CRONACA- Pagina 815

Dopo un incidente non va in ospedale Muore diciottenne

Ieri a Sauze d’Oulx  è morto un ragazzo di 18 anni, in seguito ad un incidente avvenuto sabato

Il giovane la notte di sabato, dopo uno scontro tra auto in cui è rimasto coinvolto è tornato a casa senza andare in ospedale, ma continuando ad avere dolore. Ieri  i genitori lo ha portato in ospedale a Susa dove immediatamente è stata riscontrata la gravità della situazione ed è stato trasferito a Rivoli, dove è morto. Ora stanno indagando i carabinieri.

Da 20 a 30 km i limiti di velocità nei controviali?

Il Consiglio comunale ha approvato una mozione sottoscritta dal primo firmatario Silvio Viale (Lista civica per Torino) e dalla consigliera Lorenza Patriarca (Pd) che impegna il sindaco e la giunta a portare il limite di velocità nei controviali cittadini da 20 a 30 km/h.

Il testo della mozione ricorda che un’Ordinanza della Città impose la riduzione del limite di velocità da 50 a 20 km/h per tutti i veicoli ammessi alla circolazione per poi affermare che se la decisione può comportare la riduzione sia della frequenza degli incidenti e la loro severità “bisogna ammettere che la riduzione a 20 km/h sia puramente ideologica e non attuabile nella realtà, come è confermato da qualunque monitoraggio temporale.”

La mozione impegna inoltre la giunta a predisporre un progetto complessivo sulla circolazione nelle vie cittadine che rispondendo alle molteplici esigenze – prima fra tutte la sicurezza dei cittadini – definisca caratteristiche e limiti di velocità 30 km/h – 50 km/h e altre soluzioni per le vie di maggiore percorrenza.

La votazione dell’atto è stata preceduta da un dibattito in Aula dopo la presentazione del consigliere Viale. Sono intervenuti i consiglieri: Tronzano, Castiglione, Ravinale, Cerrato, Sganga, Ledda, Damilano, Catizone e Liardo.

L’atto di indirizzo è stato approvato dalla Sala Rossa con 34 voti favorevoli e 3 voti contrari.

Sorpreso mentre tenta di rubare una bicicletta

 

Un arresto della Squadra Volante

Nella notte fra mercoledì e giovedì scorso, personale dell’Ufficio Prevenzione Generale è intervenuto in via Accademia Albertina a seguito della segnalazione relativa alla presenza di un intruso nei parcheggi sotterranei di uno stabile. Infatti, un condomino aveva visto un estraneo approfittare del cancello elettrico aperto per l’uscita di due residenti nello stabile, ed intrufolarsi all’interno del cortile, facendo poi accesso al piano seminterrato. Anche il richiedente si recava nell’autorimessa, sorprendendo lo sconosciuto mentre tentava di asportare la bicicletta del figlio lì parcheggiata; quindi, contattava il 112 e sopraggiungeva sul posto personale della Polizia di Stato, che identificava il soggetto. Si tratta di un ventiduenne di nazionalità tunisina, irregolare sul territorio nazionale. Il giovane è stato arrestato per tentato furto in abitazione e denunciato per avere fornito agli agenti una data di nascita diversa rispetto a quella reale.

Sciopero sanità il 28, gli infermieri: “Noi presi in giro”

28 GENNAIO NURSIND
SCIOPERO NAZIONALE COMPARTO SANITA’

MANIFESTAZIONE REGIONALE
PIAZZA CASTELLO – DALLE ORE 10.30


“Siamo stati beffati e presi in giro da una classe politica che ha saputo spremerci come limoni ma non è stata all’altezza di riconoscere il valore del nostro operato”

Non vogliamo creare disagio ai cittadini più di quello che già stanno vivendo e garantiremo le prestazioni essenziali, anche se uno sciopero che riguarda tutte le altre patologie è in atto da due anni.

Vogliamo però che tutti sappiano che gli infermieri sono una risorsa fondamentale per tutti i sistemi sanitari del mondo, ma evidentemente non per il nostro Governo e le nostre Regioni.  Il governo dei migliori infatti non ha ritenuto di dare alcun segnale di vicinanza agli operatori sanitari (infermieri, ostetriche, OSS, professionisti sanitari), erogando già da questo mese le risorse stanziate a dicembre 2020.

Un governo che partorisce interventi su come poter spremere fino alle ultima goccia i propri operatori sanitari ma che non ha nessuna intenzione  di valorizzarli, prendendoli in giro più volte.
Confidiamo nel fatto che tutti coloro che hanno apprezzato il nostro coraggio e il nostro lavoro possano condividere le ragioni della nostra protesta.
E’ proprio a loro che chiediamo un gesto di solidarietà, fermamente convinti che la società civile sia sempre molto più avanti di chi ci rappresenta nelle istituzioni e ben consapevoli del fatto che migliorare le nostre condizioni di lavoro significhi migliorare l’assistenza di tutti.

La nostra professione è così svalutata che sono pochi a volerla intraprendere e sono molti invece quelli che si sono stancati e l’abbandonano. Gli infermieri sono una risorsa rara,  non solo in Italia. Talmente ambiti che anche quelli formati dalle nostre università migrano all’estero, attratti da condizioni di lavoro migliori e stipendi più alti.

Non siamo eroi, siamo professionisti e rispondiamo direttamente per ciò che facciamo o non facciamo, ma nulla ci è riconosciuto rispetto a chi non ha le nostre stesse responsabilità e le nostre stesse angosce.
Il peso della responsabilità che poggia sulle nostre spalle è sempre più gravoso. Andiamo al lavoro sapendo di stare fianco a fianco tutti i giorni con la morte. Siamo i più esposti, garantiamo l’assistenza nelle 24 ore e siamo trattati come figli di un dio minore.
Abbiamo gli stipendi tra i più bassi d’Europa. Ci sobbarchiamo a nostre spese l’assicurazione, la formazione e l’iscrizione all’ordine professionale.  Le condizioni di lavoro sono diventate inaccettabili.  Da due anni non abbiamo vita al di fuori del lavoro.

Utilizzati per combattere una guerra e ad ogni battaglia gettati nel dimenticatoio ignorando le conseguenze.

Vogliamo poter dare ai nostri assistiti il meglio di noi, della nostra professione. Per poterlo fare abbiamo bisogno di un corretto rapporto infermiere/pazienti  e di veder riconosciute e sviluppate le nostre competenze.
Mentre sono intendi a dibattere su discussioni folli, molti di noi pagano problemi di carattere fisico e psicologico e soprattutto sono ancora costretti a lavorare in condizioni disumane e non dignitose per i cittadini.

Stanno uccidendo i professionisti dell’assistenza e di conseguenza stanno facendo morire il sistema sanitario pubblico.

Abbiamo adempito a tutti gli obblighi e ci siamo messi tutti a disposizione mentre man mano che il tempo passava siamo diventati solo delle pedine, dei numeri, un argomento da utilizzare a proprio piacimento.
Le istituzioni di questo paese se ne assumeranno direttamente la responsabilità, quella di aver lasciato soli i propri operatori sanitari e la colpa di continuare a distruggere un po alla volta quella sanità pubblica che noi sino ad oggi abbiamo tenuto orgogliosamente in piedi.…

Nursind Piemonte

Sestriere, chiusura per 5 giorni per un locale a bordo piste

Violate le norme anticovid

Nella serata di sabato, personale del Commissariato di P.S. di Bardonecchia insieme ad agenti della Polizia Amministrativa della Questura di Torino ha provveduto al controllo di un locale situato a Sestriere in Via Sauze di Cesana, facente parte del comprensorio sciistico della località.

Tale controllo traeva spunto dal monitoraggio di vari social dai quali era emerso che l’esercizio sarebbe stato una sorta di ritrovo “after ski” al termine delle giornate sulla neve, vista la sua posizione a bordo piste, con possibilità di intrattenimento danzante.

All’atto dell’accesso, nella serata di sabato scorso, nell’area esterna del locale, dove veniva diffusa musica ad alto volume, gli operatoti intervenuti constatavano la presenza di oltre 200 giovani, intenti a consumare bevande e ballare, molti dei quali privi di mascherina.

Nel corso dell’attività di intrattenimento veniva effettuata somministrazione di bevande a numerose persone, venendosi in tal modo a determinare una situazione di assembramento tra i clienti, che ballavano senza l’utilizzo di dispositivi di protezione delle vie aeree.

Il controllo ha interessato la verifica del possesso di green pass da parte dei dipendenti e dei clienti presenti nell’area.

Appurato quanto sopra, gli operatori intervenuti sanzionavano amministrativamente il titolare per la violazione delle norme per il contenimento della pandemia, con la chiusura di 5 giorni del locale e la sanzione di 400 euro all’esercente.

Inosservanza norme covid. La Polizia municipale chiude bar e discoteca

Nella notte di venerdì, a seguito di segnalazioni giunte da alcuni cittadini che lamentavano la presenza di clienti assembrati all’interno di una discoteca ubicata nella circoscrizione 8, gli agenti del Reparto di Polizia Commerciale e del Reparto Radiomobile della Polizia Municipale hanno effettuato un sopralluogo ispettivo nel locale, già chiuso a dicembre per inosservanza dei limiti di capienza.

All’interno della discoteca, i ‘civich’ hanno rilevato la presenza di 260 persone assembrate, perlopiù intente al ballo e prive di mascherina, in violazione delle norme per il contenimento della diffusione della pandemia.

Il locale è stato chiuso per 5 giorni e il titolare è stato sanzionato ai sensi della normativa anti Covid-19.

Cinque giorni di chiusura anche per un bar ubicato nella circoscrizione 6 già oggetto di numerose segnalazioni dei cittadini per il disturbo della quiete pubblica e di precedente sequestro da parte della stessa Polizia Municipale.

All’interno del locale gli agenti hanno accertato la presenza di una dipendente priva di mascherina e del necessario green pass. Sia il titolare, sia la dipendente sono stati sanzionati per inosservanza delle norme anti Covid – 19.

Il bollettino Covid di lunedì 24 gennaio

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 7.526 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 5.090 dopo test antigenico), pari al 14,1% di 53.389 tamponi eseguiti, di cui 47.309 antigenici. Degli 7.526 nuovi casi gli asintomatici sono 6.450 (85,7%).

I casi sono così ripartiti: 5.962 screening, 1.231 contatti di caso, 333 con indagine in corso.

Il totale dei casi positivi diventa 800.908, così suddivisi su base provinciale: 65.957 Alessandria, 37.079 Asti, 29.967 Biella, 111.475 Cuneo, 62.323 Novara, 419.682 Torino, 28.300 Vercelli, 29.588 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 3.929 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 12.608 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono153 (2 rispetto a ieri)

I ricoverati non in terapia intensiva sono 2.140 (+20 rispetto a ieri)

Le persone in isolamento domiciliare sono 171.001

I tamponi diagnostici finora processati sono 13.682.717 (+53.389 rispetto a ieri).

I DECESSI DIVENTANO 12.481

Sono 193 di oggi, idecessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale diventa quindi 12.481deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.644 Alessandria, 763 Asti, 475 Biella, 1.541 Cuneo, 1.003 Novara, 5.961 Torino, 574 Vercelli, 401 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 119 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

615.133 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 615.133 (+9.834 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 53.121 Alessandria, 30.572 Asti, 22.400 Biella, 88.153 Cuneo, 51.495 Novara, 317.563 Torino, 21.728 Vercelli, 23.984 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 2.222 extraregione e 3.895 in fase di definizione.

E’ morto Paolo Taggi, dal Piemonte alla Rai autore di programmi e regista tv

E’ morto a Roma dove viveva da tempo Paolo Taggi

Nato a Novara nel 1956, Novarese dell’anno 2017, era stato di recente colpito dal Covid. Fu autore televisivo e radiofonico, regista, giornalista ed esperto di comunicazione. Ha diretto e scritto programmi tv come «Falso Mixer» con Parenzo e Minoli, «Domenica in», «Il castello» con Alberto Castagna,  «Mina contro Battisti» e «Per un pugno di libri». E’ stato docente all’Università Cattolica di Milano e Brescia e all’Università dell’Aquila.

Badanti infedeli. Usavano la casa dei loro assistiti come deposito di merce rubata

Presi i complici. Individuata una rete di badanti, con il ruolo di ricettatori e custodi che nascondevano la merce rubata a casa dei loro assistiti.

Anziani insospettabili e ignari di tutto. Sono state eseguite sei perquisizioni, che hanno permesso di sequestrare 90.000 euro in contanti e 500 dollari americani, documentazione riconducibile a transazioni fraudolente in direzione del continente sudamericano. Sono stati individuati e sequestrati i seguenti beni, tutti di prestigiose marche, del valore complessivo di oltre 300mila euro: 690 capi d’abbigliamento, in parte ancora dotati di etichetta e sistema antitaccheggio installato, 65 borse, 39 paia di occhiali, 31 profumi, 19 smartphone, 18 monili in oro, 16 portafogli e 13 orologi.  Sei peruviani, tra cui tre badanti e due dei tre arrestati in flagranza, sono stati denunciati per ricettazione.

Latitante arrestato dalla Polizia di Stato

 

Condannato ad una pena di oltre 2 anni di carcere

Personale del Comm.to Barriera Nizza, sezione “Misure di prevenzione, sicurezza e cautelari”, nell’ambito di indagini volte al rintraccio di soggetti ricercati, ha individuato lo scorso giovedì sera un cittadino italiano di 34 anni nei confronti del quale 48 ore prima era stato revocata la sospensione relativa a  un ordine di esecuzione per la carcerazione. L’uomo era stato, infatti, condannato alla espiazione di una pena a 2 anni, 3 mesi e 22 giorni di reclusione per un cumulo di pene relative ai reati di spaccio di sostanze stupefacenti. I poliziotti del Comm.to Barriera Nizza, tramite consultazione delle banche dati ministeriali  e comunali, reperivano alcuni indirizzi presso i quali vi era la concreta possibilità che  l’uomo si nascondesse; il trentottenne è stato individuato ed arrestato in un appartamento nel quartiere Madonna di Campagna.