CRONACA- Pagina 780

Maxi truffa reddito di cittadinanza: nuovi arresti

La guardia di finanza di Novara ha arrestato otto persone  nell’ambito di una maxi inchiesta della procura di Milano

Erano state scoperte 10mila domande di reddito di cittadinanza prove dei requisiti previsti dalla legge, con danno all’erario di oltre 21.5 milioni di euro.

Le persone arrestate oggi, dopo i primi sedici arresti di novembre, hanno cercato nuovi canali per proseguire  nella truffa.

Crolla rampa di scale in un palazzo Ferito tredicenne

Questa mattina una rampa di scale si è letteralmente staccata, a Torino, in un palazzo di via Domodossola. Quattro famiglie sono state fatte evacuare dalle finestre grazie ai vigili del fuoco. E’ rimasto ferito ma in modo non grave, un tredicenne  che usciva di casa per andare a scuola.

Usura ed estorsione. Consulente applicava a un cliente tassi fino al 120%

La Guardia di Finanza di Torino, coordinata dalla Procura della Repubblica del capoluogo piemontese, ha eseguito, nell’ambito dell’operazione “DOPPIO RUOLO”, una misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di un consulente del lavoro di Moncalieri (TO) per le ipotesi di reato di usura ed estorsione.

Le indagini sono state avviate nel luglio 2021, grazie alle dichiarazioni rese da un titolare di un bar e tabacchi che ha denunciato di essere vittima di usura, con tassi d’interesse fino al 120% annuo.

Il tabaccaio, in difficoltà economiche, sarebbe stato indirizzato a rivolgersi al professionista, di cui lo stesso era già cliente, da un proprio dipendente, anch’egli indagato per usura, il quale si sarebbe anche occupato di fare da tramite per la riscossione e la consegna del denaro.

Nel tempo le condizioni di salute dell’imprenditore si sarebbero aggravate, anche a causa delle presunte pressioni ricevute dall’usuraio, al punto da essere costretto a vendere la propria attività.

Le investigazioni sono state svolte del Nucleo di polizia economico-finanziaria Torino mediante l’analisi dei flussi finanziari, dei tabulati telefonici e perquisizioni, che hanno consentito di sequestrare al professionista oltre 20.000 euro in contanti occultati nel fondo di un armadio e 2 orologi “Rolex”.

Ferma restando la presunzione di innocenza fino a compiuto accertamento delle responsabilità, il G.I.P. presso il Tribunale di Torino, ravvisando in capo al consulente gravi indizi di colpevolezza nonché il pericolo di reiterazione delle condotte e dal momento che quest’ultimo ha agito nell’esercizio di un’attività professionale e ai danni di un imprenditore suo cliente, ha disposto l’esecuzione del provvedimento restrittivo della libertà personale, mentre il dipendente del tabaccaio risulta tutt’ora indagato per concorso con il professionista nel reato di usura.

Gli Organi investigativi restano a disposizione di coloro che intendessero fornire ulteriori elementi informativi.

L’indagine si inserisce nel quadro delle attività condotte dalla Guardia di Finanza a contrasto dell’usura, odiosa pratica criminale che tende ad ottenere ingenti guadagni sfruttando lo stato di bisogno di soggetti in grave difficoltà. L’azione risponde all’esigenza di individuare prontamente, anche nel contesto della situazione pandemica, i segnali di inquinamento da parte delle consorterie criminali di tipo economico ed organizzato, adottando tutte le iniziative di contrasto e inibendo ogni forma di possibile arricchimento illecito connesso allo sfruttamento della particolare contingenza.

Ragazzi ventenni rubano abiti sportivi a Mondojuve

Due ventenni incensurati sono stati arrestati dai carabinieri.

Hanno rubato capi di abbigliamento sportivi da un negozio di  Mondojuve a Nichelino.  Hanno tolto  le placche antitaccheggio ad articoli sportivi  per un valore di 400 euro. Sono stati scoperti dalla vigilanza e, dopo aver cercato di scappare sono stati fermati dai carabinieri.  I capi di abbigliamento sono stati recuperati

Auto si ribalta contro muro di cinta: muore il conducente

Incidente mortale a Borgone di Susa, dove un automobilista sessantenne di Exilles, è deceduto mentre stava viaggiano alla guida di una Fiat Bravo sull’ex statale 24 del Monginevro.

Presso il bivio di Molere ha perso il controllo della vettura, che si è ribaltata,  finendo contro il muro di cinta di una casa.

Sono intervenuti i carabinieri e i soccorsi ma per l’uomo non c’è stato più nulla da fare.

Violento scontro sulla Provinciale: una donna in ospedale

DAL POEMONTE / Ancora da accertare le le cause dello scontro tra auto avvenuto ieri nei pressi di Ponderano, sulla Provinciale di Corso Casalvolone.

Due le vetture  coinvolte. Una donna è stata trasportata in ospedale per essere visitata. Sul posto la polizia municipale di Biella.

Auto fuori strada, conducente intrappolato tra le lamiere

DAL PIEMONTE Sulla strada provinciale tra Casale ed Asti, in territorio casalese, questa mattina un’auto è finita fuori strada per cause  da verificare. Il conducente è rimasto incastrato tra le lamiere, ma non sarebbe in pericolo di vita. Sono intervenuti  i Vigili del Fuoco di Casale Monferrato e il 118.

Il bollettino Covid di martedì 15 marzo

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 3.206 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19, pari al 9,5% di 33.851 tamponi eseguiti, di cui 28.827 antigenici.

Il totale dei casi positivi diventa 1.010.702, così suddivisi su base provinciale: 84.754 Alessandria, 46.375 Asti, 38.997 Biella, 133.783 Cuneo, 76.352 Novara, 537.170 Torino, 36.005 Vercelli, 36.533 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 5.001 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 15.732 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 23 (-4 rispetto a ieri)

I ricoverati non in terapia intensiva sono 615 (-6 rispetto a ieri)

Le persone in isolamento domiciliare sono 43.735

I tamponi diagnostici finora processati sono 16.058.390 (+ 33.851 rispetto a ieri).

I DECESSI DIVENTANO 13.134

Sono 7, 1 di oggi, i decessi di persone con diagnosi di Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti).

Il totale diventa quindi 13.134 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.763 Alessandria, 786 Asti, 500 Biella, 1.597 Cuneo, 1.055 Novara, 6.268 Torino, 606 Vercelli, 424 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 135 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

953.195 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 953.195 (+2.309 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 79.388 Alessandria, 44.117 Asti, 37.252 Biella, 127.615 Cuneo, 73.270 Novara, 510.459 Torino, 33.848 Vercelli, 34.311 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 3.864 extraregione e 9.071 in fase di definizione.

Banco Alimentare del Piemonte al lavoro per aiutare i profughi ucraini

CI SCRIVE IL BANCO ALIMENTARE

Insieme alla Federazione Europea dei Banchi Alimentari, per portare aiuto sul posto. Con la nostra rete territoriale di Strutture caritative, per dare sostegno alimentare ai profughi in Piemonte

Caro Direttore, visto il particolare momento storico da un lato e dall’altro il ruolo che da sempre abbiamo nell’aiuto alimentare alle persone in difficoltà, ci sembra importante raccontare in poche righe ciò che stiamo facendo rispetto all’emergenza ucraina.

Come Banco Alimentare, facciamo parte della FEBA (Federazione Europea dei Banchi Alimentari, che opera in 29 Paesi. Per l’emergenza Ucraina la FEBA ha organizzato l’invio di aiuti di emergenza sul posto. Parallelamente il Banco Alimentare in ogni regione italiana sta proseguendo e rafforzando l’attività ordinaria, attraverso un incremento del sostegno alle organizzazioni caritative sul territorio che assistono i profughi.

Qui di seguito alcuni dettagli sull’attività che portiamo avanti sul posto e quella in Piemonte.

Il nostro impegno in Europa

In seguito all’attacco della Russia all’Ucraina, il 28 febbraio 2022 la Federazione Europea dei Banchi Alimentari, di cui fa parte anche il Banco Alimentare in Italia, ha convocato una riunione con tutti i presidenti dei suoi membri in 29 paesi europei e un rappresentante del Global FoodBanking Network dagli USA. La priorità individuata è stata quella di assistere la Kyiv City Charity Foundation “Food Bank” e i banchi alimentari nei paesi vicini, come Ungheria, Moldavia, Polonia, Romania e Slovacchia.
Per questo il 1marzo è stata lanciata la campagna #AllTogether4Ukraine che ad oggi ha permesso di raccogliere 1,8 milioni € da aziende, fondazioni, organizzazioni, membri FEBA e privati. Questo importo è stato destinato a sostenere i membri FEBA colpiti dalla crisi per un mese con consegne settimanali di alimenti per garantire cibo sufficiente, ma senza gravare sulla gestione logistica del cibo ricevuto. 435.000 € sono stati destinati alla consegna di cibo al membro FEBA in Romania, Federația Băncilor pentru Alimente din România (FBAR). FBAR fungerà da hub per FEBA per ridistribuire il cibo agli ucraini a Chișinău in Moldavia, dove le stime prevedono l’arrivo di 200.000 rifugiati.
Il cibo sarà ridistribuito inoltre, alla Banca pentru Alimente a Bucarest, Cluj, Brasov, Oradea e Roman in Romania, dove sono presenti 95.000 rifugiati dei 285.000 entrati nel paese. 190.000 rifugiati, invece, hanno già proseguito verso altri paesi dell’Europa occidentale. Il cibo raggiungerà anche Chernivsti, Leopoli e Odessa in Ucraina. FEBA sta anche sostenendo l’acquisto urgente di attrezzature per la movimentazione del cibo e il finanziamento di altri costi logistici (un magazzino a Chișinău – Moldovia, 6 furgoni, 6 attrezzature elettriche di movimentazione, personale temporaneo), in Moldavia e Romania per garantire una logistica efficiente di questi sforzi inaspettati per aiutare i rifugiati e le loro normali attività quotidiane.
FEBA ha mobilitato inoltre, le imprese alimentari partner per ottenere aiuti e consegnare cibo ai suoi membri in Ucraina, Moldova, Romania e Polonia.
Per sostenere il popolo ucraino dona su: www.eurofoodbank.org/feba-supports-ukraine

Il nostro impegno in Piemonte

Come Banco Alimentare del Piemonte insieme ai 4 magazzini provinciali di Asti, Biella, Cuneo e Novara ci siamo attivati sul territorio per rendere concreto l’aiuto verso i profughi ucraini che stanno arrivando, puntato su ciò che abbiamo di più solido e capillare: la nostra rete.
In questa situazione infatti operare con 600 Strutture caritative dislocate in tutto il Piemonte, ci permette di unire velocemente il bisogno e l’aiuto. Abbiamo attivato un numero di telefono (interno al nostro centralino) e una a mail a cui poter fare riferimento per conoscere la Struttura Caritativa più vicina a cui rivolgersi per richiedere aiuto alimentare. La comunicazione è stata diffusa attraverso un pdf e un video, in italiano e ucraino, anche tramite whatsapp e social, ed è stata condivisa con il consolato ucraino, in modo che possa essere diffusa il più velocemente possibile tra i profughi in Piemonte.

Il nostro obiettivo ora è fare il possibile per mettere nelle condizioni di operare le Associazioni che collaborano con noi: potenziando i mezzi, il recupero di cibo, la gestione logistica.

Anche per noi, infatti, si tratta di una nuova sfida, che arriva dopo un periodo non facile. Siamo sicuri però che, grazie al sostegno e al senso di condivisione che ci unisce a chi collabora con noi sul territorio, potremo agire, anche in questa occasione, per il bene e a favore della solidarietà, portando risultati efficaci e concreti.

Ventiduenne evaso dagli arresti domiciliari Arrestato dagli agenti della Squadra Volante

Lo hanno notato stazionare nei pressi di una scuola elementare, transitando in zona Campidoglio. Il giovane, un ventunenne di origini maghrebine, avendo un atteggiamento sospetto, veniva sottoposto a perquisizione personale dagli agenti. Nelle sue tasche, un coltello dalla lama lunga circa 10 cm, immediatamente sequestrato. I poliziotti effettuavano degli accertamenti sul giovane, acclarando che lo stesso fosse sottoposto agli arresti domiciliari per il reato di rapina presso il proprio domicilio in un paesino della Val di Susa. Il ventunenne è stato arrestato per evasione e denunciato per porto abusivo di armi.