CRONACA- Pagina 380

Emergenza caldo: ecco il piano per aiutare gli anziani che passano l’estate a Torino

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La Città di Torino ha definito il “Piano operativo per l’emergenza caldo 2023” per aiutare le persone anziane fragili che, per le condizioni climatiche e non di rado anche a causa di problemi di salute e di solitudine, proprio nei mesi estivi soffrono i maggiori disagi.

Il Piano, il cui obiettivo è quello di creare una rete di protezione che aiuti l’anziano a fronteggiare meglio i disagi provocati dal caldo e lo sostenga nel quotidiano, non lasciandolo solo, è stato predisposto e curato dall’assessorato al Welfare, Diritti e Pari Opportunità della Città di Torino, in collaborazione con l’Asl, e sarà attivo per tutto il periodo estivo.

Tra i principali strumenti lo sportello di risposta telefonica del Servizio Aiuto Anziani, che risponde ai numeri 011.81.23.131 e 011.011.33.333 ed è operativo tutti i giorni feriali dalle ore 9.00 alle 17.00 (dopo le 17.00 e nei fine settimana risponde il centralino della Polizia Municipale).

Il servizio assolve ad una funzione di vera e propria sentinella telefonica durante l’estate e nel resto dell’anno: ascolta, consiglia, fornisce informazioni, accoglie richieste di aiuto con la collaborazione di una “squadra” costituita da associazioni di volontariato che può assicurare, in particolar modo agli anziani soli, servizi di accompagnamento per visite mediche, piccole commissioni, ritiro della pensione e qualche ora di compagnia al domicilio. Con il grande caldo, aumenta l’attività di monitoraggio telefonico per verificare lo stato di salute e quello psicologico delle persone.

Con un investimento aggiuntivo di circa 100mila euro è stato realizzato un progetto mirato agli anziani ultrasessantacinquenni residenti nel territorio torinese, normalmente autosufficienti, individuati in sinergia con i distretti sanitari e i medici di medicina generale, nonché anziani con fragilità sociale, in particolare persone sole, segnalate dai servizi sociali, su cui attivare azioni di vigilanza, monitoraggio e sostegno. Tali interventi si aggiungono ai progetti di assistenza domiciliare già attivi per l’intero anno destinati alle persone non autosufficienti tra anziani e persone con disabilità sia adulti che minori.  Nel 2022 in questo modo sono state raggiunte circa 200 persone in più rispetto alle 4mila già seguite ordinariamente.

“Fuochi d’artificio a basso impatto acustico?”

Caro direttore, promesse da marinaio… non si capisce questa poca sensibilità verso gli animali e le persone più fragili

 

Il “Tavolo Animali & Ambiente”, costituito dalle maggiori sigle animaliste ed ambientaliste denuncia il mancato rispetto della promessa di fuochi d’artificio a basso impatto acustico per la festa patronale di San Giovanni, con gravi danni per gli animali e per le persone più fragili, quali gli anziani, i malati e i neonati, da parte della locale Amministrazione comunale.

Lo spettacolo pirotecnico per la festa di San Giovanni a Torino era stato presentato come a basso impatto acustico. Ma non è stato così: il Sindaco Lo Russo e la Giunta ci hanno preso in giro?

Il Regolamento n. 320 della Città, che all’art. 9, comma 23 recita: “ …. l’attivazione di petardi, botti, fuochi d’artificio e simili può configurarsi come maltrattamento e comportamento lesivo nei confronti degli animali … e comporta quindi responsabilità dei trasgressori ….” C’è anche scritto: “Eventuali autorizzazioni in deroga saranno valutate dalla Città”, ma evidentemente la deroga dovrebbe prevedere esclusivamente spettacoli a vero basso impatto acustico!

Più volte abbiamo scritto che gli animali hanno l’udito molto più sviluppato di quello umano e i forti rumori li gettano nel panico, inducendoli a reazioni istintive e incontrollate, come gettarsi nel vuoto, scavalcare recinzioni e fuggire. Le improvvise detonazioni determinano istintive reazioni di fuga degli uccelli che riposano su posatoi notturni, spesso in colonie numerose, che causano la morte di molti di essi, soprattutto per eventi traumatici, derivanti dallo scontro in volo con case, lampioni, automobili, ecc.

Ricordiamo al Sindaco di Torino che la tutela degli animali è stata inserita anche nella Costituzione e che l’art. 3 del D.P.R. 31 marzo 1979 afferma, tra l’altro, che “I Comuni sono i soggetti pubblici deputati in via generale alla protezione degli animali in ogni impiego sul proprio territorio.” Dunque, spetta al Sindaco, attraverso i propri Organi, la vigilanza sulla osservanza delle leggi e dei regolamenti generali e locali relativi alla protezione degli animali ed alla difesa del patrimonio zootecnico.

Pertanto le associazioni del Tavolo Animali & Ambiente denunciano questa ennesima dimostrazione di scarsa sensibilità da parte del Sindaco Lo Russo e della Giunta del Comune di Torino nei confronti degli animali e dei suoi cittadini più fragili.

Per il Tavolo Animali & Ambiente:

Marco Francone

LAV Torino

La Città di Torino ricorda Bruno Caccia

Sono passati quarant’anni da quel 26 giugno del 1983 quando il procuratore torinese Bruno Caccia rimase ucciso in un attentato per mano della criminalità organizzata. Dopo avergli intitolato una scuola nei mesi scorsi, la Città di Torino lo ha ricordato oggi con una commemorazione istituzionale cui hanno partecipato la vicesindaca Michela Favaro, l’assessore Jacopo Rosatelli e la presidente del Consiglio Comunale Maria Grazia Grippo.

Cogliendo l’occasione di un anniversario importante e dell’esempio altissimo rappresentato da Bruno Caccia, l’amministrazione comunale ha inoltre promosso un bando per sostenere iniziative di educazione alla legalità e alla cittadinanza responsabile. Tra queste le attività partite in mattinata in alcuni centri estivi cittadini e rivolte a oltre 3mila bambini e ragazzi, come quelle all’oratorio Monterosa che hanno visto la partecipazione della Vicesindaca Michela Favaro. Un modo per ricordare il Procuratore e attualizzarne l’eredità morale e l’esempio.

“Fare memoria di un grande personaggio non può essere solo ricordare il passato ma far vivere la sua eredità nel presente affinché possa incidere sul futuro – ha spiegato la Vicesindaca- .Per questo, per far conoscere Bruno Caccia e rendere i cittadini più giovani protagonisti dell’impegno nella lotta alle mafie e nella tutela della legalità abbiamo organizzato con l’aiuto di Libera una “Caccia al tesoro”. Hanno aderito 35 Centri Estivi tra scuole, oratori e parrocchie coinvolgendo oltre 3000 bambini e bambine. Abbiamo scelto di giocare insieme perché nel gioco, per divertirsi, servono le regole e per lasciare un messaggio chiaro a tutti e tutte: non ci piace sempre dover rispettare le regole ma, pensiamoci, senza regole non si potrebbe fare niente, non si potrebbe giocare, fare sport, suonare, scrivere, muoversi. Grazie alla famiglia Caccia, agli assessori, ai consiglieri, alle consigliere della Città e delle Circoscrizioni, ai rappresentanti della Polizia di Stato, agli avvocati della Fondazione Fulvio Croce e ai volontari di Libera per aver partecipato all’iniziativa recandosi oggi nei Centri Estivi”.

Il programma delle iniziative promosse dall’amministrazione comunale si concluderà il 6 e 7 ottobre con le Giornate della Legalità, promosse per aumentare la consapevolezza dei cittadini sulle attività di contrasto alla criminalità; due giornate che vedranno l’apertura di luoghi simbolo di questo impegno come la Prefettura, il Tribunale e gli immobili confiscati alla criminalità organizzata, oltre a conferenze, spettacoli, visite guidate, mostre e attività aperte a tutti. In questa occasione avverrà anche la consegna del premio “Bruno Caccia”, destinato a giovani che si siano distinti per il loro impegno nella promozione della legalità sul territorio, con la presentazione delle attività realizzate nell’ambito della prima edizione dell’omonimo bando.

Nuovi sportelli Iren a Torino

Gli sportelli saranno un punto di contatto privilegiato per offrire assistenza ai clienti e proporre soluzioni dedicate al risparmio energetico

 

Iren Luce Gas e Servizi, società del Gruppo Iren che opera nella commercializzazione di energia elettrica, gas e teleriscaldamento, apre due nuovi sportelli a Torino, in via Pietro Micca 17 e via Bligny 11, a testimonianza dell’importanza che il Gruppo riconosce alla relazione con i cittadini e clienti e al valore che attribuisce allo sviluppo delle comunità territoriali in cui opera

I nuovi spazi costituiscono un ulteriore punto di contatto per i clienti, dedicati alla proposta di soluzioni per il risparmio energetico grazie alla presenza di consulenti esperti: presso gli sportelli sarà infatti possibile ricevere informazioni e offerte per l’efficientamento energetico (climatizzatori, caldaie di ultima generazione, termostati smart e valvole termostatiche) e la smart home (kit con smart led, presa smart, webcam e Google Home), oltre alle soluzioni per la mobilità elettrica leggera (e-bike, monopattino elettrico).

Accanto a questi servizi innovativi sarà sempre possibile ricevere informazioni e assistenza sulle offerte luce e gas e, dal 7 luglio, sui servizi ambientali (stampa ecocard Amiat).

Gli sportelli sono aperti con i seguenti orari:

  • Store via Pietro Micca 17, dal lunedì al venerdì dalle 8:30 alle 13:30 e dalle 14:30 alle 17:30, il sabato dalle 8:30 alle 12:30.
  • Store via Bligny 11, dal lunedì al venerdì dalle 8:30 alle 17:30, il sabato dalle 8:30 alle 12:30.

 

Per evitare attese è possibile prenotare un appuntamento attraverso la app IrenYou selezionando lo sportello di interesse. Contattando gli store è inoltre possibile fissare un appuntamento dedicato ai servizi di efficientamento energetico con un consulente energia 360°.

 

Microbiota fecale, nuovo tipo di trapianto alle Molinette dopo anni di lavoro

Un nuovo tipo di trapianto all’ospedale Molinette di Torino. La Città della Salute di Torino ha ottenuto l’autorizzazione e l’accreditamento per il trapianto di microbiota fecale. Si è giunti a questo prestigioso traguardo dopo anni di duro lavoro, svolto in sinergia con la Direzione Sanitaria, la Gastroenterologia (diretta dal professor Giorgio Maria Saraccco), la Microbiologia, l’Infettivologia ed il Laboratorio di Biochimica delle Molinette.
Il trapianto di microbiota fecale (FMT) è il processo attraverso il quale le feci prelevate da un individuo sano vengono trasferite nell’intestino di una persona malata, attraverso clistere, colonscopia o altri metodi.
L’obiettivo di questa metodica è eliminare i microrganismi patogeni dall’intestino al fine di ripristinare l’equilibrio del microbiota intestinale (impropriamente definito flora batterica intestinale).
Attualmente il trapianto fecale è autorizzato dall’AIFA solo per il trattamento negli adulti dell’infezione da Clostridium Difficile recidivante o resistente alla terapia antibiotica.  Quest’infezione in genere avviene nelle persone immunodepresse e/o soggette a lunghe terapie con antibiotici, determinando una colite particolare detta pseudomembranosa, perché caratterizzata dalla comparsa sulla mucosa del colon di numerose placchette bianco-giallastre.
Questa colite può indurre in una percentuale minoritaria di pazienti un danno grave alle pareti intestinali con un rischio di mortalità del 10%.
Il trapianto di microbiota fecale è una metodica presente in alcuni Paesi occidentali e ha percentuali di successo > del 90% a fronte di rari e modesti effetti collaterali.
Essendo considerato a tutti gli effetti un vero e proprio trapianto di tessuto, tale metodica è soggetta alla rigida disciplina che regola tutti i trapianti d’organo. Il donatore è scelto con criteri di inclusione molto rigidi, è studiato preliminarmente con un accurato colloquio per escludere comportamenti a rischio, esegue minuziosi esami delle feci e del sangue e, se ritenute idonee le sue feci, sono trattate in ambiente attrezzato per essere trasferite tramite colonscopia nel colon del paziente malato.
I risultati sono estremamente gratificanti: più del 90% dei pazienti con colite recidivante da Clostridium Difficile guarisce dopo una o più sessioni (in genere non più di 3) di trasferimento di microbiota fecale tramite colonscopia, a fronte di scarsi o nulli effetti collaterali se non quelli indotti dall’esecuzione della colonscopia.

Il Cai e il “no” alle croci sulle vette

IL COMMENTO  di Pier Franco Quaglieni

Neppure l’ateo e mangiapreti accademico del CAI Massimo Mila avrebbe condiviso la decisione del CAI di condannare le croci in cima alle montagne, viste  come elemento divisivo. Forse il consigliere comunale  torinese che vuole eliminare il crocifisso nella Sala rossa , è diventato anche  dirigente del CAI , il Club alpino Italiano fondato da Quintino Sella, il grande statista biellese della nuova Italia nata dal Risorgimento e grande scienziato. Bontà loro, al CAI non contestano le croci esistenti, ma si dicono contrari a nuove croci  sulle montagne. La notizia potrebbe essere una barzelletta estiva che manderebbe su tutte le furie il  mio amico conte Edoardo Fiora di Centrocroci che sentirebbe il suo predicato nobiliare in pericolo. In effetti invece  è una  cosa apparentemente seria. Questi nuovi montanari scalatori di vette inesistenti non vogliono laicizzare le scalate, ma vogliono scristianizzare anche le vette più inaccessibili dove svetta da sempre la Croce di Cristo . Scristianizzare significa ripetere l’errore ingenuo della Rivoluzione francese che cambiò anche il nome dei mesi dell’anno, ottenendo come reazione Napoleone e la Restaurazione. Dove non entra il cittadino Cristo, non entra neppure il cittadino Parini, disse il poeta milanese  dell’illuminismo egualitario. Questi forse  panciuti alpinisti che vogliono distinguersi non nello scalare montagne, ma nell’ impedire nuove  croci, sono l’espressione montanara del nichilismo fallimentare che ha distrutto la nostra società. La laicità di Benedetto Croce portava il filosofo a non potersi  “non dire cristiano“. Questi velleitari laicisti vogliono accanirsi anche contro la storia. Il Cristianesimo, piaccia o non piaccia, fa parte della nostra civiltà, al di là del fatto di credere o non credere . Una verità elementare che gli scalatori del terzo millennio non riescono a comprendere. La notizia mi era sfuggita, ma oggi al castello di Issogne  l’amico editore valdostano  Ennio Pedrini mi ha raccontato le nuove prodezze del CAI.

Controlli di polizia nella zona di Porta Nuova a Torino

Lo scorso mercoledì pomeriggio ha avuto luogo un controllo straordinario del territorio ad alto impatto coordinato dal Commissariato di P.S. San Secondo, con l’ausilio degli equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine “Piemonte”, dell’unità cinofila antidroga, del Reparto Mobile di Torino e svolto in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri, la Guardia di Finanza del II nucleo operativo metropolitano e personale GTT.

Complessivamente, l’attività, che si è concentrata nell’area circostante la zona della stazione Porta Nuova, ha consentito:

l’identificazione di 193 persone,

l’ arresto di 1 persona,

il sequestro di 65 grammi di hashish,

il controllo di 2 locali, uno dei quali sanzionato per carenze igienico sanitarie,

64 sanzioni per irregolarità del titolo di viaggio.

I controlli si sono svolti anche a bordo del tram linea 4. Proprio qui, l’unità cinofila composta dal cane antidroga “Iron” e dal proprio conduttore, ha individuato un cittadino marocchino, già gravato dalla misura cautelare con l’obbligo di presentazione alla PG, seduto nella vettura di coda. Nella tasca dei jeans celava un panetto di hashish del peso di 65 grammi. Il ventiduenne è stato posto in arresto per detenzione ai fini di spaccio.

Sempre presso la fermata “Pastrengo” della linea 4 si procedeva al controllo di un soggetto di origini nigeriane, il quale, risultava inadempiente al decreto di espulsione dal territorio nazionale emesso dal Prefetto di Torino.

Personale dell’Arma dei Carabinieri ha infine sanzionato per carenze igienico sanitarie uno dei due bar sottoposti a controllo.

Grugliasco, asfaltatura in corso Torino

LAVORI E CANTIERI IN CITTÀ

Sono terminati i lavori di asfaltatura di un tratto di corso Torino davanti al distributore di benzina, mentre proseguono gli ultimi lavori della Smat, nel tratto finale di via Andrea Costa. Attenzione perchè permane il senso unico alternato regolato da semafori mobili e durante le ore di punta potrebbero crearsi code.
Sono iniziati, invece, i lavori per la realizzazione di nuovi ecologici e a impatto ambientale zero, dei padiglioni di architettura vegetariana, sui terreni del parco urbano della memoria a ridosso di corso Torino.

Foto di Rolando Capozzoli

Alpignano: al via i lavori per la fibra ottica

Fibra Ottica – Progetto FTTH
Finanziato con Fondi PNRR

Dal 26 giugno al 2 luglio
nelle Vie: Verdi, Piemonte, Vivaldi, Valle
nelle Vie: Baracca, Cafasse, XI Febbraio, Lanzo

avranno inizio i lavori per la posa della fibra ottica TIM

Ulteriori dettagli e prescrizioni
👉https://www.comune.alpignano.to.it/bjJZZ

Frossasco, 25°di gemellaggio a Saint Jean de Moirans

25°di gemellaggio a Saint Jean de Moirans per rinnovare l’amicizia e senso di comunità.

Una bellissima festa animata anche dalla Filarmonica Pinerolese Frossasco e Gruppo Storico Antico Borgo di San Donato in Frossasco .
Per finire, grande spettacolo pirotecnico con sottofondo di musica italiana.