Atterraggio di emergenza a Caselle, questa mattina, dove un Airbus 320 di Volotea, partito da Dubrovnik, in Croazia, e diretto a Lione ha avuto un problema tecnico a un motore. Ormai nei pressi di Torino il pilota ha chiesto di atterrare. L’aeromobile è così atterrato a Caselle alle 10.28.
All’ospedale Infantile Regina Margherita della Città della Salute e della Scienza di Torino è stato salvato un bimbo di appena otto mesi, nato in Bangladesh con una grave malformazione cardiaca: un solo ventricolo sviluppato.
Il piccolo, venuto alla luce lo scorso ottobre, è sopravvissuto contro ogni pronostico a una condizione ritenuta clinicamente incompatibile con la vita. Nonostante il trascorrere dei giorni, continuava a lottare, sorprendendo anche i medici locali che, una volta constatata la sua incredibile tenacia, si sono messi in contatto con il dottor Alessio Pini Prato, Direttore della Chirurgia pediatrica dell’ospedale di Alessandria. Attraverso di lui, è stato coinvolto il team di Cardiologia e Cardiochirurgia Pediatrica del Regina Margherita di Torino.
Da quel momento è iniziata una corsa contro il tempo: occorreva ottenere i visti per consentire alla famiglia di raggiungere l’Italia e predisporre tutto il necessario per il trattamento. Il volo, reso particolarmente complesso dalle condizioni cliniche del neonato, è stato organizzato dalla Flying Angels Foundation, che ha coperto le spese di viaggio e garantito il supporto medico durante il tragitto.
Una volta giunti a Torino, la famiglia è stata accolta dai volontari dell’Associazione Amici Bambini Cardiopatici, che hanno fornito un alloggio, assistenza quotidiana e raccolto fondi per coprire integralmente i costi delle cure.
Il piccolo è stato ricoverato al Regina Margherita, dove i cardiologi pediatrici, sotto la guida della dottoressa Chiara Riggi, hanno eseguito una serie di esami. Successivamente, l’équipe della Cardiochirurgia pediatrica, diretta dal dottor Carlo Pace Napoleone, ha effettuato con successo un delicato intervento chirurgico. Entrambe le unità fanno parte del Dipartimento di Patologia e Cura del Bambino “Regina Margherita”, diretto dalla professoressa Franca Fagioli.
Nei casi come questo, caratterizzati dall’assenza di un ventricolo, si prevedono in genere tre interventi chirurgici: uno subito dopo la nascita, uno intorno ai sei mesi e l’ultimo verso i quattro anni. Incredibilmente, il bambino ha superato i primi mesi senza il primo intervento ed è stato sottoposto direttamente alla seconda fase dell’iter chirurgico. Questa ha comportato la deviazione di una vena affinché il sangue potesse raggiungere i polmoni per ossigenarsi senza transitare nel cuore, evitando così la commistione tra sangue arterioso e venoso. Inoltre, è stata rimossa una porzione di tessuto cardiaco per migliorare il flusso sanguigno. L’intervento, durato circa sei ore, ha richiesto l’uso della macchina per la circolazione extracorporea, che ha mantenuto il piccolo in vita durante la fase più critica.
Dimesso in ottime condizioni dopo pochi giorni, il bimbo è ora seguito ambulatorialmente ed è in attesa di poter rientrare nel suo Paese.
Un esito reso possibile grazie alla collaborazione di medici, associazioni e volontari che hanno unito le forze per salvare una vita così fragile ma incredibilmente resistente. Una vicenda che testimonia ancora una volta il ruolo centrale del Regina Margherita come punto di riferimento per la cura dei bambini più vulnerabili, soprattutto quando alle sfide sanitarie si sommano le difficoltà legate al contesto di provenienza. Come ha recentemente affermato il Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, accogliendo alcuni piccoli pazienti da Gaza, si tratta realmente di un “Ospedale dei Bambini del mondo”.
File pedopornografici, un arresto a Torino
La Polizia di Stato ha arrestato in flagranza di reato, per il possesso di ingente quantitativo di materiale pedopornografico, un cinquantenne residente a Torino, dipendente di una ditta interinale operante nel settore delle pulizie.
Al soggetto, già destinatario di una prima attività di perquisizione delegata dalla Procura della Repubblica di Torino durante lo scorso anno, di seguito a un indagine condotta dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica di Torino, è stata contestata, oltre alla detenzione di circa 380 files realizzati mediante sfruttamento sessuale di minori, anche la realizzazione di spettacoli pedopornografici, emersa grazie alla puntuale attività di analisi forense dei dispositivi sequestrati nel corso della prima perquisizione.
In particolare, l’uomo, nella ricerca di materiale illecito online, era riuscito ad inserirsi in una rete di chat a cui partecipavano ragazze minorenni di origine sudamericana e una giovane madre di un bambino in tenerissima età che, dietro il pagamento di somme di denaro, realizzavano contenuti multimediali a sfondo sessuale.
In ragione delle numerose evidenze probatorie emerse durante la perquisizione e di quelle precedentemente scaturite dall’attività di analisi dei dispositivi, l’Autorità Giudiziaria, a seguito della convalida dell’arresto, ha disposto la custodia cautelare in carcere.
Webinar finanziari di Poste Italiane in Piemonte
Poste Italiane mette a disposizione dei cittadini del Piemonte anche la prossima settimana, in modalità webinar, quattro argomenti fondamentali per una corretta pianificazione finanziaria.
Si inizia martedì 15 luglio con un doppio appuntamento, alle ore 10 sulla tematica “La protezione” e alle ore 16 sulla tematica “La previdenza”. Nei due webinar i relatori condivideranno con i partecipanti suggerimenti utili su come proteggere sé stessi e i propri cari dagli eventi accidentali che potrebbero verificarsi nel corso della vita e sull’opportunità di pianificare da subito il proprio percorso previdenziale.
Giovedì 17 luglio, invece, alle ore 10 verrà trattata la tematica “Il risparmio e gli investimenti” e alle ore 16 la tematica “Il passaggio generazionale”. Nel corso dei due appuntamenti online verranno fornite indicazioni utili su come gestire al meglio risparmi e investimenti e raggiungere così il proprio benessere finanziario e su come pianificare il proprio passaggio generazionale per essere dei “buoni antenati”.
Gli incontri, promossi da Poste Italiane, hanno l’obiettivo di divulgare e diffondere una cultura finanziaria, assicurativa e previdenziale per compiere scelte consapevoli e adatte agli obiettivi personali e familiari. I webinar saranno disponibili per tutti i cittadini anche con sottotitoli e interprete LIS.
Per partecipare gratuitamente
L’iniziativa si muove nel segno della tradizionale attenzione di Poste Italiane alle esigenze dei cittadini e in coerenza con la sua storica vocazione di azienda socialmente responsabile che aderisce ai principi internazionali ESG, promossi dall’Organizzazione delle Nazioni Unite.
Spesi 5 milioni: scuola devastata a Collegno
Vetri distrutti, impianti danneggiati e il piano interrato allagato. Lo stabile era parte dell’ex manicomio di Collegno, abbandonato da anni era stato ristrutturato e a settembre avrebbe dovuto ospitare 15 aule della scuola superiore Curie-Levi. I vandali hanno reo inoffensivo l’antifurto e gli hard disk della videosorveglianza. All’interno hanno poi acceso due idranti. I fanno ammontano sicuramente a decine di migliaia di euro. Regione e Città metropolitana avevano stanziato per i lavoro oltre 5 milioni di euro.
Sono iniziati ieri e proseguiranno per tutta la prossima settimana i lavori di riasfaltatura di corso Regina Margherita nel tratto tra il Rondò Rivella e via Salerno. Fino a domani gli operai saranno impegnati tra via della Consolata e il Rondò d’la Forca, mentre lunedì 14 luglio il cantiere si sposterà all’interno del sottopasso di Porta Palazzo, che rimarrà chiuso dalle ore 6 alle ore 20, e proseguire nei giorni successivi fino a Rondò Rivella, in una direzione, e all’altezza di via Salerno, nell’altra. Lavori che inevitabilmente hanno delle ripercussioni sulla viabilità di una parte di città nella quale è all’opera anche Gtt, al lavoro fino al 14 agosto in via Cigna, tra via Robassomero e Rondò della Forca, per un intervento correlato al ritorno della linea 10, e per il rinnovo del binario e degli scambi nel tratto di corso Regina tra via Ricotti e Rondò Rivella. Da lunedì 14 luglio e per tutta la prossima settimana un intervento di Smat richiederà poi la chiusura di via Cottolengo, nel tratto da via Cagliero a piazza della Repubblica.
Prenderanno invece il via tra mercoledì e giovedì prossimo, una volta completato l’intervento tra via Agudio e strada del Meisino, i lavori di riasfaltatura di corso Casale, nel tratto tra piazza Borromini e corso Chieri. Il cantiere, che proseguirà fino alla prima settimana di agosto, sarà accompagnato durante le diverse fasi dell’intervento da alcune modifiche viabili, dall’istituzione del senso unico alternato alla chiusura a tratti degli attraversamenti pedonali, che avranno inevitabili ripercussioni sul traffico lungo l’arteria stradale. Sempre in quell’area sono poi in programma due distinti interventi da parte di Italgas, con la chiusura di strada Mongreno tra i numeri civici 139 e 351 dalle ore 8 alle 19 tra il 21 luglio e l’8 agosto (con deviazione su strada Cartman), e di Fibercop, dal 14 al 30 luglio, tra i numeri civici 343 e 368 per la posa di cavi telefonici.
Nelle prossime settimane inizieranno in via Filadelfia i lavori per la realizzazione di 2 attraversamenti pedonali rialzati, tra corso Siracusa e l’interno 219 e fronte interno 205, mentre in via Lombroso è in via di completamento con le ultime finiture l’intervento di sostituzione dell’asfalto con una pavimentazione in materiale lapideo.
Terminata nei giorni scorsi l’asfaltatura del tratto di corso Orbassano tra piazza Santa Rita e piazza Pitagora, sono invece stati posticipati alla fine di luglio gli interventi previsti su strada Castello di Mirafiori e strada delle Cacce. In strada Castello di Mirafiori si interverrà nel tratto tra corso Unione Sovietica e strada delle Cacce, dove sarà istituito un senso unico. Chi arriva da via Artom, dovrà svoltare in strada delle Cacce e utilizzare il percorso alternativo. L’ accesso sarà garantito agli aventi titolo e ai mezzi di soccorso. La linea GTT subirà delle variazioni. La durata dell’intervento è stimata in 3 settimane circa. Sarà quindi la volta di strada delle Cacce, nel tratto tra strada Castello di Mirafiori e via Barbera, dove verrà istituito un senso unico alternato regolato da movieri o semaforo. La linea GTT potrà subire delle variazioni. La durata dell’intervento è stimata in 2 settimane circa.
Al via la prossima settimana anche numerosi interventi di Smat (in via Petrella, via Fenoglietti, strada Basse di Stura, via Ghemme), Iren (via Cialdini, via Braccini, via Tiepolo, via Tibone) e Ireti (via Pastrengo, piazza IV marzo, corso Giulio Cesare).
TORINO CLICK
SAUZE D’OULX – Il Comune di Sauze d’Oulx dà in concessione lo storico “Cinema Sayonara” nel centro del paese.
Un Cinema di proprietà comunale che è stato chiuso alla fine del 2023 e la concessione è scaduta.
Ora l’Amministrazione Comunale intende procedere alla sua riapertura al fine di offrire un servizio richiesto in paese.
Ecco allora che il Comune di Sauze d’Oulx ha emesso un avviso pubblico per la concessione del Cinema.
Il Sindaco Mauro Meneguzzi inquadra lo stato dell’arte del Cinema Sayonara: “La nostra Amministrazione ha intenzione di cercare una soluzione per riaprire nostro Cinema di via Monfol 23. Avere nuovamente un cinema in paese va nella direzione della valorizzazione del territorio e di aumentare le opportunità di promozione turistica anche al fine di favorire iniziative imprenditoriali. Inoltre vorremmo poter offrire ai residenti e ai turisti un ambiente accogliente e stimolante dove trascorrere periodi di vacanza con la possibilità di usufruire di attività e iniziative organizzate per vivere al meglio l’esperienza turistica nel territorio e nell’area. Pertanto abbiamo pensato alla formula della concessione per procedere rapidamente all’indizione di una procedura di gara in considerazione della volontà di apertura della struttura giù per la stagione estiva. Il Cinema Sayonara ha una sala cinematografica da 198 posti più locali accessori”.
In base al capitolato di gara è quindi previsto l’affidamento della gestione “Cinema Sayonara” per un periodo di anni 6 eventualmente rinnovabili per ulteriori anni sei.
Si attiverà quindi una procedura di gara tramite una procedura aperta da esperire con il sistema delle offerte segrete, aggiudicando il servizio all’offerta migliore in rialzo rispetto all’importo a base di gara, canone annuo a base d’asta € 100,00 (Euro cento/00) oltre I.V.A, per una durata della concessione di anni 6 (sei), a partire dalla data di consegna dei locali.
A pena di esclusione le domande dovranno pervenire, entro il termine perentorio delle ore 10 del giorno 15/07/2025 a mezzo cartaceo al seguente indirizzo:
Piazza Vittorio Amedeo n° 1 10054 Cesana Torinese (TO) c/o ufficio protocollo
L’oggetto della busta chiusa dovrà riportare la seguente dicitura:
“MANIFESTAZIONE D’INTERESSE CONCESSIONE DEL LOCALE DENOMINATO “CINEMA SAYONARA” – scadenza ore 10:00 del 15/07/2025”.
Per tutte le info specifiche si rimanda all’area servizi manutentivi patrimonio, ambiente ed energia del Comune di Sauze d’Oulx in via Torre 11 tel 0122850380 interno 4 – 3 oppure a sito www.comune.sauzedoulx.to.it
Per l’avvocato di Giovanni Zippo, la guardia giurata quarantenne che utilizzando liquido infiammabile avrebbe causato con un’esplosione in via Nizza la morte di Jacopo Peretti, 33 anni, schiacciato dalle macerie mentre dormiva, e il ferimento di altri cinque residenti, il suo assistito (rimasto ustionato) non intendeva uccidere ma solo fare un dispetto alla sua ex, persona che si sarebbe approfittata di lui nel tempo. Oggi Zippo è stato interrogato in stato di arresto dagli inquirenti e ha fatto delle ammissioni. “Sì, sono stato io, mi vergogno” sono state le sue parole, così riportate dall’Ansa. L’interrogatorio di garanzia, per omicidio volontario con dolo eventuale e crollo doloso, si è tenuto al Cto di Torino, dove Zippo è tuttora ricoverato in seguito alle ustioni e alle ferite subite la notte dell’esplosione tra il 29 e il 30 giugno. Nella foto il cartello di ringraziamento debella famiglia della vittima collocato sul luogo della tragedia.
Il Piemonte continua a confermarsi tra i protagonisti della ricostruzione economica e sociale dell’Ucraina. A un mese dalla missione istituzionale a Kiev, il presidente della Regione, Alberto Cirio, ha preso parte a Roma alla Conferenza internazionale co-organizzata dai governi italiano e ucraino, alla presenza del presidente Volodymyr Zelensky.
«Ho ribadito l’impegno concreto della Regione Piemonte nel sostenere l’Ucraina – ha dichiarato Cirio –. Un impegno iniziato fin dall’inizio del conflitto con l’accoglienza dei profughi e che oggi prosegue attraverso iniziative per la ricostruzione del Paese. Vogliamo creare opportunità di lavoro e sviluppo per le imprese piemontesi in Ucraina, forti di un rapporto di fiducia costruito grazie alla solidarietà dimostrata in questi anni. Questo sforzo collettivo ora si traduce anche in una prospettiva concreta di crescita per il nostro territorio».
Per il costante supporto fornito durante i tre anni e mezzo di conflitto, il Governo ucraino ha insignito il presidente Cirio dell’Ordine al merito di III grado, riconoscimento concesso direttamente dal presidente Zelensky. Inoltre, i sindaci di Krasnotursk e Rohan gli hanno conferito la cittadinanza onoraria, in segno di gratitudine per gli aiuti forniti dal Piemonte, anche tramite l’Associazione Memoria Viva, alle rispettive comunità.
Il sostegno del Piemonte all’Ucraina dall’inizio della guerra
Sin dai primi giorni del conflitto, la Regione Piemonte ha attivato il Coordinamento regionale per l’emergenza profughi, con l’obiettivo di garantire un’accoglienza efficace e tempestiva ai cittadini ucraini in fuga dalla guerra. Oltre 12.000 persone sono state accolte nei primi mesi, raddoppiando la presenza ucraina sul territorio piemontese. Grazie all’impegno di oltre 18.000 volontari, è stato possibile ospitarli presso famiglie, strutture ricettive e comunità locali. Ad oggi, il numero di profughi presenti è rimasto stabile, bilanciato tra nuovi arrivi e rientri.
L’impegno umanitario del Piemonte si è concretizzato anche attraverso due missioni sanitarie, svoltesi il 4 e il 20 marzo 2022, che hanno permesso il trasferimento e la cura presso l’Ospedale infantile Regina Margherita di Torino di 22 bambini ucraini malati di tumore, accompagnati dai familiari. In totale, 26 bambini sono stati presi in carico nel corso del conflitto, alcuni dei quali proseguono tuttora le cure.
Nel luglio 2023, la Regione ha inoltre supportato il rientro in patria di 18 persone fragili, accolte l’anno precedente in strutture del Cottolengo e di Vico Canavese, nell’ambito di una missione coordinata dalla Croce Rossa Italiana.
Sul fronte sanitario, la Regione ha provveduto a vaccinare contro il Covid circa 3.000 cittadini ucraini, mentre nel settore educativo ha promosso l’inserimento scolastico di 2.400 studenti profughi. Sul piano lavorativo, sono oltre 4.000 gli ucraini che hanno trovato un’occupazione in Piemonte, in particolare nelle province di Torino e Novara.
Presi i rapinatori dell’ufficio postale
L’8 luglio scorso, nelle prime ore della mattina, i Carabinieri della Compagnia di Chieri – Nucleo Operativo e Radiomobile – hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino nei confronti di tre uomini di età compresa fra i quaranta e i cinquantacinque anni, tutti residenti nella prima cintura torinese e vecchie conoscenze delle Forze dell’Ordine, gravemente indiziati, a vario titolo, dei reati di rapina aggravata in concorso, tentata rapina e sequestro di persona. Su di un quarto partecipe del gruppo, individuato quale autista dell’automezzo utilizzato durante i “colpi”, non sono stati rilevati sufficienti indizi da giustificarne l’adozione di misura restrittiva.
Nello specifico, a due dei tre rapinatori è stata contestata la rapina a mano armata effettuata all’ufficio postale di Villastellone (TO) nell’agosto scorso, durante la quale la direttrice venne immobilizzata con fascette di plastica ad una sedia per favorire la fuga dei malviventi; questi, nell’occasione, si impossessarono di una cifra superiore a 40.000 euro.
Un mese e mezzo più tardi, la stessa coppia di malviventi, coadiuvata da un terzo complice (anch’egli raggiunto dalla misura restrittiva) tentò nuovamente un assalto allo stesso istituto postale ma fu costretta a ripiegare a mani vuote, non riuscendo ad entrare all’interno degli uffici. Nell’occasione i Carabinieri intervenuti sul posto riuscirono a recuperare armi da taglio, fascette in plastica per legare i possibili ostaggi, mascherine e occhiali per camuffarsi ed un finto dispositivo esplosivo per minacciare i dipendenti dell’istituto postale.
La banda è stata “incastrata” dagli investigatori dell’Arma a seguito di accertamenti tecnici e acquisizione di varie immagini delle telecamere di sorveglianza pubblica grazie ai quali ha riscostruito in maniera inequivocabile le frequentazioni e i movimenti dei presunti malfattori. Attualmente, i tre si trovano ristretti presso la casa circondariale “Lorusso e Cutugno” di Torino.