CRONACA- Pagina 82

Il Piemonte torna con un rappresentante nel Comitato Nazionale Vini

Il Piemonte torna ad essere rappresentato nel Comitato Nazionale Vini, l’organo del Ministero dell’Agricoltura, Sovranità Alimentare e Foreste che esprime parere consultivo e propositivo a livello nazionale in materia di tutela e valorizzazione commerciale sui vini a denominazione d’origine. Lo ha deliberato a Roma la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, a cui ha partecipato il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio.

Il Comitato Nazionale Vini è composto da funzionari del Ministero, esperti, rappresentanti delle associazioni di categoria, cantine, industriali vinicoli e da due membri nominati dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome. Due sono i componenti designati dalle Regioni in seno al Comitato, e dal 2021 erano rappresentati da Sicilia e Veneto. Nella nuova conformazione un rappresentante è dell’Abruzzo e uno appunto del Piemonte, con durata triennale. Sarà la dottoressa Elena Piva, funzionaria della Direzione Agricoltura della Regione Piemonte, presso cui segue le problematiche del settore vitivinicolo, dei disciplinari e delle denominazioni d’origine.

«Con i suoi 60 vini Doc e Docg e una produzione che sta conquistando i mercati mondiali grazie a una precisa scelta di qualità, il Piemonte torna ad avere un ruolo di rappresentanza nel Comitato», dichiarano il presidente Alberto Cirio e l’assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo, Caccia e Pesca, Parchi della Regione Piemonte Paolo Bongioanni«La designazione sana un vulnus incredibile, ovvero che il Piemonte non potesse far sentire la propria voce e rappresentare in modo equilibrato il complesso mondo del vino italiano a denominazione d’origine. Il risultato di oggi è frutto di un lavoro e di una trattativa complicata nella quale abbiamo avuto il supporto del governo, e in particolare del ministro Lollobrigida e del sottosegretario La Pietra a cui va il nostro ringraziamento per aver supportato la nostra richiesta».

«Un ruolo centrale l’ha avuto anche il coordinatore della Commissione Politiche Agricole delle Regioni, Federico Caner – aggiunge Bongioanni -. È la prima volta che entra nel Comitato un funzionario regionale: una figura in collegamento diretto con i consorzi e con l’assessore, e quindi in grado di svolgere un efficace lavoro di snodo con i territori e le politiche agricole regionali. Sono particolarmente orgoglioso di questo risultato, che garantirà al vino piemontese e alle istanze dei suoi produttori la giusta voce a livello nazionale».

Faida in famiglia tra rom: bomba molotov in Barriera

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È guerra aperta tra due rami di una famiglia rom in Barriera di Milano a Torino. Il bilancio delle scorse ore è di sette veicoli danneggiati da un incendio in via Bologna, oltre a un furgone bruciato in corso Taranto nel quale è stata lanciata una molotov. Nel veicolo dormivano una donna con la figlia che si sono fortunatamente salvate.
(foto archivio)

Schianto frontale, morta una donna

Una donna di 82 anni di San Raffaele Cimena è morta in ospedale per i traumi riportati  in un incidente stradale avvenuto giovedì sulla strada provinciale 91. L’anziana guidava una Fiat Panda quando, per cause da accertare, si è schiantata frontalmente con una vettura che viaggiava in senso opposto. La donna è morta ieri all’ospedale Giovanni Bosco. Illeso il conducente della seconda auto.

Personale sanitario, i dati della Regione

Si è riunito nei giorni scorsi nella Sala Trasparenza del Grattacielo Piemonte di Torino l’Osservatorio sulle assunzioni del personale sanitario: alla presenza dei nuovi Direttori Generali delle Azienda Sanitarie Regionali e le organizzazioni del comparto FP Cgil, Cisl FP, Uil FPL, Fials, Nursind, Nursind UP, il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e l’assessore alla Sanità, Federico Riboldi, hanno presentato l’aggiornamento dei dati a inizio dicembre 2024.

«Nel 2023 abbiamo assunto l’impegno di incrementare di 2 mila unità il personale sanitario della nostra Regione, al netto del turn over. In base ai dati di inizio dicembre 24, l’aggiornamento ci dice che, rispetto a quando abbiamo iniziato, nella sanità piemontese lavorano 1455 unità di personale in più, 342 medici e 1.113 personale del comparto.

Si tratta un buon numero che ci consente di arrivare a centrare l’obiettivo dei 2 mila entro il primo semestre del 2025 e che conferma lo sforzo del Piemonte che nel 2024 ha incrementato la percentuale di spesa sul personale sanitario del 4,5% rispetto alla media nazionale del 3,2%, per una cifra che vale 2,4 miliardi nel 2024 rispetto ai 2,3 miliardi del 2023 per le assunzioni, come certificato dal Mef per primi 9 mesi del 2024. Ora l’Osservatorio deve fare un’analisi di dettaglio nelle varie aziende sanitarie e nelle varie categorie professionali – aggiunge il presidente – con l’obiettivo di individuare il percorso che consenta di raggiungere l’obiettivo assunzionale, in particolare per quanto riguarda gli infermieri. A questo proposito – annuncia il presidente – Azienda Zero sta finalizzando la nuova graduatoria di un concorso per infermieri da 60 posti ed è pronta a bandire un nuovo concorso ad aprile per intercettare i nuovi laureati».

«Da fine febbraio – ha annunciato l’assessore Riboldi – avvieremo una serie di incontri tra le organizzazioni di comparto e le aziende sanitarie, suddivise per quadranti. Sarà l’occasione per un confronto operativo per condividere gli elementi positivi e affrontare, in uno spirito di piena collaborazione, le criticità. Da parte della Regione Piemonte, infatti, c’è la piena disponibilità a lavorare insieme per raggiungere gli obiettivi prefissati nel 2023».

Trovato 35enne senza vita in un appartamento

Un uomo di 35 anni è stato trovato senza vita in un alloggio per affitti brevi in via Italia a Chivasso.

I genitori, preoccupati perché  non riuscivano da ore a mettersi in contatto con il figlio hanno dato l’allarme. Il 118 è intervenuto ma non è stato possibile salvare il trentacinquenne. L’uomo potrebbe essere morto per un’overdose.

“Amazon Women in Innovation” al Politecnico di Torino

Amazon annuncia l’apertura dei bandi per la candidatura alla settima edizione di “Amazon Women in Innovation”, il progetto che assegna borse di studio a sette studentesse universitarie in altrettante Università italiane in ambito STEM (Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica).
Per il settimo anno consecutivo anche il Politecnico di Torino è tra gli atenei coinvolti nell’iniziativa: la vincitrice del bando beneficerà di un finanziamento di €6.000 all’anno per 3 anni e di un percorso di mentorship dedicato, che prevede l’affiancamento di una manager Amazon.

Fino al 7 marzo 2025, potranno presentare la propria candidatura tutte le studentesse immatricolate per la prima volta all’a.a. 2024/2025 al Corso di laurea in Ingegneria elettronica, informatica e delle telecomunicazioni che abbiano conseguito almeno 20 CFU – con una media ponderata non inferiore a 24/30. Per ulteriori informazioni visitare questa pagina.

“Il Politecnico è lieto di aderire all’Amazon Women in Innovation, un’iniziativa che pone al centro le studentesse impegnate in percorsi universitari in ambito STEM. Una delle principali missioni del nostro Ateneo è infatti quella di promuovere e incentivare le pari opportunità nello studio delle materie tecnico-scientifiche, data la vocazione tecnologica del Politecnico di Torino. Questa collaborazione con Amazon rappresenta quindi un’occasione concreta per fornire supporto a chi sceglie di seguire, con successo e profitto, un iter formativo in questa direzione”, commenta Stefano Corgnati, Rettore del Politecnico di Torino.

Dal 2018, “Amazon Women in Innovation” ha supportato 26 studentesse e, oltre al Politecnico di Torino, il progetto vede coinvolte altri sei atenei: l’Università degli Studi di Cagliari, l’Università di Catania, il Politecnico di Milano, l’Università degli Studi di Napoli Federico II, l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” e l’Università degli Studi di Palermo.

“Attraverso Amazon Women in Innovation, riaffermiamo il nostro impegno per promuovere l’istruzione nelle discipline STEM”, afferma Rita Malavasi, Responsabile delle Relazioni Istituzionali per Amazon.it. “Siamo pienamente consapevoli delle sfide che persistono in questo campo e dell’importanza cruciale che i percorsi professionali tecnico-scientifici rivestono per lo sviluppo e la crescita del nostro Paese. Per questo motivo, ci dedichiamo con determinazione a rendere queste competenze più accessibili, con un’attenzione particolare alle giovani donne. Il nostro obiettivo è contribuire a ridurre il divario di genere in settori che continuano a registrare una partecipazione femminile limitata”, aggiunge Malavasi.

Amazon Women in Innovation è una delle numerose iniziative supportate da Amazon con l’obiettivo di formare 200.000 studenti e studentesse in ambito STEM entro il 2026. Annunciato a settembre dello scorso anno, questo impegno vede coinvolte le scuole secondarie di primo grado, di secondo grado, le università, i corsi post-diploma e formazione professionale.
Maggiori info: https://www.aboutamazon.it/creare-valore-per-il-paese/impatto-sulla-comunita/educazione-stem

Insediato il nuovo Comitato Diritti Umani e Civili

 Nicco: “Ruolo determinante in questo periodo storico”

 

Si è insediato  il nuovo comitato dei Diritti Umani e Civili, organismo di consultazione e partecipazione del Consiglio regionale istituito con legge nel 2020, che ha l’obiettivo di promuovere la cultura della pace, della solidarietà e del riconoscimento dei diritti umani e civili.
“Viviamo in un periodo storico in cui la violenza, l’odio e l’intolleranza sembrano riaffiorare con forza, minacciando equilibri sociali consolidati, aumentando divisioni e differenze e persino mettendo in discussione il valore stesso della vita umana – ha spiegato in apertura il presidente del Consiglio regionale e presidente del Comitato, 
Davide Nicco – in questo contesto, il nostro ruolo è ancora più determinante. Con le sue proposte direttamente al Consiglio regionale, e collaborando attivamente con enti, associazioni e organizzazioni nazionali e internazionali l’obiettivo primario resta quello di salvaguardare i diritti umani e civili, di combattere ogni ingiustizia, ogni sopruso che mette a repentaglio la sopravvivenza di donne, uomini e bambini”.
Come previsto dalle norme, in questa prima seduta sono stati eletti vicepresidenti 
Sara Zambaia e Giampiero Leo .Entrambi sono stati eletti a larga maggioranza e – in particolare nel caso di Leo – con un voto trasversale.

Sara Zambaia ha ricordato il grande lavoro svolto nella scorsa legislatura regionale e sottolineato il fatto che il “Comitato per i diritti” della Regione Piemonte rimane l’unico organismo ufficiale e istituzionale di questo tipo in Italia. Giampiero Leo ha ringraziato anche a nome del Coordinamento interconfessionale, del Comitato Interfedi e di altre realtà della società civile impegnate nella difesa dei diritti umani, il Presidente Nicco per la sensibilità e l’impegno dedicati a far ripartire rapidamente e con forza il succitato Comitato. Inoltre, rifacendosi alle parole del Presidente Nicco e a quelle di altri interventi, ha evidenziato che in un mondo in cui l’attacco ai diritti umani e civili delle persone è in crescita esponenziale, si rende non solo auspicabile ma necessaria la massima collaborazione e unità fra tutte le forze politiche, culturali, sociali, religiose ecc. che hanno realmente a cuore i valori fondanti di una democrazia reale, come quelli espressi dalla nostra Costituzione e dalla Carta delle Nazioni Unite.
Nelle prossime settimane il Comitato darà il via alla fase di programmazione delle iniziative pubbliche, ma da un primo confronto durante la seduta sono già emersi diversi temi di lavoro, in particolare l’impatto dell’intelligenza artificiale sulla nostra società e la tutela dei minori.
Sono intervenuti durante la discussione i consiglieri regionali 
Gianna Pentenero (Pd), Silvio Magliano (Lista Cirio), Valentina Cera (Avs), e i componenti Giovanni BoggeroElena FerraraLorenzo MarchettiWalter Nuzzo, Younis Tawfik.

 

 

Nascondeva droga nel vano motore (e nel servizio da tè)

Risale a qualche giorno fa l’arresto operato dai Carabinieri del Radiomobile di Ivrea nei confronti di un quarantatreenne residente nel canavese, trovato in possesso di una corposa quantità di sostanza stupefacente mista tra hashish, crack e cocaina.
I militari hanno trovato l’uomo alla guida della sua utilitaria ad Albiano d’Ivrea (TO), all’altezza di Piazza Assone. Un regolare controllo alla circolazione si è poi tramutato in un accertamento più approfondito, vista l’evidente agitazione dell’uomo senza apparentemente alcun motivo.
Aperto il cofano dell’auto, ben ancorata con due potenti calamite, i Carabinieri hanno trovato vicino al vano motore una scatoletta metallica con dentro diverse dosi di cocaina e crack. Naturale è stata poi la successiva perquisizione domiciliare, dove i nascondigli utilizzati dal quarantatreenne per occultare denaro e droga sono stati tra i più disparati: dal servizio da te in porcellana finemente decorato, al frigorifero, dentro il quale è stato trovato il quantitativo più ingente di sostanza stupefacente: 3 kilogrammi di hashish, suddivisi in panetti marchiati con loghi di bevande energetiche e di famose case automobilistiche. Anche le banconote, pari a circa 4000 euro, sono state trovate nascoste dentro un vaso.
I Carabinieri hanno infine sequestrato il cellulare del giovane, così da appurare e chiarire eventuali attività di spaccio di sostanze stupefacenti in essere nel canavese e nel torinese.

Sopralluogo all’Alberghiero Colombatto di Torino

Giovedì 13 febbraio, nell’ambito del progetto #ScuoleCittaMetroTo, il vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo e la consigliera delegata all’istruzione Caterina Greco hanno incontrato la dirigente scolastica Silvia Viscomi e visitato la sede dell’Istituto Colombatto, oggetto di importanti lavori di riqualificazione finanziati con fondi PNRR e fondi propri della Città metropolitana di Torino.

L’Istituto Colombatto è un punto di riferimento per la formazione professionale nel settore alberghiero e della ristorazione. Ogni anno accoglie oltre mille studenti e, attualmente, conta 1.137 alunni suddivisi in 57 classi.


L’offerta formativa è ampia e articolata, con percorsi dedicati all’enogastronomia, pasticceria, all’accoglienza turistica e ai servizi di sala e vendita, garantendo così una preparazione di alto livello e un collegamento diretto con il mondo del lavoro.
Il Colombatto dispone di due sedi, entrambe a Torino: l’accesso principale è in via Gorizia 7, mentre la succursale, di fronte alla sede principale, si trova in via Ada Negri.
Negli ultimi anni, la sede dell’istituto in via Gorizia 7 èstata interessata da una serie di interventi di adeguamento normativo e miglioramento sismico dell’edificio. La Città metropolitana di Torino ha investito in opere di manutenzione straordinaria per garantire sicurezza ed efficienza energetica.
Con i fondi PNRR, si stanno realizzando importanti lavori di adeguamento sismico delle strutture di tutto il complesso scolastico. Nel dettaglio, gli interventi riguarderanno la realizzazione di setti antisismici, la sostituzione del blocco ascensori, la sostituzione dei serramenti in legno del corpo aule, la messa in sicurezza dei solai degli uffici con controsoffitti antisfondellamento e la sostituzione dei corpi illuminanti. Inoltre, il progetto include ulteriori interventi importanti, quali il completamento della rimozione delle coperture in amianto, l’abbattimento delle barriere architettoniche, l’adeguamento alle normative energetiche e una serie di opere di manutenzione straordinaria.
L’importo complessivo degli interventi finanziati è di 5.132.474 euro a cui si vanno ad aggiungere 980.000 euro di fondi di Citta metropolitana..
“Si tratta di una scuola che forma ragazzi e ragazze per un futuro nel mondo della ristorazione, dell’ospitalità alberghiera e del turismo” ha dichiarato il vicesindaco Jacopo Suppo. “Ogni giorno, 1.100 studenti frequentano questa importante scuola, dove abbiamo realizzato interventi significativi di riqualificazione, come la ristrutturazione degli spazi, l’adeguamento sismico e molti altri lavori ancora in corso. In particolare, stiamo lavorando alla riqualificazione delle cucine, un vero fiore all’occhiello della nostra rete scolastica”.
La consigliera Caterina Greco ha sottolineato: “L’Istituto Professionale Alberghiero Colombatto è una scuola all’avanguardia, con ben cinque cucine, di cui due sperimentali. Ci sono progetti di solidarietà, grazie anche alla presenza della scuola di formazione per la Protezione Civile, che permette ai ragazzi di partecipare a percorsi formativi specifici. La dirigente scolastica ci ha illustrato anche un importante progetto di scambio con l’estero, che offre agli studenti l’opportunità di andare in Cina. Si tratta, quindi, di un’esperienza formativa davvero significativa per questi ragazzi. È una scuola estremamente interessante e ricca di opportunità.”
La dirigente scolastica Silvia Viscomi ha evidenziato l’importanza della riqualificazione dell’istituto, sottolineando il valore dell’internazionalizzazione della didattica: “Il nostro obiettivo è ampliare le opportunità formative per gli studenti, portandoli a vivere esperienze all’estero attraverso percorsi di orientamento e sviluppo delle competenze tecnico-pratiche in contesti culturali differenti. Abbiamo attivato scambi e stage in Irlanda, Spagna, Cina e, attualmente, alcuni dei nostri studenti si trovano a Dubai. Vogliamo offrire loro non solo una preparazione di altissimo livello per lavorare nelle strutture più prestigiose, ma anche una mentalità aperta e capace di comprendere le dinamiche globali. La Città metropolitana ha avviato un cantiere attualmente in corso, che consentirà di innovare ulteriormente l’istituto per renderlo ancora più moderno ed efficiente, anche dal punto di vista del risparmio energetico, per garantire agli studenti un ambiente di apprendimento sempre più al passo con i tempi”.

Tra gli interventi finanziati con fondi PNRR in cantiere figurano l’adeguamento antincendio, il miglioramento degli impianti elettrici, la sostituzione degli infissi e la riqualificazione della centrale termica, con un’attenzione particolare alla riduzione dei consumi e all’ottimizzazione delle risorse.
L’impegno della Città metropolitana di Torino nel migliorare le scuole del territorio prosegue, con l’obiettivo di offrire agli studenti ambienti sempre più sicuri, efficienti e all’avanguardia.

Caritas di Volpiano: un furgone di solidarietà

Sarà carico di solidarietà oltre che di alimenti il furgone riconsegnato giovedì 13 febbraio 2025, alla Caritas di Volpiano, dalla Cooperativa Sociale Astra, grazie alla generosità di una trentina di aziende e attività del territorio che con la loro sponsorizzazione consentiranno ai volontari di usufruire per altri 4 anni del Ducato per il trasporto e la consegna di alimenti a chi è in difficoltà.

Ad aprire la piccola cerimonia di consegna, o meglio riconsegna del mezzo, è stato il parroco, nonché presidente della Caritas volpianese, Don Marco Ghiazza che ha ringraziato i volontari per il lavoro che svolgono, ma soprattutto le aziende che attraverso la loro generosità danno gambe, o meglio ruote, a questo fondamentale servizio dedicato alle persone in stato di bisogno.

Nel ringraziare le aziende don Marco, ha ricordato la drammatica situazione della Gurit che ha deciso di delocalizzare l’attività in Cina e licenziare 56 lavoratori.

«I loghi sul furgone ricordano luoghi di lavoro – ha detto don Marco – Mi sembra doveroso ricordare che proprio in questi giorni, Volpiano torna a fare i conti con un modo di vivere il lavoro che in via Torino ha scelto di mettere il profitto sopra a tutto e di spostare l’azienda in Cina. Vivere il lavoro immaginando che una parte piccola o grande sia radicata sul territorio, anche nella forma della solidarietà, offre un approccio molto diverso. Molto più giusto. Per cui rispetto a quanto questo mezzo rappresenti per la Caritas, il fatto che arrivi proprio ora ci restituisce il valore di un modo di fare impresa che non va confuso con un’opera pia, che non immagina l’azienda come una onlus, ma sente una responsabilità verso il territorio e trova un modo per esprimerla».

Sulla stessa linea anche il Sindaco Giovanni Panichelli che ha ringraziato i volontari Caritas «che svolgono un ruolo importantissimo con la consapevolezza che le parole non possono arrivare dove arrivano i vostri gesti»; ad Astra che ha promosso l’iniziativa «che il Comune ha già supportato nello scorso mandato e c’è stata tutta la nostra disponibilità a ripromuoverla per il valore e l’importanza di questo mezzo riveste nel servizio della Caritas».

L’ultimo ringraziamento è andato alle aziende per il loro supporto. Anche il Sindaco Giovanni Panichelli ha voluto ricordare la vicenda Gurit che sta tenendo con il fiato sospeso i lavoratori e che l’Amministrazione sta seguendo con attenzione e apprensione.

«Credo che la cosa migliore in questi frangenti sia proprio quella di essere comunità e quella di oggi è una delle rappresentazioni migliori. Quei lavoratori ora hanno bisogno di tutto il supporto possibile e delle istituzioni. Essere comunità significa offrire tutto questo».

Da oggi il mezzo sarà in dotazione alla Caritas con tanto di assicurazione e bollo pagato per i prossimi quattro anni.