Torino, dal 7 al 30 giugno 2024
“Navigando l’ignoto”, la nuova mostra di Ciro Palumbocurata da Archeion Archivio Ciro Palumbo e promossa da TAIT Gallery, di cui vi è stata oggi venerdì 7 giugnol’inaugurazione presso la Promotrice delle Belle Arti di Torino in viale Crivelli 11, e che sarà visitabile fino al 30 del corrente mese, è un’esposizione di centotrenta opere che raccontano, divise per sezioni, gli anni di pittura e di trasformazione di Palumbo. Le opere non sono disposte cronologicamente, ma vanno a creare un percorso finalizzato a suscitare nel visitatore emozioni e suggestioni intense.
“Navigando l’ignoto” arriva dopo l’uscita del Catalogo Ragionato presentato nel mese di maggio presso il Museo Nazionale del Cinema – Mole Antonelliana che testimonia l’apice della poetica del pittore. L’artista, presente all’odierna inaugurazione, è tornato a Torino, città dove vive, dopo anni trascorsi ad esporre su territorio nazionale ed internazionale. All’interno dell’area di esposizione è possibile godere di piccoli salottini di riflessione e avere modo di sfogliare il catalogo, curato da Alessandra Redaelli, che ha affrontato l’intero “Viaggio del Poeta Visionario”.
La mostra nasce dalla necessità di guardarsi in prospettiva e di fare il punto della situazione. Il suo mondo onirico, metafisico, surrealista; le sue esplorazioni nei meandri della mente e dell’inconscio trovano qui la sintesi di un cammino lungo, variegato, istintivo, fatto con il cuore, la pancia e il cervello in egual misura, lasciandosi trasportare dalle emozioni. Intenso, coerente e selvaggio, il percorso di Ciro Palumbo è diretto verso una meta precisa: scavare nel profondo dell’anima e dell’inconscio umano.
All’inizio è la tavola uno degli elementi rappresentati, qui simbolo della monumentalità della Cultura racchiusa nei libri, da sempre fedeli compagni di viaggio nella vita e nell’opera di Palumbo.
Si prosegue con le prospettive urbane intrise di mistero e rigore. Le sue piazze in fuga, le case collocate a imbuto di fronte a un mare privo di nomenclatura, le finestre allineate sotto cieli attraversati da nuvole, gli usci (se aperti o chiusi non è dato sapere). La Natura Morta, il Paesaggio e la Figura in ordine sparso caratterizzano i fondali su cui vengono mappate le storie e i tanti episodi di questo originale e irriverente artista. Una prospettiva, la sua, nutrita di disciplinata geometria, eppure rivolta a un “altrove” di cui non si ha esperienza.
Il sogno e il mito sono i temi principali dell’ultimo periodo. Da sempre appassionato e studioso dei racconti epici, Ciro Palumbo colloca i colori più amati, le barche e i libri di cui si sono consumate le pagine all’interno di un corpus intellettuale che si può definire come “sogno idealizzato”, in cui avviene una ricerca della perfezione mai banale. Ulisse, Prometeo e Ermes sono tra quei personaggi riconducibili al mito presenti nei suoi cicli pittorici, simboli del mare, della libertà e della terra perduta, della ribellione all’autorità e alle imposizioni.
Le aree espositive sono suddivise su queste tematiche: dalla metafisica al surrealismo classico, dal mito al viaggio, dal sogno all’infinito, dalle isole ai Mulini di Dio, dagli animali alle mille lune. Tra i noti personaggi non ancora citati ci sono Dante e Don Chisciotte, oltre agli immancabili libri e alle fantastiche barche che puntano in direzione del cielo, verso un viaggio ignoto e onirico.
Mercoledì 19 giugno, alle ore 18:00, presso la Promotrice delle Belle Arti di Torino, si terrà una Lectio Magistralis sul percorso artistico di Ciro Palumbo a cura della Dott.ssa Anna Caterina Bellati, a partire dal saggio scritto per il Catalogo Ragionato.
La mostra è stata progettata da Matteo Scavetta con i testi critici di Alessandra Redaelli, realizzata anche grazie al supporto di TAIT GROUP, Fondazione ITS Academy per la Mobilità Sostenibile Aerospazio/Meccatronica Piemonte, SpaceVerse, Extralever, Falpa Cornici, Techne Art Service, Agata Home Design, Nicoletti Home, Arazzeria Scassa e Couvage.
Infine, un progetto speciale è stato pensato per la mostra, a cura di Fondazione ITS Academy per la Mobilità Sostenibile Aerospazio/Meccatronica Piemonte, eccellenza a livello nazionale nell’ambito della formazione terziaria. Nell’ambito del Progetto ITS4.0, promosso dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, in collaborazione con l’Università Cà Foscari di Venezia, gli studenti e le studentesse del primo anno del corso “Sistemi Integrati e Testing per lo ‘Spazio’” hanno sviluppato il progetto “AI motional Art – il Viaggio di Spacey”, in cui un ologramma “lunare” interagirà con i visitatori della mostra chiedendo loro di rispondere ad alcune domande situazionali legate a sensazioni provate durante un’esperienza immersiva provata poco prima di incontrare Spacey.
Lo scopo del progetto è quello di comprendere appieno il potenziale di Spacey come supporto anche emotivo a tutti quegli astronauti coinvolti in missioni di lunga durata nello spazio porofondo.
Gian Giacomo Della Porta