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Jeremiah Fraites in concerto a sorpresa per i pazienti del Regina Margherita

Jeremiah Fraites dei The Lumineers in concerto a sorpresa per i pazienti dell’ospedale Regina Margherita di Torino e di Casa UGI si esibisce con il suo progetto da solista “Piano Piano”

 

Un pomeriggio particolare, quello di giovedì, che rimarrà impresso in maniera indelebile nei cuori dei piccoli pazienti oncologici dell’ospedale Infantile Regina Margherita di Torino e di Casa UGI. Un concerto a sorpresa. Nell’ampia sala giochi del reparto di Oncoematologia pediatrica dell’ospedale Regina Margherita (diretto dalla professoressa Franca Fagioli) compaiono gli strumenti di una band.
E poi come in un incantesimo Jeremiah Freitas della famosa band The Lumineers, accompagnato dal suo gruppo italiano da solista, comincia a suonare, tra l’entusiasmo misto a commozione dei pazienti, delle loro famiglie e del personale medico ed infermieristico. Un paio d’ore a disposizione dei presenti tra canzoni, foto, autografi ed una parola per tutti. Un caleidoscopio di emozioni, che si susseguono senza soluzione di continuità nell’ascoltare le hits.
Jeremiah Fraites è un musicista e compositore americano, fondatore della band internazionale The Lumineers, più volte nominata ai Grammy Award. Nel 2020 durante la pandemia, Jeremiah decide di realizzare il suo primo album da solista, intitolato “Piano Piano” – una raccolta che racchiude gli ultimi dieci anni delle sue opere più intime e strumentali. A marzo 2024 presenta “Piano Piano 2”. In attesa della sua performance al Todays Festival, il prossimo 25 agosto 2024, Jeremiah e la sua band italiana, composta da Clarissa Marino, Giulia Pecora, Filippo Cornaglia e Fortunato D’Ascola, si sono così esibiti a sorpresa per l’ospedale Regina Margherita. L’evento è stato organizzato con la collaborazione della Onlus UGI (Unione Genitori Italiani) ODV, realtà torinese con la quale Jeremiah e la moglie Francesca Lazzarin collaborano da anni.
“È sempre un privilegio suonare e partecipare alle iniziative dei miei amici di Ugi. Ieri è stata una giornata speciale. Adoro la purezza con la quale i bimbi ascoltano la musica e la curiosità mai scontata delle loro domande, sono da sempre il mio pubblico preferito! Voglio ringraziare l’ospedale Infantile Regina Margherita e Ugi per accogliermi sempre con affetto ed avermi dato la possibilità di entrare a far parte di questa grande famiglia! Spero che iniziative come questa possano ispirare altri artisti ad esserci e condividere la grandezza di una realtà come Ugi, che offre un aiuto concreto a tutti i bimbi e alle loro famiglie” dichiara Jeremiah Fraites.
Gli fa eco la moglie Francesca: “Da torinese non posso far altro che essere orgogliosa di supportare una realtà come Ugi ed un’eccellenza quale l’ospedale Regina Margherita. La musica è una compagna di vita incredibile e quindi ben venga ogni tipo di iniziativa culturale che possa portare un po’ di serenità a tutte le famiglie ed i bimbi che stanno affrontando un viaggio complicato, ma altresì pieno di amore, coraggio ed impegno.
Ugi è l’insegnante da cui tutti dovremmo imparare. Quindi grazie, ancora una volta, per averci dato la possibilità di esserci”.
“Un pomeriggio particolare che verrà ricordato per sempre dai bambini e dai ragazzi, desiderosi soltanto di vivere momenti di leggerezza, spensieratezza e coinvolgimento, malgrado il periodo di sofferenza e grande incertezza che stanno vivendo” dichiara la professoressa Franca Fagioli.
“Ringraziamo Jeremiah e la sua band per la magnifica sorpresa di ieri pomeriggio. Un concerto che ha riempito i cuori dei nostri bambini e ragazzini. Un momento indimenticabile. Jeremiah e sua moglie Francesca si confermano ancora una volta un punto di riferimento per UGI” ringrazia il Presidente di UGI professor Enrico Pira.

Consumatori (Unc Piemonte): “Attenti alle effrazioni agli usci di casa con acido nella serratura”

L’Unione Nazionale Consumatori del Piemonte invita a prestare massima attenzione soprattutto durante il periodo estivo alle nuove strategie messe in atto dai malviventi.

È un metodo nuovo e pericoloso, quello dell’acido nella serratura, usato da circa un anno anche in Italia per compiere furti in casa.  L’estate è da sempre il periodo preferito dai ladri d’appartamento, con le città vuote e le case lasciate incustodite dai proprietari che vanno in vacanza. Ora i soliti accorgimenti sembrano non bastare più e neanche le porte blindate riescono a fermare i malviventi. 

I ladri utilizzano una sostanza chimica potentissima fatta con acido nitrico, che viene spruzzata con una siringa nella serratura della porta di casa. La sostanza scioglie letteralmente gli ingranaggi della serratura, che da quel momento si può aprire usando anche solo un cacciavite. 

Il composto usato dai topi d’appartamento è fatto di acido nitrico potenziato con altri componenti ed è in grado di disintegrare in pochi minuti pistoni e molle di qualsiasi porta, anche di quelle blindate.  L’acido può sviluppare dei gas tossici e un po’ di fumo. I ladri, quindi, devono prendere alcune precauzioni, come allontanarsi mentre l’acido corrode i perni che dovrebbero impedire la rotazione del rotore della serratura. Bastano pochi minuti e la serratura è distrutta, senza nessun rumore che possa allertare i vicini. I ladri possono entrare così in casa indisturbati, qualcuno si accorgerà che la porta è aperta quando ormai sarà troppo tardi.  Lo rende noto Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, dal 1955 a oggi la prima, più antica e autorevole associazione consumeristica italiana.

L’unico modo per difendere la propria casa da questi attacchi è impedire che i ladri riescano ad accedere alla toppa della serratura.  È possibile farlo con i cosiddetti defender, dei coperchi metallici che si applicano sulla serratura. Solo appoggiando la chiave magnetica codificata sul defender si può spostare la porzione mobile del dispositivo e infilare la chiave.

I defender si applicano facilmente su quasi tutte le serrature esistenti, purché di tipo a profilo europeo, ed hanno costi accessibili. La codifica magnetica della chiave non è modificabile, quindi per sostituire la serratura, per esempio all’arrivo di un nuovo inquilino, bisogna necessariamente sostituire anche il defender.

Da qualche tempo sono in commercio anche dei defender di tipo elettronico, più costosi, in cui la parte mobile del dispositivo si aziona digitando un codice su una piccola tastiera incorporata.

Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.

 

Giardino Madre Teresa devastato dai vandali: lunedì i lavori

Saranno riparati il più presto possibile i danni inflitti dai vandali alle attrezzature del Giardino Madre Teresa di Calcutta. Situata tra corso Vercelli e corso Giulio Cesare, nel cuore del quartiere Aurora, l’area verde era stata da pochi mesi rimessa a nuovo grazie a finanziamenti del programma REACT EU PON Metro.

Ieri  mattina i tecnici della Città hanno effettuato un sopralluogo di verifica e riscontrato che i danni riguardano in modo particolare la pavimentazione in gomma antishock alla base del punto di arrivo del gioco per bambini a teleferica e il tubo di fuoriuscita della fontanella che è stato piegato verso il basso.I giochi d’acqua, che non presentano danni, resteranno chiusi per evitare perdite alla fontanella danneggiata fino a lunedì quando è in programma il primo intervento di riparazione.

“Ci è sembrato importante intervenire immediatamente – spiega l’assessore al Verde Pubblico Francesco Tresso – sia per rimettere a completa disposizione dei tanti cittadini che ne fruiscono il Giardino che per dare un segnale rispetto a quanto accaduto. Sappiamo che si tratta di una zona dove le difficoltà e i problemi non mancano ma come amministrazione siamo presenti e al lavoro, insieme alla Circoscrizione, per risolverli. Nelle prossime settimane faremo il punto, insieme al presidente della Circoscrizione Luca Deri e all’assessore alla Sicurezza Marco Porcedda, per capire anche come prevenire nuovi possibili episodi di questo tipo”.
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Spari nella notte. I Carabinieri trovano arsenale in casa

È accaduto ieri sera, attorno alle 22.00, quando un quarantacinquenne di Locana (TO),
residente in località Boschietto, ha dato l’allarme al n.u.e. 112 in quanto erano stati esplosi quattro colpi d’arma da fuoco contro la sua abitazione. I Carabinieri della locale stazione e del Nucleo Operativo e Radiomobile di Ivrea (TO), con un’indagine lampo hanno riscostruito la dinamica del fatto: sulla base degli indizi raccolti con attività tecnica e testimoniale, hanno rivolto la loro attenzione verso un quarantaseienne della zona, noto alle forze di polizia, fra l’altro sottoposto alla prescrizione dell’obbligo di permanenza in abitazione nell’orario notturno. L’uomo parrebbe aver agito per futili motivi riconducibili al deterioramento dei rapporti personali fra i due e, peraltro, del tutto sproporzionati.
Alla luce di ciò, appurata la sussistenza di gravi indizi a carico dell’uomo, i militari dell’Arma, coadiuvati da una squadra delle “API” (Aliquote Primo Intervento del Nucleo Radiomobile Carabinieri di Torino) e delle unità Cinofile per la ricerca di armi ed esplosivi, si sono recati presso il suo domicilio per arrestarlo. La successiva perquisizione domiciliare ha dato esiti sorprendenti e i militari dell’Arma hanno trovato e sequestrato un piccolo arsenale:
– Una pistola “BERETTA” mod. 34 cal. 9 irregolarmente detenuta con relativo munizionamento (compatibile con i bossoli repertati nei pressi dell’abitazione della vittima);
– Una pistola “PEDERZOLI ITALY” cal. 45 irregolarmente detenuta;
– Un fucile ad avancarica, anch’esso di provenienza illecita;
– Una bomba di mortaio, scovata dall’unità cinofila di Volpiano, successivamente messa
in sicurezza e rimossa dagli Artificieri Antisabotaggio.
L’uomo, gravemente indiziato dei reati di “porto abusivo di armi e munizionamento” nonché
di aver esploso i colpi contro l’abitazione della vittima, è stato arrestato e accompagnato presso il Carcere di Ivrea (TO), a disposizione dell’Autorità Giudiziaria eporediese.

Controlli dei carabinieri a Porta Palazzo, Aurora e piazza Bengasi

 

Continuano, in maniera massiccia, i servizi di controllo del territorio nelle “aree sensibili” della città da parte dei carabinieri dell’Arma territoriale.

nella nottata fra il 20 e il 21 agosto, in zona “Porta Palazzo”, i Carabinieri delle Compagnie Oltre Dora e San Carlo, con ausilio dei Cinofili di Volpiano (TO) hanno effettuato un controllo massivo dell’area con risultati rilevanti:
– ⁠un arresto di un cinquantenne straniero sul quale pendeva un ordine di carcerazione;
– ⁠un deferimento di un ventisettenne per oltraggio a pubblico ufficiale perché, senza motivo apparente, ha ingiuriato i militari operanti mentre transitavano nei pressi di via Fiocchetto;
– ⁠sequestro a carico di ignoti di alcune dosi di hashish e metanfetamina, trovate occultate nelle aiuole dei giardinetti nei pressi di Lungo Dora Savona;
– ⁠controllo e identificazione di 22 persone.

Nella nottata successiva i controlli sono stati estesi alla zona “Aurora” dove sono stati controllati due esercizi pubblici e identificate 9 persone, senza rilevare violazioni; peraltro in corso Giulio Cesare, con ausilio delle unità cinofile, sono state segnalate rinvenute e sequestrate varie dosi di hashish, nascoste all’interno dei cassonetti per la raccolta rifiuti.

Sempre mercoledì in orario serale, i Carabinieri della Compagnia di Moncalieri (del nucleo radiomobile e della sezione operativa) e della Stazione Torino Lingotto hanno effettuato un controllo stringente di Piazza Bengasi (operando da più lati) per fronteggiare il fenomeno dello spaccio, con conseguente:
– due deferimenti in stato di libertà per possesso di sostanza stupefacente (hashish poi sequestrato);
– ⁠controllo di una trentina di persone a bordo di 9 veicoli con un ritiro di patente di guida per violazioni amministrative.

Multe per i “bisogni” dei cani

“Caro direttore,

oramai in qualsiasi zona della città ci troviamo i marciapiedi imbrattati dagli escrementi dei cani i  cui propŕietari zozzoni non raccolgono. E restano lì per giorni e sempre in aumento. Nessuno riesce a debellare questo cattivo malvezzo. Per multare, bisogna beccarli in flagranza ma impossibile che succeda: nessuno sta di fatto a controllare le deiezioni canine. Ma  oggi il miracolo è successo: in una strada della Crocetta una ragazza camminava sul marciapiede col suo cane, quando questi  si è fermato per liberarsi l’intestino. La ragazza senza occuparsene di raccogliere gli escrementi si stava allontanando con non  chalance, quando una pattuglia dei civich che passava casualmente da lì, la ferma e le contesta con relativa multa la mancata raccolta degli escrementi del proprio cane. Magari i civich fossero sempre più presenti!”
Così ci scrive il lettore   Luigi Gagliano che ci invia anche la foto.

Proprietario vuole l’affitto e picchia l’inquilino con un bastone

Il proprietario di un appartamento nei pressi di Domodossola è stato denunciato dai carabinieri  per lesioni per avere picchiato con un bastone l’inquilino che stava per affittare da lui. Concordato il canone mensile dell’ affitto, l’inquilino si era trasferito e stava per firmare il contratto decidendo di pagare il primo mese e la caparra solo alla firma ma non prima. Il proprietario  invece  voleva subito i soldi è si presentato davanti alla casa dell’inquilino con un bastone  che ha usato ripetutamente  per picchiarlo. In ospedale l’inquilino ha avuto un mese di prognosi.

Mellano ricorda la figura di Maurizio D’Ettore

“Sconvolto dall’incredibile notizia dell’improvvisa e prematura scomparsa di Maurizio D’Ettore mi stringo ai famigliari e ai collaboratori”. Lo ha dichiarato il Garante regionale dei detenuti Bruno Mellano, anche a nome di tutti i Garanti comunali piemontesi, appena venuto a conoscenza della scomparsa del Garante nazionale delle persone private della libertà.

“Proprio in queste ore – ha aggiunto Mellano – attendevo il ritorno del Garante nazionale a Torino, che era stato in visita alla Casa circondariale Lorusso e Cutugno il 2 agosto dopo gli appelli dei detenuti dei Padiglioni B e C: con forme di protesta non violenta avevano chiesto l’intervento del Garante nazionale e del presidente del Tribunale di sorveglianza per porre in modo costruttivo le questioni sul tavolo dell’esecuzione penale in carcere”.

“Ci siano rivisti il 7 agosto a Roma – ha ricordato – nell’incontro con il ministro e il viceministro della Giustizia richiesto dalla Conferenza nazionale dei Garanti territoriali, dove abbiamo avuto un serrato scambio di vedute e di pareri sulla prospettiva degli interventi necessari e urgenti per affrontare il sovraffollamento e l’emergenza suicidi in carcere e il giorno seguente, su richiesta dello stesso D’Ettore, mi sono recato nel carcere di Torino per rassicurare i primi firmatari dell’appello”.

“Proprio in questi giorni – conclude Mellano – siamo stati in stretto contatto per concordare modalità e tempistiche dell’imminente visita al Lorusso e Cutugno, che avrebbe rappresentato l’occasione propizia per incontrare anche le ‘ragazze delle Vallette’ a seguito dell’appello reso pubblico a Ferragosto”.

Aggrediscono e rapinano una donna in corso Dante

Gli agenti dell’UPGeSP hanno arrestato una coppia di cittadini italiani: un ragazzo ventisettenne e una donna trentaduenne gravemente indiziati di rapina aggravata in concorso.

Sono le prime ore dell’alba quando una volante si reca in Viale Virgilio a seguito di una segnalazione ricevuta dalla centrale operativa per una rapina ad opera di tre soggetti.

Giunti sul posto i poliziotti prendono contatti con una donna che racconta di essere stata aggredita improvvisamente in Corso Dante, qualche minuto prima, da due uomini e una ragazza. Gli stessi, con lo scopo di strapparle la borsa, la colpivano con diversi calci, facendola rovinare a terra ma, disturbati dalle urla di un residente in zona, riuscivano a sottrarle solo il telefono cellulare, per poi fuggire.

A coadiuvare nelle ricerche gli agenti intervenuti, un poliziotto libero dal servizio in forza presso l’UPGeSP che, avendo sentito le urla della signora, era sceso in strada, e aveva intercettato i fuggitivi in Viale Virgilio all’interno del Parco del Valentino, segnalandoli ai colleghi sopraggiunti.

Grazie anche al suo aiuto, gli agenti della Volante fermano la coppia, traendo il 27 enne e la 32enne in arresto per rapina aggravata in concorso.

Algoritmi sanità, l’assessore precisa

In merito alla nota di martedì 20 agosto sugli algoritmi clinico-assistenziali infermieristici (ACAI) per il Sistema di Emergenza Sanitaria Preospedaliera 118 della Regione Piemonte, l’assessore alla Sanità Federico Riboldi ha voluto puntualizzare: «Con il mio intervento non intendo in alcun modo criticare il mio predecessore Icardi, oggi presidente della Commissione Sanità e quindi uno stretto collaboratore. La richiesta di sospensiva, a seguito della dura presa di posizione da parte della Federazione Regionale degli Ordini dei Medici e degli Odontoiatri del Piemonte che lamentano scarso coinvolgimento e due esposti alla Procura, è proprio figlia della volontà di non ingenerare polemiche su provvedimenti di riforma che sono necessari. Un percorso volto a tutelare anche la categoria degli infermieri, ai quali va la nostra stima e il nostro grazie per l’ennesima dimostrazione di disponibilità.

Ribadisco in questa occasione che è nostra intenzione per gli infermieri, e in generale per tutte le professioni sanitarie, valorizzare e usufruire al meglio della loro grande professionalità. E proprio per sgomberare il campo da ogni polemica, ho preso immediato contatto con i rappresentanti delle categorie coinvolte per evitare che l’obiettivo comune di migliorare il servizio pubblico di emergenza diventi una lotta tra di loro e tra partiti, una prospettiva che che non deve assolutamente verificarsi. Come già spiegato, le consultazioni partiranno a strettissimo giro, affinché di fronte ai meccanismi di riforma tutti siano coinvolti; perché, lo ribadisco ancora una volta, solo con l’apporto e il supporto di tutti potremo dare un servizio migliore ai cittadini piemontesi».