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Non autosufficienza, le associazioni e l’accordo sul piano regionale

«SENZA LA SANITÀ, IMPOSSIBILE IL NOSTRO ACCORDO SUL PIANO REGIONALE»

Dopo un mese di Tavoli tecnici per la redazione del Piano regionale sulla non autosufficienza,
è ancora fuori dall’accordo di programma la parte di competenza delle Asl.

Rinviato l’incontro che avrebbe dovuto svolgersi ieri con i tecnici regionali. Le associazioni
sono insoddisfatte del confronto politico: «Alle istanze avanzate non è seguito riscontro da
parte degli interlocutori politici. Chiediamo una svolta».

Le organizzazioni Anffas Piemonte, Fish Piemonte, Alzheimer Piemonte, Fondazione
promozione sociale, che partecipano ai Tavoli tecnico e politico per la scrittura del Piano
regionale non autosufficienza 2022-2024, esprimono serissima preoccupazione per il
mancato inserimento – nelle bozze circolate finora – delle garanzie sanitarie della presa in
carico delle persone con disabilità e dei malati non autosufficienti.

Com’è noto le prestazioni socio-sanitarie per le persone con grave e gravissima disabilità ed
i malati non autosufficienti prevedono, per legge, la competenza e quota economica di
copertura dei servizi a carico delle Aziende sanitarie. Ne sono esempio emblematico i servizi
residenziali o i Centri diurni per le persone con disabilità (70% a carico della sanità, 30%
utente/Comune) e la residenzialità per i malati non autosufficienti (50% sanità/50%
utente/Comune).

Per quanto riguarda la domiciliarità, la copertura dell’Azienda sanitaria riguarda gli interventi
professionali (medico, infermiere…), ma diverse esperienze regionali che fanno riferimento
a delibere e normative tutt’ora in vigore, hanno coperto una consistente porzione di
fabbisogno di tutela della salute degli utenti non autosufficienti con risorse socioassistenziali utilizzate di fatto come sanitarie (è il caso degli Extra-Lea torinesi che
garantiscono una migliore presa in carico, che andrebbe estesa al resto della Regione con
riconoscimento sanitario di parte delle attività di assistenza tutelare alla persona).

Il riparto delle risorse del Piano regionale per la non autosufficienza – pur disciplinando solo
risorse del comparto socio-assistenziale – deve tenere in opportuno conto e prevedere nei
documenti in preparazione da parte dalla Regione la competenza e la consistenza economica
dell’intervento sanitario, in modo da includerlo nello «Schema di Accordo di programma»
che ogni Direttore generale dell’Asl firmerà insieme al Direttore dell’Ambito territoriale
sociale corrispondente.

Ieri avrebbe dovuto svolgersi una nuova riunione del Tavolo tecnico, che non ha avuto luogo
poiché i funzionari regionali hanno annunciato di essere impegnati sul tema della redazione
del Piano con l’Assessore regionale alle Politiche sociali, Maurizio Marrone. Questo dimostra
che manca, anche nel confronto interno alla Regione, la parte sanitaria e la presenza
dell’Assessore Luigi Icardi e delle Aziende sanitarie locali.

Le organizzazioni che firmano questo comunicato concordano nell’affermare che, nell’ottica
della co-progettazione e co-programmazione,se il Piano regionale per la non autosufficienza
non prevederà la competenza degli interventi e il relativo budget a carico della Sanità, esse
si vedranno costrette a manifestare pubblicamente il proprio dissenso (fino in sede
nazionale), non accettando che nella delibera o negli atti di approvazione del Piano venga
inserito qualsivoglia riferimento ad un esito positivo della consultazione delle associazioni
degli utenti.

Giuliano Maggiora – Presidente Associazione Alzheimer Piemonte
Giancarlo D’Errico – Presidente Anffas Piemonte
Pericle Farris – Presidente Fish Piemonte
Maria Grazia Breda – Presidente Fondazione promozione sociale

Un hub logistico per la Salute

Si chiama LOSA 2 ed è il progetto di HUB LOgistico della SAlute per l’insediamento in Piemonte di una piattaforma logistica dedicata al “mercato della salute” e alla crescita del settore Life Sciences. Presentato  alla Camera di Commercio di Torino, è il risultato dello Studio di Prefattibilità realizzato dal Consorzio Insediamenti Produttivi, in collaborazione con Confindustria Piemonte, Bioindustry Park Silvano Fumero Società Benefit, IRES – Istituto Ricerche Socio Economiche del Piemonte, Sertec Engineering Consulting e con il contributo della Camera di commercio di Torino.

Il progetto, lanciato in un primo incontro svoltosi nel marzo 2022, è nato con l’obiettivo di mettere a sistema un modello logistico distributivo basato sulla concentrazione degli attuali magazzini in ambito farmaceutico e il loro potenziamento attraverso un unico hub logistico a livello regionale, interregionale e potenzialmente transfrontraliero, in una logica di efficientamento e gestione centralizzata già utilizzata efficacemente in altri settori.

Questo hub logistico prevede spazi per il settore industriale farmaceutico, per la sanità pubblica e privata, ma anche un’area sempre a disposizione per le emergenze sanitarie, Tutto ciò per valorizzare al meglio il settore Life science e la rilevante crescita che il Piemonte sta registrando negli ultimi anni.

 

Presentate tre ipotesi progettuali, tutte ubicate nel territorio metropolitano di Torino, di cui una in area greenfield e due in siti dismessi brownfield, con l’obiettivo di limitare il consumo di suolo e di tutelare e favorire il recupero e la rigenerazione urbana.

La presentazione dello studio “LOSA 2 Hub LOgistico della Salute Digital edition” segna il passaggio alla fase operativa del progetto con l’individuazione delle modalità per proseguire nell’attività attraverso l’affiancamento al gruppo di lavoro iniziale di una task force, composta da rappresentanti di imprese pubbliche e private del settore, esperti di logistica e sviluppatori, per dare concretezza e massima funzionalità al sito.

Sono intervenuti Alberta Pasquero, Vice Presidente Commissione Sanità e Scienza della Vita di Confindustria Piemonte, Michele Rosboch, Presidente Istituto di Ricerca Economico-Sociale (IRES) della Regione Piemonte, Guido Bolatto, Segretario Generale Camera di commercio industria artigianato e agricoltura di Torino, Margherita Destudio, di Confindustria Piemonte – Sviluppo Territoriale e Internazionalizzazione, Domenico Gabriele, Marco di Perna, Francesco Guglielmi di Sertec Engineering Consulting.

 

Secondo Guido Bolatto, Segretario Generale della Camera di commercio di Torino, ente che ha promosso la ricerca: “L’interessante studio presentato oggi conferma che stiamo lavorando nella direzione giusta, dal momento che il nostro territorio possiede già tutte le caratteristiche necessarie (infrastrutture, competenze, aree utilizzabili) per intercettare investimenti e posizionare con successo un hub logistico moderno e competitivo dedicato all’ampio comparto delle Life Sciences“.

Lo studio condotto da Ires, in collaborazione con le altre realtà del gruppo di lavoro, evidenzia come il Piemonte, e in particolare il territorio metropolitano torinese, sia  il luogo più idoneo ad ospitare un hub logistico della salute con un bacino di riferimento interregionale (di fornitori e clienti) – dichiara Angelo Robotto, direttore Ires Piemonte – Questo grazie alla presenza di un solido e radicato «ecosistema» dedicato al settore Life Sciences; alle prospettive di sviluppo infrastrutturale; alla la disponibilità di aree e immobili industriali a costi inferiori rispetto ad altre aree del Nord Italia;  alla disponibilità e qualità di competenze innovative».

«La logistica, nel periodo post-pandemico– aggiunge Michele Rosboch, Presidente Ires Piemonte – si sta sempre più verticalizzando; processo per cui emergono le potenzialità di una piattaforma logistica dedicata alle Life Sciences in Piemonte, che consentirebbe un aumento di competitività a tale settore». Per Ires l’indagine è stata condotta dalla ricercatrice Cristina Bargero.

«Il settore delle Life Sciences è in rapida evoluzione e l’ambito logistico si sta rivelando sempre più cruciale per competere a livello globale: nasce da questa convinzione Losa 2. Ringrazio i molti soggetti pubblici e privati che hanno partecipato allo sviluppo del progetto e a quest’incontro. Nasce oggi un nuovo e più ampio gruppo di lavoro che potrà portare a compimento questo progetto e renderlo cantierabile» conclude la Vicepresidente Commissione Sanità e Scienza della Vita di Confindustria Piemonte.

Albero cade addosso a un operaio e lo uccide

Un operaio cinquantenne è rimasto ucciso per la caduta di un albero che lo ha investito. È accaduto ieri  a Revigliasco d’Asti. Si tratterebbe di un incidente sul lavoro. L’uomo è morto sul colpo, schiacciato dalla pianta  che stava abbattendo. Da verificare la dinamica dei fatti per accertare se la caduta dell’albero sia  dovuta a un’errata manovra dell’operaio o al forte vento.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Permessi ZTL: dal 20 marzo richieste online

Al via la nuova procedura per la richiesta dei permessi ZTL. Da lunedì 20 marzo 2023 le domande per richiedere l’ accesso alla Zona a Traffico Limitato dovranno essere presentate online utilizzando la nuova piattaforma ZTL.

Non saranno più disponibili i moduli finora utilizzati presenti sulla pagina dedicata della Città di Torino perché non sarà più valida la procedura tramite invio alla casella di posta elettronica.

Per utilizzare il nuovo servizio basterà collegarsi al sito della Città di Torino e da qui al portale Torino Facile – Permessi ZTL. Dopo essersi autenticati tramite Spid, il Sistema pubblico di identità digitale, sarà possibile prendere visione delle modalità per la presentazione delle istanze e dei vari tipi di permessi –  Blu-A; Blu-B; Cantiere, Veicoli pesanti (VEP), Verde, Borgo Dora – gestiti e rilasciati dalla Città.

Il rilascio dei permessi prevede una fase istruttoria con le necessarie verifiche da parte degli uffici: per questo è sempre consigliabile presentare la domanda per tempo.

Rimane per il momento invariato l’iter per la richiesta dei permessi CUDE, per residenti a Torino con capacità deambulatoria sensibilmente ridotta, ciechi assoluti e altre patologie individuate dall’ASL di competenza. Tutte le informazioni sulla procedura sono reperibili sul sito della Città all’indirizzo Torino Facile – Permessi CUDE e sul sito della Città nella sezione Trasporti e Viabilità – Mobilità per i disabili.

Di nuovo le baby gang: picchiano ragazzo e lo fanno svenire

Una nuova rapina da parte di una baby gang a Torino. Questa volta è avvenuta in via Nigra, nel a Borgo Vittoria, dove un ragazzo di 20 anni è stato  aggredito con violenza. Alcuni giovani lo hanno circondato e preso a pugni sul volto, fino a farlo svenire. Gli hanno rubato 170 euro e sono fuggiti. Quando si è ripreso, il malcapitato ha chiamato i carabinieri.  Poi è stato trasportato all’ospedale San Giovanni Bosco. I carabinieri della stazione Barriera Milano sono riusciti a identificate  due degli aggressori, un 19enne e un 17enne senza fissa dimora.

Badante infedele preleva mille euro dal conto dell’anziana assistita

È stata denunciata dai carabinieri una donna di 48 anni residente nel Vercellese. Dopo accertamenti  e indagini a seguito della querela presentata da una pensionata di 86 anni residente a Candelo i militari hanno denunciato la badante italiana, ritenuta responsabile di furto aggravato in abitazione ed indebito utilizzo di carta di credito, con la quale sono stati prelevati 1000 euro dal conto dell’anziana.
NOTIZIE DAL PIEMONTE

Forte vento a Torino Chiamate ai Vigili del fuoco

Sono già pervenute diverse segnalazioni ai vigili del fuoco da parte di cittadini per il forte vento che dalla tarda mattinata di oggi soffia su Torino. Chiusi tutti gli ombrelloni dei dehors in centro città, mentre pezzi  di cartone, bottiglie di plastica e anche le sedie più leggere dei bar “svolazzavano” per strade e piazze. Particolare attenzione deve essere prestata per eventuali rami pericolanti. C’è da sperare che le folate di vento ripuliscano l’aria dallo smog.

In questa foto un alberello sradicato in via Nizza

Senza fissa dimora cucinano nella cantina di un palazzo: intossicati

Ieri due senza fissa dimora  sono rimasti intossicati dopo essersi entrati nelle cantine di un edificio e aver cucinato accendendo un fuoco con i pochi mezzi a disposizione, in corso Molise a Torino.I condomini si sono accorti  del fumo che aveva invaso le scale. I due sono stati soccorsi e trasportati al Maria Vittoria con un’intossicazione causata dall’inalazione del fumo.

È morto il sedicenne colpito da malore in seggiovia

Non ce l’ha fatta  il ragazzino di 16 anni di Chieri colpito da un malore in seggiovia a Prali nei giorni scorsi. Era ricoverato in gravi condizioni alle  Molinette di Torino. Era stato soccorso  anche con il defibrillatore  e i carabinieri della compagnia di Pinerolo gli avevano praticato il massaggio cardiaco prima dell’arrivo dell’elisoccorso. I genitori hanno dato l’assenso per la donazione degli organi.

Utilitalia: da 7 a 19 i Comuni piemontesi al massimo livello di severità idrica

I numeri forniti dalla Federazione nel corso dell’Osservatorio Permanente sugli utilizzi idrici all’Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po. Altri 141 Comuni al livello 2 (severità media), 388 al livello 3 (severità bassa) e 1.922 al livello 4 (severità normale)

 

Ieri  nel corso dell’Osservatorio Permanente sugli utilizzi idrici all’Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po, Utilitalia (la Federazione delle imprese idriche, ambientali ed energetiche) ha reso noto che sono 19 i Comuni – segnalati dalle proprie associate – al massimo livello di severità idrica (criticità su parte significativa dell’abitato, riempimento serbatoio integrato con autobotti o atri interventi provvisori di somma urgenza), tutti concentrati in Piemonte: Armeno (NO), Cannero Riviera (VB), Piedimulera (VB), Pieve Vergonte (VB), San Bernardino Verbano (VB), Pettinengo (BI), Strona (BI), Valdilana Soprana (BI), Zumaglia (BI), Demonte (CN), Moiola (CN), Roccabruna (CN), Macra (CN), Isasca (CN), Venasca (CN), Brossasco (CN), Melle (CN), Peveragno (CN), Perlo (CN). Altri 141 Comuni sono al livello 2 (severità media – criticità limitate alle reti locali delle frazioni per abbassamento sorgenti o portate disponibili, riempimento serbatoi secondari integrato con autobotti o altri interventi provvisori di somma urgenza e/o interconnessioni) e 388 al livello 3 (severità bassa – livello di attenzione elevato con attingimenti anormalmente alti e possibili criticità a breve), mentre 1.922 Comuni si collocano al livello 4 (severità normale). Nell’ultima rilevazione del 9 febbraio scorso, i Comuni al livello di severità alta erano 7. Considerando le quantità di precipitazioni attese nelle prossime settimane, ha avvertito Utilitalia, il quadro della situazione rischia di peggiorare ulteriormente.