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Società di mutuo soccorso, “collaborazione con la Regione”

“Le società di mutuo soccorso sono una realtà del terzo settore con una storia quasi bicentenaria radicata sul territorio e intendiamo rafforzare le occasioni di collaborazione con la Regione, non solo con l’assessorato alla Cultura ma anche con quello alla Sanità e al Welfare”: questa la richiesta formulata da Giorgio Viarengo, presidente del Coordinamento regionale delle Società di Mutuo Soccorso durante l’audizione richiesta da Silvio Magliano (Lista Cirio), nella seduta congiunta della quarta e sesta commissione, presieduta da Daniele Valle e Paola Antonetto.

Viarengo ha spiegato che il Piemonte ha il maggior numero di Soms in Italia, circa 300, suddivise in storiche-territoriali e sanitarie. La capillare diffusione sul territorio permette loro di fare rete con istituzioni e altre associazioni per offrire molti servizi: dalle iniziative di prevenzione sanitaria con visite e screening ai servizi di trasporto, fino alle attività di coesione sociale. Le mutue sanitarie offrono poi prestazioni sanitarie a prezzi favorevoli di cui si possono avvalere, associandosi, anche le Soms più piccole attraverso la mutualità mediata.

Fra le criticità per cui è stato richiesto un intervento c’è la difficoltà ad accedere ad alcuni bandi come quello per l’invecchiamento attivo e quello per beneficiare delle esenzioni Irap per le organizzazioni di volontariato. “In certi casi la Soms è l’unico punto di ritrovo per paesi che si spopolano. Portiamo avanti alcune attività collaborando con i Comuni ma vorremmo una maggiore attenzione anche da parte della Regione”, ha aggiunto Enzo Francone, presidente della Soms di Ozegna.

L’incremento della dotazione finanziaria della Fondazione Centro per lo studio e la documentazione delle Società di Mutuo Soccorso è stata un’altra richiesta formulata da Guido Bonfante, presidente della Fondazione stessa, costituita nel dicembre 2001 su iniziativa della Regione e del Coordinamento regionale delle Società di mutuo soccorso piemontesi. “Chiediamo più risorse per poter coprire i costi dei tre dipendenti e proseguire l’attività, che si traduce anche in consulenza giuridica a favore delle Soms”, ha precisato Bonfante.

Sono poi intervenuti con domande sulle questioni aperte dalle Soms e per richieste di chiarimento i consiglieri Magliano, Alberto Avetta, Emanuela Verzella, Mauro Salizzoni, Daniele Valle (Pd), Paola Antonetto e Gianluca Godio (Fdi). Antonetto ha infine assicurato l’impegno per favorire un incontro anche con l’assessore al Welfare.

Ivrea, chiusa la Conferenza sul Turismo Industriale

40 ospiti e oltre 200 presenze: sono i numeri della due giorni promossa da Confindustria Canavese con il Gruppo Turismo Cultura e Sport, ospitata venerdì e sabato nelle sedi di Palazzo Uffici Olivetti e Confindustria Canavese
 Si è conclusa sabato a Ivrea la terza edizione della Conferenza Internazionale sul Turismo Industriale, la due giorni dedicata al turismo industriale e alla responsabilità sociale d’impresa ospitata venerdì 29 e sabato 30 novembre nella storica cornice di Palazzo Uffici Olivetti e nella sede di Confindustria Canavese. Per il terzo anno Ivrea, simbolo della rivoluzione industriale del Novecento e sito Unesco dal 2018, si conferma come un luogo emblematico per un appuntamento così importante. La Conferenza ha rappresentato anche un autentico “Giro d’Italia sul Turismo Industriale, invitando ospiti provenienti da regioni diverse a portare a Ivrea la propria esperienza.

40 esperti, accademici e professionisti del settore turistico si sono dati appuntamento per riflettere sulle modalità in cui il turismo industriale possa rappresentare una leva per lo sviluppo sostenibile e la valorizzazione del territorio. In due giorni, l’evento ha attratto oltre 200 persone, confermandosi per la terza volta consecutiva come catalizzatore di energie a livello nazionale e internazionale. Fra le novità di questa edizione, tre workshop tematici su Turismo, Startup e Founding per la cultura e il turismo, ospitati sabato mattina nella sede di Confindustria Canavese.

L’iniziativa è promossa da Confindustria Canavese, in collaborazione con il Gruppo Turismo Cultura e Sport, Confindustria Piemonte, Unione Industriali di Torino, Città di Ivrea, Associazione Archivio Storico Olivetti, Tower RE/Palazzo Uffici, con il supporto del Consiglio Regionale del Piemonte, di Intesa Sanpaolo, di Fondazione Marazzato, di Carloangela e il patrocinio del Ministero del Turismo, di Enit e di numerosi altri enti pubblici, privati e associazioni.

LA PRIMA GIORNATA: I PANEL

Tra i temi affrontati nel corso della prima giornata, il dialogo tra industria, cultura e turismo, con esempi concreti di edifici produttivi ancora in attività e spazi in fase di recupero. In quest’ottica, è stato presentato il progetto di riqualificazione di Palazzo Uffici Olivetti, illustrato da Gennaro Palmieri (Tower Re) e Paolo Palmieri (Advisor O Srl), che punta a reinterpretare gli spazi storici in chiave contemporanea.

La prima giornata ha visto alternarsi un ricco programma di interventi e tavole rotonde, suddivisi in tre panel tematici. Il primo panel, dedicato alla Cultura d’impresa e moderato da Filippo Ghisi, Site Manager di “Ivrea, Città Industriale del XX Secolo”, ha invitato a dialogare ospiti come: Amelia Cuomo, CEO di Pasta Cuomo, che ha raccontato l’esperienza del Museo di Pasta Cuomo a Gragnano (NA) e ha lanciato la sfida di Napoli Capitale della Cultura d’Impresa 2025Marco Amato, Direttore del Museo Lavazza di Torino; Rocco Orefice, Direttore dell’Associazione Marchi Storici d’ItaliaSilvia Cavallero, Responsabile del Castello di Masino (TO), Bene FAI, che ha ripercorso le radici del FAI e ha raccontato l’esperienza del Castello; Marzia Camarda, Presidente della Officina della Scrittura di Torino, museo dedicato al Segno fondato da Cesare Verona, Presidente e Amministratore Delegato di Aurora Penne; Mauro Durbano, Presidente del Parco Nazionale del Gran Paradiso, che ha illustrato la capacità del Parco più esteso d’Italia di valorizzare il territorio e stabilire connessioni con le imprese circostanti; Barbara Foglia, Direttrice MUMAC – Museo della macchina per caffè di Binasco (MI).

Il secondo panel, moderato da Alberto Improda, Presidente Centro Studi Cross Route Impresa, ha offerto l’occasione per confrontarsi sull’Innovazione per la Cultura e il Turismo. Fra i relatori: Luigi Emanuele Di Marco, Heritage Manager & Social Media Specialist di Olivetti, che ha ricordato l’esempio di Olivetti nel mettere la cultura al centro delle fabbriche; Marcella Gaspardone, Dirigente Generale di Turismo Torino e ProvinciaElisa Alessio, Head of Service Innovation di TIM EnterpriseAnna Monformoso, Director of Graphic Design di NAM Studio/Partner BrandtopiaPier Paolo Peruccio, Docente del Politecnico di Torino; e Francesco Calabrò, Board Member di Icomos Italia, che ha presentato il nuovo Centro Ricerche di ICOMOS Italia dedicato al Turismo Culturale.

La prima giornata ha posto Torino al centro del confronto, presentando i traguardi di Torino Capitale della Cultura d’Impresa 2024 con Marco Gay, Presidente Unione Industriali Torino e Antonio Calabrò, Presidente Museimpresa. Un successo confermato dalla recentemente proclamazione di Torino a “European Capital of Smart Tourism 2025”.

La Conferenza è stata anche l’occasione per coinvolgere esperienze di altri territori con il terzo panel “Le identità e i territori, in Italia e nel mondo“. Un dialogo moderato da Elena Testa, Responsabile dell’Archivio Nazionale Cinema d’Impresa di Ivrea, che ha visto dialogare ospiti provenienti da regioni diverse: Valentina Barbieri, Co-founder di Rinascimento Industriale, ente no profit diffuso tra Carrara, Parma, Milano e Roma che affianca le aziende nella riscoperta della propria identità e del proprio patrimonio; Chiara Bartalini, Assessora al Turismo del Comune di Prato, Città recentemente insignita del premio Corporate Heritage Awards 2024 dedicato al marketing del patrimonio storico-culturale; Manuel Ramello, Vicepresidente di AIPAI – Associazione Italiana Patrimonio Archeologico Industriale di Roma, associazione culturale senza scopo di lucro per la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio industriale italianoRossella Maspoli, Docente del Politecnico di Torino e Membro del TICCIH –  The International Committee for the Conservation of the Industrial HeritageAlessandro Carlorosi, Direttore dell’Associazione Paesaggio dell’Eccellenza di Recanati (MC), che mira a valorizzare il patrimonio industriale e artigianale delle Marche.

La prima giornata ha ospitato anche singoli interventi, come quello di Paolo Verri, Urban Practitioner e Direttore di Fondazione Mondadori, che ha illustrato come costruire “Narrazioni strategiche” attraverso lo strumento del dossier: dall’esempio di Torino Capitale della Cultura d’Impresa alla candidatura di Savona a Capitale Italiana della Cultura. Presenti anche personalità di primo piano di diversi settori: Giovanna Frello, Direttrice Filiale Imprese Ivrea di Intesa Sanpaolo; Alberto Marrazzato, Presidente di Fondazione Marrazzato; Alessandra Priante, Presidente ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo; e Leopoldo Destro, Delegato Trasporti e Turismo Confindustria.

LA SECONDA GIORNATA: I WORKSHOP

La Conferenza è proseguita sabato 30 novembre con tre tavoli tematici ospitati presso la sede di Confindustria Canavese a Ivrea. Un tavolo, moderato da Anna Scudellari, Brand Heritage Strategist, ha esplorato le diverse esperienze pratiche di turismo industriale dal punto di vista del visitatore; un secondo workshop, a cura di Flavio Tagliabue, Segretario Generale dell’Associazione Startup Turismo, ha indagato il rapporto tra heritage e innovazione con la collaborazione di startup; e un terzo tavolo, introdotto da Gianfranco Franciscono, Responsabile Economia, Credito ed Internazionalizzazione di Confindustria Canavese, ha invitato i partecipanti a riflettere sulle opportunità di finanziamento attraverso bandi e crowdfunding. I tavoli di lavoro hanno rappresentato per i partecipanti  un’occasione di scambio e contaminazione reciproca, oltre a un’opportunità per costruire una rete di operatori sul tema delle visite aziendali e dei siti industriali.

Performance aziendali: giornata di formazione con i Toyota Old Boys

In programma il 6 dicembre a Orbassano (TO), presso la Yaskawa Italia, un’intera giornata di formazione con i Toyota Old Boys per imparare direttamente da chi, a partire dal secondo Dopoguerra, ha sviluppato con successo le tecniche che aumentano le performance aziendali, rimuovendo le sacche di inefficienza dai processi produttivi

 

 Sperimentato con successo gli anni scorsi, torna auxiell Dojo Genba Experience, il percorso di formazione alla scoperta dei segreti dell’efficientamento dei processi aziendali, organizzato da auxiell, azienda di consulenza con sede a Padova che migliora le performance delle organizzazioni in cui opera.

L’appuntamento è presso la Yaskawa Italia di Orbassano (TO), via Don Pietro Giordano 10, per una giornata di formazione che offre l’opportunità di apprendere i principi e le tecniche lean direttamente da chi le ha vissute e insegnate per anni nell’azienda che ha pionieristicamente avviato questo approccio ormai diffuso in tutto il mondo e in tutti gli ambiti. Dopo gli appuntamenti del 2 a Modena e del 5 a Bergamo, il 6 dicembre a Orbassano (TO) i Toyota Old Boys, ex manager con esperienza quarantennale in Toyota e trainer certificati del Toyota Production System, spiegheranno i concetti applicabili fin da subito alla linea produttiva, per migliorare la produttività e rendere più fluidi i processi.

I due ex manager hanno vissuto in prima persona il successo della fabbrica automobilistica giapponese grazie all’applicazione del Toyota Production System, evolutosi poi nel mondo occidentale come ‘Lean system’ e saranno loro a trasferire ai partecipanti l’esperienza diretta. Così, nella prima parte della giornata, saranno approfonditi i principi e le tecniche con il supporto di un lean expert del team auxiell che guiderà il gruppo nel fare le opportune astrazioni al proprio contesto. La seconda parte, invece, darà l’opportunità di mettersi in gioco attivamente, riorganizzando una linea produttiva per renderla più efficiente grazie all’applicazione delle tecniche apprese durante la mattinata.

Dojo, infatti, in giapponese significa il luogo dove avviene la formazione, dove si insegna e si impara; Genba, invece, è la parola che indica in azienda il “luogo in cui avvengono le cose”, dove si genera valore per il cliente e dove gli sprechi andrebbero idealmente evidenziati ed eliminati.

Ci sarà poi spazio per dialogare con gli esperti giapponesi ponendo loro domande e discutendo con gli altri partecipanti sulla ricerca degli sprechi e sulle soluzioni per eliminarli.

2 dicembre presso Laboratorio Aperto di Modena, nell’ex Centrale AEM, in Viale Buon Pastore 43, Modena

5 dicembre presso Kilometro Rosso, via Stezzano 87, Bergamo

6 dicembre presso Yaskawa Italia, via Don Pietro Giordano 10, Orbassano (TO)

About auxiell

Fondata nel 2005, auxiell è un’azienda di consulenza con sede a Padova che migliora le performance delle organizzazioni in cui opera. Analizza, progetta, realizza e misura processi efficaci ed efficienti in grado di concretizzare i business model, rendendoli sostenibili nel tempo e facendo evolvere sistemicamente tutta l’azienda attraverso risultati concreti e quantificabili. Conta più di 60 consulenti e ha al suo attivo centinaia di clienti e opera in Italia, Messico e Romania (con filiali proprie), USA, Brasile, Cina, e altri Paesi dell’UE. Nel corso degli ultimi anni auxiell si è contraddistinta non solo come punto di riferimento per la lean transformation di processi operativi, di vendita e sviluppo, ma anche come vera eccellenza nelle tematiche relative agli ambiti strategy deployment e lean accounting, affiancando all’attività consulenziale quella co-editoriale (co-pubblicando in italiano testi di riferimento nel panorama internazionale).

Anas: galleria ‘Claviere’chiusa al traffico

Anas ha programmato l’ispezione tecnica ricorrente all’interno di galleria ‘Claviere’, nell’ambito dell’omonimo territorio comunale, tra il km 95,250 e il km 96,460 della strada statale 24 “del Monginevro”.

Per consentire lo svolgimento delle attività in sicurezza, dalle 21:00 di  lunedì 2 dicembre, alle 5:00 di  martedì 3 dicembre, la galleria sarà chiusa al traffico.

Durante la chiusura i veicoli con peso inferiore a 26 tonnellate saranno deviati all’interno del centro abitato di Claviere. I mezzi con peso superiore alle 26 tonnellate potranno raggiungere la Francia percorrendo la A32 con proseguimento al Traforo del Frejus.

Grattacielo Regione, fiaccole per non far calare il buio sulla Siria

 Mentre ad Aleppo l’offensiva delle milizie jihadiste ha riportato nell’incubo del fondamentalismo milioni di persone, a Torino, sotto al Grattacielo della Regione Piemonte, la Fondazione H.Opes ha organizzato questa sera una fiaccolata simbolica insieme all’Assessorato regionale alla Cooperazione Internazionale per tenere alta l’attenzione sulla crisi umanitaria in corso.

 

Per l’occasione, nella piazza del Grattacielo, è stata esposta l’”Icona dell’Intercessione”, donata nel 2023 dal patriarca di Antiochia, Gerusalemme e Tutto l’Oriente, Youssef Absi, alla Regione Piemonte, in segno di riconoscenza per aver promosso e sostenuto azioni culturali e sociali intraprese in Siria, come il progetto “Scuola di icone” tenuto da Fondazione H.Opes a Damasco proprio nel 2023.

 

“In questi anni in Siria siamo riusciti ad avviare importanti progetti di ricostruzione, nella consapevolezza che il paese possa rialzarsi solo partendo dai giovani – spiega il direttore della Fondazione H.Opes Federico Gallas -. Grazie al contributo della cooperazione internazionale della Regione Piemonte abbiamo ricostruito l’asilo di Maaloula, dato vita alla Scuola di Icone di Damasco, creato il premio World Heritage Hero in memoria del prof. Khaled al-Asaad ucciso dall’ISIS e collaborato con il Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale per formare i giovani archeologi siriani impegnati nel restaurare i beni culturali distrutti dagli jihadisti. Speravamo che l’incubo del terrorismo fosse ormai un brutto ricordo, ma gli eventi di questi giorni ci ricordano che non è così”.
“Da Aleppo ci giungono notizie preoccupanti, ma anche messaggi di tanti siriani decisi a non rassegnarsi davanti all’avanzata jihadista. Noi saremo sempre al loro fianco, per ricostruire la pace in Siria” dichiara il responsabile operativo di H.Opes Saaman Daoud.

 

“Il Piemonte è stato protagonista della ricostruzione della Siria quando in Europa nessuno si curava più del suo dramma ed è ora in prima linea per sensibilizzare le coscienze affinché in quella culla di Civiltà non ritorni a dettare legge un califfato di tagliagole – dichiara l’assessore della Regione Piemonte alla Cooperazione Internazionale Maurizio Marrone -. Il pluralismo religioso della Repubblica Araba Siriana è patrimonio dell’umanità intera e va difeso ad ogni costo dal fondamentalismo dei terroristi”.

In Sala Rossa il punto sugli scontri violenti in piazza durante lo sciopero

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L’assessore alla Sicurezza Marco Porcedda è intervenuto, questo pomeriggio in Sala Rossa, per rispondere alla richiesta di comunicazioni riguardante gli episodi di violenza e gli scontri avvenuti la settimana scorsa in città. Nel suo intervento, Porcedda ha spiegato che venerdì scorso, 29 novembre, alcuni manifestanti si sono staccati dal corteo principale, dando vita a un nuovo corteo, recandosi sotto la sede della Prefettura, dove hanno lanciato uova e vernice contro le Forze dell’ordine.

Successivamente – ha detto – hanno raggiunto la stazione ferroviaria di Porta Nuova, cercando di entrare. Una decina di persone è riuscita e la stazione è stata quindi chiusa in entrata e in uscita per quasi un’ora. Alcune persone si sono poi spostate verso la stazione di Porta Susa, dove hanno occupato i binari per circa un quarto d’ora. Si sono poi ricongiunte al primo spezzone del corteo. Lo stesso giorno, un altro gruppo di manifestanti ha effettuato un blitz alle Ogr Tech, dove ci sono anche gli uffici della Leonardo.

“Manifestare è un diritto costituzionale – ha affermato ancora l’assessore – che deve essere sempre garantito nella più totale libertà di espressione, ma la violenza è un atto da condannare sempre, senza alcuna ambiguità”. Nell’esprimere solidarietà alle Forze dell’ordine, che hanno svolto un compito molto delicato, Porcedda ha ribadito con forza che la Città non può assolutamente tollerare atti di violenza e vandalismo. “Saremo sempre pronti – ha concluso – a difendere i diritti democratici ma, con altrettanta determinazione, saremo pronti a condannare chiunque li utilizzi come pretesto per minare la sicurezza di tutti”.

Dopo la relazione dell’assessore, si è aperto il dibattito in Aula. Prima ad intervenirla consigliera Federica Scanderebech (Forza Italia) che ha ribadito come bloccare la città, imbrattare spazi pubblici o privati, urlare slogan violenti o compiere aggressioni fisiche, rappresenta una deriva pericolosa da isolare e coNdannare fermamente. Sono comportamenti che non solo danneggiano le cause che altri manifestanti portano avanti in modo pacifico, ma colpiscono al cuore la democrazia e il diritto alla protesta civile. È essenziale che si prendano le distanze e isindaco ha il potere e la responsabilità di intervenire con fermezza.

Per Enzo Liardo è importante dare una cornice alle dichiarazioni dell’assessore, che ha parlato di manifestanti e frange estreme: “Non si chiamano manifestanti, si chiamano Askatasuna”, come capita sempre, quando ci sono disordini in città e come hanno dichiarato le Forze dell’ordine che li conoscono benissimo. Al sindaco, il consigliere di Fratelli d’Italia, ricorda che i cittadini chiedono di chiudere quel centro sociale.

Per Giuseppe Catizone manca il cosa fare per evitare che succeda di nuovo e trovarsi il lunedì in Aula a discuterne. I responsabili sono sempre identificabili e da quando si è insediato il sindaco sono diversi gli episodi violenti in città in cui sono stati coinvolti membri di Askatasuna che non sembra abbiano intenzione di abbandonare i loro intenti bellicosi. Per il consigliere della Lega diventa allora necessario mettere la parola fine al progetto bene comune che riguarda quello spazio.

Per il consigliere di Torino Bellissima Pierlucio Firrao sta diventando una pericolosa consuetudine il dissenso che sfocia in violenze con feriti fra le forze dell’ordine. Firrao lamenta che Alcune forze politiche, in Aula, parlano di criminalità del dissenso mentre questo è un dissenso criminale e quelle forze politiche dovrebbero prenderne le distanze.

Invita invece ad una riflessione approfondita Andrea Russi, convinto che la crisi economica e sociale che attraversano la nostra città non possano più essere ignoratePer il consigliere del MoVimento 5stelle stanno aumentando le diseguaglianze e peggiora la qualità della vita delle famiglie, mentre i margini di confronto sono sempre più stretti o vengono repressi.

Ferrante De Benedictis (Fd’I) si è detto preoccupato per la violenza di piazza, ma ancor di più per l’indifferenza di una certa parte della politica di fronte a episodi che fanno rabbrividire. Ci sono certamente fratture sociali – ha detto – ma in corteo non c’erano operai di Stellantis, ma figli di papà. È arrivato il momento di denunciare, di dire basta alla violenza e agli attacchi alle Forze dell’ordine – ha concluso, chiedendo di bloccare la co-progettazione dell’immobile occupato da Askatasuna.

Non si capisce perché certi elementi non vengono arrestati – ha dichiarato Pietro Abbruzzese (Torino Bellissima), chiedendo di fare un sopralluogo all’ex Askatasuna e di valutare altre progettualità sull’immobile.

Pino Iannò (Torino Libero Pensiero) ha espresso massima solidarietà a forze dell’ordine e commercianti, vittime di ordinarie scene di guerriglia urbana e di violenza gratuita. Ha quindi annunciato l’ulteriore richiesta di sopralluogo all’immobile di corso Regina Margherita.

Per Claudio Cerrato (PD) la solidarietà non è scontata e compiere atti di violenza nei confronti di lavoratori pensando di difendere i diritti di altri lavoratori non è concepibile, così come lo scontro con le forze dell’ordine che non c’entra nulla con il diritto alla protesta. C’è una recrudescenza di violenza giovanile nella nostra città. Ma non si può ridurre la violenza in città ad un’unica matrice.

Fabrizio Ricca (Lega) ritiene che ormai ogni manifestazione per qualcuno è una scusa per devastare e distruggere. Una pessima abitudine. Serve che le istituzioni facciano sentire i muscoli. Non certo i manganelli, che non c’è, per Ricca, arma più forte della penna. Servono atti che si traducano in provvedimenti per la legalità che in questa città deve vincere sempre.

Silvio Viale (+Europa e Radicali) ritiene insopportabile che questo Consiglio comunale non abbia ancora preso una decisione, emesso un documento di condanna. Il consigliere chiede poi un sopralluogo nei locali di Askatasuna e di audire i cinque garanti di quel progetto. Bisogna sbloccare quella situazione.

Anche Valentina Sganga (M5S) condanna le degenerazioni violente, tanto più perché forniscono un alibi alle forze di centrodestra per non parlare delle rivendicazioni al centro dello sciopero e di quelle manifestazioni. Sostegno allora ai lavoratori del trasporto pubblico. Per Sganga, la retorica contro la violenza è strumentale e ipocrita, utile per fare la lezioncina in Aula sui centri sociali ma inesistente quando si affrontano il tema della giustizia sociale per i lavoratori o questioni fondamentali per l’umanità come il genocidio palestinese.

Per Domenico Garcea (Forza Italia) i violenti che hanno devastato la città, sono delinquenti che hanno un nome e un cognome. Ma Askatasuna, per Garcea non si può toccare perché la maggioranza che governa la città è ricattata da una parte della sinistra che siede in Sala Rossa e difende quei delinquenti.

Nel suo intervento, Sara Diena (Sinistra Ecologista) ha dichiarato che la retorica della destra è sempre la stessa, mette il focus su quello che è possibile raccontare ai giornalisti e sui social. E’ da tre anni che parliamo solo di questo perché da tre anni non arrivano altri stimoli dal centrodestra. Occorre capire perché il disagio giovanile si manifesti così. Non ci sono spazi di partecipazione e nel mondo va tutto male. Vedere giovani che esprimono disagio verso un mondo che va al collasso è la vera domanda che bisognerebbe porsi.

Ha chiuso la serie degli interventi il Sindaco Stefano Lo Russo, che ha ribadito come non ci debba essere alcuna ambiguità nella condanna delle forme di violenza che abbiamo visto: “La cosa che rammarica è che noi oggi ci troviamo a discutere gli atti e violenti e questo ha clamorosamente offuscato lo sciopero generale che ha avuto una forte una forte adesione che però ha avuto oggettivamente una piattaforma di contrasto e di contestazione rispetto a un impianto di manovra finanziaria. E questo elemento – ha sottolineato il sindaco – è stato un elemento che ha danneggiato le lavoratrici e i lavoratori che hanno aderito allo scioperoIo credo che questo sia un Paese in cui deve essere sempre e senza alcuna ambiguità garantito il diritto di manifestare purché questo avvenga nel quadro delle regole democratiche senza alcuna forma di violenza. Questo vale anche per il diritto di sciopero”.

Lo Russo ha quindi ribadito come la responsabilità penale è sempre soggettiva e che non è compito del sindaco accertare le responsabilità penali dei cittadini o delle cittadine che si rendono responsabili di reati ma ci sono istituzioni preposte per questi compiti, per l’accertamento dell’identificazione di coloro che si rendono colpevoli di reati e l’accertamento di eventuali misure restrittive. Sugli sgomberi, Lo Russo ha sottolineato che esistono le autorità preposte per effettuarli nel caso si ravvisino situazioni che richiedano interventi per la tutela dell’incolumità pubblica o di ordine pubblico. L’Amministrazione comunale deve occuparsi della corretta gestione di quel bene e ha avviato un percorso anche se difficile e complesso.

A Chieri 65 nuovi “cittadini”

Sabato si è svolta la tradizionale cerimonia di riconoscimento della cittadinanza speciale

 

Si è svolta sabato 30 novembre, all’Auditorium Leo Chiosso di Chieri, la cerimonia di conferimento della “Cittadinanza speciale della Città di Chieri per IUS SOLI”.

Si tratta di un’attestazione di riconoscimento della comunità chierese concessa ai minori stranieri nati a Chieri o in Italia da genitori stranieri, residenti nel Comune di Chieri, conferita ogni anno dal Sindaco in occasione di una cerimonia pubblica.

Quest’anno sono stati invitati 64 tra bambini e bambine in rappresentanza di 18 nazionalità (AlbaniaBosnia-ErzegovinaBurkina FasoCongoCosta d’AvorioFilippineGermaniaGhanaMaroccoMoldovaNigeriaPakistanPerùRepubblica Popolare CineseRomaniaStati Uniti d’AmericaTunisiaUcraina).

Dichiara il Sindaco di Chieri Alessandro SICCHIERO: «Sabato mattina abbiamo consegnato a tante bambine e bambini chieresi, nati in Italia da genitori stranieri, la “Cittadinanza Speciale per Ius Soli. Una cerimonia semplice e molto sentita da tutte e tutti in cui abbiamo anche consegnato la costituzione tradotta in più lingue, grazie all’ANPI. Un riconoscimento simbolico ma per noi molto importante: è il nostro modo di ribadire che una bambina o un bambino che è nato e vive a Chieri o in qualunque posto d’Italia, deve crescere con gli stessi diritti di tutte le altre bambine e gli altri bambini, a prescindere dalla nazionalità dei genitori.

Viavai sospetto: i carabinieri trovano marijuana

VISTRORIO – Carabinieri della Sezione Radiomobile di Ivrea si erano insospettiti dell’eccessivo via vai da un’abitazione che in quel comune conta poco più di 500 abitanti e, all’ora di pranzo di venerdì 29 scorso hanno voluto approfondire le ragioni dell’andirivieni con una perquisizione domiciliare nei confronti di un quarantenne del posto.
Sul tavolo della cucina e nella stanza a fianco dell’abitazione, i militari hanno trovato una considerevole quantità di marijuana, complessivamente 255 grammi, mista tra infiorescenze e sostanza stupefacente già triturata, una pianta di circa 1 metro coltivata in idrocoltura contenente circa 120 grosse infiorescenze pronte per essere essiccate. E poi, 7 piante più piccole alte circa 20 cm e un attrezzo di metallo utilizzato come tubo estrattore di oli essenziali con ancora tracce di sostanza vegetale triturata.
Oltre al materiale per il taglio e il confezionamento, anche 900 euro in contanti trovati nei vestiti posti accanto alla sostanza stupefacente rinvenuta.
Tutto il materiale, insieme al denaro, è stato posto a sequestro penale e l’uomo è stato arrestato perché gravemente indiziato di “produzione, traffico e detenzione illecita di sostanza stupefacente”. Il quarantenne è stato poi messo agli arresti domiciliari dall’Autorità Giudiziaria.

A dicembre e gennaio orari serali prolungati per la metropolitana

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Nei mesi di dicembre e gennaio la metropolitana di Torino prolunga l’orario del servizio: dal martedì al giovedì e la domenica le ultime partenze dai capolinea di Fermi e Bengasi saranno a mezzanotte, il venerdì e il sabato all’1.

“Orari studiati per garantire una maggiore copertura serale e offrire maggiore flessibilità per permettere a Torino di accogliere al meglio chi sceglie di vivere la città durante il periodo invernale”, spiegano da Gtt.

La riorganizzazione dell’orario tiene conto dell’aumento di mobilità tipico del periodo e la possibilità di integrare l’estensione oraria fino a tutto gennaio grazie all’avanzamento delle attività di aggiornamento tecnologico in corso. “Una rimodulazione – sottolineano da Gtt – frutto della stretta collaborazione con la Città che si integra con il progresso dei lavori di migrazione degli impianti di terra del sistema di segnalamento CBTC”.

L’installazione del nuovo sistema digitale, che migliora sicurezza, efficienza e sostenibilità, è ormai quasi completata sull’intera linea. I lavori in questa fase non interferiscono sul servizio ed è quindi stato tecnicamente possibile estendere gli orari. Le attività di migrazione del sistema riprenderanno nel mese di febbraio 2025.

A partire da dicembre 2024, inizieranno inoltre le prime prove notturne di circolazione dei treni con il nuovo sistema, un ulteriore passo verso il completamento definitivo.

Scontro tra due auto: un morto e un bambino ferito

Nello scontro tra una Ford e una Suzuki nella strada da Alessandria verso Valle San Bartolomeo, il conducente della seconda vettura è deceduto nonostante i tentativi di rianimazione da parte dei soccorsi. Sulla stessa auto e’ rimasto ferito anche un bambino di 10 anni portato in ospedale in codice rosso ma non in pericolo di vita. Ferito anche l’uomo a bordo dell’altra vettura.
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