CRONACA- Pagina 380

Cottolengo: «La terapia antibiotica dall’accesso in Dea al ricovero ospedaliero»

 

E’ il tema del convegno tenutosi nella Sala Fratel Bordino della Piccola Casa di Torino, organizzato dall’Ospedale Cottolengo e da Federsanità – Confederazione Federsanità Anci regionali, in collaborazione con la Regione Piemonte.

Padre Carmine Arice, Padre generale della Piccola Casa, ha tenuto una Lectio magistralis su «L’etica della somministrazione dei farmaci».
«Parlare di questo tema», ha sottolineato Padre Arice, «significa affrontare una sfida senza precedenti dal punto di vista antropologico, una sfida che va a toccare il primato dell’uomo. Sì, perché il dramma della società contemporanea è rappresentato proprio dalla negazione dell’assoluto primato dell’uomo».

Padre Arice ha dunque invitato «a porre al centro lo sguardo sulla persona, senza mai dimenticare che chi tocca il corpo umano per le cure tocca la persona nella sua integralità e dignità»

(Facebook Cottolengo)

Drink or drive, i risultati del progetto per la sicurezza alla guida

 

Sensibilizzare e responsabilizzare sui rischi derivanti dall’utilizzo di alcol e droghe alla guida, attraverso il coinvolgimento attivo di adolescenti e giovani adulti.

Questo l’obiettivo di “Safe Direction”, progetto della Città di Torino finanziato dal Dipartimento delle Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri nell’ambito del progetto nazionale “Interventi per la sicurezza stradale”, conclusosi questa mattina con un convegno dal titolo “Drink or Drive” alla Fabbrica delle “e”, che è stato l’occasione per fare il punto sui risultati del lavoro.

Avviato nella primavera del 2023, il progetto si è sviluppato lungo diverse linee di azione, grazie alla sinergia dei diversi attori coinvolti.

La prima è rappresentata dall’attività di informazione e sensibilizzazione che, a partire dalla campagna “Drink or Drive – #SafeDirection”, ha visto il coinvolgimento diretto degli studenti di tre istituti professionali, chiamati a partecipare sia nella formazione che in altre attività, come le uscite nei luoghi associati al divertimento e al tempo libero. Un lavoro corale, sotto il coordinamento di Terra Mia onlus, svolto dagli enti del partenariato composto da Cooperativa Sociale Alice, Associazione Aliseo onlus, CNCA – Coordinamento Piemontese e Ligure Comunità di Accoglienza, Gruppo Arco SCS, Università della Strada Gruppo Abele – Impresa sociale srl e cooperativa sociale P.G. Frassati s.c.s onlus.

La seconda ha riguardato interventi di prossimità nei contesti di vita e divertimento. 60 le uscite nei locali della movida per attività di sensibilizzazione, cui si aggiungono altri 60 interventi in contesti legati al tempo libero, per un totale di 12mila persone raggiunte e coinvolte. Sul campo i partecipanti hanno distribuito materiale informativo, effettuato la misurazione del tasso alcolemico, offerto ai ragazzi la possibilità di consulti individuali e di gruppo, distribuito questionari a tema e alcoltest monouso. Azioni queste rese possibili grazie anche al potenziamento del servizio PIN dell’Azienda Sanitaria Locale Città di Torino – Dipartimento per le Dipendenze.

Un’altra linea di azione è infine scaturita dalla collaborazione con la Polizia Locale, con l’obiettivo di vigilare e contrastare il pericoloso comportamento del mettersi alla guida in stato di ebbrezza o di alterazione dovuta all’assunzione di sostanze stupefacenti e psicotrope. Fondamentale qui è stato il contributo dell’Università degli studi di Torino – Dipartimento di Chimica e del Centro Regionale Antidoping “A. Bertinaria”, coinvolti nelle attività di formazione e qualificazione del personale operativo e nella mappatura e analisi dei luoghi e delle zone strategiche di intervento. Operazioni che hanno preceduto l’attuazione dei controlli stradali e hanno visto la novità della sperimentazione di nuove tecniche di accertamento basate sull’analisi del sudore corporeo.

Secondo i numeri forniti dal Corpo di Polizia Municipale sono stati 33 i servizi di controllo effettuati, per un totale di 1056 veicoli fermati e altrettanti conducenti controllati, di cui 88 sono poi risultati positivi all’alcool test e 7 positivi alle sostanze stupefacenti. Numeri certamente non irrilevanti, che confermano l’importanza di progetti come “Safe Direction”, per giovani più consapevoli e responsabili sui gravi rischi e le conseguenze che mettersi alla guida in stato di alterazione comporta.

TORINO CLICK

Il mio nome è “Alisea”… sono la nuova “concept car”

Presentato, nei giorni scorsi, alla “Reggia di Venaria” il prototipo in scala 1:1 opera del torinese “Istituto Europeo di Design”

Venaria Reale (Torino)

La presentazione, nei giorni scorsi, nella suggestiva cornice della “Reggia di Venaria”. Le caratteristiche: vettura a due posti dalla forte vocazione sportiva, un design assolutamente avveniristico e un progetto che raccoglie ed omaggia la più iconica delle “hypercar”proiettata nel futuro.

 

Parliamo di “Alisea”, la nuova concept car” realizzata dagli studenti del “Master in Transportation Design” di “IED – Istituto Europeo di Design di Torino”, in collaborazione con la “Pagani Automobili” – fondata nel 1988 a San Cesario del Panaro (Modena) dal grande visionario italo argentino Horacio Pagani – e risultato di un percorso che ha coinvolto 24 giovani designerin mesi di intenso lavoro per immaginare l’evoluzione della mitica “Zonda” in fibra di carbonio, a 25 anni dal lancio del modello (presentato in anteprima nel 2007 al “Salone di Ginevra” e come modello definitivo nel 2009 al “Vienna Auto Show”) che ha ridefinito gli standard verso nuovi livelli di stile e prestazioni.

Una pagina di storia che oggi “Alisea” fa propria coniugando la filosofia di Horacio Pagani – da sempre fondata sull’uso di tecnologie avanzate e sulla ricerca della perfezione – e lo “stile torinese”, per omaggiare sia la tradizione che l’innovazione nel settore automobilistico.

Nell’ambito della tesi del “Master”, insieme al brand modenese, i giovani designer “IED” hanno lavorato, in tutti i passaggi elaborativi, come un vero e proprio “centro stile”, mettendo in campo, come sostengono gli stessi dirigenti della “Pagani”, tutto “il loro approccio fresco e senza condizionamenti”. Il risultato è un’auto al tempo stesso “analogica”e “tecnologica”. Nessun elemento decorativo o interruzione nelle superfici: “Alisea” è “un volume unico, pulito e leggibile, dalle sezioni positive in qualsiasi porzione della carrozzeria”. La forma dinamica della biposto “è delimitata da un elemento grafico ellittico che collega idealmente il frontale al posteriore, incorniciando un abitacolo a goccia che termina nell’iconico scarico a quattro terminali circolari”. I proiettori anteriori, che racchiudono gli elementi illuminanti “full LED”, rivisitano i distintivi bulbi fresati con un approccio superficiale che segue il cofano, mentre i gruppi ottici posteriori richiamano le “proporzioni leonardesche”, sviluppandosi in una serie di elementi parametrici retroilluminati. Allo stesso modo, gli interni di “Alisea” riprendono le linee essenziali degli esterni: un elemento ellittico avvolge la plancia, che incorpora tachimetri analogici e, in secondo piano, uno schermo digitale. Collegato a essa, un quadro analogico preserva la fisicità e l’approccio tattile caro a Pagani. Immancabile e in controtendenza con il trend odierno delle “hypercar”, la leva del cambio manuale domina il centro dell’abitacolo, ben visibile e protagonista. Il volante, infine, presenta un elaborato lavoro di selleria che unisce colori e cuciture, “creando coerenza e continuità con le sedute”. Particolarmente soddisfatta, Paola Zini, direttrice di “IED Torino”, che sottolinea: “Alisea è l’espressione tangibile del talento e della dedizione delle nostre studentesse e dei nostri studenti, straordinario risultato di un impegno collettivo e di un percorso interdisciplinare che ha visto i ragazzi progettare fianco a fianco con docenti e aziende, condividendo competenze e visioni . La collaborazione con un’eccellenza italiana come Pagani porta valore alla nostra offerta formativa multiforme e costantemente rivolta al contesto globale, orientata a sviluppare una forte cultura del progetto e a favorire la crescita professionale di giovani designer guardando al futuro con una prospettiva ampia e aperta”.

Il modello in scala 1:1, la cui realizzazione ogni anno conferma la qualità didattica di “IED Torino” (che nel campo del “Transportation Design” e della “Mobilità” accoglie ben 310 studenti, il 48% stranieri), andrà ad arricchire la prestigiosa collezione di “concept car” create in collaborazione con le più importanti case automobilistiche del mondo.

Alisea, inoltre, potrà essere ammirata al “MAUTO – Museo Nazionale dell’Automobile” di Torino, da lunedì 6 maggio a venerdì 7 giugno prossimi.

Per info: “IED – Istituto Europeo di Design”, via San Quintino 39, Torino; tel. 011/541111 o www.ied.iti.

g. m.

Nelle foto:

–       “Alisea” (parte anteriore e posteriore) , ph. Pepe

–       Paola Zini, direttrice IED Torino”, ph. Margherita Borsano

–       La presentazione alla “Reggia di Venaria”, ph. Margherita Borsano

I 45 anni del centro di Formazione Musicale

Un anniversario speciale per il Centro di Formazione Musicale. Quarantacinque anni di attività, che la Città di Torino festeggerà con un programma di oltre trenta appuntamenti tra il 13 aprile e il 19 dicembre 2024 e il coinvolgimento di importanti realtà culturali cittadine.

“Quarantacinque anni di vita di un progetto sono un importante traguardo, che vogliamo festeggiare con tutte le cittadine e i cittadini” ha dichiarato l’assessora alla Cultura della Città di Torino -. L’esperienza di questi anni ci ha insegnato che azioni formative e divulgative di base ma di qualità, offerte gratuitamente a tutti i cittadini, sono essenziali, poiché alimentano e sviluppano i talenti e la creatività del territorio, generano luoghi di incontro e scambio, riducono la marginalizzazione sociale, contribuendo a rendere più vitale la comunità e i suoi spazi. Siamo davvero felici di proporre questo ricco programma e ci aspettiamo una viva partecipazione di tutte e tutti.”

Una rassegna di trentacinque appuntamenti tra aprile e dicembre, aperta a tutti e per la maggior parte gratuita, organizzata dalla Città di Torino, con la collaborazione della Fondazione per la Cultura Torino, il sostegno di Intesa Sanpaolo e la partecipazione diretta di allievi e docenti del Centro di Formazione Musicale. Tra questi, l’anteprima inaugurale del Torino Jazz Festival con la Big Band CFM sabato 20 aprile al MAUTO; il triplo concerto classico giovedì 20 giugno al Conservatorio, alla vigilia della Giornata europea della Musica; la grande festa finale mercoledì 18 dicembre al teatro Alfieri. Tre momenti da non perdere, a cui si aggiungono tanti workshop, concerti, conferenze concerto e saggi, alcuni dei quali realizzati in collaborazione con l’associazione Sistema Musica, che ha coinvolto nel programma Torino Jazz Festival, MITO Settembremusica e Museo Egizio.

Il programma completo delle iniziative è disponibile sul sito del Centro di Formazione Musicale www.comune.torino.it/corsimusica/.

La partecipazione agli eventi è gratuita, a eccezione dei workshop, che sono proposti a prezzo calmierato.

Due contest fotografici e una call to action

Per festeggiare i quarantacinque anni del CFM, la Città di Torino indice un contest dedicato agli allievi dei corsi di formazione musicale, a cui si aggiungono un contest e una call to action aperta anche ad amici, simpatizzanti e appassionati di musica che parteciperanno agli eventi in programma, con la finalità di valorizzare e divulgare le attività e le proposte musicali del CFM e più in generale la bellezza della musica e del fare musica insieme.

Al contest 45 talenti CFM potranno partecipare tutti gli allievi dei corsi di formazione musicale, invitati a candidare la propria esecuzione di un pezzo studiato durante l’anno formativo, contribuendo così a creare una galleria di talenti del CFM relativa all’anno formativo 2023/2024. Una giuria composta da due insegnanti del CFM e dal coordinatore didattico-artistico selezionerà le migliori esecuzioni nelle categorie solista classica, solista jazz e ensemble.

Il contest 45 ritmi visivi CFM, a libera partecipazione, premierà invece i migliori scatti fotografici nelle tre categorie Note in fuga (fotografie che catturano il dinamismo e l’energia delle esibizioni musicali dal vivo inserite nella rassegna eventi del 45° anniversario del CFM), Melodie nel dettaglio (fotografie che si concentrano su strumenti musicali, partiture e dettagli catturati durante gli eventi) e Generazioni armoniche (fotografie che testimoniano l’interazione e la connessione che nasce tra musicisti di diverse generazioni, competenze e culture).

Infine la call to action Selfie post to action, a libera partecipazione, premierà i concorrenti che si ritrarranno con foto e video durante uno o più eventi della rassegna “45 anni di musica insieme!”.

Tutti i dettagli sulle modalità di partecipazione ai contest e alla call to action sono disponibili sul sito del CFM www.comune.torino.it/corsimusica/. In palio tanti gadget ma anche borse di studio e la possibilità di partecipare gratuitamente a un laboratorio tra quelli proposti per l’anno formativo 2024/2025.

Investito da auto muore in ospedale

Un uomo di 68 anni è stato investito dall’auto guidata da un 22enne a Vigliano Biellese. Trasportato in ospedale è morto successivamente. La vettura è una Mercedes Classe E e stanno indagando le forze dell’ordine. Le condizioni della vittima erano parse fin  da subito molto gravi.

Bombardieri scelto dal CSM sarà procuratore di Torino

All’unanimità la quinta commissione del Consiglio superiore della magistratura ha proposto la nomina del procuratore di Reggio Calabria Giovanni Bombardieri a procuratore di Torino. Toccherà al plenum del Csm ratificare la scelta.
Bombardieri è da otto anni procuratore e capo della Dda di Reggio Calabria dove ha coordinato le inchieste sulla ‘ndrangheta.

A Milano menzione d’onore per il decennale de “il Torinese”

Al nostro giornale, “il Torinese”, è stata assegnata ieri a Milano una delle menzioni d’onore  della VII Edizione del premio internazionale di giornalismo e comunicazione “La Rosa d’Oro”, promosso dall’Associazione Internazionale Regina Elena Odv.

La cerimonia si è svolta nella sala “Falcone e Borsellino” del Municipio 1, in corso Garibaldi nel capoluogo lombardo. E’ intervenuto il presidente Mattia Abdu Ismahil.

Il Premio, che ha le finalità di incentivare la corretta informazione e il riconoscimento dell’impegno professionale di giornalisti e comunicatori è stato conferito quest’anno ai seguenti giornalisti:

1 classificato: Colonnello Giuseppe Cacciaguerra (direttore di Rivista Militare)
2 classificato: Ludovico Fontana (giornalista RAI)
3 classificato: Timothy Dissegna (direttore de Il Goriziano).
Poiché l’Associazione Internazionale Regina Elena Odv è ispirata dal principio della carità – come ricordato dal suo motto “SERVIRE”- i riconoscimenti non sono in denaro ma in diplomi e targhe
 che sono stati consegnati dal Presidente nazionale del sodalizio, Ilario Bortolan e da Biagio Liotti, delegato  per i Rapporti Istituzionali e la Comunicazione.
Le Menzioni Speciali sono state conferite, oltre al “Torinese”, a:
– ⁠Rivista di Cavalleria
– ⁠Rivista L’Alpino
– ⁠Museo del Tesoro di San Gennaro
-Comune di Buttigliera Alta (TO)
– ⁠dott. Daniele Bartocci
– ⁠Associazione Nazionale ex Internati (ANEI) sezione di Treviso

 

Creata in Francia il 28 novembre 1985,  presente con propri volontari, iscritti e delegati, in 56 Stati, l’Association Internationale Reine Hélène (AIRH) riunisce persone di ogni estrazione sociale per attività di carattere spirituale, caritatevole e culturale.

L’Associazione s’ispira all’esempio di Elena del Montenegro, che ricevette la Rosa d’oro della Cristianità da Papa Pio XI e passò alla storia anche come “Regina della Carità” e il cui motto è “SERVIRE”.

L’AIRH è d’ispirazione cristiana, ma dialoga con le altre confessioni religiose. Essa è apolitica e apartitica e le sue spese di amministrazione e di gestione sono inferiori allo 0,5 per cento del valore dei beni distribuiti.

La menzione è stata ritirata dal nostro direttore Cristiano Bussola che, nel suo saluto, l’ha voluta dedicare a tutta la redazione e ai lettori del giornale.

Nuove tensioni nelle carceri: detenuto sale sul tetto

Singolare protesta ieri pomeriggio, presso la Casa circondariale di Cuneo, di un detenuto nordafricano che ha attuato una manifestazione di protesta salendo sul tetto delle mura del campo sportivo del penitenziario.

Come spiega Ramona Celestino, segretario del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, “l’uomo stava svolgendo attività sportiva in palestra e si è improvvisamente arrampicato fino ad arrivare sul muro sovrastante il campo sportivo. Subito se ne è accorto l’Agente di Polizia Penitenziaria, di sorveglianza da solo per l’immissione dei detenuti nei due campi e nella palestra, s n’è subito accorto, dando l’allarme. Dopo una lunga mediazione, la situazione si è fortunatamente risolta: il detenuto in questione è sceso dal tetto, grazie all’interlocuzione con la Polizia Penitenziaria presente”. Vicente Santilli, segretario nazionale per il Piemonte del SAPPE, evidenzia “la grande professionalità e le capacità operative dimostrate dal collega e da tutti gli altri poliziotti penitenziari intervenuti”. 

“Si sono vissuti momenti di grande tensione, ma sono stati gestiti al meglio dal Personale in servizio di Polizia Penitenziaria”, evidenzia il Segretario Generale Donato Capece, il quale evidenzia come la protesta del detenuto salito sul tetto del carcere di Cuneo è “sintomatica del fatto che le tensioni e le criticità nel sistema dell’esecuzione della pena in Italia restano costanti, a tutto danno dello stress correlato delle donne e degli uomini del Corpo”. Per il leader nazionale del SAPPE, che esprime solidarietà e vicinanza ai poliziotti di CUNEO, servono “interventi urgenti e strutturali che restituiscano la giusta legalità al circuito penitenziario intervenendo in primis sul regime custodiale aperto. Servono poliziotti e regole d’ingaggio chiare, tecnologia e formazione per chi sta in prima linea nelle Sezioni, strumenti di difesa e contrasto delle violenze”. Il riferimento del leader nazionale del SAPPE è alla necessità di “prevedere l’espulsione dei detenuti stranieri, un terzo degli attuali presenti in Italia, per fare scontare loro, nelle loro carceri, le pene e la riapertura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari dove mettere i detenuti con problemi psichiatrici, sempre più numerosi, oggi presenti nel circuito detentivo ordinario”. E torna anche a sollecitare, per la Polizia Penitenziaria, “la dotazione del taser, che potrebbe essere lo strumento utile per eccellenza in chiave anti aggressione (anche perché di ogni detenuto è possibile sapere le condizioni fisiche e mediche prima di poter usare la pistola ad impulsi elettrici)”.