CRONACA- Pagina 315

Semiconduttori, alleanza Piemonte – Lombardia

Lombardia e Piemonte rinsaldano l’alleanza strategica avviata un anno e mezzo fa con la costituzione della “Cabina economica del Nord Ovest” intensificando la collaborazione, in particolare, su temi centrali come automotive e semiconduttori. L’obiettivo è fare rete per tutelare i rispettivi sistemi produttivi ed economici, agevolando sinergie tra aziende, centri di ricerca e filiere produttive.

Dal punto di vista politico-istituzionale, le due Regioni uniranno sempre più le forze rispetto a istanze comuni da portare ai tavoli nazionali ed europei. Sotto questo profilo sono rilevanti le presidenze assunte dalla Lombardia in ARA (Automotive Regions Alliance) e dal Piemonte in ESRA (European Semiconductor Regions Alliance). Inoltre, a breve riprenderà la collaborazione con la Liguria, dando nuovo slancio al “Triangolo industriale del Nord Ovest”.

L’assessore allo Sviluppo delle attività produttive del Piemonte Andrea Tronzano evidenzia che “ci misuriamo su sfide che non possiamo affrontare in solitudine: l’auto da rigenerare e rinvigorire o in alcuni casi da riconvertire, i semiconduttori da rafforzare, l’energia da garantire a costi adeguati, l’aerospazio come pilastro di crescita sicuro nei prossimi 5 anni, la manifattura sempre centrale nello sviluppo. Per questo abbandoniamo i nostri campanili e andiamo verso questa cooperazione interregionale con Lombardia e Liguria. Sono certo sia la strada giusta e che sia la strada che tutto il sistema industriale e artigianale vuole che la politica percorra. Ci sono tante luci nell’economia attuale e non tutto sta andando male come sembra emergere da letture parziali. Vogliamo fortificare quelle e sostenere I settori in crisi in collaborazione con il Governo. In questo senso ci siamo sentiti telefonicamente con il ministro Urso, che ci ha illustrato le finalità del tavolo con Stellantis del prossimo 17 dicembre sulle misure per le aziende della componentistica. Il Piemonte, la Lombardia e il Governo si aspettano impegni chiari e sostenibili anche da Stellantis”.

“Lavoriamo insieme – afferma l’assessore allo Sviluppo economico di Regione Lombardia Guido Guidesi – per concretizzare politiche e strategie di filiere di respiro interregionali, nella consapevolezza che molte tematiche economiche non possono essere circoscritte ai confini regionali. Fare sistema tra Regioni affini da un punto di vista economico significa creare nuove opportunità per le nostre imprese, per i nostri ecosistemi e i nostri lavoratori e rafforzare le istanze condivise rispetto all’interlocuzione con le istituzioni sovraregionali”.

Nei prossimi mesi Lombardia e Piemonte proporranno due eventi di rilevanza europea: prima a Novara sual tema dei semiconduttori, poi in Lombardia per un appuntamento sull’automotive. Sarà un modo per rimettere al centro dell’agenda nazionale ed europea le esigenze di comparti che necessitano di tutela e rilancio.

Infermieri, le richieste del Nursind

PERSONALE INFERMIERISTICO, SITUAZIONI E CONDIZIONI NON CAMBIANO 

Riceviamo e pubblichiamo

Dopo le feste e con l’anno nuovo ci aspettiamo un cambio di passo da parte della
Regione Piemonte e dell’Assessorato alla sanità, dichiara Francesco Coppolella,
Segretario Regionale del NurSind. Non vorremmo restare delusi dai buoni
propositi mostrati in questi primi mesi.

E’ necessario capire, quale risposta si intende dare alla carenza di personale
infermieristico che attualmente, nella nostra regione , solo nel servizio pubblico,
conta oltre 4000 unità e a cui il piano di assunzioni straordinario oltre a non aver
dato una risposta, non è oltremodo sufficiente a farlo.

A tale proposito non possiamo non sottolineare come i lavori dell’osservatorio
regionale in materia di assunzioni abbia subito una drastica frenata. Gli incontri
programmati entro la fine dell’anno con le aziende, anche in virtù delle
incongruenze riscontrate, con nostra amarezza, nonostante gli impegni presi,
non hanno avuto purtroppo luogo e non ci risulta ci sia stata una accellerazione
sulle assunzioni.
In ogni caso, l’ultimo dato parla di 250 infermieri assunti oltre il turn over su
scala regionale dei 700 previsti che rappresentano una goccia rispetto agli oltre
4000 necessari. Al 31.12.2024 termine entro il quale, secondo gli accordi doveva
essere portato a termine il piano assunzionale, temiamo che la situazione sia invariata
se non peggiorata.
Ci aspettiamo una risposta di tipo strutturale alla non rosea previsione di ulteriori
perdite che nei prossimi anni si mostreranno in maniera importante tenuto conto
della curva pensionistica , degli abbandoni e delle minori iscrizioni ai corsi di laurea
che ridurranno in maniera inesorabile il numero di infermieri.
Già oggi, nella nostra regione possiamo parlare di oltre un milione di ore di
straordinario, non retribuite e spesso non recuperate, molte di queste fatte in
pronta disponibilità, utilizzata impropriamente per la copertura di turni e
decine di miglia di ferie residue non godute. Appare inoltre evidente e
preoccupante come non ci siano le condizioni che possano invertire la marcia.

Il pagamento di prestazioni aggiuntive oltre l’orario di lavoro non può essere certo
una soluzione strutturale ma oggi è condizione necessaria per non chiudere i servizi.
A tale proposito non accetteremo più, come avvenuto per il 2024, che le aziende
utilizzino risorse destinate a tale finalità per altro, infischiandosene anche delle
indicazioni regionali, facendo lavorare gli infermieri oltre l’orario di lavoro
praticamente a gratis.

Continuano infatti a restare un problema irrisolto oltre che una grande criticità i
differenti comportamenti delle aziende nell’applicazione degli accordi e nelle
risposte alle indicazioni regionali che si ripercuotono sui professionisti e sul sistema
in generale. Serve un assessorato forte affinché l’autonomia non diventi anarchia.
La gestione scoordinata delle aziende delle procedure concorsuali è solo un esempio
di come possa tale condizione avere ripercussioni negative sull’intero sistema se non
governato.

Non vorremmo più vedere interi servizi infermieristici esternalizzati come
invece è accaduto anche di recente in contrasto con gli accordi regionali.
Infine , abbiamo visto come si sia scelto di incrementare gli stipendi dei direttori
generali per rendere attrattivo il Piemonte, nulla da recriminare se questo porterà
in dote migliori capacità e competenze, ci aspettiamo però che il Piemonte possa
diventare attrattivo, destinando delle risorse e attuato politiche di welfare anche
per gli infermieri che servono per tenere aperti i servizi e dare risposte ai bisogni di
salute dei cittadini.

Sono inoltre indispensabili per la riorganizzazione della sanità territoriale e
l’applicazione del DM 77 che senza rischia di portare in dote scatole vuote se non ,
come pare stia avvenendo, spostando il personale dagli ospedali e mettendo in
difficoltà i servizi.

Siamo pronti a ragionare e a confrontarci su tutto conclude Coppolella, fornendo il
nostro contributo, consapevoli che le sfide da affrontare e le cose da fare sono tante e
complesse ma ora ci aspettiamo arrivino aperture e non solo parole sul tema
cogente della questione infermieristica.

Volpiano, festeggiati in Comune i 30 anni di attività di Ilaria Doato


È la titolare della «Bottega del cane e del gatto», aperta nel 1994

Lunedì 9 dicembre il sindaco di VolpianoGiovanni Panichelli, e gli assessori Andrea Cisotto (Commercio) e Barbara Sapino (Cultura), hanno incontrato in Municipio Ilaria Doato, titolare della «Bottega del cane e del gatto», consegnandole un riconoscimento per i 30 anni di attività commerciale a Volpiano; il negozio, infatti, è stata aperto nel 1994, prima in piazza Vittorio Emanuele II e successivamente trasferito in via Carlo Alberto, per la vendita di accessori e alimenti per animali, e per la toelettatura di cani e gatti, servizio nel quale Ilaria Doato si è specializzata, preparando anche alcuni esemplari per mostre e esposizioni.

Commentano il sindaco Giovanni Panichelli e l’assessore Andrea Cisotto: «In un momento non facile per il commercio di vicinato, questo traguardo è un segno di determinazione e passione, e dimostra come la capacità di differenziarsi rispetto alla grande distribuzione e una gestione attenta possano dare ottimi risultati anche nel lungo periodo».

Capsula lacrimogena sequestrata a casa di un antagonista

Nella mattinata odierna la Polizia di Stato della Questura di Torino ha eseguito una perquisizione domiciliare delegata dalla locale Procura della Repubblica nei confronti di un giovane militante antagonista di anni 19, indagato per porto abusivo e lancio di artificio contenente gas urticante in occasione di pubbliche manifestazioni e lesioni aggravate a pubblico ufficiale.

Lo stesso, durante il corteo studentesco pro-palestina,  svoltosi a Torino lo scorso 15 novembre nell’ambito delle iniziative “NO MELONI DAY, aveva lanciato all’indirizzo degli agenti del Reparto Mobile dislocati a protezione della Prefettura, una capsula contenente gas lacrimogeno, provocando il ferimento di n.20 operatori di polizia.

Nel corso della perquisizione è stata sequestrata un’altra capsula lacrimogena di formato più grande rispetto a quella utilizzata durante la manifestazione, nonchè l’involucro di un ulteriore lacrimogeno

Piano Rifiuti speciali, consultazioni di Confapi e Ordine dei medici

In tema di Piano rifiuti speciali e Piano di monitoraggio ambientale, oggi si sono svolte tre sedute della Commissione Ambiente, presidente Sergio Bartoli, alla presenza dell’assessore Matteo Marnati, per le consultazioni dei soggetti interessati alla delibera di Giunta.

L’ingegner Gabriele Muzio, responsabile area tecnica della Confederazione italiana della piccola e media industria – Confapi, ha focalizzato la sua relazione sui diversi tipi di rifiuti speciali prodotti dalle imprese: soprattutto fanghi di depurazione, scarti del comparto alimentare, rifiuti da demolizioni edili (particolarmente aumentati dopo il bonus 110 per cento), rifiuti sanitari (da Rsa e laboratori di analisi privati), rifiuti Raee, batterie e impianti fotovoltaici da dismettere. Muzio ha espresso l’esigenza di aggiornare i dati sui nuovi regolamenti per le batterie e gli imballaggi ed uniformare le autorizzazioni che vengono rilasciate dalle Province.

 

Il presidente Bartoli e l’assessore Marnati

La dottoressa Marina Pastena, coordinatrice della Commissione Medico e Ambiente dell’Ordine dei Medici di Torino, ha segnalato gli ambiti in cui i medici ritengono di dover aumentare l’impegno: la riduzione dei rifiuti in generale ed in particolare dei rifiuti speciali e pericolosi, l’incremento del riciclaggio per un minor consumo di materia prima, l’aumento della consapevolezza degli sprechi alimentari, il miglioramento dei controlli sull’inquinamento da Pfas e microplastiche, il controllo dei rischi inerenti ai fanghi di depurazione.
In rappresentanza del Collegio geometri di Torino era presente Anna Rita Cucinelli.
Altre osservazioni scritte sulla delibera sono arrivate alla Commissione da Legambiente Ovadese, dall’Autorità rifiuti Piemonte e da Coldiretti Piemonte.

Ufficio Stampa Crp

Passante aggredito e rapinato: fermati tre giovani

 

La Polizia di Stato ha fermato tre egiziani, tutti diciannovenni, per una rapina avvenuta a danno di un uomo nelle strade del quartiere Borgo Vittoria.

È metà mattina quando un uomo, dopo aver accudito gli anziani genitori, esce di casa per recarsi al mercato di Borgo Vittoria. In pochi istanti viene superato da due giovani mentre un terzo gli resta alle spalle. Uno dei due che lo ha superato si posiziona alla fine della via dove funge da palo, mentre l’altro aggredisce l’uomo scaraventandolo per terra e colpendolo ripetutamente per impossessarsi del borsello. La vittima non si dà per vinta riuscendo a trattenere il borsello, ma nel corso dell’aggressione i malfattori riescono a strapparle la collanina d’oro prima di darsi alla fuga in direzione del mercato.

Le accurate e tempestive indagini svolte dalla Squadra Mobile hanno permesso di individuare, in poche ore, i tre rapinatori che sono stati sottoposti a fermo. Gli elementi probatori raccolti dalla Squadra Mobile hanno permesso alla Procura della Repubblica di Torino di richiedere la convalida del fermo e ottenere l’applicazione della custodia cautelare in carcere nei confronti dei tre giovani.

Il procedimento penale si trova attualmente nella fase delle indagini preliminari, pertanto, vige la presunzione di non colpevolezza degli indagati sino alla sentenza definitiva.

Carabinieri, Nicco: “Sempre dalla loro parte”

“Quello odierno è un piccolo gesto simbolico per dimostrare, però, grande e profonda gratitudine a tutta l’Arma dei Carabinieri”, così ha esordito il presidente del Consiglio regionale del Piemonte Davide Nicco accogliendo a Palazzo Lascaris alcuni militari che nei mesi scorsi si sono distinti per azioni meritorie a tutela delle comunità: ad accompagnarli il Comandante Provinciale Generale di Brigata Roberto De Cinti ed il Comandante del Nucleo Radiomobile di Torino, Tenente Colonnello Francesco Donvito.

“Ogni giorno – ha continuato Nicco – i Carabinieri sono impegnati sul territorio con il loro operato costante e discreto: insieme alle altre nostre forze dell’ordine, sono il volto della sicurezza, della vicinanza e della giustizia in ogni città”.

Due le operazioni che sono state prese ad esempio e ricordate per descrivere quanto grande e preziosa sia la loro presenza: la prima ha visto il Maresciallo Capo Marco Serio, i Vice Brigadieri Davide Mongelli e Leonardo Funari, i Carabinieri Scelti Giuseppe Caltabiano e Piero Bertolusso salvare una vita, evitando un tragico tentativo di suicidio; nell’altro caso il Vice Brigadiere Alfonso Elba e l’Appuntato Scelto Qualifica Speciale Salvatore Iula hanno sventato un furto in casa ai danni di una coppia di anziani.

“Ringrazio – ha voluto commentare il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Torino, De Cinti – il Consiglio regionale, per questo momento di sincera vicinanza. Attestato di stima, che mi lascia ancora una volta esternare la riconoscenza sentita nei confronti dei nostri Carabinieri per l’impegno profuso sulla strada, nell’emergenza: sovente soli a far fronte a qualsivoglia necessità e a corrispondere alle legittime istanze dei cittadini. Sono davvero encomiabili”.

“Queste azioni coraggiose e piene di straordinaria umanità raccontano l’impegno quotidiano che questi uomini e donne profondono a tutela della sicurezza, della legalità e del bene comune. Come istituzione non possiamo che essere sempre dalla loro parte”, ha concluso il Presidente Davide Nicco.

Ripristinato il Fondo per il settore auto: quasi 1 miliardo per il 2024

 
Torino prima per cassa integrazione e prima per calo delle esportazioni. La Città capirà che deve fare di più per difendere il motore di sviluppo che l’ha rilanciata nel secondo dopoguerra? Questi dati mi ronzavano in testa mentre seguivo la Assemblea di ANFIA la associazione del settore, svoltasi  a Roma presente molte aziende del settore automotive , il Ministro Urso , alcuni sindacalisti e il sottoscritto invitato proprio il mio ruolo nella nascita del fondo Giorgetti per l’automotive e per il ruolo che svolsi nel 2008-2011 al Governo finanziando la prima rottamazione dei camion.
L’Assemblea ha fatto il punto sulla situazione della filiera industriale più importante d’Europa. Un settore che ha grandi ricadute economiche tanto che è stato detto stamane ogni posto di lavoro nelle fabbriche dell’auto ne fa perdere altri 3 nella componentistica e nei servizi. Un settore nel quale in 25 anni è cambiato il mondo , nel 2000 il 34% della produzione avveniva in Europa , nel 2024 la quota europea e’ sceso al 18% mentre la Cina è salita al 32% del mercato mondiale.  Nel 2000 in Cina si producevano 2.000.000 di auto , nel 2023 la produzione è salita a 30 milioni. L’imperativo è non essere asfaltati come ha detto il Presidente di Anfia Vavassori. Sono a rischio se non verrà cambiata la decisione europea che ha puntato tutto solo sull’auto elettrica, 180.000 posti di lavoro con enormi conseguenze sociali.
E’ un settore in cui c’è ancora molta innovazione in particolare con l’uso della Intelligenza Artificiale . Un settore ancora molto importante per la nostra economia.  Decisiva sarà la decisione europea .
Importante  l’intervento del Ministro Urso cui l’Anfia ha riconosciuto di essersi mosso molto bene . Il Ministro ha stretto alleanze in Europa con altri 6 per ottenere la modifica della grave decisione europea , votata purtroppo dal PD. Perché la prospettiva non è quella di avere una industria a emissioni zero ma di avere zero industria. La politica industriale si fa a livello europeo , ha proseguito Urso , perché l’Europa ha le risorse e qui il riferimento è a quanto prevede per l’industria dell’auto il documento di Draghi.
Scettico sui dazi il Ministro  Urso ha chiesto all’Europa di stanziare i fondi per difendere un settore fondamentale per la economia dei Paesi più importanti dalla Germania alla Francia, dalla Italia alla Spagna. Senza dimenticare Polonia e Romania.
Il Governo vuole agire su tre fronti :
1)- modifica della decisione europea;
2)-forte stanziamento per gli ammortizzatori sociali;
3)-ripristino dei fondi per il settore tra i 750 milioni e il miliardo per il 2025.
Al tavolo della prossima settimana saranno presenti anche il Minusteo dell’Ambjente, del Lavoro e della Edonomia a dimostrazione che per il governo Meloni il settore è una priorità.
Mino Giachino 

Impronte digitali e dintorni: uno studio contro i falsi

L’Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica (INRiM) e il Politecnico di Torino impegnati in una ricerca innovativa che apre nuovi scenari per lo sviluppo di tecniche di anticontraffazione sempre più sicure

Le impronte digitali, grazie alla loro unicità (non si conoscono attualmente due individui aventi le stesse impronte digitali), sono utilizzate per l’identificazione personale e per autenticare transazioni commerciali sin dall’antico regno di Hammurabi, nell’antica Babilonia (1955-1913 a.C.).

Nel corso dei secoli, le impronte digitali sono state utilizzate sia per l’identificazione di un individuo (determinare l’identità di una persona), sia per comprovare la sua autenticazione (verificare se la persona è effettivamente chi afferma di essere). Al giorno d’oggi, la loro utilità è parte integrante della vita quotidiana: vengono infatti comunemente utilizzate per accedere agli smartphone o al PC con un semplice tocco.

In un contesto globale nel quale la contraffazione ha enormi implicazioni economiche e può compromettere la sicurezza, lo sviluppo di impronte digitali artificiali, non clonabili, rappresenta un passo avanti cruciale. Queste impronte, applicabili a una vasta gamma di prodotti e oggetti, possono rivoluzionare le tecniche di anticontraffazione, rendendole sempre più sicure ed efficaci.

La ricerca pubblicata sulla prestigiosa rivista Nature Communications da un gruppo di ricercatori e ricercatrici dell’Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica (INRiM) e del Politecnico di Torino, segna un passo in avanti in questa direzione.

Lo studio, intitolato “Artificial fingerprints engraved through block-copolymers as nanoscale physical unclonable functions for authentication and identification”, [1] mostra come sia possibile incidere impronte digitali alla nanoscala, grazie alle nanotecnologie. Le caratteristiche morfologiche di queste impronte digitali, codificabili anche in matrici binarie simili ai QR-Code, sono non clonabili e possono essere utilizzate come identificativi univoci su una vasta gamma di materiali, oggetti e/o prodotti [2].

Imitando il processo di formazione delle nostre impronte digitali, i ricercatori e le ricercatrici hanno mostrato come sia possibile ottenere impronte digitali artificiali alla nanoscala grazie all’auto assemblaggio di materiali polimerici, dove l’unicità è garantita dalla aleatorietà intrinseca del processo stesso.

«Abbiamo dimostrato come le impronte digitali artificiali, oltre ad essere altamente stabili nel tempo, siano anche molto resistenti ad alte e bassissime temperature – commentano Chiara Magosso e Irdi Murataj, rispettivamente dottoranda del Politecnico di Torino e ricercatore dell’INRiM – aprendo dunque la possibilità di utilizzo di tale tecnologia per numerose applicazioni».

«Tali impronte digitali artificiali in miniatura abbinate allo sviluppo di algoritmi di riconoscimento immagini – aggiungono Gianluca Milano e Federico Ferrarese Lupi, ricercatori dell’INRiM – aprono nuovi scenari per lo sviluppo di tecniche di anticontraffazione sempre più sicure che sfruttano l’intrinseca stocasticità dei processi di autoassemblaggio di materiali alla nanoscala».

L’Assessore alla Sicurezza Bussalino incontra i Prefetti del Piemonte

“Dialogo proficuo per definire interventi mirati per la sicurezza dei territori”

 

L’assessore regionale alla Sicurezza, Polizia Locale e Immigrazione del Piemonte, Enrico Bussalino, ha recentemente incontrato i Prefetti delle diverse province piemontesi. Gli incontri hanno rappresentato un’importante occasione per approfondire le esigenze specifiche dei territori e avviare una riflessione congiunta su come la Regione possa collaborare con le Prefetture e sostenere le attività di sicurezza sul territorio.

“Il confronto con i Prefetti è stato fondamentale e proficuo – dichiara l’assessore Bussalino -. Ogni territorio ha le sue specifiche esigenze e problematiche; per questo motivo, ritengo indispensabile recarmi fisicamente sui posti per rendermi conto direttamente delle necessità. Solo attraverso un dialogo costante e una presenza attiva è possibile definire interventi mirati ed efficaci”.

Nel corso degli incontri, Bussalino ha illustrato le azioni che intende intraprendere a favore della Polizia Locale, considerata strategica per la sicurezza dei territori. “La presenza degli agenti, non solo nelle grandi città ma soprattutto nei piccoli centri, rappresenta una vera sentinella per il controllo del territorio – prosegue Bussalino -, costituendo una risorsa fondamentale per garantire ordine e legalità. La Polizia Locale, nel suo operato quotidiano, lavora a stretto contatto con le forze dell’ordine statali, come Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza. Questa sinergia è indispensabile per affrontare in modo integrato problematiche complesse come la sicurezza urbana, il controllo del territorio e la prevenzione della criminalità. Nei prossimi mesi metteremo a disposizione bandi a favore degli Enti locali per sostenere l’acquisto di uniformi e attrezzature. La sicurezza è una responsabilità condivisa, e la Regione è pronta a fare la sua parte in stretta collaborazione con tutte le realtà locali” ha concluso Bussalino.

CS

Nella foto  l’assessore Enrico Bussalino e il Prefetto di Torino Donato Cafagna