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Tv, per il Piemonte il passaggio all’Mpeg-4 a gennaio

Marco Bosticco (Presidente antennisti di Confartigianato Piemonte): “la seconda rivoluzione del digitale terrestre con il cambio delle frequenze televisive sta diventandouna corsa ad ostacoli.”

 

“La comunicazione è stata poco chiara: molti cittadini hanno capito di dover cambiare la televisione quando, invece, non è  detto che sarà necessario.”

 

“Quella che sarebbe dovuta essere la seconda rivoluzione del digitale terrestre con il cambio delle frequenze televisive sta diventando, invece, una corsa ad ostacoli.

Molti sono i problemi che gli utenti stanno affrontando e ad aver capito come andranno le cose sono davvero pochi.” A lanciare l’allarme è Marco Bosticco, Presidente antennisti di Confartigianato Piemonte.

Per il Piemonte il passaggio all’Mpeg-4 è previsto per il prossimo mese di gennaio. Ricordiamo che dal primo Switch-off dello scorso 20 ottobre, 15 canali tra Rai e Mediaset potrebbero non essere più visibili dai televisori. 

 Per la Rai potrebbero risultare invisibili: Rai 4, Rai 5, Rai Movie, Rai Yoyo, Rai Sport + HD, Rai Storia, Rai Gulp, Rai Premium e Rai Scuola.

Per Mediaset, invece, potrebbero risultare invisibili: TgCom24, Mediaset Italia 2, Boing Plus, Radio 105, R101 TV e Virgin Radio TV.

 I canali Rai1, Rai2, Rai3 e Rai News 24 invece si continueranno a ricevere (temporaneamente) su tutti i televisori.

 “Il motivo della «scomparsa» dei canali è semplice in quanto dallo scorso 20 ottobre sono visibili solo i canali in Hd, ovvero in alta definizione. – spiega Bosticco – Chi ha un televisore o un decoder compatibili dovrà solamente risintonizzarli, procedura che in questo periodo di cambiamento sarà necessario ripetere, probabilmente, anche più volte.”

Per sapere se il proprio televisore o il proprio decoder sono compatibili con l’Hd, basterà sintonizzarsi su un canale in alta definizione come 501 (Raiuno Hd), 505 (Canale 5 Hd) o 507 (La7 Hd). Se sarà possibile ricevere anche solo un canale, per continuare a vedere i canali oscurati sarà sufficiente risintonizzare il tv (ammesso ovviamente che non ci siano problemi all’antenna).

 Se l’apparecchio non ha problemi di ricezione, al termine della ricerca sarà creata una lista di canali ordinata.

 

Il passaggio all’Hd (o più precisamente il passaggio dalla codifica Mpeg-2 all’Mpeg-4) è solo il primo passaggio tecnologico che vedrà protagonista la Tv.

Con il secondo, e più importante, si passerà dal sistema Dvb-T al Dvb-T2, il vero e proprio nuovo digitale terrestre, e tutti i vecchi canali saranno «spenti» a favore dei nuovi. Un televisore compatibile con l’Hd quindi non è detto che lo sia anche con quest’ultimo. Sarà necessario quindi adeguare il televisore o il decoder ma c’è tempo: Il processo di spegnimento dei vecchi impianti avverrà gradualmente e sarà definitivo nel 2023.

“Per sapere se i dispositivi sono già pronti si deve procedere con la verifica di due canali di test, il 100 per la Rai e il 200 per Mediaset -continua Bosticco –Se nei canali appare il cartello «Test HEVC Main10», il Tv o il decoder sono compatibili anche con il nuovo digitale terrestre e non ci sarà bisogno di sostituirli. L’importante, nell’eseguire il test, è che si vedano correttamente Raiuno sul canale 1 e/o Canale 5 sul quinto canale. Se, infatti, non sono ricevibili correttamente i canali tradizionali, non si vedranno neanche quelli di test. Anche qui il consiglio è di risintonizzare Tv o decoder ed eseguire di nuovo il controllo.”

La comunicazione è stata poco chiara – conclude Bosticco – perché molti cittadini hanno capito di dover cambiare la televisione quando, invece, non è  detto che sarà necessario. Sono state invogliate a cambiare tv molte più persone di quante effettivamente lo necessiterebbero. Il tecnico antennista potrà supportare gli utenti in questa seconda trasformazione tecnologica della televisione in quanto è un professionista in grado di progettare un impianto per la tv, sostituire un’antenna, installare una parabolica ecc.”

Furgone travolge auto: morta una quindicenne

Una ragazza di 15 anni è morta a Cavaglietto, nel Novarese, mentre viaggiava in auto:  la vettura è stata travolta da un furgone. La madre della giovane, che  era alla guida della vettura, è stata trasportata in elicottero in codice rosso all’ospedale di Novara. È in stato di choc, ma illeso, il conducente del furgone.  La  dinamica dell’incidente è al vaglio degli accertamenti delle forze dell’ordine.

Linea Aosta-Ivrea-Torino: pigiati come sardine

Il consigliere Alberto Avetta (Pd) : “Bene i milioni per l’elettrificazione tra Aosta e Ivrea. Ora programmiamo il raddoppio dei binari. Resta il tema del rapporto tra il Piemonte e la Valle d’Aosta: attenzione che la diversa tariffazione da parte della Valle d’Aosta non penalizzi i piemontesi.”

«Ieri mattina abbiamo voluto condividere con i pendolari l’esperienza del treno delle 7,42 da Ivrea a Torino. Un modo per toccare con mano i disagi e disservizi, che i pendolari da mesi denunciano e documentano, per testimoniare la nostra vicinanza a chi ogni giorno è costretto a subire questa odissea per andare a lavorare o studiare, e per ribadire ancora una volta alla Regione Piemonte che non si può più tollerare un trasporto pubblico locale ridotto in queste condizioni»: lo affermano il consigliere regionale Alberto Avetta ed il vice Presidente del Consiglio regionale del Piemonte Mauro Salizzoni, che alla stazione di Ivrea sono saliti sul treno Aosta-Ivrea-Torino, scendendo poi a Porta Susa.

«Se uno vuole avere una precisa definizione del termine “sovraffollamento”, basta che salga sul treno Ivrea-Torino, davvero il posto giusto per prendere il Covid19-commenta Mauro Salizzoni-quanto ho visto  è inaccettabile dal punto di vista sanitario. Per fortuna i pendolari sono responsabili e adoperano tutti la mascherina, ma le condizioni in cui sono costretti a viaggiare costituiscono una fonte di pericolo, peraltro senza controlli adeguati».

«L’Europa e il Governo investono più di 30 miliardi del PNRR sulla mobilità sostenibile, e in gran  parte sono destinati al trasporto ferroviario, non a caso proprio il tratto Aosta-Ivrea sarà elettrificato-aggiunge Alberto Avetta –Ora dobbiamo pensare al prossimo passo infrastrutturale, ovvero il raddoppio dei binari. Resta però urgente il tema del rapporto tra il Piemonte e la Valle d’Aosta, le cui criticità finiscono per compromettere la qualità del servizio sulla linea Aosta-Ivrea-Torino. Non è più un mistero che la Valle d’Aosta stia pensando ad una tariffazione diversa per i treni di sua competenza, oltre alla soppressione delle stazioni intermedie che solo temporaneamente siamo riusciti a scongiurare. Ma la tariffazione diversa sarebbe la batosta finale sui canavesani”.

 

No green pass davanti al Palagiustizia

Ieri un centinaio di lavoratori ‘No Green Pass’ di Gtt, Gruppo Torinese Trasporti, e Avio, con il movimento ‘Piazze Italiane’, gruppo che protesta contro l’obbligo di certificazione, hanno manifestato di fronte al  Palazzo di Giustizia di Torino. I lavoratori chiedono di rimuovere quella che definiscono  “ingiustizia e discriminazione”, per poter tornare a lavorare.

Prenotazioni per la terza dose di vaccino della fascia 60-79 anni

DA OGGI PRENOTAZIONE SUL PORTALE ILPIEMONTETIVACCINA.IT PER LE TERZE DOSI DELLA FASCIA 60-79 ANNI

Per ottimizzare i tempi ed evitare le code, da oggi tutti i cittadini di età compresa tra i 60 e i 79 anni che hanno già completato il percorso vaccinale da almeno 6 mesi (ad eccezione dei soggetti affetti da patologie gravi) hanno la possibilità di prenotare un appuntamento per la dose addizionale, la cosiddetta “terza dose”, attraverso il portale www.ilPiemontetivaccina.it (è possibile selezionare e scegliere sia giorno e ora per la somministrazione della dose aggiuntiva che l’hub in cui recarsi).
Resta sempre valida, fino al 31 ottobre, anche la possibilità di accesso diretto agli hub vaccinali.

I 60-79enni che finora in Piemonte hanno concluso il ciclo vaccinale sono oltre 680 mila. Di questi, 164 mila potranno accedere alla terza dose già tra ottobre e novembre, avendo ricevuto l’ultima dose da almeno 6 mesi come previsto dalle disposizioni ministeriali.


RICHIAMO PER JOHNSON&JOHNSON

Coloro che rientrano in una delle categorie autorizzate ad oggi per la dose “booster” di vaccino antiCovid, la cosiddetta “terza dose”, e hanno ricevuto il monodose Johnson&Johnson da almeno 6 mesi riceveranno il richiamo con Pfizer. Si tratta in particolare degli over60. Per le altre fasce d’età vaccinate con J&J si attendono invece al momento le indicazioni da parte dell’autorità sanitaria nazionale.

DOPO 40 MILA VACCINI IL VALENTINO VA IN STAND BY COME HUB VACCINALE E RESTA PRONTO IN CONFIGURAZIONE OSPEDALIERA

Alla luce dell’avanzamento della campagna vaccinale, che ad oggi vede meno la necessità di specifici Open day e visto anche l’abbassamento delle temperature che implicherebbe un elevato costo di riscaldamento, l’hub del Valentino di Torino viene messo in stand by come centro vaccinale e resta pronto in configurazione ospedaliera, qualora dovesse essere necessario (al momento in Piemonte si conferma una bassa occupazione dei posti letto per Covid e la situazione è sotto controllo, per cui ci si augura che questa ipotesi non debba verificarsi).

Attraverso l’hub del Valentino dal 4 giugno ad oggi, in 21 weekend di attività, oltre all’Open day della vigilia di Ferragosto, sono state vaccinate quasi 40 mila persone, grazie al supporto dell’AOU Città della Salute di Torino e dell’Asl Città di Torino.


SITUAZIONE NEGLI AEROPORTI

Per fare il punto sulla situazione negli aeroporti piemontesi e valutare eventuali criticità, soprattutto per gli arrivi dai Paesi in cui si riscontra al momento un incremento importante del contagio, verrà convocata nei prossimi giorni una riunione straordinaria da parte della Regione Piemonte con tutti gli interlocutori coinvolti.

Appendino e Raggi si incontrano a Torino

Oggi pranzo in un ristorante torinese per le ex sindache di Torino e Roma Chiara Appendino e Virginia Raggi

“Oggi una piacevolissima visita a Torino.
Credo che con Virginia Raggi – ha scritto su Facebook l’ex sindaca di Torino – sia stato il primo pranzo senza guardare l’orologio. Abbiamo parlato a lungo delle nostre esperienze e di quanto amministrare una Città sia, in ogni caso, tra i più grandi onori che si possano vivere”.

I carabinieri scoprono condominio della droga

Rivoli. Operazione antidroga dei Carabinieri, sequestrati oltre 2, 4 kg di marijuana

Rivoli, 25 ottobre.  I carabinieri sequestrano oltre due chili di marijuana, pronta da immettere sul mercato.

In Cascine Vica, nel Comune di Rivoli i carabinieri della locale Compagnia, in collaborazione con il Nucleo Cinofili, durante un’operazione finalizzata al contrasto dello di droga, hanno controllato tre diverse abitazioni site nello stesso condominio.

È finito in manette un 28enne italiano, già noto alle forze dell’ordine, in quanto all’interno del suo appartamento, sita al terzo piano dello stabile, sono stati rinvenuti 2 kg di marijuana, materiale per il confezionamento della sostanza e 2.200 euro in contanti, probabile incasso della vendita della droga.

In un’altra abitazione, al primo piano, i carabinieri hanno trovato 400 grammi di marijuana e hanno denunciato a piede libero uno spacciatore di 61 anni. Infine, un 43enne, residente al quinto piano, è stato segnalato alla Prefettura quale assuntore in quanto trovato in possesso di un grammo di hashish.

Torino, 120 assunzioni di Poste Italiane

In provincia di Torino, Poste Italiane  da inizio anno ha effettuato 120 assunzioni che si sommano ai 188 inserimenti del 2020.

Di queste, 52 risorse state selezionate dal mercato e andranno a rafforzare l’organico degli Uffici Postali della provincia di Torino, tra operatori di sportello e specialisti consulenti finanziari, mentre altri 68 sono state inserite nella filiera logistico postale, avendo già lavorato in passato con Poste Italiane come portalettere o addetti allo smistamento con uno o più contratti a tempo determinato e per una durata complessiva di almeno 9 mesi.

Tra le nuove risorse assunte da Poste Italiane in provincia di Torino uno  di loro è Domenico Gallo, attualmente in servizio presso il Centro di Distribuzione di Corso Tazzoli.

“ Ho trentacinque anni e finalmente posso fare dei progetti per il futuro” ci dice Domenico “ arrivo da esperienze da autotrasportatore, idraulico e imbianchino ma quando finalmente è arrivata questa occasione non ci potevo credere.”

E poi continua a raccontare “Ho sempre lavorato con contratti a tempo determinato, ma ora finalmente posso fare progetti e alla mattina mi sveglio felice”

Il piano di stabilizzazioni delle risorse destinatarie di precedenti contratti a tempo determinato con Poste Italiane segue gli accordi sindacali del 13 giugno 2018, dell’8 marzo e del 18 luglio 2019 nonché le successive intese in materia e, in particolare, quella del 22 dicembre 2020 che ha previsto 250 stabilizzazioni totali distribuite in 44 province in tutta Italia. Tali stabilizzazioni, infatti, si aggiungono alle 144 stabilizzazioni già effettuate lo scorso anno in provincia di Torino.

Le politiche attive concordate con le Organizzazioni Sindacali contribuiscono a realizzare in modo efficace le strategie delineate nel piano industriale “2024 Sustain & Innovate”, in particolare per quanto riguarda la nuova organizzazione del recapito, con l’obiettivo di trasformazione da operatore incentrato sulla corrispondenza tradizionale a primario player del crescente mercato dei pacchi e leader nel segmento B2C.

Prova ondulatoria, intervengono i consiglieri comunali

L’intervento del ministro sulla ‘prova ondulatoria’ dello strumento di ordine pubblico impiegato nelle recenti manifestazioni: considerazioni in merito

 

Le dichiarazioni e l’intervento alla Camera dei Deputati del ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese relative alle manifestazioni che si sono svolte nei giorni scorsi e, in particolare, sulla ‘prova ondulatoria’ del mezzo adibito ad ordine pubblico durante la manifestazione non sono passate inosservate. Alcuni consiglieri comunali della Città Metropolitana di Torino, della Provincia di Alessandria e della Città Metropolitana di Roma, hanno espresso in un comunicato la loro preoccupazione ‘sull’adeguatezza del ruolo del ministro stesso, e ritenendo inaccettabili le dichiarazioni che sono state rilasciate in un’aula istituzionale. Di qui l’augurio che si proceda con una mozione di sfiducia ‘quale chiaro segnale politico nel rispetto degli italiani tutti’.

Il documento è sottoscritto da Luigi Furgiuele (consigliere comunale a Chieri), Daniele Cebrelli (Tortona), Marcello Protto (Roure), Anna Maria Bergo (Cassano Spinola), Marco Piccotti (Morsasco), Alesandria Triglia (Roiate – Città Metropolitana di Roma), Daniele Carbone (Morsasco), Gilda Lombardi (Roiate – Città Metropolitana di Roma), Antonio Borrini (Settimo Torinese).

Sequestrati a Torino dalla Polizia 7 kg di droga

Le due operazioni sono avvenute a 24 ore di distanza

Due arresti e 7 kg di marijuana e hashish sequestrati: questo il bilancio dell’attività di indagine condotta dai poliziotti di Torino nella giornata di mercoledì e giovedì scorsi.

Lo scorso mercoledì sera gli investigatori del Commissariato Madonna di Campagna, da alcuni giorni alla ricerca di un soggetto maghrebino solito aggirarsi nella zona del Parco Dora, verso cui si nutriva il sospetto effettuasse consegne di sostanza stupefacente a bordo di un’auto, o di uno scooter, hanno notato uno motoveicolo del tutto corrispondente a quello segnalato all’interno di un condominio di via Val della Torre. Dagli accertamenti svolti, sono risaliti alla residenza di  un cittadino marocchino di 25 anni, il quale veniva perquisito lo scorso mercoledì pomeriggio mentre saliva a bordo della sua auto parcheggiata in un supermercato. All’interno dell’auto, gli agenti hanno rinvenuto 30 panetti di hashish, riportanti il marchio “papel”, per un peso complessivo di oltre 3 kg, e un panetto di circa 100 grammi di hashish avvolto in una pellicola trasparente, contrassegnato dalla scritta “Gold”. Nella successiva perquisizione domiciliare, cui assisteva anche la moglie dell’arrestato, i poliziotti rinvenivano e sequestravano anche la somma di  12000 €, poggiati all’interno di un sacchetto posizionato, in modo anomalo, sopra al cassonetto della spazzatura condominiale, in un maldestro tentativo di occultamento. Il giovane, già arrestato tre volte nell’ultimo quinquennio per reati inerenti agli stupefacenti, è tornato in carcere.

Meno di 24 ore dopo, i poliziotti appartenenti alla sezione Pegaso (motociclisti) dell’Ufficio Prevenzione Generale, sulle orme di un giovane di cui conoscevano solo il nome di battesimo,  possibile rifornitore all’ingrosso di quantitativi rilevanti di stupefacente a “fidati” clienti, hanno scovato il  ventisettenne all’interno di un appartamento di via Lessona, ove peraltro non risultava residente. Il giovane infatti aveva posto in essere tutta una  serie di cautele affinchè non si arrivasse a lui. Fra queste, i clienti potevano contattarlo esclusivamente usando applicazioni di messaggistica istantanea, tramite le quali prendere  appuntamento; lo stupefacente veniva consegnato sempre nella stessa modalità, presso il suo domicilio. Individuato l’appartamento utilizzato come deposito dello stupefacente, gli operatori si sono presentati ala sua porta lo scorso giovedì sera. Il giovane, intuito di essere stato rintracciato, ha tentato di gettare dal balcone parte dello stupefacente, che è stato prontamente recuperato dai poliziotti. Rinvenuti e sequestrati complessivi 3,8 kg di cannabinoidi (2.6 kg di marijuana racchiusa in buste di cellophane e 1,20 kg di hashish suddiviso in 8 panetti e 43 ovuli), diversi bilancini e bilance, materiale utile al confezionamento delle dosi, circa 600 € in contatti. I telefoni cellulari che il giovane utilizzava per gestire il traffico sono stati rinvenuti nascosti in balcone, sopra il pergolato; uno veniva usato in modalità hotspot e l’altro senza sim, connesso col wi- fi, così da evitare le intercettazioni. Anche il ventisettenne è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.