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A Chieri bando per i progetti territoriali

ASSEGNA CONTRIBUTI PER PROGETTI CULTURALI, EDUCATIVI, TURISTICI, DI PROMOZIONE DEL TERRITORIO, DI AGGREGAZIONE GIOVANILE, CITTADINANZA ATTIVA E GEMELLAGGI. C’È TEMPO FINO AL 21 FEBBRAIO PER PRESENTARE LE DOMANDE

Il Comune di Chieri ha emanato un bando pubblico per l’erogazione, per l’anno 2023, di contributi e altre utilità economiche a favore di progetti, eventi ed iniziative di natura artistico-culturale, educativa, turistica, di promozione del territorio e di aggregazione giovanile nonché per attività nell’ambito della cittadinanza attiva e dei gemellaggi.

 

Saranno sostenuti progetti relativi a:

1)      promozione e diffusione della cultura e dell’arte nella forma delle arti visive (pittura, scultura, video, fotografia, multimedia, design, cinema), delle arti sceniche (teatro, danza, ballo, reading e performance varie), della musica e della cultura musicale (spettacoli, concerti, lezioni o scuole di musica e performance varie);

2)      divulgazione in ambito scientifico, umanistico, letterario con cicli di conferenze, convegni, seminari, laboratori, concorsi letterari;

3)      iniziative volte alla promozione di comportamenti positivi e costruttivi di espressione della personalità dei giovani (eventi, manifestazioni, mostre, laboratori, concerti ecc.) destinati a beneficiari in età compresa tra i 14 e i 30 anni;

4)      iniziative educative e di animazione volte alla promozione del benessere, dell’inclusione e del protagonismo giovanile rivolte ai ragazzi in età scolastica (fascia 6 – 13 anni) da realizzare anche nel periodo estivo;

5)      promozione e valorizzazione della città e del territorio con riferimento al Cammino Don Bosco per la porzione dei Comuni ricadenti sul progetto Strade di Colori e Sapori (es. realizzazione di materiali promozionali, turistici e mappe, eventi di valorizzazione dei percorsi outdoor quali calendari di escursioni a piedi e in bicicletta, aggiornamenti e traduzione dei siti internet e inserimento di tracce GPS);

6)      promozione turistica della città mediante attività/iniziative atte ad arricchire e innovare la programmazione delle manifestazioni cittadine (Di Freisa in Freisa, Fiera di San Martino, San Giuliano e Basilissa);

7)      iniziative, attività ed eventi per lo sviluppo e la valorizzazione del patrimonio produttivo locale e per la promozione e tutela delle produzioni locali, del commercio e del territorio;

8)      promozione della cultura dell’amministrazione condivisa e costruzione di processi di cittadinanza attiva che mirino alla costituzione di nuovi patti di collaborazione per la cura dei beni comuni (materiali, immateriali, digitali);

9)      cooperazione e collaborazione tra Chieri e le città gemellate tramite iniziative volte al rafforzamento delle reciproche relazioni nei settori politici, culturali, sociali, economici ed educativi (eventi, incontri, scambi culturali, conferenze, presentazioni, spettacoli…).

 

 

Gli eventi e le iniziative devono avere natura aggregativa, essere connotati da rilevanti aspetti culturali, artistici, ricreativi, educativi, di pubblico spettacolo/intrattenimento, ed essere sostenibili dal punto di vista ambientale.

 

I benefici concedibili sono: patrocinio; contributi finanziari; altre utilità economiche (concessione gratuita di sale e spazi comunali o di attrezzature comunali per la realizzazione dell’evento; riduzione o esenzione di tributi e canoni locali ad es. canone unico patrimoniale per occupazione suolo pubblico e mezzi pubblicitari; pulizia delle aree pubbliche e raccolta rifiuti; apertura dei bagni pubblici; pubblicità sui canali digitali del Comune di Chieri).

I progetti saranno valutati da apposite commissioni tecniche, e il contributo assegnato da parte della Giunta non potrà superare il limite massimo di 5mila (ambiti 1, 2, 3, 8 e 9) o 7.500 euro (ambiti 4, 5, 6 e 7) per ciascun progetto, tranne casi eccezionali di progetti di particolare pregio o rilevanza.

«Con questo bando vogliamo permettere alle realtà del territorio chierese, ma non solo, di presentare i loro progetti all’amministrazione cittadina e di costruire una programmazione di eventi ed iniziative che sia attrattiva e di qualità – commenta il Sindaco di Chieri Alessandro SICCHIERO – Vogliamo favorire la collaborazione tra le associazioni e gli operatori di Chieri nei vari ambiti, dalla cultura al turismo, dalla promozione del territorio ai giovani. Il nostro auspicio è che vengano presentati progetti di livello che sappiano avere un target esteso, coinvolgendo non solo i chieresi. Siamo fiduciosi che questo bando metta associazioni ed operatori nelle condizioni di lavorare nel modo migliore possibile al fine di predisporre un calendario importante per quantità e qualità».

I soggetti interessati a partecipare al bando dovranno far pervenire la domanda di partecipazione alla PEC del Comune (protocollo.chieri@pcert.it) o mediante consegna a mano al Protocollo del Comune di Chieri, in via Palazzo di Città 10, entro le ore 12 del 21 febbraio 2023.

 

I progetti saranno valutati da apposite commissioni tecniche.

 

Per le modalità di presentazione, la modulistica, i requisiti, i criteri e le modalità di concessione dei contributi e ogni altra informazione: 

https://www.comune.chieri.to.it/cultura-eventi/bando-pubblico-cultura-2023

Cia Agricoltori Piemonte in Consiglio regionale

Il presidente regionale di Cia Agricoltori italiani del Piemonte, Gabriele Carenini, e il vicepresidente, Stefano Rossotto, hanno incontrato  venerdì il presidente del Consiglio regionale del Piemonte, Stefano Allasia, per un confronto istituzionale sui temi di maggiore attualità agricola.

All’ordine del giorno, l’annosa questione dei danni provocati dalla fauna selvatica, la carenza di acqua, la necessità di invasi e gli effetti dei cambiamenti climatici sulle coltivazioni e l’ambiente.

«E’ stato un confronto franco e costruttivo – commentano Carenini Rossotto -, da troppo tempo gli agricoltori si trovano a subire le conseguenze di problematiche che li vedono disarmati e sulle quali la politica non può voltare la faccia dall’altra parte. Prendiamo atto delle azioni che la Regione Piemonte sta portando avanti, anche a livello nazionale, per venire incontro alle esigenze del comparto primario e ribadiamo la disponibilità a fare la nostra parte nel presidio e nella manutenzione del territorio. L’ambiente è un bene comune e gli agricoltori devono essere messi nelle condizioni di non doverlo abbandonare, nell’interesse di tutti. Chiediamo ai decisori politici di non abbassare la guardia, le sfide che abbiamo di fronte non permettono più di perdere altro tempo. Bisogna fare squadra per intervenire al più presto e bene, con soluzioni di lunga portata, cogliendo le opportunità offerte dalla transizione ecologica finanziata dall’Unione europea».

Lunghe code per il rinnovo del passaporto

Lunghe code fin dalle prime ore della mattina nei commissariati di Torino e del Torinese per il rinnovo dei passaporti. Nonostante la disponibilità della Questura ad organizzare aperture al sabato gli uffici faticano a smaltire la mole di richieste, anche se tutte le persone che in questi mesi dovevano recarsi all’estero sono partite regolarmente. Dalla Questura, infatti, invitano a non abbandonarsi al timore di restare senza  passaporto perché ogni pratica sarà evasa. Nella foto il commissariato Nizza.

Abbatte un muro uscendo di strada e si ribalta con il furgone

Questa  mattina il conducente di un furgone ha perso il controllo del mezzo ed è uscito di strada, ha abbattuto un muro e si è ribaltato sull’asfalto.  L’uomo è rimasto illeso ed è riuscito a uscire dal mezzo in attesa dei soccorsi dei soccorsi. È accaduto a Biella.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

A soli 64 anni si è spento don Carlo Franco, parroco della Basilica Metropolitana

La Chiesa  torinese ha annunciato la dipartita di Don Carlo Franco, parroco della Basilica Metropolitana,  deceduto improvvisamente nelle prime ore di sabato 28 gennaio 2023.

Da tempo era in cura per una grave malattia. Don Carlo era nato a Torino il 23 febbraio 1958 e era stato ordinato sacerdote il 7 giugno 1987.

Subito dopo l’ordinanza presbiteriale, fu vicario parrocchialepresso Santa Caterina da Siena negli anni 1987-1990 e a Santa Giulia e Martire  a Torino negli anni 1990-1991. Fu poi collaboratore parrocchiale alla Natività  di Maria Vergine (1991-1996) e a Santa Rita ( 1996-2001).

Per undici anni, dal 2001 al 2012, è stato parroco  a San Giorgio Martire in Reano e dal 2012 al 2013 vi ha prestato servizio come collaboratore parrocchiale. Risale al 2003 la nomina a moderatore  dell’Unità  pastorale di riferimento e, nello stesso periodo, tra il 2001 e il 2012, fu membro  del Consiglio presbiterale  diocesano.

Divenne parroco della Basilica cattedrale del Duomo di Torino nel 2013 e canonico effettivo del capitolo metropolitano. L’anno successivo assunse l’incarico di rettore della chiesa di San Francesco d’Assisi e moderatore,  dal 2013 al 2020, dell’Unità pastorale  della Cattedrale.

Dal 2015 Don Carlo Franco aveva assunto l’incarico di addetto alla Cappellania dei fedeli anglofoni presso la chiesa di San Tommaso Apostolo, succursale del Duomo di Torino. Nel 2015 divenne direttore del Museo Diocesano di Torino, un incarico che gli stava particolarmente a cuore  e rinnovato fino al 2024.

Tra il 2000 e il 2017 fu anche responsabile dell’ufficio diocesano per la pastorale liturgica, del settore Musica e da 26 anni era direttore dell’Istituto Diocesano di Musica  e Liturgia.

La veglia funebre sarà domenica 29 gennaio alle ore 19 e lunedì 30 gennaio alle ore 18.

Le esequie in cattedrale saranno martedì  31 gennaio alle ore 15.

“Con profondo dolore e sgomento  comunichiamo – spiega il parroco di Druento Don Simone Pansarella – comunichiamo che don Carlo Franco si è spento ieri notte in ospedale. Un aggravamento inaspettato e incontrollabile da giovedì mattina “ha spento la sua voce, la sua armonia e il suo sorriso”, come ricorda la famiglia.

MARA MARTELLOTTA

Giornata della Memoria, Leo alla Comunità ebraica di Torino

In occasione della “Giornata della memoria”, in aggiunta alle tante e significative iniziative pubbliche, il Presidente della Regione Alberto Cirio, ha voluto sottolineare una sua particolare, sincera e forte adesione al significato più profondo della commemorazione.

Si è quindi recato personalmente a Saluzzo, in visita alla antica e importante Sinagoga di  questaCittà, dialogando con la Comunità ebraica locale ed i rappresentanti istituzionali della Città.

Non potendo essere presente anche a Torino, ha delegato il Vice Presidente del Consiglio Regionale il dr. Daniele Valle ha rappresentarlo alla cerimonia al cimitero monumentale.  Mentre  ha chiesto all’ex assessore alla cultura Giampiero Leo – oggi Portavoce del Coordinamento interconfessionale del Piemonte e Vice Presidente del Comitato per i diritti umani – di porgere i suoi saluti e trasmettere il senso della sua vicinanza al popolo che è stato vittima di tanto orrore, nel corso di un incontro che si è tenuto in tarda mattinata presso la sede della Comunità Ebraica di Torino.Nell’occasione il Presidente della Comunità Ebraica, dott. Dario Disegni, ha ringraziato il dr. Giampiero Leo della sua visita e della sua lunga amicizia, ed ha espresso grande compiacimento e apprezzamento per la sensibilità e l’attenzione riservata dal Presidente della Regione alla loro Comunità ed alla storia che essa rappresenta.

Il Giorno della Memoria, commemorazione a Palazzo Civico

Un omaggio alle vittime dei campi di sterminio nazisti, con l’impegno solenne a contrastare non solo il revisionismo storico ma anche l’oblio che rischia di affermarsi, a maggior ragione con il progressivo scomparire nel tempo dei sopravvissuti e delle loro testimonianze. Questo è stato il Giorno della Memoria celebrato in Sala Rossa stamattina, alla presenza di autorità civili e militari, rappresentanti delle associazioni della Resistenza e dei deportati nei lager, assessori ed assessore, consiglieri e consigliere.

 Dopo una breve introduzione musicale a cura dei Piccoli Cantori dei Torino, la presidente del Consiglio comunale Maria Grazia Grippo ha aperto la cerimonia, ricordando i timori sul possibile prevalere di oblio e indifferenza espressi dalla senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta alla deportazione. Grippo ha anche evidenziato la necessità di andare oltre il rituale politico e morale di una singola data, per cercare nel nostro agire quotidiano, in primo luogo da parte delle Istituzioni, di creare la consapevolezza e contrastare l’oblio, perché mai come ora siamo di fronte al bivio tra coerenza e compromesso: occorre armarsi di verità, l’apatia è un terreno fertile per ciò che è accaduto e non dovrà più accadere.

Ha poi preso la parola il vicepresidente del Consiglio Regionale, Daniele Valle, ricordando come, secondo una recente ricerca Eurispes, il 16% degli italiani non creda che la Shoah sia realmente avvenuta: e sottolineando inoltre la necessità di uscire dal quadro delle cerimonie per raggiungere e sensibilizzare non solo i giovani, ma la popolazione nel suo complesso.

Il presidente della Comunità Ebraica torinese, Dario Disegni, denunciando il diffondersi di intolleranza e antisemitismo, ha poi citato Edith Brück e Sami Modiano, due superstiti dei campi di sterminio, i quali proprio nel rapporto con i giovani hanno maturato la fiducia nel fatto che quelle terribili pagine di storia non saranno dimenticate. Disegni ha anche ricordato la recente costituzione della Rete dei Musei della Memoria, dalla Risiera di San Sabba al campo di concentramento di Fossoli passando per altre istituzioni come il Museo della Shoah di Roma.

Ariel Finzi, rabbino capo della Comunità, ha a sua volta evidenziato come quella tra il bene e il male sia una scelta quotidiana, che a quel tempo tanti fecero nel modo sbagliato. Opporsi al male, ha commentato, è difficile per chi lo subisce e per chiunque altro, ma occorre ricordare che scegliere il bene significa scegliere la vita.

Alberto Sinigaglia, presidente del Polo del 900, ha voluto sottolineare le pesanti responsabilità del fascismo italiano, non solo per le leggi razziali del 1938 ma per l’attiva partecipazione alla deportazione nei campi di sterminio e nei lager degli ebrei, degli oppositori politici, dei militari che rifiutavano di servire la Repubblica Sociale Italiana.

A chiudere la serie degli interventi è stato quello del sindaco Stefano Lo Russo, il quale ha rievocato come i totalitarismi della prima metà del Novecento avessero inferto una sanguinosa battuta d’arresto allo sviluppo di una civiltà di progresso, pace, giustizia sociale, democrazia. Ricordare i milioni di vittime innocenti, ebrei ma anche rom e sinti, omosessuali, oppositori politici, disabili, è un dovere, così come occorre non perdere di vista il fatto che il germe dell’odio e della sopraffazione va contrastato con la cultura del rispetto e della diversità. Anche la memoria, ha concluso il sindaco invitando ad educare alla tolleranza e alla pace, è un fondamento della nostra Repubblica, basata sui principi di uguaglianza, libertà, rispetto dei diritti universali della persona.

Aperto l’Anno giudiziario a Torino

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Inaugurazione dell’Anno giudiziario questa mattina al Palagiustizia di Torino. Edoardo Barelli Innocenti, presidente della Corte di Appello del Piemonte, ha parlato di “luci e ombre” a proposito delle recenti riforme:  “ci si aspettava velocizzazione e semplificazione. Se non si attenua il flusso dei procedimenti in entrata, in primo e  in secondo grado, o non si forniscono efficaci strumenti nel settore civile ma soprattutto in quello penale, non potrà migliorare sensibilmente la situazione”.

 

Scoperta droga in carcere

Riceviamo dal Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE e pubblichiamo

Prosegue incessante l’attività del personale appartenente al Corpo di Polizia Penitenziaria in servizio nelle carceri del Piemonte nelle attività di controllo finalizzate al rinvenimento di sostanze stupefacenti nelle strutture detentive regionali. Ed è nella casa circondariale di Vercelli che si è registrato un nuovo rinvenimento e sequestro di droga. Mario Corvino, vice segretario regionale per il Piemonte del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, evidenzia che “gli uomini della Polizia Penitenziaria hanno attentamente ispezionato, come di consueto, il perimetro interno e quello esterno del carcere rinvenendo involucri contenenti droga. Questo ha ovviamente imposto il controllo delle aree adiacenti alla zona, che ha però dato esito negativo. E’ dunque grazie allo scrupolo, all’attenzione ed alla professionalità dei Baschi Azzurri in servizio a Vercelli che si è stroncata la circolazione illegale di droga tra le sbarre, salvaguardando e garantendo la sicurezza interna dell’istituto. Il SAPPE rimarca una volta di più che senza un immediato intervento dell’amministrazione in termini di strumenti operativi di contrasto all’uso di telefonini e di droga sarà sempre più difficile garantire la legalità e la sicurezza all’interno dei penitenziari italiani”.

Plauso agli uomini del Reparto di Polizia Penitenziaria di Vercelli arriva anche da Donato Capece, segretario generale del SAPPE, che torna a sottolineare come il rinvenimento sia avvenuto grazie all’attenzione, allo scrupolo e alla professionalità di Personale di Polizia. Questo deve far comprendere una volta di più come le attività di intelligence e di controllo del carcere da parte della Polizia Penitenziaria divengono fondamentali. Ogni giorno la Polizia Penitenziaria porta avanti una battaglia silenziosa per evitare che dentro le carceri italiane si diffonda l’illecita introduzione ed il possesso di telefoni cellulari nonché lo spaccio sempre più capillare e drammatico, stante anche l’alto numero di tossicodipendenti tra i detenuti, di sostanze stupefacenti. Auspico che l’Amministrazione penitenziaria promuova ed intensifichi momenti di formazione ed aggiornamento professionale per il personale di Polizia Penitenziaria di tutta la Regione, in particolare sui temi – come quelli del contrasto all’introduzione di droga e telefonini cellulari in carcere – maggiormente utili alla quotidianità operativa dei Baschi Azzurri.”

Per questo, il leader del primo Sindacato della Polizia torna a sollecitare un intervento dei vertici dell’Amministrazione Penitenziaria.

Un tè con Cavour

Caro direttore,

dopo aver sperimentato la “merenda sinoira” come un luogo per tornare a parlare di Torino e del Piemonte ora, da un’idea nata parlando con alcune amiche, ci troviamo a parlare di Torino in uno dei luoghi frequentati da Cavour, il più grande politico torinese e italiano, il Caffè Querio 1858. Il locale vide l’apertura di via Cernaia verso la nuova Stazione di Porta Susa dove appunto, nel 1858 arrivo’ la ferrovia Torino-Milano che unì l‘Italia e le diede le gambe per camminare e crescere, con le ferrovie, con la politica industriale, con la politica agricola, con la politica marittima e con la apertura alla Europa che si stava industrializzando.

Mino Giachino