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Cassiani: "Torino, dal declino industriale a punto di riferimento culturale"

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di Patrizio Tosetto

 

Ha iniziato l’attività politica con un gruppo di giovani, inizio Anni ’90, nella Rete del comunista Diego Novelli e del democristiano Leoluca Orlando. Il Diavolo e l’acqua santa

 

Incontriamo il presidente della Commissione Cultura del Comune di Torino, avvocato Luca Cassiani, Pd.  Ha iniziato l’attività politica con un gruppo di giovani, inizio Anni ’90, nella Rete del comunista Diego Novelli e del democristiano Leoluca Orlando. Il Diavolo e l’acqua santa. Diventa consigliere di circoscrizione a Lucento – Vallette. Nel 2006, da consigliere comunale in commissione cultura, alla carica di presidente. 

 

Importante la cultura in città? 

Certamente. Per 25 anni c’era solo declino industriale. Declino che incideva negativamente sulle nostre stesse coscienze determinando l’incertezza sulle prospettive. Oggi  diciamo la nostra anche a livello internazionale. Siamo diventati un punto di riferimento. 

 

Condizioni attuali delle politiche comunali in campo culturale? 

Scuserete la pedanteria ma desidererei elencare alcune eccellenze:  Museo Egizio, Museo del Cinema, Palazzo Reale e Palazzo Madama,  GAM. Passando per il Salone del Libro o il giovane Club to Club, fino all’affermato Tff. E poi il nuovo LG Festival dei diritti delle diversità. 

 

Dunque, tutto sotto controllo? 

Tutto è sempre migliorabile. In particolare la ricezione per un turista non tanto danaroso ma attratto dalle nostre iniziative. Il Nostro lavoro non è  semplice anche per le risorse, ora poche.  Ma reggiamo. 

 

Maggiore soddisfazione? 

Avere avuto un ruolo in questi ultimi 9 anni di durissimo lavoro e averne svolto una parte.

 

Maggiore delusione? 

Essere il primo dei non eletti in consiglio Regionale. Ma continuo a lavorare con  passione giovanile. Almeno cerco di farlo.

 

Prospettive? 

Sarò banale e ripetitivo: continuare a lavorare in un settore importante per la città come quello della cultura.

 

Finita l’intervista mi fermo in un bar per il caffè. Leggo le dichiarazioni di Alessandro Baricco che molla scuola Holden. Come quel ciclista che caduto dalla bici si consolava dicendo che voleva scendere. Poi la Fondazione Rosselli dove non tornano i conti e la Fondazione del Libro dove sono tante le tensioni. Già, penso…non tutto è sotto controllo. Ma se il bicchiere è mezzo pieno lo si deve anche al Lavoro di Luca Cassiani. 

 

(Foto: il Torinese)

Guida sotto effetto di alcol e droga, 12 persone denunciate

Controlli preventivi sulle stragi del sabato sera, in particolare nella zona di Rivoli

 

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Sono dodici le persone denunciate per guida in stato di ebbrezza, sotto l’effetto di droga o senza patente nell’ultimo fine settimana dai Carabinieri. I militari dell’Arma hanno attivato controlli preventivi sulle stragi del sabato sera, in particolare nella zona di Rivoli. Durante l’operazione sono stati controllati 46 veicoli e 73 persone.

Mangia funghi velenosi e si salva con il trapianto di fegato

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In breve tempo, lanciato l’allarme per la ricerca di un fegato da parte di un donatore, l’organo si è reso disponibile: il fegato è arrivato la notte scorsa dall’ospedale Cardarelli di Napoli

 

L’intervento alle Molinette eseguito dal professor Mauro Salizzoni e dalla sua equipe ( nel reparto che ha compiuto 25 anni in questi giorni) ha salvato con un trapianto di fegato un uomo che aveva mangiato funghi velenosi, causa di  un’epatite fulminante. Si tratta di un muratore romeno di 54 anni della provincia di Torino, che aveva cenato con funghi mercoledì sera. E’ molto probabile che abbia mangiato dell’amanita falloide, fungo di altissima tossicità, Il giorno dopo ha iniziato a star male, fino al ricovero all’ospedale di Ivrea. Poi è stato trasferito alle Molinette. In breve tempo, lanciato l’allarme per la ricerca di un fegato da parte di un donatore, l’organo si è reso disponibile: il fegato è arrivato la notte scorsa dall’ospedale Cardarelli di Napoli e il 54enne è stato salvato.

 

(Foto: il Torinese)

Librai in crisi, Fassino e Chiamparino: "Cerchiamo soluzioni possibili"

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portici librilibriLe grandi catene di librerie, il sopravvento degli e-book e la crisi in generale sono temibili – a volte mortali – nemici delle botteghe tradizionali

 

Tante in questi ultimi anni le chiusure di librerie a Torino, una delle ultime la storica Fogola di piazza Carlo Felice: “Siamo disposti a farci carico delle richieste dei librai e a valutare insieme le possibili soluzioni”. L’ansa riporta così la dichiarazione di intenti del presidente della Regione Chiamparino e del sindaco Fassino, in visita a ‘Portici di carta’, la kermesse libraria di questo fine settimana. “In questa fase di riorganizzazione della Fondazione del Libro – dice ancora Chiamparino – si potrebbe immaginare la presenza di una rete di librai al suo interno”. “La Città – afferma Fassino – investe molto sul libro e vuole continuare a farlo, siamo pronti a esaminare le proposta dei librai”. Le grandi catene di librerie, il sopravvento degli e-book e la crisi in generale sono temibili – a volte mortali – nemici delle botteghe dei librai. Forse le istituzioni possono tentare di fare qualcosa.

 

(Foto: il Torinese)

In piazza contro la chiusura dell'ospedale di Pinerolo

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Alla manifestazione sono intervenuti anche i 47 sindaci della zona

 

Tempo di tagli alla sanità e la paventata chiusura di alcuni ospedali fa scendere in piazza gli abitanti. Erano migliaia i  cittadini di Pinerolo che hanno sfilato per le vie della città per difendere l’ospedale Agnelli. Alla manifestazione sono intervenuti anche i 47 sindaci della zona, il vescovo Piergiorgio Debernardi e il moderatore della tavola Valdese, Eugenio Bernardini. Ma dice l’assessore alla Sanità della Regione, Antonio Saitta: “Non è vero che l’ospedale è a rischio: chiedo ai sindaci di impedire la diffusione ad arte di notizie falsate”.

Alla Venaria torna tra una settimana "Una corsa da Re"

CORSA RE VENARIA

Parteciperanno anche alcuni pazienti affetti da emofilia del progetto “NY Marathon” che testeranno i propri progressi in attesa di cimentarsi nella Maratona più celebre al mondo, quella della Grande Mela

 

“Una Corsa da Re”, la manifestazione podistica all’interno dei giardini della Reggia di Venaria, del Parco La Mandria e della Città di Venaria (TO) in programma domenica 18 ottobre alle ore 10.30. Organizzata dal Consorzio La Venaria Reale, dal Parco La Mandria, dalla Regione Piemonte e dalla Città di Venaria Reale, in collaborazione conBase Running A.S.D., la manifestazione è arrivata alla quarta edizione dopo aver fatto registrare più di 6000 partecipanti lo scorso anno.

 

La corsa si sviluppa su tre differenti percorsi: 4km di corsa/camminata non competitiva all’interno dei Giardini della Reggia di Venaria, 10km di corsa competitiva e non competitiva oppure 21km di corsa competitiva e non competitiva all’interno dei Giardini, Parco La Mandria e Città di Venaria. A fare da apripista all’evento sarà per il terzo anno “La Corsa del Principino”, l’evento sportivo gratuito dedicato ai piccoli runner da 0 a 12 anni che sabato 17 ottobre alle ore 12 si misureranno in una corsa non competitiva all’interno del Parco La Mandria (TO).

 

All’edizione 2015 di “Una Corsa da Re” ci saranno anche i Maratonabili, un team molto speciale che accompagna spingendo le carrozzine con ragazzi diversamente abili. Nata a Prato 5 anni fa, l’A.S.D. Maratonabili conta oggi tra i suoi iscritti più di 330 spingitori e runner e 10 ragazzi in carrozzina. Con i lori fischietti al collo, le parrucche e i cappellini colorati, porteranno lungo il percorso tanta allegria e mostreranno, ancora una volta, come la corsa possa eliminare ogni barriera e rendere questo evento ancora più alla portata di tutti.

 

Parteciperanno anche alcuni pazienti affetti da emofilia del progetto “NY Marathon” che testeranno i propri progressi in attesa di cimentarsi nella Maratona più celebre al mondo, quella della Grande Mela. Nell’affascinante percorso di Una Corsa da Re, ultimo banco di prova per questi pazienti particolarmente sportivi, verrà evidenziata ancora una volta l’importante preparazione messa in atto da un team multidisciplinare, composto ortopedici, ematologi, fisioterapisti e specialisti in scienze motorie e sport, in grado di affrontare sia l’aspetto di training che la gestione del paziente emofilico nella sua globalità.

 

Infine sarà presente anche l’ASOMI, Scuola Nazionale di Osteopatia di Torino, che vedrà impegnati alcuni suoi professionisti nel fornire consigli ed esercitazioni a tutti i partecipanti sia per il riscaldamento pre-gara che per il recupero post sforzo. Un’occasione in più per correre al meglio delle proprie possibilità, qualunque sia il livello di allenamento, e trascorrere una giornata di sport e benessere, immersi nella bellezza e nella natura.

Si suicida gettandosi nel vuoto dopo la fuga dall'ospedale

AMBULANZA

Dapprima sembra si sia ferita con un coltello e poi, dopo essere stata trasportata in ambulanza all’ospedale Maria Vittoria, sarebbe fuggita

 

Un’inchiesta, per ora senza ipotesi di reato né indagati, è stata aperta dalla procura della repubblica per il suicidio di una donna di 50 anni avvenuto nella notte tra martedì e mercoledì nel quartiere San Donato. Dapprima sembra si sia ferita con un coltello e poi, dopo essere stata trasportata in ambulanza all’ospedale Maria Vittoria, sarebbe fuggita prima di essere chiamata per il triage. Tornata a casa si è gettata nella tromba delle scale. Le indagini sono seguite dalla polizia coordinata dal pm Raffaele Guariniello.

 

(foto: il Torinese)

Occhio ai funghi velenosi sulla collina torinese

FUNGHI VELENOSI

In passato si sono verificati casi mortali o gravi avvelenamenti

 

Occhio ai funghi velenosi! Al Parco della Rimembranza, sulla collina torinese, a due passi dal Po,  si trovano numerosi esemplari Amanita Phalloides: si tratta dei i funghi più velenosi, e in molti casi mortali se ingeriti. Lo comunica la Polizia Municipale che raccomanda ai frequentatori del Parco di non raccoglierli e di prestare la massima attenzione al riguardo. Bisogna davvero avere molta prudenza, in passato si sono verificati casi mortali o gravi intossicazioni.

E’ morto “Ferruccio” Maruffi, il "testimone" della deportazione a Mauthausen

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Costretto per anni a cure per patologie contratte durante la deportazione, nel dopoguerra partecipò  alla fondazione dell’Aned (l’Associazione Nazionale Ex Deportati)  e intraprese un’intensa opera di testimonianza che  prosegui per tutta la vita

 

E’ morto “Ferruccio” Maruffi, amico di Primo Levi e memoria storica della deportazione nei lager nazisti. Aveva 91 anni. Raffaele Maruffi era nato il 4 marzo 1924 a Grugliasco (TO). Di famiglia medio-borghese di orientamento antifascista, disegnatore meccanico, entrò nella Resistenza nelle formazioni Garibaldi attive in valle di Lanzo con il nome di battaglia “Ferruccio”.  Arrestato a Bracchiello (Ceres, TO) l’8 marzo 1944 nel corso di un rastrellamento, venne detenuto a Lanzo  e poi a Torino , alle carceri Nuove. Trasferito a Bergamo , fu deportato  a Mauthausen.

 

Nel lager nazista austriaco, a poca distanza dalla cità di Linz, venne classificato come Schutzhäftlinge (prigioniero per motivi di sicurezza) e ricevette il numero di matricola 58973. Di professione si dichiarò disegnatore tecnico. Trasferito nei sottocampi di Gusen I (dove lavorò alla costruzione di Gusen II), Schwechat e Floridsdorf (Vienna), venne trasferito nuovamente a Mauthausen e infine a Gusen II. Liberato il campo dalle truppe americane il 5 maggio 1945, rientrò in Italia nel giugno. All’arrivo a casa apprese della morte del padre Giuseppe, partigiano garibaldino trucidato dai nazi-fascisti il 20 dicembre 1944 nel cuneese,  a Robilante . Costretto per anni a cure per patologie contratte durante la deportazione, nel dopoguerra partecipò  alla fondazione dell’Aned (l ‘Associazione Nazionale Ex Deportati)  e intraprese un’intensa opera di testimonianza che  prosegui per tutta la vita, come presidente dell’Aned di Torino. E’ a lui che si deve l’impulso alle iniziative rivolte agli studenti e all’organizzazione di viaggi nei luoghi della deportazione, dei quali ha scritto in molte occasioni e soprattutto nel volume “Fermo posta Paradiso (Lettere nell’aldilà)”.

 

Il libro  comprende una lettera a ciascuno dei 77 amici morti nei vari campi nazisti, 40 lettere scritte ai compagni sopravvissuti ai lager e morti dopo il ritorno in Italia e le testimonianze delle vedove di coloro che furono portati in Germania con la forza e non tornarono più. Con voto unanime , il Consiglio comunale di Torino,  nell’ottobre 2005, conferì a Ferruccio Maruffi, il “Sigillo Civico”. L’onorificenza – che in passato era stata assegnata anche a Norberto Bobbio e ad Alessandro Galante Garrone – gli è stata consegnata, nella Sala Rossa di Palazzo Civico, per il “suo impegno sociale e la passione civile antifascista”.

 

Marco Travaglini

Dal ministero i fondi per il Carnevale di Ivrea

ivrea“Il bando rappresenta una buona notizia per queste manifestazioni che affondano le radici nella nostra storia”,commenta il sottosegretario al lavoro Luigi Bobba

 

Il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini ha disposto la pubblicazione del bando che stanzia un milione di euro per la promozione dei carnevali storici. Si tratta di un riconoscimento importante dedl valore storico e culturale di una grande tradizione italiana che ha significative ricadute in termini turistici ed occupazionali. Anche il Piemonte conta una larga tradizione di carnevali storici, in particolare, nella Città Metropolitana di Torino, quello di Ivrea con momenti quasi “mistici” come la nomina della Mugnaia o la battaglia delle arance, che coinvolge larghi strati di popolazione eporediese e canavesana. “Il bando rappresenta una buona notizia per queste manifestazioni che affondano le radici nella nostra storia – commenta il sottosegretario al lavoro Luigi Bobba – e che rappresentano momenti culturalmente e socialmente importanti per le comunità”.

 

Massimo Iaretti