CRONACA- Pagina 82

Spacciatore colto in flagranza, arrestato

Lunedì sera, il Commissariato di P.S. Dora Vanchiglia ha coordinato un controllo straordinario del territorio ad “Alto Impatto” insieme al personale del Reparto Prevenzione Crimine Piemonte, del V Reparto Mobile di Torino, di un’unità cinofila della Polizia di Stato oltre a personale della Guardia di Finanza e dell’Arma dei Carabinieri.

L’attività esercitata nella zona di competenza concentrandosi maggiormente in Lungo Dora Napoli, Corso Giulio Cesare, Corso Emilia e vie limitrofe, ha portato a:

l’identificazione di 64 persone;

l’arresto di una persona;

il controllo di 4 esercizi pubblici; l’emissione di 3.000 euro di sanzioni amministrative; il sequestro di diversi grammi di sostanza stupefacente e somma di denaro.

In particolare l’arresto è avvenuto all’incrocio tra Corso Giulio Cesare e Corso Emilia, dove gli agenti hanno colto in flagranza un giovane ventiseienne di origini marocchine mentre consegnava diversi grammi di sostanza stupefacente ad un secondo soggetto. Il ventiseienne è stato arrestato per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio. Il procedimento penale si trova attualmente nella fase delle indagini preliminari, pertanto vige la presunzione di non colpevolezza dell’indagato sino alla sentenza definitiva.

Sempre in Corso Giulio Cesare un locale è stato sanzionato per irregolarità amministrative e carenze igienico sanitarie per la somma di circa 3.000€.

I controlli congiunti continueranno con cadenza regolare.

Maltempo, danni anche a Mirafiori

Albero caduto in via Coggiola, albero caduto in strada Castello di Mirafiori, tetto della scuola Gaetano Salvemini scoperchiato.  Le foto sono del lettore Luigi Gagliano. Il nubifragio di ieri ha causato molti danni in diversi quartieri di Torino. Sono state decine le chiamate di richiesta di intervento dei vigili del fuoco.

Forte vento, pioggia e grandine su Torino: alberi abbattuti e disagi. Temperature scese di 15 gradi

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Come aveva previsto Arpa Agenzia regionale per l’ambiente, anche oggi pomeriggio, come in  buona parte del Piemonte, il maltempo ha colpito per più di un’ora a partire dalle 17 la città di Torino. Si sono registrati disagi al traffico e allagamenti.

Forte vento, grandine e pioggia hanno sferzato i quartieri della città.

Diversi gli alberi abbattuti (nella foto di copertina all’angolo tra i corsi Einaudi e Galileo Ferraris). L e temperature sono scese di 15 gradi, da 34 a circa 20 gradi.

Mauriziano, Annamaria Ferrero dirige Ostetricia e Ginecologia

Dallo scorso 1° agosto la professoressa Annamaria Ferrero è il nuovo direttore della Ostetricia e Ginecologia universitariadell’Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino. La professoressa Ferrero raccoglie il testimone dalle mani del dottor Luca Sgrò, che ha retto la Struttura nel periodo successivo alla scomparsa della professoressa Nicoletta Biglia, avvenuta nel novembre dell’anno scorso.

L’esperienza all’ospedale Mauriziano della professoressa Annamaria Ferrero inizia nel 1997, con un dottorato in Ginecologia oncologica che precede la sua assunzione, datata febbraio 1999, all’interno della Divisione diretta dal professor Piero Sismondi. Per dieci anni la professoressa Ferrero svolge la sua attività di Ginecologia oncologica tra il Mauriziano e l’Istituto di Candiolo (dove è responsabile dell’Oncologia pelvica), mentre dal 2009 in avanti si lega esclusivamente al Mauriziano e, dopo un intenso lavoro di ricerca in contesti internazionali (tra il 2015 e il 2019 ha fatto parte del Consiglio direttivo dell’ESGO, European Society of Gynaecological Oncology), nel marzo 2023 acquisisce il titolo di professore associato dell’Università degli Studi di Torino.

«La mia etichetta è sempre stata quella del Mauriziano – afferma la professoressa Ferrero -. Ed è perciò con grande orgoglio che assumo questo nuovo incarico. Mi è stato di grande aiuto il supporto ricevuto dalla compianta professoressa Biglia, altrettanto sono oggi onorata del sostegno dell’Università, della Direzione del Mauriziano e dei miei colleghi. Tutti insieme porteremo avanti il discorso avviato con il professor Sismondi e proseguito prima con il professor Menato e poi con la professoressa Biglia. Il tutto nel solco di una tradizione pluridecennale che ha portato il Mauriziano ad essere un fondamentale punto di riferimento per la nostra comunità di pazienti».

«La Struttura di Ostetricia e Ginecologia è molto vasta – conclude la professoressa Ferrero -. Il percorso che parte dalla diagnostica per comprendere trattamento e follow up è ciò che ci caratterizza, anche in virtù dei tanti ambulatori generali e specialistici a disposizione delle nostre pazienti sia ginecologiche sia ostetriche. La chirurgia robotica è un’altra preziosa risorsa che nell’ultimo anno ci ha permesso di acquisire nuove ed efficaci possibilità di cura. Senza mai dimenticare le competenze in campo ostetrico che, anche con l’ausilio dell’anestesia peridurale, ci permettono di assistere nella migliore maniera possibile il percorso di tutte le nostre future mamme».

A 22 anni si toglie la vita sotto al cavalcavia

Era ancora vivo quando agenti di polizia e  soccorritori lo hanno trovato. Ma il ragazzo, 22enne, di origini nord africane, si era impiccato sotto al cavalcavia di via Passo Buole e non è stato possibile rianimarlo. Il suo corpo era stato visto dai treni di passaggio ed era scattato l’allarme.

Sequestro di 1,2 kg di droga nei primi giorni di agosto

Continua in modo capillare sul territorio cittadino l’attività della Polizia di Stato volta al contrasto ed alla prevenzione dello spaccio di sostanze stupefacenti.

Nelle scorse ore, grazie all’intensificazione dei controlli operato dalle pattuglie sul territorio, sono stati diversi gli arresti della Polizia di Stato per reati inerenti allo spaccio di sostanze stupefacenti: in particolare, personale dell’UPGeSP e del Commissariato di P.S. “Dora Vanchiglia” ha proceduto all’arresto di 4 persone, al sequestro di sostanze stupefacenti per più di un chilo e duecento grammi tra cocaina, crack, mdma e hashish e denaro, verosimile provento dell’attività di spaccio, per oltre 2000 euro.

Il primo caso quando giunge alla centrale operativa la segnalazione di urla provenienti da un appartamento all’interno di un condominio in Strada del Portone.

Gli agenti dell’UPGeSP intervenuti individuano l’abitazione, alla porta si presenta un cittadino italiano di 30 anni, semi nudo, con alcuni tagli sul corpo ed in evidente stato di alterazione psicofisica.

L’interno dell’appartamento, a soqquadro e con vari suppellettili ed oggetti rotti: gli agenti notano una padella con della polvere bianca, risultata successivamente essere cocaina. Nella fattispecie, la sostanza stupefacente era presente in altre zone della casa e sparsa sul mobilio della cucina e della camera da letto.

Con l’ausilio dei cinofili dell’Arma dei Carabinieri di Volpiano, gli agenti rinvengono nell’armadio, celati tra i vestiti, un portafoglio contenente diversi frammenti di sostanza stupefacente; sotto al comodino della polvere bianca in una confezione sottovuoto; in un altro mobile 2 frammenti di hashish, 3 bilancini di precisione e in un secondo portafoglio, nascosto sotto il letto, circa 1050 euro in contanti.

Nel frattempo il 30enne riceveva sul proprio telefono cellulare numerose chiamate e messaggi da diverse applicazioni di messaggistica ed era possibile visualizzare immagini, che immortalavano i medesimi bilancini di precisione rinvenuti dagli operatori con sopra della sostanza stupefacente, dalle quali poteva verosimilmente dedursi un’intensa attività di spaccio.

Nel complesso, nell’abitazione sono state rinvenute differenti tipologie di sostanze stupefacenti quali cocaina, crack, hashish e mdma, per un totale di oltre 200 gr di mdma e oltre 200 gr di cocaina.

Il 30enne è stato tratto in arresto per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.

Lo stesso giorno gli agenti dell’UPGeSP traggono in arresto un cittadino tunisino di 19 anni gravemente indiziato di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio e lo indagano per porto d’armi per cui non è ammessa licenza.

È sera quando gli agenti, percorrendo corso Stati Uniti in direzione stazione Porta Nuova, notano due ragazzi a bordo di un monopattino elettrico che alla vista della volante iniziano a guidare a velocità sostenuta.

Gli agenti fanno inversione e li inseguono, fino a fargli arrestare la marcia pochi metri più avanti.

Il ragazzo che guidava il monopattino, da subito insofferente al controllo, aveva difatti negli slip 6 involucri termosaldati contenenti cocaina e 2 pezzi di hashish. Nel borsello un telefono cellulare, su cui arrivavano diversi messaggi attraverso applicazione di messaggistica con sistema di cancellazione automatica, poco più di 1000 euro in contanti dei quali non era in grado di giustificare il possesso e una pinza multiuso comprensiva di coltello affilato con la lama ancora sporca di sostanza stupefacente.

Il tutto è stato sequestrato e il 19enne tratto in arresto.

Un cittadino marocchino di trentatré anni gravemente indiziato di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio è stato, invece, arrestato dai poliziotti del Comm.to di P.S. Dora Vanchiglia.

È mattina quando la pattuglia del commissariato, transitando in Lungo Dora Napoli, nota un uomo dall’atteggiamento sospetto che alla vista degli agenti, aumenta il passo lanciando un sacchetto in un’aiuola lì vicino per poi darsi alla fuga verso Via Cigna.

I poliziotti, dopo aver perlustrato la zona e recuperato il sacchetto che conteneva quattro pezzi di hashish del peso complessivo di 100 gr, riescono a rintracciare il soggetto che, nel frattempo, era ritornato nei pressi dell’aiuola verosimilmente per recuperare il materiale abbandonato poco prima.

L’uomo viene fermato dagli agenti all’altezza del “Cortile del Maglio” e dagli accertamenti effettuati risulterà destinatario di un DACUR, provvedimento che vieta l’accesso nelle zone comprese tra Corso Vercelli, Lungo Dora Napoli, Lungo Dora Firenze, Corso Giulio Cesare, Corso Novare e Corso Emilia.

Ultimo arresto, quello di un cittadino marocchino di 37 anni gravemente indiziato di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, indagato anche per resistenza a P.U.  e violazione della Legge sull’immigrazione.

È pomeriggio quando i poliziotti della Squadra Volante dell’UPGeSP, perlustrando l’area compresa fra Corso Regina Margherita, corso Principe Oddone, via Masserano, via Maria Ausiliatrice e le vie limitrofe, ove spesso i cittadini hanno segnalato, tramite l’applicazione Youpol, smercio di sostanze stupefacenti, notano una persona con una busta in mano piuttosto pesante aggirarsi sul controviale di corso Principe Oddone, guardandosi intorno con fare circospetto.

L’uomo viene raggiunto sul Lungo Dora Agrigento e, alla vista della Volante, si dà a precipitosa fuga, disfacendosi della busta che aveva con sè; l’uomo, nonostante vari tentativi di depistaggio compiuti imboccando vie strette e a senso unico nelle quali le Volanti avrebbero avuto difficoltà a passare, verrà raggiunto su via Borgo Dora.

Infatti, dopo aver fatto ingresso in uno stabile sapendo di poter usare un’uscita secondaria, si vedeva chiuso il passo da un’altra pattuglia dell’UPGeSp i cui componenti conoscevano perfettamente le caratteristiche dello stabile e opponeva loro una strenua resistenza, fino ad essere fermato.

Nella busta di cui si era disfatto poco prima, prontamente recuperata, i poliziotti rinvengono e sequestrano 7 panetti di hashish da 100 grammi ciascuno.

Il 37enne è stato tratto in arresto per la detenzione dello stupefacente, denunciato per la resistenza opposta e per essere risultato inottemperante all’ordine del Questore della provincia di Torino a lasciare il territorio nazionale.

Nuove violenze nelle carceri piemontesi

Sono state ultime ore da incubo, quelle trascorse ieri sera nella Casa circondariale di Vercelli, dopo che un detenuto straniero, alterato dall’alcool, si è lesionato il proprio corpo ed ha aggredito alcuni poliziotti, dopo averli minacciati per ore con lamette e rudimentali oggetti da taglio. Come spiegano Vicente Santilli e Mario Corvino, rispettivamente segretario e vice del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, “dopo la contestazione di una sanzione disciplinare che lo riguardava per un precedente comportamento violento, un detenuto nordafricano, per altro alterato dall’alcool ricavato dalla illegale macerazione della frutta in cella, si è reso protagonista di una folle e scellerata protesta. Ha minacciato il personale con lamette e oggetti da taglio, lesionandosi il corpo, per poi scagliandosi contro alcuni poliziotti, colpendoli con calci e pugni”. Momenti di grande tensione, “nonostante la Polizia penitenziaria avesse da subito cercato di contenere la violenza dell’uomo. con una opera di mediazione a cui l’uomo reagiva con un comportamento aggressivo e minacciando i Baschi Azzurri. Il SAPPe esprime la propria solidarietà agli agenti feriti e contusi nel carcere di Vercelli e auspica che il prima possibile si intervenga sulle aggressioni al personale di Polizia Penitenziaria, oramai saturo di ciò che sta subendo”. Tuona il segretario generale del SAPPE Donato Capece: “Basta! A questo hanno portato questi anni di ipergarantismo nelle carceri, dove ai detenuti è stato praticamente permesso di auto gestirsi con provvedimenti scellerati ‘a pioggia’ come la vigilanza dinamica e il regime aperto, con detenuti fuori dalle celle pressoché tutto il giorno a non fare nulla nei corridoi delle Sezioni. E queste sono anche le conseguenze di una politica penitenziaria che invece di punire, sia sotto il profilo disciplinare che penale, i detenuti violenti, non assumono severi provvedimenti”.

“Non è un caso”, aggiunge il leader nazionale del SAPPE, “che c’è stata e c’è una crescita esponenziale di episodi violenti da parte di detenuti stranieri e con problemi psichiatrici, a dimostrazione della incapacità politica a trovare una efficace soluzione alla chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari che invece dovrebbero essere riaperti, con regole e gestioni differenti rispetto al passato ma assolutamente necessari, e di una politica di espulsione dall’Italia dei ristretti violenti”. Per questo Capece, che si appella alle Autorità istituzionali e politiche, ritiene urgente “dotare al più presto anche la Polizia Penitenziaria del taser e di ogni altro strumento utile a difendersi dalla violenza di delinquenti che non hanno alcun rispetto delle regole e delle persone che rappresentano lo Stato”.

Serate sulla Salute con il Comune di Sauze d’Oulx

SAUZE D’OULX Il Comune di Sauze d’Oulx, grazie all’impegno in prima persona del neo Consigliere Comunale Maurizio Moroni, in questo mese di agosto organizza tre serate dal titolo “Prevenire meglio che curare – Competenza e conoscenza – I medici specialisti incontrano la popolazione”.

Tre serate interattive per affrontare insieme alcuni temi di grande attualità che si terranno sempre alle ore 21 presso la sala Conferenze dell’Ufficio del Turismo in viale Genevris 7.

Si inizia martedì 13 agosto, proprio con il dottor Maurizio Moroni, Direttore Struttura Complessa Urologia 1 ASL Città di Torino, che affronterà il tema “La prevenzione dei tumori urologici”.

Secondo appuntamento domenica 18 agosto con il Professor Giovanni Succo, Presidente della Società Europea di Oncologia Cervico – Cefalica e Direttore Struttura Complessa ORL 2 ASL Città di Torino, che tratterà l’argomento “La prevenzione dei tumori otorinolaringoiatrici”.

Il ciclo di incontri dedicati alla salute si concluderà venerdì 30 agosto con il dottor Gianluca Collo, Presidente della Società degli Ortopedici e Traumatologi Ospedalieri del Piemonte e Valle d’Aosta e Direttore Struttura Complessa Ortopedia 1 ASL Città di Torino, che relazionerà sul tema “La prevenzione delle patologie degenerative osteo-articolari”.

Tutti gli incontri saranno ad ingresso libero e senza necessità di prenotazioni.

Investita da un’auto davanti al Giovanni Bosco muore bimba di due anni

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Una bimba di 2 anni  è stata investita davanti all’ospedale San Giovanni Bosco di Torino ed è morta per i traumi riportati. L’incidente è avvenuto ieri quando la piccola, di etnia rom, si sarebbe trovata nel parcheggio con la madre per andare a trovare un parente in ospedale: una donna di 57 anni, facendo manovra, l’avrebbe investita con la propria vettura, finendo anche lei sotto shock in ospedale. Tensioni all’arrivo di un gruppo di parenti della madre e della bimba deceduta. Tra le ipotesi, negata dalla madre della vittima, anche quella che stessero chiedendo l’elemosina davanti all’ospedale.

Ferisce il vicino con un colpo di ascia alla testa

Un uomo di 53 anni di origini romene è  stato arrestato dai carabinieri  di Avigliana con l’accusa di lesioni personale aggravate. I militari sono intervenuti per sedare una lite condominiale tra due coppie di coniugi. L’uomo avrebbe colpito alla testa con un’ascia il marito della vicina di casa. Ferito non gravemente è stato portato all’ospedale di Rivoli in prognosi riservata. L’aggressore è ora agli arresti domiciliari.