CRONACA- Pagina 62

Donna muore nello scontro in tangenziale

Ieri sera una  donna è morta verso le 21 in uno scontro avvenuto sulla tangenziale nord di Torino, nel tratto ttra Torino e Collegno di fronte alla sede dell’Iren, sullo svincolo di Corso Regina Margherita. Sono intervenuti il 118 e le forze dell’ordine per bloccare il traffico e verificare la dinamica dello scontro.

Il dissenso non è guerriglia da cortile

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FRECCIATE

Ieri all’istituto Zerboni di Torino,  all’arrivo del ministro Valditara una trentina di militanti del collettivo Ksa ha pensato bene di trasformare il dissenso in guerriglia da cortile. Cori, insulti, spintoni con la polizia, fino al punto da costringere le forze dell’ordine a ricorrere ai lacrimogeni. Non proprio il manifesto di una gioventù che ha voglia di confrontarsi.

Che la contestazione sia legittima non c’è dubbio: siamo in democrazia, e in democrazia chiunque ha il diritto di dire “non sono d’accordo”. È il sale della vita civile. Ma altra cosa è impedire all’altro di parlare, riducendo il dissenso a rissa, a sopraffazione fisica, a intimidazione.

Chi zittisce l’avversario non difende la libertà: la uccide. Chi scambia la violenza per coraggio non è un ribelle, ma un conformista del peggio, che si limita a replicare i metodi che dice di combattere.

Si può applaudire da una finestra, si può fischiare da un marciapiede, si può perfino voltare le spalle: tutto questo è democrazia. Ma quando serve il gas lacrimogeno per proteggere il diritto di parola, vuol dire che la protesta ha già smesso di essere protesta. Ed è diventata qualcos’altro: una caricatura della libertà che pretende di difendere.

Iago Antonelli

Cura, accessibilità, partecipazione: Coop Culture, le sfide del patrimonio culturale

CON IL PATROCINIO DEL MAO DI TORINO

Due giornate internazionali di studio al Museo Archeologico Regionale “A. Salinas” e al Complesso Monumentale dello Steri di Palermo.
Venerdì 19 e sabato 20 settembre, Fondazione Changes e CoopCulture presentano a Palermo le Giornate di Studio “Patrimoni disponibili”, un incontro internazionale che riunisce studiosi, esperti, artisti e operatori culturali per riflettere sulle nuove sfide del patrimonio culturale: cura, accessibilità e partecipazione.
L’iniziativa si inserisce nel programma del partenariato esteso CHANGES – Cultural Heritage Active Innovation for Sustainable Society, finanziato dal PNRR – NextGenerationEU e sviluppato attraverso lo Spoke 9 “CREST – Cultural Resources for Sustainable Tourism”, guidato dall’Università Ca’ Foscari Venezia, che affronta il rapporto tra patrimonio e turismo sostenibile. Il convegno ha raccolto altre prestigiose collaborazioni e patrocini: l’Università degli Studi di Palermo, l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, la Regione Siciliana, Assessorato dei Beni Culturali e dell’identità siciliana, il MAO – Museo d’Arte Orientale di Torino e l’ICOM – International Council of Museums Italia.
Al centro del dibattito la prospettiva della Convenzione di Faro del 2005, che riconosce il diritto dei cittadini al patrimonio culturale e la responsabilità condivisa della sua cura.
Le due giornate intendono ridefinire il concetto stesso di patrimonio, superando la logica estrattiva del consumo turistico di massa e promuovendo una visione community-based, in cui cittadini, attori di un territorio e istituzioni siano co-protagonisti in tutto il ciclo del patrimonio, dalla mappatura, alla tutela, alla fruizione e valorizzazione, fino alla misurazione dei suoi impatti trasformativi in tanti diversi ambiti. Anche per questo il dibattito si svilupperà con l’apporto di tanti soggetti diversi e con approcci multidisciplinari: oltre 30 partecipanti si incontreranno per la prima volta a riflettere insieme sul patrimonio del futuro.
Il convegno, si aprirà con un inedito “trialogo” tra l’artista Fulvia Carnevale (Claire Fontaine), l’economista Sebastiano Bavetta e il costituzionalista Alfonso Celotto, per esplorare il patrimonio sotto tre prospettive, apparentemente distanti, ma complementari, creativa, economica e giuridica, offrendo un’occasione di riflessione sugli obiettivi dell’art.9 della Costituzione verso una piena attuazione della cultura come bene comune.

I lavori proseguiranno con tre sessioni dedicate rispettivamente alla cura, all’accessibilità e alla partecipazione. La prima analizzerà il principio di cura come responsabilità collettiva e processo dinamico che valorizza tanto i grandi monumenti quanto il patrimonio diffuso, con i contributi di Manuel Borja-Villel, Luisella Pavan-Woolfe, Riccardo Pozzo, Davide Quadrio, Catterina Seia e Giuliano Volpe.
La sessione successiva affronterà il tema dell’accessibilità come requisito politico e sociale, volto a garantire il diritto universale alla cultura, con gli interventi di Stefano Karadjov, Emanuela Totaro, Annalisa Trasatti, Andrea Viliani, Laura Barreca e Alessandra Ferrighi.
Infine, la sessione dedicata alla partecipazione esplorerà nuovi modelli di governance condivisa e co-creazione culturale, con gli interventi di Sandro Debono, Angela Rui, Vania Virgili, Diego Calaon e Diego Mantoan.
Le giornate si chiuderanno con un dibattito finale introdotto dall’Assessore all’Economia della Regione Siciliana Alessandro Dagnino, con la partecipazione di Giovanna Barni, Laura Barreca, Monica Calcagno, Anna de la Torre Fornell, Diego Mantoan, Ilaria Manzini, Giuliano Volpe. Interverranno inoltre Silvia Mascheroni, Coordinatrice gruppo di lavoro “Welfare culturale” ICOM-Italia ed Emma Amiconi, Presidente Fondaca – Fondazione per la cittadinanza attiva.
Il comitato scientifico è composto da Giovanna Barni (CoopCulture), Laura Barreca (Accademia di Belle Arti di Catania), Diego Calaon, Monica Calcagno (Università Ca’ Foscari Venezia), Diego Mantoan (Università degli Studi di Palermo), Ilaria Manzini (Fondazione CHANGES) e Giuliano Volpe (Università di Bari).
L’ideazione e il coordinamento scientifico sono a cura di Giovanna Barni e Laura Barreca.
La scelta di Palermo, del Museo Archeologico Regionale “A. Salinas” e dello Steri, nel cuore storico della città, non è casuale: in Sicilia CoopCulture ha sviluppato negli anni un modello innovativo di valorizzazione culturale diffusa e partecipazione comunitaria: alla Valle dei Templi di Agrigento (sito UNESCO) a Selinunte, Segesta, al Museo Archeologico A. Salinas, al chiostro dei Benedettini di Monreale e alla Zisa, fino ai progetti più recenti come il nuovo hub culturale di Palazzo Bonocore, e la sperimentazione del modello “cooperativo” di Partenariato Speciale Pubblico-Privato con l’Università di Palermo per l’Orto Botanico. Questi luoghi sono stati rigenerati attraverso strumenti di fruizione inclusiva e sostenibile, biglietti cumulativi e card dedicate alle famiglie, festival, spettacoli immersivi e iniziative di accessibilità che hanno portato i siti siciliani a risultati straordinari: oltre un milione di visitatori alla Valle dei Templi, record di presenze a Segesta e Selinunte e una crescita continua di nuovi pubblici.

“Patrimoni Disponibili nasce dall’esperienza sul campo e dall’urgenza di un cambio di paradigma – dichiara Giovanna Barni, Consigliera delegata innovazione CoopCulture – Non solo conservazione, ma cura di tutti. Non solo apertura ma piena accessibilità per tutti. Non solo fruizione, ma partecipazione attiva. Sono queste le direttrici per rendere il patrimonio realmente disponibile, vivo e condiviso.
Solo adottando strumenti di partecipazione allargata e di co-progettazione, potremo diversamente orientare i flussi turistici verso una fruizione più consapevole e diffusa e una più equa e sostenibile distribuzione dei suoi benefici per le comunità. I picchi registrati quest’anno e concentrati in pochi luoghi impattano negativamente sui cittadini e non generano sviluppo sostenibile”.
“Le Giornate di studio rappresentano l’occasione per sviluppare in Sicilia un confronto a più voci tra esperti provenienti da campi ed enti disciplinari differenti, attorno al ripensamento del patrimonio come ambito di intervento non più e solo destinato a conservatori o specialisti, ma a tutte le persone che, avvicinandosi attivamente ad esso possono contribuire responsabilmente ad una narrazione comune. La partecipazione è infatti una poetica da vivere, non un tema da sviluppare. Il patrimonio “disponibile” si costruisce per e con la collettività. Anche i musei, per tradizione dedicati alla tutela dei beni, possono agire come “dispositivi” di relazione e spazi per l’esercizio del pensiero critico”. – dichiara la professoressa Laura Barreca.
“La partecipazione e l’accessibilità sono oggi le vere chiavi per ripensare luoghi della cultura come spazi realmente aperti, non solo da visitare, ma da vivere” – aggiunge Ilaria Manzini, Direttrice Scientifica della Fondazione CHANGES – “Come Fondazione CHANGES crediamo che questi luoghi debbano diventare laboratori condivisi, capaci di accogliere comunità, cittadini e mondo della ricerca in un dialogo continuo. È questo lo spirito che anima le giornate di studio palermitane e altre iniziative future della Fondazione, come ‘Doors of Change’, pensata per aprire letteralmente e simbolicamente le porte del patrimonio: un invito a entrare, a contribuire e a costruire insieme nuove narrazioni, nuove forme di conoscenza e di partecipazione”.
Obiettivo finale delle Giornate sarà la definizione di un documento di raccomandazioni e indirizzi di policy, frutto del confronto interdisciplinare, da utilizzare come base programmatica per nuove strategie di governance culturale e investimenti futuri.

Detenuta per omicidio fugge dalla struttura sanitaria: rintracciata dai carabinieri

18 settembre 2025, alle 13 circa, in corso Mortara di Torino, i Carabinieri della Stazione di Barriera di Milano, su segnalazione dei colleghi di Poirino (TO), hanno fermato una coppia che nella stessa mattinata si era allontanata, volontariamente, da una struttura sanitaria di Pralormo (TO).
I due sono risultati entrambi ospiti della suddetta struttura residenziale, ed in particolare, la donna, sottoposta al regime della detenzione domiciliare per omicidio, con fine pena nel 2029, al termine degli accertamenti, è stata riaccompagnata presso la struttura di Poirino e denunciata in stato di libertà per il reato di “evasione”.

In Piazza Palazzo di Città a Torino arriva ARTIFLOR

Domenica 21 settembre (dalle 9.30 alle 19) in Piazza Palazzo di Città a Torino arriva ARTIFLOR, il piccolo mercatino dell’artigianato creativo e del verde organizzato da Orticola del Piemonte.

 

Un format che unisce natura, creatività e gusto per una giornata intera all’insegna dell’artigianalità autentica grazie alla presenza di piccoli artigiani, designer e produttori agricoli che “metteranno in piazza” le loro creazioni e i loro prodotti.

Saranno circa una ventina gli espositori che trasformeranno la deliziosa Piazza Palazzo di Città in un elegante salotto dove poter scoprire piccoli gioielli artistici come ceramiche, quadri, candele, pochette, vassoi in vetroresina ma anche cuscini, grembiuli, borse e piccoli accessori per la casa e dove poter assaporare alcune tipicità agroalimentari del territorio

I visitatori interessati potranno inoltre cimentarsi in un laboratorio d’argilla organizzato dall’artista ceramista Chu Hands: attraverso la tecnica del picking sarà possibile creare piccoli vasi per le proprie piantine e altri manufatti per abbellire i propri appartamenti.

Massimo Coda Spuetta direttore del Museo Diffuso della Resistenza

Il Consiglio di amministrazione del Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà ha nominato all’unanimità Massimo Coda Spuetta nuovo Direttore dell’istituzione.

Coda Spuetta è entrato in carica al termine di un lungo percorso professionale che lo ha visto per quasi vent’anni dirigente della Compagnia di San Paolo, dove si è occupato in particolare di scuola e di coordinamento delle aree erogative. Ha contribuito in modo determinante alla nascita del Polo del ’900, di cui è stato consigliere dal 2016 al 2022.

La sua carriera lo ha portato a ricoprire incarichi di primo piano in importanti istituzioni culturali e accademiche: è stato Coordinatore Generale della Biennale di Venezia, Direttore Amministrativo dell’Università IUAV di Venezia, Presidente del Museo del Territorio Biellese, nonché docente presso la SDA Bocconi di Milano e la Scuola di Amministrazione Aziendale dell’Università di Torino.

Laureato in Filosofia a Torino e con un diploma MBA conseguito alla SDA-Bocconi, Massimo Coda Spuetta guiderà il Museo Diffuso in una nuova fase del suo percorso, confermandone il ruolo di luogo vivo di memoria, di ricerca e di dialogo sui valori democratici, i diritti e le libertà.

https://museodiffusotorino.it

Comunicare l’agricoltura: due borse di studio

 Promosse da eVISO, Regione Piemonte e Fondazione Agrion

 Nel corso di Cheese 2025, la manifestazione organizzata da Slow Food e dal Comune di Bra, è stato annunciato il lancio del bando di concorso per l’assegnazione di due borse di studio in memoria di Azio Citi, attore, artista, animatore culturale e cofondatore di Slow Food, scomparso nel 2023.

Le borse, di 1.000 euro ciascuna sono finanziate da eVISO S.p.A. in collaborazione con la Regione Piemonte e Agrion – Fondazione per la ricerca l’innovazione e lo sviluppo tecnologico dell’agricoltura piemontese.

Il bando è rivolto a studenti e studentesse iscritti a corsi di laurea triennale o magistrale o universitari che discuteranno la tesi nel periodo tra il 1° dicembre 2025 e il 30 giugno 2026. Le aree coinvolte sono: Comunicazione, Agraria, Economia con indirizzo marketing e comunicazione, Agritech, Ingegneria Gestionale e Scienze e culture Gastronomiche.

L’iniziativa intende offrire ai giovani strumenti pratici di ricerca ed esperienze dirette nel settore agricolo, con l’obiettivo di integrare la formazione universitaria con l’esperienza sul campo e, al tempo stesso, sostenere nuove idee e visioni che possano valorizzare il lavoro degli agricoltori, promuovere pratiche sostenibili e contribuire allo sviluppo di un’agricoltura più innovativa e consapevole.

Un sostegno mirato che permette agli studenti di approfondire tematiche fondamentali per il settore:

  • Come comunicare l’agricoltura ai consumatori, valorizzando il ruolo dell’agricoltore e promuovendo un consumo più consapevole;

  • Come comunicare con gli imprenditori agricoli, trasferendo conoscenze e strumenti per un’agricoltura sempre più innovativa e sostenibile.

La domanda di partecipazione dovrà essere inviata entro e non oltre il 31/10/2025 tramite PEC. La selezione sarà poi effettuata da una specifica commissione. Conclusa la selezione e ricevuti gli elaborati finali, la Fondazione Agrion e Regione Piemonte valuteranno l’opportunità di offrire ai due vincitori un’esperienza di tirocinio presso le proprie strutture, come ulteriore occasione di crescita e applicazione pratica delle competenze acquisite nel percorso di studi.

Questo accordo rappresenta un vero e proprio investimento sul futuro dei giovani e dell’agricoltura e offre la possibilità di mettere in pratica quelle che sono le conoscenze universitarie, e dunque dare concretezza alla formazione.” dichiara il Presidente di Fondazione Agrion, Giacomo Ballari.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sottolinea l’assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo, Turismo, Sport e Post-olimpico, Parchi della Regione Piemonte Paolo Bongioanni: “L’agricoltura piemontese ha bisogno di nuove energie, idee e strumenti per affrontare le future sfide del settore agricolo e la Regione Piemonte è convinta che i giovani possano rappresentare quel valore aggiunto e portare innovazione. Proprio per questo, con eVISO e Fondazione Agrion offriamo queste due borse di studio che non solo sosterranno il percorso universitario ma che offriranno anche la possibilità di svolgere un tirocinio presso le sedi di Regione Piemonte e Fondazione Agrion. Un’opportunità che permetterà ai giovani di diventare protagonisti del futuro dell’agricoltura.”

Questo progetto mette al centro la formazione e il comparto agricolo: due parole che – a proposito di comunicazione – sono fondanti per eVISO. La formazione è per eVISO il motore che genera conoscenza e crescita, mentre l’agricoltura rappresenta il comparto da cui siamo partiti e a cui continuiamo a guardare con attenzione e rispetto. Presentarlo a Cheese, con il riconoscimento del valore di Slow Food, rafforza ancora di più il legame con il territorio e la volontà di generare valore sia all’interno della nostra comunità che verso l’esterno, supportando la filiera agricola e favorendo uno sviluppo sostenibile per tutti.” – ha dichiarato Roberta Celia, per l’Ufficio Marketing e Comunicazione di eVISO.

Presentare l’iniziativa a Cheese assume un valore importante: la manifestazione internazionale dedicata ai formaggi e alla cultura alimentare rappresenta uno dei luoghi più significativi per dare voce ai temi della sostenibilità e dell’innovazione agricola. Un contesto che riconosce il ruolo di Slow Food come catalizzatore culturale e sociale e che rende naturale l’idea di intitolare le borse ad Azio Citi, figura che ha contribuito in prima persona a fondarne i valori.

 

Tentato furto di abbigliamento in un negozio di via Roma

Pomeriggio movimentato il 16 settembre scorso, in centro a Torino: i Carabinieri del Nucleo Radiomobile del Comando Provinciale hanno portato a termine vari interventi, fra i quali due arresti in flagranza di reato:
– alle 16.00, in Via Po, i militari del pronto intervento hanno bloccato e arrestato una trentaseienne ivoriana, in Italia senza fissa dimora che, in stato di alterazione psicofisica, stava molestando le persone sulla strada; la donna, alla vista dei Carabinieri, si è lanciata contro di loro tentando di colpirli con calci e pugni, per potersi sottrarre al controllo, ed ha perseverato anche all’interno dell’autovettura di servizio. Per questa ragione è stata arrestata, gravemente indiziata del reato di “resistenza a pubblico ufficiale” e trattenuta presso le camere di sicurezza in attesa del rito direttissimo;
– contestualmente, altri equipaggi sono intervenuti poco lontano, in via Roma, presso l’esercizio commerciale di una nota catena, ove poco prima un ventiseienne di origini marocchine si era impossessato di capi di abbigliamento ed accessori vari, cercando di allontanarsi senza pagare; l’uomo, su indicazione della sicurezza privata che lo aveva individuato, è stato bloccato dai militari dell’Arma e arrestato in quanto gravemente indiziato del reato di “furto aggravato” , per poi essere tradotto presso la propria abitazione, in regime di arresti domiciliari.

Musica, gioco e scoperta: a Volpiano torna “Crescendo in Sol”

 

Un pomeriggio speciale dedicato ai più piccoli e alle loro famiglie: giovedì 25 settembre 2025 alle ore 17.45, presso l’asilo nido Il Giardino dei piccoli di Volpiano (via Novara 18), torna “Crescendo in Sol”, il laboratorio musicale per bambini da 0 a 3 anni ideato e condotto dalla musicista Gabriella Perugini.

Il laboratorio, gratuito e a numero chiuso, è pensato per coinvolgere bambini, mamme e papà in un percorso fatto di suoni, movimento ed emozioni. Attraverso attività musico-sensoriali, i piccoli partecipanti potranno sviluppare ascolto, creatività ed espressione corporea in un contesto accogliente e divertente.

Crescendo in Sol” rientra nel progetto Nati per Leggere, con il sostegno della Regione Piemonte, della Fondazione Compagnia di San Paolo e del Comune di Volpiano, ed è organizzato dal Sistema Bibliotecario dell’Area Metropolitana Torinese.

L’Assessora alla Cultura Barbara Sapino commenta: «Chi ha avuto la fortuna di vedere un bimbo piccolo emozionarsi ascoltando una melodia sa quanto la musica possa toccare corde profonde, anche nei cuori più giovani. “Crescendo in Sol” vuole essere momento di relazione, di scoperta e di magia condivisa tra bambini e genitori».

La partecipazione è gratuita, ma i posti sono limitati. È necessaria la prenotazione contattando:
biblioteca@comune.volpiano.to.it – tel.011.9882344

Un’occasione unica per crescere insieme e scoprire la magia della musica fin dai primi anni di vita.

Torino scopre l’acqua calda: chi assiste un malato è solo

FRECCIATE

In Italia sono oltre sette milioni le persone che si prendono cura, gratis e senza contratto, di un familiare non autosufficiente. È il più grande esercito irregolare del Paese, senza paga, senza ferie, senza pensione: ma con tanta retorica addosso.

A Torino, i numeri non sorprendono: più di un cittadino su due (51%) conosce qualcuno che vive questa condizione. E quasi due torinesi su tre (61%) indicano nella solitudine la principale difficoltà. Davvero un lampo di genio sociologico: se lo Stato ti lascia solo, cos’altro puoi provare, se non solitudine?

Il dramma, però, non è nei dati, ma nella loro inutile ripetizione. Li snoccioliamo con aria grave, ci commuoviamo un momento, e poi passiamo al prossimo talk show. Tanto i caregiver continueranno a fare ciò che hanno sempre fatto: arrangiarsi. È la specialità nazionale, più antica della pizza e più radicata della burocrazia.

E mentre li celebriamo con le solite parole d’ordine – “resilienza”, “coraggio”, “dedizione” – resta una certezza: lo Stato applaude, purché non costino un euro.

Iago Antonelli