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Il 25 Aprile a Volpiano

 «La libertà non è mai conquistata una volta per tutte, va custodita ogni giorno» – Il Sindaco Panichelli richiama all’impegno e alla memoria

 Volpiano ha celebrato l’80esimo anniversario della Liberazione con una cerimonia solenne che ha visto la partecipazione delle autorità cittadine, delle associazioni d’arma e civili, dei ragazzi del Consiglio Comunale dei Ragazzi e delle Ragazze (CCRR) e di un pubblico numeroso e partecipe.

La commemorazione si è aperta con la commemorazione in suffragio dei caduti, officiata dal parroco Don Marco Ghiazza, cui ha fatto seguito il tradizionale corteo fino al Parco della Rimembranza, accompagnato dalle note della sempre presente Filarmonica Volpianese.

Dopo l’alzabandiera e l’inno nazionale, si sono susseguiti i momenti ufficiali di ricordo.

A nome del CCRR è intervenuta la quattordicenne Vittoria Ceglie, che ha sottolineato con parole fresche e profonde l’importanza della memoria storica, dei valori della libertà e della pace: “Oggi celebriamo il giorno in cui i cittadini si riappropriarono delle loro libertà e dei loro diritti, uscendo dall’orrore e dall’oppressione della dittatura e della guerra. La libertà è un diritto fondamentale insieme alla facoltà di espressione. Noi ragazzi vogliamo ricordare che i diritti umani devono sempre essere al centro della nostra vita quotidiana”.

Il Sindaco Giovanni Panichelli, nel suo intervento, ha aperto la riflessione leggendo un intenso brano del partigiano Giuseppe Colzani, richiamando l’emozione della notte prima della Liberazione: “Avevo due paure: la prima era quella di uccidere, la seconda era quella di morire. Poi venne la notte del silenzio, e infine spuntò l’alba ed era il 25 aprile”.

Panichelli ha poi ricordato il contesto storico e i numeri drammatici della Resistenza, sottolineando come, dietro ogni cifra, ci siano volti, storie e sacrifici di uomini, donne e giovani che lottarono per la libertà: “Celebriamo non solo una vittoria militare, ma il coraggio e la dignità di chi ha scelto la libertà a costo della propria vita. È nostro compito oggi difendere quei valori, sapendo che la libertà non è mai conquistata una volta per tutte”.

In apertura della celebrazione, il Sindaco ha rivolto un sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita della cerimonia: “Un ringraziamento particolare va a Don Marco per la consueta disponibilità e partecipazione. All’Arma dei Carabinieri, qui presente con il nuovo comandante Americo Celani, che si sta inserendo nella nostra comunità con grande impegno e collaborazione. Un grazie alle associazioni d’arma: l’Associazione Nazionale Carabinieri, l’Associazione Nazionale Bersaglieri e gli Alpini, ai quali va anche il nostro plauso per il continuo supporto nella gestione di questo luogo. Un saluto speciale al nuovo capogruppo degli Alpini, Claudio Giovale, al quale auguriamo buon lavoro. E ancora grazie a tutte le associazioni presenti, alla Polizia Municipale, alla Protezione Civile, ai Vigili del Fuoco, alla Polizia di Stato, alla Croce Bianca e alla Filarmonica e naturalmente all’Istituto Comprensivo rappresentato oggi qui dalla Dirigente Scolastica Stefania Prazzoli e da diverse docenti. La vostra presenza testimonia una comunità viva e unita.”

La cerimonia si è conclusa in un clima di grande partecipazione e riflessione, con l’impegno rinnovato a mantenere viva la memoria e a trasmettere alle nuove generazioni i valori di libertà, democrazia e pace conquistati con tanto sacrificio.

Prevenzione di piazza, visite ed esami gratuiti al Villaggio della Salute di Borgaro 

Il 18 maggio, a partire dalle 9.30, Bergamo Torinese ospiterà la terza edizione della Giornata della Prevenzione per la tutela della Salute, dove sarà possibile effettuare visite ed esami medici per l’intera giornata. L’evento è promosso dalla pubblica assistenza ANPAS Croce Verde di Torino sezione di Borgaro- Caselle, dal Comune di Borgaro Torinese da medici e infermieri dell’azienda Sanitaria locale di Cirié, Chivasso e Ivrea, con l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione sull’importanza dei controlli periodici e della diagnosi precoce per la prevenzione di malattie e tumori. A riguardo, nella giornata della prevenzione 2023, sono stati eseguite 384 esami, saliti a 501 nell’edizione del 2024. Complessivamente, nelle due edizioni precedenti, sono stati riscontrati 75 casi da sottoporre ad approfondimenti diagnostici. Per le visite gratuite dermatologiche, urologiche, spirometriche e senologiche è necessario prenotarsi via mail all’indirizzo giornatadellaprevenzione@croceverde.org. L’accesso sarà libero per le visite cardiologiche con elettrocardiogramma per lo screening ematico cardiovascolare e per il controllo della prevenzione del glaucoma.

“Molte persone convivono con patologie croniche senza saperlo – spiega Stefano Dinatale, medico di medicina generale di ASL To 4 , che valuta l’iniziativa della Giornata della Prevenzione come rivolta a persone che si considerano in buona salute – il diabete, ad esempio, può restare silente a lungo, così come l’ipertensione. Ecco perché è fondamentale sottoporsi a controlli periodici, anche quando ci si sente bene. Eventi come il Villaggio della Salute offrono esami gratuiti per diffondere la cultura della prevenzione. Occorre imparare a prendersi cura di sé anche attraverso corretti stili di vita, alimentazione sana, attività fisica e stop alle cattive abitudini. Durante le scorse edizioni della Giornata della Prevenzione sono stati scoperti casi di persone ignare del loro problema di salute che, grazie alla diagnosi precoce, hanno potuto intervenire subito migliorando la loro qualità di vita. Non sottovalutiamo i piccoli segnali quali difficoltà a salire le scale, risvegli notturni e affaticamento. Possono essere campanelli d’allarme. Partecipare a queste iniziative è un gesto di responsabilità e un’occasione per conoscere da vicino il mondo del volontariato sanitario come quello della Croce Verde, fatto da persone che donano il proprio tempo per il bene della comunità”.

Mara Martellotta

Nallo (Iv): “No al fascismo degli antifascisti”

IERI ALLA FIACCOLATA DELLA VIGILIA DEL 25 APRILE LA CONSIGLIERA, CHE ASPETTA UN BIMBO, SI È DOVUTA ALLONTANARE PER TIMORE DEI VIOLENTI

“Sono una cittadina antifascista, una consigliera regionale, ma sono anche una mamma. E ieri non ho potuto partecipare al corteo del 25 aprile come avrei voluto per colpa di un gruppo di violenti – spiega la consigliera regionale di Italia Viva Vittoria Nallo in un video su Instagram – Ho dovuto allontanarmi per proteggere me stessa e il mio bambino. Un gruppo del cordone di sicurezza ha impedito la partecipazione alla nostra delegazione. Sapete per quale colpa? Per quella di aver portato le bandiere dell’Europa e dell’Ucraina. Un popolo in lotta per la libertà.Il 25 aprile dovrebbe essere la festa di tutti. Donne, uomini, bambini, giovani di chi ama la libertà. Eppure a Torino questo ieri non è stato possibile.Per quanto ancora si continuerà a tollerare e giustificare la violenza di pochi che sporcano la festa di tutti, questo, come diceva Pasolini, è il fascismo degli antifascisti”.

Esodo al mare faticoso sulla A6, 8 km di coda a Millesimo

Caro direttore,

malgrado le promesse esodo faticoso stamane sulla A6 per la Liguria ben 8 km di coda.  Da 6 anni autostrade per la Liguria un calvario per i camionisti, per le aziende che debbono trasportare i loro prodotti e per i turisti. La incompetenza nei trasporti la pagano ogni giorno cittadini e sistema economico.

Mino GIACHINO

Foto di un torinese che sperava di arrivare a pranzare al mare

Pensionato annegato: inchiesta per omicidio colposo

Per la morte del pensionato di 92 anni di Monteu da Po che  trovava all’interno della propria abitazione quando l’acqua lo ha travolto ed è annegato,  La procura di Ivrea ha aperto un fascicolo. Al momento l’inchiesta è a carico di ignoti, per omicidio colposo.
Si cercherà di verificare l’accuratezza del sistema di allerta meteo, le tempestività delle segnalazioni alla cittadinanza e l’intervento dei soccorsi.

Liberazione, sì allo swing mentre il ballo slitta al 30

Si terrà lo Swing della Liberazione al Museo del Risorgimento,  mentre è slittato al 30 aprile il Ballo della Liberazione in programma al Mauto

Si terrà lo stesso lo ‘Swing della Liberazione’  al Museo del Risorgimento mentre la scomparsa di Papa Francesco ha inevitabilmente modificato la programmazione per la festa del 25 aprile per i musei torinesi, che rimarranno comunque aperti per la ricorrenza.

Il Museo più ricco di eventi sarà quello della Resistenza, dove, oltre all’apertura prolungata del Museo fino alle 20, si terranno le passeggiate resistenti, tre percorsi nei luoghi della memoria nei dintorni di corso Valdocco, (già sold out), la proiezione del film di animazione ‘Invelle’ e una festa in collaborazione con la Circoscrizione 1, in piazzetta Antonicelli.

La festa, che prevede anche un pranzo sul modello della festa dei vicini, si protrarrà dalle 11 alle 17.

È stato spostato al 30 aprile il Ballo della Liberazione, in programma al Museo dell’Automobile. Al Museo del Risorgimento si terrà, invece,  lo “Swing della Liberazione”, con le voci delle CFM Singing Student e al suono della CFM Ellington Band. Entrambe le iniziative fanno parte del programma “Il jazz della Liberazione” del Torino Jazz Festival.

Aperto fino alle ore 21 il Museo Egizio e fino alle ore 20 il Museo Nazionale del Cinema alla Mole Antonelliana. È stato anche progettato un tour gratuito nei palazzi istituzionali, che partirà ogni 15 minuti da palazzo Civico, dalle 14.30 alle 15.30, e si snoderà tra Palazzo Reale, l’Armeria Reale, l’Archivio di Stato, per concludersi nella Sala del Senato del Regno d’Italia e la Sala delle Feste.

Mara Martellotta

Riqualificare piazza santa Giulia

Il Consiglio comunale ha approvato una mozione che chiede un intervento per la cura e la manutenzione di piazza Santa Giulia, con l’obiettivo di una sua necessaria e doverosa valorizzazione. Il documento, presentato da Simone Fissolo, si concentra in modo particolare sulla richiesta verso il Sindaco e la Giunta comunale di un intervento di manutenzione straordinaria da prevedere all’interno del programma triennale delle opere pubbliche della Città per il periodo 2025-2027, con l’obiettivo di ripristinare la pavimentazione della piazza.

Lo strato di Sanpietrini di Santa Giulia, ha spiegato in Aula il capogruppo dei Moderati, risulta danneggiato in più punti e le varie riparazioni effettuate negli anni, sono state fatte in catrame o cemento senza la doverosa sostituziondei blocchi di porfido mancanti, con il conseguente danneggiamento sia estetico sia funzionale della pavimentazione stessa e provocando le lamentele di residenti e commercianti della zona.

“Nursing Up punto di riferimento nelle elezioni RSU del torinese”

 

TORINO – Dal 14 al 16 aprile si sono svolte le elezioni RSU e Nursing Up Piemonte si conferma primo sindacato presso l’Azienda Ospedaliera San Luigi Gonzaga di Orbassano. Ottimi risultati anche presso la Città della Salute di Torino, dove il sindacato ha ottenuto un ampio consenso, consolidando la propria rappresentanza in uno dei poli sanitari più rilevanti della città. I voti complessivi registrano una crescita, segno di una fiducia crescente da parte dei professionisti del comparto.

«È un risultato che speravamo ma che non davamo per scontato – commenta Claudio Delli Carri, segretario regionale di Nursing Up Piemonte –. Siamo molto soddisfatti, perché significa che i colleghi hanno colto e riconosciuto il lavoro fatto in questi anni. Questo voto ci dà la forza per continuare a batterci non solo per la professione infermieristica, ma per tutto il comparto sanitario».

La rappresentatività emersa dalle candidature, con una presenza bilanciata di uomini e donne, viene letta come un segnale positivo sul piano dell’equità di genere all’interno del sindacato. «È importante che il nostro gruppo rifletta questa parità, perché rappresentare davvero un comparto significa anche garantire voce e spazio a tutte e tutti», sottolinea Delli Carri.

Con il nuovo mandato, Nursing Up guarda alle prossime sfide contrattuali, anche sul fronte della definizione di un contratto specifico per infermieri e personale sanitario, distinto da quello dei dipendenti pubblici in generale. «Serve un riconoscimento chiaro delle specificità delle professioni sanitarie – spiega –. Solo così potremo affrontare davvero le questioni cruciali: stipendi più adeguati, un equilibrio migliore tra vita e lavoro e una gestione sostenibile dei carichi professionali».

Il Segretario Regionale rimarca infine l’importanza di un approccio sinergico tra i diversi professionisti della sanità: «Solo lavorando insieme possiamo costruire una visione chiara e condivisa di salute pubblica. Essere il sindacato di un comparto ci dà voce, forza e ci permette di portare avanti battaglie innovative e necessarie per il futuro della sanità come protagonisti».

Nursing Up Piemonte

Il Piemonte custode della Biodiversità

In occasione della Giornata mondiale della Terra, la Regione Piemonte ha promosso il convegno “Custodi della Biodiversità. Il Piemonte per la Terra”, ospitato nella Sala Trasparenza del Grattacielo e che ha lanciato un messaggio chiaro e condiviso: valorizzare la biodiversità non è una scelta, ma una responsabilità collettiva che riguarda tutti, dalle istituzioni ai cittadini.

L’evento, promosso dall’Assessorato alla Biodiversità, è stato organizzato in collaborazione con l’Accademia di Agricoltura di Torino e con il patrocinio dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali del Piemonte e della Valle d’Aosta.

Nell’aprire i lavori l’assessore alla Biodiversità Marco Gallo ha ribadito che “il Piemonte è una delle regioni più ricche di biodiversità d’Europa, e la nostra responsabilità è custodire e valorizzare questo patrimonio straordinario. Abbiamo un milione di ettari di boschi, un miliardo di alberi, 52 specie arboree e 42 specie arbustive. La biodiversità non è solo un dato naturalistico: è un capitale ambientale, economico e sociale da difendere con strumenti concreti. Il recente bando da 8 milioni di euro per gli enti locali, il progetto dell’Osservatorio sul cambiamento climatico e le iniziative delle Oasi della biodiversità sono azioni che parlano di futuro, innovazione e collaborazione tra istituzioni e territori”.

Le relazioni scientifiche hanno affrontato i diversi aspetti della biodiversità piemontese, vero e proprio laboratorio a cielo aperto per politiche ambientali e buone pratiche a tutela della natura: dal patrimonio forestale alle praterie montane, dalla zootecnia sostenibile alla gestione delle aree protette, con una riflessione sul paesaggio agrario come bene comune da difendere e trasmettere. Aspetti che si dimostrano sempre più attuali, nonché sentinelle del benessere fisico e psicologico dell’uomo: sono 20.000 le persone che dal 2021 ad oggi si sono trasferite in montagna e nelle aree premortane, prediligendo la natura alla vita in città.

L'assessore Gallo con i relatori del convegno
L’assessore Gallo con i relatori del convegno

Rinascere dal silenzio: la storia di una paziente affetta da sordità centrale

Seguita dall’equipe dell’Otorinolaringoiatria dell’Ospedale di Biella

La storia di Laura testimonia che, grazie ad un approccio multidisciplinare, anche nelle situazioni più difficili la speranza può trasformarsi in realtà

Laura, affetta da sordità centrale, è riemersa dal silenzio in cui un trauma cranico improvvisamente l’aveva fatta precipitare. La sua storia ci dimostra come il Servizio Sanitario Pubblico sia capace di raggiungere risultati di grande valore professionale. La paziente è stata assistita a livello multidisciplinare da equipe dell’Asl di Biella, che l’hanno seguita per cinque anni, garantendo il necessario supporto fisioterapico, logopedico, psicologico e ortottico, oltre che audiologico, recuperando così gran parte della percezione uditiva.

La sordità centrale totale è una condizione rara e complessa, che trasforma profondamente la vita di chi ne è colpito. A differenza delle forme di sordità che interessano l’orecchio esterno, medio o interno, il problema, in questo caso, risiede nel cervello, incapace di decodificare i segnali sonori.

Anche quando l’apparato uditivo periferico funziona perfettamente, il mondo si trasforma in un silenzio assoluto. Questa patologia non può essere affrontata con apparecchi acustici o impianti cocleari, poiché è il sistema nervoso centrale a necessitare di riabilitazione attraverso approcci mirati e specialistici.

Un caso emblematico è proprio quello della giovane donna di appena trent’anni, che chiameremo Laura, ricoverata per un grave trauma cranico.

Nelle fasi iniziali la paziente è stata presa in carico dalla Struttura Complessa di Medicina Riabilitativa dell’Ospedale di Biella, dove ha seguito un intenso lavoro di riabilitazione fisica, logopedica e cognitiva. La paziente soffriva anche di diplopia – una condizione che provoca visione doppia – causata da lesioni della via motoria di un occhio, ed è stata pertanto trattata dal punto di vista ortottico dalla Struttura di Oculistica.

Poteva quindi contare solo sulla visione monoculare e, per comunicare, si affidava con grande fatica a un’applicazione di riconoscimento vocale (speech-to-text), che convertiva in testo il parlato degli interlocutori, consentendole di leggerlo.

Per affrontare le difficoltà comunicative legate alla sua condizione, è stata indirizzata al Servizio di Audiologia della Struttura Complessa a Direzione Universitaria di Otorinolaringoiatria, diretta da Carmine Fernando Gervasio. A supportarla nel percorso audiologico, insieme alle colleghe, è stata in particolare l’audiometrista, Carla Montuschi.

In un contesto così complesso, dove il danno neurologico interessa diverse aree funzionali, la riabilitazione uditiva richiede competenze specifiche disponibili solo in pochissimi centri altamente specializzati. L’intervento, considerata la rarità della patologia e le urgenze cliniche, ha seguito un approccio personalizzato e mirato, che ha comportato la presa in carico della paziente con l’effettuazione di diverse sedute settimanali di riabilitazione uditiva.

Il percorso riabilitativo della paziente ha incluso esercizi per stimolare le aree corticali responsabili dell’elaborazione del suono, sfruttando la neuroplasticità del cervello. Attraverso protocolli dedicati, si è lavorato sul riconoscimento dei suoni ambientali e sulla comprensione del linguaggio, con particolare attenzione agli elementi ritmici, frequenziali e temporali del parlato.

Questo è stato possibile mediante il ricorso a strumenti tecnologici, musicali e all’adattamento di tecniche derivate da protocolli per pazienti con impianto cocleare. I risultati, seppur graduali, sono stati significativi: in cinque anni, Laura ha recuperato gran parte della percezione uditiva, riuscendo a comunicare senza dipendere esclusivamente da supporti testuali.

Grazie alla sua incrollabile caparbietà e all’enorme sforzo riabilitativo svolto in più contesti – fisioterapico, logopedico, psicologico e ortottico oltre che ovviamente audiologico – è riuscita, partendo da una condizione iniziale gravissima, a ottenere progressi inizialmente insperabili. Oggi Laura è in grado di sostenere brevi conversazioni telefoniche con voci conosciute, un progresso straordinario che testimonia l’efficacia del percorso intrapreso.

Purtroppo, le varie tipologie di sordità centrale sono ancora poco riconosciute e probabilmente sottovalutate, specialmente negli ambiti dei traumi cranici che coinvolgono il cervello. La consapevolezza e l’approfondimento di queste condizioni sono cruciali, sia per una diagnosi precoce che per garantire interventi tempestivi e mirati.

«Questa esperienza non solo sottolinea l’importanza di saper operare avvalendosi della multidisciplinarietà, al fine di offrire percorsi personalizzati e mirati, ma evidenzia anche quanto sia cruciale approfondire e diffondere la conoscenza delle diverse forme di sordità centrale – commenta Carmine Fernando Gervasio, Direttore SCDU Otorinolaringoiatria – Investire in queste strutture e sensibilizzare sull’argomento significa restituire a chi vive nel silenzio, non solo la possibilità di comunicare, ma anche una nuova autonomia e una qualità di vita migliore, dimostrando che, anche nelle situazioni più difficili, la speranza può trasformarsi in realtà».

«Il percorso di questa giovane paziente, così complesso, mette in luce in modo particolare il valore dell’apporto di tante professionalità di specialità diverse, non solo mediche ma anche sanitarie che hanno messo al servizio le loro competenze in modo sinergico – dichiara Mario Sanò, Direttore Generale Asl BI – Sono stati coinvolti, infatti, operatori di cui spesso non si parla, come coloro che si dedicano all’attività ortottica e all’audiologia e che hanno concorso al recupero di questa paziente. Si tratta di un risultato prezioso e straordinario innanzitutto per la vita di Laura ed è motivo di plauso e ringraziamento da parte dell’Azienda Sanitaria a tutte le discipline che hanno garantito il necessario supporto fisioterapico, logopedico, psicologico e ortottico, oltre che audiologico. Un riconoscimento e un ringraziamento particolare va al professor Carmine Fernando Gervasio, che dall’aprile del 2018 dirige con capacità il reparto di Otorinolaringoiatria, da luglio 2023 trasformato in Struttura Complessa a Direzione Universitaria, grazie al finanziamento della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella».

«La storia di Laura mette in luce l’importanza della multidisciplinarietà e dell’alta professionalità al servizio dei pazienti – sottolinea Federico Riboldi, Assessore alla Sanità della Regione Piemonte – A questo si aggiunge l’apporto di Fondazione Cassa di Risparmio di Biella e Università di Torino che hanno permesso di dar vita alla SCDU di Otorinolaringoiatria, che ha avuto un ruolo centrale nell’ottimo risultato riscontrato in questa storia a lieto fine».