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Presidio Valletta, l’assessore: “Nessun disagio per ospiti Rsa”

“Va preliminarmente ricordato che non è l’ASL che trasferisce gli ospiti della struttura, ma gli ospiti stessi che ne scelgono altre. La ragione è che sul presidio Valletta è in corso un importante progetto, sostenuto dalla Regione Piemonte, per concentrare e incrementare i posti letto di continuità assistenziale a valenza sanitaria (CAVS) distribuiti in varie strutture cittadine, in un’unica struttura sanitaria, con miglioramento significativo del livello assistenziale offerto ai cittadini: saranno così trasformati tutti i 177 posti letto disponibili in letti CAVS.”

Così l’Assessore alla Sanità, Luigi Icardi, in risposta all’interrogazione consiliare sul Presidio Valletta di via Farinelli 25 a Torino.

“La trasformazione in posti letto CAVS sta avvenendo gradualmente- prosegue Icardi- infatti l’ASL, attraverso la propria struttura residenzialità anziani, ha provveduto ad informare familiari, tutori, amministratori di sostegno degli ospiti dell’RSA del presidio Valletta, presenti a settembre 2023, della possibilità di scegliere altra struttura, individuando le disponibilità esistenti e le loro caratteristiche, al fine di consentire una scelta informata. La maggior parte degli ospiti ha scelto la RSA Ballestrero, sita in via Plava 75, mentre i restanti ospiti hanno preferito scegliere altre RSA. Solo tre ospiti non hanno ancora scelto la nuova RSA. I costi dei trasporti per i trasferimenti sono avvenuti a spese dell’ASL Città di Torino.
L’ASL, tramite la struttura residenzialità anziani, rimane disponibile per qualsiasi chiarimento e supporto alle famiglie, ai tutori e agli amministratori di sostegno al fine di facilitare, anche da un punto di vista amministrativo, l’iter del trasferimento e garantire la continuità assistenziale dei pazienti, con le migliori garanzie assistenziali.”

Torino: donna muore carbonizzata nel rogo del suo appartamento

Una donna anziana è morta carbonizzata in un appartamento al civico 157 di lungo Po Antonelli a Torino. L’alloggio è andato in fiamme probabilmente per lo scaldaletto elettrico lasciato acceso dal figlio della vittima. Sono intervenuti i sanitari del 118 i vigili del fuoco e i carabinieri, ma per la donna non c’è stato nulla da fare. Il figlio si è ustionato non gravemente.

Non si avevano più sue notizie. Trovato riverso a terra senza vita in casa

E’ è stato trovato senza vita nel suo appartamento di Pavignano, nel Biellese. Sono stati i residenti della zona a dare l’allarme: non vedevano più da giorni il 63enne. Sul posto i Vigili del Fuoco e il personale del 118 ma sanitari hanno potuto solo constatare il decesso, avvenuto molto quasi certamente  per cause naturali.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Arrestati in due per furto di 1.350 litri di gasolio

 

Numerosi servizi sono stati predisposti dalla Polizia di Stato per contrastare il fenomeno dei furti di carburante ai danni di mezzi pesanti parcheggiati, durante le soste notturne, nelle piazzole di sosta e nelle aree di servizio lungo le arterie autostradali piemontesi e valdostane.

Il fenomeno ha attivato specifiche attività di indagine delle diverse unità investigative specializzate della Polizia Stradale coordinate dalla Squadra di P.G. del Compartimento di Torino.

I controlli, intensificati anche sotto l’aspetto preventivo, hanno consentito alle pattuglie di vigilanza autostradale, in questo caso della Sottosezione Polizia stradale di Torino, di intervenire nella notte del 18 ottobre scorso, ed arrestare due romeni colti mentre stavano perpetrando i furti.

Erano le ore 04:30 quando la pattuglia in servizio sulla tangenziale di Torino, nel transitare all’interno dell’area di servizio “Beinasco sud”, notava la presenza di un autocarro Iveco Daily di colore bianco, in sosta tra i mezzi pesanti con a bordo un uomo ed una donna, apparentemente intenti a dormire.

Il mezzo in questione, segnalato come sospetto dall’attività di polizia giudiziaria della Sottosezione di Novara Est e di Torino, che da qualche tempo avevano avviato le indagini, veniva quindi individuato dai poliziotti che procedevano subito al controllo degli occupanti, due cittadini rumeni, e del veicolo, da cui peraltro proveniva un forte odore di gasolio.

All’interno del vano di carico del furgone gli operatori constatavano la presenza di 2 cisterne contenenti rispettivamente 700 e 650 litri.  Una di esse era ancora collegata ad un tubo in gomma a sua volta collegato ad una pompa alimentata da 2 batterie, azionabile dall’interno della cabina, unitamente ad altri tubi in gomma utilizzati come prolunghe.

Un’immediata ispezione dell’area circostante consentiva di accertare che 3 autoarticolati presentavano i tappi dei rispettivi serbatoi divelti o comunque forzati, e in corrispondenza degli stessi erano rilevate, sui serbatoi o sull’asfalto sottostante, tracce fresche di gasolio.

Gli autisti dei mezzi pesanti, che non si erano accorti di nulla, venivano svegliati dai poliziotti e, dopo aver constatato effettivamente   ammanchi di diverse centinaia di litri di gasolio dai serbatoi dei loro mezzi, formalizzavano sul posto le denunce e querele per i patiti furti.

Per quanto sopra, essendo evidente che gli stessi avessero poco prima commesso i furti e stessero ancora operando attivamente per commetterne altri, si procedeva ad arrestare i due cittadini romeni che attualmente si trovano preso la casa circondariale “Lo Russo Cutugno” di Torino a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Il procedimento penale si trova attualmente nella fase delle indagini preliminari. Vige, pertanto, la presunzione di non colpevolezza degli indagati, sino alla sentenza definitiva.

Cpr chiuso e lavoratori licenziati

INTERVIENE SINDACATO SNALV CONFSAL CHE TROVA SOLUZIONE TAMPONE E SI APPELLA AL GOVERNO PER RIPRISTINO STRUTTURA

 Riceviamo e pubblichiamo / Torino, 24 ottobre 2023 –Nonostante le dichiarazioni del Governo, tradotte in un recente decreto legge, sull’immediata apertura di nuovi Centri di Permanenza per il Rimpatrio (i cosiddetti Cpr)- ritenuti essenziali per fronteggiare l’ondata di sbarchi che ha superato quota 140mila arrivi da gennaio- la struttura di Torino rimane chiusa da oltre sette mesi, in seguito a un incendio divampato e i lavoratori sono stati licenziati. A denunciare la situazione è il sindacato autonomo Confsal e la sua federazione di categoria Snalv Confsal che parla di licenziamento dei dipendenti, dovuto all’impossibilità di richiedere altri ammortizzatori sociali, allo scadere del periodo di Cassa Integrazione applicata.

“Abbiamo più volte sollecitato il Ministero competente a fornire informazioni su un possibile ripristino delle attività. Tuttavia, non è mai giunta una risposta, rendendo di fatto impossibile prevedere il reintegro dei lavoratori” dichiara il Segretario regionale Snalv Confsal, Giuseppe Arceri.

Nello specifico, lo scorso 16 settembre sono scadute le 26 settimane di Fondo d’integrazione salariale (F.I.S.) che l’ Ente gestore della struttura (ORS) poteva richiedere all’INPS. A causa della situazione di stallo, nessun altro ammortizzatore sociale poteva essere richiesto dall’azienda che, di conseguenza, in data 11 ottobre ha avviato la procedura di licenziamento collettivo.

“Snalv Confsal aveva pre-allertato le istituzioni del rischio licenziamento già lo scorso maggio – dichiara la rappresentante Sindacale Snalv in azienda, Sabrina Carrera –  purtroppo nessuno si è assunto qualsivoglia responsabilità: ancora oggi, non si sa quando la struttura potrà riaprire e quali lavoratori potranno garantire il servizio. Noi ci auguriamo che non venga disperso il bagaglio di competenze ed esperienza già maturato dai dipendenti dell’Ente gestore”.

Il sindacato ha compiuto ogni possibile sforzo per tutelare i lavoratori “in uscita”: grazie all’accordo sottoscritto il 18 ottobre, l’azienda si è impegnata a erogare 32 giorni di integrale retribuzione, successivamente alla scadenza della cassa integrazione, l’indennità di mancato preavviso (che va dai 15 ai 40 giorni di retribuzione, in base ai livelli di inquadramento), il T.F.R. in un’unica soluzione entro il prossimo 31 dicembre, un’ulteriore somma a titolo transattivo. Al tempo stesso è stata prevista l’estensione del diritto di precedenza a 12 mesi dalla data di recesso.

“A questo punto- chiede Snalv Confsal- ci aspettiamo una risposta veloce da parte del Governo, in modo da poter conoscere le sorti del Centro di permanenza per il rimpatrio di Torino”.

I dehors della movida torinese potranno chiudere già alle 22

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Con le modifiche ai Regolamenti 388 e 329 approvate oggi dal Consiglio comunale la Città potrà anticipare gli orari di chiusura dei dehors sino alle ore 22 nelle zone caratterizzate da afflusso rilevante di persone anche in modo differenziato nella stessa area con l’obiettivo di riportare entro la soglia di tollerabilità le emissioni delle fonti rumorose; i titolari degli esercizi dovranno esporre all’ingresso l’indicazione della capienza massima consentita all’interno dei dehors o dei padiglioni.

“Grazie all’approvazione di queste due delibere – ha spiegato l’assessore al Commercio Paolo Chiavarino – si perfeziona il percorso avviato dalla Città lo scorso maggio nel dare attuazione al piano di governo della notte su cui da mesi lavorano assessorati e settori della città insieme ai comitati, alle associazioni di categoria e alle circoscrizioni. L’obiettivo è sempre lo stesso: limitare i disagi causati dalla vita notturna per individuare un equilibrio tra il diritto al riposo e le necessità di imprenditori e clienti che animano questo settore economico.” 

Per ridurre la rumorosità dei locali di San Salvario, Santa Giulia, Vanchiglia e tra piazza Vittorio e corso Regio Parco i nuovi esercizi che apriranno non potranno avere una superficie interna inferiore a 75 metri quadrati anziché gli attuali 50; la norma non sarà retroattiva e riguarda l’apertura di nuove attività o il trasferimento degli esercizi all’interno delle aree. I locali in queste zone avranno l’obbligo di avvalersi di personale di sala formato e identificabile con pettorine per un’azione di invito a correggere o rivedere determinati comportamenti e fornire informazioni e assistenza alla clientela secondo un protocollo operativo concordato tra la Città e le Associazioni di categoria da stipulare entro novanta giorni con l’obiettivo di salvaguardare gli obblighi di legge in materia di somministrazione di alcolici. 

Gli atti approvati dalla sala Rossa sono stati esaminati dalla Commissione Lavoro a settembre e ottobre in due specifiche sedute dedicate al tema.

Nasce l’Associazione “New AbilitJ” Juventus Official Fan Club

E’ stata presentata la neonata Associazione “New AbilitJ” Juventus Official Fan Club (presieduta dal dottor Maurizio Beatrici – Direttore della Neuroriabilitazione della Città della Salute di Torino), alla presenza del Presidente della Juventus Football Club Gianluca Ferrero, del Presidente Alberto Cirio, dell’Assessore Maurizio Marrone e del Direttore generale Giovanni La Valle. Sono state presentate anche le iniziative correlate alla nascita di questo nuovo Fan Club. Sarà un programma innovativo di riabilitazione neuromotoria basato sulla multisensorialita, sostenuto dall’Assessorato alle Politiche sociali della Regione Piemonte e rivolto ai pazienti dell’Unità Spinale Unipolare della Città della Salute di Torino che si apprestano ad affrontare la loro nuova vita fuori dall’ospedale dopo importanti interventi chirurgici, a volte molto sofisticati e complicati, o dopo un lungo iter riabilitativo e mesi di rianimazione per grave cerebro – mielolesione.
Il programma prevede tutta una serie di sollecitazioni sensoriali, che sono ritenute fondamentali per l’inserimento nella società e che i malati riceveranno durante la degenza. Il graduale riavvicinamento a suoni, luci, colori, odori ed emozioni sensoriali che solo la vita extra ospedaliera puó dare è cio che si ritiene debbano rivivere.
Riconosciuta come Juventus Official Fan Club, l’Associazione avrà anche l’opportunità di coinvolgere all’Allianz Stadium i pazienti dell’Unità Spinale Unipolare – CTO, facendo vivere loro le emozioni, i suoni e le luci della squadra bianconera.
Saranno organizzate visite a Zoom, all’insegna di natura, animali e vegetazione. Zoom è il primo bioparco immersivo d’Italia: 160.000 mq per oltre 84 specie animali in 10 habitat che riproducono fedelmente luoghi naturali, grazie al suo presidente Andrea Ferrero.
E poi “L’Immaginazione guidata”: un corso che sarà tenuto in sede da Elio De Grandi, il famoso Mago Alexander, che ci porterà alla scoperta dell’inconscio nella nostra quotidianità.
Dunque mutuando una delle frasi più belle e significative dell’inno juventino: “Solo chi corre può, fare di te quello che sei” nasce lo spirito di newability che si prefigge di far correre, ognuno con le proprie nuove forze e abilità, al fine di accompagnarli “fino alla fine” a vivere una vita diversa da quella vissuta in precedenza, forse piu faticosa ma VIVA e ancora piena di emozioni!

La Corsa dei Santi presentata a Roma

Sarà presentata il 31 ottobre la Corsa dei Santi a Roma
Quest’anno è a sostegno dei ragazzi della Guinea Conakry

SMS solidale con Missioni Don Bosco per finanziare il progetto
di un polo sportivo nel plesso scolastico Don Bosco a Kankan

La 15ma edizione della Corsa dei Santi, evento podistico con partenza e arrivo in Piazza San Pietro in Vaticano mercoledì 1 novembre, è dedicata a un progetto di sviluppo sociale attraverso lo sport in Guinea Conakry, nella città di Kankan.

Lo propone Missioni Don Bosco, la onlus di Torino-Valdocco che sostiene i missionari salesiani nel mondo.

La conferenza stampa di presentazione si terrà

martedì 31 ottobre alle ore 11:00
alla Sala Benedetto XVI del Pontificio Collegio Teutonico Vaticano
(nei pressi dell’Aula Nervi).

con la partecipazione di don Daniel Antúnez, presidente di Missioni Don Bosco, e di Roberto De Benedittis, presidente di ACSI Italia Atletica, ente organizzatore della manifestazione sportiva.

All’evento del 1° novembre parteciperanno le campionesse Fiona May (testimonial di Missioni Don Bosco), Sara Simeoni e Danielle Madam.

Un’agorà di servizi per rafforzare le Università Europee

 

L’Unione Europea finanzia il primo progetto collaborativo tra due Alleanze

di Università Europee al fine di migliorare le collaborazioni fra atenei e istituti europei

 

Il progetto aUPaEU- A University Partnership for Acceleration of European Universities, beneficerà di un finanziamento di 3.4 milioni dalla Commissione Europea nel contesto del bando European Research Area. Il fine sarà lo sviluppo di servizi che facilitino ed accelerino le attività delle Alleanze Universitarie, consorzi, atenei e istituti europei. Muovendo dal concetto greco dell’agorà, il progetto realizzerà uno spazio condiviso nel quale tutti gli utenti coinvolti potranno offrire e avvalersi di questi servizi di accelerazione, condividendo le proprie conoscenze e competenze. Uno spazio che risulterà accessibile, variegato e inclusivo.

L’obiettivo principale di aUPaEU è in sostanza quello di convogliare in un’agorà di accelerazione metodologie, piani di sostenibilità, servizi di coaching e tecnologie digitali per fornire ad Alleanze Universitarie, consorzi, atenei e istituti europei strategie di R&I integrate, condivise e a lungo termine. Sei le aree principali del progetto: capacità; condivisione di infrastrutture e di risorse; attrattività dei percorsi di ricerca; collaborazione con l’ecosistema degli attori coinvolti nella R&I; open science; impatto sociale; parità di genere.

Per Jesús Alcober, Professore all’Universitat Politècnica de Catalunya e Coordinatore del progetto: “Gli sforzi collaborativi dei partner aUPaEU hanno l’obiettivo di costruire e impiegare modelli di servizi di accelerazione da condividere con istituzioni simili, in particolare quelle che si trovano in Paesi in crescita, favorendo l’applicazione dei risultati dei progetti UNITE.H2020 e EPICUR-Research e la loro esperienza collettiva all’interno di Alleanze Universitarie, consorzi, atenei e istituti europei”.

 

aUPaEU si basa sulla collaborazione di due Alleanze Europee che si trovano sotto la European Universities Initiative, ovvero Unite!  e EPiCUR. Cinque saranno le Università coinvolte, spaziando dall’Est all’Ovest dell’Europa: sul versante Unite!, Universitat Politècnica de Catalunya · BarcelonaTech, compresa IThinkUPCGrenoble INP – UGA Institut d’ingénierie et de management e Politecnico di Torino; per EPiCUR, Uniwersytet im. Adama Mickiewicza w Poznaniu e Karlsruher Institut für Technologie (KIT).

Tutti i risultati del progetto dipenderanno dagli sforzi collaborativi delle cinque importanti Università, che condividono una vasta esperienza in merito alle reti e Alleanze Europee: tale agorà sarà pertanto validata dagli utilizzatori e stakeholder delle due Alleanze, con l’intento di costituire un vero e proprio modello per altre organizzazioni.

“aUPaEU ci dimostra che le Alleanze Europee sono in grado di consolidare idee e collaborazioni tra le Università coinvolte, creando sinergie con ulteriori Alleanze. I servizi di accelerazione sviluppati dal progetto rafforzeranno le trasformazioni di R&I attualmente in corso nell’Alleanza Unite!, grazie alle attività pilota del suo progetto H2020”, dichiara Roberto Zanino, Key Liaison Officer per Unite! e coordinatore di UNITE.H2020 al Politecnico di Torino.

“Tutte le Università Europee lavorano a soluzioni innovative negli ambiti della ricerca, dell’insegnamento, dell’innovazione e del trasferimento tecnologico. Grazie ad aUPaEU, i partner di queste due Alleanze hanno – per la prima volta in Europa – unito le proprie forze per fondere la loro conoscenza, la loro creatività e il loro potere” afferma Michael Zacherle del Karlsruhe Institute of Technology (KIT), che coordina il progetto EPICUR-Research SwafS e ha in ruolo di Liaison Officer per aUPaEU. EPICUR-Research si occupa di sviluppare un programma di ricerca condiviso affinché tutte le Università partner possano migliorare e rafforzare l’interazione tra scienza e società, con un focus sulle carriere dei giovani ricercatori.

Unite! ed EPiCUR

 

Unite! – University Network for Innovation, Technology and Engineering nasce dall’alleanza tra nove Università Europee, è strategica, agile e dinamica. Si basa sulla condivisione di valori, fiducia e della stessa visione. L’obiettivo di Unite! è essere un motore per la tecnologia e l’innovazione, un campus transeuropeo multilingue che vada a formare gli esperti della transizione digitale ed ecologica del futuro.

 

EPiCUR – the European University Alliance appartiene alla prima generazione di Alleanze Europee. Riunisce nove Università partner impegnate a creare un’Università Europea grazie all’impiego di un nuovo approccio che intensifichi la collaborazione tra atenei e istituti europei.

ZOOM Torino “Parco dell’anno”

Parco dell’anno” e “Miglior attrazione family“. Sono questi i due prestigiosi riconoscimenti che ZOOM Torino si è aggiudicato, venerdì 20 ottobre, nel corso della 22esima edizione dei Parksmania Awards, rassegna internazionale che ogni anno premia i migliori parchi divertimento italiani ed europei che si sono maggiormente distinti per specifiche iniziative nel settore amusement.

 

Un successo senza precedenti per il Bioparco alle porte di Cumiana che dopo aver ricevuto 4 nomination – tra cui ‘Miglior personale’ e ‘Miglior Show Outdoor’ per lo spettacolo Maasai – si aggiudica ben 2 premi, sbaragliando la concorrenza composta da oltre 50 tra parchi divertimento e zoologici.