Per attribuire pensionamenti anticipati per invalidità a dipendenti pubblici
I carabinieri del Nas di Torino hanno nuovamente il medico legale Enrico Quaglia, già messo in carcere lo scorso settembre nell’ambito dell’inchiesta sui falsi invalidi. Ora è stato spiccato nei suoi confronti un ordine di custodia cautelare per corruzione. Quaglia era stato ripreso dalle telecamere nei mesi scorsi mentre consegnava a Enrico Maggiore, presidente della commissione di verifica del Ministero dell’Economia, un panino imbottito con 2000 euro, allo scopo di concedere certificazioni mediche false, in toto o in parte, per attribuire pensionamenti anticipati per invalidità a dipendenti pubblici. Per ogni pratica Quaglia incassava 5000 euro, di cui mille andavano a Maggiore. 592 le pratiche irregolari scoperte dal 2005 al 2015. La Procura ha ordinato il sequestro preventivo dei beni dei due indagati: 600 mila euro di Maggiore, un milione e centomila euro di Quaglia.











L’abbiamo fatta grossa – Commedia. Regia di Carlo Verdone, con Carlo Verdone e Antonio Albanese. Albanese è un attore di teatro che, traumatizzato dalla separazione della moglie, non ricorda più le battute, Verdone è un investigatore privato squattrinato, che vive in casa della zia, cui lui chiede aiuto. Ma non ne fa una giusta. Un dialogo proibito e una valigetta con un milione di euro costringerà la coppia a rocambolesche avventure e improbabili travestimenti. Durata 116 minuti (Due Giardini sala Nirvana, Ideal, Lux, Massaua, Reposi, The Space, Uci).
La corrispondenza – Drammatico. Regia di Giuseppe Tornatore, con Jeremy Irons e Olga Kurylenko. Amy, una giovane studentessa universitaria, che sbarca il lunario facendo la stuntwoman per la televisione e il cinema, ha una relazione con il suo professore di astrofisica. Improvvisamente, lui scompare e quell’amore diviene l’immagine di quelle stelle che non esistono più ma che noi continuiamo a vedere nel cielo. Solo la tecnologia li tiene legati, sms, skype, dvd, e ancora lettere e fasci di fiori: a raccontarci la speranza dell’eternità di un amore. Durata 116 minuti. (Ambrosio sala 3, Eliseo rosso, Reposi, Romano sala 1, Uci)
Joy Mangano, i figli e l’ex marito, la madre teledipendente, i parenti, la sua vita a Long Island. Tra ribellioni e intraprendenza, costruisce un impero che vive ancora oggi, nel cui centro sta l’invenzione del “mocio”, comodo straccio/scopa per le pulizie della casa. Il potere della televisione che annuncia urbi et orbi il prodotto determinerà l’enorme successo. Durata 124 minuti. (Ambrosio sala 2, Eliseo sala grande, Massaua, Romano sala 2, The Space, Uci).
Steve Jobs – Biografico. Regia di Danny Boyle, con Michael Fassbender e Kate Winslet. Con la sceneggiatura di Aaron Sorkin (vincitrice di un Globe ma non entrata nella cinquina dei futuri Oscar) basata sulla biografia autorizzata di Walter Isaacson, capace di rimodellare il personaggio in ogni sua sfaccettatura, cogliendo l’essere grande e meschino, impietoso e ambizioso, deluso e pieno di successo, il film è il ritratto, tra il 1984 ed il ’98, dell’uomo che con computer, iPod, iPhone e iPad ha rivoluzionato la storia del mondo. Fassbender (DiCaprio dovrà soprattutto vedersela con lui) e Winslet sono con le loro perfette interpretazioni candidati all’Oscar. Durata 122 minuti. (Greenwich 3, Ideal, Reposi, Uci, The Space)