CRONACA- Pagina 908

“Biosafety and Bioterrorism”, seminario alla Scuola di Applicazione

 “Necessità di un approccio interdisciplinare alle questioni della biosicurezza e delle biominacce”.

Si è concluso il primo modulo formativo europeo

Per la prima volta, nell’ambito del programma europeo di internazionalizzazione degli studi per i Cadetti e Ufficiali frequentatori denominato “European initiative for the exchange of young officers” (EMILYO), il Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito con la Scuola Universitaria Interdipartimentale in Scienze Strategiche (SUISS) dell’Università degli Studi di Torino (UNITO) e in collaborazione con l’Hellenic Military Academy of Combat Support Officers e la Aristotle University di Salonicco, ha organizzato, in modalità online con l’utilizzo di virtual classroom, un modulo formativo comune incentrato sulla biosicurezza e sul bioterrorismo.

Trentasei i partecipanti, tra i quali dieci Ufficiali del 199° Corso, diciannove studenti della SUISS e sette frequentatori militari greci dell’Hellenic Military Academy of Combat Support Officers e dell’Hellenic Military Nursing Academy. Tra gli argomenti trattati: bioterrorismo, tipologie di agenti patogeni, zoonosi, contaminazione dell’acqua, contaminanti alimentari, epidemiologia degli enterobatteri patogeni nell’uomo e nel bestiame, malattie animali come armi biologiche. Si sono affrontati gli argomenti con la necessità di un approccio interdisciplinare alle questioni della biosicurezza e delle biominacce. In particolare, le tematiche di ampio interesse hanno consentito di approfondire e contestualizzare gli studi effettuati dagli studenti civili e militari con le relative applicazioni nell’ambito della minaccia biologica in tutti gli ambiti nei quali possa manifestarsi.

Il Comandante dell’Istituto di Formazione, Generale di Divisione Salvatore Cuoci, nel suo intervento di saluto ha sottolineato l’importanza dell’insegnamento e della continua ricerca in tale ambito volta a sviluppare programmi di tutela della salute pubblica.

Gli interventi sono stati tenuti da professori, docenti ed esperti appartenenti al Dipartimento di Biotecnologie Molecolari e Scienza della Salute di UNITO e a cura di Ufficiali degli Istituti di formazione delle Forze Armate elleniche e accademici della Aristotle University di Salonicco.

Il seminario con la valenza di due crediti formativi universitari (CFU), ha costituito per i partecipanti un ulteriore momento di arricchimento formativo scientifico ed internazionale, che qualifica l’offerta ed amplia le tematiche del Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito, istituto militare sempre pronto anche in questo caso a formare i suoi frequentatori militari e civili in tutti quegli ambiti nei quali si evolvono le moderne minacce.

(foto archivio il Torinese)

 

 

 

 Si vestono a strati e tentano il furto in via Lagrange

Due arresti della Polizia

E’ l’ora di punta di giovedì quando l’addetto alla vigilanza di uno store di via Lagrange nota due ragazzi aggirarsi con fare sospetto tra le corsie dedicate all’abbigliamento sportivo. Qui prelevano due paia di scarpe e diversi capi di abbigliamento di marca e si allontanano. Quando il vigilantes nota che i due giovani stanno abbandonando il locale con addosso i capi che avevano prelevato dagli scaffali, li ferma. I due stranieri, entrambi cittadini marocchini di 25 e 26 anni con precedenti di Polizia, il primo sottoposto alla Misura Cautelare dell’Obbligo di Presentazione alla PG per spaccio, sono stati arrestati dagli agenti delle volanti per tentato furto in concorso. Avevano asportato complessivamente 130 euro di capi di abbigliamento.

Strada Pianezza: “Quel cordolo è pericoloso”

“Insieme ai cittadini che ci hanno segnalato il problema abbiamo effettuato un sopralluogo in strada Pianezza, in prossimità dell’uscita della tangenziale sud dove abbiamo riscontrato il cordolo dello spartitraffico completamente danneggiato.
Abbiamo subito allertato le istituzioni richiedendo una riparazione celere, in quanto questo tratto di strada è molto frequentato e quindi ad oggi in condizioni pericolose per centinaia di automobilisti.
Speriamo che almeno in questa occasione i cittadini non debbano attendere mesi per la riparazione, in quanto la sicurezza sulle strade della nostra città deve essere una priorità”.
Lo dichiara Marina Trombini, presidente dell’associazione Giustizia & Sicurezza.

Ucciso a coltellate dal rivale al mercato di Porta Palazzo

Ieri pomeriggio nel pieno del mercato di Porta Palazzo, un uomo di nazionalità cinese, titolare di un banco commerciale, di 45 anni, è stato ucciso a coltellate  in piazza della Repubblica

L’omicidio è avvenuto al culmine di un litigio davanti al Mercato Centrale, tra la folla. La polizia ha fermato un suo connazionale. Ha 54 anni ed è accusato di essere l’autore del delitto che sarebbe maturato nell’ambito di rivalità di lavoro.

Valenza, la sicurezza è su Facebook

DAL PIEMONTE Da alcune settimane la Polizia Locale di Valenza ha una presenza sui social con una pagina Facebook, ‘Polizia Locale Città di Valenza’.

 

Si tratta di uno strumento di dialogo con la cittadinanza attraverso il quale vengono affrontati vari temi della sicurezza stradale, ma anche dell’educazione civica, curiosità, informazioni per tutti i cittadini, grandi e piccoli, giovanissimi, giovani e più maturi. “In questo modo vogliamo informare la cittadinanza di tutto quello che viene effettuato dalla Polizia Locale di Valenza – dice il Comandante Gianluigi Talento – anche se il canale di comunicazione per segnalazioni, suggerimenti, richieste, rimane sempre il contatto diretto con il nostro Comando di viale Santuario”. La pagina si avvale della collaborazione, quanto a materiali e documenti, dell’ANVU – Associazione Nazionale Vigili Urbani e dell’immagine di Civic il simpatico personaggio creato dall’estro artistico dell’assistente Daniele Giolito che accompagnerà i Valenzani nel rapporto con la loro Polizia Locale.

Ruba un cellulare: arrestato dalla polizia pochi minuti dopo

Il giovane ha tentato la fuga a bordo di un monopattino

Approfittando di un momento di distrazione di un cittadino bengalese che stava facendo la spesa, gli ha sfilato il cellulare dalla tasca del giubbotto e si è allontanando a bordo di un monopattino. Un amico della vittima ha, però, riconosciuto l’autore del furto, un cittadino algerino di 20 anni, e avendone il cellulare, lo ha contattato. Il ladro proponeva loro di vedersi al ponte di ferro sito all’incrocio fra Corso Vercelli e Lungo Dora Napoli, per la restituzione del telefonino al prezzo di 20 €. Nelle fasi della contrattazione fra la vittima del reato ed il ladro, transitava davanti al ponte una pattuglia di polizia del Comm.to Barriera Milano; visti gli agenti, il malfattore si dava alla fuga prima di aver restituito il telefonino alla vittima. Accortosi che stava per essere raggiunto, si disfaceva di numerosi frammenti di hashish, gettandoli sul ponte e del cellulare rubato. Una volta fermato, veniva trovato in possesso di un frammento di hashish di 5 grammi del quale non era riuscito a disfarsi in tempo e, in merito al cellulare, dichiarava che non sapeva di chi fosse. Negli istanti successivi giungevano sul luogo la vittima del furto in compagnia dell’amico che spiegavano quanto era appena accaduto. Il ventenne, già noto per precedenti di polizia inerenti agli stupefacenti e per reati contro la persona, è stato arrestato per furto aggravato, violazione della Legge sugli stupefacenti e per danneggiamento, poiché all’interno degli uffici di polizia si è anche reso protagonista del danneggiamento della celletta di sicurezza.

 

Aggredisce nuovamente la fidanzata per questioni di gelosia

Arrestato dalla Polizia 

La folle gelosia del ragazzo lo aveva condotto, lo scorso martedì, al culmine  dell’ennesimo litigio, ad aggredire la fidanzata, strattonandola e rapinandola del telefonino, al cui interno era certo avrebbe trovato prove di tradimento. Poche ore dopo  aveva restituito a dei parenti di lei il telefonino; in merito, era stato denunciato da personale della Polizia di Stato per rapina. Dimessa dall’ospedale, la vittima era rientrata casa; ma il suo fidanzato, dopo appena 3 giorni, si era ripresentato alla sua porta implorando il suo perdono e chiedendole di riaccettarlo in casa. La ragazza si è fidata, nonostante le lesioni subite durante la rapina, e lo ha fatto entrare. L’indomani mattina, il ragazzo ha svegliato la fidanzata all’alba, nuovamente furioso per supposte frequentazioni con altri uomini. Alla risposta negativa di lei, ha colpito con calci e pugni i muri in cartongesso presenti nell’appartamento, danneggiandoli in modo grave. Questa volta, le urla della ragazza hanno allarmato i vicini che hanno segnalato la cosa al 112 NUE.  Personale della Squadra Volante e del Comm.to Madonna di Campagna sono intervenuti tempestivamente sul luogo ed hanno arrestato il giovane per maltrattamenti in famiglia.

Doppio furto nel cantiere dove era in prova

Fermato dagli agenti dagli agenti del Commissariato Dora Vanchiglia

Sabato pomeriggio, gli agenti del Commissariato Dora Vanchiglia vengono inviati in via Bergamo dove un uomo si è introdotto in un cantiere edile dopo aver danneggiato la recinzione. Giunti sul posto, gli agenti del commissariato rintracciano l’uomo, un ventiseienne cittadino rumeno, in via Pavia.

Fermato dai poliziotti, lo straniero dice loro di essere un operario di una ditta appaltatrice e di aver prelevato del materiale dal cantiere perché gli serve in un altro sito nei giorni successivi. Date le circostanze di tempo, gli agenti fanno accertamenti dai quali emerge il danneggiamento della porta d’ingresso. Il capo cantiere giunto sul posto constata anche l’ammanco di alcuni materiali tra i quali un martello pneumatico del valore di 700 euro. L’uomo, inoltre, riconosce sì nel reo un dipendente di una ditta sub-appaltatrice ma questi non aveva né le chiavi del cantiere, né l’autorizzazione ad entrare nell’area e a prelevare attrezzi. Il cittadino straniero, inoltre, fornisce al capo cantiere una versione differente rispetto a quella fornita ai poliziotti circa la sua presenza sul posto.

Al responsabile del cantiere vengono mostrati gli oggetti trovati in possesso del ventiseienne rumeno. Tra questi, però, manca proprio l’attrezzo di maggior valore: il martello pneumatico, attrezzo che verrà poi trovato a casa dello straniero nel quartiere Barriera Milano e riconsegnato come il resto della refurtiva al legittimo proprietario. L’uomo ha anche cercato di eludere la perquisizione, indicando come domicilio un appartamento del quartiere San Paolo.

Alla luce dei fatti, il reo è stato arrestato per il furto commesso sabato pomeriggio e denunciato per quello del martello pneumatico avvenuto però nella serata precedente.

 Le pantofole tradiscono il pusher

In casa nascondeva stupefacente e denaro, arrestato per resistenza e spaccio

Gli agenti del Commissariato Barriera Milano stanno pattugliando l’area di competenza quando, mercoledì sera in via Malone, riconoscono un uomo, già arrestato in precedenza per spaccio, che si aggira in ciabatte. Questi, all’atto del controllo, tiene il pugno serrato e non si mostra per niente collaborativo; anzi, ad un certo punto, spintona gli agenti e porta il contenuto della mano alla bocca. Con sé ha diversi frammenti di cocaina parte dei quali riesce ad ingerire

 Il 31enne del Gabon ha con sé anche un telefono cellulare che, all’interno della cover, nasconde una lametta, probabilmente utilizzata per suddividere lo stupefacente. Gli agenti trovano anche un mazzo di chiavi dei quali lo straniero non ne riconosce l’appartenenza. Il fatto che sia in pantofole, però, fa presumere agli agenti che lo straniero abiti nei dintorni, così gli agenti effettuano un controllo portone per portone. Ciò consente loro di individuare l’alloggio del 31enne in via Chiusella.

Una volta fatto ingresso nell’appartamento l’uomo si catapulta sul letto nel tentativo di nascondere una scatolina. All’interno gli operatori trovavano 2 frammenti di cocaina e 455 euro in banconote di piccolo taglio. Il trentunenne viene arrestato per violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale oltre che per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio. L’uomo aveva a carico la Misura Cautelare del Divieto di Dimora nel comune di Torino.

Chiudono le ecoisole di San Donato

Come già comunicato precedentemente, Amiat Gruppo Iren ricorda che a partire dal 26 maggio 2021 verranno definitivamente chiuse le nuove ecoisole in attivazione nel quartiere di San Donato e si potrà accedere ai cassonetti solo tramite la propria tessera elettronica.

La zona interessata include l’area compresa tra corso Francia, corso Alessandro Tassoni, corso Svizzera, Fiume Dora, corso Potenza, via Nole, corso Umbria e corso Principe Oddone.

 

Per aiutare e facilitare i conferimenti dei rifiuti per tutti i cittadini residenti nelle suddette aree, da oggi e fino al 4 giugno 2021, operatori Amiat presidieranno le ecoisole della zona, spostandosi sul territorio, per assistere gli utenti al corretto uso delle stesse e per ricordare le buone norme di una raccolta differenziata efficace.

Inoltre, sempre nello stesso periodo verranno affisse locandine informative sui nuovi cassonetti per ricordare la data di chiusura imminente e per sollecitare chiunque non abbia ancora ritirato le tessere a recarsi al punto info distributivo allestito presso la sede A.I.P.S.D., in via Pinelli 22/F aperto fino al 12 giugno 2021tutti i giovedì e venerdì dalle 16.00 alle 20.00 e tutti i sabati dalle 9.00 alle 13.00.