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Tronzano: “Il Piemonte si conferma leader nell’innovazione industriale”

Il Piemonte si conferma leader nell’innovazione industriale, l’industria piemontese è il motore della nostra economia e manifestazioni quali A&T 2025 rappresentano un’occasione per rafforzare il dialogo tra aziende, Università e centri di ricerca, accelerando il trasferimento tecnologico e la digitalizzazione delle imprese. E le istituzioni svolgono un ruolo chiave nel sostegno agli investimenti in ricerca e sviluppo”: lo ha dichiarato l’assessore regionale alle Attività produttive, Andrea Tronzano, intervenendo presso la Camera di Commercio di Torino alla conferenza stampa di presentazione della 19ª edizione della Fiera A&T Automation & Testing 2025.

La rassegna, in calendario dal 12 al 14 febbraio presso l’Oval Lingotto Fiere di Torino, è dedicata alle innovazioni tecnologiche e rappresenta un appuntamento strategico per imprese, startup e istituzioni, con focus su automazione, robotica, testing e intelligenza artificiale.

La Regione Piemonte – ha quindi evidenziato Tronzano – sostiene con investimenti mirati progetti di ricerca e sviluppo, coinvolgendo imprese e centri di ricerca. Per sostenere la crescita internazionale delle pmi ha recentemente attivato l’annualità 2025 del bando sui progetti integrati di filiera, che accompagna le aziende piemontesi sui mercati esteri in nove filiere strategiche, tra cui aerospazio, automotive, meccatronica e clean tech/green building. Aderendo a questa misura, le pmi potranno beneficiare di un’agevolazione sui costi di partecipazione a fiere internazionali, eventi b2b e percorsi di crescita competitiva per operare con successo nel contesto globale. Continueremo a puntare sull’innovazione – ha concluso l’assessore – per garantire uno sviluppo sostenibile e duraturo del nostro tessuto produttivo

Influenza aviaria, gli interventi attivati dalla Regione

In merito al caso di influenza aviaria riscontrato sul territorio dell’Asl TO4, si informa che il sospetto della malattia è stato rilevato dall’Istituto Zooprofilattico di Torino nella giornata di venerdì 31 gennaio a seguito di un aumento anomalo della mortalità presso un allevamento con sede all’interno del Comune di Chivasso.

Come previsto dalla normativa nazionale ed europea, l’allevamento è stato subito posto sotto sequestro da parte dei Servizi Veterinari dell’ASL TO4 e si è immediatamente proceduto a verificare tutte le movimentazioni di personale e mezzi da e per l’allevamento, al fine di risalire alla possibile causa di introduzione del virus (nel Nord Italia sono presenti alcuni focolai) e a impedirne la diffusione verso altri stabilimenti ( indagine epidemiologica).

La conferma di Influenza aviaria si è avuta nella giornata di sabato 1° febbraio da parte del Centro di Referenza Nazionale dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie: a seguito di ciò si è proceduto, come previsto dalla normativa, a istituire la Zona di Protezione (raggio di 3 chilometri dal focolaio) e la Zona di Sorveglianza (ulteriori 7 chilometri a partire dal focolaio): l’individuazione di queste zone è fondamentale per attuare le necessarie misure di sorveglianza sugli allevamenti presenti per escludere la diffusione del virus e ad attuare le dovute restrizioni nella movimentazione dei capi.

Contestualmente si è proceduto a controllare gli allevamenti piemontesi venuti in contatto con personale e mezzi transitati nell’allevamento in questione. Nella giornata di lunedì 3 febbraio è stata convocata l’Unità di Crisi presso l’ASL TO4 che ha visto la partecipazione del Settore veterinario della Regione, del Centro di Referenza per l’influenza aviaria di Padova, dell’Istituto Zooprofilattico di Torino e dell’ASL di Asti (coinvolta per una porzione di territorio dalla zona di sorveglianza), nel corso della quale sono state definite e programmate le attività di eradicazione ed estinzione del focolaio secondo quanto stabilito dalla normativa.

L’attività di depopolamento dell’allevamento avrà luogo a partire già nei prossimi giorni ad opera di personale sanitario dei Presidi Multizonali di Profilassi e Polizia veterinaria, al termine del quale si provvederà alla disinfezione della struttura. In assenza di ulteriori focolai l’allevamento potrà ripopolare e riprendere l’attività trascorso un periodo di circa un mese dal termine delle operazioni di disinfezione.

cs

Bici Murazzi, la famiglia del ragazzo ferito farà causa al Comune

La famiglia di Mauro Glorioso, lo studente di 23 anni che rimase gravemente ferito dopo il lancio di una bici dalla balaustra dei Murazzi, farà causa al Comune di Torino. Lo ha annunciato al Tg3  il padre del ragazzo. Il motivo è che nonostante l’area fosse pericolosa, non era stata messa in sicurezza. Nel frattempo Victor Ulinici, uno dei cinque imputati è stato condannato a 16 anni dalla corte d’appello di Torino.

A Volpiano un fumetto contro il bullismo

venerdì 7 febbraio si celebra la Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo, istituita nel 2017 su iniziativa del Miur nell’ambito del Piano nazionale per la prevenzione del bullismo e del cyberbullismo a scuola. Per questa occasione l’Istituto Comprensivo con Comune, Assessorato alla Cultura e Informagiovani di Volpiano presentano le iniziative per quest’anno scolastico, rivolte a questo importante tema che coinvolge da vicino le giovani generazioni. 

Dal 23 maggio al 6 giugno mostra fotografica “Combattere il bullismo ogni giorno” nata da un progetto realizzato in collaborazione tra l’associazione “Bullismo no grazie”, l’EPS UISP Ciriè-Settimo-Chivasso e l’ASD U.S. Borgonuovo, le fotografie realizzate dall’agenzia GS Studios sono diventate una mostra itinerante con l’obiettivo di sensibilizzare ragazzi e ragazze soprattutto nelle scuole: i soggetti fotografati non sono attori, ma giovani dell’Asd Borgonuovo di Settimo e dell’Istituto comprensivo Carlo Levi di Borgaro Torinese. In questa occasione verranno esposti i fumetti selezionati del concorso “Un fumetto per fermare il bullismo e il cyberbullismo”.

Il concorso si rivolge a tutti gli alunni dell’Istituto comprensivo di Volpiano.

«L’Informagiovani del Comune di Volpiano promuove l’iniziativa “Un fumetto per fermare il bullismo e il cyberbullismo” per stimolare una riflessione sul tema visto e purtroppo spesso vissuto dai giovani. Ci rivolgiamo ai giovani di Volpiano e in particolare agli alunni della scuola primaria e secondaria di primo grado del nostro Istituto Comprensivo. Grazie alla realizzazione di fumetti, intendiamo dar voce a idee, pensieri, storie e riflessioni, emozioni vissute sulla propria pelle, veicolate attraverso il potente mezzo di comunicazione che è il fumetto».

Per informazioni scrivere a infgiovani@comune.volpiano.to.it o telefonare allo 0119882344″


Il 4 giugno durante la giornata dedicata all’Educazione civica verranno consegnati i patentini per l’utilizzo dello smartphone.

Piemonte: Sono 2 i Comuni Plastic Free 2025 premiati

 Per il loro impegno per l’ambiente

 Sono 122 i Comuni Plastic Free 2025 che si sono distinti per la lotta contro gli abbandoni illeciti, la promozione di comportamenti responsabili, le opere di sensibilizzazione sul territorio nonché per l’impegno in una gestione virtuosa dei rifiuti urbani. L’elenco di borghi, paesi e città italiane che hanno superato la valutazione di Plastic Free Onlus, basata su ben 23 punti, è stato svelato a Montecitorio, in una conferenza stampa alla presenza dell’On. Mauro Rotelli, presidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei deputati, e dei vertici dell’associazione ambientalista. Due i Comuni Plastic Free del Piemonte, entrambi nella Città metropolitana di Torino: Pianezza e Rivalta di Torino.

Sono molto orgoglioso che la nostra iniziativa, giunta alla quarta edizione, raccolga ogni anno sempre più adesioni passando da 111 a 122 Comuni Plastic Free. – ha dichiarato Luca De Gaetano, fondatore e presidente di Plastic Free Onlus, l’associazione nata nel 2019 per contrastare l’abuso e l’inquinamento da plastica, oggi presente in oltre 30 Paesi nel mondo – I tantissimi Comuni che hanno deciso di sottoporre il proprio operato amministrativo in tema ambientale alla nostra valutazione sono il frutto dell’impegno quotidiano e concreto dei nostri referenti e volontari sul territorio. Attraverso una sensibilizzazione continua dei cittadini ma soprattutto dei giovani nelle scuole, riusciamo anno dopo anno a tenere alta l’attenzione delle pratiche virtuose necessarie per un futuro libero dall’eccesso di plastica. L’auspicio è che – ha concluso De Gaetano (Plastic Free) – sempre più Amministrazioni colgano l’incitamento e il supporto dei nostri 1.100 referenti italiani, donando così alle proprie comunità luoghi più piacevoli, puliti e sani da vivere“.

A ogni Comune Plastic Free verrà assegnato un livello di valutazione espresso in tartarughe: 1, 2 o 3, fino a un massimo di “3 tartarughe gold”. La consegna dei riconoscimenti e delle targhe con il relativo attestato di virtuosità si terrà il prossimo 8 marzo a Napoli presso il Teatro Mediterraneo, in un evento che celebrerà l’impegno per l’ambiente delle Amministrazioni locali.

Il contributo del Piemonte è stato fondamentale: grazie alla collaborazione con le Amministrazioni locali, siamo riusciti a siglare 32 protocolli d’intesa che hanno facilitato e rafforzato i rapporti con i referenti territoriali – dichiara Flavia Faccia, referente regionale Plastic Free – Queste intese rappresentano un prezioso strumento per promuovere pratiche virtuose a beneficio dell’intera comunità e per consolidare una rete di azioni concrete contro l’inquinamento da plastica. Il riconoscimento ai due Comuni torinesi non solo evidenzia l’impegno delle amministrazioni locali nella salvaguardia dell’ambiente, ma anche l’importanza di un’azione coordinata e partecipata, in cui ogni Comune può fare la differenza. Guardiamo al futuro con entusiasmo e speranza – aggiunge Flavia Faccia (Plastic Free) – confidando che sempre più realtà locali sapranno cogliere questa opportunità di innovazione e responsabilità ambientale. L’invito, dunque, è a unirsi a questa rete virtuosa: solo insieme, attraverso scelte condivise e l’impegno quotidiano, potremo garantire un ambiente migliore per le generazioni future”.

Ad illustrare l’impegno dell’associazione sui territori e l’impatto dell’azione di sensibilizzazione sulle amministrazioni sono stati Margherita Maiani e Lorenzo Zitignani, rispettivamente Segretario e Direttore generale di Plastic Free Onlus. La regione con più Comuni Plastic Free è stata l’Abruzzo, ben 16, seguita da Sicilia (14), Puglia e Veneto (12)Lombardia e Campania (10).

Ulteriori info su www.plasticfreeonlus.it

Iren premia le tesi sulla sostenibilità

Affrontare le sfide della sostenibilità declinando i principi ESG in interventi concreti. È questo l’obiettivo di ESG Challenge Iren 2025, l’appuntamento giunto alla III edizione e che traduce l’impegno del Gruppo Iren quale promotore di un confronto intergenerazionale sulle principali sfide ambientali odierne.

Realtà come Iren giocano un ruolo chiave nel promuovere un dialogo continuo sulla sostenibilità. ESG Challenge Iren 2025 nasce proprio come appuntamento per stimolare un confronto vivo e formativo tra finanza e mondo accademico, favorendo un’interazione intergenerazionale ricca di idee e prospettive” – ha commentato Luca Dal Fabbro, Presidente del Gruppo Iren. “Coinvolgendo i principali stakeholder e player nazionali che operano nel settore, l’appuntamento di oggi si conferma come riferimento fondamentale all’interno del dibattito sulla sicurezza energetica e sullo sviluppo sostenibile dell’Italia”.

Iren ha presentato le più importanti e urgenti sfide della sostenibilità su cui agire e richiamare l’attenzione di tutti i propri stakeholder nell’immediato futuro. Il Gruppo Iren, al centro di un costante processo trasformativo, è chiamato infatti ad affrontare grandi sfide strategiche che richiedono un approccio integrato e multidimensionale, capace di coniugare la sostenibilità ambientale, sociale e di governance con la fattibilità economica delle scelte adottate. Nel corso dell’evento sono state individuate le sfide ESG ritenute più urgenti per il 2025: la necessità di investire nella transizione green, di guidare i territori e le istituzioni e fare squadra con le comunità locali.

In un contesto di costante sinergia con il territorio sul quale l’azienda opera, Iren ha focalizzato l’attenzione su dieci sfide su cui si ritiene possibile incidere, con un cambio di passo, già nel 2025, e raggruppate in quattro aree, che comprendono l’azione delle aziende sul sistema e sul territorio, sulla transizione e sulla cultura e l’innovazione.

 

Tutti questi aspetti sono stati approfonditi nel dibattito che si è aperto con l’intervento di Luca Dal Fabbro, Presidente del Gruppo Iren ed è proseguito con Telmo Pievani, filosofo della scienza e professore presso l’Università degli studi di Padova. A seguire, tre tavole rotonde dedicate, tra gli altri, alla finanza ESG, alla just transition e ai Comitati Territoriali Iren, giunti nel 2024 a dieci anni di attività e dialogo con gli stakeholder locali. A concludere il ciclo di panel, l’intervento del Sindaco della città di Torino, Stefano Lo Russo.

Il Gruppo Iren ha in conclusione premiato le 10 tesi più innovative sulle tematiche ESG (Environmental, Social and Governance) e sostenibilità, selezionate tra oltre 450 candidature. I riconoscimenti sono stati assegnati a giovani studenti che si sono distinti per l’originalità e la rilevanza dei loro elaborati, dedicati allo sviluppo sostenibile delle comunità, alla valutazione e gestione degli impatti ambientali e all’implementazione di policy per il contrasto al cambiamento climatico. Una raccolta di elaborati che si distingue per la varietà dei temi affrontati, spaziando dal contrasto alla desertificazione all’emissione di green bond per la crescita sostenibile, fino ai casi di studio sulla produzione di idrogeno verde.

Elenco tesi vincitrici:

 

CHIARA CALEANDRO – Università La Sapienza, Laurea Magistrale

Fa “CO2” conti. Narrare l’insostenibilità della sostenibilità attraverso l’eco data visualization

 

MATTEO CATENAZZO – Università Bocconi, Laurea Magistrale

Promuovere una crescita sostenibile: l’emissione di sustainability-linked bonds influisce sulle performance ESG delle aziende?

 

NAUSICA D’ANDREA – Università degli Studi di Ferrara, Laurea triennale

Paesaggi desertici. Dall’inospitalità alla vita quotidiana: evoluzione del bacino del Simeto

 

ELENA FRASSINELLI – Università degli Studi di Milano, Laurea Magistrale

Liti strategiche e contenzioso climatico: un’analisi comparata

 

ALESSIO GIAMPIERI – Università Politecnica delle Marche, Laurea Magistrale

Ecosystem Service approach come strumento gestionale di praterie. Un caso di studio nella dorsale del Monte San Vicino

 

ALICE MANNUCCI – Università Roma Tre, Laurea Magistrale

Studio dell’efficienza del biochar per la rimozione di metalli pesanti da soluzioni acquose: valutazione del potenziale assorbente

 

DANIELE NARDONE – Università Roma Tre, Laurea Magistrale

Il governo societario delle banche

 

MARIA CRISTINA PINTO – Politecnico di Torino, Dottorato di ricerca

Opportunità e sfide dell’idrogeno verde nel quadro della transizione energetica: analisi delle potenziali cooperazioni transfrontaliere attraverso un approccio multidimensionale

 

ROBERTA POLI – Politecnico di Milano, Laurea Magistrale

Infrastrutture per la salute sostenibili: dall’analisi sistematica dello stato dell’arte alla proposta di strategie meta-progettuali per il Next Generation Hospital

AURORA PORTESINE – Università degli Studi di Genova, Laurea triennale

Studio di fattibilità tecno-economica per la produzione di idrogeno verde in differenti scenari africani

Carmagnola avvia il progetto di ‘Spazzamento con attivazione sociale’

 Pulizia urbana e inclusione per persone fragili, con sostenibilità economica ed ambientale

Il Comune di Carmagnola lancia un innovativo progetto di pulizia urbana con un forte valore sociale: il nuovo piano di “spazzamento con attivazione sociale” coinvolgerà persone fragili in attività di manutenzione e decoro della città, offrendo loro formazione e opportunità di reinserimento lavorativo. L’iniziativa garantirà un servizio più efficiente, una migliore qualità percepita dai cittadini e un risparmio per le casse comunali di circa 100.000 euro all’anno per tre anni.

Per ciò che riguarda la sostenibilità ambientale, è prevista l’eliminazione dell’uso di qualunque diserbante e il miglioramento della già eccellente raccolta differenziata

 

Otto anni di esperienza per un progetto che unisce decoro urbano, inclusione e sostenibilità economica

Il Comune di Carmagnola ha approvato un ambizioso piano operativo per il periodo 2025-2027, che mira a coniugare la pulizia e il decoro urbano con un’importante azione di inclusione sociale.

Il progetto, al via dal 1° marzo, prevede il coinvolgimento di persone in condizione di fragilità – disoccupati di lunga durata, over 58 in attesa di pensione, persone con difficoltà di inserimento lavorativo – che saranno impiegate nelle attività di spazzamento manuale e manutenzione di ampie aree pubbliche (vie, piazze, aree verdi) del territorio comunale attualmente gestite nell’ambito del servizio appaltato di igiene urbana, che si prevede di stralciare dal contratto in essere facente capo al Consorzio Chierese per i Servizi.

La gestione delle aree coinvolte sarà trasferita direttamente al Comune, consentendo una maggiore vicinanza ai cittadini e una risposta più rapida alle segnalazioni e necessità del territorio. Oltre ai benefici ambientali e alla maggiore efficienza del servizio, il progetto porterà un risparmio economico di circa 300.000 euro complessivi nei tre anni di attuazione.

Questa iniziativa è il risultato di un percorso avviato dal Comune di Carmagnola già nel 2017, con progettazioni specifiche dedicate all’inserimento lavorativo di persone con problematiche di varia natura. Nel corso degli anni, sono stati attivati percorsi di avvicinamento al lavoro in sinergia con i servizi sociali che hanno coinvolto ben 335 persone, permettendo loro di acquisire abilità sociali e comunicative fondamentali per un futuro reinserimento nel mondo del lavoro.

Un percorso di crescita per le persone coinvolte, che migliora inoltre la sostenibilità ambientale

Rispetto alle iniziative simili degli anni precedenti, questo piano prevede il supporto di una “equipe multidisciplinare per la grave emarginazione adulta”, composta da assistenti sociali, esperti del Centro per l’Impiego e rappresentanti di enti del terzo settore, per garantire un accompagnamento personalizzato.

Ne faranno parte un assistente sociale del CISA 31, il responsabile del Centro per l’Impiego, il responsabile del C.SM. ASL TO 5, il responsabile delle Cooperative Solidarietà, il dirigente dell’Area Amministrativa, il responsabile del Centro Competenze e il responsabile del Settore Giovani, Famiglie e Sport.

Questa squadra avrà il compito di monitorare i percorsi lavorativi, accompagnare i soggetti coinvolti nell’attivazione delle risorse territoriali disponibili e garantire un’efficace integrazione con le progettazioni già attive sul territorio, in linea con le “Linee guida per il contrasto alla grave emarginazione adulta”.

Un aspetto chiave del progetto riguarda la formazione. Tra le varie iniziative verrà attivato un percorso specifico per giardinieri tramite i corsi del programma Gol, che prevede 400 ore di teoria e 600 ore di pratica a fianco del personale comunale, offrendo ai partecipanti nuove competenze professionali, garantendo inoltre la completa eliminazione dell’uso di qualunque diserbante, sia chimico che biologico, sul suolo pubblico.

Dal 2017 il Comune ha sviluppato con successo un sistema di “carretti” per lo spazzamento manuale, strumenti che saranno ora modificati per consentire anche la raccolta stradale differenziata di vetro, plastica e alluminio, con la possibilità di migliorare ulteriormente l’eccezionale 87,8% di raccolta differenziata raggiunto da Carmagnola, coniugando sostenibilità ambientale ed efficienza operativa.

Sanpaolo acquista bitcoin: un “esperimento” che fa discutere

Una decisione rivoluzionaria quella assunta il 13 gennaio da Intesa San Paolo, che ha deciso di acquistare 11 bitcoin sborsando un milione di euro.

Da tempo Intesa San Paolo aveva costituito un desk all’interno della divisione Imi Cib denominato Digital asset & trading, per studiare il mercato, e ad inizio anno ha deciso che i tempi erano maturi per “saltare il fosso”.

Ricordiamo che il bitcoin è nato da un’idea del fantomatico Satoshi Nakamoto che ha lanciato la sua creatura come” moneta digitale”. Lo stesso nome prescelto per individuarlo lo esprime chiaramente: un bit in informatica è l’unità standard di misura della quantità di informazione, e deriva dal mix dei termini “binary” (binario) e “digit” (cifra), mentre coin significa “moneta”.

In realtà come moneta non ha mai avuto spazi significativi: dopo il primo leggendario acquisto di due pizze a Miami pagate 10 bitcoin (oggi un milione di dollari!) non ci sono mai state consistenti operazioni di compravendite utilizzando valute digitali.

In Italia, ad esempio, sono censiti poco più di 1.000 esercizi commerciali che accettano bitcoin in pagamento di merci o servizi; ed alcuni di questi, interpellati per avere dettagli, hanno candidamente ammesso di non aver mai venduto nulla ricevendo criptovalute

Però queste entità, diventate ormai numerose (sono ormai quasi 10.000) hanno avuto un’enorme diffusione quando hanno mutato pelle, trasformandosi (grazie ad efficaci azioni di comunicazione organizzata dai player) in “riserva di valore”, cioè in una forma di investimento.

Basti pensare che il bitcoin è reclamizzato abbinandolo ad una moneta d’oro (oro, sinonimo di valore eterno, riconoscibile ed accettato ovunque nel mondo) sulla quale campeggia una B con due trattini verticali che scimmiotta il simbolo del dollaro USA (una S con due trattini verticali). Altrettanto avviene con Ethereum, Dogecoin, Polkadot… monete fisiche scintillanti, altro che impalpabili entità vaganti del cloud, per rimuovere resistenze psicologiche verso la novità dando loro un’apparente concretezza.

Ciò premesso, riprendiamo la posizione delle autorità che controllano e regolano i mercati monetarie, che non apprezzano uno strumento finanziario che pretende di essere una moneta svincolata dai controlli pubblici a tutela dei risparmiatori.

Da alcuni anni le autorità monetarie dei principali paesi hanno cominciato a studiare il problema di cosa fare per evitare le conseguenze dell’anarchia monetaria.

In Italia il 28 aprile 2021 le due massime autorità di vigilanza e controllo italiane, Consob (responsabile della regolarità dei mercati finanziari) e Banca d’Italia (responsabile del sistema bancario) hanno ritenuto opportuno lanciare un avvertimento al pubblico, con la diffusione di un comunicato stampa congiunto (primo in assoluto, segno significativo dell’importanza annessa al tema), dal titolo chiarissimo: Consob e Banca d’Italia mettono in guardia contro i rischi insiti nelle cripto-attività.

Si legge fra l’altro che: “L’operatività in cripto-attività presenta rischi di diversa natura, tra cui: la scarsa disponibilità di informazioni in merito alle modalità di determinazione dei prezzi; la volatilità delle quotazioni; la complessità delle tecnologie sottostanti; l’assenza di tutele legali e contrattuali, di obblighi informativi da parte degli operatori e di specifiche forme di supervisione su tali operatori nonché di regole a salvaguardia delle somme impiegate. Si segnala, altresì, il rischio di perdite a causa di malfunzionamenti, attacchi informatici o smarrimento delle credenziali di accesso ai portafogli elettronici.

Ritengo inoltre opportuno citare quanto affermato dal Governatore della banca centrale italiana Fabio Panetta in occasione dell’assemblea del 2024 dell’ABI (Associazione Bancaria Italiana).

In quell’occasione Panetta aveva definito le criptovalute “prive di valore intrinseco, aggiungendo che “sono create mediante scritture informatiche e non vi è alcun soggetto né alcuna attività reale o finanziaria che ne assicuri il valore”. E ancora. “Sono talvolta scambiate su circuiti informali e opachi, su piattaforme non sottoposte ad adeguati controlli. Coloro che le detengono hanno l’obiettivo principale di rivenderle a prezzi maggiori, in alcuni casi quello di eludere le norme fiscali, di lotta al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo”. Ed ha concluso affermando che: “In genere, queste cripto attività rappresentano di fatto una scommessa speculativa ad alto rischio il cui valore è svincolato da fondamentali. Per questi motivi il loro valore registra fortissime oscillazioni. Come è evidente, esse non hanno le caratteristiche per svolgere le tre funzioni proprie della moneta: pagamento, riserva di valore e unità di conto”.

Parole pesanti come pietre, inequivocabili, eppure…

Eppure Intesa San Paolo ha destinato un milione di euro per comprare 11 bitcoin.

In un comunicato la banca (evidentemente conscia delle reazioni dell’opinione pubblica) ha messo le mani avanti precisando che non si tratta di un primo passo per offrire criptovalute ai clienti, né di entrare come operatore attivo sul mercato, ma di un “esperimento” e di un “adeguamento a quanto altre banche internazionali hanno già fatto”.

Precisazioni che al momento tranquillizzano correntisti e clienti della banca che non potranno essere stimolati ad operare su questi mercati estremamente speculativi.

L’auspicio è che, dopo anni di discussioni, moniti, avvertimenti, si possa giungere ad una definitiva regolamentazione di bitcoin e simili, giungendo ad una posizione netta e chiara: se le autorità monetarie le accetteranno, via libera per tutti, altrimenti occorrerebbe bloccare alla fonte ogni possibilità di “contaminazione” tra mercati ufficiali e regolamentati e mercati privati dalla dubbia consistenza.

Gianluigi De Marchi 

  • Giornalista e scrittore finanziario demarketing2008@libero.it

Dispositivo Mostcare donato al Regina Margherita da Specchio dei Tempi

E’ stato presentato MOSTCARE, donato dalla Fondazione “La Stampa – Specchio dei Tempi. ETS” al Blocco operatorio pediatrico dell’ospedale Infantile Regina Margherita di Torino (responsabile la dottoressa Simona Quaglia) E’ un dispositivo, prodotto dalla ditta Vygon, destinato al monitoraggio in tempo reale e continuo di parametri cardiocircolatori, attraverso un algoritmo brevettato che analizza la forma dell’onda della pressione arteriosa durante ogni ciclo cardiaco, campionando ad una frequenza di 1000 Hz.

E’ utilizzabile su pazienti pediatrici e neonati, anche di peso inferiore a 700 grammi, e richiede il posizionamento di un catetere in un vaso arterioso.

La sua maneggevolezza e trasportabilità lo rendono adatto all’utilizzo in sala operatoria, in rianimazione o ovunque si renda necessario un monitoraggio di parametri cardiocircolatori avanzato.

Il costo del dispositivo donato é di circa 45000 euro.

Erano presenti: Lavinia Elkann, Federico Riboldi, Andrea Tronzano, Andrea Gavosto, Franca Fagioli, Emanuele Ciotti, Giovanni Messori Ioli e Simona Quaglia.

Lavinia Elkann, Presidente della Fondazione, ha dichiarato: “Dobbiamo ringraziare i cittadini e le cittadine piemontesi che hanno donato a Specchio dei tempi, dandoci la possibilità di regalare questo strumento molto avanzato a uno dei punti di eccellenza della sanità piemontese. La Fondazione si impegna sempre di più a localizzare le proprie attività nella Regione Piemonte, concentrandosi su progetti che aiutano mamme e bambini non solo dal punto di vista sociale ed economico, ma anche sanitario.”

Il dispositivo donato verrà posizionato nel Blocco operatorio, dove, con più di 5200 interventi chirurgici all’anno e la crescente complessità dei casi trattati potrà essere molto utile nella gestione intraoperatoria di numerosi piccoli pazienti complessi, nell’ambito della nostra costante attenzione alla qualità delle cure offerte. Ringrazio la Fondazione “La Stampa – Specchio dei tempi. ETS” che ha immediatamente sposato la nostra filosofia e ci ha permesso di aggiungere un tassello in più alla qualità delle cure offerte” commenta la professoressa Franca Fagioli (Direttore del Dipartimento Patologia e Cura del Bambino ospedale Regina Margherita).

L’intervento chirurgico rappresenta la fase centrale del percorso del paziente chirurgico, con una continua attenzione alla ricerca del miglioramento delle performances clinica ed organizzativa, richiesto da un contesto di sempre maggior complessità dei pazienti trattati.

Il monitoraggio emodinamico avanzato è fondamentale nella gestione del paziente critico e chirurgico ad alto rischio per un tempestivo riconoscimento delle alterazioni cardiocircolatorie ed una precoce attuazione dei protocolli di trattamento più adeguati, grazie all’integrazione dei dati con altri parametri clinici e strumentali” dichiara la dottoressa Simona Quaglia (Direttore Anestesia e Rianimazione pediatrica dell’ospedale Regina Margherita).

Accuratezza dei dati forniti ed invasività del sistema di monitoraggio sono fattori estremamente importanti, con sviluppo e crescente diffusione, anche per la popolazione pediatrica, di sistemi semiinvasivi, a minor impatto in termini di rischi e di disagio per il paziente rispetto ai sistemi invasivi, introdotti già da diversi anni.

Ancora una volta grazie alla collaborazione tra pubblico e privato centriamo l’obiettivo di dotare l’ospedale Regina Margherita di strumentazioni e tecnologie d’avanguardia in grado di migliorare l’assistenza e garantire cure eccellenti ai nostri bambini. Ai donatori va il nostro grazie così come a tutti i medici, al personale sanitario e a tutti coloro che ogni giorno dedicano professionalità, passione e impegno al nostro sistema sanitario” dichiarano il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’Assessore alla Sanità Federico Riboldi.

Seminario “La ferrovia Torino-Ceres: un’interconnessione verso il futuro”

Giovedì 13 febbraio alle 9 nella Sala Trasparenza della Regione

La Regione Piemonte, in collaborazione con Scr Piemonte S.p.A. e Ordine degli Ingegneri della Provincia di Torino, organizza il seminario “La ferrovia Torino-Ceres: un’interconnessione verso il futuro”. L’evento si terrà giovedì 13 febbraio, dalle 9, nella Sala Trasparenza del Grattacielo Piemonte, in piazza Piemonte 1, a Torino.

Durante la mattinata, verranno presentati i risultati del progetto di ricerca BRIDGE|50, che ha analizzato lo stato di conservazione delle strutture del viadotto di corso Grosseto, demolito nel 2019. L’obiettivo è esaminare la vita residua delle infrastrutture in calcestruzzo armato e precompresso costruite negli anni ’70.

Nel pomeriggio, il focus sarà sull’interconnessione della ferrovia Torino-Ceres alla rete Rfi, un’opera strategica inaugurata nel gennaio 2024. Verranno discussi anche l’implementazione del servizio metropolitano e le prospettive di sviluppo per il collegamento tra Torino e l’Aeroporto di Caselle.

L’incontro rappresenta un’importante occasione per condividere esperienze, conoscenze e risultati tra istituzioni, enti di ricerca e professionisti del settore. Sarà un momento di dialogo collaborativo sui temi dell’interconnessione ferroviaria, dell’innovazione infrastrutturale e della costruzione di una mobilità più sostenibile e integrata.

Ad introdurre i lavori, per la Regione Piemonte interverrà l’assessore alle Opere Pubbliche, Difesa del Suolo, Protezione Civile, Trasporti, Marco Gabusi, per Scr Piemonte S.p.A., il direttore generale Egidio Bianchini. L’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Torino sarà rappresentato dal presidente Giuseppe Ferro.