CRONACA- Pagina 356

«Allontanamento zero», fondi per le famiglie

L’esponente biellese della giunta regionale: «La nuova legge inizia a dispiegare i suoi effetti. Con queste risorse andremo a lavorare sulle famiglie per prevenire gli allontanamenti, mettendo come sempre al centro l’interesse dei minori e operando affinché nessun bambino o adolescente debba più vivere in contesti non adeguati o degradati».
Allontanamento Zero, dalla norma ai fatti. La giunta regionale, infatti, ha stabilito, per l’anno in corso, i criteri di riequilibrio per la ripartizione del Fondo regionale per la gestione del sistema integrato degli interventi e servizi sociali.
L’esecutivo ha stabilito che, dall’importo complessivo delle risorse regionali, pari a 38.074.160,80 euro, vengano destinati 22 milioni di euro per l’attuazione degli interventi previsti dalla legge regionale del 28 ottobre 2022 n.17, nota come «Allontanamento zero» e fortemente voluta dall’assessore regionale alla Famiglia, Chiara Caucino. La legge prevede infatti, nello specifico, interventi a sostegno della genitorialità e norme per la prevenzione degli allontanamenti dal nucleo familiare d’origine.
L’obiettivo della norma, d’altronde, era proprio quello di supportare e sostenere, con tutti gli interventi già previsti dalla giurisprudenza statale e regionale, il nucleo familiare di origine del minore, per scongiurare, ove possibile, l’allontanamento del bambino dalla propria casa e favorire il rafforzamento della rete formale e informale a sostegno della famiglia, prevenendo le situazioni di marginalità e isolamento, evitando così traumi inutili e dannosi.
È sulla base di queste considerazioni che, secondo i dati dell’assessorato alla Famiglia, è verosimile ipotizzare che l’80 per cento degli allontanamenti sia evitabile e si possa prevenire, proprio sostenendo le famiglie con un insieme di azioni e interventi precoci e intensivi, anche, eventualmente, di natura economica, realizzati attraverso programmi educativi familiari mirati, a cura dei servizi sociali, socio sanitari e di tutti i soggetti che, a vario titolo, operano per la tutela e la promozione del benessere dei minori e delle famiglie.
Grande soddisfazione è stata espressa dall’assessore Caucino: «Questa azione – spiega – è molto importante perché segna simbolicamente il passaggio dalle intenzioni e dalle norme ai fatti concreti: per la prima volta, in Piemonte, 22 milioni di euro vengono vincolati proprio per lavorare sulla la famiglia e prevenire il disagio famigliare. Si tratta, quindi, della prima azione concreta e reale derivante dalla nuova legge “Allontanamento Zero”, che inizia così a dispiegare i suoi effetti. Con, sostanzialmente, un unico obiettivo: tutelare con tutti i mezzi a disposizione i minori e lavorare sulle famiglie in modo che nessun bambino o adolescente sia più costretto a vivere in contesti famigliari non adeguati o, peggio, degradati».

Nuovo ospedale eporediese, studio tecnico aggiornato

 AL VAGLIO DELLA CONFERENZA DEI SINDACI

L’Assessorato regionale alla Sanità del Piemonte ha inviato alla Conferenza dei sindaci dell’Asl To4 lo studio tecnico sulla valutazione dei siti individuati (Pavone Canavese, Ivrea Montefibre ed Ivrea Olivetti) per la realizzazione del nuovo ospedale dell’Asl To4, aggiornato sulla base dei nuovi elementi di giudizio analizzati dal Gruppo di lavoro nella riunione di giovedì scorso.

La Conferenza dei sindaci è stata così invitata ad esprimere il proprio parere, in tempo utile per la prossima riunione della Giunta regionale, in programma lunedì prossimo 31 luglio, in modo da acquisire un ulteriore elemento di valutazione, nel rispetto dei tempi concordati.

Continuità didattica in emergenza, fondi raddoppiati

CHIORINO/EMERGENZA SCOLASTICA:  PER L’ AFFITTO DEI CONTAINER  A DISPOSIZIONE DEGLI ENTI LOCALI
A tutela degli studenti, per garantire la maggior riduzione possibile dei disagi, assicuriamo la massima attenzione possibile e l’impegno economico che ne consegue. Garantiamo la continuità didattica e sosteniamo le amministrazioni comunali, specialmente le più piccole e decentrate, in caso di chiusura degli edifici scolastici per interventi edilizi importanti. Quest’anno abbiamo stanziato risorse aggiuntive a sostegno dei territori in caso di emergenza, di fatto raddoppiando gli stanziamenti che sono passati da 500 mila a 1 milione di euro. Il contributo è destinato alla copertura delle spese per l’affitto di container o altre strutture di appoggio temporanee dove poter collocare gli studenti e far proseguire le lezioni, in situazioni di chiusura straordinaria. Questa misura si aggiunge al “fondo di emergenza per l’edilizia scolastica” che ho istituito dall’inizio del mandato e naturalmente riconfermato nelle  annualità 23/25 perché scuola e amministrazioni comunali non devono esser lasciati soli quando è necessario intervenire e subito a tutela della sicurezza dei nostri studenti e di tutto il personale scolastico”. Così l’Assessore all’Istruzione e Merito della Regione Piemonte Elena Chiorino in merito alla prossima uscita del nuovo bando destinato agli Enti Locali regionali che si vengono a trovare in situazioni di emergenza di edilizia scolastica per ovviare a trasferimenti disagevoli degli studenti in altri plessi o addirittura in altri centri lontani dalle proprie residenze. Calamità naturali, l’aggravarsi dello stato dell’edificio, atti vandalici, o interventi edilizi importanti che non possono essere conclusi durante la pausa estiva e che compromettono l’agibilità degli edifici scolastici: in queste occasioni, molti Enti che non hanno a disposizione strutture proprie adeguate, devono ricorrere all’affitto di locali, o all’acquisto di strutture temporanee come i container, per permettere la prosecuzione regolare delle lezioni. Inoltre, la difficoltà nel trovare locali adeguati per l’accoglienza temporanea degli alunni si è ultimamente acuita a causa del grande numero di interventi di edilizia scolastica finanziati in contemporanea grazie ai fondi PNRR e che hanno medesimi tempi di realizzazione. Grazie all’ampliamento della misura da parte dell’Assessorato all’Istruzione e al Merito della Regione Piemonte, guidato da Elena Chiorino, si potrà dare maggiore supporto a quegli enti locali che si trovano tali emergenze. Ogni ente potrà richiedere un solo contributo per un importo massimo di 300 mila Euro, che potrà essere utilizzato per la locazione temporanea di locali o il noleggio (non è contemplato l’acquisto) di strutture temporanee. Gli interventi ammissibili devono riguardare il periodo scolastico ancora da svolgersi e non spese di affitto o noleggio già sostenute. Le richieste di contributo possono essere presentate in maniera continuativa entro il 30 ottobre 2023. Nei prossimi giorni sarà pubblicato il bando sulla pagina di Regione Piemonte con le modalità di presentazione della domanda e la relativa modulistica.

Cirio in Ucraina riaccompagna a casa 18 persone fragili

Una missione della Croce Rossa Italiana insieme al Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio riaccompagna a casa, in Ucraina, 18 persone fragili evacuate un anno fa da Leopoli che ora hanno espresso il desiderio di far ritorno in patria.

Per oltre un anno queste persone sono state ospitate in due strutture della Regione Piemonte: al Cottolengo e in una Residenza di Vico Canavese.

La missione, d’intesa con il Console Onorario dell’Ucraina di Torino, è partita ieri dal capoluogo piemontese e ha raggiunto oggi la città di Leopoli, nell’Ucraina occidentale. Il convoglio è formato da 32 volontari tutti appartenenti ai Comitati del Piemonte in viaggio su nove mezzi: cinque pullmini, due vetture, due ambulanze e un furgone. Il convoglio è supportato, oltre che dalla Sala operativa nazionale e dallo staff dell’Area Emergenza, anche dallo staff della Cooperazione Internazionale della Croce Rossa in coordinamento con le Società Nazionali di Croce Rossa di Austria, Repubblica Ceca, e Polonia e con le autorità degli Stati di transito.

Il Presidente del Piemonte Alberto Cirio si è unito al convoglio della Croce Rossa a Rzeszow, in Polonia, e ha viaggiato con il gruppo verso Leopoli dove ha incontrato, nel pomeriggio, il sindaco Andrij Ivanovyč Sadovyj insieme al Presidente della Croce Rossa di Leopoli.

«Ho voluto partecipare a questa missione per testimoniare ancora una volta la vicinanza del Piemonte alla popolazione ucraina. La nostra Regione è stata la prima ad attivarsi per ospitare le popolazioni che fuggivano dalla guerra e oggi ho voluto essere al fianco di chi ha deciso di tornare a casa per far capire loro che il Piemonte non li abbandona ed è in campo con la forza solidale per supportare la popolazione ucraina che continua a subire gli effetti della guerra e dei bombardamenti che purtroppo proseguono anche nelle ultime ore – spiega il Presidente della Regione Alberto Cirio – Ho portato l’abbraccio di tutto il Piemonte al sindaco di Leopoli in rappresentanza di tutta la sua comunità. Questa città conta 30 mila persone al fronte e 500 giovani hanno già perso la vita per il proprio Paese: abbiamo visitato un campo che è stato adibito a cimitero per i caduti in guerra, perché non c’è più spazio per le tombe. Leopoli è diventato un centro di cura in cui arrivano i soldati feriti in guerra: è una città che dimostra, nonostante le enormi difficoltà, il coraggio e la determinazione ad andare avanti e dove si lavora ogni giorno per salvare vite umane. Per questo siamo a disposizione per collaborare con le nostre competenze sanitarie, chirurgiche e ortopediche. Non solo, l’arrivo e l’ospitalità di tanti feriti rende necessaria un’opera di ripensamento della città nell’ottica della cura, della degenza e della riabilitazione dei feriti. Leopoli è una città di alto valore storico e, conta come Torino, numerosi edifici dichiarati patrimonio Unesco: dall’amministrazione comunale è infatti arrivata la richiesta di coinvolgere le nostre facoltà e gli studi di architettura per collaborare insieme a riprogettare la città, nel rispetto delle sue caratteristiche artistiche. Ho già chiesto al rettore del Politecnico Guido Saracco la disponibiltà a lavorare con noi per questo obiettivo».

All’incontro con il sindaco di Leopoli era presente anche il Presidente del Comitato Regionale Croce Rossa del Piemonte, Vittorio Ferrero, che aggiunge: «Questo viaggio verso l’Ucraina è uno dei tanti interventi che, dall’inizio del conflitto, la Croce Rossa porta avanti a supporto della popolazione in difficoltà. Dall’invio costante di aiuti umanitari ai progetti di sostegno per gli sfollati interni fino alle missioni di evacuazione civili con le quali abbiamo portato al sicuro oltre 240 persone che altrimenti non ce l’avrebbero fatta. Siamo felici – continua Ferrero – di contribuire al rientro a casa di queste persone che i volontari della Croce Rossa Piemonte hanno stretto in un abbraccio solidale che, oggi, si unisce a quello della Consorella Ucraina che li attende».

«Il convoglio della Croce Rossa piemontese, che oggi riporta in Ucraina 18 persone fragili con serie patologie, che avevano chiesto al Consolato un aiuto per rientrare in patria, è solo l’ultimo in ordine di tempo degli straordinari sforzi che le istituzioni piemontesi hanno messo in campo durante la guerra scatenata dalla Russia – spiega il Console onorario d’Ucraina Dario Arrigotti – Queste persone sono state ospitate e curate qui per 16 mesi, insieme ad altre migliaia di rifugiati. La Regione, la Sanità regionale, la Protezione Civile, la Croce Rossa, le ONG e tutta la società civile del Piemonte hanno dato una prova di generosità e fratellanza senza pari alle vittime dell’aggressione militare russa. Sia il popolo ucraino che il Governo ucraino non lo dimenticheranno mai. La relazione che si è stabilita tra Italia e Ucraina continuerà anche in futuro, in una Europa più forte e più sicura per tutti».

Non appena è scoppiata la guerra il Piemonte ha attivato le procedure per l’accoglienza di chi scappava dal proprio Paese attivando un piano straordinario che ha consentito di ospitare oltre 11.700 profughi ucraini sul territorio piemontese, distribuiti fra le varie province, grazie anche al supporto di oltre 18 mila volontari. In stretto raccordo con il Consolato onorario d’Ucraina, le Prefetture, gli Enti locali hanno lavorato insieme per offrire supporto e accoglienza alla popolazione in fuga dalla guerra. In particolare oltre 2400 tra bambini e ragazzi sono stati inseriti all’interno di un percorso scolastico e, grazie a una missione umanitaria, sono stati accompagnati in Italia numerosi bambini malati oncologici che non potevano più essere curati in Ucraina e che sono stati presi in carico dall’ospedale Regina Margherita di Torino, un’eccellenza della sanità piemontese.

Anziana derubata si sente male. Il ladro la salva e viene arrestato sette anni dopo

A Trieste un uomo di 35 anni è stato arrestato e condannato a un anno e 16 giorni su ordine della procura di Torino. È accusato del furto ai danni di una anziana nel 2016, quando il ladro entrò nell’appartamento della donna a Torino per derubarla.  L’anziana, sentendo dei rumori, si svegliò ma per la paura andò in crisi respiratoria. A quel punto l’intruso  si tolse il passamontagna e la fece respirare con un inalatore che si trovava sul comodino e scappò. Il ladro è stato fermato sette anni dopo a Trieste durante un ordinario controllo dei Carabinieri. Allora l’anziana lo aveva riconosciuto dalle foto segnaletiche.

Cade dalla bici e batte la testa: è in coma al Cto

Un uomo di 39 anni è in coma dopo essere caduto dalla bicicletta a Lessolo, nel torinese. Stava tornando a casa dopo una grigliata  con gli amici quando è caduto sull’asfalto. Alcune persone che hanno assistito alla scena hanno avvisato il 118.  L’uomo è stato trasportato con l’elicottero e intubato al CTO di Torino.

Lascia la finestra socchiusa, i ladri le rubano i soldi in casa

Era andata qualche giorno in vacanza. Brutta sorpresa al suo rientro quando ha trovato la casa a soqquadro. I ladri sono entrati da una finestra che aveva lasciata socchiusa e hanno rubato alla donna il  denaro contante che aveva in casa. Sul posto, a Biella, sono intervenuti i carabinieri.

Addio alla regina del “Crocetta”

E mancata dopo lunga malattia Giovanna Catzola  Mecca titolare con il marito, cuoco sopraffino, del ristorante “Crocetta“ , tempio della buona cucina di alta qualità con ascendenza toscana, ma non solo . L’avevo conosciuta molti anni fa al ristorante “Firenze“ di cui il “Crocetta“ e’ l’unico legittimo erede con  le sue specialità come la straordinaria “Robespierre“. Giovanna accoglieva le persone con classe e con stile , facendo sentire il cliente un amico. Ad ognuno dedicava tempo e attenzione come quasi più non si vede più nei ristoranti. È  stata eroica durante i due anni di pandemia a reggere le sorti del locale che ha continuato ad avere vasta clientela e ha mantenuto interamente  il personale. Nel mondo della ristorazione – se non ci fossero certe piccole mafie – Giovanna andrebbe ricordata come un fiore all’occhiello di una ospitalità che oggi quasi non c’è più. Tanti avventori negli anni erano diventati amici, così come ho visto nei decenni tanti miei amici entusiasti del “Crocetta“. Addio Giovanna, il tuo sorriso ci mancherà.
Pier Franco Quaglieni
I funerali si sono svolti sabato scorso in una affollatissima chiesa della Crocetta

Fanno il bagno nel Po vestite, stavano per annegare. Ragazza gravissima

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Hanno fatto il bagno vestite per i loro precetti religiosi rischiando di annegare nel Po. Due ragazze pachistane di 19 anni sono state soccorse dal 118 a Carmagnola e portate in ospedale. Una è ricoverata in gravi condizioni in terapia intensiva alle Molinette ed è pericolo di vita. Gli operatori dell’elisoccorso del 118 di Torino l’hanno rianimata con il massaggio cardiaco prima di trasportarla d’urgenza in ospedale. Prima dei soccorsi un passante si era tuffato eroicamente in acqua e aveva salvato le due giovani.

50 universitari di 25 Paesi del mondo a conoscere Chivasso

Pasticceria Bonfante Chivasso (Locale Storico d’Italia), in collaborazione con Ascom Confcommercio Chivasso ed il supporto di Cantine Orsolani di San Giorgio Canavese (Erbaluce dal 1894) e del Fan Club di Pecco Bagnaia (chivassese Campione del Mondo MotoGP in carica) hanno invitato un gruppo di 50 universitari di 25 Paesi del mondo a conoscere la Città.

Gli ospiti saranno accolti dall’Assessore al Commercio e Turismo Chiara Casalino e dal Presidente Ascom Carlo Nicosia.

 

I giovani stanno svolgendo in Piemonte la Summer School in Food Law, organizzata da ELSA, acronimo di European Law Students’ Association: la più grande associazione di studenti di giurisprudenza e giovani giuristi al mondo, nata nel 1981 presente in 44 paesi e che conta più di 60.000 soci all’attivo.

 

Gli studenti saranno nella città porta del Canavese e del Monferrato giovedì 27 luglio; la prima tappa sarà dedicata all’Erbaluce di Caluso di Orsolani, con un brindisi in corso Galileo Ferraris all’interno del Pecco Fan Club; poi passeggiata in via Torino, visita alla Collegiata di Santa Maria Assunta e chiusura alla Pasticceria Bonfante per scoprire i famosissimi Nocciolini di Chivasso ed un aperitivo a base di tipicità del territorio.