Per promuovere la coscienza civile nei giovani
Una giornata di grande significato, dedicata ai giovani, alla legalità e alla cultura della giustizia: un’iniziativa importante, firmata Regione Piemonte, che ha visto coinvolti 200 studenti, che hanno avuto l’opportunità di conoscere più da vicino il sacrificio di chi, come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, ha dato la propria vita per combattere la mafia e per difendere la nostra democrazia. Questa giornata si inserisce nell’ambito del bando regionale “Legalità è cultura”, realizzato grazie alla collaborazione tra la Regione Piemonte, il Ministero della Giustizia, il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e il Corpo di Polizia Penitenziaria. Un’opportunità unica per sensibilizzare le nuove generazioni sull’importanza della legalità, sulla memoria storica e sul rispetto delle istituzioni. La presenza di autorità come il Sottosegretario Andrea Delmastro, il Vicepresidente Elena Chiorino, e il Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria Lina Di Domenico, ha confermato l’importanza di questa iniziativa che, attraverso l’educazione, punta a formare cittadini consapevoli e pronti a difendere i valori fondamentali della nostra Nazione.
“Questa iniziativa rappresenta un importante strumento di crescita per i nostri ragazzi – ha dichiarato il Vicepresidente Chiorino -. La scuola ha un ruolo fondamentale nella costruzione di una società consapevole e rispettosa delle regole. Sostenere progetti che avvicinano i giovani ai valori della legalità e del rispetto delle istituzioni significa investire nel futuro della nostra Nazione. E’ così che possiamo costruire una coscienza civica forte e radicata nei nostri giovani, che li renda protagonisti di un futuro in cui la legalità e la giustizia siano valori imprescindibili. I ragazzi devono conoscere la storia di chi ha sacrificato la propria vita per combattere la mafia, prendendo come esempio il coraggio e la determinazione di uomini e donne che hanno lottato per la tutela della legalità. Il concorso regionale dedicato alla memoria dell’Agente scelto Giuseppe Montalto è un segnale concreto dell’impegno del Piemonte nel trasmettere ai ragazzi la consapevolezza dell’importanza della giustizia e della lotta a ogni forma di criminalità. Ci tengo a ringraziare i professori che hanno promosso la partecipazione ai ragazzi all’iniziativa, i dirigenti e funzionari della Regione che l’hanno seguita e tutti gli agenti della polizia penitenziaria per la straordinaria accoglienza riservata agli studenti”.
Il Sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro ha sottolineato: “La cultura della legalità si costruisce attraverso la conoscenza e il confronto. L’educazione è il primo antidoto contro le mafie, e il coinvolgimento delle scuole in progetti come questo è un passo fondamentale per creare cittadini consapevoli e responsabili. Il Ministero della Giustizia è orgoglioso di sostenere iniziative che diffondano la memoria di chi ha sacrificato la propria vita per la giustizia, dando ai ragazzi strumenti concreti per comprendere l’importanza della legalità. La criminalità organizzata non si combatte solo con le leggi e l’azione delle forze dell’ordine, ma anche con la formazione, la cultura e la costruzione di una coscienza civica forte e radicata nei nostri giovani. Dobbiamo far conoscere loro le storie di chi ha combattuto in prima linea contro le mafie, affinché diventino fonte di ispirazione e modello di integrità e coraggio. Gli agenti della polizia penitenziaria sono eroi silenziosi a cui dobbiamo la nostra gratitudine e a cui va – sempre – il mio incondizionato apprezzamento per il prezioso servizio svolto”.
GLI STUDENTI “VINCITORI” A ROMA
“Legalità è cultura” – nell’iniziativa della visita a Roma – ha visto anche per l’edizione 24/25 la partecipazione di 200 studenti delle scuole secondarie di secondo grado del Piemonte ed è stato caratterizzato da una serie di attività formative, tra cui l’alzabandiera, il saluto delle autorità, laboratori e interventi illustrativi sulle attività della Polizia Penitenziaria. Gli studenti hanno inoltre visitato stand dedicati alle diverse specialità del Corpo, approfondendo il valore della legalità e il ruolo delle istituzioni nella lotta alla criminalità. Il bando “Legalità è cultura” ha permesso a dieci scuole di ricevere un contributo di 5.000 euro per sostenere i costi di un viaggio d’istruzione a Roma nella primavera del 2025, in occasione delle celebrazioni della Giornata in memoria delle vittime delle mafie, patrocinata dal Ministero della Giustizia.
IL BANDO REGIONALE
Il concorso regionale sulla legalità, destinato alle scuole secondarie di primo grado, è giunto alla sua seconda edizione e fa parte del progetto regionale per l’ampliamento dell’offerta formativa. Le 8 scuole vincitrici hanno proposto progetti innovativi sulla legalità, attraverso l’analisi di testi letterari, la conoscenza di figure simbolo della lotta alla criminalità e l’interazione con associazioni impegnate nella prevenzione e nella gestione dei beni confiscati alle mafie. Questa iniziativa è solo uno dei tanti passi che la Regione Piemonte e il Ministero della Giustizia stanno compiendo per fare della cultura della legalità una priorità nella formazione delle future generazioni. L’obiettivo è continuare su questa strada, affinché i valori della giustizia, del rispetto delle regole e della difesa della legalità siano sempre più radicati nel nostro tessuto sociale.
L’ELENCO DELLE SCUOLE
Di seguito l’elenco delle scuole che hanno partecipato alla giornata all’interno del concorso legalità:
- Scuola secondaria di I° Grado IC Castiglione Torinese
- Scuola secondaria di I° Grado IC Caselette
- Scuola secondaria di I° Grado IC Nizza Monferrato
- Scuola secondaria di I° Grado IC – Spinetta Marengo
- Scuola secondaria di I° Grado Istituto Maria Ausiliatrice Giaveno
- Scuola secondaria di I° Grado IV Settimo Torinese
- Scuola secondaria di I° Grado IC Bagnolini Villadossola
- Scuola secondaria di I° Grado IC Piossasco
- Comunità Ebraica Torino
Nel 2024 il Piemonte sesto nella raccolta RAEE
Nel 2024 la regione Piemonte ha raccolto 23.648 tonnellate di rifiuti da apparecchiature elettriche e elettroniche (RAEE). È quanto emerge dal Rapporto regionale realizzato dal Centro di Coordinamento RAEE, l’organismo che sintetizza i risultati ufficiali conseguiti da tutti i sistemi collettivi che si occupano del ritiro presso i centri di raccolta comunali e i luoghi di raggruppamento organizzati dalla distribuzione e dalla gestione dei rifiuti tecnologici in Italia.
Il risultato si dimostra in crescita del 2% rispetto al 2023 seppure leggermente inferiore all’andamento emerso a livello nazionale ( +2,5%). Questo non impedisce alla regione Piemonte di conquistare un posto nella classifica nazionale che la fa salire al sesto posto fra le regioni più virtuose per volumi complessivi.
Un andamento simile avviene anche per il reddito pro capite che, in forza di un incremento del 2,2% sale a 5,5 kg per abitante. Il valore è al di sotto della media italiana (6.07kg/ab) ma consente alla regione di passare dal quattordicesimo al tredicesimo posto nella graduatoria italiana.
A livello di singoli raggruppamenti nei quali vengono suddivisi e raccolti i RAEE, il rapporto evidenzia chela crescita dei volumi regionali è l’esito del miglioramento in pressoché tutti i raggruppamenti. Fa eccezione solo TV e monitor (R3) la cui raccolta risulta in calo del 17,1% ma in modo similare all’andamento nazionale con un – 10,9%. Questa diminuzione è da considerarsi fisiologica dopo le perturbazioni del mercato digitale dovute allo switch off del segnale digitale.
A trainare la raccolta complessiva sono piccoli elettrodomestici ed elettronica di consumo (R4), la cui raccolta registra il 9,1% pari a 471 tonnellate aggiuntive, per un totale di 5634 tonnellate avviate a corretto riciclo. Segue freddo e clima (R1) la cui raccolta registra un +4,7% per un totale di 7619 tonnellate, 344 in più rispetto al 2023. Cresce invece del 2,4% la raccolta di grandi bianchi R2, per un totale di 7702 tonnellate, mentre sorgenti luminose R5 segna il +3,3 % per un totale di 127 tonnellate.
L’analisi della raccolta per singole province mostra che tutti migliorano la propria performance a eccezione di Asti, la cui raccolta registra la flessione del 5,1% e scenda a 1077 tonnellate. L’incremento più elevato spetta alla provincia di Vercelli, la cui raccolta aumenta del 13% rispetto al 2023, per un totale di 1463 tonnellate. Segue Biella, con +4% per un totale di 785 tonnellate, crescono del 2,9% le province di Verbano Cusio Ossola e Novara. Alessandria migliora del 2,2%, seguita da Cuneo con l’1,8% e Torino con il +1%, per un totale di 10 mila 387 tonnellate, valore che incide per il 44% sui volumi regionali avviati a riciclo.
Mara Martellotta
Agricoltori autonomi in assemblea a Carmagnola
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Donna cade dal balcone e muore
Una donna di 59 anni è morta dopo essere precipitata dal balcone della sua abitazione in corso Maroncelli 16. In base alle testimonianze raccolte, alcuni vicini di casa avrebbero visto la donna tentare disperatamente di aggrapparsi alla ringhiera del balcone prima di cadere nel vuoto. Questo aspetto lascia interrogativi sulla dinamica dell’accaduto.
Non pagava l’affitto ad Atc, ma subaffittava la casa popolare a tre persone, ignare di tutto.
L’hanno scoperto gli agenti del Reparto Polizia Abitativa della Polizia Locale di Torino, durante una attività di sopralluogo in un appartamento il cui regolare assegnatario risultava moroso.
E’ successo nel complesso ex Moi di via Pio VII. Gli agenti hanno bussato alla porta e, anziché il regolare assegnatario dell’appartamento, ad aprire sono stati i tre occupanti, due cittadini stranieri con regolare permesso di soggiorno provenienti dal Gambia e una donna in stato di gravidanza. La situazione igienico sanitaria all’interno non era ottimale: i due vani principali dell’appartamento erano stati dati in subaffitto separatamente, eliminando la cucina e mantenendo il bagno in comune.
Dopo alcune domande da parte degli agenti, è emerso che gli occupanti non erano a conoscenza del subaffitto illegale ed erano in possesso delle chiavi dell’appartamento messe a disposizione dall’uomo a fronte della riscossione senza alcuna ricevuta.
Gli agenti hanno quindi proceduto nei confronti dell’assegnatario che è stato denunciato per truffa accogliendo le querele degli occupanti. Le persone occupanti impropriamente l’alloggio sono state prese in carico dai servizi sociali della Città che hanno individuato per loro una sistemazione abitativa alternativa mentre le chiavi dell’appartamento sono state riconsegnate all’Atc.
Il procedimento penale oggetto del presente comunicato si trova attualmente nella fase delle indagini preliminari, pertanto vige la presunzione di non colpevolezza dell’indagato, sino alla sentenza definitiva.
Riceviamo e pubblichiamo – Gli infermieri piemontesi continuano a lasciare il territorio, attratti da stipendi più alti e condizioni migliori oltre confine. Ora la Lombardia, con la proposta di Guido Bertolaso, assessore regionale al Welfare, corre ai ripari con un’indennità di confine per trattenere il personale sanitario nelle aree più esposte alla fuga verso la Svizzera.
Questa misura riporta al centro un problema che tocca da vicino anche il Piemonte. Nursing Up Piemonte chiede alla Regione di intervenire con misure analoghe per evitare un ulteriore impoverimento del personale sanitario.
«Oggi, con la Lombardia che adotta misure concrete per arginare la fuga degli infermieri, il Piemonte rischia di subire un doppio contraccolpo: non solo la concorrenza della Svizzera, ma anche quella della regione confinante, che potrebbe drenare ulteriore personale dal nostro territorio. Province come il VCO e l’area di Novara sono già in difficoltà e senza un intervento urgente della Regione la situazione diventerà insostenibile», afferma Claudio Delli Carri, segretario regionale Nursing Up Piemonte.
Già lo scorso settembre, l’assessore regionale alla Sanità, Federico Riboldi, aveva annunciato la volontà di valutare un aumento degli stipendi per gli infermieri, seguendo l’esempio di altre regioni italiane. In quell’occasione, Nursing Up Piemonte aveva sottolineato l’insufficienza delle risorse stanziate per fermare la fuga, sollecitando, al contempo, l’introduzione di 500 euro al mese per gli infermieri piemontesi.
«La Valle d’Aosta e ora la Lombardia hanno capito l’urgenza di questa misura. Il Piemonte non può restare indietro. Ignorare il problema sarebbe un errore gravissimo: servono soluzioni concrete per trattenere gli infermieri e garantire la tenuta del nostro sistema sanitario», conclude Delli Carri.
“Liberare Pancalieri dal traffico pesante”
Allontanare dai centri storici dei paesi il traffico pesante che insiste sulle strade provinciali è da molti anni una priorità per le amministrazioni comunali e per quella della Città metropolitana di Torino. Spesso non basta realizzare nuovi assi viari: occorre curare e rendere più sicuro possibile il raccordo tra le nuove arterie – che vengono prese in carico dalla Città metropolitana – e la viabilità “storica” che attraversa i centri abitati. È il caso di Pancalieri, dove, su richiesta dell’amministrazione comunale, negli anni scorsi l’Ufficio pianificazione e realizzazione opere pubbliche della Direzione Azioni integrate con gli Enti locali della Città metropolitana aveva redatto il progetto di fattibilità tecnica ed economica della trasformazione dell’incrocio a raso tra la Provinciale 141 e la via Circonvallazione. L’intervento rientra in un progetto più ampio per alleggerire il concentrico di Pancalieri dal traffico pesante che insiste sulla Provinciale 129. L’idea è di deviare i mezzi pesanti su via Circonvallazione e sulla Provinciale 141, sino al congiungimento con la Strada Provinciale 30 in Provincia di Cuneo. Dell’aggiornamento di quel progetto e dell’adeguamento del quadro economico redatto nel dicembre 2021 hanno discusso con il Vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo il Sindaco di Pancalieri, Piero Giovanni Paletto, e il Vicesindaco Massimiliano Varetto, nell’ambito dell’iniziativa “Comuni in linea”. Nell’incontro che si è tenuto lunedì 31 marzo il Vicesindaco metropolitano ha avanzato la proposta di elaborare e siglare un accordo di programma, che preveda le modifiche alla viabilità richieste dal Comune, ma anche una nuova pavimentazione di un tratto di circa 500 metri della Strada Provinciale 141, che la Città metropolitana potrebbe successivamente cedere all’amministrazione comunale.
Il quadro economico della rotatoria progettata all’incrocio tra la SP 141 e via Circonvallazione nel 2021 dai tecnici della Direzione Azioni integrate con gli Enti locali della Città metropolitana prevedeva una spesa totale di 490.000 euro. L’importo stimato teneva conto della necessità di realizzare un nuovo scatolare in corrispondenza del canale del Molino di Osasio, che attraversa la Provinciale in prossimità dell’incrocio. Per il nuovo attraversamento era stata prevista una sezione rettangolare con un’altezza netta di 1,55 metri e una larghezza netta di 5 metri.
L’ipotesi progettuale proposta dal Comune è quella di incanalare il traffico proveniente da Casalgrasso sulla SP 30 della Provincia di Cuneo nella Provinciale 141 della Città metropolitana di Torino. I mezzi destinati a Pinerolo potrebbero reimmettersi sulla Provinciale 129 utilizzando la via Circonvallazione, che collega le due strade provinciali.
Per realizzare questo obiettivo sarebbe necessario adeguare le intersezioni a raso, costruendo due rotatorie e verificare eventuali opere necessarie su via Circonvallazione (ad esempio, un adeguamento dell’accesso al cimitero), anche se la sezione stradale risulterebbe già idonea.
E’ urgente una navetta per Stupinigi
“È urgente migliorare l’accessibilità alla Palazzina di Caccia di Stupinigi, lo straordinario sito Unesco alle porte di Torino posto nel Comune di Nichelino, prevedendo un collegamento navetta con il capoluogo”. Perciò è stato deciso, nella seduta congiunta delle Commissioni seconda e sesta, di predisporre un ordine del giorno da portare nella seduta plenaria del Consiglio regionale.
Questo è stato l’esito del dibattito, presieduto da Mauro Fava, che si è tenuto a seguito del sopralluogo che le due Commissioni congiuntamente avevano svolto mercoledì 26 marzo a Stupinigi.
Valentina Cera (Avs), in particolare ha proposto “in via sperimentale e da analizzare con l’Agenzia della mobilità, una navetta per coprire la distanza di 4 chilometri tra il capolinea della linea tranviaria 4 e la Palazzina di Caccia”.
D’accordo Alberto Unia (M5s) che ha sottolineato l’importanza non solo di coinvolgere i sei comuni che insistono nell’area del bene Unesco ma anche i comitati di cittadini con un approfondimento.
“La navetta sperimentale sarebbe una risposta immediata all’attuale mancanza di collegamento – ha detto Fava – sulla quale coinvolgere tutti i comuni della zona e anche le scuole”.
Sulla necessità del coinvolgimento delle scuole si è espressa Marina Bordese (Fdi) mentre, Daniele Sobrero (Lista Cirio) ha sottolineato l’importanza che ha per il territorio di tutto il Piemonte la valorizzazione di un bene così unico e straordinario.
La presidente della sesta, Paola Antonetto, ha quindi proposto due sopralluoghi: di nuovo a Stupinigi, per completare la visita alla Palazzina e ai suoi poderi ed un altro alla Reggia di Venaria e al suo importantissimo Centro per il restauro. In questo programma Fava ha inserito la proposta per un sopralluogo a Cuorgnè, al Museo archeologico del Canavese.
Ufficio stampa CRP