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L’assessora Leon rapinata in strada a San Salvario

Ieri sera l’assessora comunale alla Cultura Francesca Leon è stata rapinata a San Salvario, verso le 21,30

Stava rientrando a casa quando un uomo  ha cercato di strapparle la borsa. Il rapinatore non era armato e non l’ha aggredita ma si è fatto dare il denaro che aveva nel portafoglio, poi è fuggito. Leon ha gridato ma la strada era deserta. L’Assessora ha chiamato la polizia e poco dopo è arrivata una volante.

Prove di rave party nel Torinese ma la polizia lo blocca

Stavano organizzando un rave party party sulle colline del Torinese nella zona di Rosta e Villarbasse e Reano. Ma una riunione tecnica di coordinamento nella notte in prefettura ha fatto immediatamente il via  allo sgombero dell’area. Individuati gli undici organizzatori del rave sono stati sequestrati amplificatori, mixer e varie attrezzature. Non ci sono stati tensioni e incidenti.

Prima chiama la polizia e poi si fa arrestare

Intorno alle ore 21 gli agenti del Commissariato Barriera Nizza vengono inviati in via Nizza per la richiesta di intervento di un cittadino. Giunti sul posto, però, l’uomo si avvicinava con fare minaccioso agli agenti. Alla richiesta di questi ultimi di indicare il motivo della richiesta di intervento, non forniva spiegazioni rifiutandosi al contempo di fornire le sue generalità. Non pago l’uomo continuava a mostrarsi agitato scagliandosi più volte nei confronti degli agenti, tanto da provocare un trauma distorsivo a uno degli agenti.

Alla luce dei fatti, il reo, un cittadino pakistano di 29 anni, irregolare sul territorio nazionale è stato arrestato per resistenza a P.U., lesioni e rifiuto di fornire le proprie generalità.

 

Rapina al parco del Valentino, derubato di uno smartphone

Fermato l’autore dagli agenti del Commissariato Centro

 

Giovedì mattina viene diramata una nota per il furto di uno smartphone nell’area del Parco del Valentino ad opera di un uomo poi allontanatosi. La vittima mentre era seduta su una panchina era stata avvicinata e bloccata con la forza. Dopo essersi impossessato del telefono, il reo aveva anche chiesto 50 euro per la restituzione dell’oggetto.

Ricevute le descrizioni della persona in fuga, gli agenti del Commissariato Centro la rintracciano all’incrocio tra viale Virgilio e viale Mattioli in compagnia di un altro soggetto. Proprio in tasca a quest’ultimo i poliziotti trovano il cellulare appena rubato, insieme ad un involucro contenente marijuana.

Alla luce dei fatti, l’autore materiale del gesto, un trentatreenne senegalese, viene arrestato per la rapina e la tentata estorsione. Per il quarantaseienne nigeriano trovato poi in possesso dello smartphone scatta la denuncia in stato di libertà per ricettazione. Lo straniero è stato anche sanzionato amministrativamente per la marijuana che aveva con sé.   

In memoria dell’ultima Regina d’Italia Maria José

Mercoledì 15 settembre alle ore 17 nella sala Consiglieri della Città metropolitana  di Torino a Palazzo Cisterna (via Maria Vittoria 12), il Centro “Pannunzio” e l’Associazione “Regina Elena “ ricorderanno, a 20 anni dalla morte, l’ultima Regina d’Italia Maria José di Savoia.  

Figlia  del Re del Belgio, Alberto I, andò  in sposa all’erede al trono dei Savoia, il principe di Piemonte  Umberto, nel 1930. Donna controcorrente, cresciuta alla corte belga nota per le sue aperture intellettuali e sociali, visse con grande disagio gli anni della dittatura fascista a cui cercò di opporsi, soprattutto dopo l’alleanza sciagurata di Mussolini con la Germania nazista di Hitler. Con Umberto II di Savoia regnò in Italia, dopo l’abdicazione di Re Vittorio Emanuele III, dal 9 maggio al 2 giugno 1946, quando il referendum portò in Italia la Repubblica. La sua fu una figura significativa nell’ambito dell’opposizione al regime fascista, per le sue frequentazioni clandestine con con gli intellettuali antifascisti ed in particolar modo con Benedetto Croce. Notevole fu il suo contributo alla conoscenza della storia di Casa Savoia, con i suoi libri su grandi figure sabaude, apprezzati dagli storici.
Nell’occasione verrà proiettato una video – intervista condotta da Enzo Biagi e lo storico Pier Franco Quaglieni ricorderà Maria José che conobbe di persona. La manifestazione è in collaborazione con l’Associazione Internazionale “Regina Elena”, il cui Presidente nazionale, Ilario Bortolan, coordinerà l’incontro.
Prenotazione  obbligatoria al 348 81 348 47.

Catturato dopo una effimera latitanza

Un cittadino marocchino di 38 anni, condannato a una pena di 9 mesi e 13 giorni di reclusione per reati contro al patrimonio, è stato tratto in arresto dagli agenti del Comm.to Barriera Nizza lo scorso martedì pomeriggio. L’uomo era da tempo sottoposto alla misura dell’obbligo di firma presso gli uffici del Comm.to, da ottemperare quotidianamente entro le ore 12, in relazione ai reati da lui commessi precedentemente. All’emissione del Provvedimento del Tribunale, l’uomo non si è però presentato per assolvere l’obbligo pendente a suo carico, tanto da far scattare immediate ricerche in zona San Salvario, ove lo stesso è solito ritrovarsi con suoi connazionali, ma con esito negativo. L’uomo dava notizie di sé solo alle ore 14,30, quando compariva improvvisamente negli uffici di Polizia per assolvere ai propri obblighi di firma. Qui, innanzi agli agenti della Sezione Misure di Prevenzione, Sicurezza e Cautelari, gli veniva notificato l’ordine di carcerazione, in virtù del quale è stato tradotto successivamente al “Lorusso e Cutugno” per l’espiazione della pena.

5 milioni e 860 mila dosi di vaccino somministrate finora in Piemonte

Sono 18.466 le persone che hanno ricevuto il vaccino contro il Covid comunicate sabato  all’Unità di Crisi della Regione Piemonte (dato delle ore 18). A 11.626 è stata somministrata la seconda dose.

Tra i vaccinati di ieri , in particolare, sono 3.833 i 12-15enni, 5.391 i 16-29enni, 2.70i trentenni, 2.472 i quarantenni, 1.801 i cinquantenni, 730 i sessantenni, 316 i settantenni, 168 gli estremamente vulnerabili e 136 gli over80.

Sono state 538 le persone vaccinate ieri nel corso dell’Open day del Valentino a Torino: un centinaio hanno utilizzato l’accesso diretto, le altre si erano prenotate nei giorni scorsi su www.ilPiemontetivaccina.it

Dall’inizio della campagna si è proceduto all’inoculazione di 5.680.545 dosi, di cui 2.588.507 come seconde, corrispondenti all’87,5% di 6.492.310 finora disponibili per il Piemonte.

No green pass, tensioni al corteo

Momenti di tensione al al corteo No Green Pass che come ogni sabato si svolge per le vie del centro di Torino. Centinaia i manifestanti, molti hanno svoltato in via Accademia delle Scienze, dove sono volati calci e spintoni all’indirizzo delle forze dell’ordine

Rivolta di migranti al Cpr, bruciati materassi

Alcuni migranti sono rimasti feriti nei momenti di tensione al Cpr di Torino, il Centro di Permanenza del Rimpatrio di corso Brunelleschi. Alcuni migranti in attesa di essere espulsi hanno incendiato i materassi dei moduli abitativi della cosiddetta ‘area rossa’, che ha subito gravi danni. Una colonna nera di fumo si è alzata. La polizia è intervenuta e ha accompagnato alcune persone in ospedale.

Denunciati per aggressione in branco a Mirafiori

Cinque giovani denunciati dagli agenti del commissariato

Cinque giovanissimi, due dei quali minorenni, residenti nel quartiere Mirafiori sono stati denunciati in stato di libertà per lesioni aggravate dagli agenti del Commissariato di zona.

Le indagini sono partite da una segnalazione di un’aggressione in strada, una sera di fine luglio, avvenuta nei pressi di via Gaidano, che coinvolse numerosi ragazzi. Nella circostanza, le volanti arrivarono sul posto velocemente, ma molti ragazzi erano scappati dopo aver sentito le sirene; alcuni a piedi, altri in auto. I poliziotti trovarono solo un ragazzo, con delle ferite al volto, sua mamma e la sua fidanzata. Agli agenti i tre raccontarono di un’aggressione organizzata e premeditata: la coppia era stata accerchiata da alcuni ragazzi sconosciuti, poi raggiunti da altri 3 soggetti arrivati con un’auto scura. Poi era iniziata la violenza: il ragazzino sbattuto a terra, colpito con calci e pugni. Derubato dei pochi euro in tasca, il suo cellulare calpestato e distrutto. La giovane resta in disparte e riesce a chiamare la polizia. Nel frattempo la mamma del ragazzo accerchiato e picchiato, vista dal balcone di casa la scena, scende a prestare soccorso al figlio. Il tutto dura pochi attimi, il gruppo si accorge che la polizia sta arrivando e tutti scappano in direzioni diverse.

Dopo le cure in ospedale, i ragazzi, entrambi minorenni, vengono ascoltati dagli investigatori del Commissariato Mirafiori: gli aggressori sono tutti sconosciuti, ad eccezione dell’ex fidanzato della giovane. Probabilmente, l’origine dell’aggressione è da ricondurre alla precedente relazione sentimentale

Le indagini portano i poliziotti a scandagliare tutti i profili social dell’ex fidanzato, un minorenne. Si ricostruiscono profili, contatti, amicizie, relazioni e interessi. Alla fine si compone un album fotografico con diversi amici. In 5, tutti presenti quella sera vengono riconosciuti e convocati in ufficio. L’ex fidanzato, per una situazione simile (altra ex fidanzata) risulta essere già stato denunciato lo scorso anno dagli agenti del Commissariato

Uno dei componenti del gruppo, oltre che per lesioni personali, è stato denunciato in stato di libertà anche per rapina e danneggiamento.