La vita odierna e’ pura frenesia. Il lavoro e’ fonte di soddisfazioni, ma anche di stress e stanchezza, cosi’ come la quotidianita’ familiare divisa tra doveri e abitudini logoranti. L’utilizzo eccessivo dei dispositivi elettronici, inoltre, ha creato tutta una serie di conseguenze che si vanno a sommare alla nostra impegnativa routine creando quella condizione oramai dilagante che e’ l’insonnia.
Non dormire abbastanza e’ snervante e porta con se’ conseguenze negative anche nella vita diurna come stanchezza cronica, irritabilita’ e difficolta’ a gestire la vita sociale e lavorativa.
Il sonno sta diventando un lusso, una dimensione determinante che garantisce una buona salute, sia fisica che mentale; ed e’ proprio per questo suo valore imprescindibile che ora anche le vacanze possono essere dedicate alla sua “pratica”. Il turismo del sonno e’ ora una tendenza, ma forse molto di piu’: una aspirazione; prenotare hotel che offrono condizioni perfette per il riposo, a cominciare da materassi di ottima qualita’, ambienti silenziosi, camere e vasche di deprivazione sensoriale, ipnoterapeuti e’ una realta’ che sta avendo molto consenso e questo perche’ il bisogno di dormire e’ cresciuto, il nostro corpo lo reclama.

Gli alberghi specializzati in questo settore del turismo hanno camere dai colori delicati, cuscini personalizzati, generatori di suoni ambientali, come i rumori bianchi, mascherine per dormire, massaggiatori specializzati, saune, aromaterapia, tisane rilassanti, illuminazione calibrata e docce all’eucalipto.
Sempre piu’ alberghi si stanno attrezzando per diventare rifugi del riposo perche’ questa necessita’ e’ destinata a crescere, dormire e’ diventata, infatti, una meta molto desiderata.
Possiamo immaginare queste strutture immerse nel verde, con piscine private, camere insonorizzate, biancheria in fibre naturali, in zone dal clima mite e indulgente.
I luoghi ideali per questa non-attivita’ possono essere casali immersi nella natura, alberghi lontani dalle mete turistiche affollate e troppo attive, posti dove, nei momenti liberi dal sonno, si possono visitare piccoli centri, gustare l’enogastronomia del luogo, fare passeggiate rilassanti in luoghi ovattati.
Dimentichiamo quindi file in macchina, spiagge gremite e afose, persone che urlano e si divertono rumorosamente, lo sleep turism ha bisogno di un suo galateo della tranquillita’, di un proprio cerimoniale della pigrizia.
All’estero questa vacanza all’insegna del relax e’ oramai una consuetudine che ha creato una vera e propria specializzazione turistica, nel nostro paese, siamo ancora agli albori, ma ci sono diverse proposte in zone come l’Umbria o la Toscana, basta fare una ricerca scrivendo “turismo del sonno in Italia”. Il Piemonte e’ una meta ideale per favorire il riposo, persi nei filari delle Langhe, nel silenzio delle montagne o nelle vicinanze dei bellissimi laghi. E’ una tendenza che ha un futuro concreto, abbiamo bisogno tutti di fare pause dall’inquietudine dei ritmi imposti dal trantran quotidiano che ci ha avvolge, abbiamo bisogno di dormire.
MARIA LA BARBERA
Si è svolto il 17 dicembre scorso, presso la parrocchia Maria Regina della Pace, l’incontro conclusivo del progetto “Inclusione 6.0”. In questa occasione, è stata apposta la targa accessibile in braille, progettata e realizzata dai giovani partecipanti all’ Hackability Summer Camp come gesto concreto verso il territorio e simbolo del percorso di inclusione costruito con il progetto.
“Inclusione 6.0” è un progetto promosso dalla CPD Consulta per le Persone in Difficoltà, nell’ambito di “Periferie inclusive” della Città di Torino, in partenariato con Liberi Tutti scs, WECO impresa sociale, Hackability, VolTo e Fondazione Time2, per rafforzare le persone con disabilità nella Circoscrizione 6, nella parte Nord della città. I quartieri che la compongono presentano un aspetto multiculturale e di varietà per storie, tradizioni e culti religiosi che li animano. L’obiettivo del progetto si è focalizzato nel creare una comunità locale attenta a far emergere i bisogni legati alla disabilità, a orientare ai servizi e a promuovere processi di progettazione partecipata per rispondere ai bisogni che non trovano risposte adeguate. Per realizzare tale obiettivo, gli Enti coinvolti hanno messo in atto azioni diversificate e complementari rivolte a persone e famiglie che vivono la disabilità, agli operatori e volontari del Terzo Settore e all’intera comunità. Attraverso strumenti formativi e momenti culturali e nuove reti territoriali, il progetto ha interessato Enti, operatori, famiglie e cittadini. Un percorso partecipato che ha valorizzato le risorse esistenti, promosso il dialogo tra servizi e costruito nuove opportunità di ascolto e partecipazione.
Il CPD ha organizzato un corso di 30 ore rivolto a operatori e volontari con 10 incontri su accoglienza, orientamento, diritti, scuola, lavoro, comunicazione. Ha attivato e gestito lo sportello itinerante per rafforzare le risposte alle famiglie, curato la comunicazione pubblica del progetto e coordinato i due eventi pubblici su presentazione della mappatura e del catalogo “Vol.To + WECO”.
Vol.To ETS ha raccolto e analizzato i dati di oltre 130 Enti in Torino e Provincia, realizzando insieme a WECO la mappatura georeferenziata e il catalogo dei servizi territoriali a favore di persone con disabilità, che ad oggi raccoglie i servizi offerti da 35 Enti. Ha condotto insieme a WECO alcuni focus group per implementare il catalogo insieme agli Enti che vi hanno aderito, in modo da renderlo più fruibile ed efficace. Infine ha curato un’indagine di approfondimento rivolta agli Enti presenti nel catalogo, che consiste in una serie di interviste volte ad approfondire le attività e i servizi offerti da tali Enti, oltre a target specifici a cui si rivolgono, alla luce di spunti e idee da parte degli operatori che hanno utilizzato lo strumento nei mesi scorsi.
Mara Martellotta
In vista del periodo delle Festività, il Comune di Pino Torinese rivolge ai cittadini l’invito di festeggiare in modo responsabile. Il periodo delle feste natalizie, e in particolare la notte di San Silvestro, rappresenta un momento di gioia e condivisione, ma è importante ricordare che i comportamenti imprudenti possono mettere a rischio la sicurezza di tutti. L’utilizzo di materiali pericolosi, come petardi e fuochi d’artificio, può rappresentare un pericolo per le persone e per gli animali. Si ricorda che l’uso dei botti è vietato durante tutto l’anno, come stabilito dall’articolo 68 del regolamento comunale di Polizia Urbana. Oltre a rischi fisici, botti e rumori improvvisi provocano forte stress negli animali domestici e selvatici, che vivono questi momenti con paura e disorientamento. Un comportamento attento e rispettoso contribuisce a tutelare anche la fauna che condivide il nostro territorio.
“Il rispetto delle regole e il buonsenso sono fondamentali per far sì che le Feste siano un momento di gioia e serenità per tutti – afferma la Sindaca di Pino Torinese Alessandra Tosi – festeggiare non vuol dire mettere in pericolo se stessi o gli altri, ma vivere con responsabilità uno dei periodi più belli dell’anno, garantendo un ambiente sereno e rispettoso per tutta la comunità. Approfittiamo di queste Feste ciò che conta: amicizia, solidarietà e bene comune”.
Mara Martellotta
Verso le 20 di questa sera la polizia ha fatto nuovamente uso degli idranti in corso Regina Margherita, di fronte al centro sociale Askatasuna, contro i manifestanti riunitisi per dare il via a un corteo di protesta. Dopo un principio di scontro tra agenti e manifestanti, la tensione si è placata, ma il bilancio è di 10 agenti feriti. Per sabato è stata organizzata una nuova manifestazione.
Critico Paolo Ferrero, segretario provinciale di Rifondazione Comunista di Torino:
Notizia in aggiornamento
La GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino si prepara a voltare pagina. È stato proclamato oggi, 18 dicembre 2025, al Collegio Carlo Alberto, il vincitore del Concorso Internazionale di progettazione per il grande Piano di riqualificazione, rilancio e valorizzazione del museo: il team guidato dallo studio MVRDV, BALANCE Architettura, EP&S Group,dott. Michelangelo Di Gioia e il prof. Filippo Busato. Il concorso, promosso dalla Fondazione Torino Musei e dalla Fondazione Compagnia di San Paolo, in collaborazione con la Città di Torino e con il supporto della Fondazione per l’Architettura / Torino, ha premiato una proposta capace di coniugare visione contemporanea, qualità progettuale e rispetto della storia dell’edificio. Alla proclamazione erano presenti Marco Gilli, Presidente della Compagnia di San Paolo e della giuria, il Sindaco Stefano Lo Russo e il Presidente della Fondazione Torino Musei Massimo Broccio.
La Fondazione Compagnia di San Paolo sosterrà l’intero intervento, dal valore complessivo di 27,5 milioni di euro, accompagnando tutte le fasi della realizzazione accanto alla Fondazione Torino Musei: un investimento che si configura come uno dei più rilevanti in Italia per ambizione e impatto nel campo dei musei.
Collegati in diretta, i progettisti vincitori hanno illustrato l’idea guida del progetto: preservare e valorizzare gli elementi storici della GAM, aprendola però in modo deciso alla città. Infatti giardino e piazza diventeranno spazi attraversabili, parte integrante di un museo concepito come luogo vivo e inclusivo, capace di estendere la fruizione a tutti i livelli dell’edificio e di offrire grande flessibilità per le future esposizioni.
«La GAM è stata la prima galleria d’arte moderna d’Italia e continua ad avere un ruolo strategico per Torino», ha sottolineato il Sindaco Stefano Lo Russo, evidenziando come il concorso internazionale rappresenti un passaggio fondamentale per rilanciarne il prestigio nazionale e internazionale e aprire una nuova fase della sua storia. Per Massimo Broccio, Presidente della Fondazione Torino Musei, si tratta di «una giornata storica» per la città: «Grazie al supporto decisivo della Compagnia di San Paolo prende avvio il progetto più importante del nostro Piano Strategico». Un intervento che raccoglie lo spirito innovativo che ha segnato la nascita della GAM e lo proietta nel futuro, affrontando le sfide della sostenibilità, dell’innovazione tecnologica e dei nuovi modelli di fruizione museale, con una forte attenzione all’inclusione e al ruolo sociale del museo.
Con questa scelta, Torino affida il futuro della sua galleria più antica a una visione che intreccia memoria e innovazione, rafforzando il ruolo della GAM come punto di riferimento culturale della città e del panorama internazionale.
Valeria Rombolà
Far saltare in aria il bancomat per prendere tutti i soldi: la tecnica della “marmotta” questa volta ne fa tre in un colpo.
È successo nella notte di ieri agli sportelli bancomat del Banco BPM di Orbassano, in via Roma 30, a Morozzo, nel Cuneese, e alla BPER di Cavour, in via Giolitti 165.
Il modus operandi era sempre lo stesso: con gli scoppi hanno fatto saltare gli ATM, portando via migliaia di euro. Il bottino è ancora in fase di quantificazione. Fortunatamente non si registrano feriti.
Non si esclude che dietro ai colpi ci sia la stessa banda che alcune settimane fa aveva preso di mira un bancomat a Druento. Sono ora in corso le indagini da parte dei carabinieri di Moncalieri e Pinerolo per individuare i responsabili.
VI.G
Brucia il cascinale di un’azienda agricola e la struttura resta quasi completamente avvolta dalle fiamme. È successo nella notte di ieri a Favria, in strada Ghiareto, quando è divampato un incendio ben visibile anche dai comuni vicini e accompagnato da un forte odore di fumo.
Non sono ancora chiare le cause che hanno portato allo sviluppo del rogo. All’interno della struttura si trovavano circa 500 rotoballe, due trattori e altre attrezzature agricole, rimaste gravemente danneggiate. Fortunatamente non si registrano feriti. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco dei distaccamenti di Mathi, Rivarolo, Cuorgnè, Bosconero, Volpiano, Ivrea, Riva presso Chieri e Nole. Le operazioni di spegnimento e messa in sicurezza proseguiranno anche nella giornata di oggi.
VI.G
Sgomberata la centrale della violenza
IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni
Tutti i democratici torinesi, anche quelli non iscritti al Pd, gioiscono per lo sgombero del centro sociale Askatasuna. Il Governo in carica ha finalmente fatto quello che i governi precedenti non hanno avuto il coraggio di concretizzare. Lascio da parte il tentativo del Sindaco Lo Russo che ha tentato di trovare un compromesso con i contestatori occupanti, ponendo come condizione la rinuncia alla violenza da parte del centro sociale e dei contestatori cresciuti e invecchiati in corso Regina Margherita. Il consenso allo sgombero di Lo Russo dimostra la sua buona fede. Anche la Valle di Susa era diventata terreno prediletto di violenza in supporto ai no Tav. Una società democratica non può tollerare queste sacche purulente di violenza che creano danni, feriti, confusione, blocchi stradali, vandalismo. Possono diventare dei covi ideali per i terroristi e lupi solitari islamici. Questi contestatori devono finalmente capire che rompere le regole sociali minime anche solo con gli spray che devastano vie e piazze non è più consentito: questi signori devono riporre i cartelli, le catene, le armi proprie e improprie e cercare un lavoro, anche se i rivoluzionari professionali, sedicenti leninisti, non sanno lavorare come gli operai e gli impiegati. Sanno solo “cazzeggiare”. Il megafono è il loro strumento, quando non usano bombe- carta o armi ancora più dannose. I feriti delle Forze dell’Ordine sono ormai un numero patologico. Vorrei sapere i commenti degli intellettuali “democratici” che si troveranno a celebrare il
quotidiano “La Stampa”. Odifreddi, ad esempio e tanti altri ex sessantottini, quasi ottantenni.
Sia reso onore a Mino Giachino, uomo coerente, coraggioso, capace. Giachino sarebbe piaciuto a Cavour che voleva il treno con la Francia.
L’aliquota passa dall’1,06 allo 0,52%
L’Amministrazione comunale di Rivoli conferma e rafforza la scelta di ridurre la pressione fiscale sui cittadini, traducendo in atti concreti un impegno più volte dichiarato e sostenuto anche negli anni di opposizione.
Un percorso di coerenza che prende forma attraverso un intervento articolato in due fasi, entrambe dedicate alla riduzione dell’IMU su tipologie di abitazione che incidono direttamente sulla vita delle famiglie. Con una delibera proposta dal Sindaco e dall’Assessore al Bilancio e ai Tributi Carlo Garrone, il Consiglio Comunale ha approvato questo mercoledì 17 dicembre le nuove aliquote IMU a partire da gennaio 2026.
Nel 2025 il Comune ha già avviato una prima riduzione dell’IMU sugli affitti a canone concordato, sostenendo chi sceglie soluzioni abitative calmierate e contribuendo a rendere più accessibile il mercato della casa.
Dal 2026 l’intervento diventa ancora più incisivo: l’IMU sulle abitazioni concesse in uso gratuito a parenti di primo grado – genitori e figli – verrà drasticamente abbassata, con un’aliquota che scende dall’1,06% allo 0,52% dimezzandosi di fatto, una delle riduzioni più rilevanti adottate dall’Amministrazione.
Queste scelte comportano per il Comune di Rivoli una rinuncia complessiva a un gettito previsto di 430 mila euro, una decisione politica chiara e consapevole che punta a sostenere concretamente famiglie, giovani coppie e nuclei che scelgono soluzioni abitative calmierate o forme di solidarietà familiare, come l’uso gratuito dell’abitazione tra genitori e figli.
«Ridurre le tasse è facile prometterlo, molto più raro è riuscire a farlo davvero – sottolinea il Sindaco Alessandro Errigo –. Questa Amministrazione ha scelto di essere coerente: abbiamo criticato in passato una pressione fiscale eccessiva e oggi dimostriamo che un’altra strada è possibile».
La scelta di intervenire sulle case concesse in uso gratuito ai familiari nasce dalla volontà di sostenere nuclei che aiutano i figli a costruire un progetto di vita, offrendo stabilità abitativa in un contesto economico e lavorativo complesso.
Il percorso di riduzione delle tasse era già iniziato con il primo bilancio dell’Amministrazione. Nel 2025, pur a fronte della necessità di rimodulare l’addizionale IRPEF comunale, Rivoli ha scelto di non aumentare la pressione fiscale, mantenendo invariato il carico complessivo, a differenza di molti altri Comuni che hanno colto l’occasione per incrementare le aliquote.
«Abbiamo trovato le risorse per farlo senza compromettere gli equilibri di bilancio – conclude il Sindaco – perché crediamo che la leva fiscale debba servire a sostenere le famiglie, non a penalizzarle».
“Fatti concreti, non parole. – aggiunge l’assessore Carlo Garrone – Felici del fatto che, grazie ad una oculata gestione delle casse comunali, anche quest’anno si siano potuti inserire a bilancio, da una parte investimenti concreti per la crescita della città; dall’altra aiuti tangibili per le famiglie ed i i giovani, proseguendo con coerenza sulla strada intrapresa da questa Amministrazione.”