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La Giornata della Deputazione Subalpina di storia patria

Torino, 21 novembre 2023 alle 16.00 presso l’Archivio di Stato di Torino

Per il secondo anno consecutivo la Deputazione Subalpina di storia patria celebra in una Giornata di informazione e di studio la propria attività nell’anno trascorso e le prospettive di impegno future. Si tratta di un’occasione che permette, secondo una consuetudine comune a molti altri enti, di fare pubblicamente il punto su ciò che significa il lavoro e il progresso di ricerca compiuto dai novanta accademici, storici, storici dell’arte, giuristi, economisti, archivisti, italiani e stranieri, che da statuto ne compongono l’organico. La Giornata, che si intende ripetere ogni anno, rappresenta anche una tappa nel percorso di accompagnamento verso il traguardo dei due secoli di esistenza e fervore scientifico che la Deputazione celebrerà nel 2033. Nata per volontà del sovrano sabaudo nel 1833, la Deputazione Subalpina di storia patria è una delle Accademie di più lunga durata non solo del Piemonte: essa fin dall’origine si prefigge lo scopo di promuovere, direttamente attraverso i soci scientificamente affermati o indirettamente attraverso l’impulso dato alla ricerca di giovani studiosi, gli studi sull’area subalpina e sulle interrelazioni che tale area ha costantemente alimentato con il contesto storico italiano ed europeo. La Deputazione pubblica una rivista scientifica semestrale giunta al suo centoventunesimo anno di esistenza e sulla quale si sono negli anni cimentate e formate generazioni di studiosi; promuove altresì la pubblicazione di opere monografiche e di atti di convegno che raccolgono ormai centinaia di titoli dall’alto valore documentario; assegna ogni anno premi a giovani autori che si sono segnalati per la qualità dei loro lavori; promuove e sostiene iniziative culturali vagliate in base all’eccellenza del loro profilo storico-scientifico. Sono presenti nell’istituto l’archivio storico e la biblioteca specialistica, nei quali si studiano progetti per promuovere la conoscenza dei beni documentali per tutti i cittadini. Questo notevole e articolato complesso di attività non sempre ha potuto essere adeguatamente comunicato all’esterno delle auliche sale di Palazzo Carignano, sede della Deputazione: la Giornata annuale si propone altresì di far conoscere alle istituzioni cittadine e regionali e a un pubblico, il più vasto possibile, anche di non addetti ai lavori che cosa nasce dal lavoro di ricerca degli studiosi, della Deputazione, e come le indagini che essi hanno perseguito e perseguono abbiano consentito in quasi duecento anni di allargare, approfondire e sviluppare in maniera rilevantissima le conoscenze sulla storia dell’area subalpina in tutti i suoi aspetti e in tutte le sue specificità.

«Se vuoi, puoi», Alessia Refolo a Volpiano


Venerdì primo dicembre per la Giornata mondiale delle persone con disabilità

Venerdì primo dicembre alle 20.45, nella sala polivalente «Maria Foglia» di Volpiano (via Trieste, 1), si svolge un incontro con Alessia Refolo, con la presentazione del progetto della classe 4B della scuola «Guglielmo da Volpiano» per la Giornata mondiale delle persone con disabilità.

Alessia Refolo, nata a Ivrea nel 1990, è sopravvissuta da piccola al neuroblastoma, tumore infantile difficilmente curabile, rimanendo tuttavia cieca. Con la forza del suo motto «Se vuoi, puoi», si è diplomata in ragioneria, lavora in banca, conduce con la sua voce meditazioni con i cristalli e pratica numerosi sport, tra i quali equitazione, arrampicata, sci nautico, atletica leggera, ottenendo importanti risultati in ambito agonistico: campionessa mondiale paralimpica di arrampicata nel 2014, campionessa europea paralimpica di sci nautico nel 2018, e nel 2021 campionessa italiana paralimpica di atletica leggera campionessa italiana di paraciclismo. Con Hever Edizioni ha pubblicato i libri «Se vuoi, puoi. Una vita al di là del buio» nel 2019 e «Cuore e Coraggio. Se vuoi, puoi» nel 2021.

Fuga dal ristorante senza pagare la cena da 140 euro. Ma le telecamere riprendono la targa…

La cena sarebbe costata 140 euro, a base di pesce e con una bottiglia di vino bianco. La coppia dopo avere ordinato il dolce è uscita per fumare. In realtà era una scusa per scappare senza pagare il conto. E’ accaduto in un ristorante di Ciriè. I due, però, non avevano fatto i conti con le telecamere esterne: il titolare del locale spiega che nelle immagini è ben visibile la targa dell’auto sulla quale sono scappati. È stata presentata denuncia.

Uomo investito davanti all’ospedale muore dopo agonia

Un pensionato di 84 anni è morto due settimane dopo un incidente avvenuto di fronte all’ospedale di Biella. Le indagini dicono che l’uomo stava attraversando la strada fuori dalle strisce pedonali. Le condizioni dell’anziano erano apparse subito gravi, cadendo aveva battuto violentemente la testa. È stato agonizzante per tutto il periodo in ospedale.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Molinette: scoperto il ruolo dei macrofagi tra cause tumore del pancreas

Uno studio tutto italiano ha permesso di scoprire il ruolo dei macrofagi, cellule immunitarie con una spiccata capacità di ingerire e distruggere microbi, tra le cause del tumore del pancreas e nel supportare la sua progressione.
La prestigiosa rivista scientifica internazionale Nature ha appena pubblicato i risultati di questa importante ricerca sul tumore del pancreas condotta dai ricercatori dell’Istituto San Raffaele di Milano Telethon per la Terapia Genica in collaborazione con il Laboratorio di Immunologia dei Tumori dell’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino e del Dipartimento di Biotecnologie Molecolari e Scienze della Salute dell’Università di Torino, coordinato dai professori Francesco Novelli e Paola Cappello, i cui lavori sono da anni supportati da Fondazione Ricerca Molinette Ets.
Questo studio si è focalizzato sul ruolo dei macrofagi, un importante tipo di cellula immunitaria che svolge un ruolo fondamentale nella difesa delle invasioni microbiche e nell’innesco dell’infiammazione. L’importanza dello studio è stata quella di individuare una nuova classe di macrofagi che, anziché contrastare il tumore, ne promuove la crescita. Analizzando il tumore dei pazienti con carcinoma del pancreas, sono stati individuati dei macrofagi associati al tumore e producenti IL-1β+ come responsabili di questo “fatale accordo”. È stato dimostrato infatti che queste cellule, interagendo con quelle pancreatiche, sono in grado di stimolare la crescita della malattia attraverso la secrezione di molecole infiammatorie.
Nel particolare, lo studio suggerisce che è proprio la vicinanza fisica tra macrofagi e cellule tumorali a sostenere la progressione della malattia. Gli esperimenti effettuati in laboratorio per impedire questo legame ed interferire con questo circuito, sono stati molto incoraggianti: questo approccio ha portato infatti ad una riduzione dell’infiammazione e ad un rallentamento della crescita del tumore del pancreas.
Proprio in occasione della Giornata mondiale della lotta contro il tumore del pancreas, i risultati di questo studio saranno quindi importanti non solo per la terapia, ma anche per una potenziale prevenzione. Lo sviluppo del tumore del pancreas, infatti, è associato ad una forte componente infiammatoria. Pancreatiti ricorrenti – che sono infiammazioni dell’organo – rappresentano uno dei fattori di rischio per l’insorgenza della malattia. Bloccare le molecole infiammatorie rilasciate dai macrofagi, che alterano le cellule pancreatiche nelle persone predisposte al tumore potrebbe rivelarsi un approccio utile anche in chiave preventiva.
La ricerca porta a nuove scoperte per migliorare l’aspettativa di vita dei pazienti di una forma tumorale che ancora ai giorni nostri riscontra esiti infausti. Le malattie pancreatiche, benigne e maligne, risultano in costante crescita: i dati AIOM (Associazione Italiana Oncologia Medica) 2022 riportano circa 14.500 nuove diagnosi in Italia.

Prova di maxiemergenza all’Allianz Stadium di Torino

Il 18 novembre si è svolta una prova di maxiemergenza all’Allianz Stadium di Torino con il coinvolgimento di circa 560 persone di cui 450 steward con vari ruoli (STW in servizio, persone ferite durante l’evento, comparse come spettatori), 100 operatori sanitari dell’ANPAS tra medici, infermieri e soccorritori e 10 truccatori di lesioni e ferite con il compito di simulare varie tipologie di ferimento sui 40 soggetti infortunati, oltre alla presenza di 4 ambulanze.

Durante lo svolgimento hanno presenziato come osservatori anche i componenti del GOS (Gruppo Operativo Sicurezza).

La simulazione ha avuto il fine di testare la macchina dei soccorsi in caso di incidente maggiore all’Allianz Stadium e l’interazione tra la risposta del soccorso sanitario e quella degli steward dello Stadio, incrementando le capacità di lavoro in team tra steward e soccorritori sanitari. Inoltre, si è prodotto materiale video didattico per la formazione degli operatori coinvolti nei soccorsi sanitari presso l’Allianz Stadium. Una giornata di formazione sulla reazione all’emergenza.

Le prove hanno riguardato due differenti sessioni simulative: prima una finta esplosione nel primo anello dello Stadio con conseguente movimento incontrollato di folla verso le vie di uscita e feriti da soccorrere e, come seconda sessione, la simulazione di intervento di emergenza in campo per arresto cardiaco.

Quest’ultima ha avuto l’intento di documentare agli enti organizzatori e ai team medici delle squadre ospiti la modalità di intervento in caso di evento che potrebbe mettere a rischio la vita degli atleti in campo.

Lorenzo Odetto, anestesista e rianimatore: «All’Allianz Stadium abbiamo portato a termine due diverse simulazioni, una prova di maxiemergenza dovuta a uno scoppio improvviso in tribuna con il “ferimento” di più persone e un intervento da bordocampo per un evento grave in campo, l’arresto cardiaco di un calciatore cosa che purtroppo può capitare.

La necessità di simulare questi eventi è importante, sono emergenze fortunatamente sporadiche e quindi è difficile accumulate esperienza. La simulazione diventa un elemento fondamentale per l’addestramento del personale e per riuscire a capire quali possano essere i problemi e gli aspetti da migliorare per rendere ancora più sicuro lo Stadio in termini di assistenza agli spettatori in caso di emergenza, ma anche in caso di evento drammatico in campo per gli atleti».

Vincenzo Sciortino, vicepresidente ANPAS Piemonte: «Oggi all’Allianz Stadium abbiamo avuto la possibilità esercitarci in una simulazione di maxiemergenza, evento di grande portata e difficoltà. Ringrazio tutto il personale coinvolto, tutti i sanitari e tutti i volontari e le associazioni ANPAS presenti oggi e che partecipano in generale nella gestione dell’assistenza sanitaria all’Allianz Stadium, assistenza di grande prestigio per il nostro movimento».

ANPAS Comitato Regionale Piemonte garantisce l’assistenza sanitaria all’Allianz Stadium ininterrottamente dal 2014 per le partite del Campionato di Serie A, della Coppa Italia e della Uefa, nonché delle eventuali amichevoli che Juventus Football Club organizza presso la propria struttura.

ANPAS Piemonte assicura inoltre l’assistenza sanitaria allo Juventus Museum tutti i sabati, le domeniche e i festivi con un’ambulanza di base ed equipaggio di soccorritori.

L’ANPAS (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) Comitato Regionale Piemonte rappresenta oggi 81 associazioni di volontariato con 10 sezioni distaccate, 10.310 volontari (di cui 4.122 donne), 5.245 soci, 670 dipendenti, di cui 76 amministrativi che, con 436 autoambulanze, 230 automezzi per il trasporto disabili, 264 automezzi per il trasporto persone e di protezione civile e 2 imbarcazioni, svolgono annualmente 570.082 servizi con una percorrenza complessiva di 18.784.626 chilometri.

Auto si schianta contro muro: grave il passeggero

In un incidente avvenuto  sulla provinciale 98 ad Andezeno una vettura si è schiantata contro un muro. Il passeggero di 32 anni è rimasto ferito gravemente. I vigili del fuoco lo hanno estratto dall’auto ed è stato trasferito  in elisoccorso all’ospedale Cto: la prognosi è riservata. Il conducente ha riportato ferite  lievi ed è stato trasportato in ambulanza all’ospedale di Chieri.

Appuntamenti e iniziative a Nichelino

“Sapere digitale”, anche la Biblioteca civica G. Arpino tra le protagoniste

La Biblioteca Arpino aderisce dal 2021 al progetto “Sapere digitale: educazione civica digitale in biblioteca”, che vede capofila la Fondazione ECM – Biblioteca civica multimediale Archimede di Settimo Torinese grazie al coordinamento di Augusta Giovannoli. Il progetto è sostenuto da Compagnia di San Paolo Obiettivo Cultura, Missione Sviluppare Competenze per il biennio 2022-2024, con l’obiettivo di stimolare il ruolo cruciale che le biblioteche possono giocare a supporto dell’educazione civica digitale e della diffusione di una sempre maggior consapevolezza nel corretto utilizzo del digitale, in primo luogo per le biblioteche e gli insegnanti delle scuole del territorio e a ricaduta per la cittadinanza. All’interno di questo progetto è stato realizzato il format “4 biblioteche”. Sulla scia della trasmissione “Quattro ristoranti” è stato realizzato un percorso di formazione “interna” ed “esterna” legato ai temi del sapere digitale appunto.

L’Arpino si è focalizzata sulle “Teorie del complotto”, con laboratori nelle scuole del territorio dedicati al riconoscimento delle fake news e ai rischi che si incontrano navigando nel web. Questo le è valso il premio “Pillola rossa o pillola blu?”.

Per maggiori informazioni: https://www.saperedigitale.org/ – https://www.bibliotecanichelino.it/

Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne 2023

Anche quest’anno la Città di Nichelino intende porre l’attenzione sulla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne con un programma ricco di iniziative:

giovedì 23 novembre Salone Croce Rossa – Via N. Sauro, 13

ore 21,00 Incontro con Anarkikka “Santa ma, Donna” – autrice, attivista femminista, illustratrice, vignettista, esperta di comunicazione. Da tempo ha intrapreso un percorso di denuncia sociale

 

venerdì 24 novembre presso le panchine rosse della città

ore 9,15 “Diamo voce alle panchine rosse”. Panchine rosse animate dalle associazioni e dalle scuole cittadine con distribuzione di materiale informativo

ore 10,15 Piazza Di Vittorio “Nichelino contro la violenza di genere”. Mobilitazione aperta a tutta la cittadinanza.

In collaborazione con il Collettivo NichelinoRedBench. Interventi e attività sul tema della violenza di genere

 

venerdì 24 novembre Palazzo Comunale – Sala Mattei – Piazza Di Vittorio, 1

ore 21,00 Incontro aperto della Rete Punto Donna tra i Comuni di Nichelino, Vinovo, Candiolo, None

 

sabato 25 novembre Palazzo Comunale – Sala Mattei – Piazza Di Vittorio, 1

ore 10,00 Presentazione della “Carta Europea dei diritti delle donne nello sport” e presentazione della mostra sul tema rivolto alle associazioni sportive del territorio a cura di Uisp Torino in collaborazione con l’Assessorato allo Sport di Nichelino

 

lunedì 27 novembre I.I.S. “Erasmo da Rotterdam” – Via XXV aprile 139

ore 10,00 “Omotransnegatività e violenza di genere: quali intersezioni?” incontro rivolto alle scuole superiori con la dott.ssa Margherita Graglia – Psicologa, Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Formatrice e componente della Commissione Antidiscriminazione del SIGIS. Testimonianze dirette

 

martedì 28 novembre Palazzo Comunale – Sala Mattei – Piazza Di Vittorio, 1

ore 18,00 – 20,00 “Mai più molestie, mai più violenze. Vademecum per riconoscere, prevenire, contrastare la violenza di genere e le molestie sessuali sui luoghi di lavoro” a cura della Città Metropolitana di Torino, Cgil, Cisl, Uil, Api Torino, Ui Torino.

Intervengono: Giampietro Tolardo, Sindaco della Città di Nichelino, Alessandro Azzolina, Assessore alle Pari Opportunità, Valentina Cera, Consigliera delegata Pari opportunità Città Metropolitana di Torino, una Rappresentante per le tre sigle sindacali, un Rappresentante per le Associazioni datoriali, la Consigliera di parità Avvocata della Città Metropolitana di Torino.

 

martedì 28 novembre Circolo Primo Maggio – via S. Francesco D’Assisi, 56

ore 21,00 “Tutta intera” di Espérance Hakuzwimana (Einaudi). Appuntamento del gruppo di lettura “Riflettiamoci” di Nichelino RedBench. “Ci sono storie che aspettano di essere raccontate. (…) Sono storie d’identità, paura del diverso e desiderio di appartenenza. Di discendenze lontane, e di un domani che si esige nelle proprie mani”.

Restyling in Biblioteca

Dal 27 novembre e fino al 20 dicembre la Biblioteca Arpino rinnoverà i suoi arredi e, pertanto, dovrà chiudere parte dei locali. Durante il periodo di chiusura sarà mantenuta attiva una postazione per i servizi essenziali e per la circolazione libraria.

Gita ai Mercatini di Natale di Santa Maria Maggiore

Sono aperte le iscrizioni per partecipare alla gita di domenica 10 dicembre a Santa Maria Maggiore.

Per iscriversi è necessario rivolgersi al 𝗖𝗲𝗻𝘁𝗿𝗼 𝗦𝗼𝗰𝗶𝗮𝗹𝗲 𝗡𝗶𝗰𝗼𝗹𝗮 𝗚𝗿𝗼𝘀𝗮 (via Galimberti 3), dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 11.30 e dalle 15.30 alle 17.30. Per maggiori informazioni 011 6819740 – 011 6819820.

Tumori ginecologici, 18mila nuovi casi all’anno in Italia

I tumori ginecologici sono patologie maligne che colpiscono l’apparato genitale femminile, sono tra i meno conosciuti e, sebbene nel mondo siano più di 3,5 milioni le donne colpite con oltre un milione di diagnosi ogni anno, sono ancora troppo poche quelle che riconoscono i sintomi di un tumore ginecologico, che sfruttano tutte le opportunità di prevenzione disponibili o che conoscono gli ospedali specializzati dove curarsi. Circa un terzo muore per questa patologia.

Nella seconda ed ultima giornata ONCOnnection Stati Generali NORD OVEST  LIGURIA, LOMBARDIA, PIEMONTE, VALLE D’AOSTA, promosso da Motore Sanità con il contributo incondizionato di Johnson & Johnson Med Tech, Sobi rare strength, Merck, GSK, all’attenzione i tumori ginecologici e le novità in campo terapeutico, presentate da Acto Piemonte (Alleanza contro il tumore ovarico e i tumori ginecologici ) che ha deciso di dare voce a queste donne e di informare le donne sane affinché si controllino e conoscano l’esistenza di queste patologie.

Nel nostro Paese ogni anno si registrano 18mila nuovi casi di tumore ginecologico. Primo fra tutti il tumore dell’utero (8.700 casi/anno) seguito dall’ovaio (5.300 casi/anno), dal tumore della cervice (2.700 casi/anno) e da quelli di vulva e vagina (complessivamente 1.400 casi/anno). E oggi si stima che circa 230mila donne italiane convivano con la malattia.

La medicina personalizzata in ginecologia oncologica si sta affermando sempre di più e proprio partendo dalla genetica e dalla biologia molecolare si stanno rivoluzionando le scelte terapeutiche, sia in termini medici che chirurgici non solo per i tumori dell’ovaio, ma anche dell’endometrio e della cervice, con una particolare attenzione anche al ruolo della radioterapia – spiega Elisa Picardo, Presidente ACTO Piemonte, ginecologa dell’Ospedale ginecologico Sant’Anna della Città della Salute e della Scienza di Torino -. È importante inoltre ricordare di farsi operare in centri con chirurghi e oncologi con comprovata esperienza sulla patologia perché le statistiche indicano che le pazienti vengono curate meglio e vivono di più se trattate in ospedali che curano elevati numeri di pazienti e che abbiano potuto sviluppare grande esperienza nella terapia medica e chirurgica e in cui vi siano studi clinici attivi con farmaci innovativi da proporre nelle varie fasi della malattia”.

Secondo la dottoressa Picardo, farsi curare in ospedali con un team multidisciplinare specializzato è infatti ormai indispensabile in questo campo “perché è dal confronto delle competenze dei vari specialisti (ginecologo chirurgo, oncologo, patologo, biologo molecolare e altri ancora) che si ottiene davvero la scelta più accurata. Infine, è con il team che si affrontano al meglio gli eventi avversi di questi nuovi trattamenti, consentendo alle pazienti una migliore qualità di vita. Come Acto Piemonte cerchiamo di promuovere questi aspetti e di sostenere la qualità di vita delle nostre pazienti con progetti mirati di Oncologia integrata sia negli ospedali convenzionati che nella nostra fattoria sociale “Il Ranch delle Donne”. Il progetto “Curare oltre le cure” offre infatti una vasta gamma di terapie integrate che non solo aiutano nel percorso di cura ma anche durante il follow up per garantire percorsi di cura a 360 gradi”.