CRONACA- Pagina 43

Ergastolo per il brutale omicidio del senzatetto ucciso con una violenza inaudita

Fu ucciso con una violenza inaudita: così morì Giovanni Santus, il senzatetto trovato senza vita nel luglio del 2023 in un alloggio del quartiere Chiavazza di Biella. Per il brutale omicidio, la Corte d’Assise di Novara ha condannato all’ergastolo due persone.

Altri due imputati, sono stati invece riconosciuti colpevoli di omissione di soccorso e vilipendio di cadavere. Le pene stabilite sono rispettivamente di due anni e sei mesi per uno e di due anni e due mesi.

In un primo momento, gli indagati avevano sostenuto che Santus fosse stato ospitato soltanto per potersi lavare e che fosse morto accidentalmente cadendo in bagno, riportando gravi ustioni. Tuttavia, l’autopsia disposta dalla Procura ha smentito completamente quella versione, rivelando che il decesso era stato causato da una violenza estrema, le percosse avevano causato lo sfondamento della cassa toracica e la lacerazione del fegato e della tiroide.

In auto con 10 chili di eroina sotto il seggiolino dei figli

Aveva escogitato un espediente per non destare sospetti: viaggiare con la famiglia. Ma il piano non è bastato a ingannare la Polizia di Stato, che nelle scorse ore ha sequestrato dieci chilogrammi di eroina al casello autostradale di Melegnano.

Gli agenti della Squadra Mobile di Milano hanno scoperto la droga nascosta sotto un seggiolino per bambini all’interno di un SUV condotto da un 40enne albanese residente in provincia di Torino. L’uomo stava percorrendo l’autostrada in direzione sud insieme alla moglie e ai due figli, nel tentativo di camuffare il trasporto illecito.

Arrestato sul posto, il conducente è stato posto in custodia cautelare nel carcere di Lodi. Le successive perquisizioni nella sua abitazione hanno portato al ritrovamento di ulteriori tre chilogrammi di eroina, aggravando ulteriormente la sua posizione.

Più Punto Poste Casa &Famiglia nel Torinese

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Tra i servizi per le famiglie offerti presso corner e sportelli dedicati in 42 uffici postali torinesi anche Luce e gas che, a due anni e mezzo dal lancio, ha tagliato il traguardo di 900 mila contratti

 

 Cresce la presenza degli spazi Punto Poste Casa &Famiglia negli uffici postali della provincia di Torino. Ad oggi sono 42 gli spazi Punto Poste Casa&Famiglia che offrono un servizio dedicato alle famiglie per favorire la relazione, semplificare l’accesso ai servizi e offrire una gamma di prodotti modulati per diverse necessità.

Presso i Punto Poste Casa & Famiglia della provincia di Torino sono disponibili le offerte di telefonia, sia mobile sia per la casa, si possono richiedere strumenti di pagamento quali la PostePay Evolution e sottoscrivere una polizza RCA Poste Guidare Sicuri, per assicurare l’auto di famiglia dai danni causati a persone o cose. È possibile, inoltre, richiedere anche tutti i prodotti tipici del risparmio postale (Libretto di Risparmio e Buono Fruttifero Postale). Inoltre, è possibile trovare soluzioni dedicate per la fornitura di luce e gas. A due anni e mezzo dal lancio dell’offerta luce e gas, le utenze domestiche sfiorano i 900mila clienti assegnando a Poste un ruolo di riferimento per le famiglie italiane. L’energia elettrica proviene al 100% da fonti rinnovabili, grazie all’acquisto di energia certificata dà garanzie di origine del GSE e per il gas è prevista la compensazione, ovvero l’acquisto di crediti di CO2 equivalenti alle emissioni dei clienti gas di Poste Energia, nell’ambito della partecipazione a progetti internazionali.

Si ricorda che presso tutti gli uffici è possibile prenotare un appuntamento al numero telefonico                       06 45264526 oppure tramite l’App Ufficio Postale per riservare il proprio accesso. Cliccando sul tasto “prenota ticket” è possibile verificare in tempo reale il numero di clienti in attesa e scegliere tra l’opzione “Mettiti in fila” o “prenota turno ” per eseguire l’operazione in un momento successivo. Se si sceglie l’opzione “Mettiti in fila” l’applicazione genererà automaticamente un numero di chiamata che comprende l’indicazione dei clienti in attesa in quel momento e dell’ultimo numero chiamato. Sarà la stessa App ad indicare al cliente, con una notifica, il momento in cui avvicinarsi ed entrare nell’Ufficio postale.

Con l’opzione “Prenota turno” invece il cittadino selezionerà il tipo di servizio richiesto (Bollettini, Telefonia e Carte, Spedizioni, Polizze Rc Auto e SPID), il giorno e l’orario preferito per svolgere l’operazione.

“I mestieri dell’artigianato”: come far scoprire ai bambini il fare artigiano

 Ieri Carlo Napoli, Segretario Regionale di Confartigianato Imprese Piemonte e Andrea Tronzano, Assessore allo Sviluppo delle attività produttive hanno consegnato alla Scuola dell’infanzia Margherita di Mirafiori l’album “I Mestieri dell’artigianato”: un album da colorare, nel quale sono rappresentate le sagome di 27 mestieri artigiani spiegati da una filastrocca inedita.

Il progetto prevede la distribuzione dell’album agli alunni di terza elementare nelle scuole primarie di tutto il Piemonte per far conoscere ai bambini il mondo dell’artigianato.

La Scuola dell’infanzia Margherita di Mirafiori, apprezzando l’iniziativa e avendo scelto per l’anno scolastico il tema dei mestieri, incentrato sul far conoscere ai bambini la bellezza delle professioni ritenute nell’immaginario collettivo “dei nostri nonni” come il calzolaio, il falegname, etc.., ha chiesto alla Regione Piemonte la possibilità di avere qualche copia dell’album da utilizzare con i propri bambini.

L’Assessore Tronzano ed il Segretario Carlo Napoli hanno accettato l’invito e questa mattina si sono recati presso la Scuola dell’Infanzia, per consegnare a ciascuno degli 85 bambini iscritti, di fascia di età tra i tre ed i cinque anni, una copia dell’album.

Sono stati accolti da don Gianmarco Suardi, Presidente della Scuola, Micaela Iardella, coordinatrice didattica e Paola Morabito, responsabile amministrativa, oltre a tutto il personale docente, che li hanno presentati ai bambini spiegando il lavoro dell’artigiano.

“Abbiamo ideato questo album per i bambini – spiega Carlo Napoli, Segretario di Confartigianato Imprese Piemonte – che con un linguaggio semplice ed in rima racconta i mestieri artigiani, con l’auspicio di dare continuità a tutte quelle professioni che vengono ormai ritenute “antichi mestieri”. Ci ha fatto molto piacere accogliere l’invito della Scuola dell’Infanzia Margherita di Mirafiori poiché crediamo fortemente in questo progetto e riteniamo che con il gioco anche i più piccoli possano scoprire le potenzialità delle professioni artigiane”.

“L’artigianato rappresenta un pilastro della nostra economia. Questa iniziativa – dichiara Andrea Tronzano, assessore al Bilancio e alle Attività Produttive della Regione Piemonte – porta il valore del fare artigiano direttamente tra i banchi di scuola ed offre ai più piccoli un gioco educativo e una finestra su mestieri che uniscono tradizione e modernità. Abbiamo accolto con piacere l’invito della Scuola dell’Infanzia Margherita di Mirafiori perché far conoscere la realtà artigiana ai bambini più piccoli significa costruire futuro, trasmettere competenze, stimolare curiosità e dare continuità a un patrimonio che vogliamo rimanga vivo, riconosciuto e competitivo. I mestieri artigiani sono professioni che, se svolte con passione e competenza, offrono soddisfazioni personali ed economiche significative. La formazione tecnica e professionale, unita al talento manuale e creativo dei nostri ragazzi, può aprire a percorsi di successo che danno dignità, prospettiva e sicurezza, al pari di qualsiasi altra carriera”.

“Il Salice”. Quarant’anni di articoli, inchieste, interviste e passione giornalistica

Nel 2012 il giornale ha compiuto un passo decisivo verso l’innovazione, passando dall’edizione cartacea alla versione digitale, ospitata sul sito ilsalice.liceovalsalice.it, che oggi conta oltre 2300 articoli pubblicati online

 

La redazione, composta oggi da più di 80 studenti, è una realtà unica nel panorama scolastico torinese per longevità, qualità e uso innovativo dei social media. Il Salice rappresenta inoltre un’esperienza formativa di PCTO, tanto che diversi ex redattori continuano a collaborare come caporedattori anche dopo il diploma.

Negli ultimi anni, la proposta si è ampliata con la nascita della pagina Instagram @ilsalice.web, che conta 1000 follower e 1200 post e reel, tra cui interviste ai professori, quiz, articoli, aggiornamenti sul torneo di calcio, biografie di studenti e podcast registrati dai redattori.

 

Durante l’anno la redazione si riunisce ogni settimana per affrontare temi di attualità e organizza visite a musei o mostre, raccontate in tempo reale sui canali digitali. La redazione de Il Salice ha partecipato a circa cinquanta uscite formative in tutta Italia e ha vinto due volte il premio dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti per l’editoria scolastica.

La festa dei 40 anni – Venerdì 10 ottobre 2025

Per celebrare questo importante traguardo, venerdì 10 ottobre 2025, nel cortile del Liceo Valsalice, si terrà una grande festa organizzata dai ragazzi della redazione giornalistica.

L’evento, interno alla scuola per motivi organizzativi, sarà aperto solo a giornalisti, ex studenti e docenti dell’istituto.

 

La giornata inizierà alle ore 10 con il coinvolgimento di tutti gli studenti del liceo.

Primo biennio: workshop nelle classi fino alle 12. I redattori proporranno la creazione del menabò di una prima pagina di giornale per le classi prime e la realizzazione di un dibattito per le seconde.
Terzo e quarto anno: attività di orientamento nel cortile, con dieci gazebo dove studenti universitari presenteranno le loro facoltà.
Quinto anno: incontro con professionisti del marketing, dell’economia, del giornalismo e della comunicazione.

Nella seconda parte della mattinata il triennio assisterà, nel cortile, a una serie di interventi dal palco:

Ore 12.15 – 13.00: testimonianza di Daniele Citriniti, manager di Andrea Laszlo De Simone e del gruppo Eugenio in Via Di Gioia, che racconterà la creazione di un evento attraverso i canali digitali, in particolare Instagram.
Ore 13.00 – 14.00: dialogo tra Giuseppe Bottero, vicedirettore de La Stampa, ed Enrico Zambruno, telecronista e social media manager, dedicato alle nuove frontiere della comunicazione nei media.

 

Durante la mattinata sarà visitabile nel parlatorio dell’istituto una mostra sulla storia del Salice, curata da un gruppo di redattori.

 

La festa si concluderà alle ore 14, in concomitanza con il termine dell’orario curriculare. Gli studenti torneranno a casa con un bagaglio arricchito di esperienze e spunti di riflessione sul giornalismo e sull’orientamento universitario e professionale.

www.liceo.valsalice.it

@ilsalice.web

Nelle vie del Balon torna il Festival della Sostenibilità

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SIGN FESTIVAL COMPIE 10 ANNI

 

Dal 10 al 12 ottobre al Balon torna il Sign Festival con l’Associazione Commercianti Balon e un hub creativo presso il Mercato Centrale di Porta Palazzo.

Giunto alla sua decima edizione, il SIGN Festival (nato come Barolo Fashion Show) si prepara a celebrare un traguardo importante con un programma ricco di eventi, incontri e performance, all’insegna della sostenibilità, dell’inclusione e della creatività circolare.  Dal 10 al 12 ottobre 2025 il Festival diffuso che opera in Piemonte tra Langhe-Roero e Monferrato, nelle Valli Olimpiche, arriva per la prima volta a Torino, ed in particolare nel “cuore” del riuso e laboratorio naturale di inclusione, Borgo Dora e Porta Palazzo, che diventeranno il palcoscenico di un festival unico in Italia, capace di coniugare moda, design, arte e impegno sociale, con l’obiettivo di diffondere i valori dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

Tra le novità di quest’anno spicca la collaborazione con l’Associazione Balon, storico mercato torinese simbolo di riuso e inclusione, che porterà nel cuore del festival l’autentica anima dell’economia circolare. Grazie a questa partnership, il SIGN Festival rafforza il suo legame con il territorio e con una delle realtà più vive e rappresentative della cultura del riuso in Italia.

Cuore pulsante del festival sarà il Fashion Upcycling Contest, una competizione per giovani designer chiamati a realizzare creazioni moda e accessori in estemporanea durante i due giorni del mercato del Balon. L’evento si svolgerà all’interno dell’Hub Creativo allestito per l’occasione al Mercato Centrale di Torino, con la preziosa collaborazione tecnica di delVecchia, azienda leader nel settore delle forniture di macchine da cucire ed attrezzature per il confezionamento.

Ogni designer finalista del concorso avrà a disposizione un budget per acquistare stoffe, pellami, accessori e abiti tra i negozi e le bancarelle del mercato del Balon e della mattina del Gran Balon di domenica. Dopodiché avranno a disposizione tutta la giornata di sabato e la domenica mattina per usare questi materiali e tessuti usati provenienti dal mercato del Balon, per dare vita a collezioni uniche e sostenibili, in upcycling, sotto gli occhi del pubblico e di una giuria d’eccezione.

Una sfida creativa unica, che viene realizzata “sul momento”, che unisce tradizione artigianale, innovazione e rispetto per l’ambiente.

Oltre al contest, il SIGN Festival propone un calendario fitto di appuntamenti, con 2 Workshop “Vintage, Upcycling e Riuso Creativo” alle Antiche Ghiacciaie di Porta Palazzo, il Tour “Balon’s Soul Map”: percorsi guidati per scoprire l’anima autentica del Balon, tra artigianato, storie e identità.

E ancora, la Mostra D/SIGN – Percorsi Sostenibili in Galleria Umberto I in collaborazione con Umbertissima e la Galleria di Design Cristiani e la Galleria d’Arte Giò Gatto, il Photo Contest “Stili. Un unico mondo, multipli sguardi”, passando dal ritmo della Festa del Balon al Fashion Upcycling del Sign Festival al Gran Balon: un viaggio per immagini alla scoperta dell’anima più autentica del mercato e del quartiere. La combinazione dei più vari stili di vita e di espressione diventa comunità inclusiva!

Saranno previste inoltre conferenze e confronti con esperti come Simone Gelato, presidente dell’Associazione Balon, la Direttrice Artistica del Festival Marina Garau, Romano Di Giusto, esperto di Design Sostenibile, e Chen Ming che, insieme agli esponenti del CODIASCO – il Coordinamento delle Diaspore per la Cooperazione Internazionale del Piemonte – tratterà il tema degli Stili di Vita delle comunità e l’integrazione.

Venerdì 10 ottobre si terrà il Workshop di disegno moda “creatività insostituibile” a cura di Istituto di Moda Torino, dalle 15 alle 17 al Mercato Centrale (Antiche Ghiacciaie di Porta Palazzo), e poi ancora il workshop di ricamo creativo Haute Couture LAB Moda Riforma (dalle 18 alle 20 al Mercato Centrale, Antiche Ghiacciaie di Porta Palazzo).

Sempre venerdì 10 ottobre, è prevista l’inaugurazione della mostra Umbertissima alle ore 16 al Mercato Centrale, mentre domenica 12 ottobre è prevista la finale del contest sull’upcycling, con sfilata dalle 18 presso la Galleria Umberto I.

Il festival vanta collaborazioni internazionali come con l’Istituto di Design del Politecnico di Wenzhou in Cina, con cui l’Associazione Sign Festival ha già realizzato numerose iniziative tra cui spiccano le missioni di interscambio culturale del 2024 e quella di fine 2019 in cui circa 30 designer ed artisti italiani hanno avuto l’opportunità di confrontarsi con i colleghi cinesi ospiti del Governo locale di Wenzhou.

L’internazionalità, uno degli obiettivi da sempre del Festival, si esplica anche con le collaborazioni con 2 realtà francesi: la Camera di Commercio Italiana di Nizza, Costa Azzurra e Sophia Antipolis nonché con il Campus des Monts du Lyonnais e, per la prima volta, con la realtà della Nigeria Runway on the High Way.

Il Festival, che è sostenuto dalla Regione Piemonte e da altre istituzioni locali, come da sua tradizione, anche per la 10° edizione coinvolge tante realtà nazionali e locali unite dalla condivisione di valori: dal supporto di realtà prestigiose come ANGI – Associazione Nuove Generazioni Italo-Cinesi, CODIASCO (Coordinamento delle Diaspore per la Cooperazione Internazionale), della South Italy Fashion Week, di Umbertissima, oltre alla collaborazione con Scuole come l’Albe Steiner diTorino, le Accademie AIEM Estetica, Make Up e Hair Style di Torino, l’Istituto Moda Torino, l’Haute Couture Lab di Torino, l’MBA di Torino per il make-up della sfilata, l’Istituto Des Ambrois di Oulx, la Moema Academy di Cosenza.

«Siamo orgogliosi di celebrare i primi dieci anni del SIGN Festival”, dichiara Alessandro Germani, Presidente dell’Associazione Sign Festival. “Un traguardo che conferma l’importanza di un progetto culturale capace di parlare di moda, design e arte con una forte attenzione alla responsabilità sociale e ambientale. Con l’Associazione Balon e con Umbertissima aggiungiamo un tassello importante: portiamo il cuore dell’economia circolare torinese dentro il festival».

«Il Fashion Upcycling Contest è molto più di una semplice competizione – aggiunge Marina Garau, Direttrice Artistica del Sign Festival -. È un’occasione per dimostrare che la moda può essere non solo bella, ma anche etica e sostenibile. Vogliamo ispirare i giovani designer a pensare in modo creativo, a dare nuova vita ai materiali di scarto e a creare un futuro più responsabile per il nostro settore. L’idea, poi, che le loro opere vengano realizzate “sul momento” con quello che li ispirerà durante la ricerca ai mercati del Balon e del Gran Balon è davvero un unicum che darà sfogo alla loro creatività».

«Questa collaborazione con il Sign Festival rappresenta un’opportunità straordinaria per il Balon di far conoscere sempre di più, ed ad un pubblico diverso, il suo impegno per l’economia circolare e l’inclusione a un pubblico ancora più ampio,”commenta Simone Gelato, Presidente dell’Associazione Balon. “Siamo entusiasti di poter contribuire con la nostra esperienza e la nostra passione a un festival che condivide i nostri stessi valori».

«Sign Festival valorizza le diversità culturali e incentiva la cooperazione internazionale, per questo Codiasco aderisce e sostiene il Festival» commenta, infine, Chen Ming, Presidente dell’ANGI e di Codiasco.

Lori Barozzino

Emporio Solidale a Rivoli: Comune e Parrocchie insieme per le famiglie in difficoltà

Un progetto che mette al centro la dignità delle persone e il sostegno concreto a chi vive momenti di difficoltà. Con deliberazione della Giunta Comunale n. 180 del 12 giugno 2025, la Città di Rivoli ha concesso in uso gratuito, per sei anni rinnovabili, alcuni locali comunali in via Dora Riparia 2 alle sette parrocchie della città (S. Paolo Apostolo, S. Giovanni Bosco, Beata Vergine delle Grazie, S. Bernardo Abate, S. Bartolomeo Apostolo, S. Martino Vescovo e S. Maria della Stella) per la realizzazione dell'”Emporio Solidale”.

L’Emporio sarà uno spazio innovativo e inclusivo in cui le famiglie in difficoltà, seguite dai gruppi caritativi parrocchiali, potranno accedere a prodotti alimentari e per l’igiene personale, scegliendoli liberamente all’interno di un ambiente organizzato e accogliente. Un modello che supera l’idea dell’assistenzialismo tradizionale per promuovere un approccio basato sulla responsabilità, sul rispetto e sulla condivisione.

Particolarmente significativo è il fatto che l’Emporio abbia sede proprio all’interno di un edificio comunale: un luogo simbolico in cui i cittadini possono trovare non solo servizi e amministrazione, ma anche accoglienza e aiuto nei momenti di fragilità. Una scelta che sottolinea l’impegno del Comune a rendere la casa di tutti anche uno spazio di solidarietà.

“La nascita dell’Emporio Solidale rappresenta un passo importante per la nostra comunità: è la dimostrazione concreta che il Comune è vicino ai cittadini, non solo con atti amministrativi, ma anche con gesti capaci di restituire dignità e fiducia a chi si trova in difficoltà” – dichiara il Sindaco Alessandro Errigo.

“Con questo progetto – aggiunge l’Assessore ai servizi a sostegno delle famiglie, Silvia Romussi – diamo una risposta concreta a chi ha bisogno, creando un luogo che non è solo distribuzione di beni, ma occasione di incontro, inclusione e partecipazione attiva.”

La decisione di destinare i locali a questo progetto, senza gara ad evidenza pubblica, nasce dalla riconosciuta valenza sociale dell’iniziativa, che rappresenta un importante passo avanti per la città sul fronte della solidarietà. Grazie alla collaborazione tra Amministrazione comunale e comunità parrocchiali, Rivoli si dota così di uno strumento concreto per dare risposta ai bisogni delle persone più fragili, rafforzando il tessuto di solidarietà e inclusione che da sempre caratterizza la vita cittadina.

“Come comunità cristiana da sempre ci prendiamo cura delle persone con difficoltà, perché come cristiani ci accorgiamo che il Signore Gesù si prende cura di noi nelle nostre difficoltà e povertà.  – affermano i parroci di Rivoli – Nelle nostre diverse parrocchie già da decenni si rifornisce alle famiglie una o più borse spesa mensili per mezzo dei gruppi di volontariato vincenziano e della Caritas; da 8 anni il gruppo del Pane sul Muricciolo ha posto in essere un emporio a cui hanno accesso le famiglie di tutte le parrocchie per avere un di più di cibo e altri beni di consumo quotidiano.  In questi ultimi anni, con un lavoro di coprogettazione di tutti i gruppi, le associazioni, i preti e i diaconi dell’Unità Pastorale, siamo riusciti a creare un progetto comune, che ci permetterà non solo di camminare sempre meglio al fianco di chi ha delle difficoltà economiche, ma anche di testimoniare come la collaborazione e la comunione tra persone ed enti diversi (Parrocchie e Comune di Rivoli), possa essere un modo per costruire ponti di pace e di solidarietà.”

L’apertura dell’Emporio Solidale sarà accompagnata da attività di volontariato e percorsi di accompagnamento sociale. A queste si affiancherà anche l’iniziativa del “biglietto sospeso”, attraverso cui l’Amministrazione destinerà ingressi gratuiti a eventi culturali e sportivi a favore di persone o famiglie in difficoltà. Un gesto che mira a rendere la cultura e le esperienze accessibili a tutti, promuovendo non solo la solidarietà, ma anche la possibilità di condividere momenti di svago e arricchimento.

Riqualificati (finalmente) i portici di Corso Vittorio da Porta Nuova a corso Re Umberto

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Dopo anni si provvede a rimediare allo spettacolo indecente, più volte sottolineato dal nostro giornale, che torinesi e turisti erano costretti a vedere: i portici storici nel tratto in questione erano ricoperti di scritte, scrostati e sporchi. Finalmente ora si interviene. Speriamo che duri

Restituire decoro e uniformità ai portici attraverso la pulizia delle superfici, l’eliminazione dei graffiti e il recupero degli elementi architettonici. È l’obiettivo del progetto di riqualificazione che ha preso il via e si concluderà nel mese di ottobre sotto i portici di corso Vittorio Emanuele II, promosso dalla Città di Torino insieme a Fondazione Contrada Torino Onlus.

“Con questo intervento — dichiara l’assessore al Commercio della Città di Torino Paolo Chiavarino — riportiamo bellezza e vivibilità in un tratto importante dei nostri portici, valorizzando uno degli elementi identitari più significativi della città. Grazie al coordinamento della Fondazione Contrada Torino Onlus sarà possibile ridurre al minimo i disagi dovuti ai cantieri, consentire ai proprietari di beneficiare di condizioni economiche vantaggiose e ottenere un risultato di grande qualità e omogeneità, realizzato nel pieno rispetto delle autorizzazioni della Soprintendenza ai beni culturali e artistici. Si tratta di un esempio concreto di collaborazione tra pubblico e privato che porta vantaggi al commercio, ai residenti e a tutta la cittadinanza”.

L’iniziativa, che interessa in particolare gli isolati di via Sacchi (civico 2) e corso Vittorio Emanuele II (civici 57-73), prevede un’ampia gamma di azioni di manutenzione, con particolare attenzione alle superfici più esposte al degrado: eliminazione di graffiti su intonaco e su pietra, restauro di elementi lapidei, pulizia delle volte, carteggiatura e rifinitura degli intonaci e sostituzione di quelli ammalorati, oltre alla riqualificazione in prospettiva delle vetrine, delle bacheche e dei chioschi tra i pilastri.

“L’avvio di questo progetto rappresenta un passo concreto nella lotta al degrado e nella valorizzazione dei nostri portici — afferma il direttore della Fondazione Contrada Torino Onlus Germano Tagliasacchi -. L’iniziativa, oltre a migliorare il decoro e l’attrattività degli spazi, contribuirà a rafforzare la percezione di sicurezza e ad accrescere il valore immobiliare delle proprietà interessate. Grazie a un approccio strutturato e continuativo, inoltre, sarà possibile intervenire prontamente ogni volta che si presenterà la necessità, rimuovendo graffiti e ripristinando le superfici degradate in tempi rapidi. Auspichiamo che questa modalità, che unisce efficienza, risparmio e tutela del patrimonio urbano, possa essere replicata in altri tratti della città”.

“Grazie alla Fondazione Contrada, al lavoro degli uffici della Circoscrizione 1, alla collaborazione degli amministratori di condominio e al supporto dell’Assessore Chiavarino”  dichiarano la presidente della Circoscrizione 1 Cristina Savio e il coordinatore della Commissione consiliare Lavori pubblici Francesco Martinez -, “è stato possibile far partire questo progetto sperimentale, che consente risparmi per i condomini, una migliore visibilità della riqualificazione perché omogenea in un lungo tratto di portici e un solo cantiere, con autorizzazioni unificate. Nelle prossime settimane sarà possibile vedere un primo esito dei lavori, a cui seguiranno la pulizia dei corpi luminosi a cura di Iren e un progetto per la riqualificazione delle bacheche”.

Open Day Salute Mentale: ospedale Sant’Anna, supporto telefonico

(H) Open Day sulla Salute Mentale: il 10 ottobre l’ospedale Sant’Anna di Torino offrirà un servizio di supporto telefonico. Visite e servizi gratuiti in oltre 140 Ospedali Bollino Rosa di Fondazione Onda ETS e presidi dedicati alla salute mentale
In occasione della Giornata mondiale della Salute Mentale, che si celebra il 10 ottobre, l’ospedale Sant’Anna della Città della salute e della Scienza di Torino e Fondazione Onda ETS organizzano l’(H) Open Day sulla Salute Mentale coinvolgendo gli ospedali con Bollino Rosa e i presidi dedicati alla salute mentale. L’iniziativa giunta alla sua dodicesima edizione si pone l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione sull’importanza della diagnosi precoce e favorire l’accesso alle cure, aiutando a superare paure, pregiudizi e stigma legati alle malattie della psiche. L’ospedale Sant’Anna della Città della Salute e della Scienza di Torino venerdì 10 ottobre 2025 dalle ore 10 alle ore 13 offrirà un servizio di supporto telefonico allo 011 3134067. Un counseling psicologico su dolore da endometriosi, vulvodinia e dolore pelvico cronico femminile.
«Nell’anno del nostro Ventennale ribadiamo l’impegno nell’ambito della salute mentale. I disturbi psichici impattano negativamente sulla qualità e sulla quantità di vita, investendone gli ambiti personale, affettivo-familiare, socio-relazionale e lavorativo e portando spesso a isolamento e solitudine. Per questo è importante intervenire il prima possibile: chiedere aiuto rappresenta il primo fondamentale passo per affrontare il problema» dichiara Francesca Merzagora, Presidente Fondazione Onda ETS.
Le oltre 140 strutture del network Bollino Rosa ed i presidi dedicati alla salute mentale che hanno aderito all’iniziativa offriranno gratuitamente visite psichiatriche, colloqui psicologici, sportelli di ascolto, somministrazione di test, info point, conferenze e distribuzione di materiale informativo per ansia, depressione, schizofrenia, disturbi dell’umore e del sonno, psicosi e disturbi del comportamento alimentare.
A partire dal 30 settembre i servizi offerti saranno consultabili sul sito www.bollinirosa.it con indicazioni su date, orari e modalità di prenotazione, accedendo alla sezione “consulta i servizi offerti”. È possibile selezionare la regione e la provincia di interesse per visualizzare l’elenco degli ospedali aderenti ed i relativi servizi offerti.
Fondazione Onda ETS, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, dal 2007 attribuisce agli ospedali che erogano servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie femminili il riconoscimento del Bollino Rosa; il network, composto attualmente da 361 ospedali dislocati sul territorio nazionale, sostiene la Fondazione nel promuovere, anche all’interno degli ospedali, un approccio “di genere” nella definizione e nella programmazione strategica dei servizi clinico-assistenziali, indispensabile per garantire il diritto alla salute non solo delle donne ma anche degli uomini.
Sul sito www.bollinirosa.it è possibile avere maggiori info e:
• Consultare le schede degli ospedali premiati e i relativi servizi, utilizzando un motore di ricerca indicizzato per regione, provincia e area specialistica.
• Pubblicare un commento sui servizi premiati in base all’esperienza personale.
• Conoscere le iniziative realizzate da Fondazione Onda ETS in collaborazione con gli ospedali Bollino Rosa.
L’iniziativa è realizzata con la media partnership di Adnkronos Salute, Baby Magazine, Dottnet, Panorama della Sanità, Salutare e Tecnica Ospedaliera, con il patrocinio di SINPF-Società Italiana di Neuropsicofarmacologia, SIPG-Società Italiana di Psichiatria Geriatrica e Progetto Itaca e con il contributo incondizionato di ROVI Biotech e Viatris.
Per maggiori informazioni clicca qui

Monferrato Green Farm 2025, edizione all’insegna della qualità

E’ calato domenica sera il sipario sulla terza edizione di Monferrato Green Farm, Fiera del Verde e dell’Agricoltura, che si è svolta da venerdì (inaugurata con il taglio del nastro del sindaco di Casale Monferrato Emanuele Capra) a domenica al Pala Riccardo Coppo di Casale Monferrato, fregiandosi per il primo anno dl titolo di Fiera Nazionale. Arrivavano, infatti, da 7 regioni gli espositori che vi hanno preso parte. L’edizione 2025 è stata all’insegna della grande qualità delle proposte presentate nelle aree in cui era suddivisa: Area di esposizione e mostra di animali -Area Bimbi-Maneggio, Agricoltura- Fattoria Didattica, Salone delle Eccellenze Alimentari-Ristorante e Birrificio, Benessere e cura naturale della persona. A queste si sono aggiunti i momenti culturali nel Campus Eventi coordinati dal direttore tecnico Elena Maggiora – tra i quali ha spiccato l’alto contributo del professor Claudio Cassardo docente all’Università di Torino sul clima e le sue ripercussioni sulle colture agricole – le ‘incursioni’ nel mondo dello spettacolo con i dialoghi di Paolo Formia con il regista Salvatore Gatto e Cristian Imparato vincitore della prima edizione di ‘Io Canto’, l’esibizione sabato sera dei ‘Mellanurca’, l’ampio spazio dedicato all’arte coordinato dal Maestro Piergiorgio Panelli con ‘A New Journey 3’ dove la natura attraverso la sua bellezza ha cercato un dialogo etico ed estetico con l’essere umano. E poi ancora con le esposizioni artistiche, fotografiche e pittoriche nel Campus Eventi curate dal Direttore Tecnico Elena Maggiora e l’allestimento di prestigio curato dal garden designer Marco Marinone arricchito dalle sculture del grande artista piemontese Giovanni Tamburelli, già presente alla Biennale di Venezia. Una novità di questa edizione è stata la presenza dell’Istituto di istruzione superiore Galileo Ferraris di Vercelli (con l’Agrario Calamandrei di Crescentino e l’alberghiero Ronco di Trino) accanto a quella ormai tradizionale dell’Istituto Tecnico Vincenzo Luparia di San Martino di Rosignano.
L’evento, organizzato da D&N Eventi S.R.L. in collaborazione con il Comune di Casale Monferrato, l’Unione dei Comuni della Valcerrina, Associazione dei Comuni del Monferrato e Confartigianato Imprese Alessandria inoltre per la prima volta con visto una presenza dedicata al sociale grazie all’impegno del direttore scientifico Giancarlo Durando.

 


La manifestazione, nelle sue varie componenti ha avuto un denominatore comune nel valorizzare il rapporto esistente tra la natura, la sostenibilità, colture e culture del territorio (e non solo) a trecentosessanta gradi. Monferrato Green Farm, infatti, è si una Fiera Nazionale del Verde e dell’Agricoltura ma da subito ha fortemente condiviso il coinvolgimento di tutti i comparti produttivi , artigianato, industria e commercio in una prospettiva di crescita del territorio sostenibile per l’ambiente. E la scelta di Casale Monferrato, nel cuore di un territorio rurale patrimonio dell’Umanità Unesco, non è casuale, per la sua storia e le sue tipicità
Monferrato Green Farm 2025 ha avuto il patrocinio della Regione Piemonte, del Comune di Casale Monferrato, del Comune di Olivola (Prima Città dell’Olio del Piemonte, presente con un proprio stand in Fiera),della Provincia di Alessandria, Provincia di Mantova, Camera di Commercio di Alessandria Asti e la partnership di Enti, Aziende ed Associazioni tra cui Asproflor Comuni fioriti, Confartigianato Alessandria, Confagricoltura Alessandria, Fai Delegazione di Casale Monferrato, Garden club di Alessandria, Istituto Tecnico Vincenzo Luparia, Ediltecnica Ferrari BK, Vivai Varallo, Marco Marinone Garden Designer, Provera, Occhio con Occhio