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Rinascente Torino torna con il progetto Beauty Bar per La Ricerca

In collaborazione con Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro Onlus

Da sinistra Andrea Bettarelli (Responsabile comunicazione e fundraising Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro Onlus), Gianmarco Sala (Direttore Fondazione Piemontese per la ricerca sul Cancro Onlus), Paolo Chiavarino (Assessore al Commercio di Torino), Donna Allegra Agnelli (Presidente della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul cancro Onlus), Silvano Garro (Sales & HR Director Rinascente), Attila Martinelli (Store Manager Rinascente Torino)

Rinascente, da oltre 150 anni, si afferma come presenza continua nei centri storici cittadini, contribuendo attivamente al benessere delle città in cui è presente. I department store sono luoghi dove “accadono cose”, dove l’anima dello shopping incontra quella dell’entertainment e dell’innovazione. La salvaguardia del territorio e le collaborazioni in ambito Corporate Social Responsibility sono per Rinascente un modo per essere, ogni giorno concretamente, “per la città, con la città e nella città” e per portare all’attenzione del grande pubblico tematiche importanti.

 

Beauty Bar per la Ricerca, inaugurato lo scorso anno a Torino e proseguito poi sulla collezione di negozi, è nato infatti dall’esigenza di raccontare e far vivere al pubblico uno shopping consapevole e concreto. Grazie agli importanti risultati ottenuti lo scorso anno, Rinascente decide di rilanciare il progetto anche nel 2023, con una massiva operazione corale sui 7 store coinvolti nel 2022: Milano, Monza, Torino, Firenze, Roma Tritone, Roma Fiume e Catania.

Dal 1 al 30 aprile, gli acquisti presso gli spazi Beauty Bar avranno ancora una volta un valore aggiunto: Rinascente donerà il 10% del ricavato del mese di aprile confermando il suo sostegno a enti locali profondamente radicati alle realtà del territorio come Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro a Torino, Fondazione Radioterapia Oncologica a Firenze e Roma, e Fondazione Humanitas per la Ricerca a Milano, Monza e Catania.

I nostri department store sono punti di riferimento, attori determinanti dei centri storici che si fondono con il tessuto cittadino da cui assorbono l’essenza e contribuiscono a valorizzarlo. Ogni Store è unico, profondamente legato al territorio in cui è inserito. Da qui la volontà di proseguire con orgoglio anche nel 2023 con il progetto di Beauty Bar per la Ricerca, continuando l’impegno a sostegno di Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro Onlus, FRO Onlus e Fondazione Humanitas per la Ricerca, e soprattutto dando un ulteriore boost all’operazione portando la donazione al 10% su tutti i nostri store. Il cuore dei nostri Beauty Bar sono brand indipendenti e dal contenuto valoriale altissimo dove ricerca, innovazione e anticipazione delle tendenze sono driver essenziali per un consumo di prodotti sempre più consapevole.” Pierluigi Cocchini, CEO Rinascente.

 

TORINO

Nell’ottica di portare all’attenzione del grande pubblico una tematica importante come quella della lotta al cancro, Rinascente rilancia nello store di Torino via Lagrange il progetto Beauty Bar per la Ricerca, proseguendo il sostegno alla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro e all’Istituto di Candiolo – IRCCS. Allegra Agnelli, Presidente Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro: “Finanziare la ricerca vuol dire fare un investimento per migliorare la qualità della vita delle persone, offrendo nuove speranze di cura per i pazienti di oggi e di domani. Ecco perché iniziative come quella di Rinascente, cui va il nostro grazie di cuore, sono molto importanti: consentono di supportare il lavoro quotidiano dei ricercatori e dei medici dell’Istituto di Candiolo. Quest’anno, in particolare, l’impegno di Rinascente al fianco della nostra Fondazione è ancora più significativo: il ricavato del Beauty Bar per la Ricerca ci consentirà di contribuire a finanziare una borsa di studio per una giovane ricercatrice. Investendo su una nuova generazione di scienziati vogliamo mettere merito ed eccellenza al servizio della lotta al cancro.”

Carcere, presentata la relazione della Garante

1338 detenuti a fronte di una capienza di 1042 posti. È il sovraffollamento la principale criticità della Casa Circondariale Lorusso e Cotugno, emersa  nel corso della presentazione della relazione annuale della Garante dei diritti delle persone private della libertà personale della Città di Torino, Monica Gallo. “Vorremmo che il numero diminuisse – ha spiegato- andando a incidere in una minore carcerazione preventiva e un maggior accesso alle misure alternative”.

 

E se un altro problema è quello dell’assistenza sanitaria ci sono buone notizie per quanto riguarda la formazione universitaria in carcere, in aumento, anche grazie all’attivazione di corsi online. Nell’anno accademico in corso sono 94 le iscrizioni, a fronte di 66 in quello precedente. In crescita anche i percorsi di formazione, anche con un nuovo corso sulla robotica, finanziato dalla Città.

Alla presentazione della relazione, insieme alla presidente del Consiglio Comunale Maria Grazia Grippo, sono intervenuti il Sindaco Stefano Lo Russo e l’assessora alla Sicurezza Gianna Pentenero.

“La nostra amministrazione – ha spiegato il Sindaco – ha prestato sin da subito particolare attenzione alla questione carceraria, che consideriamo componente importante della vita della città. Ci troviamo di fronte a quella che possiamo considerare un’emergenza, segno di una sofferenza radicata nel territorio: un circuito vizioso che, molto volte, impedisce di produrre benefici di reinserimento. Obiettivo che ci siamo dati nel nostro mandato è quello di migliorare questa situazione, e in questa direzione si muove il lavoro svolto insieme alla Garante”

“In questo anno di lavoro con la Garante – ha aggiunto l’assessora Pentenero- abbiamo cercato di rafforzare la rete di opportunità che vogliamo mettere insieme per tutto il sistema penitenziario. Non abbiamo la pretesa di risolvere tutti i problemi ma l’ambizione di fornire strumenti di sopporto a una realtà complessa e difficile e ad una dimensione che deve essere resa più umana e leggibile anche dalla nostra città e non solo attraverso i numeri presentati stamattina”.

A Torino l’11° Techno-Urology Meeting

(TUM), 13 e 14 aprile A.O.U. San Luigi Gonzaga – Orbassano, Torino

PER DUE GIORNI TORINO SEDE MONDIALE DELLE INNOVAZIONI TECNOLOGICHE IN CHIRURGIA UROLOGICA

 

I più celebri chirurghi urologi provenienti da tutto il mondo potranno condividere e sperimentare le innovazioni tecnologiche

in ambito clinico e di ricerca sviluppate dal team guidato dal Prof. Francesco Porpiglia dell’Università di Torino, Presidente dell’evento.

 

L’ evoluzione tecnologica in urologia, che fonda le sue radici nella chirurgia laparoscopica prima e robotica poi, ha subito un’ulteriore accelerazione negli ultimi anni grazie all’introduzione dei modelli virtuali in 3D degli organi e all’utilizzo dell’intelligenza artificiale per interventi chirurgici in realtà aumentata.

L’ultima frontiera è rappresentata dall’avvento del Metaverso, che verrà presentata in anteprima mondiale durante il meeting: per la prima volta infatti gli avatar digitali dei diversi specialisti dialogheranno in una stanza virtuale per confrontarsi su informazioni cliniche e modelli 3D dell’anatomia del paziente e pianificare interventi chirurgici in tempo reale

 

 La chirurgia guidata dalle immagini con l’utilizzo di nuovi modelli 3D degli organi del paziente – HA3D, Hyper Accuracy 3D Model – che offrono dettagli anatomici senza precedenti e consentono una pianificazione operatoria estremamente precisa. L’intelligenza artificiale applicata agli interventi chirurgici in cui il modello virtuale dell’organo viene sovrapposto automaticamente all’anatomia del paziente per ottenere immagini di realtà aumentata in grado di guidare il chirurgo durante le fasi più critiche dell’intervento e garantire così un minimo impatto sulla funzionalità dell’organo. L’utilizzo del metaverso in urologia, presentato in anteprima mondiale, grazie al quale realizzare una discussione collegiale tra chirurghi in un ambiente virtuale dove gli avatar digitali dei diversi specialisti riuniti possono condividere e confrontarsi su informazioni cliniche e indagini radiologiche del paziente, quali Tac o risonanza magnetica o immagini in 3D, e pianificare l’intervento in tempo reale.

Tutto questo e molto altro ancora verrà presentato il 13 e il 14 aprile 2023 presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria San Luigi Gonzaga di Orbassano (TO) in occasione dell’11th International Techno-Urology Meeting (TUM), l’appuntamento annuale diventato un punto di riferimento internazionale per l’aggiornamento scientifico sulle innovazioni tecnologiche in chirurgia urologica che richiama professionisti dai centri di eccellenza di tutto il mondo.

L’evento, realizzato grazie al supporto della Direzione Generale e di tutto lo staff del Prof. Francesco Porpiglia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria San Luigi Gonzaga in collaborazione con il Dipartimento di Oncologia – Scuola di Medicina dell’Università degli Studi di Torino e dell’Istituto di Candiolo IRCCS, è articolato in due giorni interamente dedicati alla live surgery: i più celebri urologi da ogni parte del mondo eseguiranno oltre venti interventi chirurgici con tecniche laparoscopiche o robot-assistite, in collegamento da remoto o all’interno delle sale operatorie dell’Ospedale di Orbassano e dell’ IRCCS di Candiolo.

Nelle dieci edizioni precedenti sono stati oltre 300 i professionisti partecipanti da più di 35 Paesi. Quest’anno hanno confermato la loro presenza tutti i big della specialità medica nel mondo, tra cui il Prof. Alex Mottrie, il Dott. Alberto Breda, il Dott. Renaud Bollens, il Prof. Peter Wiklund, il Prof. Evangelos Liatzikos che rappresenteranno i Paesi Europei; mentre una nutrita delegazione parteciperà dagli USA sia con interventi live sia broadcasteed: Dott. Ash Tewari, Prof. Jihad Kaouk, Prof. Edward Cherullo, Dott. Craig Rogers, Dott. James Porter, Prof. Ahmed Ghazi, Prof. Riccardo Autorino e Dott. Simone Crivellaro. Inoltre, si connetteranno dalla Cina esperti urologi dell’equipe del Prof. Bo Yang per mostrare le loro tecniche chirurgiche in casi clinici complessi. Infine, la realtà italiana sarà fortemente rappresentata con la partecipazione a interventi dal vivo dei Professori Carlo Terrone, Alessandro Antonelli, Andrea Minervini, Bernardo Rocco e Riccardo Schiavina e del Dott. Antonio Galfano.

“Il metaverso e le nuove modalità di visualizzazione e condivisione in ambienti totalmente virtuali permettono di abbattere le distanze e di poter condividere le esperienze tra i diversi specialisti. I pazienti stessi potranno trarre beneficio da questa nuova realtà, grazie alla possibilità di essere coinvolti in consulti multidisciplinari anche da luoghi distanti tra loro. Grandi potenzialità sono da riconoscere anche nell’ambito della didattica, a partire dagli studenti di medicina che potranno fruire di una nuova modalità di studio dell’anatomia umana sempre più precisa, ricca di dettagli e interattiva; fino ai futuri giovani chirurghi che potranno compiere interventi simulati nel mondo virtuale prima di mettere le mani su un paziente reale. Il metaverso e molte altre tecnologie sono in continua fase di sviluppo nelle sale operatorie del Dipartimento di Oncologia nelle sedi del San Luigi Gonzaga e dell’Istituto di Candiolo per contribuire a migliorare la chirurgia mini-invasiva e trasformarla in una chirurgia di precisione sempre più avanzata e al contempo sempre più sicura”.        

Francesco Porpiglia, Presidente dell’11th International Techno-Urology Meeting

Prof. Ordinario di Urologia presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Torino

e Direttore della Divisione di Urologia all’Ospedale San Luigi Gonzaga di Orbassano

 

 

L’innovazione tecnologica in urologia: gli studi dello staff del Prof. Porpiglia dell’Università di Torino, eccellenza riconosciuta a livello internazionale

 

Tutte le innovazioni tecnologiche che verranno presentate durante l’11th International Techno-Urology Meeting sono frutto del lavoro di ricerca maturato all’interno del Dipartimento di Oncologia e in collaborazione con l’Azienda Ospedaliera Universitaria San Luigi Gonzaga e l’Istituto IRCCS Candiolo, che con le loro strutture all’avanguardia e le loro risorse hanno dato la possibilità di svilupparle e implementarle.

 

L’esperienza maturata nell’ambito della chirurgia guidata dalle immagini virtuali del gruppo di ricerca diretto dal Prof. Francesco Porpiglia, Professore Ordinario di Urologia presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Torino, ha infatti inizio ufficialmente quattro anni fa con la presentazione dei primi modelli virtuali durante la 6° edizione del Techno-Urology Meeting, ma già nel 2017 questa innovazione – costituita dall’utilizzo dei modelli virtuali 3D in un corso di chirurgia oncologica renale – ha portato il gruppo di ricerca alla pubblicazione dei risultati preliminari su European Urology, la più prestigiosa rivista internazionale in ambito urologico. Anche l’esperienza sviluppata nel campo della realtà aumentata, iniziata nel 2018 e tutt’ora in corso, ha fatto scaturire numerose pubblicazioni sia sulla stessa rivista scientifica che su molte altre, confermando il grande interesse della comunità scientifica urologica per questo tipo di tecnologia. Così per oltre dieci volte i lavori prodotti e presentati in occasione dei più importanti meeting internazionali, sia in Europa che negli Stati Uniti, hanno ottenuto prestigiosi riconoscimenti, primo fra tutti l’Award Winning Video, conferito durante l’edizione 2020 del Congresso Americano di Urologia per la presentazione di uno studio sull’utilizzo degli ologrammi in un corso di chirurgia renale.

Il Dipartimento di Oncologia dell’Università di Torino ha sede sia presso l’Azienda Ospedaliero Universitaria  San Luigi Gonzaga di Orbassano sia presso l’Istituto IRCCS di Candiolo ed è composto da circa 70 professionisti, tra professori e ricercatori universitari, che si dedicano alle varie aree, dalla preclinica alla ricerca traslazionale (che ha come obiettivo la trasformazione dei risultati ottenuti dalla ricerca di base in applicazioni cliniche) all’assistenza clinica per le malattie oncologiche. In seno al Dipartimento di Oncologia lo staff del Prof. Francesco Porpiglia è impegnato in numerosi studi clinici e nella produzione scientifica ed è costantemente coinvolto e invitato a presenziare alle più prestigiose rassegne internazionali e ai convegni nazionali. È composto da tre figure universitarie, il Prof. Cristian Fiori, il Prof. Matteo Manfredi e il Dott. Daniele Amparore, a cui si affiancano cinque dirigenti medici in forza all’ospedale San Luigi; inoltre sono stanziati presso l’IRCCS di Candiolo un dirigente medico, il Dott. Enrico Checcucci, coordinatore del Gruppo Interdisciplinare Cure Neoplasie Urologiche, e altri due urologi collaboratori. Dal punto di vista clinico l’equipe diretta dal prof Porpiglia si occupa della diagnosi e della cura delle patologie uro-oncologiche e più in generale di tutte le malattie genito-urinarie, avendo a disposizione le più recenti e moderne tecnologie. Il prof. Porpiglia è considerato un pioniere nell’adozione di molte tecniche avanzate applicate alla chirurgia laparoscopica e robotica e l’equipe urologica da lui diretta rappresenta un centro di eccellenza nel panorama internazionale, con oltre 5000 chirurgie robotiche eseguite negli anni, di cui oltre 600 nel corso del 2022.

 

Contenuti e novità dell’11th International Techno-Urology Meeting: per la prima volta chirurghi urologi riuniti nel metaverso

L’undicesima edizione del Techno-Urology Meeting sarà totalmente dedicata alla live surgery: chirurghi urologi eseguiranno i loro interventi in diretta dalle sale operatorie dell’Ospedale San Luigi di Orbassano e dall’IRCCS di Candiolo o da remoto tramite trasmissioni broadcasted. Tanti gli elementi di innovazione che verranno mostrati in corso di questi interventi, come per esempio l’utilizzo di modelli 3D ad alta definizione, della realtà aumentata e dell’intelligenza artificiale applicata alla chirurgia.

La novità più attesa è senza dubbio quella che vede per la prima volta i chirurghi urologi riuniti  all’interno del metaverso per analizzare diversi casi clinici. Pur situati in luoghi distanti tra loro si troveranno insieme di fronte allo stesso modello virtuale in 3D e, raffigurati come avatar digitali, potranno confrontarsi sulla strategia chirurgica da adottare basandosi su queste immagini di ultima generazione.

Tutte le innovazioni tecnologiche presentate durante l’evento non saranno solo appannaggio dei chirurghi, ma gli stessi partecipanti tra il pubblico avranno la possibilità di sperimentarle e testarle in un’area dedicata al fine di poter aumentare la confidenzialità e la consapevolezza dell’utilizzo di questi nuovi strumenti nella chirurgia urologica.

Per ulteriori informazioni:

http://www.technourologymeeting.com/

Le Officine S premiano gli studenti di Torino

Ecco il progetto vincente del contest  “Trova la S in una linea retta”

Si è chiuso con un grande successo il primo contest creativo di Officine S:  premiati i lavori degli studenti di IAAD. e Politecnico di Torino  che ispireranno la riqualificazione di soffitti e arcate dello storico stabilimento SNOS

Le Officine S hanno chiuso il loro primo contest creativo lanciato tra studenti di design e architettura per ripensare gli spazi “alti” dello storico ex stabilimento SNOS di corso Mortara a Torino, volutamente lasciati ancora cantiere.

Al contest hanno risposto gli studenti di IAAD., Politecnico di Torino e IED, che hanno progettato soluzioni per i soffitti e le arcate della storica galleria, in un’ottica di recupero della storicità del luogo e di innovazione in termini di design, con un’attenzione speciale rivolta alle luci, che un tempo illuminavano la grande fabbrica dei treni al suo interno.

Titolo del contest: “Trova la S in una linea retta”, per dare nuovo slancio e forme inattese, mobili, curve, a uno spazio dritto. Il concept è stato ideato e sviluppato da BTREES, new media agency di Ebano spa che si occupa della comunicazione di Officine S.

Officine S oggi sono la “piazza lineare” più lunga d’Europa, inaugurata un anno fa nello storico stabilimento SNOS come cantiere aperto in continua evoluzione. Sono uno entertainment center nato dalla riqualificazione delle antiche Officine Savigliano: uno spazio dal passato e dall’anima industriale, vibrante delle reminiscenze meccaniche, elettriche e ferroviarie che scorrevano al loro interno.

Concept che anima le Officine S è la ricerca delle 3 S: Sapori, Svago, Sorprese, che si possono trovare al loro interno tra le tante attività presenti, per tutte le età e tutti i gusti.

Il successo del primo contest di Officine S

Proprio perché le Officine S sono uno spazio in continua evoluzione, hanno voluto affidare ai migliori studenti di Design e Architettura di Torino idee e concept per il progetto di allestimento delle parti alte della galleria lunghe 300 metri. Il successo dell’iniziativa è stato straordinario, al di là di ogni aspettativa.

Il contest ha rappresentato una raccolta di idee originali che costituiranno uno spunto per futuri interventi di allestimento, anche temporanei e interscambiabili” ha spiegato in occasione della premiazione Massimo Teppa, Presidente di Policentro, società che ha dato vita alle nuove Officine S e che da oltre 40 anni è presente in Italia e all’estero sul mercato della promozione e dello sviluppo di centri commerciali e polifunzionali. La gestione di Officine S è affidata invece ad Odos Group, tra i più importanti player italiani nel settore commerciale.

“Sentiamo una grande responsabilità per via dell’importanza storica e industriale del luogo che ospita le Officine S: una vera testimonianza di archeologia industriale, che ha tutti i titoli per entrare nella storia dell’architettura di Torino, richiamando cittadini e turisti” spiega l’architetto Marco Candellieri, che ne ha seguito il progetto di ristrutturazione.

Al concorso hanno partecipato oltre 100 studenti di IAAD., Politecnico di Torino e IED: 11 i gruppi partecipanti, 7 quelli di IAAD. e Polito che hanno consegnato i progetti finali. I lavori sono stati giudicati da una giuria composta da tre membri nominati dagli organizzatori:

  • Massimo Teppa, Presidente Policentro
  • .Michele Neri, Responsabile Marketing Odos Group
  • arch. Marco Candellieri

Il progetto vincitore del contest “Trova la S in una linea retta”

A ciascun lavoro è stato attribuito un punteggio da 1 a 6, sulla base di una serie di criteri, quali creatività, forza comunicativa e riproducibilità. I gruppi partecipanti sono: PRINT(vincitore), DESAPARECIDOS, EAST TEAM, LINKPATCH, OUTOFSCHEME, TEAM LUMIERES e SIDE DESIGN.

Ad aggiudicarsi il premio come miglior progetto è stato il gruppo PRINT di IAAD., composto da Alessio Femia, Filippo Maria Fluttero, Alessio Carastro, Andrea Ceschina, Elena Fruscione, Diego Maccone, Virginia Kulot, Sole Capra e Pietro Calabrese, seguiti dal tutor arch. Eirini Giannakopoulou.

Il progetto dei giovani aspiranti designer PRINT, composto da una tensostruttura caratterizzata da 2 moduli che ricostruiscono la curvatura dell’arcata e dotata di sistema di illuminazione a led, nuova segnaletica in pannelli metallici sospesi, ha richiamato la dimensione storica dell’edificio, reinterpretando il suo stesso linguaggio di progettazione originale. La linea curva viene ripresa da uno degli elementi identificativi del soffitto, ovvero le arcate, donando modernità e dinamicità nella relazione tra l’installazione e le arcate originali.

Ai vincitori le Officine S hanno regalato un viaggio a Venezia in occasione della Biennale.

Officine S, un po’ di storia: cos’erano e cosa sono oggi

Il 16 dicembre 2021 hanno ripreso vita le storiche Officine Savigliano di corso Mortara 24 a Torino. Negli spazi dell’ex stabilimento SNOS sono state inaugurate le nuove Officine SS come Savigliano, ovviamente, ma anche come svago, sapori e sorprese.

Un format originale di rigenerazione urbana, che coniuga nuove esperienze di intrattenimento, tra food, sport, eventi, appuntamenti culturali, spettacoli unici e attività assolutamente nuove, pensato per tutti i cittadini e anche per chi arriva da fuori.

Una “long opening” che volutamente dura ancora oggi, e che sta trasformando un quartiere strategico per la città di Torino. Le antiche Officine Savigliano sono rinate nel cuore pulsante della nuova Spina 3, dove fino agli anni Novanta sorgevano i grandi stabilimenti produttivi di Fiat e Michelin, immersi nel polmone verde del Parco Dora, parco post-industriale di 456mila metri quadri a due passi dal fiume e dall’omonima stazione ferroviaria.

Lo spazio ha visto nascere e svilupparsi la Società Nazionale Officine di Savigliano, meglio conosciuta come SNOS, una delle più prestigiose società industriali italiane di meccanica, elettrotecnica e carpenteria metallica del Novecento. Fondata a Torino il 17 luglio 1880, SNOS si specializzò soprattutto nella costruzione di treni e materiali ferroviari, ponti e attrezzature belliche in tempo di guerra. Una realtà che ha segnato indissolubilmente la storia economica e industriale del Dopoguerra, in Italia e in Europa.

Officine S oggi è una “piazza lineare” lunga 300 metri, tra le più lunghe gallerie d’Europa, per un totale di 12.600 metri quadri di spazi commerciali, che si sviluppa sia all’interno che all’esterno della struttura originale delle storiche Officine Savigliano, conservate nei loro più importanti tratti industriali. All’esterno, una promenade di 160 metri con dehors e spazi tutti da vivere.

Le Officine S nel loro primo anno di vita sono già diventate un nuovo polo attrattivo a Torino, anche grazie alla posizione estremamente strategica che occupano. Snodo essenziale per il traffico torinese, a pochi minuti dal centro e dalla principale stazione ferroviaria cittadina di Porta Susa, lungo l’asse che porta alle rinnovate OGR, alla nuova sede RAI e al grattacielo di Intesa Sanpaolo, si trova davanti al Parco Dora, gioiello di architettura industriale, e accanto alla più piccola stazione dei treni, che attraversa Torino da nord a sud in soli 15 minuti e collega la città con l’aeroporto di Caselle.

Residenti, professionisti, studenti, turisti, giovani e famiglie, anziani sono tornati a vivere le storiche Officine Savigliano, che si trasformano in una grande “agorà” dedicata al buon cibo, al divertimento, allo sport, alla cultura e al relax.

Unione civile tra Vattimo e l’assistente, stop della sindaca

Simone Caminada, assistente di Gianni Vattimo era già finito nei guai per circonvenzione d’incapace. Nel dicembre 2022 l’unione civile con il filosofo torinese era saltata in Lombardia a causa del processo di Caminada. I due hanno ritentato le nozze a Occimiano in provincia di Alessandria e  grazie all’aiuto di un intermediario, erano riusciti a fissare la data. La sindaca del paese, Valeria Olivieri aveva voluto incontrare la coppia, accorgendosi delle  difficoltà di Vattimo (50 anni più di Caminada)  nel parlare. Ha così chiamato carabinieri che hanno ricostruito i fatti precedenti. La procura di Vercelli ha quindi aperto un nuovo fascicolo.

Uomo morto nella sua auto davanti all’ex zoo di Torino

Questa mattina un uomo di 89 anni è stato trovato privo di vita nella sua auto a Torino, in corso Casale, davanti all’ex zoo del parco Michelotti. Con ogni probabilità si è trattato di un malore. Sul posto le forze dell’ordine e i familiari che sono stati contattati.

(foto di repertorio)

Chiama il 118 per un mal di pancia: scopre di essere incinta e partorisce

Per i forti dolori addominali ha chiamato l’ambulanza e all’arrivo dei sanitari scopre di essere incinta senza saperlo. La donna ha 30 anni ed è  residente in Barriera di Milano a Torino. Era andata  da un’amica perchè stava molto male. Chiamati i soccorsi il personale del 118 ha visto che la donna stava partorendo, così hanno  deciso di concludere il parto sul posto in quanto in fase avanzata. Ora mamma e bambino sono all’ospedale Sant’Anna. La donna ha già quattro figli. Il parto è stato prematuro, il neonato è di 24 – 26 settimane.

Sgomberata in meno di una settimana l’ex caserma Lamarmora

La Digos  all’alba di oggi ha sgomberato l’area dell’ex caserma Lamarmora di Torino occupata il 1 aprile scorso dal comitato “Esse Non”, che organizza presidi nei supermercati Esselunga e manifestazioni nell’area dove sorgerà il centro commerciale cui si oppone. Una ventina le persone presenti al momento dello sgombero che si è svolto senza incidenti.

Leggi qui le altre notizie: 👉 www.iltorinese.it

Il Centro di Produzione Rai di Torino sarà intitolato a Piero Angela

A Palazzo Civico l’Ad Rai Fuortes

 

Torino continuerà ad avere un ruolo strategico per la Rai. Lo ha annunciato l’amministratore delegato dell’azienda Carlo Fuortes a Palazzo Civico al termine di un incontro con il Sindaco Stefano Lo Russo, cui ha partecipato, in videocollegamento, anche il presidente della Regione Alberto Cirio.

Il Sindaco ha parlato del lavoro di ricognizione svolto da Regione e Città negli scorsi mesi, anche in seguito alle sollecitazioni dei lavoratori, che ha permesso di individuare criticità e proposte di linee d’azione da inserire in una strategia territoriale di lungo periodo.

Con Fuortes sono state affrontate tre principali questioni, ovvero “le funzioni corporate dell’azienda allocate in città, sulle quali –ha spiegato il Sindaco- ci sono rassicurazioni che ci fanno essere ottimisti”. Poi il tema immobiliare, “e anche su questo – ha detto – abbiamo avuto rassicurazioni” e le vocazioni della sede Rai di Torino: “la cultura, la Tv per i bambini, l’innovazione e la divulgazione scientifica, in particolare sul tema della transizione ecologica”.

Confermata la volontà di sviluppare il centro di produzione Rai di Torino, dal Sindaco è arrivata la proposta, condivisa dai vertici dell’azienda, di intitolarlo al giornalista e divulgatore torinese Piero Angela, recentemente scomparso.

Commemorati i Martiri del Martinetto

Il generale Giuseppe Perotti e gli altri 7 componenti del CLN fucilati da un plotone di militi fascisti della Guardia Nazionale Repubblicana all’alba del 5 aprile di 79 anni fa sono stati ricordati ieri al Sacrario del Martinetto:presenti le autorità civili, militari, delegazioni delle associazioni della Resistenza, il Gonfalone della Città di Torino, decorato di medaglia d’oro al valor militare e quelli di Regione Piemonte e Città Metropolitana di Torino, decorati con medaglia d’argento al valore civile.

Franco Balbis, Quinto Bevilacqua, Giulio Biglieri, Paolo Braccini, Errico Giachino, Eusebio Giambone, Massimo Montano, Giuseppe Perotti e i tanti partigiani e resistenti piemontesi che nei venti mesi che trascorsero tra l’armistizio dell’8 settembre 1943 e la Liberazione dell’aprile 1945 furono uccisi in quello che allora era un poligono di tiro erano “uomini che desideravano rendere il loro Paese più giusto, e lo fecero pagando il prezzo più alto, quello della vita – ha ricordato il sindaco Lo Russo nel suo intervento – . Il loro sacrificio – ha sottolineato – ci ha consegnato un’eredità importante di valori come la libertà e la democrazia che non vanno mai dati per scontati ed è un grande monito più che mai oggi, quando in tante parti d’Europa riaffiorano germi di intolleranza, fenomeni di fastidio per l’altro da noi, prepotenza e incapacità di cogliere il valore della diversità. La libertà – ha concluso il Sindaco – non è un patrimonio acquisito per sempre e la sua difesa, che ha visto Torino assolutamente protagonista e per la quale vogliamo che la nostra Città sia sempre in prima linea, deve essere un impegno quotidiano”.