazioni sul sito www.museorisorgimentotorino.it.

Fede, cultura (e turismo) nelle terre gonzaghesche

iari gonzagaUn percorso devozionale che colleghi due luoghi di culto che ebbero il loro sviluppo sotto il governo dei Gonzaga nei differenti territorio del Ducato di Mantova e Monferrato. E’ la proposta che Massimo Iaretti, consigliere delegato dell’Unione dei Comuni della Valcerrina ha esposto martedì 9 agosto nella sede di Progetto Gonzaga (l’associazione che opera per il gemellaggio tra le città gonzaghesche) nella frazione Grazie di Curtatone, comune alle porte di Mantova, famoso per la battaglia della Prima Guerra di Indipendenza. Ma Curtatone ospita anche il Santuario intitolato alla Beata Vergine Maria delle Grazie, chiesa in stile gotico lombardo, che sore proprio a Curtatone insistendo sull’ampio piazzale dove ogni Ferragosto, da 44 anni, si radunano i Madonnari di tutta Italia. E qui verso la fine del XIV secolo, per grazia ricevuta, Francesco Gonzaga, fece erigere un tempio alla Madonna che aveva fatto cessare l’epidemia della peste che aveva colpito i mantovani. Iaretti, su incarico del Presidente dell’Unione dei Comuni della Valcerrina, Maria Rosa Dughera e della giunta unionale, ha esposto la proposta di un collegamento tra “Le Grazie” come viene chiamata dai mantovani e il Santuario di Crea, inserito dall’Unesco nella Lista dei beni Patrimonio dell’Umanità, insieme agli altri Sacro Monti e percorsi devozionali piemontesi e lombardi. Crea, “Cittadella della Fede” ebbe il suo grande sviluppo artistico dotto la dominazione dei Gonzaga nel Monferrato. Alla presenza del presidente dell’associazione Paolo Bertelli, giornalista, studioso profondo conoscitore dei Gonzaga e consulente di Palazzo Ducale a Mantova su nomina del ministro dei Beni culturali Franceschini, Iaretti e Federico Longhi, vice sindaco di Curtatone, con delega a cultura e turismo, hanno discusso per oltre un’ora dei possibili collegamenti tra le due realtà, quella di Curtatone e dell’intera Valcerrina, al cui territorio appartiene geograficamente il Santuario di Crea e si è convenuto che il primo passo sarà una lettera di manifestazione di interesse da parte dell’Unione della Valcerrina che verrà recepita positivamente dal Comune di Curtatone, dove – tra l’altro – dal 12 al 16 agosto si terrà la “Antichissima Fiera delle Grazie” (al cui interno di svolge il 44esimo Incontro nazionale dei Madonnari) evento che ogni anno richiama oltre 350 mila persone non solo dal Mantovano. Dal canto suo Bertelli ha sottolineato che “il collegamento tra Casale e Mantova (città che da qualche anno hanno siglato un protocollo d’intesa) sta a quello tra il Santuario delle Grazie ed il Santuario di Crea”. Successivamente Iaretti e Bertelli hanno incontrato nel Santuario delle Grazie il rettore, don Giovanni Lucchi, al quale hanno esposto, informalmente, l’idea. Idea che in Monferrato era già stata avanzata a livello embrionale al rettore del Santuario di Crea e per la quale nelle prossime settimane verrà richiesto un incontro con il Vescovo di Casale, monsignor Alceste Catella.

Nella foto da sinistra:Bbertelli, Longhi, Iaretti

Il museo Accorsi – Ometto non va in vacanza

accorsi3Anche quest’anno il museo Accorsi – Ometto non va in vacanza: per tutto il mese di agosto il museo vi aspetta con il suo programma di iniziative per permettere a tutti di trascorrere l’estate all’insegna dell’arte e della cultura. Tra le novità di quest’anno, l’apertura dello storico studiolo di Pietro Accorsi, dove il celebre antiquario amava ritirarsi per leggere, studiare un’opera d’arte, o ricevere gli ospiti. La stanza si aggiunge alle 27 sale arredate della collezione permanente, e sarà pertanto visibile a tutti i visitatori, sia delle mostre in corso che del museo. Non meno importante è il magnifico e raro candelabro in bronzo della seconda metà del Settecento, da un modello del celebre bronzista Juste-Aurèle Meissonnier, il primo e unico finora conservato a Torino.

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L’opera fa parte delle recenti acquisizioni che il Museo ogni anno si impegna a svolgere, aumentando il prestigio delle proprie collezioni e “riportando a casa” opere legate alla nostra città e alla nostra cultura. La mostra in corso, che si protrarrà fino al 4 settembre, permette di riscoprire l’arte e la poetica di Andrea Gastaldi, uno dei più importanti maestri dell’Accademia Albertina. Per l’occasione, ogni giovedì sarà possibile disegnare in mostra, prendendo spunto proprio dagli insegnamenti di Andrea Gastaldi: l’ingresso è gratuito per chi ha il biglietto della mostra.

Le Veneri di Sandro Botticelli a confronto

“Venere incontra Venere”, ponendo l’una a fianco all’altra la Venere di Torino, uscita a metà dell’Ottocento dal fiorentino palazzo Ferroni, pervenuta a Londra e all’inizio degli anni Venti nella collezione di Riccardo Gualino, poi sino al 1940 presso l’ambasciata italiana della capitale inglese, e quella proveniente dalla Gamaldegalerie di Berlino

VENERE BOTTICELLI

Quando si dice “Venere del Botticelli” s’intende quasi sempre quella che, sospinta dal soffio di Zefiro e Clori e affiancata dall’Ora colta nell’atto di porgere un rosso quanto floreale mantello, pronta ad approdare a Citera o a Cipro (o forse, in territorio italiano, nei pressi di Fezzano di Portovenere, dove il suo modello, la bellissima Simonetta Cattaneo, figlia di Gaspare Cattaneo della Volta e di Cattocchia Spinola, aveva casa, prima di andare sposa sedicenne in Firenze a Marco Vespucci, lontano cugino dell’esploratore del Nuovo Mondo, amata da Giuliano de’ Medici, cantata dai poeti e regina di tornei, ritratta anche da altri artisti, Piero di Cosimo la rappresenta come Cleopatra, fissata nel suo seno nudo contro un panorama di nubi e alberi ed un aspide avvolto attorno al collo, morta a soli ventitré anni probabilmente di tisi), si ammira dall’ormai lontano 1815 nella sala degli Uffizi, già appartenuta a Lorenzo di Pierfrancesco de’ Medici e collocata nella villa di Castello. “Veneri” altrettanto belle e intriganti sono quelle che si potranno ammirare sino al 18 settembre negli spazi della Galleria Sabauda, due esempi di dea “anadiomene” (ovvero “che sorge dall’acqua”) di quella Bellezza ispirata alle “Metamorfosi” di SABAUDA4Ovidio e allineata a quell’Ideale Armonico che trovò posto nell’Umanesimo fiorentino, intriso di cultura classica, coltivato, come in una rinnovata epoca aurea, dalla famiglia che con Cosimo aveva preso il potere, dai pittori amici e protetti pronti a esaltarne la munifica grandezza, dai poeti di corte come Poliziano, dal neoplatonismo di Marsilio Ficino e Pico della Mirandola.

“Venere incontra Venere”, ponendo l’una a fianco all’altra la Venere di Torino, uscita a metà dell’Ottocento dal fiorentino palazzo Ferroni, pervenuta a Londra e all’inizio degli anni Venti nella collezione di Riccardo Gualino, poi sino al 1940 presso l’ambasciata italiana della capitale inglese, e quella proveniente dalla Gamaldegalerie di Berlino. Ne esiste una terza, che sino a metà dell’Ottocento seguì la stessa strada delle consorelle, per prendere poi quella che la portò alla galleria Bohler di Monaco, da cui venne ceduta ad un collezionista di Lucerna: tutte ascritte alla maestria di Botticelli con apporti di quella bottega che, morto il suo maestro Filippo Lippi, era riuscito a creare attorno a sé. Non trascurando i ricordi tramandatici dal mercante fiorentino Antonio Billi secondo cui il pittore andava eseguendo bellissime donne nude e le parole con cui nelle “Vite” Giorgio Vasari confermava quella notizia: “Per la città, in diverse case fece tondi di sua mano, e femmine ignude assai”. Dice la direttrice Enrica Pagella, che ha fortemente voluto questi confronti e che promette altri appuntamenti per i mesi a venire: “La precisione e la grazia del disegno, la delicatezza dei colori e il soave pallore perlaceo del corpo nudo di Venere, posto al centro della composizione, alludono alla purezza dell’amore come forza motrice della natura”. Inutile negare che ad un occhio distratto le due tele possono apparire eguali. Ma all’occhio attento e mai frettoloso, studioso e appassionato, piacerà vedere le piccole o maggiori differenze delle due realizzazioni, di questa sabauda1Bellezza (la Venere pudica) che nasconde con le mani il seno e il pube, dal leggerissimo, impalpabile velo che copre scendendo fino ai piedi la nudità o l’ombra più scura o i capelli ramati che segnano la Venere torinese, tratti impercettibilmente più adulti, lunghi capelli biondi che scendono lungo la spalla destra, le dita della mano sinistra più ravvicinate per quanto riguarda il quadro berlinese. E ancora il diverso volume del corpo, l’oscuro spazio di fondo di differente ampiezza sia alla base che in alto, la scentratura dell’ingombro del corpo verso destra che ancora differenziano la doppia Venere. Al loro fianco, a concludere la compattezza della piccola mostra, esempio marmoreo, ancora un’Afrodite anadiomene risalente al II secolo d.C., e sormontata da una testa di epoca rinascimentale. L’opera, oggi patrimonio della Soprintendenza Archeologica del Piemonte e conservata a Palazzo Chiablese, venne acquistata da Carlo Emanuele I, già nella collezione romana di Gerolamo Galimberti che a sua volta l’aveva acquistata nel 1565 da Francesco Lisca.

Elio Rabbione

Il Regio ha conquistato la Finlandia con Bohème e Norma

FINLANDIA SAVONLINNADopo le recenti tournée a Hong Kong, Parigi ed Essen, accolte trionfalmente da critica e pubblico,  il Teatro Regio è stato invitato al prestigioso Savonlinna Opera Festival, in Finlandia, uno dei più longevi e rinomati Festival internazionali, giunto quest’anno alla sua 104ª edizione.

Dal 2 al 6 Agosto, nella splendida cornice del Castello di Olavinlinna, sono stati messi in scena due nostri allestimenti: La bohème e Norma. L’Orchestra e il Coro del Regio sono stati diretti da Gianandrea Noseda, maestro del coro: Claudio Fenoglio.

La bohème è andata in scena il 2, 4 e 6 Agosto per la regia di Vittorio Borrelli. Un cast d’eccezione ha dato  vita alla toccante storia d’amore tra Mimì e Rodolfo. Il soprano Erika Grimaldi nei  panni della protagonista, Mimì; il tenore Stefano Secco Rodolfo; il soprano Kelebogile Besong il personaggio di Musetta; completano il cast: i baritoni Simone Piazzola (Marcello) e Simone Del Savio (Schaunard); i bassi Aleksandr Vinogradov (Colline) e Matteo Peirone (Benoît e Alcindoro). Questo storico allestimento creato da Giuseppe Patroni Griffi in occasione del centenario della prima assoluta, ambienta il celebre capolavoro di Puccini nella Parigi di fine Ottocento, popolata da personaggi caratterizzati da una gestualità quotidiana, spontanea, capaci di dar rilievo alle indimenticabili melodie create dal compositore.

Il 3 e il 5 Agosto è andata in scena Norma di Vincenzo Bellini, regia di Vittorio Borrelli dall’originale di Alberto Fassini. Una produzione semplice ma potente, giocata su quinte mobili e fondali dipinti, che evocano un mondo barbarico e ancestrale, nel quale emerge in forte contrasto la tragica passione della sacerdotessa Norma per il generale romano Pollione. Il cast annovera importanti artisti di fama internazionale: Norma sarà il soprano Elena Mosuc, Pollione il tenore Gregory Kunde, Oroveso il basso Michele Pertusi, Adalgisa il mezzosoprano Veronica Simeoni e Flavio il tenore Andrea Giovannini.

Le scene di entrambi gli spettacoli sono riadattate da Saverio Santoliquido e Claudia Boasso, le luci sono di Andrea Anfossi. Grande successo tra il pubblico di melomani finlandesi.

Oggi al cinema

Le trame dei film nei cinema di Torino

 

A cura di Elio Rabbione

Lumiere4 cinema 

Angry Birds – Il film – Animazione. Regia di Fergal Reilly e Clay Keytis. Un’isola dove vi sono uccelli che quasi non sanno volare, tre di essi – il collerico Red, il velocissimo Chuck, l’esplosivo Bomb – vivono emarginati dal resto dei pennuti. Ma quando l’isola verrà invasa da una masnada di maiali verdi che la vorrebbero fare da padroni, non dovranno i tre dimostrare il loro coraggio e la disperata ricerca della salvezza comune? Durata 97 minuti. (Massaua, Uci)

 

Bastille Day: il colpo del secolo – Azione. Regia di James Watkins, con Richard Madden, Idris Elba e Kelly Reilly. Un giovane borseggiatore americano ruba a Parigi una borsa contenente una bomba che regolarmente scoppierà in una piccola piazza nel cuore di Pigalle. Michael ci mette un bel po’ a convincere l’agente di colore della Cia di non essere coinvolto in un attentato di matrice terroristica: i cattivi, insospettabili, stanno altrove. Insieme i due dovranno collaborare per sventare una rapina alla Banca nazionale francese. Non soltanto prodotto estivo, teso, ricco di colpi si scena, con tutte le tessere del thriller al posto giusto (inseguimenti, doppiogiochisti, montaggio perfetto, c’è anche l’immancabile corsa sui tetti con vista su Notre Dame, mozzafiato). Durata 92 minuti. (Greenwich sala 2, Uci)

 

Florida – Commedia. Regia di Philippe Le Guay, con Jean Rochefort e Sandrine Kiberlain. Una storia sulla vecchiaia affidata all’autore di “Molière in bicicletta” e “Le donne del 6° piano”. La storia di Claude Lherminier, un tempo dirigente di un’importante cartiera di Annecy e oggi vittima di una demenza senile che dà le sue prime avvisaglie. La figlia Carole lo assiste ma il suo grande desiderio è quello di andare in Florida a visitare l’altra figlia. Durata 110 minuti. (Due Giardini sala Nirvana)

 

ghostbusters filmGhostbusters – Commedia. Regia di Paul Feig, con Melissa McCarthy, Kristen Wiig, Leslie Jones, Kate McKinnon e Chris Hemsworth. Ovvero gli Acchiappafantasmi al femminile. Per cui, in attesa di sequel di cui già si parla, dimenticate Bill Murray con Dan Aykroyd&Co (dirigeva Ivan Reitman, era il 1984, un successone: ai “vecchi” sono rimasti qui i “camei”) e divertitevi con le nuove quattro signore a caccia di ectoplasmi orripilanti per le strade di New York. Osteggiate e derise, scrittrici semisconsciute, Abby ed Erin decidono di pubblicare un libro sui fantasmi, con la tesi   inequivocabili che questi esistono. Figurarsi quando il libro arrivata tra le mani dei colleghi di Erin alla Columbia University. Ma la coppia non si perde d’animo e quando in città caleranno i mostri sarà proprio la “premiata ditta” a risolvere la brutta questione. Durata 108 minuti. (F.lli Marx sala Groucho, Ideal, Lux sala 3, Massaua, The Space, Uci)

Julieta – Drammatico. Regia di Pedro Almodòvar, con Adriana Ugarte e Emma Suarèz. L’autore di “Volver” ha tratto il suo ultimo film, presentato in concorso a Cannes ma che la regia non ha considerato nella attribuzione dei premi finali, da alcuni racconti di Alice Munro. Una madre, in una lunga lettera indirizzata ad una figlia che non vede da anni, ricorda i momenti salienti della sua vita. Durata 99 minuti. (Greenwich sala 3)

 

Marguerite – Commedia. Regia di Xavier Giannoli, con Catherine Frot. La storia di Florence Foster Jenkins, appassionata di musica e di canto soprattutto, abituata ad avere ospiti nella sua bella casa per dare saggio della propria voce: stonatissima. Ma anche grande impresaria di se stessa, capace di attraversare ogni disastrosa prova a testa alta e di fare esauriti con pieni successi. Applauditissimo a Venezia lo scorso anno. In attesa di vedere nella prossima stagione Meryl Streep nello stesso ruolo, a fianco di Hugh Grant per la regia di Stephen Friars. Durata 127 minuti. (Due Giardini sala Nirvana)

 

BACKERY FILMMy bakery in Brooklyn – Un pasticcio in cucina – Commedia. Regia di Gustavo Ron, con Linda Lavin e Aimée Teegarden. Due cugine ereditano dalla zia una vecchia pasticceria, l’una vorrebbe trasformarla del tutto, l’altra non vuole toccare nulla. Durata 118 minuti. (Due Giardini sala Ombrerosse)

 

Mr. Cobbler e la bottega magica – Fantasy. Regia di Thomas McCarthy, con Adam Sendler, Ellen Barkin, Dustin Hoffman, Steve Buscemi e Melonie Diaz. Un anno prima di girare “Il caso Spotlight” che gli avrebbe fatto vincere l’Oscar, McCarthy ha dato vita a questa favola di radici yiddish, con un Adam Sandler in stato di grazia. Lui è Max, non più giovanissimo, calzolaio da sempre chiuso nel negozio di famiglia alle prese con un lavoro che davvero non ama. Un giorno s’imbatte per caso in una macchina per cucire le suole delle scarpe, miracolosa: potrà rivestire i panni di chiunque, a patto di indossarne le scarpe. E da quel giorno la sua vita cambierà. Durata 99 minuti. (Massaua, The Space, Uci)

 

notte giudizio filmLa notte del giudizio – Election Day – Azione. Regia di James De Monaco, con Elizabeth Mitchell e Frank Grillo. Una senatrice e la sua guardia del corpo vogliono abolire – in un futuro più o meno lontano da noi (?) – le dodici ore di anarchia totale permesse una volta l’anno dal governo degli Stati Uniti. Durata 105 minuti. (Massaua, Ideal, Lux sala 2, The Space, Uci)

PAZZA GIOIA 33La pazza gioia – Commedia drammatica. Regia di Paolo Virzì, con Valeria Bruni Tedeschi e Micaela Ramazzotti, Tommaso Ragno e Marco Messeri. “Clinicamente pazze”, Beatrice Morandini Valdirana e Donatella Morelli sono ospiti di Villa Biondi, un centro per malattie mentali sulle colline pistoiesi, l’una egocentrica e logorroica, l’altra tatuatissima e fragile, solitaria, cui la legge ha tolto il figlio per affidarlo in adozione ad una coppia. Nonostante le diversità che le dividono, le due donne fanno amicizia, sentono il bisogno l’una dell’altra, fuggono, vivono appieno “una breve vacanza”, provano a inseguire una vita nuova sul filo sottile della “loro” normalità. Grande successo alla Quinzaine di Cannes per le interpreti e per l’autore del “Capitale umano”. Durata 118 minuti. (Ambrosio sala 1, Uci)

 

Il piano di Maggie – Commedia. Regia di Rebecca Miller, con Greta Gerwig, Ethan Hawke e Julianne Moore. A Maggie, bella ragazza e colta, ma tremendamente ansiosa di essere madre, non resta che cercare qualcuno che le metta a disposizione il proprio seme. Ancora un ma: ma nel frattempo s’innamora di un intellò newyorkese con moglie e figli, ricambiata. Ma (ancora un altro) se poi nasce una bella bimba e l’intellò sente nuovamente il campanello del desiderio delle moglie, donna intelligente e di raro fascino? Maggie, appunto, ha un piano: perché le due donne non potrebbero allearsi per rimettere ogni cosa al proprio posto? Durata 98 minuti. (Ambrosio sala 2, F.lli Marx sala Chico e sala Harpo)

 

Seconda primavera – Commedia. Regia di Francesco Calogero, con Claudio Botosso, Nino Frassica e Desirée Noferini. Andrea, architetto cinquantenne, vedovo, conosce Rosanna, più giovane di lui, anestesista. Rosanna è sposata a Riccardo, molto più giovane di lei, aspirante scrittore dalle speranze frustrate. A capodanno, Hikma, in cui Andrea ritrova il ricordo della moglie morta, e Riccardo si incontrano e molte cose cambieranno. Durata 108 minuti. (F.lli Marx sala Harpo)

 

skiptrace filmSkiptrace – Missione Hong Kong – Azione. Regia di Renny Harlin, con Jackie Chan e Johnny Knoxville. Un detective e un giocatore d’azzardo danno la caccia al capo della malavita della città cinese. Durata107 minuti. (Massaua, Ideal, The Space, Uci)

 

Star Trek Beyond – Fantascienza. Regia di Justin Lin, con Chris Pine, Idris Elba, Zoe Saldana e Zachary Quinto. James Kirk raggiunge con l’equipaggio della US Enterprise la stazione spaziale Yorktown, ma l’astronave viene attaccata da misteriosi alieni e distrutta. L’equipaggio riesce a salvarsi su un pianeta sconosciuto, in cerca di aiuto. I membri dell’equipaggio sono separati e i soccorsi sembrano essere impossibili. Durata 122 minuti. (Ideal, Lux sala 1, Massaua, The Space, Uci)

 

Tartarughe Ninja – Fuori dall’ombra – Fantasy. Regia di Dave Green, con Alan Ritchson, Megan Fox e Jeremy Howard. Il Clan del Piede riesce a far evadere il proprio capo, Shredder, che, una volta teletrasportato in una dimensione spazio-temporale parallela, su cui impera Krung. Shredder cercherà collaborazioni per aiutare costui a conquistare il mondo. Anche alle Tartarughe toccherà trovare degli amici se vorranno scongiurare il pericolo che sta per colpire tutti quanti. Durata 112 minuti. (The Space, Uci)

 

FILM TARZANThe legend of Tarzan – Avventura. Regia di David Yates, con Alexander Skarsgard, Christoph Waltz, Samuel J. Jackson e Margot Robbie. Ennesima rivisitazione del personaggio creato poco più di un centinaio di anni fa dalla fantasia di Edgar Williams Burroughs. Come Lord Greystock, su richiesta del Primo Ministro inglese, deve tornare in Africa (gli esterni sono stati realizzati in Gambia) con l’amatissima Jane, al seguito di una importante missione istituzionale: ma dovrà ben presto abbandonare gli abiti civili per abbracciare perizoma e liane e combattere un losco traffico che si nasconde tra i cattivi della spedizione, il perfido capitano Rom (Waltz) in primo luogo. Durata 109 minuti. (Ideal, Massaua, F.lli Marx sala Chico, The Space, Uci)

 

Tom à la ferme – Dramma. Regia di Xavier Dolan, con Xavier Dolan, Pieere-Yves Cardinal e Lise Roy. Il giovane Tom lascia Montréal per raggiungere un piccolo borgo rurale, nell’interno del Canada, dovrà partecipare al funerale di Guillaume, morto in un incidente d’auto, con cui ha vissuto una storia d’amore bellissima. Ma i familiari di Guillaume sono all’oscuro di tutto, la madre ignora l’omosessualità del figlio, il fratello Francis costringe Tom a mentire sui suoi rapporti con il defunto. Tra i due ragazzi s’instaura un legame di attrazione e di odio che Dolan, premiato all’ultimo festival di Cannes per “Juste la fin du monde” (dal 1° dicembre sui nostri schermi distribuito da Lucky Red), narra nel clima chiuso e ossessivo di un nucleo familiare con una sensibilità e con una padronanza di narrazione davvero esemplari. Durata 105 minuti. (Classico, da sabato 30 luglio a lunedì 1 agosto)

 

Tfilm cinemaop Cat e i gatti combinaguai – Animazione. Regia di Andres Couturier. Le origini del simpatico personaggio, dalla scoperta del suo personalissimo cappello all’incontro con l’agente Dibble, fino all’incontro con gli altri felini che andranno a formare la sua fedelissima gang. Che cosa inventeranno allora i nostri in questa nuova, brillante avventura? Magari rubare a Mr. Big. il malvivente più pericoloso della città, i suoi preziosissimi diamanti… Durata 89 minuti. (Massaua, The Space, Uci)

 

Una spia e mezzo – Commedia. Che succede se Calvin, tranquillo ragioniere, ritrova su Facebook Bob, vecchio compagno di scuola martoriato dal bullismo per il suo sovrappeso e oggi muscoloso agente della Cia – ha tutta la stazza di Dwayne Johnson – che lo porterà a partecipare in prima persona ad un caso di spionaggio internazionale? Durata 107 minuti. (The Space, Uci)

 

L’uomo che vide l’infinito – Drammatico. Regia di Matt Brown, con Jeremy Irons e Dev Patel. Ai primi del Novecento, nelle aule di Cambridge, l’amicizia che nasce tra un giovane genio della matematica, di origine indiana, e un maturo professore. Un’amicizia e una collaborazione tra studiosi che saranno capaci di superare molti pregiudizi. Durata 108 minuti. (Ambrosio sala 3)

Tina Anselmi, prima donna italiana ministro

20060406 - ROMA - POL : ELEZIONI: CATTOLICI; TINA ANSELMI, NON CI SI SERVE DELLA CHIESA MA LA SI SERVE COME ABBIAMO FATTO NOI CATTOLICI DEMOCRATICI. Tina Anselmi, storica rappresentante del voto cattolico in politica, in un'immagine d'archivio del 16 giugno 1999. Tina Anselmi interviene sulla polemica sorta dopo le dichiarazioni di Silvio Berlusconi riguardo il voto dei cattolici: ''Noi cattolici democratici - afferma - abbiamo voluto servire i valori della Chiesa senza servirci della Chiesa per realizzare i nostri progetti politici. La dignita' della persona e il rispetto dei valori della Costituzione nati dalla Resistenza sono alla base del progetto politico dei cattolici democratici''.         ALESSANDRO BIANCHI-ARCHIVIO / ANSA / PAL

Quarant’anni fa, giovedì 29 luglio 1976, il Presidente del Consiglio Giulio Andreotti nominava come ministro del Lavoro Tina Anselmi, partigiana, insegnante ed ex sindacalista. Era la prima donna a diventare ministro nella storia d’Italia, se si esclude Gisella Floreanini che svolse un ruolo di governo nell’autunno del 1944 in seno alla Repubblica dell’Ossola. Nata nel 1927 a Castelfranco Veneto in una famiglia cattolica, conobbe subito le angherie del regime fascista perchè il padre, aiuto farmacista di idee socialiste, fu perseguitato dalle camice nere. La madre, casalinga,  gestiva un’osteria assieme alla nonna. Tina Anselmi frequentò il ginnasio nella sua città natale, quindi le magistrali a Bassano del Grappa. È lì che, il 26 settembre 1944, i nazisfascisti costrinsero lei e altri studenti ad assistere all’impiccagione di trentuno prigionieri per rappresaglia: un’esperienza terribile che la spinse a prender parte attivamente alla Resistenza. Con il nome di battaglia di “Gabriella” diventò staffetta della brigata “Cesare Battisti” per poi passare al Comando regionale veneto del Corpo Volontari delal Libertà. Nel dicembre dello stesso anno, matura la sua scelta politica e s’iscrive alla Democrazia Cristiana, partecipando attivamente alla vita del partito dello scudocrociato guidato da Alcide De Gasperi, arrivando nel 1959 al Consiglio nazionale. Entrata in Parlamento nel 1968, ci rimase per quasi vent’anni. La famiglia e la donna sono sempre stati al centro del suo impegno politico, che si è tradotto nella prima legge sulle pari opportunità (1977), grazie alla quale vennero abolite le discriminazioni esistenti in materia di lavoro e di salario tra i sessi. A Tina Anselmi sono stati riconosciuti da tutti dei grandi meriti per essersi battuta a favore dei diritti delle donne. Più volte indicata come possibile candidata alla Presidenza della Repubblica, una delle sue ultime battaglie fu quella contro la massoneria nell’ambito della commissione d’inchiesta sulla loggia P2.