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Controlli zona “Movicentro” di Ivrea Oltre 170 identificati e un arrestato

 

Negli ultimi giorni, personale del Commissariato di P.S. di Ivrea ha intensificato i controlli nell’area del Movicentro e della Stazione Ferroviaria della cittadina epoderiese. Luoghi balzati recentemente alle cronache per diversi episodi di violenza tra giovani. I servizi di controllo straordinario del territorio sono stati svolti con l’ausilio di equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine “Piemonte”.

Complessivamente, nel corso dell’attività sono state identificate 171 persone e diversi veicoli. Sempre nell’area del Movicentro, lo scorso 4 gennaio, è stato arrestato un cittadino marocchino di 19 anni gravemente indiziato dei reati di rapina e di furto, rispettivamente di una catenina e di un monopattino. I poliziotti, inoltre, nella giornata di ieri, hanno sequestrato a carico di ignoti una modica quantità di hashish, rinvenuta dai cani Caio e Evan dell’unità cinofila, sotto i gradini della passerella ferroviaria che mette in comunicazione la Stazione con l’area Movicentro.

Nel corso degli ultimi due controlli, gli agenti della Polizia di Stato hanno anche dato ausilio a personale GTT nell’attività di controllo viaggiatori a bordo pullman. Nella tratta Stazione ferroviaria – Movicentro. Delle oltre 200 persone controllate, 113 sono risultate prive di titolo di viaggio venendo, pertanto, sanzionate.

A Mazzè venerdì 13 gennaio la proposta di Referendum deliberativo senza quorum

Riceviamo e pubblichiamo 

Zimbaro (Com.Re.Co.): “Referendum deliberativo nei Comuni!”

“«La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione». Ma in realtà il popolo italiano è stato privato in più modi della sua sovranità” dichiara Giorgio Zimbaro del ‘Comitato Promotore per il Referendum Confederazione Italiana’ (https://www.referendumconfederazioneitaliana.it), il quale spiega: “In modo poco percettibile, la nostra qualifica di cittadini è stata degradata a quella di sudditi. Ad esempio i candidati alle elezioni politiche, scelti ed imposti dalle segreterie politiche anziché essere scelti dai cittadini e dal territorio. È questo uno dei tanti modi usati per espropriarci della nostra sovranità”.

 


“Possiamo anche ricordare come gli esiti di taluni referendum abrogativi (con affluenza di oltre il 50% degli elettori), come ad esempio quello sull’acqua pubblica, non siano stati attuati – prosegue poi Zimbaro, che soggiunge: – Per i cittadini è arrivato il momento di riprendere la propria sovranità, ed individuare gli strumenti più idonei per farlo. Tra questi è stato individuato il referendum deliberativo di iniziativa popolare senza quorum, partendo dalla base, ossia dal territorio dove il rapporto tra cittadino ed ente locale è più diretto: il Comune”.
“La base costituzionale per introdurre questo strumento nel regolamento d’ogni comune – precisa poi Zimbaro – può essere ravvisata nello ultimo comma dello articolo 118 della Costituzione. Questo comma è stato introdotto nello art. 118 con lo art. 4 della legge costituzionale 18 ottobre 2001 n.3, che ha sostituito lo art. 118. Per quanto riguarda i Comuni, questo comma dispone: «I Comuni favoriscono la autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà».
Lo stesso Testo Unico delle autonomie locali all’art. 8 recita: «Nello statuto devono essere previste forme di consultazione della popolazione nonché procedure per l’ammissione di istanze, petizioni e proposte di cittadini singoli o associati dirette a
promuovere interventi per la migliore tutela di interessi collettivi e devono essere, altresì, determinate le garanzie per il loro tempestivo esame. Possono essere, altresì, previsti referendum anche su richiesta di un adeguato numero di cittadini». L’introduzione del referendum deliberativo potrebbe essere identificato come uno strumento di attuazione di questa disposizione costituzionale, rivelatore ed esplicitatore delle sue intrinseche potenzialità.
“E’ importante far comprendere agli amministratori dei comuni – puntualizza Zimbaro – che la richiesta del referendum deliberativo si muove nel senso della valorizzazione delle autonomie locali, e che introducendo questo strumento nel regolamento comunale gli amministratori possono diventare i paladini del rinnovamento politico italiano: la sovranità sale dal basso, non scende dallo alto. Così la democrazia si fa partecipativa ed il cittadino diventa attore protagonista, non solo spettatore, delle scelte del governo del territorio, a partire da quello comunale”.
“Per dare concretezza a questa proposta – ha infine concluso Massimo Fiato del “Popolo per i Diritti e la Libertà” – invitiamo tutti i cittadini che vogliono conoscere questo strumento di democrazia diretta alla presentazione che avrà luogo venerdì 13 gennaio 2023 alle ore 20,45 presso la sala consiliare del Comune di Mazzè, in provincia di Torino.
In collegamento da Frosinone interverrà il dott. Bruno Corrado, portavoce del costituendo Comitato referendario (www.comreco.it), che illustrerà meglio il percorso che si intende seguire.
Oltre agli amministratori locali, saranno presenti in sala i promotori dell’iniziativa, Giorgio Zimbaro del ‘Com.re.co’, Giosuele Volante del “Coordinamento Piemonte per i Diritti Umani” e il sottoscritto”.

Just the woman I am si corre il 5 marzo E’ la decima edizione

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Presentata la decima edizione 

Nella Cavallerizza Reale di via Verdi a Torino si è svoltala conferenza stampa di presentazione della decima edizione di JUST THE WOMAN I AM al via domenica 5 marzo 2023. La manifestazione torna in presenza dopo lo stop causato dalla pandemia. Dal 2014 l’evento organizzato dal Centro Universitario Sportivo torinese in collaborazione con l’Università degli Studi di Torino e il Politecnico di Torino accompagna per le vie del capoluogo piemontese i cittadini, le associazioni e i sostenitori, tutti accomunati dalla scelta di non mancare per raccogliere i fondi a sostegno della ricerca universitaria sul cancro attraverso una corsa/camminata di 5 km non competitiva. A questa si affiancano le iniziative collaterali che promuovono la prevenzione, i corretti stili di vita, l’inclusione e la parità di genere.

Hanno aperto la conferenza stampa il padrone di casa Stefano Geuna (Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Torino) e Guido Saracco  (Magnifico Rettore del Politecnico di Torino).

I relatori della conferenza stampa sono stati: Alberto Rainoldi (Vice Rettore per il Welfare, la sostenibilità e lo sport dell’Università di Torino), Laura Montanaro (Prorettrice Politecnico di Torino), Riccardo D’Elicio (Presidente Centro Universitario Sportivo torinese), Andrea Tronzano (Assessore Bilancio, Finanze, Programmazione economico-finanziaria, Patrimonio, Sviluppo delle attività produttive e delle piccole e medie imprese della Regione Piemonte), Jacopo Suppo (Vicesindaco Città Metropolitana di Torino) e Maria Grazia Grippo (Presidente del Consiglio Comunale della Città di Torino). In chiusura di conferenza sono intervenuti la Dott.ssa Floriana Fortunato, responsabile delle risorse umane di TGV INOUI, sostenitore principale e sponsor di pettorale della JTWIA, ed Elia Pinna, CEO Veronica One Hit Station, ancora una volta radio ufficiale della manifestazione. E’ stato trasmesso anche il video saluto del Vicepresidente Vicario CONI Nazionale Silvia Salis, che ha rinnovato il sostegno e l’adesione all’evento.

Just The Woman I Am si svolge rigorosamente nella prima settimana di marzo, in concomitanza con la Festa della Donna. Un’esperienza di sport divertente e unica aperta a tutte e tutti, dagli Under 18 agli Over 60, come singoli o in gruppo. L’appuntamento per il 2023 è il 3-4-5 marzo nella suggestiva piazza San Carlo di Torino, dove verrà allestito il Villaggio della Prevenzione e del Benessere, mentre la partenza della corsa-camminata non competitiva di 5 chilometri è prevista da piazza Castello domenica 5 marzo alle 16.00. Venerdì e sabato saranno le giornate dedicate alla prevenzione per il mondo della scuola grazie alla collaborazione con l’ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte del Ministero dell’Istruzione e del Merito. Le istituzioni scolastiche potranno aderire a JTWIA compilando la scheda di adesione (https://jtwia.org/scuole/). Il villaggio verrà realizzato grazie al supporto dell’Università degli Studi di Torino, del Politecnico di Torino, dell’ASL Città di Torino, dell’A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino e delle numerose associazioni, che ormai da anni intervengono in piazza e nel mondo della scuola come LILT, Gruppo Lions, Walce, Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro e molte altre.

La donazione per l’iscrizione è di 20 euro a persona fino alla data del 25 febbraio 2023 per la Modalità Virtual e fino al 3 marzo 2023 per la Modalità In Presenza; il 4 e 5 marzo 2023 sarà a offerta libera a partire da €25,00.

Sarà possibile partecipare alla corsa-camminata in Presenza oppure in modalità Virtual, scegliendo in autonomia il luogo di svolgimento, il proprio percorso di 5 km e condividendo l’esperienza sui Social. La modalità Virtual si conferma anche per l’edizione 2023, come ulteriore possibilità per i Singoli iscritti e per i Gruppi JTWIA di tutto il mondo di partecipare “distanti ma uniti”. I Team JTWIA sono, da sempre, il cuore pulsante della manifestazione, il modo migliore per sostenere la ricerca universitaria sul cancro e per vivere più intensamente l’esperienza di JTWIA fin dal primo passo, quello dell’iscrizione, con la possibilità di personalizzare il retro della maglietta con un logo a scelta senza costi aggiuntivi con un minimo di 20 partecipanti. Ogni partecipante all’evento, all’atto dell’iscrizione, potrà scegliere la modalità di iscrizione (in Presenza/Virtual, Singola/in Gruppo) sulla pagina dedicata del sito https://jtwia.org/iscrizioni/ e potrà ricevere Kit di Iscrizione e Welcome Bag direttamente a casa (con la maggiorazione di 3 euro per il servizio di consegna) oppure optare la consegna gratuita ed eco-friendly presso uno dei punti di ritiro diffusi sul territorio nazionale, grazie alla partnership con Decathlon Italia.

Una kermesse, un evento trasversale. JTWIA è impegnata sugli obiettivi 3, 4, 5, 11 e 17 dell’Agenda 2030 dell’ONU. Nello specifico il punto 3 ha come obiettivo di assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età; punto 4: fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti;  punto 5: raggiungere l’uguaglianza di genere ed emancipare tutte le donne e le ragazze;  punto 11: rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili; punto 17: rafforzare le modalità di attuazione e rilanciare il partenariato globale per lo sviluppo sostenibile.

L’edizione 2023 supera nuovamente i confini e si conferma come evento internazionale, grazie al supporto di TGV INOUI, sostenitore principale. Da sempre attento alle tematiche di sensibilizzazione, TGV INOUI ha scelto di partecipare a JTWIA 2023 per sostenere messaggi solidali e sociali importanti senza perdere di vista l’impegno verso la ricerca e l’attuazione di processi di miglioramento per ridurre l’impatto ambientale. Un traguardo possibile grazie alla capacità di creare sinergie all’interno della Rete JTWIA formata da Associazioni, Fondazioni, Enti e Comuni (tutti su www.jtwia.org) e un grande supporto anche dal mondo delle imprese, in particolare grazie al contributo di Fondazione Compagnia di San Paolo, Reale Group, Decathlon, Torino 2025, Fantolino, COOP, Yogi Tea, Torino Outlet Village, Battaglio, Via Mazzini, ESCP, Radio Veronica One.

Infine il monitoraggio dei dati e dei numeri sono fondamentali per dare una restituzione concreta dell’impatto dei grandi eventi sportivi e sono da sempre un importante focus del Centro Universitario Sportivo torinese che attraverso lo sport si pone l’obiettivo di contribuire alla  promozione del territorio e del sistema universitario. Sul sito https://jtwia.org/ sarà disponibile a breve la valutazione d’impatto di JTWIA; l’indagine è stata condotta in collaborazione con il Dipartimento di Management dell’Università degli Studi di Torino ad opera del gruppo di ricerca coordinato dal Prof. Paolo Biancone.

Web: https://jtwia.org/
Facebook: jtwia (LIKE US!) Instagram: @justthewomaniam_ Twitter: twitter.com/TorinoDonna
Linkedin: www.linkedin.com/showcase/just-the-woman-i-am
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Bomaki dona 5 cene solidali a Milano e Torino


Iniziativa  in collaborazione con Caritas

Grande successo per l’iniziativa natalizia We share delicious happiness” della catena di ristoranti nippobrasiliani Bomaki, in collaborazione con Caritas Ambrosiana e con la Caritas diocesanadi Torino

500 pasti offerti in cinque cene solidali tra Milano e Torino: è questo il risultato dell’iniziativa benefica di Natale lanciata e promossa da Bomaki, format di cucina nippo-brasiliana con 10 sedi tra Milano e Torino, in collaborazione con il Refettorio Ambrosiano, progetto sociale di Caritas Ambrosiana con l’obiettivo di offrire cibo a chi ne ha bisogno.

L’iniziativa “We share delicious happiness” prevedeva che – dal 7 al 30 dicembre – per ogni menù di Natale, Gift Card e Xmas Box acquistata dai clienti, Bomaki donasse un pasto composto da chirashi di pollo e cheesecake al mango.

La prima donazione di 80 pasti è avvenuta a Milano il 5 gennaio, presso il Refettorio Ambrosiano di piazzale Greco, frequentato ogni giorno in media da 80 persone senza dimora. Le consegne continueranno ogni giovedì per le prossime settimane dei mesi di gennaio e febbraio.

Bomaki è solidale dal 2013 con iniziative di charity realizzate con diversi enti e preannuncia generosi contributi in virtù della collaborazione appena avviata con Caritas.

“Il progetto messo in atto dalla Caritas insieme al Refettorio Ambrosiano ci sta molto a cuore e per questo prevediamo di continuare la nostra collaborazione anche in futurocommenta Jeric Bautista, chef di Bomaki.

BOMAKI

Bomaki è un luogo caratterizzato dal riuscito connubio tra innovazione e creatività che dà vita ad intriganti ed inusuali combinazioni di sapori. Fusione rappresentata anche dal nome che unisce bom (buon in brasiliano) e maki (il goloso roll della cucina giapponese) per definire al meglio l’anima di un format nato dal 2013. L’attenzione nella ricerca e nella lavorazione degli ingredienti contraddistingue tutti i piatti di Bomaki, una vastissima scelta di roll, temaki, burritos, tartare, e ancora il Tataki di salmone e la Cheesecake alla frutta esotica.

Quello di Bomaki è un progetto che non si limita all’ambito enogastronomico: i fondatori del format hanno anche aderito al Sustainable Restaurant Program e ottenuto la certificazione Friend of the Sea, che prevede la promozione di buone pratiche di consumo ecosostenibile del prodotto ittico, sostenendo attività di pesca e acquacoltura certificate, ed inoltre Bomaki è anche plastic free, e tutti gli elementi del packaging per il servizio di Delivery sono in materiale bio-compostabile. Il format può ora contare su 9 locali dislocati su Milano (Porta Venezia, Sempione, Foppa, Sanzio, CityLife, Porta Romana e Corso Garibaldi) e Torino (Murazzi e Carignano).

Non rispondeva al telefono: morto in casa a 55 anni

Un uomo  di  55 anni è stato trovato privo di vita nella sua abitazione a Biella. Un parente che non era riuscito mettersi in contatto con lui da qualche giorno ha dato l’allarme.  Polizia, Vigili del Fuoco e 118 entrati nell’alloggio hanno potuto solo costatarne il decesso, avvenuto probabilmente per cause naturali.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Extinction Rebellion, dopo le denunce il caso finisce in Parlamento

Depositata un’interrogazione parlamentare per fare chiarezza sulle denunce per manifestazione non preavvisata e possesso d’arma notificate agli attivisti di Extinction Rebellion, a Torino lo scorso 7 dicembre. “Atto intimidatorio nei confronti di chi sta cercando di sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi ambientali”. Il testo è firmato dal deputato della Sinistra Marco Grimaldi. Si tratta di una interrogazione  parlamentare a risposta scritta, indirizzata al Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi che è stata depositata lo scorso 28 dicembre. Obiettivo è fare chiarezza sulla gestione dell’ordine pubblico da parte della Questura e della prefettura di Torino poiché, si legge nel testo, “da tempo è in atto, nella città di Torino, una pericolosa criminalizzazione del dissenso” Il 7 dicembre, scrive Extinction Rebellion “ gli attivisti erano stati fermati, perquisiti e trattenuti per ore nei pressi del quartier generale di Intesa Sanpaolo, a Torino, prima dell’inizio di un’azione simbolica e dimostrativa per i numerosi investimenti in combustibili fossili”. “Un’operazione di polizia in cui sono stati impiegati decine di agenti e che si è conclusa con il sequestro di volantini, pentole, cucchiai, vernice lavabile e tre estintori. Al termine della mattinata – si legge nel comunicato degli attivisti – e dopo ore di perquisizioni, a 13 attivisti è stata notificata una denuncia per manifestazione non preavvisata e a 7 di loro anche per possesso d’arma”.

Prosegue la nota di Extinction Rebellion: “La necessità di fare chiarezza direttamente al Ministero dell’Interno deriva, come ben spiega il testo dell’interrogazione parlamentare, dal fatto che gli attivisti di Extinction Rebellion sono stati denunciati ancora prima che qualsiasi forma di protesta potesse iniziare. Nel testo,infatti, emerge come non appaia legittimo “accusare qualcuno di aver svolto una manifestazione che non è mai avvenuta, così come non è legittimo considerare il presunto possesso di estintori come detenzione di armi”. Viene anche sottolineato che “tali denunce preventive rappresentano un fatto grave anche per le modalità con cui sono state effettuate le identificazioni, con attiviste e attivisti prelevati da locali pubblici e perquisiti intorno alla zona dove si sarebbe dovuta svolgere l’azione, in seguito al riconoscimento di alcuni volti presenti nelle piazze durante le manifestazioni per il clima svoltesi nei mesi scorsi”.

Spaccata in due negozi. Donna sventa rapina, ladro arrestato

Un cittadino marocchino di trentacinque anni è stato arrestato dalla Polizia di Stato poiché gravemente indiziato di furto continuato.

Anche in questo caso, come in molti altri, l’arresto del presunto colpevole, ad opera delle Forze dell’Ordine, è stato possibile grazie alla collaborazione della cittadinanza. L’intervento, infatti, è nato dalla segnalazione di una donna, alla Centrale Operativa, che riferiva di aver visto un soggetto intento a scardinare la saracinesca di un negozio di abbigliamento per poi successivamente forzare la porta di un ristorante adiacente al locale, entrambi siti in via Villa della Regina.

Le Volanti del Commissariato di P.S. Barriera Nizza, giunte prontamente sul posto, hanno individuato un uomo nei pressi della saracinesca divelta e, sottoposto a controllo, venivano rinvenuti in suo possesso quasi 400 euro, in banconote di piccolo taglio, una cassa acustica e un ipad verosimilmente provento dell’attività delittuosa.

In considerazione dei gravi indizi di colpevolezza in ordine al reato di furto continuato l’uomo è stato tratto in arresto ed è stato anche denunciato in stato di libertà per ricettazione in quanto era in possesso di quattro paia di occhiali da sole e uno da vista oltre a una maglia di cui non sapeva fornire informazione.

Quattro operai ustionati da esplosione in fabbrica Due in gravi condizioni

Son quattro gli  operai  ustionati in un’esplosione avvenuta in una fabbrica di Volpiano. Due di loro sono molto gravi e sono  intubati al Cto, con ustioni sul 10% e sul 25% del corpo. Gli altri, codici gialli, sono stati ricoverati  al San Giovanni Bosco. Sono in fase di accertamento le cause dello scoppio, probabilmente di un macchinario.

Carabinieri ritrovano la macchinina rubata ad un bimbo Il ladruncolo era un altro ragazzino

La macchinina elettrica di un bimbo era stata rubata. Così una famiglia di Trino (Vercelli) ha lanciato un appello su Facebook. I carabinieri della stazione locale, insieme alla polizia municipale, sono intervenuti per ritrovare il giocattolo   e restituirlo al piccolo proprietario. La “vettura” era stata rubata dal cortile condominiale dove la lasciava di solito . La pubblicazione sui social da parte dei genitori ha permesso  agli agenti di accertare che la macchinina si trovava nel cortile di un altro condominio. Il comandante della stazione dei carabinieri di Trino ha recuperato il giocattolo e ha anche scoperto  l’autore del furto, non perseguibile perché si tratta di minore di 14 anni.

Procede il cantiere della nuova Rsa di La Loggia

ULTIMI SEI MESI DI LAVORI PER LA COSTRUZIONE

Nel corso del primo semestre del 2023 termineranno i lavori per la costruzione della Rsa nel comune di La Loggia (To). La struttura verrà gestita dall’azienda 3AMilano, facente parte del Gruppo di società che fa capo a Massimo Blasoni.

Il termine dei lavori nel cantiere tra via Umberto Saba e via Eugenio Montale è previsto per giugno 2023. L’avvio ufficiale della struttura, con l’ingresso dunque dei primi ospiti, è invece stimato per agosto/settembre 2023.

L’edificio, progettato dall’architetto Federico Toso di Udine, è un edificio di quattro piani e a forma di H, orientato sull’asse est/ovest per il miglior soleggiamento possibile e distribuito in 6 nuclei di cui 2 per piano e distinti per un totale di 120 posti letto.

La società e il Comune di La Loggia hanno stabilito invece che la presentazione ufficiale della struttura sarà prevista per marzo/aprile 2023. In questa occasione verranno divulgati tutti i riferimenti, e-mail e numero di telefono, attraverso cui far recapitare la propria candidatura. A parità di titolo verrà data priorità ai residenti del Comune di La Loggia.

Attualmente la costruzione della struttura è terminata, e si stanno ultimando le finiture interne: pavimenti, controsoffitti e serramenti. In seguito, si procederà anche con la costruzione delle aree verdi esterne, con percorsi e attrezzature sportive, e alla realizzazione di tutte le opere di insediabilità  necessarie a garantire una completa accessibilità e fruibilità della struttura, individuate dallAmministrazione comunale di La Loggia in esecuzione della deliberazione n. 95/2018.

Questo edificio presenterà caratteristiche all’avanguardia per quanto riguarda l’ecosostenibilità e il risparmio energetico. Realizzate in classe energetica A3, produrrà autonomamente circa 165.000 kWh di energia, che corrisponde a oltre il 60% dell’intero fabbisogno, riducendo l’emissione in atmosfera di oltre 69 tonnellate all’anno di anidride carbonica.

«Il nostro gruppo continua a crescere: siamo i secondi in Italia nel nostro della gestione e costruzione di RSA» – dichiara Massimo Blasoni, azionista di maggioranza del Gruppo – «Negli ultimi sei mesi abbiamo aperto la residenza di Torrazza Piemonte e da poche settimane abbiamo presentato ufficialmente anche la nuova struttura di Borgo Ticino. A brevissimo apriremo anche una nuova residenza in Sardegna, a Villacidro».

«La nuova apertura a La Loggia è un traguardo di cui siamo orgogliosi» – dichiara Valentino Bortolussi, responsabile dello sviluppo immobiliare – «Operiamo in un settore, la sanità, che gioca un ruolo fondamentale nel nostro Paese. L’apertura della struttura avrà inoltre un impatto positivo in termini di ricaduta professionale: saranno impiegati dai 50 ai 60 dipendenti».