CRONACA- Pagina 190

Prove di pace tra Israele e Palestina. Un incontro promosso dal Centro Studi Sereno Regis

Sabato 16 novembre si terrà,  organizzato dal Centro Studi Sereno Regis, l’incontro con l’israeliana Eszter Koranyi e la palestinese Rana Salman, codirettrici dell’organizzazione pacifista ‘Combatants for Peace’. Il loro tour proseguirà poi a Firenze, Roma e Napoli.

L’incontro avrà luogo alle 17.30 al CAM, Cultures and Mission, il polo culturale dei Missionari della Consolata in via Cialdini 4 a ingresso libero.

Si chiamano Eszter Koranyi e Rana Salman,  di origini ungheresi la prima che oggi vive a Tel Aviv, mentre la seconda discende da una famiglia di sopravvissuti alla Nakba e vive in Cisgiordania.

Le loro origini,  storie personali  e familiari non potrebbero essere più diverse, eppure dai primi giorni di quest’anno condividono la direzione del movimento pacifista Israelo palestinese ‘Combatants for Peace’, sulla cui storia e instancabile impegno di riconciliazione nell’arco degli ultimi vent’anni la casa editrice Multimage ha pubblicato il libro “Combattenti per la pace”.

“Sarà un’importante occasione di confronto con questa rilevante esperienza di attivismo non violento pressoché ignorata dai media nazionali  iniziata venti anni fa con l’obiezione  di coscienza di ex militari israeliani e ex militari palestinesi per lo più reduci da durissimi periodi di detenzione – dichiara Daniela Bezzi, curatrice del libro e referente per il Centro Studi Sereno Regis della tappa torinese – un’alleanza quanto mai impensabile e animata dall’urgenza di uscire dalla spirale della violenza”.

Nel corso degli anni quel primo nucleo di ex Combattenti  è  diventato un vero e proprio movimento di uomini e donne, sempre più giovani, con una fitto programma di iniziative condivise, percorsi di advocacy e interventi d’interposizione nelle aree assediate dai coloni in Cisgiordania. Una realtà per molti versi miracolosa, che potrebbe considerarsi il prototipo di quella  società  bi nazionale che nessuni osa più sognare e cge per questi Combattenti della Pace deve diventare realtà 

MARA MARTELLOTTA 

In Piemonte le dimore Storiche aprono le porte al pubblico

Il 2024 segna un’importante svolta per la sezione Piemonte e valle d’Aosta dell’ADSI (Associazione dimore storiche italiane) che, in sinergia con Region Piemonte e Consiglio regionale del Piemonte presenta il 14 novembre un progetto volto ad ampliare l’offerta turistica subalpina grazie all’apertura di 46 dimore private di grande interesse storico e culturale.

Un’occasione per restituire al nostro territorio quella ricchezza nascosta intrisa di storia, , cultura, tradizioni di famiglia e artigianato che ha contribuito a fare del Piemonte quello scrigno di bellezza, e una meta emergente del Bel Paese, fra le prime destinazioni turistiche internazionali. Grazie al protocollo di intesa siglato tra ADSI Piemonte e Valle d’Aosta e FIAVET Piemonte, le due realtà, Associazioni Dimore Storiche Italiane e la Federazione Italiana Associazioni Imprese di Viaggi e Turismo, lavoreranno di concerto per permettere ai visitatori di ammirare dei beni privati straordinari, su prenotazione e secondo programmi di viaggio coordinati dalle agenzie di viaggio convenzionate.

L’iniziativa è stata presentata presso la sala Viglione del consiglio regionale alla presenza del Presidente del Consiglio regionale del Piemonte, Davide Nicco, dell’europarlamentare Giovanni Crosetto, dell’assessore al Turismo, Cultura, Sport della Regione Piemonte, Marina Chiarelli, del vicepresidente ADSI e presidente della sezione Piemonte e valle d’Aosta, Alessandro Gosztonyi e di Gabriella Aires, presidente di Fiavet Piemonte.

Il presidente del consiglio regionale ha dato il benvenuto agli ospiti affermando che la nostra volontà è quella di valorizzare e far conoscere nostri tesori, tutto il nostro meraviglioso patrimonio culturale, anche quello dei privati. La scelta di aprire e promuovere queste 46 dimore storiche, grazie alla disponibilità dei proprietari e all’impegno dell’Associazione Dimore Storiche Italiane, rappresenta una grande opportunità di sviluppo economico e culturale, fungendo da catalizzatore per il turismo e per l’intero territorio regionale. Questo patrimonio unico, fatto di giardini, ville, castelli, tenute agricole, Residenze d’epoca e palazzi nobiliari, è testimonianza della ricchezza storica e architettonica del Piemonte, diventa un vero e proprio motore per il rilancio turistico e la valorizzazione del territorio “.

Fanno parte del circuito del progetto Dimore Amiche del Piemonte circa 50 Dimore Storiche ubicate in zone turisticamente conosciute ma anche meno esplorate.

Le prime ad aderire sono 9 Dimore in provincia di Alessandria, 2 in provincia di Asti, 3 in provincia di Biella, 10 in provincia di Cuneo, 1 in provincia di Novara, 18 in provincia di Torino, 2 nel Verbano Cusio Ossola e 1 in provincia di Vercelli, e altre si sono aggiunte.

Il 40% è rappresentato da castelli, il 20% da ville, il restante da case Storiche e palazzi. Nel 90% dei casi è possibile visitare anche i parchi che circondano queste dimore.

 

Mara Martellotta

Il Poli al lavoro per il recupero dell’Università di Addis Abeba

Il MAECI affida al Politecnico di Torino il coordinamento dell’iniziativa per il restauro e miglioramento del patrimonio culturale e storico dell’Università di Addis Abeba.

 

L’ateneo torinese guiderà per i prossimi 36 mesi un significativo intervento di restauro e miglioramento del patrimonio culturale e storico dell’Università di Addis Abeba, in Etiopia.

Con un finanziamento complessivo di 4 milioni di euro, il Dipartimento di Architettura e Design DAD coordinerà, in collaborazione con l’Università di Addis Abeba, il progetto di recupero del palazzo Genete Leul, edificio che ospita oggi il Museo Etnografico, curato dall’Institute of Ethiopian Studies (IES), attuando iniziative on the job nell’ambito del restauro architettonico e dell’allestimento museale.

Le ricercatrici e i ricercatori del Politecnico di Torino saranno inoltre coinvolti nel progetto di recupero di una sala appartenente all’ASFAD ( Alle School of Fine Arts ad Design), istituto che offre corsi di laurea magistrale di cinematografia. Lo spazio, intitolato a Sergio Leone, permetterà agli e alle studenti etiopi laureandi in cinematografia di disporre di spazi adeguati per lo studio, la ricerca e la post produzione di materiali audiovisivi, sia per scopo didattico sia culturale.

L’iniziativa si allinea alle strategie del governo in materia di promozione del turismo e miglioramento del patrimonio naturale e culturale del Paese, strategie indicate nel dettaglio all’interno del Ten Years Development Plan 2021-2030 e del terzo pilastro del nuovo Home Grown Economic Reforms 2.0. Il progetto segue le linee guida dell’AICS, Agenzia italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e aderisce agli obiettivi della Cooperazione Italiana presenti nell’Ethiopian Italian Cooperation Framework 2023-2025.

Il Politecnico di Torino condurrà con un approccio orientato alla condivisione delle conoscenze e all’applicazione di modalità di training on the job un’analisi storica e conoscitiva del palazzo per comprenderne meglio la consistenza e la struttura. In seguito verrà effettuata una revisione dei progetti esistenti per identificare i miglioramenti necessari e infine una revisione che consentirà di definire nel dettaglio gli interventi da effettuare. Infine verrà sviluppato un progetto espositivo preliminare per il riallestimento museale complessivo dell’edificio.

I lavori di recupero avverranno in stretta collaborazione con stakeholder locali quali l’Università di Addis Abeba, che ha la responsabilità principale sulla gestione manutenzione del Genet Leul Palace, a cui fanno riferimento l’ASFAD e l’ IES, l’Ethiopian Heritage Autority (EHA), istituzione dedicata alla tutela, conservazione e promozione del patrimonio storico e culturale; il Ministero del Turismo, responsabile della strategia nazionale sul turismo e valorizzazione dei beni culturali.

“In questo mandato rettorale, la nostra strategia di Internazionalizzazione ha come Cooperazione strategica quella con i Paesi africani – commenta il rettore Stefano Corgnati . In questo quadro essere coordinatori di questo progetto ci permette di avviare una collaborazione concreta con l’università di Addis Abeba in un ambito importante come quello del patrimonio culturale, sempre più fragile e vulnerabile, grazie anche alle competenze tecnico scientifiche che un’università tecnologica come il Politecnico di Torino offre, permettendoci di aprire approcci nuovi e multiculturali negli ambiti del recupero e della valorizzazione dei beni storici. Si tratta di un’azione avviata e attuata di concerto con il Ministero e l’Ambasciata Italiana in Etiopia, pienamente a supporto del nostro sistema Paese”.

Mara Martellotta

Dichiarazione dei redditi in ritardo, come comportarsi

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori.

Entro il 30 settembre 2024 era necessario presentare il Modello 730/2024. Per assolvere agli obblighi connessi con la dichiarazione dei redditi, a questo punto, il contribuente può provvedere ad utilizzare il Modello Redditi Persone Fisiche, che può essere utilizzato fino al 31 ottobre 2024.

Questo documento, che generalmente viene utilizzato dai lavoratori autonomi e dai liberi professionisti, può essere usato anche dai lavoratori dipendenti e dai pensionati che non hanno utilizzato il Modello 730/2024 nei tempi previsti dalla normativa.

Nel caso in cui non dovesse essere rispettata nemmeno la scadenza del 31 ottobre 2024, è necessario mettere in conto una serie di sanzioni che aumentano man mano che passa il tempo.

La dichiarazione dei redditi può essere presentata entro 90 giorni dalle scadenze previste dalla normativa. In questo caso viene considerata ancora valida. Vengono, però, applicate delle sanzioni per il ritardo che possono variare da un minimo di 250 ed un massimo di 1.000 euro. In materia di Iva, invece, possono oscillare tra 250 euro e 2.000 euro.

Grazie all’istituto del ravvedimento operoso, la sanzione minima di 250 euro viene ridotta ad 1/10, cioè a 25 euro. Il contribuente deve provvedere a regolarizzare eventuali irregolarità e versare anche le imposte che risultano dalla presentazione della dichiarazione dei redditi.

Su questo argomento sono importanti alcune indicazioni che sono state fornite, attraverso la sentenza n. 105 del 10 marzo 2023, dalla Corte di Giustizia Tributaria del Piemonte, che ha sottolineato come: le eventuali dichiarazioni dei redditi tardive vengono considerate dal legislatore come se fossero state presentate in maniera valida. Non possono, ad ogni modo, essere ritenute come tempestive; la consueta tolleranza dei cinque giorni che viene data in altri casi – vedasi per esempio il pagamento delle rate della rottamazione quater e per le dichiarazione dei redditi tempestivamente trasmesse – non può essere essere concesso al contribuente che le presenta in ritardo.

Il contribuente, che dovesse aver sforato la deadline, ha altri 90 giorni per presentare la dichiarazione dei redditi tardiva. Ma nessuno in più.

Superati gli ulteriori novanta giorni la dichiarazione dei redditi è considerata omessa. Nel caso in cui dovesse essere presentata, ad ogni modo, costituisce un valido documento e titolo per poter riscuotere le imposte dovute, che vengono calcolate sulla base degli imponibili che vengono comunicati dal contribuente. O dalle ritenute che sono state indicate dai vari sostituti d’imposta.

Come abbiamo anticipato in precedenza, il contribuente non può utilizzare lo strumento del ravvedimento operoso nel caso in cui dovesse presentare la dichiarazione dei redditi oltre i 90 giorni. La domanda, a questo punto, è lecita: conviene farlo? La risposta è affermativa, perché se viene presentata entro la scadenza dell’invio della dichiarazione relativa all’anno successivo, il diretto interessato ha la possibilità di beneficiare: di una riduzione del 50% delle imposte; la non punibilità penale del reato di omessa dichiarazione nel caso in cui le imposte dovessero superare i 50.000 euro.

La dichiarazione dei redditi, anche se è considerata omessa, costituisce un titolo per riscuotere le imposte che in essa liquidate. Le quali vengono iscritte immediatamente a ruolo. Il risparmio delle imposte si ottiene dal fatto che quelle che si andranno a pagare si basano su quanto dichiarato dal contribuente ed evitano che gli uffici dell’Agenzia delle Entrate debbano procedere con degli accertamenti induttivi, così come è previsto dall’articolo 41 del Dpr 600/73.

Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.

Elie Fayad, direttore de L’Orient Le Jour, ricevuto in Consiglio regionale

Negli scorsi giorni Torino e la Regione Piemonte hanno avuto il piacere di ricevere la visita del dr. Elie Fayad, direttore del famoso giornale libanese L’Orient Le Jour, di cui quest’anno ricorrono i 100 anni dalla sua fondazione.

Promotore del suo arrivo in Italia è stato il Centro Studi Federico Pejrone, in collaborazione con la Fondazione Oasis di Milano. Insieme hanno organizzato una conferenza testimonianza del dr. Fayad, nel corso della quale il prestigioso ospite – affiancato da autorevoli giornaliste/i quali Monica Maggioni, Alessandro Banfi e Lorenzo Cremonesi – ha delineato la ricca ma drammatica storia del Libano contemporaneo, dalla guerra civile, a quella con Israele, fino al feroce tallone con cui hes bollah condiziona e schiaccia il popolo libanese e la sua sovranità.

A evidenziare il rilievo e la stima di cui gode il dr. Fayad, si è svolto un importante appuntamento ufficiale in Consiglio regionale.

Questo si è svolto venerdì 8 novembre, quando il dr. Fayad è stato ricevuto con tutti gli onori e in forma ufficiale dal Presidente del Consiglio regionale dott. Davide Nicco (anche nella sua qualità di Presidente del Comitato per i diritti umani della Regione Piemonte).

L’ospite Libanese è stato accompagnato dal noto giornalista Paolo Girola, vice presidente del Centro Peyrone.

A riceverli, insieme al Presidente Nicco, il Vice Presidente del Comitato per i diritti umani Giampiero Leo e Walter Nuzzo (quest’ultimo in rappresentanza del “Comitato Interfedi della Città di Torino” e del Coordinamento interconfessionale del Piemonte “Noi siamo con voi” ).

L’incontro è stato istruttivo, appassionante e commovente. A conclusione il Presidente Nicco e il Vice Presidente Leo, oltre a esprimere la piena solidarietà alla rivista, al suo direttore e a tutto il personale, hanno proposto al dr. Fayed di tornare a Torino nell’ambito di una forte iniziativa sul tema della libertà di espressione, del dialogo religioso e civile, della denuncia dell’estremismo politico e di ogni fondamentalismo religioso.

In questo contesto si è ipotizzato di affiancare a quella del dr. Fayed altre testimonianze come quella del prof. Younis Tawfik , che potrebbe ripresentare al grande pubblico il suo splendido ultimo libro intitolato: L’Isis raccontato da mia madre.

Un corso sulla “Gestione del rischio aggressione”

In collaborazione tra l’Arma dei Carabinieri e Enel S.p.A.

Il 13 e 14 novembre 2024, presso il “Centro di Formazione e Addestramento della società Enel S.p.A.”, si è svolto il corso di formazione di II° livello per il personale addetto alle verifiche di Enel a cui hanno partecipato 40 operatori di detta società. Il contributo dell’Arma dei Carabinieri afferisce principalmente all’inquadramento normativo delle attività dell’incaricato di pubblico servizio e alle corrette procedure da adottare in caso di aggressione. Gli incontri vengono svolti sull’intero territorio nazionale recependo quanto stabilito con la firma del Protocollo d’Intesa tra l’Arma dei Carabinieri e l’Enel S.p.A.. I lavori sono iniziati con l’introduzione del Comandante del Reparto Operativo dei Carabinieri di Torino, Tenente Colonello Andrea Siazzu, e del Responsabile della Sicurezza “Area Nord” del Gruppo Enel Italia S.p.a., Stefano Garioni. Siazzu ha sottolineato come l’Arma dei Carabinieri sia un’istituzione a 360 gradi, oltre ad avere compiti istituzionali, è promotrice di eventi in favore della collettività. In tale ottica, l’Arma di Torino, in queste due date, avvalendosi quali relatori del Comandante del Nucleo Operativo della Compagnia di Torino Oltre Dora, Tenente Angelo Maria Zerino e del Comandante della Stazione Carabinieri di Torino Le Vallette, Maresciallo Capo Francesco Loi, ha offerto agli operatori di Enel una gamma di contenuti formativi con simulazioni pratiche allo scopo di analizzare ed individuare le migliori tecniche da adottare. Alle fine dei lavori, l’Arma dei Carabinieri e Enel S.p.a., hanno espresso la loro soddisfazione per il positivo riscontro delle attività.

Picchia a caso cinque persone incontrate per strada

Un quarantenne è stato arrestato dalla polizia per aver picchiato 5 persone a caso che ha incontrato per le strade di Biella: agli agenti ha detto di aver capito che i malcapitati ce l’avevano con lui.

Uno degli aggrediti ha riportato la frattura del setto nasale.

Le aggressioni son avvenute in giorni diversi con vittime scelte a caso.

NOTIZIE DAL PEIMONTE

Giornata mondiale del diabete, iniziative Lions

Giovedì 14 novembre alle ore 18.30 all’AC Hotel, in Via Bisalta, 11 a Torino

Il 14 novembre si celebra la Giornata mondiale del diabete e il Distretto Lions 108IA1 organizza due importanti convegni in Piemonte. Nel giorno della nascita del professor Banting che, assieme al suo allievo Best, nel 1921 isolò l’insulina cambiando la storia dei malati di diabete mellito, a Torino si terrà un convegno per favorire una diagnosi tempestiva della malattia e diffondere la cultura di una corretta alimentazione ai fini della prevenzione. L’appuntamento è giovedì 14 novembre alle ore 18.30 all’AC Hotel, in Via Bisalta, 11 a Torino.

diabetici in Piemonte sono circa 300.000 per il 95% diabete tipo 2 . Il numero di pazienti con diabete tipo 1 è  circa 8.000-10.000. Tra i diabetici di tipo 2 almeno 80.000 sono in età lavorativa. Inoltre si ipotizzano almeno 100.000 persone che hanno il diabete senza saperlo. La spesa pro capite per un diabetico è di circa 2700 – 3100 euro annui.

Oltre al primo vice governatore del Distretto 108ia1, Giovanna Sereni, che aprirà i lavori saranno presenti il direttore generale della Asl di Torino, Carlo PiccoGabriella Brisio dell’Area Diabete Lions; il Direttore Endocrinologia Asl Città di Torino, Salvatore OleandriDonatella Penoncelli; Massimo Porta; Catia De Rosa; Anna Arnaudo; Grazia Caravolo; Roberto Pistone e Floreana D’Alù.

La lotta al diabete è una delle grandi sfide mondiali che Lions Clubs International ha fatto proprie. I Lions Club torinesi, in partnership con l’Asl Città di Torino, con il Servizio di Endocrinologia e malattie del metabolismo, con la Città di Torino e con i gruppi di volontariato come la FAND Torino, nel corso degli anni hanno sviluppato e portato avanti numerosi progetti, sperando che diventino parte integrante dei servizi verso la popolazione torinese. In particolare, uno dei progetti è stato la “Cucina Didattica” installata nell’Ospedale Oftalmico che viene utilizzata da parte dell’istituto professionale Colombatto e dalle persone con diabete della Fand, per imparare a cucinare con gusto ma in maniera sana. A breve, invece, verranno attivati il servizio “Pillole di Movimento”: vere e proprie confezioni farmacologiche in cui al posto del farmaco, ci saranno i foglietti illustrativi con l’indicazione personalizzata dell’attività fisica da fare e una serie di incontri divulgativi nelle scuole.

“L’attività fisica riduce del 30% il rischio di morte prematura, di malattia cardiovascolare e ictus, di diabete tipo II, di cancro al colon e al seno e di depressione, per questo è fondamentale il suo riconoscimento come mezzo terapeutico e di prevenzione, attraverso la possibilità di prescrizione medica. Svolgere attività fisica vuol dire fare una scelta a favore della propria salute”, commenta Salvatore Endrio Oleandri, Direttore S.C. Endocrinologia e Malattie del Metabolismo, ASL Città di Torino.

Nel bilancio sociale 2023 l’impegno del distretto piemontese Lions 108IA1 si è tradotto in 22.247 persone che hanno effettuato gratuitamente le visite, 182 attività svolte e un totale di 85.888 euro raccolti. L’attività di screening viene effettuata costantemente nel corso dell’anno dal Club, grazie ai camper attrezzati acquistati anche con il contributo della Fondazione Lions e all’impegno di soci e volontari. Il convegno del 14 novembre sarà l’occasione per scoprire service futuri e soluzioni all’avanguardia sulla malattia.

“Un altro domani”, docufilm sulla violenza di genere

Mercoledì 27 novembre si terrà la proiezione di un docufilm sulla violenza di genere organizzato dai Centri Antiviolenza degli ospedali della Città della Salute di Torino

 

Dal 21 al 27 novembre servizi gratuiti da parte di oltre 240 ospedali con il Bollino Rosa di Fondazione Onda ETS e nei Centri Antiviolenza. In occasione della settimana dedicata al contrasto della violenza di genere, il Centro Soccorso Violenza Sessuale SVS dell’Ospedale Sant’Anna di Torino e il Centro Demetra dell’Ospedale Molinette della Città della Salute di Torino hanno organizzato, mercoledì 27 novembre 2024, presso la Sala Montessori della Città Metropolitana di Torino, in corso Inghilterra 7 dalle ore 15.30 alle 18.30, la proiezione di un film documentario intitolato “Un altro domani”, di Silvio Soldini e Cristiana Mainardi, che riunisce testimonianze di vittime, autori di violenze e figure dell’ambito giuridico, sanitario e psicologico si occupano del problema. Il docufilm verrà presentato al personale docente che in questi anni ha partecipato al progetto “Consenso”, ideato e programmato dalle psicologhe che lavorano nei due centri. A seguire è stata organizzata una tavola rotonda in merito alla violenza di genere he prevede un’iscrizione obbligatoria entro il 15 novembre 2024. Il Centro Soccorso Violenza Sessuale dell’Ospedale Sant’Anna e il Centro Demetra dell’Ospedale Molinette di Torino sono parte integrante del Centro Esperto Sanitario contro la violenza della Città della Salute di Torino, come istituito dalla legge regionale n.4 del 24 febbraio 2016 “Interventi di prevenzione e contrasto alla violenza di genere e per il sostegno alle vittime di violenza e ai loro figli”.

Attualmente vengono seguite da due centri un totale di circa 250 donne, con un incremento del 15% degli accessi rispetto agli anni prepandemia. La percentuale di donne straniere è stabile, del 48% le italiane e 52% le straniere. Sul totale di donne accolte, il 7% ha riferito un maltrattamento in gravidanza, perpetrato dal partner nel 78% dei casi. In occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, che si celebra il 27 novembre, la Città della Salute di Torino e Fondazione Onda ETS lanciano la quarta edizione dell’(H)Open Week, che si terrà dal 21 al 27 novembre, con l’obiettivo di incoraggiare le donne vittime di violenza a rompere il silenzio e avvicinarle alla rete di servizi antiviolenza che può offrire percorsi di accoglienza protetta e progetti di continuità assistenziale e di sostegno, fornendo servizi concreti e indirizzi ai quali rivolgersi per chiedere aiuto. Gli oltre 240 ospedali con Bollino Rosa, che hanno al loro interno percorsi dedicati, e i centri antiviolenza aderenti all’iniziativa offriranno gratuitamente alla popolazione femminile visite, colloqui, consulenze, infopoint e distribuzione di materiale informativo.

“Anche quest’anno l’obiettivo – spiega Francesca Merzagora, Presidente della Fondazione Onda ETS – è quello di sensibilizzare il pubblico sull’esistenza di altri tipi di violenza oltre a quella fisica e sessuale. Esistono infatti violenze psicologiche, verbali e persino economiche che possano culminare o meno in episodi di stalking o violenza fisica. È importante sottolineare come il controllo che può essere esercitato su una donna non scaturisce solo dalla forza fisica, ma anche dalla volontà di controllare e limitare la sua libertà personale, con lo scopo di isolarla e lederne la dignità. Fondazione Onda ETS vuole ogni anno dare un aiuto concreto alle donne in difficoltà, garantendo per una settimana servizi gratuiti a sostegno delle vittime di violenza, incoraggiandole a uscire dalla spirale del silenzio, della profonda sofferenza e solitudine. Voglio ringraziare la Professoressa Alessandra Kusterman, Presidente SVS Donna aiuta Donna SCS per la collaborazione in questo progetto”.

Per l’occasione verrà distribuito negli ospedali un opuscolo informativo dal titolo “Violenza di genere – riconoscerla, prevenirla e contrastarla”.

 

Mara Martellotta

Operativi 104 nuovi agenti di Polizia Locale in Piemonte

Si è svolta ieri a a Torino la cerimonia di chiusura del 95º corso di formazione per Agenti di Polizia Locale neoassunti dagli enti locali del Piemonte, promosso dalla Regione in collaborazione con la Città di Torino, nell’ambito dei festeggiamenti per il 233º anniversario della fondazione del Corpo di Polizia Locale di Torino. 104 agenti hanno superato l’esame e ora saranno operativi in 33 comuni piemontesi: Almese, Bagnolo Piemonte, Beinasco, Bellinzago Novarese, Bibiana, Borgo San Dalmazzo, Brusnengo, Casalborgone, Chieri, Chivasso, Ciriè, Collegno, Entracque, Fossano, Giaveno, Grignasco, Grugliasco, Livorno Ferraris, Mappano, Mazzè, Nichelino, Pino Torinese, Rivalta di Torino, San Francesco al Campo, San Germano Vercellese, San Maurizio Canavese, Sant’Antonino di Susa, Santena, Settimo Torinese, Torrazza Piemonte, Trofarello, Venaria Reale, Torino. Ha partecipato al corso anche un agente della Polizia Provinciale di Alessandria.

 

“Gli agenti di Polizia Locale sono le sentinelle dei nostri territori, il punto di riferimento per i cittadini e il presidio quotidiano che assicura che le nostre comunità restino spazi sicuri e vivibili – ha dichiarato durante la cerimonia l’assessore regionale alla Polizia Locale e Enti Locali, Enrico Bussalino -. La Polizia Locale ricopre un ruolo di assoluta rilevanza nella gestione della sicurezza e dell’ordine pubblico, sotto la guida delle Amministrazioni comunali e in stretta collaborazione con le altre forze dell’ordine. Oltre ai programmi di formazione continua, che ritengo sia cruciale, proprio in questi giorni abbiamo approvato i criteri per l’assegnazione di contributi destinati alle Unioni di Comuni del Piemonte, per un totale di 4,5 milioni di euro, con l’obiettivo di aumentare la qualità dei servizi pubblici nelle aree che necessitano di maggiore supporto. Con questo bando, in particolare, intendiamo incentivare le funzioni della Polizia Locale e della Protezione Civile, così da offrire un servizio di protezione e di sicurezza più efficace e capillare per tutto il nostro territorio” ha concluso l’assessore Bussalino.

 

Il programma del corso si è articolato in 360 ore di formazione, suddivise in 239 ore di lezioni teoriche e 121 ore di esercitazioni pratiche. Gli argomenti trattati hanno spaziato dall’ordinamento della Polizia municipale alla gestione dei conflitti, dalle normative sulla sicurezza alla pratica delle tecniche operative.