Arrestato dalla Polizia
Un cittadino marocchino di 40 anni, con pregiudizi di polizia, si è reso responsabile, la scorsa domenica, di una rapina ai danni di un giovane che stava camminando su corso Giulio Cesare. Lo ha avvicinato con una scusa e gli ha intimato di consegnargli il telefonino. La vittima non ha acconsentito, custodendo il cellulare nelle tasche del giubbotto. Ne è nata una colluttazione violenta, durante la quale il rapinatore si è riuscito ad impossessare del telefonino e lo ha minacciato con due coltelli, dicendo alla vittima di allontanarsi, altrimenti, lo avrebbe ferito. In quell’istante transitava a pochi metri una pattuglia della Squadra Volante che, intuito quanto accaduto, fermava il responsabile dei fatti quasi nell’immediato. A seguito di perquisizione, l’uomo è stato trovato in possesso dei due coltellini utilizzati per la rapina e di un telefonino di dubbia provenienza, per cui è stato anche denunciato per ricettazione, oltre ad essere stato arrestato per rapina aggravata.
Nuovi fondi dalla Regione per la polizia municipale
Nei prossimi tre anni la Regione Piemonte spenderà 890 mila euro per la formazione della polizia locale. Lo ha detto l’assessore competente, Fabrizio Ricca, illustrando il Defr in prima Commissione, presieduta da Carlo Riva Vercellotti.
“Già nel 2021, con quattro corsi, abbiamo formato 360 agenti di polizia locale appena assunti”, ha spiegato Ricca. “Oltre alla formazione in ingresso, il piano formativo prevede corsi di aggiornamento per il personale e di formazione manageriale per comandanti e dirigenti del corpo. Nel piano sono state inserite anche nuove tematiche, come la sala operativa e le comunicazioni via radio, la normativa sui cittadini stranieri o l’aggiornamento sulle sostanze stupefacenti”.
Dalle minoranze (Pd,Luv) è stato posto il problema degli organici e dell’aumento delle competenze della Polizia locale, con la necessità di nuove risorse. L’assessore ha ricordato che le assunzioni vengono fatte dai Comuni, e che la Regione, in presenza di nuovi agenti, li forma per il servizio. Soddisfazione per l’operato della Giunta è stato espresso da Federico Perugini (Lega).
Tre nuovi semafori Vista Red saranno collocati tra Vittorio Emanuele II e corso Vinzaglio, tra corso Turati e corso Unione Sovietica, nell’incrocio di corso Bramante e in piazza Pitagora, all’angolo con corso Orbassano. La scelta dei luoghi è stata fatta per la pericolosità e per il numero di incidenti registrati. Le multe vanno da 42 a 173 euro nei casi meno gravi. Invece se l’automobilista supera l’incrocio con il rosso, la sanzione passa dai 167 a 666 euro e sei punti della patente. La decurtazione dei punti è doppia per i neopatentati e la multa è più salata dopo le 22.
Attenzione alle truffe via Whatsapp
Sabato pomeriggio, dopo aver fatto la terza dose del vaccino, ricevo un messaggio da un’amica che mi chiede come sto. Che carina, penso. Ci siamo viste ieri sera e mi chiede se al centro vaccinale è andato tutto bene. Nel caso ve lo chiedeste, a parte un po’ di febbre sopraggiunta in tarda serata, si, è andato tutto bene.
Rispondo a quel messaggio dicendo che sono in gran forma. A questo punto “lei” mi chiede un favore. Certo, rispondo, dopotutto è una mia carissima amica, ci conosciamo da almeno quindici anni.
Poiché le è scaduta la carta di credito, e deve pagare delle commissioni su Internet, mi chiede se può usare la mia.
M’insospettisco, perché non è da lei fare una richiesta simile, né lasciarsi sorprendere da una carta di credito scaduta. Così le dico che la chiamo. Replica che non può rispondere per il momento, ma che posso mandarle di dati della carta via Whatsapp o girarle direttamente una foto.
È qui che il campanello d’allarme si trasforma nello squillo di trombe di un’intera banda di ottoni.
Mando immediatamente un messaggio via Facebook alla mia amica e le chiedo se mi ha appena fatto una richiesta via Whatsapp. Appena risponde di no, capiamo che il suo telefono è stato manomesso.
Il mio interlocutore, nel frattempo, continua a chiedermi come mai non rispondo. Lo vedo online per tutto il tempo, anche perché sta cercando di truffare molte altre persone nella rubrica telefonica della mia amica.
La richiesta è per tutti uguale: devo fare un pagamento ma ho la carta di credito scaduta e mi servono solo 125 euro.
Mentre lei procede immediatamente ad avvisare tutti i suoi contatti, io chiamo il 113. La polizia mi spiega che non si può fare molto. È difficile risalire al truffatore, che potrebbe essere ovunque nel mondo, ma bisogna subito che la mia amica faccia denuncia. Ovviamente non bisogna mai divulgare i dati delle proprie carte di credito o del conto bancario e bisogna immediatamente bloccare il numero. La polizia può intervenire solo se questi individui danno un appuntamento fisico per ritirare i soldi. In genere succede con gli anziani, per cui le forze dell’ordine possono procedere con un appostamento e coglierli così in fragrante.
Ma cosa è successo esattamente?
È possibile ricevere via sms o tramite social network la richiesta di collegarsi a un sito. Forse vi sarà capitato di ricevere un messaggio che parla di un pacco che vi è stato recapitato ma che è stato bloccato da qualche parte. Non cliccate mai su quei link e non fornite il vostro numero di cellulare.
State attenti anche alle email che vi dicono di cliccare su un fantomatico link per ripristinare un servizio di app. Nel caso della mia amica, la truffa è partita da un numero di telefono con prefisso 342 che le chiedeva appunto di ripristinare il servizio Whatsapp.
Cosa bisogna fare?
Innanzitutto non fornire dati e password. Lo so, l’ho già scritto, ma serve ripeterlo. Non cliccare sui link che vi chiedono di inserire una password.
Se siete in attesa di un pacco, chiedete a chi lo ha spedito quale corriere ha usato. Poi andate sul sito ufficiale, inserite il numero di spedizione e verificatene lo stato per capire dove si trova.
Se vi contatta qualcuno che dice di essere un vostro amico, fategli una domanda assurda. Un contatto della mia amica ha chiesto ai truffatori come sta il fratello, ben sapendo che lei è figlia unica.
Avvisate gli anziani, sono loro le vittime preferite di questi delinquenti. È non vergognatevi se siete stati voi stessi vittime di un raggiro, queste truffe sono davvero ben congegnate.
E infine, non abbiate timore a rispondere di no a una richiesta di soldi. Non siete meschini, taccagni o scontrosi, semplicemente prudenti.
Quanto ai truffatori di sabato, non solo non sono riusciti a ottenere denaro, si sono rivelati anche dei gran maleducati. Almeno un saluto ai lettori del Torinese potevano farlo!
Loredana Barozzino
Sciopero del personale mobile delle ferrovie
Dalle ore 3 del 21 alle ore 2 del 22 novembre
La segreteria regionale del sindacato ORSA ha proclamato uno sciopero del personale mobile delle Direzioni Regionali Piemonte e Valle d’Aosta di Trenitalia, dalle ore 3.00 di domenica 21 alle ore 2.00 di lunedì 22 novembre 2021.
Un arrestato, 19 indagati, 3.771 persone controllate, di cui 709 persone con precedenti. 265 pattuglie impegnate nelle stazioni e 26 in abiti civili per attività antiborseggio.
77 i servizi di vigilanza a bordo treno per un totale di 186 treni presenziati. 19 servizi lungo linea e 28 di ordine pubblico. Questi i risultati dell’attività settimanale, dall’8 al 14 Novembre 2021, del Compartimento polizia ferroviaria per il Piemonte e la Valle d’Aosta.
Durante la settimana sono stati disposti mirati servizi di vigilanza e contrasto alla microcriminalità presso alcune stazioni non presidiate dal personale di Polizia, con l’impiego di pattuglie nelle ore pomeridiane e serali, anche a bordo treno, in particolare nella Provincia di Torino: Torino Lingotto, Pinerolo, Avigliana, Rivarolo Canavese e Susa; nella provincia di Cuneo: Mondovì e Fossano.
Nella stazione di Torino Porta Nuova, un 29enne marocchino è stato arrestato dagli agenti della Polizia ferroviaria in quanto destinatario di un provvedimento di carcerazione per rapina. L’uomo, che alla vista dei poliziotti ha iniziato a dare segni di nervosismo e ha cercato di eludere il controllo nascondendosi dietro una colonna, è stato fermato per accertamenti. Accompagnato negli uffici di Polizia è emerso che era ricercato con un ordine del Tribunale di Torino, emesso nel settembre del 2018, dovendo scontare una pena di 2 anni, 5 mesi e 18 giorni di reclusione. L’uomo, con numerosi precedenti di polizia, è stato condotto presso la locale casa circondariale.
Un venticinquenne somalo è stato denunciato per danneggiamento. Il giovane, in evidente stato di ebrezza, ha sferrato dei pugni allo specchietto retrovisore di un’auto in sosta nel parcheggio adiacente la stazione, alla presenza dei proprietari che hanno chiesto immediato l’intervento alla Polfer. I poliziotti hanno fermato il ragazzo risultato essere destinatario di un ordine di allontanamento dall’area ferroviaria in materia di Daspo Urbano; pertanto, è stato denunciato, nonché sanzionato amministrativamente per ubriachezza molesta.
Un minore tunisino è stato denunciato per furto. Il giovane, grazie alle telecamere di sorveglianza, è stato notato perché, dopo aver rovistato all’interno di uno zaino e aver estratto un portafogli, si è dato alla fuga, abbandonando la borsa. Grazie ai frame estrapolati, i poliziotti lo hanno rintracciato in una piazza adiacente alla stazione ancora in possesso della refurtiva. Dagli accertamenti successivi è emerso che lo zaino era stato rubato a bordo di un treno regionale in arrivo a Torino da Milano, pertanto è stato sequestrato in attesa di essere riconsegnato al proprietario. Il minore è stato affidato ad una struttura di accoglienza della città.
Sempre a Torino, i poliziotti hanno denunciato una giovane coppia di italiani, di 27 e 22 anni, per false attestazioni sull’identità personale. I ragazzi, sprovvisti di titolo di viaggio, a bordo di un treno regionale diretto a Torino proveniente da Bardonecchia, hanno dichiarato al personale ferroviario un’identità risultata successivamente falsa dal controllo di polizia.
Un cinquantanovenne tedesco, in Italia senza fissa dimora, è stato denunciato per resistenza a Pubblico Ufficiale. Dopo aver tentato di salire a bordo di un treno Frecciarossa diretto a Napoli, senza biglietto e privo di mascherina, ha opposto resistenza nei confronti dei poliziotti, tentando di salire ugualmente sul convoglio.
Nella stazione di Torino Porta Susa è stato denunciato un quarantaseienne algerino per false attestazioni a Pubblico Ufficiale e possesso di documento falso. L’uomo è stato sorpreso a bordo di un treno proveniente da Milano privo del green pass. Alla richiesta della Polizia ferroviaria di esibire un documento, ha consegnato una carta d’identità francese, risultata poi falsa.
Ad Alessandria il personale della Polfer ha emesso nei confronti di un cinquantunenne malese sorpreso ad infastidire i viaggiatori, in particolare donne, presenti in stazione, un ordine di allontanamento dall’area ferroviaria in applicazione della normativa del Daspo Urbano.
Gli operatori della Polfer di Asti, durante un servizio di vigilanza a bordo treno, hanno denunciato un quarantaquattrenne italiano per resistenza, minaccia e violenza a Pubblico Ufficiale. Durante la fermata del convoglio nella stazione di Novi Ligure, gli agenti hanno visto l’uomo attraversare i binari ferroviari e dopo averlo bloccato prima che sopraggiungesse un convoglio, il 44enne ha cominciato a inveire contro di loro con frasi offensive. E’ stato anche sanzionato per la violazione al Regolamento di Polizia Ferroviaria, nonché per aver violato le norme anticovid, in quanto salito a bordo del treno privo di mascherina.
In un incidente stradale, avvenuto nel pomeriggio di oggi, in corso Casale, lo scontro tra una Fiat 500 e una moto ha causato il ferimento di due persone.
Sono state soccorse dal 118 e trasferite in ospedale.
Il motociclista sarebbe in gravi condizioni. Sono giunte sul posto alcune auto della polizia municipale.
Gli agenti ricostruiranno la dinamica dell’incidente.
Ludovica Cioria e Stefania Padoani.
La prima neo eletta in consiglio comunale con un numero record di preferenze, la seconda Presidente del comitato Borgata Lesna da lei creato.Sono loro le principali protagoniste della raccolta firme e della ferrea volontà “Lesnese”che ha permesso alla “Borgata Lesna” di trattenere il capolinea del 15 in via Brissogne. Niente più trasloco dei tram in zona Pozzo Strada vicino all’ospedale Martini ove si sarebbe creato un caos senza precedenti per far nascere il nuovo capolinea, togliendo ulteriori parcheggi in una zona già deficitaria da questo punto di vista. La Borgata esulta perché il tram 15 è fondamentale per gli spostamenti di tutti soprattutto per le persone anziane che quotidianamente si recano ai mercati di corso Brunelleschi e corso Racconigi. Il 15 è anche vitale per raggiungere il centro cittadino. La forza di volontà è Donna! Stefania e Ludovica hanno dimostrato che con tanto fatti e poche parole nessun traguardo è irraggiungibile.Il neo sindaco Stefano Lo Russo è stato di parola:disse nei giardini di via Ozieri in campagna elettorale: “se sarò eletto il tram15 rimarrà dov’è”. Detto, fatto!
Vincenzo Grassano
Arrestato dagli agenti del Commissariato San Donato
Un cittadino italiano di 40 anni, con numerosi precedenti di polizia contro il patrimonio e la persona, è stato notato lo scorso sabato a mezzogiorno transitare in via Cigna con fare sospetto da una pattuglia del Comm.to San Donato. L’uomo, alla vista della Volante, ha cercato di dileguarsi ma i poliziotti lo hanno immediatamente fermato. Il quarantenne diceva di non poter fornire i documenti in quanto dimenticati a casa; ma alla richiesta di declinare le proprie generalità, non si è mostrato collaborativo. Capito che sarebbe stato accompagnato in Questura, riferiva infine le proprie generalità, dalle quali si evinceva come lo stesso fosse sottoposto agli arresti domiciliari, con possibilità di assentarsi dal proprio domicilio fra le ore 9 e le 11.
Sottoposto a perquisizione personale, è stato trovato in possesso di un frangivetri e di un paio di forbici con punta metallica di 21 cm. L’uomo riferiva di essere uscito di casa per recarsi in Chiesa a prendere da mangiare e di avere portato al seguito quegli strumenti al fine di aprire eventuali pacchi che avrebbe ricevuto. Cercava di convincere gli operatori ad essere rilasciato, sotto la promessa che avrebbe buttato via gli arnesi, che invece gli sono stati sequestrati e sottoposti a sequestro. Da accertamenti successivi, emergeva come lo stesso avesse in almeno altre due occasioni non rispettato la misura restrittiva degli arresti domiciliari, oltre ad essere destinatario dell’avviso orale del Questore di Torino. Per l’uomo sono scattate le manette per evasione e una denuncia per possesso ingiustificato di oggetti atti allo scasso.