CRONACA- Pagina 817

Dolore per la morte di Adriana, commerciante e mamma di tre figli

Aveva 64 anni Adriana Voster,  commerciante ambulante nel settore abbigliamento. 

Molto conosciuta nel Torinese, in particolare nella zona di Brandizzo e Chivasso, e’ scomparsa in modo prematuro.

Molto dinamica, affabile,  appassionata di pittura e di bricolage, la sua morte ha suscitato un vasto cordoglio.

Lascia il marito e tre figli.

(foto Facebook)

Due minori violentano ragazza e filmano la scena

La ragazza aveva chiesto ospitalità a un conoscente dopo essere uscita da una comunità. Ma una volta accolta in casa, mentre dormiva, era stata violentata da lui  e da un amico. I due giovani entrambi minorenni come la vittima avevano filmato l’atto sessuale. La ragazza  aveva scoperto quel video e si era confidata con gli  amici, che l’avevano consigliata di denunciare la vicenda. Ieri la corte d’appello di Torino  sezione  per i minorenni  ha confermato la condanna: due anni e otto mesi e 10mila euro di multa nei confronti dei giovani che avevano 16 e 17 anni all’epoca dei fatti, ritenuti responsabili di violenza sessuale di gruppo e pornografia minorile. Uno di loro è stato inoltre indagato dalla procura in una delle inchieste legate alle rapine delle baby gang di piazza San Carlo.

Come in un film rapinano banca bucando il muro dell’ufficio vicino

DAL PIEMONTE

Sono entrati bucando il muro di un ufficio sfitto adiacente alla banca per entrare alla Credem, a Casale Monferrato.

La rapina ieri pomeriggio, verso 16, da parte di quattro banditi entrati  in banca attraverso il foro nel muro. Uno era armato di coltello. Si sono fatti consegnare le banconote  della cassa temporizzata, circa 60mila euro ma il bottino è  da quantificare con precisione.  Indagano i carabinieri della compagnia di Casale.

Reinventarsi un futuro: corso gratuito di cucina per adulti disoccupati e occupati

OULX – Il Centro Formont Valsusa, con sede a Oulx, propone un corso gratuito per adulti disoccupati e occupati. Si tratta di 600 ore di cui 300 di stage in azienda. E’ un collaboratore polivalente, una figura jolly che può essere declinata sia in sala che in cucina, ideale per piccole e medie strutture ristorative e alberghiere. Il collaboratore polivalente nelle strutture ricettive e ristorative è una figura professionale in grado di eseguire compiti finalizzati a garantire il funzionamento della struttura ricettiva in cui opera. In particolare operazioni preliminari di cucina, di sala e di servizio colazioni; collabora inoltre al ricevimento, immagazzinamento e stoccaggio dei prodotti.

 All’occorrenza può fornire informazioni di routine alla clientela e svolgere attività di facchinaggio. Il collaboratore polivalente trova prevalentemente collocazione in strutture ricettive piccole o medio piccole quali ostelli, agriturismi, casa-albergo, pensioni, strutture per il turismo famigliare stanziale ed occasionale.

Il corso che si svolgerà a Oulx è rivolto ai disoccupati e occupati maggiori di 18 anni con diploma di scuola secondaria di I grado (Licenza Media).

A Monchietto due Atc

Paolo Monchietto presidente dell’Atc Al 1 Valcerrina e Casalese e dell’Atc Al 2 Pianura Alessandria

Paolo Monchietto è stato eletto venerdì sera, alla guida dell’Atc – Ambito Territoriale di Caccia Al 1 ‘Valcerrina e Casalese’ e dell’Atc Al 2 ‘Pianura Alessandrina’ nel corso dell’assemblea degli aderenti che si è svolta ad Alessandria presso la sede della Federcaccia.

La nomina di Monchietto è avvenuta per entrambe le Atc all’unanimità. L’attuale presidente, che sino al momento della nomina ricopriva l’incarico di vice presidente da tre anni succede a Gianfranco Boido che si era dimesso qualche giorno fa per motivi personali

L’Atc Al 1 ha la propria sede a Casale Monferrato, via Solferino 2, l’Atc Al 2 si trova invece ad Alessandria corso Romita 59.

Le Atc (in Provincia di Alessandria sono quattro le altre sono Atc Al 3 – Val Curone, Borbera e Grue e Atc Al 4 – Ovadese e Acquese) si trovano a dover affrontare diversi compiti relativi alla caccia demandati dalla Regione.

In particolare il problema del momento è quello dell’emergenza derivante dalla psa-peste suina asiatica che, se non interessa l’Atc Al 1 e unicamente il territorio di sei comuni nell’Atc Al 2, investe invece decisamente i rimanenti Ambiti.

Il neo-presidente, che è sindaco a Villamiroglio in Valcerrina, è un amministratore di lunga esperienza (è al terzo mandato con un passato da vicesindaco) annuncia che prenderà immediato contatto con il consigliere delegato alla Caccia della Provincia di Alessandria per un esame delle cose da fare.

Intanto ha ricevuto gli immediati rallegramenti da parte degli amministratori di tutta la Valle, a partire dal presidente dell’Unione dei Comuni della Valcerrina, Fabio Olivero.

Sequestrati 500 mila euro a settantenne pluripregiudicato

La Divisione Anticrimine della Questura di Torino ha dato esecuzione alla confisca dei beni riconducibili a L. N., un pluripregiudicato di anni 70, dedito da molti anni alla commissione di delitti e, specialmente, al reato di usura.

Il decreto, emesso dal Tribunale di Torino – Sezione Misure di Prevenzione su proposta del Questore di Torino, ha condotto alla confisca di due appartamenti, di alcune automobili e di conti correnti per un valore di circa mezzo milione di euro, beni che l’uomo aveva accumulato illecitamente, grazie alla propria attività delinquenziale, mentre per lo Stato risultava nullatenente tanto da beneficiare della pensione di cittadinanza.

  1. N., attualmente ristretto agli arresti domiciliari, si è reso responsabile di diversi reati di natura predatoria già dal principio degli anni ’70. Con il passare degli anni, si è inserito in un contesto criminale riguardante prestiti di denaro ad elevato tasso di usura, con la collaborazione, a vario titolo, dei familiari, alcuni dei quali con precedenti penali.

Nell’ambito del procedimento, L.N. è stato riconosciuto come un soggetto attualmente pericoloso e quindi il Tribunale, accogliendo la proposta del Questore, ha irrogato nei suoi confronti la misura della Sorveglianza Speciale di P.S. per la durata di anni 4.

Il provvedimento eseguito conferma la notevole importanza che rivestono, nell’azione di contrasto alla criminalità, le misure di prevenzione patrimoniale, le quali sottraggono le ricchezze illecite ai soggetti radicati in contesti criminali.

L’obiettivo perseguito dagli investigatori della Questura di Torino è di sottrare i patrimoni illecitamente accumulati a coloro che, anche in questo periodo di crisi pandemica, hanno approfittato delle situazioni di disagio economico e di povertà diffusa, elargendo prestiti in denaro con applicazione di ingenti tassi di interesse, rendendosi responsabili del reato di usura, spesso accompagnato all’utilizzo di metodi violenti ed estorsivi.

La morte di Lorenzo, anima del ciclismo del territorio

DAL PIEMONTE 


Si è spento a 85 anni, a Mondovì,  il commendator Lorenzo Tealdi

Conosciuto e stimato da molti, apprezzato per le capacità organizzative degli eventi sportivi e per  la passione per  il ciclismo. Tealdi, e’ stato insignito stella di bronzo e d’argento della Repubblica e Sigillo d’oro della Camera di Commercio di Cuneo. Ha dedicato la vita alla diffusione dello sport.

Nato a Fossano, abitava a Mondovì. Per anni ha lavorato per la Cassa di risparmio di Cuneo, ricoprendo anche diversi incarichi da direttore sportivo. Si è dedicato alla Ciclistica Fossano, alla Ciclistica Cuneo e alla nascita del Giro della provincia di Cuneo.

Fugge all’alt della pattuglia, la polizia gli spara alle gomme dell’auto

DAL PIEMONTE

Un ragazzo  astigiano di 25 anni è comparso davanti al Gip per il processo in direttissima, accusato di essere fuggito all’alt della pattuglia di una volante che voleva  controllarlo.

Il giovane era alla guida di un’Alfa Romeo e stava tornando a casa  ad Asti alle 2 di notte. Al  fondo del cavalcavia Giolitti  è stato visto  da una pattuglia della polizia che voleva controllare i documenti. Il 25enne però  non si è fermato all’alt ed è fuggito. Gli agenti  lo hanno inseguito e grazie all’intervento una seconda pattuglia, hanno tentato di  bloccarlo. Lui ha provato ancora a dileguarsi, rischiando di speronare una delle volanti.  I poliziotti hanno così deciso  di sparare alle gomme dell’auto. Lo hanno poi fermato e arrestato  per resistenza. Non voleva essere controllato perchè guidava senza patente.

Il bollettino Covid di venerdì 21 gennaio

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COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 14.675 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 12.587 dopo test antigenico), pari al 14,3% di 102.531 tamponi eseguiti, di cui 88.844  antigenici. Dei 14.675 nuovi casi gli asintomatici sono 12.419 (84,6%)

I casi sono così ripartiti: 11.702 screening, 2.160 contatti di caso, 813 con indagine in corso.

Il totale dei casi positivi diventa 771.331, così suddivisi su base provinciale: 63.749 Alessandria, 35.812 Asti, 28.447 Biella, 107.920 Cuneo, 60.256 Novara, 403.183 Torino, 27.364 Vercelli, 28.682 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 3.803 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 12.115 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono142 (-1 rispetto a ieri)

I ricoverati non in terapia intensiva sono 2.053 (3 rispetto a ieri)

Le persone in isolamento domiciliare sono 170.290

I tamponi diagnostici finora processati sono 13.471.026(+ 102.531 rispetto a ieri).

I DECESSI DIVENTANO 12.440

Sono 25, 1 di oggi, i  decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale diventa quindi 12.440 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.640 Alessandria, 757 Asti, 468 Biella, 1.538 Cuneo, 999 Novara, 5.945 Torino, 573 Vercelli, 401 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 119 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

586.406 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 586.406 (+14.536 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 50.900 Alessandria, 29.102 Asti, 21.279 Biella, 84.126 Cuneo, 49.352 Novara, 302.345 Torino, 20.617 Vercelli, 22.865 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 2.143 extraregione e 3.677 in fase di definizione.

“Le cure domiciliari in Piemonte sono in gravissima difficoltà”

Riceviamo e pubblichiamo l’appello del Nursing Up

“Senza assunzioni di personale e organici adeguati non si può andare avanti”

 

Siamo estremamente preoccupati per la grave situazione in cui versa il tanto sbandierato progetto di ampliamento delle cure domiciliari nella nostra regione, perché all’atto pratico, a oggi, la situazione reale è che non solo l’ampliamento e l’adeguamento del personale non c’è stato, ma un po’ in tutto il Piemonte le cure domiciliari sono state al contrario sguarnite e messe in grande difficoltà.

 

Un esempio è ciò che accade nell’Asl TO4, area di Lanzo – Ciriè, dove su di un gruppo già non enorme di operatori delle cure domiciliari, a oggi vengono a mancare ben cinque risorse che non sono state in alcun modo sostituite mettendo in gravissima difficoltà la prosecuzione del servizio. Questo è solo un esempio di come viene gestita nella realtà questo servizio ai cittadini, casi simili infatti ci vengono segnalati in molte altre zone del Piemonte.

 

Il Nursing Up, sindacato degli infermieri e delle professioni sanitarie, chiede immediate spiegazioni e azioni concrete alla Regione sulla gestione delle cure domiciliari, in modo che le aziende sanitarie diano seguito agli annunci, alle leggi e alle parole che nei mesi passati si sono sommate sul potenziamento delle cure domiciliari assumendo il personale adeguato a svolgere il servizio.

 

Il segretario regionale Nursing Up Piemonte, Claudio Delli Carri, spiega: “Abbiamo passato mesi a sentirci dire che andavano potenziate le cure domiciliari, un presidio molto importante anche nella gestione del Covid. Abbiamo assistito a prese di posizione e leggi approvate. Ma, all’atto pratico, le cure domiciliari in Piemonte, sono ancore e sempre in enorme difficoltà per carenza di personale. Per potenziare tale servizio, infatti, il primo e unico passo da fare è assumere e creare team con il personale adeguato per coprire il territorio. Il problema è grave e generalizzato.

Ciò che accade nell’Asl TO4, dove la carenza d’organico ormai è di cinque unità, è solo la punto dell’icebreg. Se la Regione, e le Aziende sanitarie, davvero intendono puntare sulle cure domiciliari allora lo devono dimostrare oggi, subito, con i fatti e non a parole. Assumendo il personale adeguato per attivare il servizio in tutta la regione. Perché la situazione, così com’è oggi, non è più sostenibile e i pochi professionisti che sono impegnati in questo gravoso compito sono allo stremo delle forze a causa dei carichi di lavoro non più gestibili”.