In collaborazione con l’ Associazione Artigiana Panificatori della Provincia di Torino e la Filiera della Farina di Stupinigi

Si celebra lunedì 9 maggio dalle 10 alle 17, in piazza Castello, la Festa dell’ Europa, promossa dal Consiglio Regionale del Piemonte e dalla Consulta Regionale Europea. La Festa coincide e vuole celebrare l’anniversario della Dichiarazione Schuman, firmata il 9 maggio 1950, che sancì la fine della rivalità tra Francia e Germania, con la proposta da parte del Ministro degli Esteri francese Robert Schuman di mettere in comune tra i due Paesi il carbone e l’acciaio. Si trattò di una data storica, appena precedente l’incontro tra il segretario di Stato americano e i ministri degli Esteri francese e inglese per decidere in merito al destino della Ruhr tedesca. Nella Dichiarazione Schuman per la prima volta si gettavano i prodromi di quella che sarebbe dovuta essere una futura federazione europea e si individuava la necessità che le risorse europee venissero messe a disposizione anche dei Paesi extraeuropei, per esempio africani. Nell’ambito della Festa verranno premiati gli studenti che hanno partecipato al concorso “Diventiamo cittadini europei” per l’anno scolastico 2015-16. Questo concorso ha permesso dalla sua prima edizione, nel lontano 1983, a migliaia di studenti di fare un’esperienza concreta dell’ Europa di oggi, attraverso la visita alle Istituzioni europee e la partecipazione al programma Euro scuola, promosso dal Parlamento europeo. Alla Festa dell’ Europa parteciperanno anche l’ Associazione Artigiana dei Panificatori della Provincia di Torino, che presenterà il “pane dell’ Europa” , e la Filiera della Farina di Stupinigi, che si occupa della produzione di pane di qualità a lievitazione naturale, con pasta madre. Il pane di Stupinigi è ottenuto dalla semina di una varietà di grano tenero biscottiero e panificabile, a basso contenuto di glutine, su una superficie di circa 20 ettari, identificati nel parco di Stupinigi dall’ufficio tecnico di Coldiretti Torino.
Mara Martellotta


Momenti di paura per un incendio che improvvisamente ha avvolto un bus Gtt della linea 61




l’informazione ricopre un ruolo centrale nella vita dei cittadini: proprio per questo motivo il potere prova ad esercitare un’influenza e un controllo sempre più forte sui media.
Si tratta di una donna, soccorsa dal 118
STORIE DI CITTA’/ di Patrizio Tosetto
ricordo di un 1° maggio così piovoso e triste. Ho 59 anni e ho il vezzo di dire che ho partecipato a 60 cortei. Il primo nella pancia di mia madre. Ci sono sempre stato, ma non so se ci sarò ancora. Alla fiaccolata del 25 Aprile tensioni ed imposizione sul palco di un intervento no Tav. Oggi il tentativo di aggressione del Senatore Stefano Esposito. Anarchici antagonisti e centri sociali con truculenti slogan. Giusto un anno fa scontri tra polizia e
giovani organizzati con caschi e mazze. Al grido: fuori il Pd dal corteo.Di chi sono le responsabilità, le colpe di questa violenza? Ovvio, dicono taluni: della polizia. Tutto ciò mi ha stancato. Molti amici mi rincuorano. Noi non accettiamo la violenza e poi sono una minoranza. Avranno ragione ma sono tollerati. Vero, non sono una novità nei cortei. Ma è una novità sostenere che responsabilità e colpe sono della polizia, responsabile di difendere dei manifestanti che non vanno al primo maggio con casci e spranghe. Ho messaggiato con un’amica che mi sollecitava una risposta che ho dato: isolarli. Mi ha controdedotto : perché non lo fa la polizia? Semplice : perché questi violenti sono coperti almeno dalla indifferenza di una certa sinistra che considera la vittima di questa violenza maggiormente colpevole proprio per le sue idee.
Ecco un altro punto importante. Hanno colpito Stefano Esposito per le sue idee, sostenendo che lo si si colpisce per dare un esempio. Qui la storia si ripete tragicamente. Tra indifferenza e untorelli che agiscono in nome del loro “Dio”. Ed io non ci sto più. Poco posso fare. Anche per l’età che avanza. Poco posso fare non appartenendo alla polizia .Ma almeno posso scrivere, dire, denunciare e ricordare. Condividendo il ricordo quando delegazioni della Dc, partecipando ai cortei venivano inizialmente contestate. Ma c’era anche il PCI sempre presente, allora all ‘opposizione ma proprio perché all’ opposizione ristabiliva ordine manifestando solidarietà alla Dc e isolando i facinorosi. Ed in questi casi non c era bisogno della polizia. Ma come si dice : tempi passati. E oggi sento che debbo fare qualcosa. Dopo 60 anni non parteciperò più al corteo. Sarà il mio Aventino morale proprio perché sono stufo di questi violenti. E sarà anche un modo per onorare 25 aprile ed il 1 maggio contro questi untorelli che sono contro chi manifesta per la democrazia.
Lo stabilimento di Settimo esporta l’85% in oltre 60 Paesi e il gruppo occupa 11 persone