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Stabile occupato: 7 persone denunciate, 2 arrestati

Nei giorni scorsi personale del Commissariato Barriera Nizza, coadiuvato da agenti del Reparto Prevenzione Crimine, delle Unità Cinofile e della Questura, ha effettuato un controllo di uno stabile ubicato in via Varazze, già oggetto di diverse segnalazioni di occupazioni abusive.

Episodi analoghi si erano già verificati  nel recente passato, quando a seguito dell’intervento delle Forze dell’ordine e dei VV. del Fuoco gli 8 alloggi della struttura erano stati sgomberati, ripuliti dalle masserizie e gli ingressi murati. Recentemente, però, 7 delle porte murate risultavano ripristinate. Ieri, durante il servizio coordinato dal Comm.to Barriera Nizza, gli agenti hanno constatato che le parti comuni dell’immobile si presentavano in condizioni igieniche pessime; il cortile condominiale ristava in stato di abbandono; i sottotetti impraticabili a causa dell’accumulo di immondizie, resti di cibo, vestiario, masserizie di vario genere. All’interno degli alloggi occupati, ove gli impianti della luce risultavano manomessi artigianalmente con cavi elettrici pendenti  e le piombature del gas tutte indebitamente rimosse, sono state trovate ed identificate 9 persone, 7 delle quali straniere. 2 cittadini provenienti dal Centro Africa, trovati in possesso di una quantità di cocaina, sono stati arrestati per furto di energia elettrica denunciati poiché irregolari sul t.n.: si tratta di un cittadino senegalese di 34 anni e di un gabonese di 42 anni; il 34enne aveva a suo carico anche un ordine di carcerazione per reati inerenti agli stupefacenti.  A loro carico è stata sequestrata la somma di 7380 € in contanti.

Tutti gli altri occupanti degli alloggi sono stati denunciati per invasione di terreni ed edifici e furto aggravato di energia elettrica. Due cittadini marocchini sono stati, inoltre, denunciati per violazione della Legge sull’immigrazione in quanto inottemperanti all’ordine del Questore a lasciare il territorio nazionale.

Spaccio di droga alla fermata del bus in centro

Pusher arrestato dalla Polizia in corso Stati Uniti

Gli agenti del Commissariato Centro assistono, nel tardo pomeriggio di venerdì, ad una scena sospetta. Un uomo sulla trentina viene notato, durante i consueti controlli di Polizia, in corso Stati Uniti al capolinea dei bus. Sembra in attesa di probabili acquirenti. Viene riconosciuto dagli operatori che lo hanno arrestato a fine maggio per spaccio. Lo straniero, un 35enne senegalese, anche questa volta è stato trovato in possesso di involucri di stupefacente. Nello specifico, all’interno di un sacchetto in cellophan, custodisce 16 ovuli, alcuni bianchi e altri neri, di cocaina ed eroina, oltre a 315 euro in contanti.

A maggio si trovava seduto alla fermata GTT “Vinzaglio” quando, alla vista dei poliziotti, provava ad allontanarsi, ma veniva fermato con 37 ovuli di droga e 720 euro in contanti. Anche in questa circostanza gli involucri erano suddivisi in due colori.

Lo straniero, già sottoposto all’Obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria, da inizio anno è stato tratto in arresto 4 volte per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio.

Fermato dai civich: aveva due lame sotto la maglia

L’altra sera intorno alle 20.00, una pattuglia del Comando Territoriale VI – Barriera di Milano, Regio Parco, Barca, Bertolla, Falchera, Rebaudengo, Villaretto – della Polizia Municipale, durante un servizio ordinario di controllo stradale in Corso Taranto, ha fermato un ciclomotore per la verifica dei documenti.

Il conducente, un cittadino italiano di 40 anni, è risultato privo di patente di guida e il veicolo senza assicurazione.

Durante la verifica dei documenti, gli agenti si sono accorti che l’uomo nascondeva sotto la maglia un’arma bianca con una lama lunga 22 centimetri e nel borsello un altro coltello più piccolo, lungo 10 centimetri.

L’uomo, privo di documenti, è stato immediatamente condotto al Comando di Via Bologna per l’identificazione e la successiva denuncia penale a piede libero per la detenzione abusiva di armi.

Inoltre, l’uomo è stato sanzionato per ‘guida senza patente’, ‘circolazione con veicolo privo di assicurazione’ e ‘incauto affidamento di veicolo a persona priva di patente’ (quest’ultima sarà notificata al proprietario del veicolo), per un totale di 6.378 euro, mentre il ciclomotore è stato posto sotto sequestro amministrativo.

I due coltelli sono stati posti sotto sequestro penale.

Infermieri: “concorso immediato per le assunzioni a tempo indeterminato“

“La Regione deve impegnarsi di più: Evitiamo la paralisi delle strutture sanitarie dopo la frenata della pandemia”

 

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

È necessario, impellente, che la Regione si metta seriamente al lavoro per la creazione di un concorso, entro l’autunno, per l’assunzione di personale a tempo indeterminato, sia per quel che riguarda gli infermieri, sia per quel che riguarda il personale delle professioni sanitarie, sia per il personale di supporto (gli Oss) di cui c’è una necessità sempre più impellente.

Nell’attesa che venga approntato il concorso, chiediamo alla Regione, e di conseguenze alle aziende sanitarie, che da subito tutte i soggetti delle professioni sanitarie assunti a tempo determinato e anche gli Oss che hanno un contratto a termine, vengano tutti portati a 36 mesi di scadenza (come già avvenuto in qualche azienda sanitaria piemontese), come avvenuto per gli infermieri. La carenza di personale è evidente non solo nelle aziende, molte delle quali hanno esaurito le graduatorie e faticano a trovare personale, ma anche e soprattutto sul territorio, dove, ad esempio, la figura dell’infermiere di famiglia stenta a decollare.

 

Il Nursing Up, sindacato degli infermieri e delle professioni sanitarie, sollecita la Regione ad agire lavorando alla creazione dei nuovi concorsi di assunzione, per sopperire alle carenze di personale che non si sono cancellate con la pandemia, ma anzi hanno evidenziato una volta di più la necessità di organici adeguati affinché nelle aziende sanitarie e sul territorio ognuno possa svolgere nel migliore dei modi il proprio lavoro con turni adeguati e non massacranti.

 

Il Segretario regionale del Nursing Up Piemonte, Claudio Delli Carri, spiega: “La Regione ha la responsabilità di programmare e agire ora, oggi, subito, per realizzare le assunzioni a tempo indeterminato, facendo i necessari concorsi che devono essere chiusi entro l’autunno. Non possiamo rischiare che il sistema vada incontro ad un crash per mancanza di personale. Non possiamo permettercelo. La situazione che abbiamo vissuto, deve averci insegnato come la sanità non possa più essere vissuta con la politica del ragioniere, dei tagli e del “braccino corto”. La sanità, gli infermieri e i professionisti della sanità, sono una necessità inderogabile per la comunità.

Si deve comprendere che è imprescindibile un obbiettivo di stabilizzazione di tutti i colleghi contestualizzati con contratti a termine, assunti con l’obbiettivo di combattere il mostro pandemico. Non possiamo permetterci di lasciarli a casa ora o in futuro, perché è chiaro a tutti che non possiamo permetterci di avere ospedali e aziende sanitarie paralizzate o a mezzo servizio per carenza di personale.

Stiamo parlando di colleghi, persone, che hanno anche lasciato posti a tempo indeterminato per venire a dare una mano, e magari avvicinarsi anche alle famiglie. Ma anche colleghi che hanno lasciato le loro famiglie e fatto viaggi di centinaia di chilometri alla ricerca di una stabilità economica. Persone che non chiedono medaglie o encomi, ma solo di avere stabilità e lavoro per il loro futuro. Questo gli è dovuto senza dubbio e la Regione e lo Stato debbono porre attenzione a ciò”.

 

Prosegue Delli Carri: “La Regione deve rimboccarsi le maniche. Con quello destinato agli infermieri vanno fatti concorsi anche per gli Oss e per le professioni sanitarie (ad esempio, tecnici di laboratorio, tecnici di radiologia, ostetriche e le restanti professionalità). Perché nei reparti ci sono tante persone in questi ruoli, che sono in età avanzata e non ce la fanno più, o magari hanno diverse prescrizioni che ne limitano l’impiego. Invece, la loro funzione è assolutamente fondamentale.

In più è necessario andare a battere i pugni a Roma per ridurre l’indebitamento della sanità, per avere più fondi. Il Governatore Alberto Cirio deve insistere per far ridurre l’indebitamento della sanità piemontese e per ottenere i fondi necessari a chiudere i piani di rientro.

Ci sono aziende, come la Città della Salute, che sono sotto piano di rientro e quindi non possono procedere alle assunzioni al 100%; per loro la possibilità di prendere personale è ridotta, in questo caso al 75%. Si tratta di un’assurdità, soprattutto nella situazione che abbiamo vissuto e vivremo. Tutti abbiamo imparato la fondamentale funzione della sanità, sulla nostra pelle.

È ora di fare un passo avanti con le assunzioni in modo da dare seguito alla creazione di organici sufficienti nelle aziende, ed è ora di far partire l’infermiere di famiglia sul territorio, che oggi ancora non c’è,  e di non avere più situazioni limite come accade in alcune Asl in cui la carenza di personale potrebbe portare a riduzioni o a eventuali tagli sulle ferie estive con l’aumento dei carichi di lavoro.

La Regione ha il dovere di lavorare da subito ad un piano assunzioni inderogabile e finalmente esaustivo delle necessità del Piemonte”.

 

 

Il Segretario Regionale

Nursing Up Piemonte

Claudio Delli Carri

 

Cercano di introdursi all’interno di un alloggio disabitato

Fermate dalla Polizia due giovani nomadi, una è stata arrestata

Lo scorso mercoledì mattina, all’interno di uno stabile dell’ATC in via Giacomo Dina, alcuni condomini sorprendono all’opera due giovanissime nomadi che, introdottesi nella struttura furtivamente, stanno provando a forzare la porta di casa di uno degli alloggi. L’appartamento in questione è al momento vuoto in quanto il locatario è venuto a mancare qualche mese fa. Le giovani, di 19 e 15 anni, vengono però allontanante dagli inquilini del palazzo che le hanno colte sul fatto e che contattano il 112 NUE fornendo dettagliatamente le loro descrizioni. Una pattuglia della Squadra Volante intercetta le due giovani mentre attraversano la vicina via San Remo: sono già alla ricerca di un altro alloggio probabilmente. Infatti, sono ferme nei pressi di un’abitazione al pian terreno che ha le finestre aperte e scrutano dentro per vedere se ci sia all’interno qualcuno. Scatta immediatamente la perquisizione: la più grande, di 19 anni, che ha anche numerosi precedenti specifici, ha con sé due cacciaviti di grosse dimensioni ed un paio di guanti bianchi. La minorenne, invece, ha un cacciavite ed un lastra in plastica rigida ricavata dalla bottiglia di un bagnoschiuma, di solito utilizzata per l’apertura delle porte degli alloggi, nonché una chiave regolabile. Al seguito, anche un capiente borsone ove le due avrebbe potuto nascondere facilmente eventuali beni sottratti. I poliziotti hanno proceduto ad arrestare la diciannovenne e a denunciare a piede libero l’altra giovane per tentato furto aggravato in concorso e porto di armi od oggetti atti ad offendere.

Scippo in pieno centro: minorenne fermato e denunciato

Mercoledì pomeriggio, in Piazza Valdo Fusi, nei pressi della Camera di Commercio, un gruppo di ragazzi è stato avvicinato da alcuni giovani extracomunitari con il pretesto di offrirgli del fumo. 

Infastiditi dall’insistenza di quell’offerta, i giovani italiani si sono allontanati, ma sono stati seguiti da due ragazzi del gruppo di molestatori che hanno bloccato uno di loro e gli hanno strappato la catenina d’oro.

Lo scippatore è scappato verso via Giolitti, inseguito dalla vittima dello scippo e dai suoi amici. Una volta raggiunto, lo hanno bloccato e si sono fatti restituire la collanina, ma nel frattempo sono stati raggiunti e aggrediti dai compagni del ladro che lo hanno aiutato a fuggire nuovamente.

A quel punto sono intervenuti gli agenti del Comando Territoriale I – Centro, Crocetta – della Polizia Municipale che hanno immediatamente allertato i colleghi del Reparto Operativo Specialistico che in poco tempo hanno individuato e fermato il sospettato dello scippo descritto dalla vittima.

Il diciassettenne di nazionalità marocchina è stato accompagnato al Comando di Via Bologna e, dopo aver sentito il Pubblico Ministero del Tribunale dei Minori di turno, il giovane è stato denunciato per ‘rapina in concorso’ in stato di libertà.

Controlli in zona Aurora Un indagato e due locali sanzionati

Gli agenti del commissariato Dora Vanchiglia, del Reparto Prevenzione Crimine e delle Unità Cinofile, coadiuvati da personale della Polizia Locale della VII Circoscrizione, hanno controllato uno stabile di via Bra.

Un cittadino palestinese di 37 anni è stato indagato per detenzione di stupefacente ai fini di spaccio poiché trovato in possesso di oltre 50 grammi di hashish.

Due soggetti sono stati segnalati all’Autorità Giudiziaria da parte degli operatori della Polizia Locale per allaccio abusivo alla rete elettrica.

Sanzioni amministrative sono state elevate a due esercizi commerciali, tra cui un negozio di parrucchiere, per le carenze igienico-sanitarie riscontrate all’interno.

I carabinieri scoprono la sostituzione di antiche opere d’arte

Quindici dipinti di Pier Francesco Guala (1698-1757) e una pala d’altare attribuita ad Aimo Volpi (1491-1528) sono stati recuperati, a conclusione di un’articolata attività investigativa, dai Carabinieri del Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale di Torino, coordinati dalla Procura della Repubblica di Vercelli.

I dipinti, che ritraggono i maggiori esponenti della famiglia Scarampi, erano in origine incassati nelle pareti e assicurati a esse con apposite cornici di stucco del salone d’onore del castello di Camino (la prima costruzione risale all’XI secolo).

Gli ultimi intestatari però, prima di vendere la proprietà, li hanno sottratti e scambiati con fotografie ad alta definizione e di pari dimensione, tanto da indurre in inganno gli ignari visitatori della prestigiosa dimora nobiliare, sottoposta a vincolo amministrativo dal 1937, in quanto di interesse storico e artistico particolarmente importante.

I Carabinieri, in collaborazione con i funzionari della Soprintendenza Archeologia e Belle Arti e Paesaggio delle Province di Alessandria, Asti e Cuneo, oltre a rivelare la sostituzione delle opere, hanno documentato la violazione delleprescrizioni inerenti il vincolo di legge sull’immobile, poiché le opere pittoriche, inscindibili dal contesto architettonico, in particolare dalla sala di cui erano parte integrante e principale attrattiva, non potevano essere distaccate senza autorizzazione.

Le tele originali, di notevole valore storico-artistico ed economico, sono state rinvenute nel corso delle indagini all’interno di un’abitazione privata di Milano e sequestrate su decreto emesso dall’Autorità Giudiziaria vercellese.

Anche la pala d’altare, attribuita ad Aimo Volpi, è stata sostituita con una pittura raffigurante l’Assunzione della Vergine.

Il trittico raffigura la Crocifissione di Cristo: sin dal 1950 è inseparabile dall’edificio e definita “immobile per destinazione. Nel 2014 è stata sottoposta a procedimento individuale per il riconoscimento dell’interesse storicoartistico, essendo tra lepoche opere a testimoniare la modernità e la ricchezza delle scelte artistiche durante il Cinquecento nel Monferrato.

L’opera è stata rimossa dall’altare della cappella gentilizia del castello senza l’autorizzazione della Soprintendenza e venduta, nel 2017, a un acquirente svizzero al prezzo di 100.000 euro. Il tempestivo intervento dei Carabinieri ne ha consentito il ritrovamento in un laboratorio di restauro lombardo da dove, smembrata, era in procinto di essere trasportata all’estero.

Su disposizione del Tribunale di Vercelli, le quindici tele sono state confiscate e restituite alla Soprintendenza, che effettuerà gli opportuni interventi di tutela e valorizzazione.

Ballavano in 40, locale chiuso

Dopo molte segnalazioni pervenute da parte dei residenti, gli agenti della Polizia Commerciale della Polizia Municipale hanno effettuato un controllo in un Circolo privato in via Trecate. 

Il Circolo, già in periodo pre pandemico, proprio in funzione delle numerose lamentele, era già stato oggetto di attenzioni da parte dei ‘civich’.

Gli agenti, intervenuti in abiti civili, hanno accertato la presenza di 40 clienti che ballavano in pista, attività tuttora vietata dalle norme per il contrasto alla diffusione del Coronavirus, completamente inosservanti dell’obbligo di distanziamento interpersonale.

All’interno del locale non era nemmeno presente il registro delle presenze previsto dalle linee guida governative.

Il responsabile del Circolo è stato sanzionato ai sensi della normativa per il contenimento del Covid-19 ed il locale chiuso per 5 giorni.

(foto archivio)

Preso lo spacciatore di via Boston

Fermato dagli agenti del Commissariato di zona

Dopo alcune segnalazioni pervenute al Commissariato Mirafiori, sono stati intensificati i controlli di polizia nel quartiere.

Nel pomeriggio di lunedì personale in borghese del Commissariato, perlustrando la zona con attenzione, ha notato un SUV parcheggiato davanti ad un passo carrabile e, nonostante i vetri oscurati, si accorgeva della presenza di un soggetto sdraiato sui sedili posteriori.

I poliziotti, a questo punto procedevano al controllo, visto l’insolito atteggiamento del giovane. Quando gli agenti si sono qualificati, il ragazzo tentava la fuga, ma veniva subito bloccato. L’uomo, un ventenne cittadino della Mauritania, irregolare in Italia, nascondeva in bocca 9 palline termosaldate di cocaina e crack; altre 45 dosi sono state trovate nella tasca dei pantaloni.

Dalla ricostruzione degli investigatori, lo spaccio avveniva in auto, proprio per dare meno nell’occhio. Gli acquirenti salivano in auto e ricevevano le dosi richieste. Lo straniero è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio.