CRONACA- Pagina 83

Amici dell’Educatorio della Provvidenza ODV, progetto “ATTIVAZIONE”

L’Associazione Amici dell’Educatorio della Provvidenza ODV, con enti e organizzazioni di Terzo Settore di 19 Regioni e 20 città del territorio nazionale è capofila, in Piemonte, di un percorso laboratoriale esperienziale all’interno di un progetto di rilevanza nazionale promosso dal Ministero delle Politiche Sociali e da Opes Italia aps in qualità di capofila.
Il progetto si intitola “ATTIVAZIONE” e si pone come obiettivo primario quello di aumentare l’efficacia della capacità di intervento degli Enti di Terzo Settore di tutto il Paese e sostenere l’attuazione o la sperimentazione di nuovi modelli di intervento tra l’utenza e altri professionisti del Terzo Settore per cogliere i bisogni del territorio e strutturare al meglio i futuri progetti sociali.
Il Progetto prevede una formazione articolata su due livelli: corso post-laurea di 1.500 ore e corso di alta formazione di 90 ore, un tutoring one-to-one di affiancamento nell’attivazione e costruzione di progetti sociali da realizzare sul proprio territorio. A Roma e Torino sono attivati 5 laboratori esperienziali di progettazione e gestione progetti destinati a: rappresentanti delle istituzioni pubbliche di 19 regioni italiane, organizzazioni di Terzo settore, organizzazioni di volontariato, organismi sportivi, progettisti “attivatori” di nuovi interventi di welfare sociale e/o sportivo reclutati su tutto il territorio nazionale, funzionari/dirigenti di amministrazioni locali coinvolti nei processi di co-programmazione e co-progettazione.
Si invitano quindi Manager, Quadri, Operatori e Volontari di organismi sportivi e di Terzo Settore (di tutte le età con coinvolgimento di giovani under 35) a partecipare ai laboratori esperienziali di progettazione sociale secondo il seguente calendario organizzato in relazione alle diverse categorie di utenti.
Tutti i laboratori esperienziali si svolgono presso la Fondazione Educatorio della Provvidenza, in corso Trento, a Torino, ed è necessaria la prenotazione obbligatoria a attivazione.laboratoriotorino@opesitalia.it:
L’8 ottobre, dalle ore 17:30 alle 20:00 è aperto un laboratorio per le associazioni ed enti del Terzo Settore che si occupano di persone anziane e invecchiamento attivo. Il 15 ottobre, dalle  17:30 alle 20:00  è previsto un laboratorio per associazioni ed enti del Terzo Settore che si occupano di malattie e persone con disabilità. Il 29 ottobre, dalle 17:30 alle 20:00 il laboratorio per associazioni ed enti del Terzo Settore che si occupano di bambini e famiglie straniere.
Il 12 novembre, dalle 17.30 alle 20, laboratorio aperto per associazioni ed enti del Terzo Settore che si occupano delle Pari Opportunità e del rapporto tra la condizione femminile e il diritto all’istruzione e alla cultura. È rivolto anche ad associazioni e gruppi che si occupano di sperimentare il gioco di ruolo “Donne Exempla”. Il 27 novembre, dalle 8.30 alle 13.30 e dalle 15 alle 17.30 il laboratorio di partecipazione al Convegno Nazionale “Valori, impatto e fiducia- il Marketing al servizio del Terzo Settore, organizzato da AISM (Associazione Italiana Sviluppo Marketing). La sessione pomeridiana del laboratorio prevede un tavolo di lavoro dedicato all’organizzazione del Terzo Settore per organizzare e condividere con questionari e report i risultati emersi dai precedenti incontri laboratoriali.
La partecipazione al laboratorio può avvenire tramite iscrizione online, per permettere all’Associazione Salva Mamme di Roma per partecipare a questo importante evento nazionale. Ogni modulo si realizza in tre step successivi: 15 minuti a cura di Amici della Fondazione della Provvidenza, con l’individuazione delle linee guida per il progetto “La cultura che cura”, marchio registrato con approfondimenti sul contenuto e di implementazione della piattaforma nel suo impiego sul territorio. Il secondo step prevede un’ora e mezza di Vol.To ETS  Centro Studi per il Volontariato Torino. Analisi guidata e ragionata dei bisogni e delle aspettative del territorio quando si affronta il tema della Progettazione Sociale, con riferimento pratico al progetto “La Cultura che cura”, e alle sue azioni. L’analisi specifica per i diversi tipi di fruitori che partecipano di volta in volta ai laboratori. Il terzo step è un’ora e mezza a cura di Gaetano Baldacci, già residente regionale, che si occuperà delle strategia d’impatto e delle strategie del progetto in rapporto ai fondi e agli steakholder.
L’Associazione Amici dell’Educatorio ODV si occupa di progetti a sostegno delle fasce deboli e alla capofila e ideatrice della “Cultura che cura”, progetto che rientra nel sistema Motore Cultura ispirato al Welfare generativo, nel quale il piano di inclusione sociale passa attraverso la possibilità di accedere attraverso le proposte culturali. A tale scopo è costruita la rete territoriale che ha messo a disposizione  le risorse culturali diventando parte integrante del sistema, coinvolgendo una cinquantina di interlocutori in fase di espansione, tra fondazioni, musei, aree archeologiche, cinema e teatri. I beneficiari sono individuati sul territorio da servizi sociali, sportelli civici, associazioni culturali e altri sportelli gestiti da associazioni culturali. Fa parte inoltre del comitato scientifico di controllo e coerenza del progetto, rispetto ai principi e ai valori che lo ispirano, e di coordinamento e verifica dell’attività della ricerca scientifica.
La Fondazione Educatorio della Provvidenza ETS nasce come ente filantropico per Regio decreto nel 1735. Nel 1920 si crea la Fondazione, in seguito alla trasformazione dell’omonima IPAB, ai sensi della legge della Regione Piemonte n.12 del 2/08 2017. Con il provvedimento della Regione Piemonte datato 6 febbraio 2023, la Fondazione è stata iscritta in “Altri enti del Terzo Settore”. È impegnata in progetti volti a promuovere la salute, l’istruzione, l’impegno culturale e l’inclusione sociale all’interno della comunità. Queste iniziative sono realizzate grazie alla co-progettazione e co-gestione delle varie organizzazioni di partenariati, concentrandosi su diversi tipi di target d’età. I progetti hanno la finalità di migliorare lo sviluppo personale e fornire un supporto fornendo ricche attività culturali. Le aree di intervento sono: contrasto alle dipendenze, educazione sulle life skills, educazione alla legalità, educazione digitale e prevenzione del bullismo e cyber bullismo, prevenzione alla violenza di genere, sportello psicologico di ascolto, laboratori culturali per bambini e ragazzi, Inclusivo per disabilità fisiche sensoriali e cognitive, social hub, progetto “La cultura che cura”. Beneficiari di tutte le attività sono 6 mila soggetti.
Vol.To ETS è un’associazione riconosciuta del Terzo Settore, di secondo livello, ovvero un’associazione  di associazioni composta da 144 associazioni socie. Dal 1997 lavora al fianco dei servizi di volontari affinché siano sempre più consapevoli del loro ruolo di costruzione del bene comune. Sono coinvolti nel progetto Paola De Matteo, Clarissa Amateis, Matteo Maritano, Francesco Restauri.
Mara Martellotta

World Press Photo chiusa per sciopero

In segno di solidarietà e vicinanza alla Global Sumud Flotilla e al popolo palestinese, World Press Photo Torino domani, venerdì 3 ottobre, resterà chiusa all’Accademia Albertina delle Belle Arti.

 

La decisione è stata presa da Cime, società che organizza la tappa torinese della mostra internazionale e che aderisce allo sciopero generale. Anche dal mondo culturale torinese, dunque, arriva un segnale forte di sostegno all’azione della Flotilla e al popolo palestinese.

 

La mostra riprenderà regolarmente sabato 4 ottobre. La foto vincitrice di quest’anno, peraltro, è delle palestinese Samar Abu Elouf: è un’immagine, pubblicata dal New York Times, che ritrae Mahmoud Ajjour, 9 anni, un bambino mutilato da un attacco israeliano sulla Striscia di Gaza, nel marzo 2024.

 

La Fondazione World Press Photo di Amsterdam si è espressa chiedendo, a livello internazionale, l’accesso degli aiuti umanitari in Palestina. Altresì ha lanciato un appello affinché  tutti i giornalisti sul campo possano compiere, senza rischi e limitazioni, il loro prezioso lavoro.

 

 
In allegato, la foto vincitrice della palestinese Samar Abu Elouf.

Fondi regionali per le colonie feline

Un microchip sottopelle, una visita dal veterinario, un’identità registrata. La Regione Piemonte sostiene 22 progetti comunali per la gestione delle colonie feline, garantendo cure e riconoscimento ai gatti di strada.

Con i 180mila euro messi in campo dalla Regione si conta di raggiungere due obiettivi: tenere sotto controllo il randagismo e proteggere la salute dei gatti, spesso lasciati soli o vittime di abbandono. Un sostegno che serve anche a frenare la crescita incontrollata delle colonie, fenomeno che senza interventi rischia di trasformarsi in un problema non solo per gli animali ma anche per l’equilibrio sanitario dei territori.

«Con queste risorse sosteniamo i Comuni che si prendono cura degli animali in sicurezza e con attenzione alla loro salute e alla loro corretta gestione – ha dichiarato il presidente della Regione Alberto Cirio – È un segnale di attenzione alle comunità e al modo in cui si prendono cura degli animali».

Le attività dei progetti riguardano la quotidianità della gestione: dall’acquisto di cibo e materiali alla sterilizzazione, dalla cura alla microchippatura. In molti casi sono previste iniziative educative, rivolte sia agli studenti sia alla cittadinanza, momenti di formazione per nuovi volontari, campagne per favorire adozioni consapevoli o per sensibilizzare chi già possiede un gatto. Alcuni interventi comprendono anche la sistemazione delle aree dove vivono le colonie, con piccole attrezzature utili a migliorare l’habitat.

In particolare, in provincia di Cuneo hanno beneficiato del contributo Bra (8.900 euro), Savigliano (9.600 euro), Borgo San Dalmazzo (6.000 euro) e il Comune di Cuneo (7 mila euro).

In provincia di Alessandria i fondi hanno raggiunto Alessandria (10 mila euro), Casale Monferrato (10 mila), Valenza (8 mila) e Cabella Ligure (10 mila). Per il Verbano Cusio Ossola a Verbania è stato riconosciuto un contributo di 10 mila euro. In provincia di Vercelli, sostegno a Vercelli (9 mila euro) e Santhià (3 mila).

La provincia di Torino è quella con il maggior numero di Comuni coinvolti: Avigliana (8.900 euro), Caluso (10 mila), Giaveno (5.300 euro), Ivrea (8.800 euro), Piossasco (7.700), Rueglio (9.300), Carmagnola (10 mila) e Gassino Torinese con una contribuzione parziale di 2.100 euro.

A Biella sono stati destinati 10 mila euro, mentre a Novara 8 mila. In provincia di Asti un contributo di 8 mila euro è stato assegnato a Nizza Monferrato.

In Piemonte le colonie feline censite superano quota 1.700, distribuite tra città e piccoli centri. A Torino soltanto se ne contano più di 400, con circa 24 mila gatti liberi ma seguiti da volontari e associazioni. Nel complesso, sul territorio regionale, i gatti registrati sono circa 1,2 milioni: un numero che racconta una presenza capillare, a conferma di quanto sia prezioso ogni intervento che ne garantisca tutela e convivenza con le comunità umane.

Torna Monferrato Green Farm

TRE GIORNI A CASALE MONFERRATO CON LA FIERA NAZIONALE DEL VERDE E DELL’AGRICOLTURA RICCA DI NOVITA’

Dal 3 al 5 Ottobre prossimi il Polo Fieristico Riccardo Coppo di Casale Monferrato ospiterà Monferrato Green Farm 3°edizione.

Quest’anno la Manifestazione si fregerà del titolo di “Nazionale”, a testimonianza dei tanti espositori che ogni anno giungono anche da regioni esterne al Piemonte oltre a quelli locali e regionali, e riguarda tutte le cinque principali categorie della Fiera.

Si tratta dell’innovativa Fiera del Verde e dell’Agricoltura che vede il coinvolgimento al loro ‘servizio’ degli altri comparti produttivi, artigianato, industria e commercio in una prospettiva di crescita del territorio sostenibile per l’ambiente.

“Accogliamo con soddisfazione la nuova edizione di Monferrato Green Farm – sottolinea il Sindaco di Casale Monferrato Emanuele Capra – una manifestazione che riesce a coniugare divulgazione scientifica e momenti di svago, offrendo a tutta la cittadinanza l’opportunità di vivere il Palafiere come spazio aperto alla conoscenza e al contatto diretto con il mondo della natura”.

La scelta di Casale Monferrato, nel cuore di un territorio rurale patrimonio dell’Umanità Unesco, non è casuale, per la sua storia e le sue tipicità.

L’evento è organizzato da D&N Eventi S.R.L. in collaborazione con il Comune di Casale Monferrato, l’Unione dei Comuni della Valcerrina, Associazione dei Comuni del Monferrato e Confartigianato Imprese Alessandria, con il patrocinio della Regione Piemonte, del Comune di Casale Monferrato, del Comune di Olivola (Prima Città dell’Olio del Piemonte),della Provincia di Alessandria, Provincia di Mantova, Camera di Commercio di Alessandria Asti e la partnership di Enti, Aziende ed Associazioni tra cui Asproflor Comuni fioriti, Confartigianato Alessandria, Confagricoltura Alessandria, Fai Delegazione di Casale Monferrato, Garden club di Alessandria, Istituto Tecnico Vincenzo Luparia, Ediltecnica Ferrari BK, Vivai Varallo, Marco Marinone Garden Designer, Provera, Occhio con Occhio.

Monferrato Green Farm è un evento che coniuga le peculiarità della mostra-mercato floro-vivaistica e della fiera agricola arricchendole di contenuti culturali e scientifici volti a porre l’accento sulle prospettive della green-economy.

Tra le novità di questa edizione c’è il cambio di timone del Direttore tecnico, coordinatore dei seminari, convegni ed eventi scientifici che si svolgeranno durante le tre giornate. Quest’anno curerà la programmazione dell’intero palinsesto la Dott.ssa Elena Maggiora, astigiana, con ampia esperienza nel settore del green; editore, garden designer, specializzata nella progettazione di giardini e fotografa, tra le sue collaborazioni si annovera anche quella con la prestigiosa rivista Gardenia.

Come tutti gli anni sono ben cinque le aree all’interno della Fiera che si potranno visitare:

pastedGraphic.png   Vivai

pastedGraphic.png   Area di esposizione e mostra di animali -Area Bimbi-Maneggio

pastedGraphic.png   Agricoltura- Fattoria Didattica

pastedGraphic.png   Salone delle Eccellenze Alimentari-Ristorante e Birrificio

pastedGraphic.png   Benessere e cura naturale della persona

Molte aziende espositrici partecipanti alla Green Farm, frequentano abitualmente Fiere Nazionali importanti del settore, e sono presenti in tutte le cinque categorie della Fiera.

Come nel caso dei VIVAI con la presenza di importanti aziende provenienti anche dal Veneto e dalla Liguria e nelle macro aree ad essi assegnate, si potranno ammirare tipologie di piante che spaziano dalle Aromatiche, ai Bulbi, Piante Fruttifere, Piante Grasse, Frutti Antichi, Rose Antiche, Foglie Grigie, Piante Acquatiche, Ornamentali, Fiori ed altre tipologie.

L’eco design dell’allestimento interno ispirato al mondo del verde che verrà realizzato e che caratterizzerà la Fiera, è a cura del garden designer Marco Marinone in collaborazione con importanti realtà commerciali del territorio: l’azienda Provera ed Ediltecnica con il marchio Ferrari Bk, Vivai Varallo e quest’anno un importante contributo lo daranno anche i Vivai Forestali della Regione Piemonte che provvederanno ad inserire nell’allestimento, all’entrata della Manifestazione, numerose piante.

Lo stile sopra citato riguarderà soprattutto alcune zone focus della Manifestazione: il Campus, dove si svolgeranno gli eventi scientifici e culturali e lo spazio “Arte” a cura del maestro Pier Giorgio Panelli.

L’AREA FOOD prevede: Salone delle Tipicità, Punto Ristoro e il Birrificio Baladin.

Nel corso dei tre giorni, sarà possibile degustare ed acquistare svariate tipicità ed “Eccellenze alimentari enogastronomiche” regionali e nazionali, con “chicche” a sorpresa, e assaporare piatti caldi di qualità nel ristorante interno, che proporrà pietanze della tradizione contadina e piemontese ed utilizzerà, all’occorrenza, per realizzare i piatti dei menu proposti, anche prodotti di altri espositori partecipanti e presenti in Fiera.

All’interno del Salone delle tipicità è importante segnalare la presenza di molte eccellenze alimentari provenienti anche da svariate regioni quali, Puglia, Calabria, Liguria, Lombardia, Toscana, oltre che a eccellenze Piemontesi ed in particolare Monferrine con un’area dedicata ad aziende provenienti dai Comuni della Valcerrina ed uno stand che ospiterà il Comune di Olivola, riconosciuto come “Prima Città dell’Olio del Piemonte”.

Presenti anche, uno stand che somministrerà piatti della “Cucina Vegana” a cura dell’azienda “Opificio Contadino”e un altro che proporrà al pubblico prodotti “gluten free” prodotti dalla “Boutique del Gusto”.

Le aziende che cureranno il punto ristorazione sono tre aziende artigiane alimentari: Panisium, Mr Pinsata con i suoi collaboratori di Monferrato Street Food e Chocolè; espositori specializzati in ristorazione di qualità della tradizione piemontese e nazionale. Si potranno anche degustare birra artigianale del famoso birrificio Baladin e pregiati vini durante i pasti.

Per tutte e tre le serate verrà anche servita la tradizionale “merenda sinoira”, caratteristico “apericena” Monferrino e tra le “chicche” proposte anche deliziosi particolarissimi cocktail botanici.

Il punto ristoro vedrà la presenza di un maestro artigiano umbro che alla Green Farm 2025 somministrerà, per tutte le tre giornate, Pinse Gourmet Artigianali di svariate tipologie, realizzate con prodotti DOP Italiani, in collaborazione con il suo team Monferrino “Monferrato Street Food” che è riuscito a coniugare l’eccellenza artigiana di Mr. Pinsata con i sapori Monferrini, mentre con il brand “Panisium” lo staff di Corj e Vinicio, faranno degustare al pubblico deliziosi piatti della nostra tradizione regionale tra cui spiccano incontrastati la Panissa, gli Agnolotti Monferrini, la Polenta Concia e altre sorprese, tutte accompagnate da ottimi vini.

Infine Chocolè gestirà, con i suoi pregiati gelati artigianali, la gelateria, che in questa edizione è inserita all’interno del punto ristoro.

Nella zona riservata all’AGRICOLTURA, oltre ad alcuni macchinari ed attrezzature agricole dei più conosciuti marchi del settore, dedicati anche al giardinaggio, si potranno visitare gli stand riservati all’esposizione e vendita di animali nel pieno rispetto di questi.

Alcuni espositori di questa zona partecipano a fiere importanti del settore.

In queste aree si potranno trovare animali da cortile (coniglietti, pulcini, galline, polli) ed altre specie tra cui canarini, pappagalli, uccellini e anfibi coloratissimi, pesci, animali esotici (cincillà, ricci, lumache marine, petauri da zucchero, rettili e molto altro ancora) e in questa edizione questa vasta area presenterà ancora più varietà rispetto agli anni precedenti.

Presenti come sempre il maneggio “Occhio con Occhio” e i falchi e volatili da esposizione dell’Associazione “Compagni di viaggio”.

Il pubblico potrà anche visitare la fattoria didattica, adiacente al maneggio e quest’anno gestita e realizzata sempre dall’Associazione “Occhio con Occhio” che farà divertire i più piccoli con tantissimi laboratori, i cui orari sono visibili sul sito (https://www.monferratogreenfarm.it/fattoria-didattica/) oltre a fargli conoscere tantissimi simpatici animali da cortile e non solo.

L’area bimbi in questa terza edizione si arricchisce notevolmente grazie, allo stand dell’associazione ”Yabadabadoo” che gestirà uno spazio più grande del solito, con giochi e tornei, e alla presenza di una pista di mini moto e biciclettine elettriche del tutto in linea con il tema ecosostenibile dell’evento.

Altra zona di interesse è quella dedicata al BENESSERE e alla cura naturale della persona, infatti, anche qui espositori locali ed extra regionali esporranno prodotti di cosmesi naturale ed olistica, integratori e di altri articoli inerenti al tema.

Tra le importanti realtà che parteciperanno in questo settore si menzionano “Le Asine del Bricco” con tutta la linea al latte d’asina ed integratori, “Swiss Care” cosmesi ed integratori, “DE.NA Cosmetici” con prodotti di cosmesi, erboristici ed integratori e altre interessanti realtà tutte specializzate nella ricerca e innovazione per il benessere naturale.

Tra i graditi ritorni, sempre per il settore Benessere, si segnala la partecipazione della Scuola di estetica Sidep di Alessandria, importante azienda associata a Confartigianato Imprese Alessandria.

Sono anche previsti corsi e laboratori, tra cui uno dedicato all’arte della “pasta” grazie alla presenza dell’Azienda “A Tavola!” al centro del Salone delle Tipicità, laboratori nell’area ed esposizione e mostra animali oltre a conferenze e convegni su temi specifici legati al mondo agricolo e del verde, con la partecipazione di nomi illustri del settore.

L’edizione 2025 conta una presenza significativa nell’ambito del SOCIALE, grazie all’impegno del direttore scientifico Giancarlo Durando.

In Fiera, in particolare, ci sarà La Meridiana Cooperativa Agricola Sociale con sede in Frassineto Po che presenterà un corner nel quale troveranno spazio le opere dell’acquerellista Alessandro Infuso e del fotoamatore Giampiero Fassi, che terranno un workshop sabato 4 ottobre al mattino, “Racconti di Fiori: un viaggio botanico alla scoperta della flora dei nostri campi’, dedicato alle diverse tecniche di conservazione e rappresentazione delle specie botaniche.

. Una seconda importante e significativa presenza è quella della Ong Insieme Si Può, di Ponte nelle Alpi in Provincia di Belluno, anch’essa presente con uno stand che offrirà ai visitatori prodotti d’artigianato di tutto il mondo con lo scopo di raccogliere fondi per portare avanti progetti che sono sviluppati in trenta Paesi in tutto il globo.

Aumenta, negli spazi e qualità la presenza dell’Arte, in perfetta sintonia con le tematiche della Fiera, settore coordinato dal Maestro Piergiorgio Panelli che cura lo spazio dedicato all’arte contemporanea con ‘a New Journey 3’ dove la natura attraverso la sua bellezza cerca un dialogo etico ed estetico con l’essere umano. E la Natura sarà presente anche con alcune esposizioni artistiche, fotografiche e pittoriche nel Campus Eventi curate dal Direttore Tecnico Elena Maggiora. Infine Monferrato Green Farm 2025, al suo ingresso vedrà un allestimento di prestigio curato dal garden designer Marco Marinone che contestualizzerà nelle sue zone verdi sculture del grande artista piemontese Giovanni Tamburelli, già presente alla Biennale di Venezia e oggetto di lodi da parte dei maggiori critici d’arte italiani.

Nella serata di sabato 4 Ottobre sarà ospite il rinomato gruppo di musica folkloristica “I Melannurca”ed altre sorprese vivacizzeranno le tre giornate della Manifestazione.

Per avere informazioni sugli eventi scientifici-culturali, tutti i laboratori e gli ospiti presenti in Fiera, consultare il programma sul sito www.monferratogreenfarm.it (in aggiornamento)

e le pagine social di

D&N eventi S.R.L. https://www.facebook.com/deneventisrl/

e

Monferrato Green Farm https://www.facebook.com/monferratogreenfarm/

L’ingresso al pubblico è gratuito e a percorso libero.

pastedGraphic.png  ORARI:

Venerdì 17:00 – 23:00

Sabato 10:30 – 23:00

Domenica 10:30 – 22:00

pastedGraphic.png

SITO WEB

https://www.monferratogreenfarm.it

pastedGraphic.png

Luci sulla Palestina alle Molinette

Alle 21, davanti all’Ospedale Molinette, le luci si sono accese per Gaza. Il flash mob “Luci sulla Palestina. 100 ospedali per Gaza”, promosso dalla rete #DigiunoGaza e sostenuto da numerose realtà sanitarie e associative, ha visto un’ampia partecipazione anche a Torino. Una mobilitazione silenziosa per chiedere la fine del conflitto e ricordare le vittime: 1.677 operatori sanitari e oltre 60mila palestinesi uccisi dall’inizio della guerra.

Primo intervento al mondo di re-innervazione peniena

Alle  Molinette di Torino

Un passo epocale nella chirurgia ricostruttiva urologica arriva da Torino. Per la prima volta al mondo è stato eseguito un innovativo intervento di ricostruzione dei nervi del pene capace di restituire l’erezione naturale a pazienti che hanno perso la potenza sessuale dopo l’asportazione della prostata per tumore, presso l’ospedale Molinette della Città della Salute e della Scienza di Torino.
L’operazione prevede il collegamento di un nervo di un muscolo della coscia (nervo gracile) direttamente ai nervi del pene (fibre nervose autonomiche dei corpi cavernosi) che controllano l’erezione. Un approccio totalmente nuovo, che mira a riattivare il meccanismo naturale dell’erezione nei casi molto frequenti in cui i farmaci orali (pillole blu e derivati) non funzionano.
«Per molti uomini giovani, sopravvissuti al cancro della prostata, la perdita di potenza sessuale rappresenta una ferita profonda che mina identità e qualità di vita», spiega il professor Paolo Gontero (Direttore della Clinica Urologica universitaria dell’ospedale Molinette della Città della Salute e della Scienza di Torino). «In alcuni casi, la malattia è troppo avanzata e non è possibile eseguire un intervento di preservazione nervosa. È proprio in queste situazioni che questa tecnica innovativa apre una strada concreta alla possibilità di recuperare la funzione naturale. A differenza dello standard rappresentato dalla protesi peniena, che garantisce erezioni meccaniche ma non fisiologiche, questa procedura consente di ricreare erezioni spontanee e naturali, con un impatto psicologico straordinariamente positivo per il paziente, che può tornare a vivere una sessualità autentica e non percepita come artificiale».
Il recupero di un’erezione naturale ha infatti un valore che va ben oltre la sfera puramente funzionale: significa ritrovare sicurezza in se stessi, migliorare l’autostima e preservare l’intimità di coppia. «Molti pazienti ci raccontano che la differenza tra una protesi ed un’erezione spontanea non è solo tecnica, ma riguarda il modo in cui si percepiscono come uomini e partner» aggiunge Gontero.
Secondo i dati raccolti dal team torinese, la procedura mostra un potenziale di successo con miglioramento fino all’80% ed una ripresa di erezioni spontanee efficaci in oltre il 65% dei casi. Percentuali mai raggiunte prima con protocolli tradizionali di riabilitazione sessuale.
«Non parliamo di un trattamento sperimentale isolato, ma di una tecnica riproducibile, basata su solide evidenze precliniche e su un’attenta selezione dei pazienti», sottolinea il dottor Marco Falcone, responsabile del progetto. «L’obiettivo non è soltanto ripristinare una funzione biologica, ma restituire ai pazienti la possibilità di vivere una vita affettiva e sessuale piena. È un cambiamento di paradigma che unisce chirurgia oncologica, ricostruzione funzionale ed attenzione al benessere globale della persona».
L’intervento è stato presentato in live surgery durante il congresso ESGURS 2025 a Torino, al quale hanno partecipato oltre 350 esperti internazionali, confermando il ruolo centrale della città come polo internazionale per l’innovazione in urologia. La scelta di Torino come sede di questa prima mondiale rappresenta un riconoscimento della qualità della scuola urologica italiana e del suo contributo pionieristico nel campo della ricostruzione funzionale post-oncologica.
Se confermati da studi clinici più ampi, questi risultati potrebbero cambiare radicalmente il futuro della riabilitazione sessuale post-cancro, offrendo ai giovani uomini operati di tumore alla prostata non solo la sopravvivenza, ma anche la speranza di una piena qualità di vita. Un traguardo che fino a pochi anni fa sembrava impossibile e che oggi, grazie all’eccellenza chirurgica e scientifica torinese, diventa realtà.

Schianto mortale tra auto: vittima un 16enne, grave una ragazza

Ieri sera sulla strada regionale 589 dei Laghi di Avigliana nei pressi della Crocera di Barge, vicino a  Cavour si è verificato un incidente mortale.

Due vetture,  una Volkswagen Polo e una Skoda Octavia , si sono scontrate in un frontale. E’ deceduto  un 16enne residente a Bibiana,  passeggero su una delle due auto.

La  ragazza al volante dell’automobile che viaggiava in direzione opposta è rimsta ferita gravemente ed è stata trasportata in elisoccorso al Cto di Torino.

Pro Pal: assalto alle Ogr. Protesta contro Bezos e Von der Leyen

/

Nel pomeriggio blocchi del traffico e dell’aeroporto di Caselle

Numerose le manifestazioni pro Pal in corso a Torino. Questa sera i dimostranti hanno assaltato le Ogr per  contestare la presenza di Jeff Bezos, Ursula von der Leyen e John Elkann  in questi giorni in città.

Nella serata di ieri a Torino non sono mancati momenti di tensione durante il corteo pro-Palestina: centinaia di manifestanti hanno raggiunto la stazione ferroviaria di Porta Nuova, dove l’ingresso principale era stato chiuso in via precauzionale per evitare blocchi. In quell’occasione, un dimostrante ha scagliato una bicicletta contro il cordone di polizia. Nel frattempo, le occupazioni studentesche si sono estese e dopo diverse scuole superiori, da oggi anche Palazzo Nuovo, sede delle facoltà umanistiche dell’Università di Torino, è stato preso dagli studenti.

La giornata odierna si è aperta con un corteo in bicicletta, partito proprio da Palazzo Nuovo occupato durante la notte. L’iniziativa, convocata in risposta al blocco della Global Sumud Flotilla e annunciata da settimane, è partita alle 11: gruppi di manifestanti in bici stanno attraversando la città per toccare luoghi considerati significativi, la cui destinazione precisa non è stata resa nota.

DEcine di manifestanti hanno poi bloccato il traffico in piazza Baldissera e Corso Unità d’Italia e un gruppo si è diretto verso l’aeroporto di Caselle.

Altro momento della giornata ale 18 in piazza Castello, davanti alla prefettura, da cui prenderà avvio un nuovo corteo. Le mobilitazioni proseguiranno venerdì 3 ottobre con lo sciopero generale indetto da Cgil, USB e altri sindacati. A Torino la manifestazione partirà alle 10 davanti al Municipio in  piazza Palazzo di Città – ribattezzata dai movimenti “Piazza Gaza” – mentre gli studenti hanno previsto un raduno al parco Artiglieri da Montagna.

Mobilitazioni simili sono in programma anche in altre città del Piemonte, in vista dello sciopero che, domani, coinvolgerà scuole, trasporti e diversi settori del lavoro pubblico e privato.

 

“Ecco perchè abbiamo bloccato l’Università”

Riceviamo e pubblichiamo
“ORA PARLIAMO NOI. DALLE UNIVERSITÀ AI PORTI: BLOCCHIAMO IL GENOCIDIO”
Gli studenti e le studentesse occupano Palazzo Nuovo, sede dell’università di Torino in
solidarietà con la Global Sumud Flotilla e contro il genocidio in corso in Palestina.
Lo avevamo promesso, lo abbiamo fatto:
Dopo il blocco della Global Sumud Flotilla da parte di Israele avvenuto da ieri, noi studenti e
studentesse abbiamo bloccato le nostre università.
Di fronte al fermo illegale della spedizione umanitaria della Global Sumud Flotilla, che
aggrava ancora di più la carestia prodotta dal governo israeliano a Gaza, il governo Meloni e
le principali università italiane non si sono ancora espresse contro il genocidio del popolo
palestinese e, anzi, continuano a essere complici dei crimini israeliani.
Non lasciamoci ingannare dagli specchietti per le allodole che il Governo italiano ci sta
propinando. Tutte le mezze misure che puntavano sostanzialmente a far abbandonare alla
flotta la rotta per Gaza sono degli stratagemmi il cui fine ultimo era depotenziare il portato
politico della missione della Global Sumud Flotilla e di conseguenza la mobilitazione –
ampia, popolare – che esiste in solidarietà con la Palestina, contro il genocidio.
Una flotta civile che rompe l’assedio rappresenterebbe un segnale chiaro: boicottare
l’occupazione illegale di Israele, contro l’ipocrisia e l’inerzia delle istituzioni occidentali
davanti a dei veri e propri crimini di guerra è possibile.
Abbiamo ascoltato le parole di chi tra quelli che era a bordo non ha mai, nemmeno per un
secondo durante la traversata, pensato di fermarsi: la Global Sumud Flotilla ha avuto un
impatto fortissimo e non sarebbe stato così se la missione non fosse andata avanti, il più
possibile.
Ha fatto in modo che venisse a galla l’inconsistenza dell’opposizione, delle sigle sindacali
confederali che da tempo hanno smesso di fare gli interessi della classe, di Meloni e il suo
entourage che, messi con le spalle al muro negli ultimi giorni non hanno saputo fare altro
che andare a piagnucolare in televisione, della Presidenza della Repubblica e pure della
Chiesa Cattolica che hanno schiacciato tutto sul piano umanitario per far tornare il popolo
nell’indifferenza.
Nulla di tutto questo ha funzionato.I lavoratori, gli studenti, le persone di questo Paese
stanno con la Palestina e le grandi manifestazioni di questi giorni – a partire dallo sciopero
generale del 22 settembre indetto dall’Unione Sindacale di Base che ha visto cortei di
centinaia di migliaia di persone in tutta Italia – lo mostrano per l’ennesima volta. La Flotilla ha
dimostrato che tutti i pezzi del sistema si ricompattano quando vengono minacciati.Ma
anche che, tutti insieme, questo sistema abbiamo la forza di farlo tremare. Siamo
l’equipaggio di terra, accorso in supporto dell’equipaggio di mare: chi era a bordo ed è stato
bloccato dall’esercito israeliano al momento rischia la propria libertà, se non la vita. Il nostro
compito è fare ciò che loro al momento non possono: organizzarci in modo che la
mobilitazione vada avanti.

CAU Torino 

Nuova aggressione al Pronto Soccorso di Ciriè

Nursing Up chiede un intervento immediato della Regione Piemonte

Ciriè, 1 ottobre 2025 – Ennesima aggressione al Pronto Soccorso dell’ospedale di Ciriè. Ieri, 30 settembre, un paziente, già protagonista di azioni violente nei confronti del personale sanitario, ha colpito con calci e pugni medici, infermieri e operatori sanitari. 

Il primario è stato aggredito, mentre uno dei medici in servizio in pronto soccorso è rimasto gravemente ferito. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri, ma resta la drammatica evidenza: gli operatori continuano a lavorare in condizioni di rischio inaccettabile.

«Non possiamo più tollerare che la sicurezza del personale sanitario sia affidata al caso – afferma Marco Boccacciari, referente sindacale Nursing Up per l’ASL TO4 – Gli operatori non possono entrare in servizio con la consapevolezza che potrebbero essere aggrediti da un momento all’altro. La Direzione aziendale è stata più volte messa al corrente della situazione, ma non sono seguite azioni concrete: solo parole. Ora è la Regione che deve assumersi la responsabilità e pretendere un cambio di passo immediato».

Il sindacato sottolinea che la gravità di quanto accaduto a Ciriè non rappresenta un episodio isolato, ma il riflesso di una condizione diffusa in molti pronto soccorso piemontesi, dove la carenza di personale e la mancanza di misure di sicurezza efficaci alimentano tensione e rischi quotidiani.

«Quanto accaduto al Pronto Soccorso di Ciriè non è solo un’aggressione al personale sanitario, è un’aggressione al Sistema Sanitario stesso. La Regione deve intervenire con decisione: serve un piano straordinario per la sicurezza negli ospedali e serve subito. I nostri professionisti meritano rispetto e protezione. Pretendiamo che la Regione agisca e che la direzione aziendale assuma misure concrete per garantire l’incolumità di chi lavora in prima linea», conclude Claudio Delli Carri, segretario regionale Nursing Up Piemonte e Valle d’Aosta.