Non ce l’ha fatta Luca Ferrero, il veterinario torinese di 54 anni con studio in via Mazzini. È deceduto nella notte al Cto dove era ricoverato in gravi condizioni da mercoledì quando è caduto dalla bici in collina a Pecetto. Era un abile ciclista e ora si cerca di fare chiarezza sull’incidente dovuto a una caduta forse per uno spostamento d’aria causato da una moto e da una vettura che gli sono passati troppo vicino provocando la perdita di equilibrio. Le ferite riportate gli sono state fatali.
Argentina, opportunità per le imprese del Piemonte
Riceviamo da una nostra lettrice e pubblichiamo
La mattina di lunedì 11 novembre il Circolo dei Lettori di Torino ha ospitato un business forum sulle relazioni tra Argentina e la regione Piemonte dal nome “Argentina: nuove opportunità per le imprese del Piemonte”.
Questo incontro ha avuto come obbiettivo quello di stimolare nuove opportunità nell’ambito imprenditoriale tra le aziende piemontesi e quelle argentine, in particolar modo nella provincia di Córdoba.
L’incontro si è aperto con la presentazione di Davide Gandolfi, dirigente del settore delle relazioni internazionali e cooperazione presso la regione Piemonte. Fin da subito è stato evidenziato quanto la provincia di Córdoba sia stata il fulcro dell’immigrazione piemontese (basti pensare alla città di San Francisco de Córdoba, dove ben il 90% della popolazione ha origine piemontese).
Questa provincia può essere denominata come provincia dal cuore piemontese, dove la storia della regione italiana è ben radicata e portata avanti tramite le tradizioni più classiche, come la bagna cauda, o attraverso l’istituzione di associazioni come la FAMA (Federazione delle Associazioni Piemontesi di Argentina).
Per proseguire e rafforzare il legame tra i due paesi vengono promosse dall’ Associazione Piemonte iniziative come quella di questo lunedì, in questo caso però resa ancora più importante dalla partecipazione diretta di un’intera delegazione istituzionale e imprenditoriale di Córdoba, i cui componenti sono intervenuti nel corso dell’intera mattinata.
A prendere per primo la parola è stato Pedro della Rosa, ministro della produzione, scienze e tecnologia di Córdoba, che ha definito il rapporto tra Italia e la provincia di Córdoba paragonandolo a qualcosa dalle “cadenas irrompibles”, ossia dalle catene indistruttibili, per sottolineare quanto sia stringente, ed elencando i vari prodotti che la provincia di Córdoba produce e che la contraddistingue nettamente come uno dei poli produttivi più importanti della Nazione. Settori in crescita sono quello agricolo, con la produzione di soia, maní, arachidi; per poi passare al settore dell’allevamento, con ingente produzione di carne bovina, fino all’ambito universitario, in netta crescita negli ultimi anni grazie a vari investimenti rivolti ad accrescere la cosiddetta “economia della conoscenza”.
La parola è poi passata a Guido Bolatto, segretario generale della camera di commercio di Torino, che ha ribadito la similarità tra i due paesi e ha ricordati i progetti comuni su cui poter investire e lavorare, in particolar modo concentrandosi sul settore aerospaziale e quello agricolo.
In un primo momento sono stati analizzati entrambi i settori focalizzandosi sulle aziende piemontesi grazie agli interventi rispettivamente di Stefano Nigro (direttore generale del Cei Piemonte) e di Erika Manis (Division Manager della Divisione Sviluppo strategico/areospace del Cei Piemonte). Quest’ultima ha presentato il settore piemontese aerospaziale, realtà in continua crescita che oggi giorno raccoglie circa 450 PMI, e quello agricolo, che produce un fatturato di 45 milioni annui e presenta un totale di 2500 dipendenti.
La realtà aziendale della provincia di Córdoba è stata introdotta invece dal segretario delle relazioni internazionali, Carlos Massei, ed Edoardo Fracanzani, presidente della camera di commercio italiana a Córdoba. Massei ha introdotto un concetto rilevante nell’amministrazione della provincia che la porta ad essere sempre efficiente e produttiva, ossia la partecipazione nell’attività del settore tanto della parte pubblica quanto di quella privata, per aggiungere infine anche quella accademica. Questa compartecipazione di tre diverse realtà comporta, secondo i delegati intervenuti al forum, un netto incentivo all’economia e alla produzione cordobese, che la induce a soddisfare così le richieste della maggioranza della popolazione.
In ambito agricolo la provincia di Córdoba conta infatti a oggi circa 39 milioni di ettari coltivati e 230.000 produttori. In grande espansione è anche il settore delle macchine agricole e quello aerospaziale, con l’ingente attività della CONAE (commissione nazionale delle attività spaziali), la cui stazione Teofilo Tabanera, situata a Córdoba, controlla e raccoglie dati di vari satelliti.
La presentazione più dettagliata delle varie aziende argentine è toccata ad altri tre delegati: Fernando Sibilla, presidente della FADEA (fabbrica argentina di aerei) , Santiago Sara, dirigente commerciale de INMEBA (impresa metallurgica dedicata al disegno e alla fabbricazione di celle robotiche e dispositivi di assemblaggio per varie industrie metalmeccaniche e automotrici) e Claudio Cozzi, presidente di NORTID (impresa che si occupa della vendita di driver, registratori e stampanti fiscali) che ,rispettivamente in ordine, hanno portato una panoramica delle varie imprese, mostrando i lori progetti e il loro interesse nell’aprirsi a nuove idee e collaborazioni estere.
La conferenza si è conclusa con un inquadramento sul rapporto tra i due paesi nella settore sanitario, con l’intervento di Juan Cras, presidente dell’ospedale italiano di Córdoba, seguito dall’intervento di Marcelo Quaglia, presidente dell’AFAPIECO (Associazione Famiglia Piemontese di Córdoba) e che si occupa di promuovere eventi volti al mantenimento di tradizioni piemontesi nella provincia.
Da ultimo si è portata una testimonianza diretta e concreta della creazione di un business italiano in Argentina, tramite l’esperienza di Cristiano Ferrero, amministratore delegato di G.E.I (Gruppo Essenziero Italiano) e presidente di Aromitalia. Ferrero ebbe l’iniziativa di espandere questa piccola realtà della produzione di gelato artigianale italiano in Argentina a partire dagli anni Ottanta, andando poi a divenire una delle filiali più importanti.
Questo piccolo esempio è servito a sancire l’effettiva possibilità della creazione di legami imprenditoriali italo-argentini, mostrando quanto questo rapporto di vicinanza sia concreto e proficuo e auspicando così a un rafforzamento di queste “catene indistruttibili” nel tempo a venire.
Rachele Donnini
Era punto di riferimento nel mondo della cultura
Se n’è andato un uomo d’altri tempi, dallo stile inconfondibile, colto, intelligente, sensibilmente visionario, che aveva una profonda passione e conoscenza per il mondo dell’arte e dell’antiquariato. Si tratta del Cavaliere Giovanni Matta, antiquario a Verolengo, creatore della casa d’arte Mattarte, attualmente guidata dal genero Raffaello Lucchese e dalla figlia Pinuccia Matta.

È stato un antiquario di livello internazionale che ha operato con successo negli anni Settanta e Ottanta, e che rappresenta una perdita importante per il mondo della cultura e dell’arte. Adorato da tutta la famiglia, anche dai nipoti Simone e Eleonora, Giovanni Matta è ricordato anche per aver portato a Verolengo il jet-set italiano degli anni Ottanta, tra cui cantanti, attori e giornalisti quali I Ricchi e Poveri, Bruno Lauzi, Renato Pozzetto e Amedeo Goria. Passarono per Mattarte, grazie a lui, anche la Regina del Belgio Paola di Liegi e l’attore Paolo Stoppa, e furono organizzate delle aste alla presenza del noto tenore italiano Andrea Bocelli.
Giovanni Matta ha avuto tra i suoi ospiti illustri non solo esponenti del mondo dell’arte, ma anche grandi calciatori come Maldini e Albertini, amati beniamini del Milan di Berlusconi, oltre a Giampiero Boniperti, simbolo e Presidente Onorario della Juventus di allora.
Un uomo, Giovanni Matta, con un passato da Ufficiale degli Alpini, che è stato un punto di riferimento a livello nazionale per tanti antiquari e un Maestro per tutta una generazione. Se ha potuto dedicarsi con tanta passione all’antiquariato lo deve anche alla sua amata moglie Natalina, esperta arredatrice e a sua volta Cavaliere del Lavoro, titolo che non amava mostrare, in quanto donna sensibile, intelligente e umile, qualità che condivideva con il marito Giovanni, e al figlio Fabrizio che ha collaborato con passione all’attività di Mattarte come perito gemmologo.
Mara Martellotta
Ryanair, tre nuove rotte da Caselle
Ryanair ha lanciato l’operativo invernale 2024 a Torino, con 30 rotte, tra cui 3 nuove per Crotone, Reggio Calabria e Salerno Costa d’Amalfi, oltre a un aumento delle frequenze su oltre 10 rotte esistenti molto popolari come Barcellona, Bruxelles e Londra Stansted.
L’operativo invernale 2024 di Ryanair opererà con i 2 aeromobili della compagnia basati a Torino, che rappresentano un investimento di 200 milioni di dollari, che a sua volta supporta oltre 1.800 posti di lavoro, oltre a promuovere il turismo in entrata per tutto l’anno a Torino e nella regione.
L’operativo W24 di Ryanair a Torino prevede:
- 2 aeromobili- 200 milioni di dollari di investimento.
- 30 rotte, incluse 3 nuove per Crotone, Reggio Calabria e Salerno.
- Aumento della frequenza su oltre 10 rotte esistenti, tra cui Barcellona, Bruxelles e Londra Stansted
- 2,4 milioni di passeggeri all’anno.
- Oltre 1.800 posti di lavoro.
Ryanair opera voli da/per Torino da 25 anni e finora ha trasportato oltre 17 milioni di passeggeri: la compagnia punta a continuare a investire e a far crescere il traffico in Piemonte e in tutta Italia. Per continuare a generare questa crescita e sostenere il turismo, Ryanair chiede al governo italiano e alle autorità regionali di eliminare l’addizione municipale in tutti gli aeroporti italiani. Questo consentirà a Ryanair e alle altre compagnie aeree di offrire rapidamente nuove rotte, turismo e posti di lavoro durante tutto l’anno.
Per celebrare l’operativo invernale 2024 e le 3 nuove rotte da/per Torino, Ryanair ha lanciato una promozione per 3 giorni con tariffe a partire da soli 19,99 euro, disponibili da oggi per la prenotazione solo su ryanair.com.
Fabrizio Francioni, Head of Communications Italy di Ryanair, ha dichiarato:
“In qualità di compagnia aerea numero 1 in Italia, Ryanair è lieta di annunciare l’operativo invernale 2024 a Torino con 30 rotte, tra cui 3 nuove per Crotone, Reggio Calabria e Salerno Costa d’Amalfi, oltre 280 voli settimanali e incremento del traffico fino a 2,4 milioni di passeggeri all’anno. Numeri che evidenziano l’impegno di Ryanair verso lo sviluppo del Piemonte.
Operiamo voli da/per Torino da 25 anni, durante i quali abbiamo investito ingenti somme nella regione, compresi 2 aeromobili basati a Torino (che rappresentano un investimento di 200 milioni di dollari), sostenendo oltre 1.800 posti di lavoro, incrementando il turismo in entrata e migliorando la connettività per i residenti di Torino”.
Paolo Papale, Direttore Sviluppo Aviation di Torino Airport ha commentato:
“Siamo felici di celebrare i 25 anni di operatività di Ryanair sul nostro scalo. Il ruolo della compagnia aerea si è rafforzato nel corso del tempo sino a fare di Torino la sua base 3 anni fa: da allora i passeggeri trasportati da Ryanair sono aumentati anno su anno, contribuendo in maniera significativa alla crescita complessiva dello scalo. L’incremento delle frequenze è stato continuo, garantendo una maggiore connettività al nostro territorio sia verso nuovi mercati internazionali, sia verso destinazioni nazionali prima non collegate”.
Dal 12 al 21 novembre quattro appuntamenti di sensibilizzazione contro le mafie
Modera l’incontro Andrea Giambartolomei, giornalista de Lavialibera.
Il percorso di quest’anno prevede, oltre all’incontro di cui sopra, la messa in scena di due spettacoli teatrali e un incontro con gli studenti e le studentesse delle scuole secondarie di secondo grado.
1.656 telecamere di videosorveglianza installate in tutta la Provincia
Nell’ultimo anno sventato il 58% di rapine e furti negli Uffici Postali in tutta Italia
Torino, 11 novembre 2024 – I sistemi di custodia del denaro di Poste Italiane sono decisamente all’avanguardia tanto che nell’ultimo anno sono stati sventati il 58% degli eventi criminosi tentati in tutta Italia.
Tale risultato è stato possibile grazie agli investimenti dell’Azienda in materia di protezione e sicurezza che hanno consentito, ad esempio, di dotare tutti i 445 Uffici Postali di Torino e Provincia, di dispositivi a protezione del contante, tra i quali speciali casseforti ad apertura temporizzata, e di attivare 854 sportelli dotati di RollerCash, particolari casseforti collegate alle postazioni operative i cui cassetti possono essere aperti solo alla conclusione di un’operazione. Ulteriori sistemi antieffrazione sono stati introdotti a protezione degli ATM, come ad esempio la c.d. ghigliottina che, attraverso una paratia mobile, impedisce l’introduzione di esplosivo all’interno della cassaforte stessa. La “ghigliottina” è una struttura blindata che garantisce la protezione della feritoia interna attraverso cui passa il denaro per uscire dalla cassaforte dell’ATM. Questo sistema non consente l’introduzione dell’esplosivo all’interno della cassaforte stessa rendendo vano il tentativo di attacco.
L’effetto deterrente generato da tali accorgimenti, ha contribuito notevolmente alla riduzione del numero di eventi criminosi negli ultimi anni.
Poste Italiane, inoltre, ha previsto per gli Uffici Postali di Torino e Provincia, la presenza di impianti di videosorveglianza a circuito chiuso composti da oltre 1.656 telecamere che, oltre a monitorare possibili intrusioni notturne nei locali di Poste Italiane e contribuire al riconoscimento di eventuali rapinatori, consentono attraverso un sofisticato software di videoanalisi predittiva di riconoscere automaticamente comportamenti sospetti e potenziali attacchi agli ATM, facendo partire in tempo reale la richiesta di intervento alle forze dell’ordine.
L’ultimo episodio in ordine temporale è avvenuto la scorsa notte con un tentativo di attacco all’ATM dell’Ufficio Postale di Beinasco in Via Avigliana 2. Le segnalazioni di allarme giunte intorno alle 03:37 agli operatori della Situation Room di Genova, la sala di controllo H24 di Poste Italiane competente per territorio, hanno permesso di rilevare attraverso le telecamere remotizzate, la presenza di due soggetti intenti ad oscurare una delle telecamere di sorveglianza. Gli operatori hanno immediatamente richiesto il pronto intervento delle Forze dell’Ordine competenti per territorio e hanno attivato il servizio di presidio fisso di vigilanza. Le Forze dell’Ordine giunte sul posto, hanno constatato la presenza di un congegno esplosivo, c.d. “marmotta”, inserito nell’ATM e hanno dichiarato la necessità di intervento degli artificieri.
Ancora una volta l’impegno di Poste Italiane per garantire standard di sicurezza sempre più elevati, a tutela delle persone e dei beni aziendali, la dotazione di sistemi di sicurezza tecnologicamente evoluti e la stretta collaborazione con le Forze dell’Ordine hanno consentito di contrastare efficacemente l’attacco predatorio.
Venerdì 15 novembre 2024, ore 11
Sala delle Colonne, Città di Torino – Piazza Palazzo di Città, 1
Progetti Europei a servizio del territorio
La Camera di commercio di Torino, la Città di Torino, la Città Metropolitana di Torino, l’Università degli Studi di Torino e il Politecnico di Torino firmeranno un Memorandum of Understanding per collaborare all’HUB Progetti Europei per l’Economia Sociale nell’ambito di Torino Social Impact.
Torino Social Impact è una piattaforma aperta cui hanno aderito oltre 300 realtà tra imprese, istituzioni, operatori finanziari e soggetti del terzo settore, sottoscrivendo un MoU finalizzato a condividere idee, esperienze, progetti e risorse per catalizzare ed attrarre investimenti e forme di imprenditorialità che, sfruttando le nuove opportunità tecnologiche, ambiscono a risolvere problemi sociali emergenti attraverso modelli economicamente sostenibili.
In linea con le finalità di Torino Social Impact, nel 2023 nasceva l’idea di un HUB progetti europei per l’economia sociale, avviato grazie al contributo della Camera di commercio di Torino e della Fondazione Compagnia di San Paolo, in co-progettazione con Weco Impresa Sociale, partner di TSI impegnato nella promozione di approcci e metodi per la trasformazione sociale a fianco di istituzioni, imprese e realtà non-profit. L’HUB intende potenziare le competenze dell’ecosistema sull’europrogettazione per cogliere le tante opportunità finanziarie dell’Unione Europea sul tema dell’impatto sociale a livello comunitario, in particolare dopo il lancio del Transition Pathway del Social Economy Action Plan Europeo e l’inserimento dei proximity and social economy ecosystems tra i 14 ecosistemi industriali per la ripresa economica europea e la realizzazione della doppia transizione verde e digitale.
Vista l’utilità e l’importanza dell’iniziativa nel contesto europeo attuale, nell’ottica di sinergia e collaborazione che caratterizza gli enti del territorio, è stata formalizzata la volontà comune di potenziarla e valorizzarla condividendone gli obiettivi, al fine di attrarre gli investimenti europei per l’economia sociale nel territorio torinese, con un approccio orientato al capacity building dei partner TSI ed alla partecipazione concreta ai bandi.
Durante la conferenza stampa saranno presentati alcuni dati sui risultati della sperimentazione avviata nel 2023, con la testimonianza della cooperativa sociale Progetto Tenda, che ha beneficiato con successo del supporto dell’HUB, vincendo un bando Erasmus+.
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La notte fra il 9 e il 10 novembre è stato sventato un tentativo di furto all’Ufficio Postale di Torino 7 in via Breglio, 37A. Grazie all’allarme di intrusione scattato alle ore 03.54 e rilevato dagli Operatori della Situation Room di Genova, la sala di controllo H24 di Poste Italiane competente per territorio, è stato possibile individuare tramite le telecamere remotizzate, un individuo con il volto coperto che accedeva al caveau, alterando la visuale della telecamera puntata sulla cassaforte.
Alle 4:00, una pattuglia dei Carabinieri è giunta rapidamente sul posto per eseguire una verifica perimetrale, che non ha inizialmente rilevato anomalie esterne. A seguito di un’ulteriore richiesta dei Carabinieri per un controllo interno, SR Genova ha coordinato le comunicazioni necessarie per facilitare l’accesso all’interno della struttura con un referente dell’Ufficio Postale. Durante l’ispezione, i Carabinieri hanno individuato un’apertura nel muro di un supermercato dismesso adiacente, che confinava con il caveau dell’Ufficio Postale. Fortunatamente, non sono stati sottratti valori.