CRONACA- Pagina 64

La polizia sequestra hashish, crack e ipertensivi

La polizia ha sequestrato hashish e crack e  12 confezioni di Nifedipina, farmaco anti-ipertensivo che se viene abbinato alla droga,  può causare  gravi danni la salute. Un quantitativo è stato trovato a Cuneo all’interno dell’abitazione di due stranieri, arrestati per detenzione di stupefacenti a fini di spaccio.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Etichette allarmistiche UE? “Un disastro per i vini del Torinese”

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La presa di posizione di Coldiretti

Sarebbe un disastro per la viticoltura del Torinese l’imposizione europea delle etichette sulle bottiglie di vino che sembrano pensate apposta per scoraggiarne il consumo.
Il vino è un alimento che è soprattutto cultura dei vitigni, dei territori con le loro distinte peculiarità, delle tradizioni e delle innovazioni nelle
tecniche enologiche. Il vino si degusta, si sorseggia insieme a
dei buoni cibi. L’educazione al bere consapevole e la cultura del vino
si praticano con il coinvolgimento dei consumatori e soprattutto dei
giovani. Respingiamo le pulsioni proibizionistiche e l’onda salutista
che vorrebbero spazzare via millenni di cultura dei nostri territori e che
ha plasmato le civiltà del Mediterraneo e della stessa Europa».
Sarebbe assai fuorviante, continua il Presidente Coldiretti, chiamare vino un prodotto che non abbia le peculiarità del vino che ingannerebbe, di fatto, i consumatori. Sarebbe opportuno che quella bevanda venisse chiamata con un nome diverso da “vino” in modo da non confondere i consumatori.

FRANCESCO VALENTE

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Sulle vie delle donne, la toponomastica al femminile nei Comuni metropolitani

In occasione della Giornata Internazionale della donna, la Città metropolitana di Torino ha organizzato un convegno dal titolo “Sulle vie delle donne – La toponomastica femminile nei Comuni metropolitani”. L’appuntamento è mercoledì 5 marzo alle 14 nella sala dei Comuni al primo piano della sede di Corso Inghilterra 7.
L’incontro, rivolto ai Comuni metropolitani e alle associazioni locali, metterà al centro il tema della toponomastica femminile e dell’urbanistica di genere. Attraverso il contributo di esperti e istituzioni, si parlerà di come la rappresentazione delle donne nelle città influenzi la memoria collettiva, l’accessibilità e la sicurezza degli spazi pubblici.
Un tema, questo, nato grazie alla collaborazione della Città metropolitana di Torino con il Dipartimento di Informatica dell’Università di Torino per costruire una mappa delle associazioni presenti sul territorio metropolitano impegnate sul tema delle pari opportunità, allo scopo di favorire e valorizzare la collaborazione e lo sviluppo di buone pratiche già presenti sul territorio. Grazie all’esperienza dell’associazione Torino Città per le Donne, che ha da poco terminato la mappatura delle realtà a Torino, il Dipartimento di Informatica ha predisposto una piattaforma denominata “First live” che rappresenta una mappa digitale dedicata al genere in diverse articolazioni; storia, letteratura e normativa. Tra gli argomenti presenti nell’app è stato dedicato un ampio spazio alla toponomastica di genere. Questo strumento non è solo un database, ma un vero e proprio spazio di partecipazione attiva per segnalare, conoscere e valorizzare le tracce femminili nelle nostre città.
Il convegno del 5 marzo, oltre a illustrare la piattaforma First Life, sarà l’occasione per presentare le esperienze virtuose di alcuni Comuni che hanno dedicato vie e spazi pubblici alle donne. Dopo i saluti istituzionali di Rossana Schillaci, consigliera della Città metropolitana di Torino delegata alle politiche sociali e di parità, e di Jacopo Rosatelli, assessore alle pari opportunità della Città di Torino, la città più all’avanguardia d’Italia per ciò che riguarda la toponomastica femminile, sono previsti gli interventi di: Loretta Junk, responsabile dell’Associazione Toponomastica Femminile in Piemonte; Eva R. Desana, avvocata e professoressa ordinaria di Diritto commerciale dell’Università di Torino e rappresentante del CIRSDe nella Commissione comunale per la toponomastica della Città di Torino; Irene Pittatore, artista e autrice del progetto di arte pubblica Monumenta Italia; Fabio Giulivi, sindaco della Città di Venaria Reale e consigliere della Città metropolitana di Torino; Lauriana Sapienza, assessora all’Innovazione digitale del Comune di Castenaso (BO); Chiara Sonzogni e Monica Cerutti, componenti del Gruppo Territori e Comunità Digitali di Social Computing del Dipartimento di Informatica dell’Università di Torino.
“Dal censimento toponomastico nazionale condotto dall’Associazione Toponomastica Femminile” spiega Rossana Schillaci, consigliera della Città metropolitana di Torino delegata alle politiche sociali e di parità “risulta che la media di strade intitolate a donne va dal 3 al 5% contro il 40% di quelle dedicate agli uomini. Da questo gap è partita la volontà di affronatare il tema, contribuendo a valorizzare il ruolo delle donne negli spazi pubblici per evidenziare il loro contributo allo sviluppo della società e della cultura e rimarcare l’impegno delle donne nella lotta per l’affermazione dei principi di autodeterminazione femminile”.

Iscrizione al convegno al link 👉 https://cittametropolitanatorino-moon.csi.it/moonfobl/accesso/no-auth?codice_modulo=CMTO_009

Pechino, 95° di Pininfarina in occasione dell’Italian Design Day

Istituto Italiano di Cultura e Ambasciata d’Italia

Pechino, 28 febbraio 2025 – L’Ambasciata d’Italia e l’Istituto Italiano di Cultura a Pechino hanno ospitato un evento speciale per celebrare il 95° anniversario di Pininfarina nell’ambito dell’Italian Design Day, un’iniziativa volta a valorizzare l’eccellenza del design italiano e la sua capacità di innovazione e dialogo culturale. L’evento è stato inaugurato dal discorso introduttivo di S.E. l’Ambasciatore Massimo Ambrosetti.

Nell’edizione 2025, dedicata al tema “Inequalities. Design for a Better Life”, sottolineiamo il ruolo cruciale del design italiano di alta qualità nel migliorare la vita delle persone, ridurre le disuguaglianze, valorizzare le differenze e facilitare l’accesso al benessere individuale e collettivo. Nel corso delle ultime otto edizioni, l’Italian Design Day ha visto l’organizzazione di oltre 1600 eventi in tutto il mondo, coinvolgendo più di 600 designer, architetti, imprenditori, accademici e giornalisti specializzati. Questi protagonisti hanno promosso l’innovazione, l’industria e l’artigianato italiano, dialogando con le comunità artistiche, accademiche e imprenditoriali dei paesi ospitanti”, ha evidenziato S.E. l’Ambasciatore, sottolineando l’importanza dell’Italian Design Day nella promozione del Made in Italy a livello globale.

All’evento hanno partecipato importanti rappresentanti di Pininfarina, tra cui il Vicepresidente e Amministratore Delegato Silvio Angori, il Direttore Generale di Pininfarina Shanghai Li Hanqing e il Senior Vice President of Design Matteo Fioravanti. Proprio a Fioravanti è stato conferito il titolo di Design Ambassador per la Cina per il 2025, in riconoscimento del ruolo chiave svolto da Pininfarina nella promozione del Made in Italy nel mercato cinese. Durante l’evento, Fioravanti ha tenuto una lectio magistralis sul design ispirata al tema di questa edizione dell’Italian Design Day: “Inequalities. Design for a Better Life”.

Desidero esprimere la mia più sincera gratitudine all’Ambasciatore d’Italia e all’Istituto Italiano di Cultura per aver ospitato questo evento nell’ambito dell’Italian Design Day, una celebrazione della creatività, dell’innovazione e dello scambio culturale”, ha dichiarato l’AD Angori.

Riflettendo sul percorso di Pininfarina, la Cina occupa un posto speciale nella nostra storia e nel nostro futuro. Il nostro lavoro in Cina incarna la missione di fondere l’eleganza e la carica emozionale del design italiano con la tecnologia d’avanguardia e la sostenibilità. Questa visione ci ha permesso di ottenere prestigiosi riconoscimenti, tra cui l’Italian Excellence Prize ai China Awards 2022 e il premio Most Trending Brand agli IDI–Italian Design Icons 2024 di Shanghai.”

Fondata nel 1930, Pininfarina è sinonimo di eccellenza italiana, capace di coniugare estetica, innovazione tecnologica e sostenibilità. La sua presenza in Cina risale al 1996, quando divenne la prima azienda di design italiana a collaborare con le case automobilistiche cinesi. Dal 2010, con la fondazione di Pininfarina Shanghai, l’azienda ha consolidato la propria presenza nel mercato cinese, offrendo servizi di design che spaziano dall’automotive all’architettura e al design industriale.

Tra i progetti più recenti e significativi per il mercato cinese figurano il masterplan per una città visionaria nel Delta del Fiume Yangtze, progettata all’insegna della sostenibilità e dell’innovazione; il camion elettrico intelligente Xingtu, realizzato per DeepWay; e collaborazioni nel design industriale, come l’ascensore progettato per Otis Electric Elevator Company.

La celebrazione del 95° anniversario di Pininfarina a Pechino è stata un’opportunità unica per riflettere sull’eredità dell’azienda e sul suo contributo al dialogo tra Italia e Cina. L’evento ha incluso una mostra retrospettiva che ha ripercorso i progetti iconici di Pininfarina, esempi perfetti dei valori di creatività, artigianalità e sostenibilità che definiscono l’essenza del Made in Italy.

L’Ambasciata d’Italia e l’Istituto Italiano di Cultura rinnovano il loro impegno nella promozione del design italiano come ponte culturale tra le due nazioni, celebrando con orgoglio uno dei suoi massimi esponenti: Pininfarina.

L’8 Marzo per le donne

In occasione della Giornata internazionale della donna il Consiglio regionale con la Consulta delle Elette e la Consulta femminile regionale, in collaborazione con Agis, promuove Aspettando l’8 marzo, una serie di proiezioni gratuite del film C’è ancora domani, diretto e interpretato da Paola Cortellesi.

Un’iniziativa rivolta alle scuole secondarie di secondo grado del Piemonte per riflettere sulla condizione femminile nel recente passato, ma anche su sfide e stereotipi che condizionano ancora la mentalità corrente.

Le proiezioni si terranno un po’ su tutto il territorio regionale: il 5 marzo alle 9.30 al cinema Italia di Vercelli e il 6 marzo alle 9.30 al cinema Ideal Cityplex di Torino, al Lumière di Asti, al Sociale di Omegna (Vb), al Mazzini di Biella, al Kristalli di Alessandria, al don Bosco di Cuneo, mentre al Nuovo di Borgomanero (No) lo spettacolo avrà inizio alle ore 11.

Alle proiezioni saranno presenti anche alcuni consiglieri e componenti dell’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale. In particolare a Cuneo e ad Alessandria saranno presenti rispettivamente il vicepresidente Francesco Graglia e il vicepresidente Domenico Ravetti; a Torino i consiglieri segretari Mario Salvatore Castello e Valentina Cera e ad Asti il consigliere Fabio Isnardi.

La visione di ogni proiezione sarà introdotta e accompagnata da un critico cinematografico e precisamente da Roberto Manassero a Vercelli, da Davide Stanzione ad Alessandria, da Giuseppe Gariazzo a Biella, da Nicola Falcinella a Omegna, da Massimo Arciresi a Cuneo, da Fabrizio Dividi a Borgomanero, da Carlo Griseri a Torino e da Umberto Ferrari ad Asti.

Extinction Rebellion “occupa” Gallerie d’Italia

Nell’ultimo giorno della mostra “American Nature” alle Gallerie d’Italia di Torino – mostra che celebra le antiche foreste americane e  le popolazioni che le proteggono -, Extinction Rebellion ha occupato simbolicamente una delle sale principali, “in segno di protesta contro gli investimenti dannosi di Intesa Sanpaolo, banca proprietaria del museo”.

Dopo essere entrate con regolare biglietto, una trentina di persone si sono sdraiate nella stanza dedicata ai danni causati dai combustibili fossili mentre alcune attiviste suonavano un violino struggente, “per rappresentare la morte e la distruzione che le scelte della banca torinese stanno invece provocando”, scrivono in una nota gli attivisti. All’esterno, altre persone hanno attaccato sulla vetrina degli uffici legali della banca gli stessi cartelli mostrati all’interno del museo.

Nel ricordo di Monsignor Don Paolo Di Pascale storico parroco valsusino

L’affetto e la riconoscenza della comunità di Bardonecchia e di tutta la Val di Susa

 “ Don Paolo questa notte ci ha lasciati “ è la frase che all’inizio del mese di Marzo corre nell’aria fredda di Bardonecchia, sotto l’ultima leggera spruzzata di neve di fine inverno che ha imbiancato anche le strade, i vicoli, i tetti delle case. Una realtà difficile da accettare questa che sta unendo tutti nel dolore della sua perdita e nel ricordo comune di Don Paolo Di Pascale, notissima e storica figura originaria della Conca bardonecchiese, nato tra quelle montagne nell’agosto del 1932.

Giovane seminarista fu ordinato sacerdote nel 1956 e svolse il suo compito di infaticabile parroco valsusino prima a Rochemolles nel 1960 ai tempi della valanga che minacciò di distruggere la frazione e di cui fu testimone, poi a Sestriere dal 1971 per circa trent’anni e quindi dal 2002 definitivamente nella Conca di Bardonecchia, dove svolse il suo ministero di parroco nelle frazioni di Melezet, Les Arnauds, Millaures e Rochemolles delle quali conosceva ogni anima ed ogni pietra. Rivolse sempre grande attenzione alla conservazione del patrimonio architettonico e storico della Conca costituito dalle parrocchiali di cui si occupava così come dalle cappelle antiche tra cui quella che si erge alla sommità del Monte Thabor a 3.178 mt di altezza, cui fu molto affezionato tanto da prodigarsi nella ricerca dei finanziamenti per il suo restauro, oltre alle cappelle secolari alcune delle quali affrescate, preziose per storia e bellezza.

Nel 2020 gli venne conferito dalla Santa Sede il titolo di monsignore ma amava farsi chiamare Don Paolo con quella sua ben nota semplicità d’animo, caratteristica di chi come lui non ostenta, non vuole apparire ma lascia il segno nei cuori di chi lo incontra grazie ai suoi valori più autentici e sinceri. Ci sono persone e luoghi indimenticabili e quando tra loro, persone e luoghi appunto, si crea una sinergia che perdura decenni e decenni, per tutta la vita come nel caso di Don Paolo, quella persona ne diventa simbolo e quei luoghi continueranno nel tempo a raccontarla in un intreccio che va oltre le parole pronunciate, mantenendone vivo il ricordo e rendendola in qualche modo immortale. Abitava nella piccola frazione di Les Arnauds nella casa di famiglia dove amava ricevere amici, fedeli e studiosi intrattenendo con ognuno un dialogo intimo ed unico non solo sui temi della spiritualità a lui particolarmente cari ma anche sulle sue tante conoscenze storiche del territorio bardonecchiese, frutto di anni di studio e di ricerche. E’ stato un attento e prolifico autore di libri e di articoli grazie alle sue grandi conoscenze di storico delle tradizioni locali che metteva generosamente a disposizione di quanti volevano conoscere storie, fatti, personaggi, aneddoti, eventi da lui raccolti in anni di ricerche.

Rara foto dall’album di Don Paolo, parroco a Sestriere, da lui messa a disposizione dell’autrice

Se è vero che le parole pronunciate non ci abbandonano essendo fatte della nostra stessa energia ma anzi continuano a vivere diventando, seppure intangibili, parte del nostro mondo tangibile, i sermoni domenicali di Don Paolo pronunciati dagli storici altari, dai pulpiti delle parrocchiali di cui aveva cura, antiche di secoli e secoli di storia e che popolano la Conca bardonecchiese, da Melezet a Rochemolles, la sua voce amica, le sue battute simpatiche, i suoi consigli trasmessi a chi gli affidava il  cuore e l’anima nelle tante ore da lui trascorse in confessionale, i dialoghi sempre simpatici ed arricchenti nei momenti delle feste patronali cui partecipava in allegria, tutto ciò non andrà mai perso ma resterà tra le sue amate montagne e in chi lo ha conosciuto, stimato e amato e saranno testimoni di quanto ha saputo donare alla sua terra e alla sua gente in tutta la sua lunga vita a loro dedicata

Patrizia Foresto

Foto di P. Foresto

Le esequie si svolgeranno lunedì 3 Marzo a Bardonecchia alle ore 11 nella Parrocchiale di S. Ippolito

Arancere del Carnevale accoltellato a Banchette

Questa mattina verso le 7 a Banchette nel Torinese in via Roma, un arancere degli “Scacchi” del Carnevale  di Ivrea è stato ferito seriamente a coltellate durante una lite. L’uomo ha 36 anni, è di cittadinanza svizzera. Ricoverato in ospedale, è in prognosi riservata. È stato aggredito da un giovane di 29 anni, fermato dai carabinieri e accusato di tentato omicidio.

Pratesi, l’ecologista che amava Torino e il Piemonte

Avevo conosciuto Fulco Pratesi, quando ero in Consiglio Nazionale di Italia Nostra, una stagione eroica e felice, una specie di mondo  di Camelot che mai più è tornata e mai più ritornerà.  Sedevo giovanissima, senza rendermi conto di tale fortuna, unica donna oltre Teresa Foscari Foscolo, accanto ad Antonio Cederna, che romano aveva uno spiccato accento piemontese, per via sosteneva lui, della balia di Vercelli poi Giorgio Bassani, Fabrizio Giovenale, Antonio Jannello. Persone che credevano realmente nell’ecologia e nella tutela dei Beni Culturali,  senza isterismi ed estremismi e senza assumere posizioni partitiche. In altre Associazioni ambientaliste, come il FAI, erano presenti  i milanesi Giulia Maria Crespi, Renato Bazzoni, Pier Fausto Bagatti Valsecchi ed il torinese Alberto Predieri, con i quali si andava a mangiare, quando si era a Roma, in una trattoria vicino al Pantheon continuando a parlare, ma con leggera soavità, di ecologia. Fulco amava  molto Torino, il Piemonte e la Valle d’Aosta,  il suo primo Editore di riferimento, era aostano. Amava il Gran Paradiso che difendevamo entrambi  da speculatori, tanto da subire  minacce, io durante una infuocata riunione fui attaccata duramente perché mi opponevo al restringimento del versante piemontese, subendo anche le espressioni di delusione per il mio atteggiamento “poco amicale” dal Presidente arch. Deorsola. Una brava persona,  che conoscevo da anni, che si era trovata in una situazione  imbarazzante e in un momento storico particolare, stretto tra sviluppo e progresso.  Pratesi era una di quegli amici che, nonostante ci vedessimo ogni cinque, sei, sette  anni, quando ci si incontrava era come ci fossimo visti il giorno prima e si parlava con entusiasmo ed energia di ciò che si doveva fare per preservare la nostra Italia e  tutta la sua Bellezza.

arch.Donatella D’Angelo

 

Sorpreso con 5 chili di droga nel garage di un’amica

Un uomo di 43 anni è stato arrestato dalla Polizia locale di Cornaredo e da quella di Novara in un’operazione terminata con il sequestro di circa 5 chili di hashish e marijuana. L’uomo nascondeva la sostanza stupefacente nel garage di un’amica, in attesa di iniziare l’attività di spaccio.

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