CRONACA- Pagina 511

A Milano menzione d’onore per il decennale de “il Torinese”

Al nostro giornale, “il Torinese”, è stata assegnata ieri a Milano una delle menzioni d’onore  della VII Edizione del premio internazionale di giornalismo e comunicazione “La Rosa d’Oro”, promosso dall’Associazione Internazionale Regina Elena Odv.

La cerimonia si è svolta nella sala “Falcone e Borsellino” del Municipio 1, in corso Garibaldi nel capoluogo lombardo. E’ intervenuto il presidente Mattia Abdu Ismahil.

Il Premio, che ha le finalità di incentivare la corretta informazione e il riconoscimento dell’impegno professionale di giornalisti e comunicatori è stato conferito quest’anno ai seguenti giornalisti:

1 classificato: Colonnello Giuseppe Cacciaguerra (direttore di Rivista Militare)
2 classificato: Ludovico Fontana (giornalista RAI)
3 classificato: Timothy Dissegna (direttore de Il Goriziano).
Poiché l’Associazione Internazionale Regina Elena Odv è ispirata dal principio della carità – come ricordato dal suo motto “SERVIRE”- i riconoscimenti non sono in denaro ma in diplomi e targhe
 che sono stati consegnati dal Presidente nazionale del sodalizio, Ilario Bortolan e da Biagio Liotti, delegato  per i Rapporti Istituzionali e la Comunicazione.
Le Menzioni Speciali sono state conferite, oltre al “Torinese”, a:
– ⁠Rivista di Cavalleria
– ⁠Rivista L’Alpino
– ⁠Museo del Tesoro di San Gennaro
-Comune di Buttigliera Alta (TO)
– ⁠dott. Daniele Bartocci
– ⁠Associazione Nazionale ex Internati (ANEI) sezione di Treviso

 

Creata in Francia il 28 novembre 1985,  presente con propri volontari, iscritti e delegati, in 56 Stati, l’Association Internationale Reine Hélène (AIRH) riunisce persone di ogni estrazione sociale per attività di carattere spirituale, caritatevole e culturale.

L’Associazione s’ispira all’esempio di Elena del Montenegro, che ricevette la Rosa d’oro della Cristianità da Papa Pio XI e passò alla storia anche come “Regina della Carità” e il cui motto è “SERVIRE”.

L’AIRH è d’ispirazione cristiana, ma dialoga con le altre confessioni religiose. Essa è apolitica e apartitica e le sue spese di amministrazione e di gestione sono inferiori allo 0,5 per cento del valore dei beni distribuiti.

La menzione è stata ritirata dal nostro direttore Cristiano Bussola che, nel suo saluto, l’ha voluta dedicare a tutta la redazione e ai lettori del giornale.

Nuove tensioni nelle carceri: detenuto sale sul tetto

Singolare protesta ieri pomeriggio, presso la Casa circondariale di Cuneo, di un detenuto nordafricano che ha attuato una manifestazione di protesta salendo sul tetto delle mura del campo sportivo del penitenziario.

Come spiega Ramona Celestino, segretario del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, “l’uomo stava svolgendo attività sportiva in palestra e si è improvvisamente arrampicato fino ad arrivare sul muro sovrastante il campo sportivo. Subito se ne è accorto l’Agente di Polizia Penitenziaria, di sorveglianza da solo per l’immissione dei detenuti nei due campi e nella palestra, s n’è subito accorto, dando l’allarme. Dopo una lunga mediazione, la situazione si è fortunatamente risolta: il detenuto in questione è sceso dal tetto, grazie all’interlocuzione con la Polizia Penitenziaria presente”. Vicente Santilli, segretario nazionale per il Piemonte del SAPPE, evidenzia “la grande professionalità e le capacità operative dimostrate dal collega e da tutti gli altri poliziotti penitenziari intervenuti”. 

“Si sono vissuti momenti di grande tensione, ma sono stati gestiti al meglio dal Personale in servizio di Polizia Penitenziaria”, evidenzia il Segretario Generale Donato Capece, il quale evidenzia come la protesta del detenuto salito sul tetto del carcere di Cuneo è “sintomatica del fatto che le tensioni e le criticità nel sistema dell’esecuzione della pena in Italia restano costanti, a tutto danno dello stress correlato delle donne e degli uomini del Corpo”. Per il leader nazionale del SAPPE, che esprime solidarietà e vicinanza ai poliziotti di CUNEO, servono “interventi urgenti e strutturali che restituiscano la giusta legalità al circuito penitenziario intervenendo in primis sul regime custodiale aperto. Servono poliziotti e regole d’ingaggio chiare, tecnologia e formazione per chi sta in prima linea nelle Sezioni, strumenti di difesa e contrasto delle violenze”. Il riferimento del leader nazionale del SAPPE è alla necessità di “prevedere l’espulsione dei detenuti stranieri, un terzo degli attuali presenti in Italia, per fare scontare loro, nelle loro carceri, le pene e la riapertura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari dove mettere i detenuti con problemi psichiatrici, sempre più numerosi, oggi presenti nel circuito detentivo ordinario”. E torna anche a sollecitare, per la Polizia Penitenziaria, “la dotazione del taser, che potrebbe essere lo strumento utile per eccellenza in chiave anti aggressione (anche perché di ogni detenuto è possibile sapere le condizioni fisiche e mediche prima di poter usare la pistola ad impulsi elettrici)”.

Donazione di organi come gesto d’amore

 

“Lo sport dopo un trapianto come paradigma della rinascita” è il tema dell’incontro che si è svolto ieri nella sala delle Colonne di Palazzo Civico. Organizzato dalla Fondazione DOT – Donazione Organi e Trapianti -, con il Patrocinio della Città di Torino, per celebrare la Giornata Nazionale Donazione e Trapianto che quest’anno ricorre domenica 14 aprile.

L’evento, mirato a sensibilizzare alla cultura del dono, ha ospitato oltre ai professionisti del settore donazione e trapianto, atleti di diverse età, impegnati in discipline differenti, ma accomunati dal fatto di aver ricevuto un trapianto. A condividere le loro storie sono stati Paolo Manera e Marco Borgogno, veterani dello sci in gara ai World Transplant Winter Games di Bormio conclusi l’8 marzo, ed Emanuele Fiore, giovane promessa del basket torinese.

La donazione degli organi consente nuova vita e speranza a chi ne ha disperatamente bisogno.

Il Piemonte nel 2023 ha visto un aumento del 30%, rispetto al 2022, nel numero di trapianti eseguiti: ben 536, a cui si aggiungono 1.376 trapianti di tessuti. In particolare, sono stati effettuati 292 trapianti di reni, 176 trapianti di fegato, 29 trapianti di cuore, 22 trapianti di polmone, un trapianto di pancreas e 15 trapianti combinati.

Il numero di donatori è cresciuto del 36% rispetto all’anno precedente, con 179 persone generose, pari a oltre 41 donatori ogni milione di persone.

Questo trend positivo è in linea con i valori di crescita nazionali: nel 2023, secondo il report preliminare della Rete Nazionale Trapianti rilasciato a gennaio 2024, i donatori sono stati 3.082, +15,8% rispetto al 2022, corrispondenti a 28,2 per milione di persone.

In apertura dell’incontro il sindaco di Torino Stefano Lo Russo ha sottolineato che “l’impatto positivo che storie come quelle degli atleti presenti a questo evento possano avere nel sensibilizzare le persone sul tema del trapianto e della donazione degli organi. La Città di Torino – ha ricordato- permette, all’atto della richiesta di emissione della carta d’identità elettronica, di esprimere il proprio consenso alla donazione degli organi. Un’opportunità che come amministrazione intendiamo far conoscere sempre di più per rendere i cittadini informati e consapevoli su un argomento così importante”.

Nella notte tra il 13 e il 14 aprile, per sensibilizzare tutti i cittadini verso la donazione, la Mole Antonelliana sarà illuminata di rosso con l’immagine di un cuore impacchettato.

TORINO CLICK

Sindaco di Cesana  interviene su impianti di risalita Claviere

CESANA TORINESE – In questi giorni nel Comprensorio sciistico della Via Lattea tiene banco la notizia comparsa sul settimanale “L’Eco del Chisone” in cui una raccolta firme on line chiede che la gestione dell’area sciistica di Claviere possa passare al Monginevro. Una raccolta firme promossa dal gruppo Facebook “Per amore di Claviere” che ha visto la sottoscrizione da parte di 400 aderenti.

All’articolo ha fatto seguito un comunicato stampa della Sindaca di Claviere Simona Radogna in cui l’amministrazione comunale di Claviere si dissocia da quanto affermato dai firmatari.

Il Sindaco di Cesana Torinese Roberto Vaglio vuole intervenire nel dibattito sottolineando: “In merito alla raccolta firme lanciata a Claviere sulla gestione impianti vorrei semplicemente sottolineare che praticamente tutti gli impianti così detti di Claviere in effetti sono di Cesana Torinese. Quindi comprendo il sindaco di Claviere che si dissocia per assenza di competenza”.

Difesa, Rauti a Torino visita la Scuola d’Applicazione dell’Esercito

Il Sottosegretario alla Difesa, Senatrice Isabella Rauti, ha visitato oggi il Comando per la Formazione e Scuola d’Applicazione di Torino, lo storico Istituto di formazione base e avanzata degli Ufficiali dell’Esercito.

Il Sottosegretario – che ha la delega per la formazione delle Forze Armate – ha incontrato i frequentatori dei Corsi e nel suo saluto agli Ufficiali della Scuola ha sottolineato che “la formazione riveste un ruolo strategico e deve fornire alle nuove generazioni gli strumenti per interpretare ed affrontare minacce sempre più ibride e sofisticate. La formazione rappresenta per la Difesa un dominio strategico perché si misura con le sfide geopolitiche e con quelle tecnologiche più innovative, dalla dimensione digitale al dominio cibernetico e spaziale; dall’intelligenza artificiale ai droni”.

“L’obiettivo complessivo è un’alta formazione multidisciplinare, in chiave interforze; aperta a novità e modernità ma consapevole delle sue radici e dei valori fondamentali dell’identità nazionale”, ha proseguito Rauti.

Il Sottosegretario, che alla Scuola di Torino ha frequentato il Corso per gli Ufficiali della Riserva Selezionata, prima di incontrare i frequentatori ha inaugurato la sala ricreativa “Il Covo del Tenente” e visitato la mostra fotografica “Mogadiscio-Somalia-Check Point Pasta, 2 Luglio 1993”, che ricorda la missione “Restore Hope” e la tragica battaglia “del pastificio”, in cui rimasero feriti 31 soldati italiani e persero la vita Andrea Millevoi, Stefano Paolicchi e Pasquale Baccaro, decorati con Medaglia d’oro al Valor Militare alla memoria.

Vecchie cabine telefoniche scassinate

Il lettore Luigi Gagliano ci invia la foto che pubblichiamo  e ci scrive: “Le ormai vecchie cabine telefoniche non ancora eliminate, sono aggetto di assalto alle poche monete rimaste da parte di ignoti malviventi muniti di flex a batteria. Sicuramente all’alba di oggi è stata presa di mira e saccheggiata la cabina relefonica ubicata in corso Tunisi angolo via Galluppi. L’autore del gesto dopo aver saccheggiato la cassetta contenente le monete si è portato via il lucchetto in ottone (per rivenderne il metallo). Da qui é ipotizzabile chi possa essere stato l’autore”.

Auto finisce fuori strada, uomo e i suoi due figli in ospedale

Un uomo con i suoi due figli sono stati trasportati in ospedale per accertamenti dopo un incidente stradale avvenuto a Valdengo nel Biellese. I tre sono registrati in codice verde.

Il conducente avrebbe perso il controllo dell’auto  a causa del fondo stradale umido per la pioggia ed è finito fuori strada. I Carabinieri e i sanitari del 118 sono giungiti sul posto per la prima assistenza ai feriti.

 

Sciopero: garantiti i servizi Amiat

Saranno garantiti i servizi essenziali e saranno assicurate le prestazioni indispensabili
a tutela della sicurezza
5 Aprile 2024 – Nella giornata di Giovedí 11 Aprile, in occasione dello sciopero generale
di 4 ore indetto dalle segreterie nazionali di alcune delle principali organizzazioni
sindacali dei lavoratori di tutti i settori pubblici e privati, i servizi legati alla raccolta
rifiuti e ai Centri di Raccolta potrebbero subire sospensioni o riduzioni. Per gli altri
servizi potrebbero verificarsi rallentamenti ai Call Center e agli sportelli clienti.
Nelle ore di sciopero saranno comunque garantiti i servizi essenziali e saranno
assicurate le prestazioni indispensabili a tutela della sicurezza, nel rispetto degli accordi
applicativi della Legge 146/90, così come modificata dalla Legge n. 83/2000 e
successive deliberazioni della Commissione di Garanzia che regolamentano l’esercizio
del diritto di sciopero.
Le attività riprenderanno regolarmente al termine delle 4 ore di sciopero con l’adozione
di tutte le misure organizzative necessarie a ripristinare la regolarità dei servizi

Panificatori della Provincia di Torino, nuova sede

 Il Presidente della Regione Alberto Cirio, domenica 7 aprile, ha tagliato ufficialmente il nastro della nuova sede dell’Associazione Artigiana Panificatori di Torino e Provincia.

Molte le autorità presenti per l’occasione, il Sindaco di Collegno Francesco Casciano, gli Assessori Andrea Tronzano, Fabrizio Ricca e Maurizio Marrone, il Consigliere Regionale Paolo Ruzzola, l’on. Daniela Ruffino, l’on. Concetta Zurzolo, il Presidente della Federazione Italiana Panificatori Giancarlo Ceccolini, i presidenti delle Associazioni provinciali di Taranto e Salerno e i Presidenti delle associazioni provinciali del Piemonte di Cuneo, Alessandria, Biella e Vercelli.

Tanti i gli interventi delle autorità, confermando che tutte le autorità presenti hanno espresso apprezzamento per il lavoro dell’Associazione e dei panificatori associati che ogni giorno portano sulle tavole dei piemontesi prodotti di eccellenza.

Il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio ha ribadito l’importanza di valorizzare il Pane prodotto artigianalmente “il pane fresco” a differenza del “pane caldo” che è frutto di processi industriali. Ha inoltre sottolineato che fare il panificatore è un mestiere duro, difficile, che comporta una vera e propria scelta di vita per sé e per la propria famiglia e può essere portato avanti solo se fatto con grande passione.

L’Assessore Andrea Tronzano, nel ricordare ai presenti una riunione fatta qualche tempo fa proprio nella sede di Collegno appena aperta, ha espresso orgoglio perché la Regione Piemonte ha inserito l’attività di panificazione nelle Academy di formazione per assicurare un profilo di alto livello ai panificatori e ha sottolineato l’importanza di dare nuova “vita mediatica” ai mestieri più tradizionali e ad alto contenuto di manualità.

Il sindaco di Collegno ha dato il benvenuto ad una nuova attività sul suolo cittadino, facendo notare che è logisticamente posizionata vicino alla “rotonda di Marte”, dando la prospettiva di portare il pane su Marte. Chissà che non sia di buon auspicio, come monito per “sognare in grande” per tutti i panificatori dell’Associazione.

Il Presidente della Federazione Nazionale Panificatori, ha lanciato un monito importante ai politici presenti perché rimanga alta l’attenzione alla tutela del pane artigianale prodotto quotidianamente nei laboratori dei panificatori e perché è necessario difendere una categoria sotto costante attacco da parte dell’industria.

Il Presidente dell’Associazione Artigiana Panificatori della Provincia di Torino, Franco Carlo Mattiazzo, ha commentato così la giornata «Ho fortemente voluto questa nuova sede per dare slancio alle attività dell’Associazione e per creare un laboratorio di formazione a disposizione dei nostri soci e degli enti per la crescita e la sempre maggior professionalizzazione della categoria. Il successo di questa giornata – prosegue Mattiazzo – conferma che siamo sulla strada giusta, e assicuro che io e i miei collaboratori continueremo a lavorare per garantire da un lato ai panificatori uno sviluppo futuro e dall’altro ai consumatori un prodotto di alta qualità»

Il pane fresco, lavorato con cura e con dedizione può anche diventare occasione per crescere professionalmente, superando i confini del “pastino” per diventare elemento di innovazione e attrattiva per i giovani, accompagnando il rito dell’aperitivo, come ha testimoniato la presenza di un socio dell’Associazione che ha offerto da bere ai presenti, come fa ogni giorno presso i suoi punti vendita che hanno assunto un’impronta giovane e all’avanguardia.

Infine grande emozione ha accompagnato il secondo taglio del nastro della giornata, quello di apertura della Sala Consiglio dedicata a Giuseppe Boccardo, storico Presidente dell’Associazione e Maestro Panificatore che per molti anni ha guidato i soci verso gli attuali traguardi. Erano presenti, commossi, i membri della famiglia.

Perché in fondo, come è stato sottolineato durante la giornata, un panificatore non ha concorrenti ma “colleghi” e le figure guida diventano per tutti parte della famiglia.