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Accoltellato per rapina e operato d’urgenza

A Sauze d’Oulx  un cittadino di origine romena privo di  documenti è stato ritrovato  davanti al bar Derby con una profonda ferita da arma da taglio al collo. Soccorso, è stato trasportato all’ospedale di Susa e poi spostato alle Molinette in codice rosso. È stato  operato e le sue condizioni  sono serie ma non è in pericolo di vita. Ha detto di essere stato rapinato ma sui motivi dell’aggressione sono in corso le indagini da parte dei carabinieri.

Centro estetico in precarie condizioni igienico-sanitarie

Ieri mattina, durante quello che doveva essere un normale controllo amministrativo all’interno di un centro estetico in via Onorato Vigliani, gli agenti del Reparto di Polizia Commerciale e del Nucleo Operativo Antievasione della Polizia Locale, trovandosi di fronte a locali in precarie condizioni igienico sanitarie, hanno richiesto l’intervento degli ispettori dell’ASL.

A seguito dell’ispezione, il personale di ASL ha constatato che le attività di manicure, pedicure e cerette venivano svolte effettivamente in locali in cattivo stato di pulizia e manutenzione per i quali non erano rispettati i requisiti della normativa.

La titolare, una donna di 49 anni di nazionalità cinese, è stata diffidata a proseguire l’attività e invitata a fornire nei prossimi giorni tutta la documentazione tecnica e le autorizzazioni mancanti al momento dell’ispezione.

Sull’attività, che non potrà riprendere fino alla regolarizzazione della situazione, sono in corso ulteriori accertamenti.

San Giusto Canavese: la Polizia di Stato libera immobile confiscato

A seguito delle determinazioni assunte in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, la Polizia di Stato coadiuvata da personale della Compagnia dei Carabinieri di Ivrea e dei Vigili del Fuoco, ha dato esecuzione allo sfratto dell’immobile confiscato al boss della ‘ndrangheta Giuseppe Fazari sito a San Giusto Canavese, da tempo occupato abusivamente da suoi familiari.

Le operazioni di sgombero disposte con ordinanza del Questore sono state condotte senza problematiche sotto il profilo dell’ordine pubblico ed hanno consentito di mettere in sicurezza e di restituire l’immobile all’Agenzia Nazionale per l’amministrazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata.

La polizia locale ha rimosso 50 veicoli abbandonati

E’ stata raggiunta e superata la quota dei cinquanta veicoli rimossi perché lasciati in stato di abbandono nel territorio comunale di Valenza. Per l’esattezza, al momento, dalla primavera del 2021 ad oggi sono ben 51, grazie al servizio istituito dal Comando di Polizia Locale, con il coordinamento del comandante Gianluigi Talento e dietro impulso del sindaco di Valenza.

L’operazione, finalizzata a risolvere diverse situazioni di abbandono che si protraevano da anni, ha interessato sia il territorio cittadino, in particolare le aree periferiche, che le frazioni, sia pure in misura minore.

In un caso è stato anche rivenuto un veicolo che era stato rubato e restituito, pertanto, ad Asti al legittimo proprietario.

Il servizio proseguirà in modo costante per provvedere alla rimozione del maggiori numero possibile di veicoli abbandonati che costituiscono un degrado al decoro urbano e occupano inutilmente degli spazi.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

8 settembre, al Monumentale la cerimonia in ricordo dei Caduti

Nella ricorrenza dell’anniversario dell’Armistizio dell’ 8 settembre 1943,  la Città ricorda i caduti,  le  vittime della Resistenza e i deportati nei lager, alle ore 9.30, con una commemorazione al cimitero Monumentale presso il Campo della Gloria  dove sono sepolti i partigiani . Oltre alle Autorità, per il Comune  sarà presente l’assessora ai Servizi Cimiteriali, parteciperanno anche i rappresentanti delle Associazioni combattentistiche dell’ANPI e dell’ANED (Ex Deportati ).

 

La prima sosta è ai Cippi della Deportazione ed ex Internati e al Campo della Gloria o Sacrario della Resistenza, dove sono sepolti i resti dei partigiani recuperati dal loro compagno Nicola Grosa che si ammalò di “cadaverina” per dare loro degna sepoltura, seguirà l’omaggio al Cippo dei Caduti dei Reparti Regolari delle Forze Armate;  la commemorazione si concluderà davanti alla lapide del cimitero Israelitico,  che riporta i nomi dei 479 Ebrei torinesi deportati e mai più tornati.

Ingresso pedonale più vicino Corso Regio Parco 80.

Notte di schiamazzi finita in rissa

Ieri, intorno alle 22, gli abitanti di Lungodora Napoli hanno assistito all’ennesimo episodio di violenza.

Un nostro lettore ci ha mandato la foto di quello che ritiene un litigio tra spacciatori.
Il diverbio è esploso con lancio di bottiglie di vetro, calci e pugni e ribaltamento dei bidoni della spazzatura.
All’arrivo delle forze dell’ordine, i malviventi si sono dileguati.

Lb

Il piano della Regione contro gli attacchi hacker dopo il caso dell’Asl Città di Torino

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Rispondendo a due interrogazioni in Consiglio regionale relative all’attacco informatico subito dall’Asl Città di Torino, l’assessore alla Sanità del Piemonte Luigi Icardi ha ribadito che le recenti criticità hanno riguardato l’infrastruttura aziendale, mentre le misure di sicurezza dell’infrastruttura regionale, come da relazione fornita dal Csi il 9 agosto 2021, trovano uno specifico riconoscimento nelle certificazioni ottenute dal CSI Piemonte dai sistemi di gestione ISO 27001 (“Sicurezza dell’informazione”) e sistemi collegati ISO 27017 e ISO 27018 (“Controllo di Sicurezza per i servizi e relativa conformità per la privacy nel Cloud”), nonché nel sistema di gestione ISO 22301 (“Continuità Operativa”).

ASL CITTA’ DI TORINO

Per quanto riguarda l’attacco hacker che ha colpito l’Asl Città di Torino lo scorso 19 agosto, vi è stata una tempestiva reazione del Servizio Informatico e della Task Force aziendale, appositamente costituita, che, insieme ai tecnici dell’Agenzia per la Cybersicurezza del Ministero degli Interni, agli esperti del Csirt Italia e agli agenti della Polizia Postale, hanno adottato tutte le misure necessarie per mettere in sicurezza il sistema e riavviare gradualmente le attività, garantendo che le indagini investigative procedessero parallelamente.

Sul fronte sanitario, le attività di Pronto Soccorso, i ricoveri, e tutti gli interventi chirurgici, elettivi e urgenti, con le relative prestazioni diagnostiche ad essi correlate (esami di laboratorio, indagini di radiologia e di anatomia patologica), così come le visite ambulatoriali ospedaliere e territoriali, sono stati sempre garantiti, pur col ricorso a procedure manuali, che in qualche caso hanno determinato rallentamenti nell’erogazione delle prestazioni.

Dalla scorsa settimana sono state ripristinate le attività del Laboratorio Analisi, dei Centri Prelievo e della Radiologia, le pratiche di scelta e revoca dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta, il rinnovo e il duplicato delle tessere sanitarie, le pratiche per l’assistenza sanitaria di soggetti comunitari ed extra comunitari, le esenzioni ticket, le prenotazioni presso gli sportelli Cup aziendali, le visite per il rinnovo patente e per le patenti speciali, le visite per il riconoscimento dell’invalidità, i sistemi amministrativi e contabili (ad esempio le procedure dei Magazzini, degli acquisti, della Logistica, dell’Amministrazione del personale, la procedura di emissione ordini farmaci per allineare le scorte di magazzino e garantire la dispensazione delle terapie ai pazienti cronici in carico alle farmacie ospedaliere) e il pagamento del ticket mediante bonifico e sul circuito PagoPA.

Oggi si è partiti con il ripristino dei sistemi operativi informatici presso il Pronto soccorso dell’Ospedale Maria Vittoria.

Il buon esito delle diverse attività di verifica, bonifica, ricostruzione e messa in sicurezza consentiranno il ripristino degli applicativi che permetteranno l’attivazione dei sistemi informatizzati di tutti i Pronto Soccorso aziendali (6 settembre); delle richieste centralizzate degli esami di laboratorio da parte dei reparti (6 settembre) e del pagamento del ticket presso i punti rossi aziendali (7 settembre).

Si è provveduto inoltre a verificare il contratto di Tesoreria, che non prevede costi aggiuntivi in caso di guasto ai riscuotitori automatici. Nel caso in cui il versamento avvenga tramite bonifico bancario o utilizzando altri servizi bancari le commissioni dovute alla Banca dipendono dalle condizioni contrattuali dei singoli Istituti.

REGIONE PIEMONTE

In riferimento, invece, all’infrastruttura regionale, l’assessore alla Sanità ha relazionato su modalità di accesso fisico ai locali del Datacenter, protezione dati e sicurezza accessi e utenze.

▪ SICUREZZA FISICA (modalità di accesso fisico ai locali del Datacenter): gli accessi fisici ai locali tecnici del Datacenter del CSI Piemonte sono regolati e controllati con modalità di massima sicurezza che includono la sorveglianza 24×7, la necessità di abilitazioni individuali, registrazione degli accessi autorizzati e sorveglianza con sistema di videocamere sia nel perimetro circostante, sia all’interno dei locali tecnici. Le caratteristiche di sicurezza fisica (incluse le soluzioni anti-intrusione, anti-incendio, anti-allagamento) del datacenter sono certificate secondo lo standard industriale TIA-942b con rating III (su scala massima di IV).

▪ PROTEZIONE DATI (architetture e gestione dei sistemi di backup): il CSI Piemonte adotta a tale scopo un’articolata architettura per il backup dei dati e delle diverse configurazioni dei sistemi – realizzate anche attraverso strumenti e piattaforme (anche differenziate) di recente tecnologia. L’integrità del processo di consolidamento e protezione dati garantita anche da metodologie di segregazione delle reti, di controllo sulla consistenza del backup in fase di completamento, sui test di ripristino. Tale integrità è anche incrementata da specifiche ridondanze dei salvataggi sui siti secondari. Le politiche di attuazione e ritenzione dei dati salvati seguono le best-practice consolidate che prevedono operazioni giornaliere, settimanali e mensili con periodi di ritenzione adeguati agli standard normativi e alle necessità dei servizi. Per le situazioni mission-critical sono anche possibili e disponibili soluzioni di snapshot con diverse modalità di configurazione.

▪ SICUREZZA ACCESSI E UTENZE: l’ambito cui si riferiscono le richieste di informazioni che riguardano tematiche di presidio della sicurezza e controllo accessi è coordinato da una specifica struttura organizzativa dedicata ai temi della cybersecurity e dell’accesso alle risorse variamente intese. Il CSI in particolare dispone di una struttura SOC 24×7 che opera direttamente e tramite specifiche dotazioni strumentali in ottica di prevenzione, monitoraggio e rilevazione delle minacce informatiche. Il CSI inoltre opera come CSIRT a livello regionale ed è riconosciuto come membro della comunità “Trusted Introducer” (https://www.trusted-introducer.org) per il coordinamento anche a livello europeo tra selezionati team di gestione della cybersecurity. Le modalità di accesso da remoto sono gestite tramite soluzioni differenziate che vanno dall’utilizzo di VPN individuali a soluzioni di smart-working vere e proprie il cui accesso avviene tramite canali securizzati e criptati con diverse soluzioni di certificazione dell’utenza multifattore.

Le postazioni fisiche da cui gli operatori accedono sono dotate di strumenti di protezione da software malevolo continuamente aggiornati e controllati centralmente. Viene, inoltre, assicurata la distribuzione sistematica degli aggiornamenti di sicurezza previsti e raccomandati dal produttore.

L’intero processo di definizione delle credenziali di accesso e di gestione dei privilegi di accesso e utilizzo delle risorse è organizzato con modalità che presuppongo esplicite autorizzazioni e controlli anche sui criteri di composizione delle password che devono seguire un format che esclude impostazioni banali o ripetibili. Come da prescrizioni normative è previsto un ciclo di scadenza e rinnovo delle stesse.

Ragazzo arrestato per rapina a un minore

Gli interventi eseguiti dalla Polizia di Stato

 

Nel pomeriggio di mercoledì 31 agosto, gli agenti del Commissariato Centro durante il servizio di controllo del territorio hanno arrestato un diciottenne gravemente indiziato di aver commesso una rapina aggravata in concorso ai danni di un minore.

Mentre la volante transitava in via Cavour, gli agenti hanno risposto alla richiesta d’aiuto di un ragazzo che lamentava di esser stato vittima di una rapina mentre era in giro con degli amici.

Nello specifico, il ragazzo raccontava agli agenti che, poco prima, era stato avvicinato da un gruppo di circa dieci ragazzi che, dopo aver chiesto una piccola somma di denaro, avrebbero accerchiato il quindicenne mentre uno di loro gli avrebbe tolto il portafogli dalle mani per poi restituirlo una volta svuotato dei contanti presenti all’interno ed ha accompagnato il gesto con uno schiaffo. Mentre il gruppo si sarebbe diretto in via Giolitti, il ragazzo e i suoi amici hanno incontrato una volante della Polizia di Stato all’incrocio tra via Cavour e Via San Francesco Da Paola alla quale si sono rivolti per chiedere aiuto.

Dopo aver invitato i ragazzi a sporgere denuncia, gli agenti iniziavano le ricerche nella zona e giunti in Via San Francesco Da Paola hanno notato un gruppo di ragazzi che, alla vista dei poliziotti, si sono allontanati velocemente in direzione di via Carlo Alberto.

I poliziotti sono riusciti a fermare uno dei sospettati, un diciottenne poi riconosciuto dalle vittime come uno dei partecipanti alla rapina che si era appena perpetrata, e lo hanno arrestato.

Poco distante, anche in linea temporale, nei pressi del Piazzale Valdo Fusi, altri due ragazzini hanno raccontato ad una volante dell’Ufficio Prevenzione Generale intervenuta di esser stati anch’essi avvicinati da un gruppo di una decina di giovani. Uno di questi avrebbe colpito al volto una delle vittime per poi sottrargli una piccola somma di denaro e la collana d’oro che indossava. All’arrivo degli agenti però, il gruppo si era già dileguato in direzione Corso Vittorio Emanuele II.

Covid, la situazione a Torino e in Piemonte

FOCUS SETTIMANALE SULLA SITUAZIONE EPIDEMIOLOGICA E VACCINALE

Il valore del Piemonte, con un’incidenza di 192.2 casi ogni 100.000 abitanti (diagnosi settimana 29 agosto – 4 settembre) a fronte del valore nazionale di 219.4si conferma tra i più bassi in Italia.

L’occupazione dei posti letto ordinari alla data del 5 settembre si attesta al 4,1(il valore nazionale è 7,1%) e quella delle terapie intensive all’1,3% (il valore nazionale è 1,9%), mentre la positività dei tamponi è al 5,2%.

CONFERMATA LA DOMINANZA DI OMICRON 5

Dai dati diffusi da Arpa, gli esiti delle analisi di sequenziamento delle acque reflue su campioni prelevati il 29 agosto nei depuratori di Castiglione Torinese, Alessandria, Cuneo e Novara evidenziano la dominanza di Omicron5 e la presenza di mutazioni appartenenti ad alcune sue sottovarianti.

Per quanto riguarda la sottovariante Omicron4 si continuano a rilevare alcune mutazioni specifiche, che non si osservano per le sottovarianti Omicron BA.2.12.1, BA.2.75 (Clade 22D) e BA.3.

VACCINAZIONI

Il Piemonte continua ad essere in testa per la somministrazione delle quarte dosi (fonte: Covid-19 vaccini open data / lab24 il sole24ore) con oltre 410.000 dosi somministrate alle platee autorizzate a livello nazionale che hanno già maturato i tempi necessari per la quarta dose (immunocompromessi, over80, ospiti Rsa, fragili over60 con specifiche patologie, over60 e fragili over12).

Nelle farmacie dal 26 aprile sono state somministrate circa 16.700 quarte dosi e le prenotazioni sono quasi 1.600.

FOCUS CONTAGI NELLE PROVINCE

In Piemonte nel periodo dal 29 agosto al 4 settembre i casi medi giornalieri dei contagi sono stati 1.173. Suddivisi per province: Alessandria 112, Asti 54, Biella 38, Cuneo 173, Novara 99, Vercelli 34, VCO 30, Torino città 207, Torino area metropolitana 393.

In totale, su base regionale, i casi degli ultimi 7 giorni sono stati 8.214 (-823-9.1% rispetto alla settimana precedente). Questa la suddivisione per province: Alessandria 782 (-195), Asti 381 (-19), Biella 265 (-81), Cuneo 1.213 (-24), Novara 695 (-4), Vercelli 240 (-74), VCO 211 (-33), Torino città 1.448 (-52), Torino area metropolitana 2.753 (-245).

INCIDENZA DEL CONTAGIO NEGLI ADULTI

Nella settimana dal 29 agosto al 4 settembre l’incidenza regionale (ovvero l’incremento settimanale di nuovi casi di Covid per 100.000 abitanti) è stata 192.2, in diminuzione (17,4%) rispetto ai 211.5 della settimana precedente.

Nella fascia di età 19-24 anni l’incidenza è 127.2 (-28,3%).

Nella fascia 25-44 anni è 201.3 (-11,9%).

Tra i 45 ed i 59 anni si attesta a 228.5 (-5,1%).

Nella fascia 60-69 anni è 215.2 (-9,1%).

Tra i 70-79 anni è 232.3 (-7,3%).

Nella fascia over80 l’incidenza risulta 179.2 (-5%).

INCIDENZA DEL CONTAGIO NELLE FASCE DI ETÀ SCOLASTICHE

In età scolastica, nel periodo dal 29 agosto al 4 settembre, l’incidenza rispetto alla settimana precedente è in aumento nelle fasce da 0 a 10 anni e in diminuzione in quelle tra 11 e 18 anni.

Nel dettaglio: nella fascia di età 0-2 anni l’incidenza è 134.5 (+1,8%), nella fascia 3-5 anni si registra un’incidenza di 105.5 (+18.8%), nella fascia tra i 6 ed 10 anni l’incidenza è 111.1 (+4,7%), nella fascia 11-13 anni l’incidenza è 105.5 (-29,3%), nella fascia tra i 14 ed i 18 anni l’incidenza è 90.1 (-24,5%).

Nuovo corso per il servizio monopattini in sharing a Torino. Massimo 4 operatori e lotta alla malasosta

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La Giunta Comunale, su proposta dell’assessora alla Mobilità, ha approvato una delibera che stabilisce ulteriori indirizzi per l’esercizio del servizio di micromobilità con monopattini elettrici condivisi.

Innanzitutto diminuirà il numero degli operatori, quattro al massimo, che potranno dispiegare sul territorio cittadino una flotta tra i 250 e i 750 mezzi per un totale complessivo che non potrà superare i 3mila monopattini. Dai risultati della sperimentazione partita nel 2019 è emerso come questo numero sia sufficiente a garantire un servizio adeguato senza generare intralcio agli altri utenti dello spazio pubblico.

Con l’obiettivo di porre un freno alla malasosta e al loro abbandono su marciapiedi e in zone non consone – confermato il divieto di parcheggio nelle piazze auliche, tra le quali piazza Castello e San Carlo – è previsto inoltre che il sistema di gestione dei monopattini in sharing debba consentirne lo sblocco a inizio noleggio e il rilascio al termine dell’utilizzo solo se si trovano all’interno delle aree in cui è consentita la sosta. Nei casi di ritrovamento di mezzi del servizio in luoghi pubblici non utilizzabili a questo scopo, anche dovuti ad atti vandalici, gli operatori dovranno provvedere al recupero a loro spese e in un ragionevole lasso di tempo.

Per favorire il corretto utilizzo dei mezzi  gli operatori  dovranno altresì  obbligatoriamente attivarsi predisponendo una adeguata informazione e azioni di sensibilizzazione con l’obiettivo di salvaguardare la sicurezza dei conducenti dei monopattini e degli altri utenti della strada, facendo il possibile quindi per ridurre i rischi e la possibilità di incappare in infrazioni limitandone l’abuso e garantendo comportamenti corretti sia nella velocità sia nelle possibilità di parcheggio.

L’utilizzo esclusivo di energia Green per la ricarica delle batterie e l’obbligo per il servizio di interfacciarsi alle piattaforme MaaS che verranno attivate da Comune, Città Metropolitana e Regione sono altri due impegni richiesti agli operatori che dovranno anche garantire un’area di copertura del servizio pari almeno a 40 km quadrati nel territorio cittadino, il 30 per cento circa della superficie comunale. Il prolungato o il reiterato mancato rispetto degli standard minimi di qualità porterà alla risoluzione della convenzione.

Gli operatori interessati allo svolgimento del servizio di noleggio di monopattini nel territorio comunale torinese dovranno presentare istanza alla Città Metropolitana nel rispetto dei requisiti e delle condizioni dell’Avviso pubblicato a ottobre del 2020 e delle ulteriori condizioni e requisiti del Disciplinare tecnico della Divisione Mobilità che verrà approvato nelle prossime settimane.

Per individuare i futuri gestori dello sharing con monopattini elettrici si terrà anche conto, in particolare, della presenza degli stessi sui comuni confinanti, della diffusione del servizio sul territorio, di eventuali proposte aggiuntive e innovative relativamente ai servizi offerti, nonché della condivisione dei dati utili per il monitoraggio.