CRONACA- Pagina 187

Politecnico, si insedia il Magnifico Rettore Stefano Corgnati

Venerdì 22 marzo 2024 alle ore 9:30

Aula Magna “Giovanni Agnelli” – Politecnico di Torino

Corso Duca degli Abruzzi 24, Torino

Insediamento del Magnifico Rettore Stefano Corgnati

Interventi:
Alberto Cirio, Presidente Regione Piemonte

Stefano Lo Russo, Sindaco Città di Torino

Vincenzo Tedesco, Direttore Generale Politecnico di Torino

Discorso di inizio mandato e presentazione delle linee programmatiche:
Stefano Corgnati, Magnifico Rettore Politecnico di Torino

Con la partecipazione del coro Politnico.

Tragico incidente sulla Torino – Savona, un morto

Sull’autostrada A6 Torino-Savona verso mezzogiorno di oggi, nei pressi di  Villastellone, un grave incidente stradale ha causato un morto. Coinvolti due camion  e un’auto. A causa di un tamponamento è deceduto un conducente di uno dei due camion. Sulla A6 in direzione Savona si sono formati rallentamenti e code.

“Senza ascolto, la medicina è monca”. Bertetto riceve la cittadinanza onoraria 

Si è svolta il 20 marzo 2024 nella Sala Rossa del Municipio di Torino la cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria a Oscar Bertetto, vicepresidente e co-fondatore della Fondazione Faro, proposta dai consiglieri comunali dem Vincenzo Camarda Nadia Conticelli.

La presidente del Consiglio ComunaleMaria Grazia Grippo, ha aperto la cerimonia, spiegando che l’evento fa seguito alle celebrazioni per i quarant’anni della Faro. È ben radicata nella città – ha dichiarato – la consapevolezza del ruolo che riveste la Faro nella sanità e nell’approccio innovativo alla malattia.

La Faro – ha affermato – ha portato una nuova cultura: quella del dovere di curare anche quando non si può guarire, mettendo al centro la persona, la sua dignità, la sua vita, anche quando è prossima a essere perduta.

bertetto

Oscar Bertetto – ha aggiunto la presidente – è un’eccellenza nel campo della medicina oncologica in Piemonte, un protagonista nella ricerca scientifica, dotato di grande umanità, capace di ispirare e guidare una realtà come la Faro, di cui la Città è fiera e alla quale possiamo solo dire grazie.

Il presidente della Fondazione Faro, Giuseppe Cravetto, ha quindi ringraziato il Consiglio Comunale e il presidente Camarda per l’iniziativa e ha tracciato un profilo professionale e politico di Oscar Bertetto, che ha saputo imparare a guardare ai pazienti con un altro occhio, prestando attenzione alle loro esigenze e a quelle dei loro familiari. Ha sviluppato le cure palliative – ha spiegato – con l’assistenza a domicilio e negli hospice della Faro che ha saputo creare.

Negli hospice della Faro – ha detto – gli ospiti non sono abbandonati, c’è vita grazie alla preziosa opera di volontari e volontarie. Curioso e spiritoso – ha affermato – è da sempre attento allo studio e alla lettura: ha realizzato oltre 450 pubblicazioni e ha partecipato a più di 500 congressi. È stato anche sindaco di Brandizzo e consigliere regionale.

L’assessora al Lavoro e alla Formazione professionale del Comune di Torino, Gianna Pentenero, intervenuta in rappresentanza della Città, ha elogiato la grande professionalità e umanità di Oscar Bertetto.

Ha dato molto agli uomini e alle donne della nostra città e della nostra regione – ha dichiarato – e ha saputo affrontare, oltre a quelle cliniche, le fragilità sociali, economiche e relazionali dei pazienti e dei loro familiari. Ha creato la Rete oncologica del Piemonte e della Valle d’Aosta: un modello per l’Italia – ha spiegato l’assessora – per la qualità e per la gestione interdisciplinare dei percorsi di cura. Grande formatore e organizzatore, ha saputo intuire e sviluppare nuove pratiche di cura con la Faro, fornendo servizi gratuiti a cittadine e cittadini, grazie anche a tanti volontari e volontarie dotati di grande professionalità.

Preparato e attento, Oscar Bertetto non si è mai tirato indietro e si è sempre posto al servizio della comunità – ha concluso l’assessora Gianna Pentenero, ringraziandolo per quanto ha fatto e per quanto ancora farà per la città.

È stata quindi consegnata la pergamena a Oscar Bertetto, che ha voluto dedicare il riconoscimento al compianto professor Alessandro Calciati, suo maestro, e a tutto il personale e a tutti i volontari e le volontarie della Faro. Ha quindi ringraziato il presidente della Commissione Sanità, Vincenzo Camarda, per la sensibilità dimostrata.

Le cure palliative – ha poi dichiarato – sono parte essenziale di un nuovo modo di gestire la medicina contemporanea, che è ancora instabile tra accanimento e abbandono, mentre dovrebbe imparare ad accompagnare i pazienti verso la morte, come un fatto naturale.

Senza ascolto, senza relazione manca una grande parte della medicina, la medicina è monca, mi ha insegnato la Faro – ha dichiarato Oscar Bertetto.

La sanità deve essere territoriale, vicina a chi soffre – ha concluso – anche attraverso gli hospice e deve sapere creare reti, per scambiare informazioni e lavorare insieme, con umiltà, imparando dagli altri.

Un torinese nella missione artica Fjällräven Polar

Slitte trainate da cani, su un percorso di 300 chilometri che attraversa le regioni artiche della Scandinavia. È la missione artica Fjällräven Polar che partirà agli inizi di aprile con un equipaggio di venti partecipanti, selezionati tra oltre 30mila candidati. Tra loro c’è un unico italiano, il torinese Roberto Nada che è stato ricevuto a Palazzo Civico dal Sindaco Stefano Lo Russo e dall’assessore Francesco Tresso, che gli hanno consegnato il gagliardetto della Città.

La spedizione polare è organizzata dall’azienda svedese Fjällräven per dimostrare che, con le giuste conoscenze, attrezzature e supporto, si possa vivere all’aperto per una settimana, percorrendo una lunga distanza tra tundra e zone montuose, in condizioni climatiche estreme.
Nada, 60 anni, porterà il suo contributo come velista e navigatore d’altura, ma anche come scienziato e divulgatore ambientale.

Stop al “genocidio informatico”!

“Non ho l’età…” Chi non ricorda la tenerissima canzone presentata nel 1964 al Festival di Sanremo da una deliziosa Gigliola Cinquetti sedicenne, trionfatrice su altri ben più noti cantanti? Bei tempi…

“Non ho l’età…”

Chi non ha mai detto questa frase sconsolata rendendosi conto di non essere in grado di avere un contatto con la banca, con l’ufficio dell’INPS, con la società telefonica? Brutti tempi…

Purtroppo sempre più persone di una certa età sono “tagliate fuori” dalla società perché non possiedono un computer, un tablet, un iPhone, perché non hanno lo SPID, la CIE, la password, non distinguono un browser da un router o da un server…

Nel giro di pochi anni il mondo è passato dalla carta (sulla quale erano indelebilmente fissati documenti, pratiche burocratiche, autorizzazioni) al cloud, nel quale sono immagazzinati miliardi di dati impalpabili.

Vuoi aprire un conto corrente in banca?

Non provare ad andare nell’agenzia sotto casa, non troverai nessuno, forse un paio di impiegati in locali dove fino a qualche anno fa erano stipati quindici dipendenti, ognuno con i suoi compiti precisi. Facevi un po’ di coda per parlare con l’addetto, ma almeno risolvevi tutto in pochi minuti. Oggi non puoi far nulla…

“Aprire un conto? Può farlo comodamente da casa, basta avere lo SPID, scannerizzare la CIE, fare il riconoscimento facciale con la telecamera e in pochi passi la procedura le fornisce il numero dell’IBAN” ti comunica quello dei due che ha la faccia più sveglia, abituato a smanettare tutto il giorno su WatsApp con gli amici.

Perplesso torni a casa, apri il sito, cominci la procedura, naturalmente sbagli il secondo passaggio, torni indietro, ricominci, ti perdi nelle maschere che compaiono sul video finché cade il collegamento…

Bene, continui a tenerti i soldi nel cassetto sperando che i ladri vadano a rubare dal vicino.

Vuoi rinnovare il passaporto?

Non provare ad andare in Questura dove avevi fatto la pratica normale dieci anni fa, occorre “prenotare un appuntamento in Questura accedendo al sito https://passaportonline.poliziadistato.it/ con SPID/CIE” recita il sito della Polizia di Stato. Naturalmente occorre avere un personal computer o un tablet o un cellulare ultima generazione…

Bene, rinunci ad andare a Cancun per fare una settimana di bagni, in fondo anche a Spotorno non si sta così male…

Vuoi comprare una minicar elettrica che risolve i problemi d’inquinamento e ti consente di girare per la città a costi contenuti?

Non provare ad andare dalla concessionaria per vederla, provarla, prenotarla. L’addetto cortesissimo del salone ti comunica che si può solo comprare comodamente da casa entrando nel sito. Provi più volte e, per un motivo o per l’altro, non riesci ad arrivare in fondo alla procedura complicata manco fosse un calcolo per il lancio di un razzo verso Marte.

Pazienza, continui a girare con la vecchia Panda euro 1, tanto in galera non ci vai perché hai più di 70 anni, e chissenefrega dell’ambiente…

Sembra proprio che non si possa più vivere senza lo SPID (ma non basta il codice fiscale, che ormai, dopo anni, finalmente avevamo imparato a memoria?). No, lo SPID è il passepartout per i rapporti con la pubblica amministrazione.

Proviamo a chiederlo dopo aver letto che registrarsi ed attivare SPID con Poste è facile. “I cittadini possono recarsi in qualsiasi Ufficio Postale presente sul territorio nazionale per attivare SPID. Prima di recarsi in Ufficio Postale è necessario effettuare una pre-registrazione sul sito www.posteid.poste.it” comunica Poste Italiane. Naturalmente occorre avere un personal computer o un tablet o un cellulare ultima generazione…

Facciamo qualche considerazione finale.

Quando un impiegato della banca, della Posta, della polizia ti dice che la pratica che fino a ieri seguiva lui, compilando tutti i moduli necessari, ora la puoi fare “comodamente” a casa tua, ti sta raccontando due mostruose bugie. La prima è che la comodità è in realtà la sua, che così non ha più il pesante compito di lavorare al servizio del cittadino, ma lascia che il cittadino si serva da solo. La seconda è che non esiste un sito privato o pubblico comprensibile a chi non ha una cultura informatica; anche fior di primari ospedalieri si trovano in difficoltà davanti allo schermo del PC che lampeggia senza spiegare perché si è “piantato” all’improvviso bloccando la tua richiesta…

Ultimo appello: volete costringere tutti ad usare computer, tablet o iPhone per evitare di lavorare al nostro servizio?

Allora dateci (gratuitamente!) PC, tablet ed iPhone. Se dobbiamo lavorare per voi, dobbiamo avere gli strumenti che voi utilizzate, non dobbiamo comprarceli a nostre spese!

Altrimenti la manovra in corso si trasforma in un sistema indiretto di “genocidio informatico” che elimina gli anziani dalla società relegandoli a “carico residuale” di cui sbarazzarsi al più presto.

 

GIANLUIGI DE MARCHI

demarketing2008@libero.it

“Festa di primavera 2024” presso la scuola “Rudolf Steiner”

In collaborazione con l’Associazione Crescendo Pedagogia Waldorf

 

In occasione della “Festa di primavera”, sabato 23 marzo l’Associazione Crescendo Pedagogia Waldorf, unita alla scuola d’infanzia “Rudolf Steiner”, aprirà le porte a tutti coloro che vorranno conoscere la Pedagogia Waldorf e le attività che vengono svolte nelle realtà steineriane. Dalle 10 alle 12, in corso Casale 246, sarà possibile conoscere la scuola d’infanzia e la scuola primaria e secondaria attraverso le parole dei maestri e delle maestre. La giornata sarà costellata di attività e laboratori rivolti a tutte le fasce d’età, dai bambini dagli 0 ai 3 anni fino agli adolescenti. Sono previsti laboratori di giocoleria, teatrini di marionette e attività all’aperto che richiameranno i giochi di una volta, come il tiro alla fune, la corsa nei sacchi e la staffetta.

Steiner

I più piccoli potranno realizzare coroncine di primavera e partecipare al girotondo guidato dalle maestre della scuola dell’infanzia. Nel pomeriggio si potrà partecipare ai laboratori di pittura rivolti a ragazzi e adulti. È prevista inoltre l’esposizione di manufatti realizzati dai genitori delle scuole nel corso dell’anno.

 

Mara Martellotta

Una targa in ricordo di fratel Enrico Trisoglio al Collegio San Giuseppe

Giovedì 21 marzo alle ore 11, nel Salone del Collegio San Giuseppe, in via San Francesco da Paola 23, si terrà la cerimonia di scorrimento della targa in ricordo dello studioso ed educatore Fratel Enrico Trisoglio.

Nel corso della cerimonia interverranno Maria Grazia Grippo, presidente del Consiglio comunale e della toponomastica, Fratel Gabriele di Giovanni, visitatore della provincia Italia dei Fratelli delle Scuole Cristiane, e Vittora Nallo, in rappresentanza della circoscrizione 1.

Fermato un giovane. Amputata la gamba al ragazzo aggredito con machete

Al ragazzo ventitreenne, ferito con un machete durante una lite domenica scorsa a Torino, mentre era a bordo del suo monopattino, è stata amputata la gamba sinistra. Il giovane ha perso la gamba dopo tre delicatissime operazioni durante le quali i medici hanno provato a lungo a rivascolarizzarla ma inutilmente. Nell’attesa dei soccorsi infatti la vittima aveva perso troppo sangue. Tra i moventi dell’aggressione i potrebbe essere anche la gelosia. Intanto è stato fermato per tentato omicidio un 23enne. E’ Pietro Costanza di Costigliole, inseguito da un mandato di cattura internazionale dalla Spagna, che nega ogni responsabilità sulla vicenda.

Il Senato accademico si arrende ai giovani comunisti mentre al Pannunzio si discute di antisemitismo

Giorgia Meloni: “preoccupante che il Senato accademico dell’Università di Torino scelga di non partecipare al bando per la cooperazione scientifica con Israele dopo un’occupazione da parte dei collettivi”

“Se le istituzioni si piegano a questi metodi rischiamo di avere molti problemi”, ha detto la premier Giorgia Meloni dopo  che il Senato accademico dell’Universita’ di Torino ha deliberato di non partecipare al bando Maeci 2024 Italia-Israele, a seguito del blitz dei collettivi studenteschi. “Considero grave e preoccupante che il Senato accademico dell’Università di Torino scelga di non partecipare al bando per la cooperazione scientifica con Israele. E lo faccia dopo un’occupazione da parte dei collettivi”, ha aggiunto Meloni. In una nota l’Università ha minimizzato affermando che non saranno interrotti i rapporti di studio e ricerca con Israele. Da segnalare che nelle scorse ore, invece,  sempre a Torino si è svolto un convegno (nella foto) a cura del Centro Pannunzio sul tema dell’ antisemitismo ieri e oggi, con un approccio storico e culturale che nulla ha a che vedere con l’occupazione delle istituzioni accademiche  da parte di studenti che (A.D. 2024) si dichiarano orgogliosamente comunisti. E’ intervenuto  il Rabbino Capo della Comunità Ebraica di Torino Rav Ariel Finzi, relatore il direttore del “Pannunzio” Pier Franco Quaglieni che ha commentato: “Grazie ai tanti amici presenti ad un incontro su un tema divisivo come antisemitismo di ieri e di oggi. Affrontando questo tema siamo stati degni di Pannunzio e della sua storia. Abbiamo dimostrato di non essere solo un’associazione ma un gruppo di persone libere che non si piegano alle vulgate che lambiscono persino l’Universita’. La cultura libera era in via Maria Vittoria, non al Rettorato di via Po. Rettori come Allara, Cavallo, Pelizzetti avrebbero agito diversamente”.