Nel 2026 sono previste 3,7 milioni di maggiori entrate dalla rimodulazione dell’imposta di soggiorno. Lo ha riferito l’assessora al Bilancio Gabriella Nardelli in Commissione I^ la scorsa settimana nell’illustrare il provvedimento approvato in Sala Rossa.
L’imposta aumenta di settanta-ottanta centesimi a notte per gli alberghi e le residenze turistiche alberghiere: da 2,3 a 3 euro nei uno-due stelle; da 2,80 a 3,5 nei tre stelle; da 3,7 a 4,5 nei quattro stelle mentre rimane cinque euro nei cinque stelle. La tassa di soggiorno passa da 2,3 a 3,8 euro a notte per i B&B.
Con l’aggiornamento delle tariffe è stato modificato il Regolamento comunale in materia; è prevista l’esenzione dal pagamento dell’imposta per le persone con disabilità grave e a un loro accompagnatore come l’esenzione dal pagamento dell’imposta per gli appartenenti al personale della Polizia di Stato, dei Vigili del Fuoco e delle altre Forze Armate durante lo svolgimento delle attività di ordine pubblico.
Il conteggio dei sette pernottamenti – limite massimo di permanenze assoggettate al pagamento dell’imposta – sarà calcolato su base annua e non più trimestrale per agevolare in particolare coloro che soggiornano a Torino in trasferta lavorativa.
La Sala Rossa ha approvato le aliquote Imu per l’anno 2026; la delibera conferma le aliquote in vigore nel 2025 e mantiene invariate detrazioni ed esenzioni.




