CRONACA- Pagina 624

Le ricadute cliniche del progetto genoma, conferenza a Torino

Martedì 6 giugno alle ore 21, l’Accademia di Medicina di Torino terrà una riunione scientifica, sia in presenza, sia in modalità webinar, dal titolo  “Le ricadute cliniche del progetto genoma a vent’anni dal suo completamento”.

Introduce la serata Giancarlo Isaia, Presidente dell’Accademia di Medicina.

Intervengono come relatori Enzo Medico, Professore ordinario di Istologia, Università degli Studi di Torino e Istituto di Candiolo, e Giovanni Battista Ferrero, Professore ordinario di Pediatria, Università degli Studi di Torino e Ospedale S. Luigi Gonzaga.

Il Progetto Genoma Umano ha avuto un profondo impatto sulla medicina, rivoluzionando la nostra comprensione delle basi genetiche delle malattie e trasformando il modo in cui le diagnostichiamo, trattiamo e preveniamo. Una ricaduta particolarmente significativa si è avuta nel campo della genetica clinica: la conoscenza del genoma umano ha permesso di identificare varianti genetiche associate a malattie ereditarie anche molto rare, fornendo un quadro più accurato della predisposizione genetica dei pazienti a determinate condizioni. Il Progetto Genoma ha poi aperto la strada alla medicina di precisione, consentendo di identificare mutazioni genetiche associate a malattie complesse come il cancro, le malattie cardiovascolari e le malattie neurodegenerative.

Si potrà seguire l’incontro sia accedendo all’Aula Magna dell’Accademia di Medicina di Torino (via Po 18, Torino), sia collegandosi da remoto al sito https://www.accademiadimedicina.unito.it/attivita/sedute-scientifiche/prossime-sedute.html.

 Martedì 6 giugno alle ore 21, l’Accademia di Medicina di Torino terrà una riunione scientifica, sia in presenza, sia in modalità webinar, dal titolo  “Le ricadute cliniche del progetto genoma a vent’anni dal suo completamento”.

Introduce la serata Giancarlo Isaia, Presidente dell’Accademia di Medicina.

Intervengono come relatori Enzo Medico, Professore ordinario di Istologia, Università degli Studi di Torino e Istituto di Candiolo, e Giovanni Battista Ferrero, Professore ordinario di Pediatria, Università degli Studi di Torino e Ospedale S. Luigi Gonzaga.

Il Progetto Genoma Umano ha avuto un profondo impatto sulla medicina, rivoluzionando la nostra comprensione delle basi genetiche delle malattie e trasformando il modo in cui le diagnostichiamo, trattiamo e preveniamo. Una ricaduta particolarmente significativa si è avuta nel campo della genetica clinica: la conoscenza del genoma umano ha permesso di identificare varianti genetiche associate a malattie ereditarie anche molto rare, fornendo un quadro più accurato della predisposizione genetica dei pazienti a determinate condizioni. Il Progetto Genoma ha poi aperto la strada alla medicina di precisione, consentendo di identificare mutazioni genetiche associate a malattie complesse come il cancro, le malattie cardiovascolari e le malattie neurodegenerative.

Si potrà seguire l’incontro sia accedendo all’Aula Magna dell’Accademia di Medicina di Torino (via Po 18, Torino), sia collegandosi da remoto al sito https://www.accademiadimedicina.unito.it/attivita/sedute-scientifiche/prossime-sedute.html.

“Conoscere per proteggersi”, il Consiglio notarile presenta la guida

 

 

Per promuovere l’alfabetizzazione giuridico-economica delle donne in condizione di fragilità e contribuire a prevenire il fenomeno della violenza economica, un problema subdolo e poco visibile rispetto alla violenza fisica, ma altrettanto invalidante.

 

La Guida fornisce alle donne strumenti di conoscenza per prevenire gli abusi, agevolare la partecipazione al mondo del lavoro e contribuire a realizzare una vera parità di genere, attraverso nozioni semplici riferite alla quotidianità della vita familiare e lavorativa.

La scelta tra comunione legale e separazione dei beni o quella tra status o contratto di convivenza; sapere qual è l’utilità di un fondo patrimoniale; conoscere le responsabilità verso i figli da parte di genitori sposati e di quelli non sposati; imparare come sottoscrivere un contratto di locazione, un compromesso o un atto di compravendita di un immobile e a cosa prestare attenzione; saper distinguere le procure generali da quelle speciali e i relativi poteri di rappresentanza per chi le sottoscrive. E ancora i diritti e le differenze tra testamento pubblico, testamento segreto, testamento olografo e testamento biologico, tra impresa familiare, società di persone, di capitali o cooperative e tra mutuo, ipoteca, fideiussione.

 

Sono solo alcune delle tematiche che vengono affrontate e spiegate in modo comprensibile a tutti nella Guida “Conoscere per proteggersi”, elaborata dalla Commissione Pari Opportunità del Consiglio Nazionale del Notariato, che verrà presentata martedì 30 maggio alle ore 15.00 presso la sede del Notariato torinese, in Via Antonio Bertola 40 in un incontro pubblico promosso dal Consiglio Notarile dei Distretti riuniti di Torino e Pinerolo, in collaborazione con la sede di Torino di Banca d’Italia.

 

Importanti e molto attuali le finalità dell’appuntamento di Torino: promuovere lo sviluppo dell’educazione finanziaria delle donne prive di adeguati livelli di cultura finanziaria o in condizione di fragilità economica per realizzare una piena, autentica e soddisfacente autonomia, e contribuire a prevenire il fenomeno della violenza economica, un problema subdolo e poco visibile rispetto alla violenza fisica, ma altrettanto invalidante. La Guida infatti fornisce alle donne strumenti di conoscenza per prevenire gli abusi, agevolare la partecipazione al mondo del lavoro e contribuire a realizzare una vera parità di genere, attraverso nozioni semplici, da approfondire eventualmente in un colloquio con il notaio.

Cos’è e come si manifesta la violenza economica

Secondo l’Istat, il 37,8% delle donne che si rivolgono a un centro antiviolenza in Italia lo fanno per casi di violenza economica. Inoltre, una ricerca condotta da Episteme dal titolo “Le donne e la gestione famigliare” ha registrato che quasi il 40% delle donne italiane non possiede un proprio conto corrente e la percentuale arriva a toccare il 100% per chi ha un basso livello di scolarizzazione.

 

In questo contesto, un’adeguata alfabetizzazione giuridica e finanziaria aiuta a proteggere anche nei momenti difficili: la conoscenza è senza dubbio uno dei principali strumenti di difesa contro i possibili soprusi; per contro, l’inconsapevolezza e l’incompetenza vengono spesso sfruttate per compiere prevaricazioni e violenze, non solo fisiche, verso le persone più deboli, tra le quali spesso vi sono le donne. Ecco perché diventa importante conoscere per proteggersi e poter disporre di una “cassetta di informazioni e competenze”, che contenga gli strumenti adeguati per affrontare le principali – e a volte cruciali – scelte personali ed economiche, e per evitare errori e danni, che possono permanere nel tempo.

 

La violenza economica è infatti un tipo di abuso che rende la vittima finanziariamente dipendente e si manifesta con il controllo delle sue risorse finanziarie e la sua esclusione dalle scelte di spesa o investimento, a cui si aggiungono la negazione dell’accesso al denaro o della partecipazione al mondo del lavoro, limitandone di fatto la libertà. Sono esempi di violenza economica anche l’obbligo di fare da prestanome assumendo la carica di amministratore in società di cui la donna non sa o non decide nulla o la richiesta di prestare garanzie per debiti assunti da compagni o mariti trovandosi poi in situazioni di indebitamento per molti anni laddove gli stessi non adempiano alle loro obbligazioni. Così può accadere che dalla violenza economica si arrivi alla violenza psicologica e alla violenza fisica.

 

Relatori e ospiti dell’evento

L’incontro del 30 maggio, aperto al pubblico, rientra nei 32 eventi organizzati sul territorio nazionale a seguito della sottoscrizione dell’accordo-quadro tra Consiglio Nazionale del Notariato e Banca d’Italia nel 2021 e si articolerà in due momenti: dopo un primo confronto con le Istituzioni, le associazioni e con i Centri antiviolenza locali sulle principali problematiche riscontrate sul territorio, è prevista una sessione formativa curata dai notai Letizia Basso e Andrea Fiorelli Bertoli per presentare la Guida “Conoscere per proteggersi“, che illustra gli istituti giuridici necessari ad affrontare la quotidianità della vita familiare e lavorativa e della gestione finanziaria della famiglia. All’interno della stessa sessione, i dirigenti rappresentanti della sede di Torino della Banca d’Italia Marilena Merlino e Roberto Traini, referente regionale per l’educazione finanziaria, illustreranno gli strumenti messi a punto per promuovere la cultura finanziaria delle donne (a disposizione sul sito web: www.economiapertutti.bancaditalia.it).

All’incontro, aperto dal Presidente del Consiglio Nazionale del Notariato Giulio Biino e moderato dal Consigliere Nazionale del Notariato coordinatrice della Commissione Pari Opportunità Alessandra Mascellaro, porteranno i loro saluti Maurizio Gallo-Orsi, Presidente del Consiglio Notarile dei Distretti Riuniti di Torino e Pinerolo, Gianangelo Rocca, Presidente del Comitato Notarile Interregionale Piemonte e Valle d’Aosta e Roberto Cullino, Vice Capo della sede di Torino della Banca d’Italia. Interverranno inoltre Jacopo Rosatelli, Assessore alle Politiche Sociali e Pari Opportunità del Comune di Torino e Presidente del Coordinamento Contro la violenza sulle Donne, Livia Locci, Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Torino, Liliana Cardone e Carla Montangero, referenti del Centro Antiviolenza della Città di Torino, Anna Clorinda Ronfani, Vicepresidente del Telefono Rosa Onlus, Anna Maria Zucca, Presidente dei Centri Antiviolenza E.M.M.A. Onlus, Patrizia Celotto, Presidente della Casa delle Donne A.P.S. e Marilla Baccassino, Presidente di Unione Donne del Terzo Millennio.

 

“Il Consiglio Notarile di Torino ha aderito convintamente all’invito del Consiglio Nazionale del Notariato di organizzare questo evento a favore delle donne, che troppo spesso sono vittime di una violenza, non solo fisica ma, sempre più spesso, anche economica. Le uniche difese contro questo tipo di violenza subdola sono la conoscenza e la consapevolezza, che mettono le donne nelle condizioni di scegliere responsabilmente ed evitare errori che potrebbero condizionare pesantemente la loro vita”.

Maurizio Gallo-Orsi, Presidente del Consiglio notarile dei distretti riuniti di Torino e Pinerolo

 

“Conoscenze finanziarie di base aiutano le persone ad effettuare scelte economiche più consapevoli, a gestire meglio il proprio bilancio famigliare e a migliorare il proprio benessere. Purtroppo, in Italia il livello di alfabetizzazione finanziaria è basso nel confronto internazionale. Per questo da oltre 15 anni la Banca d’Italia si occupa di educazione finanziaria a favore dei cittadini, con un’attenzione particolare, oltre che per il mondo della scuola, per le categorie più svantaggiate. Poiché numerose indagini evidenziano come le donne abbiano un livello di alfabetizzazione finanziaria più basso, abbiamo realizzato un percorso di educazione finanziaria pensato appositamente per loro, con l’obiettivo di colmare il gap di conoscenze, creare le condizioni per una loro maggiore indipendenza economica e prevenire in questo modo anche i fenomeni di violenza economica. Questo percorso è disponibile sul nostro portale “L’economia per tutti” in una sezione intitolata “Le donne contano”. Il protocollo stipulato nel 2021 con il Consiglio Nazionale del Notariato va in questa direzione, indirizzandosi in particolare alle donne in condizioni di fragilità o prive di adeguati livelli di cultura finanziaria con l’obiettivo di fornire loro gli strumenti più adatti per affrontare le principali decisioni economiche e finanziarie”.

Roberto Cullino – vice Capo della Sede di Torino della Banca d’Italia

 

“‘Accolgo con entusiasmo la pubblicazione di una guida che consente alle donne in condizioni di fragilità di conoscere i principali strumenti per poter fare le scelte più giuste con il loro denaro, aspetto importante per la salvaguardia della propria indipendenza economica e del diritto all’autodeterminazione. Privare le donne di questa fondamentale libertà è un atto di violenza intollerabile che lede la dignità delle vittime e i loro diritti inalienabili che le istituzioni pubbliche e private devono tutelare affinché si possa realizzare una parità di genere'”.

Jacopo Rosatelli, Assessore ai Diritti e alle Pari opportunità della Città di Torino

 

La Guida “Conoscere per proteggersi” è disponibile sul sito del Consiglio Nazionale del Notariato a questo link: https://notariato.it/it/news/donne-e-cultura-finanziaria-il-notariato-presenta-la-guida-conoscere-per-proteggersi/

 Sciopero: regolari Frecce e gli Intercity di Trenitalia

dalle ore 9.00 alle 17.00 di venerdì 26 maggio

 

 

Circoleranno regolarmente le Frecce e gli Intercity di Trenitalia in occasione dello sciopero nazionale del personale del Gruppo FS Italiane proclamato da una sigla sindacale autonoma, in adesione a uno sciopero generale, dalle ore 9.00 alle ore 17.00 di venerdì 26 maggio. E’ escluso dallo sciopero il personale della regione Emilia Romagna.

 

Trenitalia si impegna ad assicurare la quasi totalità dei collegamenti, con possibili leggere modifiche al programma dei treni regionali.

 

Informazioni su collegamenti e servizi anche attraverso l’app Trenitalia, la sezione Infomobilità del sito web trenitalia.com, i canali social e web del Gruppo FS Italiane, il numero verde gratuito 800 89 20 21, oltre che nelle biglietterie e negli uffici assistenza delle stazioni ferroviarie, le self service e le agenzie di viaggio convenzionate

Giornata bambini scomparsi: l’impegno della Polizia

Ricorre oggi la “Giornata internazionale dei bambini scomparsi” istituita nel 1983 dalle Nazioni Unite. La data scelta è quella del 25 maggio, giorno in cui, nel 1979, sparì a New York un bambino di 6 anni, Etan Patz.

La Polizia di Stato è costantemente impegnata nel prevenire e fronteggiare questo fenomeno. In queste circostanze è fondamentale la tempestività per provare ad avere maggior successo nella ricerca. Appena si ha la notizia della scomparsa di un minore è necessario chiamare il numero di emergenza (NUE 1-1-2 o 113) per dar il via ad immediate ricerche, anche senza aver sporto una denuncia formale. Sul fronte della prevenzione è invece importante porre maggior attenzione sulla presenza di problemi gravi, connessi a situazioni di abuso oppure di estremo disagio, causato da difficoltà familiari, anche legate all’uso non sicuro della Rete internet.
È cruciale non sottovalutare i segnali di disagio e, in caso di dubbio, non esitare a rivolgersi alla Polizia.

La direzione centrale Anticrimine della Polizia di Stato, quest’anno, mette a disposizione di ragazzi e genitori un pieghevole informativo ed un segnalibro distribuiti dalle Questure nelle scuole e in eventi pubblici, che contengono informazioni e consigli utili.

Per condividere esperienze e modalità di ricerca è indispensabile la collaborazione con le Polizia di altri Stati e con le Associazioni attive in Europa. La Polizia di Stato aderisce, infatti, alla Rete di esperti di Polizia sulle persone scomparse (Police experts network on missing persons – PEN-MP) e collabora con la fondazione Amber alert europe con cui, quest’anno, promuove un libro illustrato dal titolo La rombante avventura di Leprotto dedicato ai più piccoli e disponibile in 20 lingue.

Attraverso il sito italiano per i bambini scomparsi ogni cittadino può riferire informazioni utili, anche sui minori dei quali si sono perse, purtroppo, le tracce da diverso tempo. Il sito è parte di una rete internazionale di 31 Paesi coordinata dalla statunitense ICMEC – International center for missing and exploited children.

Per far fronte a queste emergenze è inoltre attivo il numero unico europeo 116000-linea telefonica per i minori scomparsi, affidato in gestione dal ministero dell’Interno a “S.O.S. Il Telefono Azzurro – Linea Nazionale per la Prevenzione dell’Abuso all’Infanzia”.

Infine, un tecnologico strumento per contattare la Polizia di Stato è rappresentato dall’app Youpol.
L’app permette una richiesta diretta di assistenza alle sale operative delle Questure, anche in forma anonima, per episodi di violenza di genere, bullismo e spaccio di droga ed è scaricabile su smartphone, tablet e computer. Consente di trasmettere messaggi agli operatori, ma non sostituisce in alcun modo i numeri di emergenza (1.1.2. NUE e 113) in caso di pericolo imminente.

Domani, venerdì 26 Maggio, in occasione della 12^ edizione del Campo Scuola di Protezione Civile che si svolgerà a Lanzo Torinese, personale della Divisione Anticrimine della Questura di Torino svolgerà incontri formativi/informativi con 500 studenti delle scuole medie inferiori dell’Istituto Comprensivo di Lanzo Torinese, ai quali verrà distribuito il materiale relativo alla Giornata Internazionale dei bambini scomparsi distribuito alle Questure dalla Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato.

Autista Gtt preso a calci e bus danneggiato nel centro di Torino

Durante un viaggio in navetta sostitutiva della linea 4, un passeggero ha rifiutato di scendere dal veicolo, in via Sacchi, costringendo l’autista a intervenire e chiedergli di uscire. La situazione è rapidamente degenerata in un alterco verbale e fisico, tanto da richiedere l’intervento di un passante che ha cercato di difendere il conducente della GTT. Il passeggero è poi sceso dal mezzo, colpendo il guidatore con due calci alle gambe prima di danneggiare i tergicristalli del pullman. Dopo circa venti minuti, l’uomo si è allontanato dalla scena.

 

Venerdì 26 maggio sciopero trasporto pubblico

Venerdì 26 maggio 2023 è previsto uno sciopero generale della durata di 24 ore di tutte le categorie pubbliche e private – su diverse tematiche economico-sociali – a cui aderisce l’Organizzazione Territoriale di USB-lavoro Privato.

 

Il servizio di trasporto pubblico locale sarà garantito nelle seguenti fasce orarie:

  • Servizio URBANO-SUBURBANO, METROPOLITANA, CENTRI DI SERVIZI AL CLIENTE: dalle ore  6.00 alle ore  9.00 e dalle ore 12.00 alle ore 15.00.
  • Servizio EXTRAURBANO, Servizio FERROVIARIO sfmA – Aeroporto-Ceres: da inizio servizio alle ore 8.00 e dalle ore 14.30 alle ore 17.30.
    I treni garantiti in caso di sciopero sono evidenziati nell’orario corrente esposto al pubblico in stazione e su questo sito, ai sensi della vigente normativa ART.
    Tra le ore 15.00 e le ore 18.00 potrebbero non essere garantite le corse della linea bus SF2 tra Venaria e Torino e viceversa.
  • Servizio FERROVIARIO sfm1 – Rivarolo-Chieri: dalle ore 6.00 alle ore 9.00 e dalle ore 18.00 alle ore 21.00.

Sarà assicurato il completamento delle corse in partenza entro il termine delle fasce di servizio garantito.

Lo sciopero potrà avere ripercussioni anche sui diversi servizi gestiti da GTT, con conseguenti possibili disagi per la clientela.

Eventueli aggiornamenti e maggiori informazioni: https://www.gtt.to.it/cms/

Furgone a folle velocità inseguito dalla polizia

La Squadra Volante, durante il servizio di controllo del territorio, intercettava un furgone che si dirigeva a forte velocità verso il centro della Città di Vercelli. Immediatamente, un equipaggio della Squadra Volante che aveva intravisto il veicolo, si poneva all’inseguimento dello stesso al fine di far arrestare la sua corsa. Tuttavia, il conducente, alla vista della Volante, accelerava e si dava alla fuga. Il tallonamento aveva inizio in corso Matteotti in direzione corso Italia e continuava fino a Corso Randaccio ove, un secondo equipaggio della Squadra Volante, sbarrava la strada al mezzo che, finalmente, arrestava la sua folle corsa.

Gli Operatori riuscivano, con non poca fatica, ad identificare il conducente, un giovane di nazionalità marocchina che, da subito, appariva nervoso, in forte stato di alterazione psico-fisica ed insofferente al controllo di polizia. Nel corso degli accertamenti che, date le circostanze, venivano estesi anche al mezzo di trasporto, era possibile rinvenire una spranga metallica e della sostanza stupefacente del tipo hashish.

A tali controlli, faceva seguito una perquisizione domiciliare eseguita da personale della locale Squadra Mobile che, tuttavia, dava esito negativo.

Dopo gli atti di rito, il giovane veniva deferito in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria per il reato di produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope e per il reato di porto d’armi od oggetti atti ad offendere. Lo stesso veniva sanzionato per guida sotto l’influenza dell’alcool e per ulteriori violazioni al Codice della Strada. Infine, veniva invitato presso l’Ufficio Immigrazione della Questura per regolarizzare la sua posizione sul territorio nazionale.

Al CeMeDi e Centro Medico Chiros di Torino la possibilità di Pap Test

TORINO: AL CeMeDi E AL CENTRO MEDICO CHIROS AL VIA LA CAMPAGNA DI PREVENZIONE PER LE DONNEChi effettuerà una visita ginecologica avrà incluso un Pap Test

Continua l’impegno del gruppo sanitario Lifenet Healthcare al fianco delle donne: a chi prenoterà una visita ginecologica presso il CeMeDi – Centro Medico Diagnostico o il Centro Medico Chiros di Torino sarà offerta la possibilità di effettuare un Pap Test, esame che permette di individuare lesioni precancerose e cancerose della cervice uterina.

Per partecipare all’iniziativa è necessario prenotare qui.

In Italia, Il cancro della cervice uterina rappresenta il quinto tumore più frequente nelle donne sotto i 50 anni di età, con circa 2.400 nuove diagnosi registrate ogni anno.

Il Pap Test è un esame di screening (che si può effettuare, cioè, anche in donne senza alcun segno visibile della malattia) che ha lo scopo di individuare tumori della cervice uterina, la porzione più bassa dell’utero. Questo tipo di verifica è in grado persino di riconoscere specifiche alterazioni delle cellule del collo dell’utero che, col passare del tempo, potrebbero trasformarsi in neoplasie. Per questo motivo, insieme al test per il Papilloma virus, il cosiddetto HPV-DNA Test, viene somministrato come esame di prevenzione per la salute femminile.

Insieme ad altre strutture del gruppo Lifenet abbiamo attuato un’importante campagna di sensibilizzazione affinché le donne decidano di sottoporsi a test clinici di prevenzione contro i tumori – ha detto Franco Perona, amministratore delegato di CeMeDi e Centro Medico Chiros – L’obiettivo è far capire loro che sottoporsi periodicamente a controlli clinici specialistici e strumentali aiuta a diagnosticare malattie gravi prima della loro manifestazione clinica. Un dettaglio che può, in alcuni casi, anche salvare la vita delle nostri pazienti, permettendo l’avvio di un trattamento efficace e riducendo drasticamente la possibilità che la malattia si sviluppi”. 


Associazione GADOS accanto a chi affronta terapie oncologiche e difficoltà economiche

“Fondo Aiuta Donne” è un progetto finalizzato al sostegno delle donne con difficoltà economica, che
devono affrontare una serie di spese richieste dalle terapie oncologiche. Nasce dalla sensibilità
dell’associazione torinese “GADOS ODV Gruppo Assistenza Donne Operate al Seno”, che supporta
le donne operate lavorando per accompagnarle in un dignitoso decorso della malattia e garantire
loro una miglior qualità di vita.
Il Fondo Aiuta Donne coinvolge vari attori: la paziente in difficoltà economica, gli operatori sanitari, i
servizi sociali, la collaborazione con i negozi di articoli sanitari e i sostenitori che desiderano
promuovere la causa.
L’obiettivo primario è fornire alle pazienti alcuni strumenti: reggiseno post intervento, parrucca,
turbante, interventi di estetica oncologica, tatuaggi al capezzolo, creme adatte alla radioterapia e
alla cicatrizzazione.
«Chi affronta il tumore al seno inevitabilmente si scontra anche con degli effetti collaterali che variano
da caso a caso; l’attenzione e la cura rivolte alla persona e alle sue esigenze sono due costanti, che
sono parte integrante della cura della malattia», sostiene Rossella Noto, Presidente
dell’Associazione GADOS, che spiega anche la funzionalità dei singoli strumenti che il progetto
intende fornire:
«Il reggiseno postoperatorio dev’essere traspirante ed è consigliato ai fini del processo di guarigione,
affinché la pelle non sviluppi irritazioni o infezioni, che potrebbero verificarsi in un ambiente umido e
caldo.
La parrucca e il turbante sono due ausili che hanno lo scopo di dare sollievo alla paziente sul piano
psicologico, poiché si trova ad affrontare l’improvvisa perdita di capelli, ma hanno anche la funzione
di proteggere la pelle, resa più sensibile dai farmaci chemioterapici.
Gli interventi di estetica oncologica hanno un grande impatto emotivo e psicologico, poiché sono un
valido strumento per aiutare la paziente ad avere un’immagine più positiva di sé. Il benessere
ricavato dall’attenzione all’aspetto fisico aiuta ad affrontare al meglio il decorso della malattia e il
percorso di cura.
Le creme adatte alla radioterapia e alla cicatrizzazione sono veri e propri farmaci, indispensabili per
contrastare gli effetti collaterali della radioterapia, come bruciature e lesioni; trattare in modo
adeguato una o più cicatrici in zone così delicate evita la formazione di aderenze ed ispessimenti».
Oggi il Fondo è rivolto a donne residenti a Torino e nella provincia piemontese.
Per usufruire del Fondo il primo passo è rivolgersi all’Associazione telefonicamente, via email,
tramite il sito GADOS | GRUPPO ASSISTENZA DONNE OPERATE AL SENO e/o tramite i servizi
sociali dove GADOS ha stipulato la convenzione. A seguire, sarà necessario presentare la
documentazione richiesta dall’Associazione, che valuterà se la persona dispone dei requisiti.
e- mail: gados@gados.org
La persona idonea verrà indirizzata all’ente /negozio convenzionato, dove potrà provare lo strumento
o il servizio necessario alla propria situazione clinica, conoscendo esattamente il contributo a loro
favore. L’eventuale differenza resterà a carico del richiedente.
«Per l’anno 2023 abbiamo stanziato un contributo pari a €.70,00 a richiedente, fino a raggiungere
un tetto massimo di €3.000. L’intenzione è quella di dedicare ogni anno una somma per coprire le
richieste», auspica la Presidente.
Il contributo è rivolto a coloro che ne faranno richiesta e che avranno i seguenti requisiti:
 Modello ISEE (inferiore a € 20.000), o dichiarazione dei redditi con ricevuta di presentazione,
o (se privi di dichiarazione dei redditi e lavoratori dipendenti/pensionati) la CU o, se non
lavora, la dichiarazione della persona a cui è a carico.
 Residenza in Piemonte.
I servizi sociali che hanno aderito alla causa sono quelli legati ai due presidi ospedalieri del
Sant’Anna e del Mauriziano.
Ad oggi, il negozio di articoli sanitari “Sanit – Accessori Sanitari ed Ortopedici”, in Via Genova, 52G
a Torino è disponibile per fornire alle pazienti gli ausili necessari. Gados sarà lieta di dare ulteriori
indicazioni in merito a questo e ad altri aspetti relativi al “Fondo Aiuta Donne”.

Barriere Architettoniche cognitive, se ne parla a Palazzo Civico

La commissione “Barriere Architettoniche Lions” del distretto Lions 108ia1, in collaborazione con il gruppo consiliare “Torino Libero Pensiero”, organizzano, giovedì 25 maggio dalle ore 17 alle 19, in Sala delle Colonne (piazza Palazzo di Città 1, Municipio di Torino), la conferenza aperta al pubblico e alla stampa: “Barriere Architettoniche cognitive”, patrocinata dalla Città di Torino e dalla Confartigianato.

Quando si parla di Barriere Architettoniche, vengono in mente gli impedimenti fisici allo spazio che determinano una difficoltà di accesso alle persone diversamente abili. Questo approccio non è però sufficiente per garantire un egualitario ed inclusivo uso dello spazio. Già nel 2001, l’Organizzazione Mondiale della Sanità aveva definito, nel suo report “Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute” (ICF), le “Barriere Architettoniche” come formate non solo da elementi fisico-architettonici, ma anche da elementi sensoriali e cognitivi.

L’abbattimento delle barriere non va più inteso come l’applicazione di una normativa standardizzata universale per l’accesso a persone diversamente abili ai servizi, ma in modo ben più ampio, tenendo conto dell’insieme delle caratteristiche spaziali, percettive, organizzative-gestionali, per assicurare una reale fruizione dei luoghi.

L’utilizzo del termine fruizione, e non più accesso, mette l’accento sugli aspetti anche cognitivo-percettivi ed emotivi, richiamando l’attenzione sulle possibilità di partecipazione attiva all’interno di uno spazio di tutte le persone, negate o favorite dalle condizioni ambientali stesse.

Per questo motivo, la corretta progettazione deve superare la logica “da manuale” evitando soluzioni preconfezionate.

Progettare senza Barriere Architettoniche Cognitive vuol dire considerare non solo gli aspetti estetici e formali, ma anche porre al centro dell’attenzione l’essere umano, le sue peculiarità ed esigenze: il suo essere persona (uomo, donna, bambino) che evolve nel tempo della propria vita e all’interno della quale va incontro a cambiamenti temporanei o permanenti, che rendono la persona differente dalla norma, ma meritevole di non subire una discriminazione fruitiva dell’ambiente progettato intorno all’uomo stesso.

PROGRAMMA DELLA CONFERENZA: 

  • Ass. Fabrizio Ricca – Assessore Regionale

Internazionalizzazione, rapporti con società a partecipazione regionale, sicurezza, polizia locale, immigrazione, sport, politiche giovanili

  • Dott. Pino Iannò – Presidente Associazione Libero Pensiero
  • Dott. Carlo Ferraris – Governatore del distretto Lions 108ia1
  • Arch. Sandro Sandri – Presidente Commissione Barriere Architettoniche distretto Lions 108ia
  • Dott.sa Sara Reale – Moderatrice
  • Arch. Massimo Tiberio 
  • Le barriere architettoniche cognitive – un cambio nel pensiero progettuale

L’Arc. Tiberio illustrerà il cambio sostanziale del paradigma progettuale che passa dall’assicurare l’accesso a persone con capacità fisiche diverse dalla media gaussiana umana a garantire la corretta fruizione spaziale a chiunque. Il cambio di paradigma ha spostato l’attenzione della disabilità della persona all’ambiente, ambiente che può creare facilitatori ambientali che annullano le limitazioni e favoriscono la piena partecipazione ed inclusione alla vita sociale.

  • Prof. Alberto Giachero – Disabilità e inclusione sociale: la prospettiva della riabilitazione neurocognitiva

Il prof. Alberto Giachero illustrerà i meccanismi della percezione, dell’attenzione e delle funzioni esecutive applicate all’esplorazione dell’ambiente con riferimento alle nuove tecnologie (realtà virtuale). Basandosi sulle recenti pubblicazioni scientifiche internazionali del Laboratorio Sperimentale Afasia di Torino fornirà una visione della disabilità e dell’inclusione sociale facente capo alla riabilitazione cognitiva.

  • Dott.sa Giusi Burgio – Accessibilità comunicativa in campo 

Il termine accessibilità comunicativa (o accesso alla comunicazione) si riferisce al diritto, sancito dall’art. 21 della Convenzione ONU, per i diritti delle persone con disabilità. Questo diritto spiega l’importanza fondamentale della libertà di espressione e opinione ed accesso alle informazioni. L’accesso è il punto che crea una connessione con le barriere, queste intese come barriere di comunicazione, che le persone con disabilità cognitive incontrano quotidianamente in diversi contesti e che possono portare a discriminazione, perdita di controllo e autonomia. Tra i modi per fronteggiare queste barriere ci sono gli adattamenti ambientali, che potrebbero consistere nell’adattamento delle informazioni e della cartellonistica nei luoghi pubblici perché tutti i luoghi possono essere resi davvero accessibili.

  • Dott. Giancarlo D’Errico 

Quando si parla di barriere in tema di disabilità, la prima immagine è una scala e una carrozzina come ideogramma della disabilità. Si identificano le barriere alla qualità della vita come quelle architettoniche. Ma se guardiamo ai numero le disabilità fisiche rappresentano circa il 3% del totale, quelle sensoriali il 3%, le intellettive e relazionali il 70%, altre tipologie il 24%. Appare quindi chiaro che oltre gli interventi per il superamento delle barriere fisiche occorre intervenire su quelle intellettive e relazionali. Tali interventi, oltre che ragionevoli ed indispensabili dal punto di vista dell’eticità e della modernità del pensiero sociale, ci vengono proposti da due carte fondamentali: la convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità e la nostra Costituzione. La non eliminazione delle barriere si trasforma immediatamente in un atto discriminatorio.

Per informazioni e per comunicare la propria partecipazione, scrivere a: tlp@comune.torino.it