CRONACA- Pagina 75

Burocrazia, CNA: 100 semplificazioni per le piccole imprese

 

Costantini: È la principale riforma che serve al Paese

 

Roma – La CNA presenta un pacchetto di 100 proposte di semplificazioni per liberare le energie delle piccole imprese. Una robusta e ampia opera di semplificazione amministrativa e normativa continua a rappresentare una priorità per il Paese, per favorire la competitività, rafforzare la produttività e dare vigore alla crescita. Le 100 proposte sono contenute nel VI Rapporto dell’Osservatorio CNA Burocrazia presentato oggi a Roma, alla presenza del giudice emerito della Corte Costituzionale, Sabino Cassese, del presidente nazionale della CNA, Dario Costantini, e con un videomessaggio del ministro per la pubblica amministrazione Paolo Zangrillo.

 

LA FORESTA PIETRIFICATA

Sono state numerose le semplificazioni realizzate nel corso degli anni ma imprese e cittadini non avvertono il necessario cambio di marcia, la cattiva burocrazia rimane una foresta pietrificata che penalizza e frena il dinamismo delle imprese. Le 100 semplificazioni contenute nell’Osservatorio non si limitano a segnalare lacci e ostacoli, offrono la soluzione operativa senza pregiudicare le necessarie tutele o abbassare il livello dei controlli puntando a migliorare il rapporto tra imprese e pubblica amministrazione. Molte delle semplificazioni proposte sono accompagnate da un’analisi dell’impatto economico. Alcune semplificazioni contenute nell’Osservatorio sono di sistema e riguardano l’intera platea imprenditoriale, le altre si concentrano su 29 settori (dal tessile alle costruzioni, dalla meccatronica all’oreficeria) che esprimono circa 830mila imprese e 3,6 milioni di lavoratori. In termini percentuali l’impatto interessa poco meno del 18% delle imprese attive e del 20% degli addetti. Il Centro studi della CNA ha stimato in modo prudenziale che la messa a terra delle 100 proposte può contribuire a ridurre da 313 a 263 ore l’anno il tempo dedicato alle pratiche burocratiche con un risparmio netto di quasi 1.500 euro a impresa e un taglio da 7 miliardi di costi della burocrazia che pesano oltre 43 miliardi l’anno.

 

CAMBIAMENTI A COSTO ZERO

Oltre a ridurre i costi della burocrazia, le 100 proposte della CNA non comportano oneri per le finanze statali, snelliscono il lavoro della Pubblica amministrazione e migliorano l’efficienza del sistema economico.
Il presidente nazionale della CNA, Dario Costantini, afferma che ‘la semplificazione amministrativa e normativa è la principale riforma che serve al Paese, alle imprese, ai cittadini e alla stessa pubblica amministrazione. Semplificare non significa ridurre controlli e tutele, al contrario rendere più trasparente il rapporto con il sistema burocratico a tutti i livelli assicura una maggiore efficacia delle norme’.

 

‘CNA con l’Osservatorio Burocrazia – sottolinea – offre un contributo al decisore politico nella consapevolezza che il processo di semplificazione è un motore che non si deve mai arrestare. Le 100 proposte che presentiamo oggi si possono realizzare rapidamente senza pesare sui conti pubblici, con consistenti benefici – conclude Costantini – per l’intero sistema economico italiano’.
ALCUNE SEMPLIFICAZIONI CONTENUTE NELL’OSSERVATORIO

Classificazione rifiuto tessile – La mancanza di una chiara definizione di rifiuto tessile spinge le imprese a portare gli scarti in discarica per evitare le sanzioni. Soluzione: con una chiara classificazione invece gli scarti potrebbero essere avviati a riciclo. Per un distretto di 15 piccole imprese significa un beneficio economico fino a 430mila euro l’anno tra costi di smaltimento, risparmio energetico e vendita dei materiali. A livello nazionale uno spreco da oltre 2 miliardi di euro.

 

Industria insalubre – Anche se da 20 anni esiste il codice ambientale, è ancora in vigore un decreto del 1934 che obbliga l’imprenditore a inviare al sindaco, 15 giorni prima di avviare l’attività, una dichiarazione di industria insalubre, che si sostanzia nella presentazione di un modulo e dei relativi allegati che attestino la salubrità dell’ambiente. In caso di abrogazione della dichiarazione, i costi per preparare la documentazione, in media oltre 3mila euro, si ridurrebbero di oltre il 50%.

 

Insegne di esercizio – Posizionare un’insegna può diventare un incubo. Fino a 9 enti coinvolti (Comune, Soprintendenza se l’edificio è storico, ANAS se è vicino a una strada statale, e in alcuni casi anche della Regione), moduli e istruttorie diverse da comune a comune e in base alla zona di insediamento. Il risultato? Un’attesa di 90/120 giorni e costi che possono superare i 1.500 euro. Un’impresa deve poter installare un’insegna senza dover aspettare mesi, semplicemente attraverso una Scia (Segnalazione certificata di inizio attività) al Suap (Sportello unico attività produttive).

 

Autorizzazione nei porti – Un’impresa che ripara le vele delle imbarcazioni deve essere autorizzata dall’Autorità portuale e inserita in un registro con regole. Ad esempio per lavorare in sei porti dell’Alto Tirreno occorrono le autorizzazioni di 4 autorità portuali con documenti (fino a 20), durata e regole diversi tra loro. Noi proponiamo un’unica autorizzazione valida su tutto il territorio nazionale per almeno due anni.

 

Oltre 50 piattaforme appalti – Per partecipare al mercato degli appalti una piccola imprese si registra in media a 25 piattaforme con una spesa di 5mila euro (200 euro a piattaforma), dedicandovi 5 giorni di lavoro e altrettanti di formazione per replicare gli stessi documenti. Un registro nazionale dei fornitori accreditati e un’unica piattaforma farebbero scendere i costi del 70%.

 

Super Suap – Lo sportello unico attività produttive (Suap), quello per l’edilizia (Sue) e quello ambientale dovevano semplificare il rapporto tra imprese e Pubblica Amministrazione, ma i procedimenti sono ancora frammentati e articolati (per aprire un forno occorre rivolgersi a sei enti diversi). Con l’accorpamento digitale degli sportelli unici (Super Suap) i tempi di rilascio delle autorizzazioni si dimezzerebbero a 30-45 giorni.

 

Privacy e data breach piccole imprese – Per un fioraio perdere il tablet contenente i dati dei clienti per le consegne (dati non sensibili) può diventare una tragedia, essendo qualificato come data breach. Vale a dire una violazione di sicurezza che comporta la distruzione, la perdita, la modifica, la divulgazione non autorizzata o l’accesso ai dati personali trasmessi, conservati o comunque trattati. La mancata notifica al Garante entro 72 gironi comporta una sanzione. Esentando dall’obbligo di notifica le violazioni minori e di basso impatto, le micro imprese potrebbero evitare spese pari a 500?euro per la gestione del problema, nonché ridurre il rischio di sanzioni per mancata notifica.

 

Rendiconto spese cinema – I produttori cinematografici devono presentare i moduli di rendicontazione delle spese e per le richieste di sostegno in ogni regione dove lavorano. Ma ogni regione o Film commission locale chiede documenti e informazioni diverse (es. firma digitale, firma olografa, cronoprogramma, rendicontazione spese del personale, stipendi, attrezzature, clausole sull’utilizzo di manovalanza). CNA propone l’istituzione di moduli standard e di un unico registro per tutto il territorio.

 

Registro alcool etilico – Le imprese di trasformazione alimentare devono avere il registro per l’utilizzo di alcool etilico ad accisa assolta (già pagata al fornitore) che si traduce in una duplicazione della registrazione dell’accisa con costi fino a 2mila euro l’anno per la tenuta del registro.

 

Imprese orafe – Svolgere attività marginale di compro oro (un volume di attività inferiore al 20% del totale acquistato) comporta molti adempimenti che richiedono 2-3 giorni di lavoro al mese e costi di consulenza tra 500 e mille euro per le norme fiscali e di antiriciclaggio.

 

Start up innovative – Se la Apple fosse nata in un garage in Italia non avrebbe potuto definirsi start-up innovativa. Titolo riservato in via esclusiva alle società di capitali. Allargare le forme societarie per scongiurare di perdere qualche potenziale nuovo Steve Jobs italiano.

 

Rent white list – Per contrastare l’abusivismo, è diventata obbligatoria l’iscrizione al Rent (Registro elettronico nazionale) da parte di taxi e di Ncc. Molti comuni però utilizzano delle specifiche anagrafi per formulare un elenco di operatori del trasporto non di linea, ai fini della percorrenza di corsie riservate e per l’accesso alle Ztl. Per l’iscrizione serve in genere una domanda con allegati, rispettare precise modalità di trasmissione, ecc. Per tale ragione, il Rent potrebbe superare l’iscrizione alle c.d. whitelist (anagrafi comunali), snellendo di molto la burocrazia.

 

Comunicazione delle sovvenzioni pubbliche – La legge impone alle imprese di pubblicare nella nota integrativa di bilancio o sui siti web le informazioni sui contributi pubblici ricevuti sopra una certa soglia. Si tratta di un’inutile duplicazione di dati già disponibili sui siti delle Pubbliche Amministrazioni che li erogano e sul registro nazionale degli aiuti di Stato che, peraltro, espone le imprese a sanzioni minime di 2mila euro. CNA propone di abolire l’obbligo di comunicazione per le imprese che ricevono sovvenzioni.

 

Ispettori centri di revisioni – La difficoltà di reperire nuovi ispettori sta causando un blocco del turnover nel settore delle revisioni, compromettendo l’efficienza del sistema e la sicurezza dei cittadini. CNA propone di razionalizzare le ore di formazione, che da 30 sono passate a 300, e di semplificare il linguaggio dell’esame, rendendolo più chiaro e basato sui contenuti dei corsi di formazione, abbandonando il burocratese ermetico. Mai più esami con domande come: ‘La responsabilità contrattuale consegue alla violazione del dovere di non cagionare ad altri un danno ingiusto o al compimento di un altro atto o fatto cui la legge riconduce un obbligazione V/F’.

 

Codice identificativo nazionale (Cin) – Per contrastare le forme irregolari di ospitalità turistica e favorire il coordinamento dei dati, dal primo gennaio 2025, lo Stato richiede per gli immobili a uso ricettivo il possesso del codice identificativo nazionale (Cin). Tuttavia molte Regioni avevano già provveduto a disciplinare l’attribuzione di specifici codici identificativi con identico contenuto. Da qui un doppione, superabile soltanto con l’adozione di un’unica procedura.

 

 

Via Alfieri, alle Poste per la Festa del papà

Poste Italiane festeggia la Festa del Papà, in calendario mercoledì 19 marzo, con una cartolina filatelica e alcuni annulli dedicati. Un’occasione unica per ogni collezionista o per chi, semplicemente, vuole ricordare in modo originale una giornata particolare.

La colorata cartolina “Cuore di papà” sarà in vendita al prezzo di 1,00€ nei 19 uffici postali della provincia di Torino oltre che nello Spazio Filatelia di Via Alfieri 10.

Nello stesso Spazio Filatelia sarà anche disponibile, dal 17 al 23 marzo, un annullo speciale a datario mobile.

Per qualsiasi informazione o curiosità su tutto il mondo della filatelia è online il sito filatelia.poste.it/index.html.

Infrastrutture in Piemonte, emerge un quadro in chiaroscuro

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L’analisi dell’Osservatorio di Confindustria Piemonte e Unioncamere Piemonte su 67 infrastrutture del Nord Ovest registra progressi per le opere finanziate Pnrr. Rallentano il Terzo Valico e i collegamenti con Malpensa. Bene A33 AT-CN, Tenda e Frejus

A poco più di un anno dalla fine del Pnrr, sulle infrastrutture monitorate dal Rapporto OTI Piemonte 2025 emerge un quadro in chiaroscuro. Se sono infatti 11 su 67 le opere monitorate che registreranno avanzamenti rilevanti o saranno completate nel corso di quest’anno, salgono da 16 a 22 quelle che hanno subito un ritardo, mentre scendono da 9 a 5 quelle in grave ritardo. Passano poi da 30 a 31 le infrastrutture in linea con il programma, e cresce anche il numero complessivo di opere monitorate dall’Osservatorio Territoriale Infrastrutture, grazie all’aggiunta della Tangenziale di Carmagnola e del Quadrante casalese per lo sviluppo logistico. Scendono infine da 12 a 8 le opere in fase di proposta progettuale. Queste le principali evidenze del rapporto Oti Piemonte 2025 di Confindustria Piemonte e Unioncamere Piemonte presentato a Cuneo questo pomeriggio, presso la sede della locale associazione territoriale.

Oti Piemonte si conferma uno strumento imprescindibile per le nostre imprese, perché infrastrutture materiali e immateriali rappresentano sempre di più un elemento cruciale per la competitività dei territori. Le multinazionali, così come i grandi gruppi nazionali, scelgono il Piemonte anche in virtù della posizione geografica, è un asset su cui dobbiamo continuare a lavorare, imprese e pubblica amministrazione per arrivare a progettazioni che raccolgano le esigenze delle tante filiere che compongono il tessuto economico del Piemonte e del Nord Ovest” commenta Andrea Amalberto, presidente di Confindustria Piemonte.

Il Rapporto OTI Piemonte 2025 offre un’analisi dettagliata dello stato delle infrastrutture nella nostra regione, delineando un quadro che presenta sia elementi positivi che sfide da affrontare. A poco più di un anno dalla conclusione del PNRR, è motivo di soddisfazione constatare che 11 delle 67 opere monitorate sono in fase di completamento o registreranno progressi significativi nel corso del 2025. L’apertura della seconda canna del Frejus e il ripristino della storica linea Torino-Lione rappresentano traguardi importanti, che miglioreranno la connettività e la mobilità nel nostro territorio. Tuttavia, non possiamo ignorare le criticità. Questo richiede un’attenta valutazione delle cause e l’adozione di misure correttive efficaci. La collaborazione tra istituzioni, imprese e territorio è essenziale per superare le sfide e garantire che le infrastrutture siano adeguate alle esigenze del tessuto economico e sociale. L’Osservatorio Territoriale Infrastrutture si conferma uno strumento prezioso per monitorare l’andamento dei progetti, identificare le criticità e promuovere soluzioni condivise. Continueremo a lavorare con determinazione per un Piemonte dotato di infrastrutture moderne, efficienti e sostenibili, in grado di sostenere la crescita economica, attrarre investimenti e migliorare la qualità della vita di tutti i cittadini” commenta Gian Paolo Coscia, Presidente Unioncamere Piemonte.

Scendendo nel dettaglio dei dati Oti Piemonte 2025 emerge come delle 67 opere monitorate, 34 opere sono lavori in corso 8 sono proposte progettuali, e 25 sono in fase di progettazione fattiva di cui 8 con progetto preliminare (invariate rispetto al 2024); 14 con progetto definitivo (-1 rispetto al 2024); 3 con progetto esecutivo (-1 rispetto al 2024). Il valore complessivo dei cantieri da completare entro il 2033 è pari a 27,4 miliardi, ci dui 2,5 miliardi quest’anno con 11 opere attese e 1,1 miliardi entro il 2026 con la conclusione del Pnrr con la previsione di 16 opere

Proprio riguardo al Piano nazionale di ripresa e resilienza, le su 9 opere monitorate e finanziate da fondi PNRR, 8 procedono: quadruplicamento della linea ferroviaria Tortona-Voghera, potenziamento e ammodernamento delle linee Acqui Terme-Ovada-Genova, Linee ferroviarie Torino-Ceres e Canavesana, elettrificazione della Ivrea-Aosta, SP460 tra Lombardore e Salassa, Superstrada Novara-Vercelli e scalo di Torino Orbassano, mentre sul Terzo Valico dei Giovi ci sono stati rallentamenti (previsione attivazione nuova linea marzo 2027). Ulteriori 16,4 miliardi saranno spesi entro il 2030 e si attendono 13 opere in conclusione e infine altri 7,4 miliardi entro il 2033, grazie all’attivazione del tunnel di base del Moncenisio ovvero la tratta binazionale nota come Torino Lione e il primo lotto della Metro 2 di Torino.

Scendendo sulle , 11 opere che nel 2025 dovrebbero registrare passi avanti significativi o essere completate, cui spiccano: apertura al traffico della seconda canna autostradale del Frejus, forse già a luglio; dal primo aprile ritorno all’operatività della linea ferroviaria storica Torino-Lione chiusa da agosto 2023 per una frana in Francia; sulla A33 Asti-Cuneo entro fine anno sarà completata la tratta Verduno-Cherasco; a giugno in funzione la nuova canna del tunnel del Colle di Tenda. A queste si aggiungono: adeguamento SS33 del Sempione; potenziamento stazione ferroviaria di Rivalta Scrivia; adeguamento raccordo con scalo Boschetto per il CIM di Novara; completamento Tangenziale di Fossano; sul passante ferroviario di Torino, ultimazione della stazione Rebaudengo-Fossata; ultimazione tangenziale di Novara; apertura della tangenziale di Romagnano Sesia.

Focalizzando l’attenzione poi sui corridoi europei Ten-T, per quello Mediterraneo, che comprende la Torino-Lione, Oti Piemonte rileva una situazione complessivamente migliorata poiché procedono i lavori di realizzazione del tunnel di base del Moncenisio 40 km scavati totali circa il 25% dei 162 km di gallerie previste, con data di attivazione fissata al 2033, mentre nelle prossime settimane riapriranno sia il collegamento ferroviario storico, che la seconda canna del tunne autostradale del Frejus. A Chiomonte si sta lavorando allo svincolo autostradale a servizio e del cantiere per il tunnel di base lato Italia. Segnali contrastanti arrivano dal Corridoio Mediterraneo-Reno-Mare del Nord, dove sulla tratta italiana negli ultimi mesi sono emerse criticità legate alla situazione geologica particolarmente complessa sotto l’Appennino, tra Alessandria e Genova, dove si sta scavando il tunnel ferroviario, che sta condizionando il completamento del Terzo Valico. Positivo l’avanzamento sulle linee ferroviarie del Sempione e la linea Acqui Terme-Ovada-Genova che sono passate da una fase progettuale all’avvio dei lavori, e lo sblocco dell’iter per la riattivazione del servizio sulla linea ferroviaria Novara-Varallo.

Per quanto riguarda il sistema aeroportuale, positivo l’avvio dei lavori sulla linea Fossano-Cuneo per il collegamento con l’aeroporto cuneese e la prosecuzione dei lavori di messa in sicurezza sulla linea Torino-Ceres che dovrebbe concludersi nel primo trimestre 2026, mentre restano in stallo i progetti per il miglioramento dei collegamenti con l’aeroporto di Malpensa e il raccordo tra la SP662 e la A6 nel cuneese. Sui centri intermodali avanzano i lavori sui nodi logistici di S.I.TO Orbassano, C.I.M. Novara, Domo 2 e polo logistico alessandrino e l’interesse nella logistica aumenta in quanto abbiamo inserito come nuova proposta progettuale il Quadrante casalese. Per quanto riguarda i valichi alpini, oltre a Frejus e Tenda, sul traforo del Monte Bianco sono finora stati completati i primi due cantieri-test di risanamento della volta e in merito al raddoppio, l’ipotesi è stata accolta dalla regione Valle d’Aosta ed è stabilmente oggetto di discussione tra i Governi italiano e francese. Proseguono i progetti di viabilità stradale per l’accesso da sud al Sempione, mentre lato ferrovia si segnala positivamente l’avvio dei lavori di potenziamento dell’imbarco autotreni della stazione di Iselle di Trasquera. Infine, per i nodi urbani, si segnala positivamente il lancio dei bandi per Metro 2 previsti per fine 2025, la Tangenziale Cuneo, il passaggio da proposta progettuale a progetto preliminare per l’interconnessione con linea AV a Chivasso e rifacimento ponte Preti della SP665 nel canavese.

Passando alle connessioni immateriali, proseguono i lavori di posa della Banda Ultralarga, seppur a ritmi più lenti rispetto all’anno precedente. A febbraio 2025 sono 793 Comuni con cantieri chiusi con collaudo certificato (+170 rispetto al 2023); 293 Comuni con cantieri chiusi con collaudo certificato (+76 rispetto al 2023) e 992 cantieri chiusi (+113 rispetto al 2023).

Inaugurato l’anno accademico dell’Universita’ di Torino

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Si è svolta ieri  mattina al Teatro Regio la cerimonia di Inaugurazione dell’Anno Accademico 2024/2025 dell’Università di Torino. La cerimonia dal titolo “Università e cittadinanza europea. La conoscenza come ponte verso il futuro” ha visto tra gli altri la partecipazione di Enrico Letta e il contributo musicale del Coro delle Voci Bianche del Teatro Regio e degli allievi e le allieve del Teatro Stabile di Torino.

Sul palco è intervenuto il sindaco Stefano Lo Russo che ha ribadito la vocazione universitaria di Torino. «Essere città universitaria – ha detto – significa anche pensare alla trasformazione della città fisica, sociale, economica, culturale con un’ottica che vede l’alta formazione scientifica e l’alta formazione di carattere universitario come una cifra caratterizzante di sviluppo. Credo davvero che la prospettiva che ha l’Università di Torino, in sinergia con noi, con la Regione, con l’altro sistema che compone questo territorio, sarà la chiave di volta vincente anche per il proseguo del nostro lavoro nei prossimi anni».

L’intervento è stato anche l’occasione per una riflessione sullo scenario internazionale “quello che sta succedendo a livello internazionale – ha aggiunto – sconvolge schemi che erano consolidati da decenni e, intorno alle risposte che daremo a queste nuove sfide, credo che si giocheranno i futuri decenni di prosperità e sviluppo dell’Europa, che uscì dal secondo conflitto mondiale praticamente distrutta, divisa, lacerata, e che è stata capace in questi ottant’anni di rappresentare per milioni di persone un modello di sviluppo, di inclusione sociale, di un’economia sociale di mercato, che è stata capace di garantire i diritti civili e i sociali in un mondo e in un contesto estremamente complesso”.

TORINO CLICK

Da Stellantis 38 milioni per Verrone

«Stellantis investirà 38 milioni per lo stabilimento di Verrone ed è sicuramente una buona notizia che rappresenta un segnale importante in questo momento particolarmente delicato per il settore dell’auto, disegnando anche una prospettiva pluriennale che rende il polo produttivo del biellese centrale negli scenari di crescita della produzione dell’auto elettrica. Dopo l’annuncio dell’arrivo del secondo modello a Mirafiori a novembre, dell’assunzione di cento ingegneri e la crescita della linea dei cambi e dell’hub del riciclo, si tratta di un ulteriore tassello del piano di rilancio che ci è stato presentato da Stellantis nelle scorse settimane, di cui ascolteremo i dettagli nell’audizione di Elkann mercoledì alla Camera, e che continuiamo a monitorare nella sua applicazione affinché, dai fatti, arrivi la conferma che davvero ci troviamo di fronte a una nuova fase, nella quale l’Italia, Mirafiori e gli altri stabilimenti piemontesi siano protagonisti di investimenti e rilancio produttivo per garantire crescitadi volumi e tutela dei posti di lavoro» dichiara il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio.

«Accogliamo con grande favore l’annuncio dell’investimento di 38 milioni di euro da parte di Stellantis per lo stabilimento di Verrone, un segnale positivo che conferma il ruolo centrale del Biellese nello scenario produttivo automobilistico del futuro. In un momento particolarmente delicato per il settore dell’automobile, questo investimento rappresenta non solo un sostegno concreto all’occupazione locale, ma anche un passo fondamentale nella direzione della valorizzazione del patrimonio produttivo e del capitale umano presente. L’investimento in questa area conferma l’importanza del nostro territorio nelle dinamiche produttive che vedranno la nostra Regione protagonista della sfida dell’evoluzione industriale, come istituzione siamo pronti a supportare e a vigilare perché questo piano si concretizzi» afferma Elena Chiorino, vicepresidente e assessore al Lavoro della Regione Piemonte.

«Il progetto, che punta a rendere Verrone un polo di eccellenza per la produzione di componentistica per le motorizzazioni elettriche della piattaforma STLA Small, costituisce una tappa fondamentale per il rilancio industriale del Biellese e per la valorizzazione della filiera piemontese dell’automotive perché tutela non solo i livelli occupazionali esistenti, ma apre prospettive di crescita e innovazione. Il nostro impegno è di continuare a sostenere questi percorsi di sviluppo, favorendo l’attrazione di nuovi investimenti, la riqualificazione delle competenze e la promozione di un tessuto industriale all’avanguardia» conclude l’assessore alle Attività produttive Andrea Tronzano.

cs

Disagi trasporti pubblici Canavese: Bartoli incontra vertici Gtt

 

Il Consigliere regionale Sergio Bartoli ha incontrato ieri  i vertici di GTT, rappresentati dal Direttore Ing. Giovanni Rabino, per affrontare le numerose segnalazioni pervenute da amministratori locali e cittadini del Canavese riguardanti disservizi nel trasporto pubblico.

Le criticità segnalate riguardano principalmente il mancato rispetto degli orari di fermata da parte degli autobus, che spesso transitano in anticipo rispetto all’orario previsto. Questa problematica, sottolinea il Consigliere Bartoli, sta creando forti disagi per i cittadini, in particolare per gli studenti e i lavoratori, che arrivando puntuali alla fermata trovano il mezzo già passato, rimanendo impossibilitati a raggiungere la destinazione nei tempi previsti.

Durante l’incontro, il Direttore Rabino ha assicurato che GTT monitorerà attentamente il problema e adotterà le misure necessarie affinché situazioni di questo genere non si ripetano. Il Consigliere Bartoli ha espresso apprezzamento per la disponibilità e l’attenzione con cui la questione è stata affrontata, riconoscendo l’impegno dell’azienda nel garantire un servizio più efficiente e puntuale.

“Ritengo fondamentale che i cittadini possano contare su un servizio di trasporto pubblico affidabile e rispettoso delle esigenze di chi lo utilizza quotidianamente – ha dichiarato Bartoli –. Per me è stato particolarmente importante raccogliere le istanze e le lamentele degli amministratori locali e dei tanti cittadini che hanno subito questi disservizi. Per questo continuerò a seguire da vicino l’evolversi della situazione, pronto a intervenire qualora si rendesse necessario un ulteriore confronto con GTT per assicurare il miglioramento del servizio.”

Il Consigliere ha inoltre ribadito la propria disponibilità a raccogliere ulteriori segnalazioni da parte della cittadinanza e degli amministratori locali, affinché eventuali problematiche vengano prontamente portate all’attenzione dei responsabili e risolte nel più breve tempo possibile.

La Regione lavora alla legge sulle truffe sentimentali: primo sì in Commissione

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La commissione regionale Sanità, presieduta da Luigi Icardi, ha concluso a maggioranza l’esame dell’articolato della proposta di legge, a prima firma Silvio Magliano (Lista Cirio – Pml), per sostenere le persone vittime di “raggiri sentimentali” realizzati attraverso strumenti digitali. Negli ultimi anni, infatti, si è registrato un significativo aumento di casi di manipolazione emotiva online, finalizzati a ottenere denaro sfruttando la dipendenza affettiva (o “love addiction”) delle vittime. La proposta prevede la stipula di convenzioni con enti specializzati del terzo settore, la realizzazione di campagne informative e formative, e il supporto psicologico alle vittime e alle loro famiglie che presenteranno regolare denuncia. È prevista anche l’istituzione di una specifica sezione sulla dipendenza affettiva presso l’Osservatorio Epidemiologico delle Dipendenze.

Grazie a uno degli emendamenti approvati, la Regione potrà anche costituirsi parte civile e i risarcimenti potranno essere utilizzati per finanziare le attività previste. La norma ora passa all’esame della commissione Bilancio e del Comitato per la qualità della normazione, prima del passaggio definitivo in Sanità.

Nel primo pomeriggio di ieri la commissione Sanità ha svolto due audizioni. Nella prima ha incontrato l’Associazione Pazienti Ail (Associazione Italiana contro Leucemie, Linfomi e Mieloma per un approfondimento sul tema del Mieloma Multiplo e sulla situazione dei pazienti che convivono con questa patologia.
Felice Bombaci, in rappresentanza di Ail, ha descritto i grandi progressi tecnologici che negli ultimi anni hanno migliorato le cure in questione, chiedendo però ai commissari una collaborazione per migliorare le “attuali lentezze burocratiche che rallentano o ostacolano lo sviluppo della ricerca applicata in Piemonte”. Secondo Ail “dobbiamo cercare di dare a chi vive a Torino e in Piemonte le stesse opportunità di cure salvavita di altre regioni, riducendo anche le differenze all’interno delle stesse province piemontesi. Servono centri sul territorio, per poter seguire i pazienti vicino alla loro residenza”.
Sono intervenuti per domande e precisazioni Alberto Avetta e Mauro Salizzoni (Pd), Silvio Magliano (Lista Cirio), Paola Antonetto (Fdi).
Il presidente della commissione Icardi, ha sottolineato che in altri casi “abbiamo previsto una partecipazione dei pazienti ai tavoli di programmazione, potremmo replicarla nei confronti dei pazienti onco ematologici”, ringraziando Bombaci per l’intervento costruttivo.
Nella seconda ha audito il dottor Claudio Giovanni De Angelis, presidente nazionale Fismad (Federazione italiana delle società delle malattie dell’apparato digerente), che ha chiesto l’adeguamento dei protocolli per favorire interventi innovativi in endoscopia per la rimozione di calcoli e neoplasie dei dotti biliari e pancreatici. I vincoli di carattere economico-finanziario – ha spiegato – hanno fortemente limitato il ricorso a queste soluzioni che consentono di ottenere benefici rilevanti, come la rimozione
definitiva di calcoli complessi in un’unica seduta in oltre il 70% dei casi, evitando procedure successive e riducendo significativamente i costi complessivi per il sistema regionale.
Sono intervenuti per approfondimenti i consiglieri Gianna Pentenero (Pd) e Icardi.

A Vistrorio postamat di ultima generazione

Più semplici e veloci le operazioni di prelievo, ricariche telefoniche e Postepay

Torino, 17 marzo 2025– Grazie al progetto “Polis – Casa dei Servizi Digitali” che ha interessato l’ufficio postale di Vistrorio con un intervento di riqualificazione e tanti nuovi servizi della Pubblica Amministrazione (certificati previdenziali e giudiziari), è stato installato un nuovo ATM Postamat a disposizione dei cittadini.

L’ATM Postamat è dotato di monitor digitale ad elevata luminosità e dispensatore innovativo, con moderni dispositivi di sicurezza, tra cui un sistema di macchiatura delle banconote e una soluzione anti-skimming capace di prevenire la clonazione delle carte di credito. L’ATM Postamat è inoltre dotato di un lettore barcode per rendere più semplice il pagamento dei bollettini prestampati tramite QR code. 

Disponibile tutti i giorni della settimana e in funzione 24 ore su 24, l’ATM Postamat consente di effettuare operazioni di prelievo di denaro contante, interrogazioni su saldo e lista movimenti, ricariche telefoniche e di carte Postepay, oltre al pagamento delle principali utenze.


Il nuovo Postamat di ultima generazione può essere utilizzato dai correntisti BancoPosta titolari di carta Postamat-Maestro e dai titolari di carte di credito dei maggiori circuiti internazionali, oltre che dai possessori di carte Postepay.

Poste italiane ricorda che è possibile utilizzare i principali prodotti e servizi offerti da Poste Italiane anche in modalità digitale. Oltre alle classiche operazioni bancarie, come Bonifici e Postagiro, tramite gli strumenti digitali di Poste Italiane tutti i clienti possono pagare vari tipi di bollettino postali, compreso MAV, pagoPA, multe automobilistiche e pagamento Bollo Auto e Moto. Sarà sufficiente inquadrare il codice riportato sul bollettino oppure inserire manualmente i dati richiesti per effettuare il versamento.

Sito e APP consentono inoltre di ricaricare una carta PostePay, un telefono cellulare di qualsiasi operatore, ma anche di accedere ai prodotti di risparmio di Poste Italiane.

Associazione Calabresi per la Legalità, incontri ad Alpignano

Per la “Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie”, il Comune di Alpignano e l’Associazione Calabresi per la Legalità, con il contributo della Regione Piemonte, organizzano tre appuntamenti:

– Scala della legalità, luogo di memoria permanente, Via Roma, venerdì 21 marzo alle 10:45

Gli studenti dell’Istituto Comprensivo di Alpignano e Caselette incontreranno Giuseppe Lumìa, già Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia, per parlare e confrontarsi sul tema della giustizia e legalità.

La Scala della Legalità è stata realizzata nel 2022 con simboli che richiamano i valori antimafia.

Nella scalinata del centro storico, che collega via Roma con via Caccia, sono state apposte 21 formelle in ceramica decorate con i nomi delle vittime di mafia, un luogo di memoria permanente, un punto focale per le manifestazioni sulla legalità.

Nella stessa mattinata ci sarà la premiazione del concorso “Poesia e Legalità” 2^ edizione. In palio un contributo per il laboratorio musicale della scuola.

– Venerdì 11 aprile, alle 18 presso il Salone Cruto via Matteotti 2Presentazione del libro “L’ultimo padrino” di Luca Ponzi, Caporedattore RAI Liguria. Vita, morte e crimini di Matteo Messina Denaro.

Seguirà un aperitivo.

 Mercoledì 16 aprile, proiezione del film “La mafia uccide solo d’estate” di Pif, al cinema Lumière, riservata alla scuola.

Parteciperanno 7 classi dell’IC Alpignano.

Interruzioni per lavori su alcune strade provinciali

Robassomero, la strada provinciale 18-diramazione 1 è chiusa fino alle 17.30 di martedì 18 marzo, dal km 1+525 al km 1+705, per tutti i veicoli a eccezione dei mezzi di soccorso e dei residenti. Percorso alternativo segnalato sul posto.

Front, la strada provinciale 21 di San Carlo-c01 collegamento Front sarà chiusa per tutti i veicoli da sabato 15 marzo a lunedì 31 marzo nel tratto compreso tra il km 1+500 e il km 3+500. Nelle scarpate che costeggiano quel tratto di strada, infatti, sono presenti alberi in precarie condizioni di stabilità e si rende necessario il loro abbattimento. Il percorso alternativo sarà segnalato in loco.

San Mauro Torinese, la strada provinciale 590della Val Cerrina sarà chiusaal traffico nel tratto compreso tra il km 3+400 e il km 4+300 dalle 13 alle 18 di lunedì 17 marzoper un intervento di manutenzione ordinaria.

Villanova Canavese, il tratto della strada provinciale 25 dal km 0+045 al km 0+700 sarà chiuso per tutti i veicoli, a eccezione dei residenti, dei veicoli di emergenza e dello scuolabus comunale, con deviazione su percorso alternativo segnalato in loco, da lunedì 17 marzo a mercoledì 19 marzo nella fascia oraria dalle 8 alle 18.
Il medesimo tratto di strada sarà chiuso per i veicoli di massa a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate da lunedì 17 marzo a venerdì 28 marzo.