Probabilmente è affogato a causa di un malore questo pomeriggio a Varazze, Roberto Capece. Il turista in vacanza in Liguria aveva 50 anni e abitava a Santena. E’ annegato davanti ai piani di Invrea, davanti al lungomare Europa. Inutili i soccorsi.
Una svastica sulla lapide dedicata a Tina Anselmi
Una svastica con uno spray di vernice nera è stata tracciata sulla lapide intitolata, in via San Marino a Torino, a Tina Anselmi, partigiana e prima donna ministro della Repubblica.
Nel minimarket 242 chili di pesce conservato (male)
Continuano i controlli sul territorio della Polizia Locale per la tutela dei consumatori. Ieri mattina, in Lungo Dora Napoli, durante un’ispezione all’interno di un minimarket, gli agenti del Comando Territoriale VII– Aurora, Vanchiglia, Madonna del Pilone –, hanno posto sotto sequestro 242 chilogrammi di pesce in cattivo stato di conservazione riposti all’interno di due congelatori.
I pesci erano ricoperti da uno spesso strato di ghiaccio e, anziché essere messi sottovuoto come previsto dalla normativa, erano confezionati singolarmente in sacchetti di nylon chiusi con un semplice elastico.
Il titolare del minimarket, un uomo di nazionalità bengalese di 37 anni, è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per detenzione finalizzata alla vendita di alimenti in cattivo stato di conservazione.
Arrestato per maltrattamenti in famiglia
Personale del Commissariato di P.S. di Rivoli è intervenuto nelle scorse ore presso una abitazione privata di Rivoli, a seguito della richiesta di aiuto di una donna.
Gli agenti, intervenuti con tempestività, riuscivano a prestare soccorso e garantire le condizioni di sicurezza alla vittima, che nel contesto di un violento litigio col marito, nato per futili motivi, sarebbe stata infine malmenata e minacciata di morte dallo stesso. L’uomo si era infatti ubriacato, come di consueto faceva nei giorni festivi, sfogando poi le sue frustrazioni sui familiari ed in particolare sulla moglie.
La donna presentava evidenti ecchimosi al volto; riceveva immediatamente delle cure mediche in ospedale, venendone dimessa con una prognosi di 5 giorni.
In considerazione del fatto che tali fatti sarebbero avvenuti anche alla presenza dei figli della coppia conviventi, uno dei quali si sarebbe anche frapposto fra i genitori al fine di difendere la mamma, l’uomo è stato tratto in arresto per i gravi indizi di colpevolezza a suo carico in merito al reato di maltrattamenti in famiglia.
Devasta la casa e aggredisce i poliziotti
Ha fatto a pezzi i mobili del proprio appartamento e ha aggredito i poliziotti intervenuti per bloccarlo. Il giovane protagonista della vicenda è stato arrestato a Novara dagli agenti di due volanti intervenuti dopo una segnalazione di una lite tra fratelli. Il ragazzo era già noto alle forze dell’ordine e destinatario dell’obbligo di dimora in orario notturno. Durante il litigio aveva devastato tutto ciò che c’era in casa. Ha poi aggredito e spintonato gli agenti, ed è stato neutralizzato con l’impiego dello spray nebulizzante prima di essere arrestato.
Tir sbanda in autostrada e blocca il traffico
Nelle scorse ore sulla Torino-Piacenza dopo il casello Asti Ovest un Tir, per cause non accertate ha sbandato in direzione Villanova. Il mezzo ha urtato il guard rail si è fermato di traverso sull’autostrada. Il traffico è stato bloccato e le auto provenienti da Asti Est sono state fatte uscire al casello sulla statale.
Frontale tra auto in galleria: tre feriti
In un frontale tra due auto in galleria, il bilancio è di tre feriti. L’incidente si è verificato ieri nel tunnel del Carle a Confreira, Cuneo. Sul posto il 118, i vigili del fuoco, la polizia locale e i carabinieri.
NOTIZIE DAL PIEMONTE
Inviata una lettera di diffida all’Amministrazione della Città della Salute di Torino
Il Nursing Up, sindacato degli infermieri e delle professioni sanitarie diffida l’Amministrazione della Città della Salute dal dare seguito alla proposta, circolata in questi giorni anche sugli organi di stampa e che sarebbe al vaglio dell’assessorato alla Sanità, di attribuire agli infermieri delle Molinette il compito di cercare ovuli di droga ingeriti dai trafficanti e poi evacuati, recuperandoli manualmente nelle loro feci.
Il Nursing Up è totalmente contrario a questa iniziativa, che rappresenta di fatto una grave e inaccettabile imposizione, che lede in modo palese e irrispettoso non solo la dignità degli infermieri delle Molinette ma quella della professione intera.
Se questo intento verrà in qualsiasi modo portato avanti, il Nursing Up è pronto ad una durissima reazione, a tutela di tutti gli infermieri e di professionisti della sanità, mettendo in campo ogni strumento a disposizione. Già oggi, il Nursing Up ha inviato una lettera che diffida l’Amministrazione delle Molinette e della Città della Salute dal procedere con questa iniziativa.
“Apprendiamo con incredulità e sgomento dagli organi di stampa che l’assessorato regionale alla sanità intenderebbe affidare agli infermieri delle Molinette la ricerca manuale di corpi di reato tra le feci dei fermati dalle forze dell’ordine. Se questo corrispondesse effettivamente al vero, si tratterebbe di un fatto molto grave: siamo pronti ad opporci con ogni strumento a nostra disposizione”. Lo hanno dichiarato il Segretario Regionale Nursing Up Piemonte, Claudio Delli Carri e il Segretario Aziendale Nursing Up Città della Salute, Ivan Bufalo.
“Come abbiamo letto, tutto nasce dall’esigenza dell’autorità giudiziaria di recuperare gli ovuli di droga ingeriti da corrieri e spacciatori nel momento in cui questi vengono evacuati – proseguono Delli Carri e Bufalo -. Tale attività, che non ha alcun carattere sanitario ma esclusivamente di pubblica sicurezza, è una competenza giustamente attribuita all’amministrazione penitenziaria ed espletata sotto sorveglianza degli agenti di polizia, attraverso l’ausilio di un macchinario appositamente utilizzato a tale scopo: una sorta di wc portatile dotato di un meccanismo capace di separare gli ovuli di droga dalle feci. Sta di fatto che il macchinario in dotazione al carcere Lorusso e Cutugno di Torino si è rotto e fino all’acquisto di uno nuovo non resterebbe che ricercare gli ovuli manualmente nelle feci. Gli agenti di polizia penitenziaria pare siano contrari, e allora qual è stata la pensata dell’assessorato regionale alla Sanità e dell’assessore Icardi? Farlo fare agli infermieri delle Molinette!”.
Il Segretario Regionale Nursing Up, Claudio Delli Carri, e il segretario provinciale Nursing Up di Torino, Giuseppe Aleo, attaccano: “Per noi è una soluzione illegittima e inaccettabile che lede la dignità non solo degli infermieri delle Molinette ma della professione intera. Siamo pronti a dare battaglia, a mobilitare gli infermieri sul territorio, a coinvolgere gli ordini professionali per quanto di loro competenza e a denunciare i responsabili nelle sedi opportune per attività demansionante ai danni degli infermieri. Ricordiamo che la nostra è e resta prima di tutto una professione sanitaria ed intellettuale”.
Il Segretario Aziendale Nursing Up della Città della Salute, Ivan Bufalo conclude: “Ancora una volta la politica ci mostra il suo volto peggiore. Siamo nuovamente di fronte al gioco in cui, da un lato si elogia il valore degli infermieri per opportunismo e solo a parole, e dall’altro li si vessa nei fatti non assegnando loro le risorse necessarie allo svolgimento del lavoro?
Come detto, siamo assolutamente contrari a questa idea che vorrebbe assegnare agli infermieri mansioni di bassissima levatura che li mortificherebbero e che esulerebbero del tutto dalle loro competenze.
Ci auguriamo, dunque, che la direzione della Città della Salute non si presti a questa iniziativa, e che tuteli la propria funzione sanitaria, così come la dignità dei propri dipendenti. Noi, dal nostro canto, siamo pronti a dare battaglia in ogni modo: non consentiremo che i nostri colleghi vengano umiliati. Il primo atto è stato la lettera di diffida inviata oggi”.
Denunciato dalla Polizia di Stato
Nei giorni scorsi , personale del Commissariato di P.S. Rivoli, su segnalazione di un poliziotto a diporto appartenente al Reparto Prevenzione Crimine Piemonte, ha fermato su Corso XXV Aprile un cinquantaquattrenne italiano indicato come l’autore di gravi minacce nei confronti del personale all’interno del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Rivoli.
I poliziotti coadiuvati dall’agente di Polizia che, dopo aver assistito ai fatti, aveva pedinato il 54enne, riferendone puntualmente gli spostamenti al 112 NUE, hanno rinvenuto e sequestrato a suo carico il coltello, della lunghezza di 16 cm, col quale, dopo essere entrato con fare aggressivo all’interno del Pronto Soccorso, avrebbe minacciato di morte sia personale sanitario lì in servizio sia personale dell’istituto di vigilanza privata presente, con il pretesto di avere informazione su un parente.
A causa della sua azione, il personale sanitario del triage era stato impossibilitato a proseguire il proprio lavoro per una quindicina di minuti e, dopo il suo allontanamento, gli accessi al pronto soccorso erano stati chiusi per una ventina di minuti circa, per evitare che lo stesso potesse rientrare all’interno della struttura.
L’uomo è stato denunciato per minacce a P.U. aggravate, interruzione di pubblico servizio e per porto d’armi od oggetti ad offendere.
La Regione Piemonte ha revocato lo stato di massima pericolosità per incendi boschivi, a partire dal 18 agosto 2022, su tutto il territorio regionale.
Il provvedimento regionale – la determinazione dirigenziale n. 2532 del 16/08/2022-, come prevede la normativa, è la diretta conseguenza dell’evoluzione meteorologica in atto e prevista e del conseguente bollettino previsionale del rischio, emesso dal Centro funzionale di Arpa Piemonte.
Ad oggi non sussistono più le condizioni estreme di rischio che avevano portato all’emanazione della massima pericolosità, ma, considerato che il problema generale della siccità che ha colpito il territorio piemontese, insieme a buona parte del resto d’Italia, non si può considerare risolto, si invita la popolazione a mantenere un livello di attenzione adeguato nel porre in essere quelle azioni che possono contribuire ad innescare incendi.
L’assessore regionale alla Protezione Civile, augurandosi che le precipitazioni attese nelle prossime ore non creino danni soprattutto alle coltivazioni, si dichiara soddisfatto per la fine del periodo di massima pericolosità, considerando le molte limitazioni che lo stesso imponeva a molte attività lavorative.
Un particolare ringraziamento è stato poi rivolto a tutto il Sistema antincendi boschivi del Piemonte e specificamente al Corpo volontari AIB Piemonte, per l’incessante lavoro di spegnimento e prevenzione degli incendi boschivi.