CRONACA- Pagina 160

Auto nella scarpata sulla collina torinese: morto il conducente

Una Lancia Ypsilon è stata vista oggi da un operaio del parco al fondo di un dirupo in un corso d’acqua, in territorio di Pino Torinese. Sull’auto il corpo senza vita dell’86enne Claudio Ellena di Torino scomparso dal 14 febbraio, giorno stesso in cui probabilmente è finito con la vettura nello strapiombo. Sul posto i soccorsi e i carabinieri.

Scilabra è il nuovo Presidente del Consiglio notarile dei distretti riuniti di Torino e Pinerolo

Alessandro Scilabra è il nuovo Presidente del Consiglio notarile dei distretti riuniti di Torino e Pinerolo. Torinese, classe 1974, padre di due figli, esercita la professione di notaio dal 2003. Già membro del Consiglio Notarile di Torino dal 2008 e Segretario dal 2009.

 

Nei prossimi anni rappresenterà l’organo di categoria che ha tra le sue funzioni principali la vigilanza su notai e praticanti, oltre a promuovere eventi di formazione, di approfondimento e di studio sul territorio, quali incontri e convegni di carattere divulgativo – spesso organizzati in collaborazione con istituzioni ed enti locali – su materie che coinvolgono l’intervento del notaio a favore di cittadini e imprese. 

 

Rinnovata in parte anche la composizione del Consiglio con la nomina del notaio Niccolò Mambretti; confermati invece i Consiglieri notai Roberto Grassi Reverdini (Segretario), Gabriele Gili (Tesoriere), Giulia Ardissone, Letizia Basso, Giandomenico Bonito, Giovanna Lorenzi, Fabrizio Olivero, Laura Passone, Alberto Vesce.

    

Ricoprirò questo ruolo con grande senso di responsabilità, in continuità con quanto fatto dall’amico Maurizio Gallo-Orsi che mi ha preceduto. Il mio impegno costante intende proseguire l’opera di sviluppo dei servizi per i cittadini, contando sul prezioso supporto dei colleghi che costituiscono il Consiglio e dei notai del Collegio“, commenta Alessandro Scilabra, Presidente del Consiglio notarile dei distretti riuniti di Torino e Pinerolo.

Addio alla storica commercialista

È mancata a 73 anni una professionista molto conosciuta, Grazia Cavezzale, commercialista e presidente della Fondazione Giornale La Sesia, testata di cui fu amministratore delegato. Lascia  il marito e i figli. Era molto impegnata nel mondo del volontariato a Vercelli, sua città.

Una task force per tappare le buche sulle strade

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Le precipitazioni intense e prolungate hanno causato  danneggiamenti al manto stradale, per cui la Città ha già avviato il censimento dei danni.

Ieri si è tenuta una prima riunione operativa con i vari settori interessati per fare il punto della situazione ed è stata costituita una task force con tutte le squadre operative disponibili, che si metterà a lavoro dalla settimana prossima. Non sarà infatti possibile partire immediatamente con le riparazioni dato che, a partire da oggi, il meteo prevede nuovamente precipitazioni che, sebbene con un’intensità minore rispetto a quelle dei giorni scorsi, renderebbero vane le operazioni di ripristino delle buche che si sono formate sul manto stradale.

Le squadre procedono mettendo in sicurezza, come già avvenuto in queste ore, le situazioni più critiche lungo le strade mentre, in parallelo, continua la raccolta delle segnalazioni su cui sarà necessario intervenire.

L’assessore Francesco Tresso ha aggiunto: “Abbiamo attivato un punto di raccolta delle segnalazioni che fa capo agli uffici del decentramento, per un monitoraggio puntuale della situazione sulle strade, che ad oggi conta circa un centinaio di segnalazioni. Invito i cittadini a segnalare le situazioni più critiche alle proprie Circoscrizioni, in modo tale da avere un quadro completo e aggiornato di tutto il territorio cittadino, ed essere pronti a intervenire con la task force operativa non appena il meteo lo renderà possibile”.

Velocizzare il rilascio del passaporto, anche coinvolgendo le Poste

Estendere il progetto Polis – nato da un accordo tra Poste Italiane e Ministero dell’Interno per il rilascio del passaporto negli uffici postali – anche nei Comuni sopra i 15 mila abitanti.

È quanto prevede l’ordine del giorno (primo firmatario: Pierlucio Firrao – Torino Bellissima) approvato con 30 voti favorevoli e 1 contrario dal Consiglio Comunale di Torino nella seduta del 4 marzo 2024.

Nella stessa seduta, la Sala Rossa ha approvato (con 24 voti favorevoli su 24 consigliere e consiglieri presenti) anche un altro ordine del giorno (prima firmataria: Lorenza Patriarca (PD) che sollecita l’Amministrazione centrale e il Governo a trovare soluzioni ordinarie e straordinarie per ristabilire la funzionalità dei servizi di rilascio dei passaporti in modo che cittadine e cittadini torinesi possano ottenere il passaporto entro termini ragionevoli e comunque in linea con i tempi di rilascio che si registrano in altre città italiane.

Abilitare le Poste Italiane al rilascio del passaporto anche nelle grandi città è un modo per venire incontro alle esigenze della cittadinanza – ha dichiarato Pierlucio Firrao (Torino Bellissima) – ma anche per sgravare le forze dell’ordine da incombenze burocratiche.

Non c’è una competenza diretta della Città di Torino – ha affermato Lorenza Patriarca (PD) – ma sollecitiamo il Governo a porre rimedio a una situazione non degna di un Paese civile, potenziando la piattaforma online, utilizzando anche sistemi di prenotazione attraverso altri uffici pubblici prevedendo accessi prioritari in caso di emergenza.

Nel dibattito in aula, Simone Fissolo (Moderati) ha annunciato il voto favorevole del Gruppo a entrambi i provvedimenti, auspicando una piena digitalizzazione della Pubblica Amministrazione.

Le difficoltà nel rilascio del passaporto sono note, ma si tratta di problematiche che iniziano da lontano, con i tagli alle forze dell’ordine – ha ricordato Giuseppe Catizone (Lega).

Serve un impegno più importante da parte del Ministero degli Interni – ha sottolineato Caterina Greco (PD).

Anche Silvio Viale (+Europa & Radicali Italiani) ha annunciato il voto favorevole a entrambi gli ordini del giorno, per portare la questione a livello nazionale.

Estendere il progetto Polis – nato da un accordo tra Poste Italiane e Ministero dell’Interno per il rilascio del passaporto negli uffici postali – anche nei Comuni sopra i 15 mila abitanti.

È quanto prevede l’ordine del giorno (primo firmatario: Pierlucio Firrao – Torino Bellissima) approvato con 30 voti favorevoli e 1 contrario dal Consiglio Comunale di Torino nella seduta del 4 marzo 2024.

Nella stessa seduta, la Sala Rossa ha approvato (con 24 voti favorevoli su 24 consigliere e consiglieri presenti) anche un altro ordine del giorno (prima firmataria: Lorenza Patriarca (PD) che sollecita l’Amministrazione centrale e il Governo a trovare soluzioni ordinarie e straordinarie per ristabilire la funzionalità dei servizi di rilascio dei passaporti in modo che cittadine e cittadini torinesi possano ottenere il passaporto entro termini ragionevoli e comunque in linea con i tempi di rilascio che si registrano in altre città italiane.

Abilitare le Poste Italiane al rilascio del passaporto anche nelle grandi città è un modo per venire incontro alle esigenze della cittadinanza – ha dichiarato Pierlucio Firrao (Torino Bellissima) – ma anche per sgravare le forze dell’ordine da incombenze burocratiche.

Non c’è una competenza diretta della Città di Torino – ha affermato Lorenza Patriarca (PD) – ma sollecitiamo il Governo a porre rimedio a una situazione non degna di un Paese civile, potenziando la piattaforma online, utilizzando anche sistemi di prenotazione attraverso altri uffici pubblici prevedendo accessi prioritari in caso di emergenza.

Nel dibattito in aula, Simone Fissolo (Moderati) ha annunciato il voto favorevole del Gruppo a entrambi i provvedimenti, auspicando una piena digitalizzazione della Pubblica Amministrazione.

Le difficoltà nel rilascio del passaporto sono note, ma si tratta di problematiche che iniziano da lontano, con i tagli alle forze dell’ordine – ha ricordato Giuseppe Catizone (Lega).

Serve un impegno più importante da parte del Ministero degli Interni – ha sottolineato Caterina Greco (PD).

Anche Silvio Viale (+Europa & Radicali Italiani) ha annunciato il voto favorevole a entrambi gli ordini del giorno, per portare la questione a livello nazionale.

Estendere il progetto Polis – nato da un accordo tra Poste Italiane e Ministero dell’Interno per il rilascio del passaporto negli uffici postali – anche nei Comuni sopra i 15 mila abitanti.

È quanto prevede l’ordine del giorno (primo firmatario: Pierlucio Firrao – Torino Bellissima) approvato con 30 voti favorevoli e 1 contrario dal Consiglio Comunale di Torino nella seduta del 4 marzo 2024.

Nella stessa seduta, la Sala Rossa ha approvato (con 24 voti favorevoli su 24 consigliere e consiglieri presenti) anche un altro ordine del giorno (prima firmataria: Lorenza Patriarca (PD) che sollecita l’Amministrazione centrale e il Governo a trovare soluzioni ordinarie e straordinarie per ristabilire la funzionalità dei servizi di rilascio dei passaporti in modo che cittadine e cittadini torinesi possano ottenere il passaporto entro termini ragionevoli e comunque in linea con i tempi di rilascio che si registrano in altre città italiane.

Abilitare le Poste Italiane al rilascio del passaporto anche nelle grandi città è un modo per venire incontro alle esigenze della cittadinanza – ha dichiarato Pierlucio Firrao (Torino Bellissima) – ma anche per sgravare le forze dell’ordine da incombenze burocratiche.

Non c’è una competenza diretta della Città di Torino – ha affermato Lorenza Patriarca (PD) – ma sollecitiamo il Governo a porre rimedio a una situazione non degna di un Paese civile, potenziando la piattaforma online, utilizzando anche sistemi di prenotazione attraverso altri uffici pubblici prevedendo accessi prioritari in caso di emergenza.

Nel dibattito in aula, Simone Fissolo (Moderati) ha annunciato il voto favorevole del Gruppo a entrambi i provvedimenti, auspicando una piena digitalizzazione della Pubblica Amministrazione.

Le difficoltà nel rilascio del passaporto sono note, ma si tratta di problematiche che iniziano da lontano, con i tagli alle forze dell’ordine – ha ricordato Giuseppe Catizone (Lega).

Serve un impegno più importante da parte del Ministero degli Interni – ha sottolineato Caterina Greco (PD).

Anche Silvio Viale (+Europa & Radicali Italiani) ha annunciato il voto favorevole a entrambi gli ordini del giorno, per portare la questione a livello nazionale.

Oltre 17mila presenze al Salone del Vino

Si è conclusa ieri con grande successo di pubblico, la seconda edizione del Salone del Vino di Torino. Oltre 17.000 passaggi, tra il Salone del vino,  nei due luoghi simbolo della città, e il palinsesto OFF diffuso. Alle OGR Torino e del Museo Nazionale del Risorgimento Italiano, sono stati 10.000 i passaggi di cui 2.000 operatori nella giornata del lunedì. Un grande evento diffuso che ha coinvolto oltre 500 cantine e 100 appuntamenti in un programm, pensato per raccontare il mondo del vino attraverso tradizione e innovazione ma anche culturamusica e letteratura.

La manifestazione guarda ora alla prossima edizione e dà appuntamento al pubblico a febbraio 2025.

 

Il cuore della manifestazione del lungo week end del Salone del Vino di Torino sabato 2, domenica 3 marzo, e lunedì 4 marzo ha infatti totalizzato oltre 10.000 passaggi, di cui 2000 operatori professionali, raggiungendo il sold out prima dell’apertura delle porte, nella sede del Museo del Risorgimento nelle giornate di sabato e domenica.

Tra gli operatori del settore presenti lunedì 4 marzo tante aziende del territorio, enoteche e ristoratori e buyer dalla Danimarca, Germania, Olanda, grazie alla collaborazione con Unioncamere Piemonte.

 

“Siamo molto felici di questa seconda edizione del Salone del Vino di Torino – ha commentato Patrizio Anisio Direttore del Salone del Vino – Il risultato di questa manifestazione nasce da un grande lavoro di squadra e dall’ impegno costante nella costruzione di una rete di collaborazioni con realtà di tutto il Piemonte, che ci auguriamo si allarghi e rafforzi sempre di più. Vi diamo appuntamento al prossimo anno!”

 

Grazie inoltre al protocollo d’intesa – aggiunge Luca Spadon Presidente Associazione KLUG – per il coordinamento generale del Salone del Vino, siglato tra l’Associazione Klug APS, la Città di Torino e la Camera di commercio di Torino, la manifestazione ha sottolineato sempre di più il suo impegno verso una promozione enoturistica nazionale ed internazionale. In particolare, grazie alla collaborazione con Unioncamere Piemonte, la giornata di lunedì 4 marzo è stata animata dai buyer internazionali oltre a tutto il comparto professionale del Piemonte e non solo, coinvolto anche grazie al sostegno di tante associazioni di categoria“

 

Grande successo per WOUSE, contenitore di eventi dedicato ai creator e agli influencer, che ha raccontato tutta la città di Torino e la sua enogastronomia, con più di 100 attivazioni social. 

Sold Out per tutte le serate di Notte Rossa Barbera, progetto dell’Associazione FEA,  che ha animato con musica e vino le piole della città; importante anche la partecipazione alle Grandi Cene e al palinsesto dei talk del Salone del Vino.

 

Esauriti tutti i posti alle masterclass e alle degustazioni tenutesi presso SNODO durante il weekend del Salone.

 

Novità della seconda edizione è stato il coinvolgimento della Regione Autonoma Valle D’Aosta come regione ospite. Con i suoi vini e i suoi spirits ha conquistato il pubblico del Salone. Obiettivo raggiunto anche grazie alla collaborazione con il Consorzio Vini Valle D’Aosta e la Camera valdostana delle imprese e delle professioni.

Grande e animato il coinvolgimento sui social con oltre 2.000.000 di utenti raggiunti grazie alla sinergia con influencer, blogger e giornalisti amanti del vino e della città di Torino. Una grande manifestazione che ha saputo animare i luoghi simbolo di Torino facendo conoscere al grande pubblico il vastissimo patrimonio vitivinicolo del Piemonte, in un omaggio alla terra e all’attività vitivinicola tra storia e innovazione.

 

Il Salone del Vino di Torino 2024 è stato organizzato da KLUG APS con il patrocinio e il sostegno di Città di Torino, Camera di Commercio di Torino, Unioncamere Piemonte, Turismo Torino e Provincia; con il patrocinio di Regione Piemonte, Città Metropolitana di Torino; con il contributo di Fondazione CRT e con la partecipazione e la collaborazione di Regione autonoma Valle d’Aosta, Camera valdostana delle imprese e delle professioni, Ascom Confcommercio Torino e Confesercenti di Torino e Provincia.

 

Foto Marzia-Benigna

“Vetrine consapevoli” contro l’endometriosi

Regalando le cartoline dell’A.P.E. 

Associazione Progetto Endometriosi, disponibili in oltre 1.200 esercizi commerciali italiani che hanno allestito le loro vetrine 

di rosa, si aiutano concretamente le donne affette dalla patologia. 

marzo 2024, il Mese sulla consapevolezza dell’endometriosi, tutti possono fare la loro parte per sostenere le donne affette dalla patologia, circa 3 milioni solo in Italia, per ottenere cure migliori, investimenti in ricerca, diritti, ascoltare i loro bisogni. L’A.P.E. Associazione Progetto Endometriosi, che unisce da oltre 18 anni pazienti volontarie da nord a sud della penisola, lancia la “call to action” delle Vetrine Consapevoli, l’iniziativa che coinvolge oltre 1.200 esercizi commerciali italiani nell’allestire le proprie vetrine di rosa, per sensibilizzare e diffondere materiale informativo sulla malattia ed arrivare a più persone possibili. Per partecipare, bisogna cercare le Vetrine Consapevoli, prendere una delle 40mila cartoline dell’A.P.E. e regalarla alla propria sorella, amica, moglie, compagna di scuola o spedirla ad una persona lontana, lasciarla nella cassetta della posta. Un gesto semplice, che può essere però indispensabile. Conoscere l’endometriosi e creare consapevolezza sulla patologia è infatti fondamentale per ridurre il ritardo diagnostico – che va dai 5 agli 8 anni – ed intervenire nel più breve tempo possibile per individuare il giusto percorso terapeutico, che può fare la differenza nella qualità di vita delle donne. Sulla cartolina, infatti, oltre all’invito al passaparola, c’è un QR code che rimanda al sito web dell’A.P.E. in cui ci sono tutte le informazioni sull’endometriosi, i centri specialistici a cui rivolgersi, le iniziative per supportare le donne e numerosi consigli per il benessere femminile. Per creare ancora più coinvolgimento, tutti possono fotografare le Vetrine Consapevoli e pubblicare le immagini sui social, taggando @ApeOnlus su Facebook e @apendometriosi su Instagram. Diffondere l’informazione significa fare qualcosa di prezioso per la salute delle donne.

 

Cos’è l’endometriosi? L’endometriosi è una malattia infiammatoria cronica che colpisce in Italia circa il 10% della popolazione femminile in età fertile, anche se i dati sono estremamente parziali e probabilmente sottostimati. I sintomi più diffusi sono: forti dolori mestruali ed in concomitanza dell’ovulazione, cistiti ricorrenti, irregolarità intestinale, pesantezza al basso ventre, dolori ai rapporti sessuali, infertilità nel 35% dei casi. Per una malattia di cui non si conoscono ancora le cause, per la quale non esistono cure definitive né percorsi medici di prevenzione, per limitare i danni che l’endometriosi provoca, è fondamentale fare informazione per creare consapevolezza! 

L’A.P.E. è una realtà nazionale che da 19 anni informa sull’endometriosi, nella consapevolezza che l’informazione sia l’unica prevenzione ad oggi possibile. 

 

Sul sito dell’APE – www.apendometriosi.it – ci sono tutte le informazioni utili e i progetti per aiutare concretamente le donne affette da endometriosi e per entrare a far parte della rete nazionale.

 

 

 

Per informazioni: A.P.E. – Associazione Progetto Endometriosi

Sito web: www.apendometriosi.it

Animali d’affezione, ok al testo della legge

Verso un testo unificato per la legge sugli animali d’affezione. La Commissione Sanità, presieduta dal vicepresidente Andrea Cane, ha infatti espresso  parere di massima favorevole all’unanimità al Testo unificato delle “Disposizioni coordinate in materia di tutela degli animali da affezione e prevenzione del randagismo”.

Il provvedimento è la sintesi del Ddl presentato per la Giunta regionale dall’assessore Chiara Caucino, e delle Pdl di Francesca Frediani (Up), Raffaele Gallo (Pd), Carlo Riva Vercellotti (Fdi), Letizia Nicotra Giovanni Battista Poggio (Lega).

Prima dell’esame dell’Aula, dove verrà illustrato dai primi firmatari del Ddl e delle Pdl, il testo dovrà passare all’esame del Comitato per la qualità della normazione per la clausola valutativa e alla Commissione Bilancio per la norma finanziaria.

La Commissione ha inoltre audito i rappresentanti della Federazione nazionale degli Ordini tecnici sanitari di radiologia medica e professioni sanitarie tecniche della riabilitazione e della prevenzione (Tsrm – Pstrp), dell’Ordine dei Fisioterapisti e dell’Ordine degli Infermieri, in merito alla modifica dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) e al nuovo nomenclatore in vigore dal prossimo 1 aprile.

La presidente dell’Ordine dei Tsrm – Pstrp di Torino, Aosta, Alessandria e Asti Monica Franconeri, con Maria Vittoria Mancino della Commissione d’Albo Dietisti e Liliana Ferrero della Commissione d’Albo Logopedisti ha espresso preoccupazione “per la cancellazione di molte prestazioni, soprattutto per un profilo importante come è quello dei dietisti, che in Piemonte sono circa 200, e che possono rischiare il licenziamento”.

“La riduzione del valore delle prestazioni di circa due terzi – ha aggiunto – può comportare il fatto che non siano più attrattive per il privato e che possano riversarsi all’interno del Sistema sanitario con conseguenti aumenti di spesa e l’impossibilità di soddisfare tutte le richieste, a scapito dei bisogni di salute del cittadino. Inoltre non sono state comprese le prestazioni domiciliari, fondamentali per garantire i nuovi modelli di sviluppo che dovremmo elaborare nei prossimi dieci anni per alleggerire le prestazioni all’interno degli ospedali”.

Giuseppe TedescoLuisella Mainero Laura Clarici dell’Ordine dei Fisioterapisti del Piemonte e della Valle d’Aosta hanno sottolineato “il rischio di ritornare a una filosofia affine a quella mutualistico-assicurativa abbandonata nel 1978 con la creazione del Servizio sanitario nazionale: un percorso in controtendenza rispetto alle norme più attuali per la salvaguardia della salute della persona in relazione ai contesti di cura, come la domiciliarità e le cure primarie, e ai progetti di vita per le persone con disabilità che il nostro Paese sta adottando”.

“Ci auguriamo – ha concluso – che la Regione possa acquisire una visione orientata non solo a parametri di malattia ma a modelli che descrivono l’interazione dinamica tra salute e fattori personali e ambientali in un’ottica capace di superare il criterio di classificazione per codici di temporalità/disabilità previsto dalla Dgr 42-941 del 2010, attualmente in vigore”.

Giulio Zella del Coordinamento degli Ordini delle professioni infermieristiche del Piemonte ha sottolineato l’importanza della figura dell’infermiere, “chiamato e svolgere a volte prestazioni che sulla carta vengono svolte dal medico di reparto” e la necessità “di riconoscere come prestazioni infermieristiche le medicazioni semplici e avanzate e la rimozione dei punti di sutura e degli apparecchi gessati. È fondamentale, inoltre, cominciare a ragionare sull’attività dell’infermiere di famiglia, attribuendogli una serie di prestazioni capace di renderlo autonomo nell’esercizio della professione”.

Sono intervenuti, per richieste di approfondimenti, il vicepresidente Cane (Lega) e Gallo (Pd).

Truffatore dello specchietto chiedeva 200 euro

Un giovane di 19 anni ha messo in atto  la cosiddetta truffa dello specchietto per due volte, a Trofarello e  a Moncalieri. I carabinieri di Trofarello lo hanno trovato grazie alle telecamere di sorveglianza e alle descrizioni date dalle vittime. Queste hanno detto ai carabinieri che il truffatore chiedeva più di 200 euro per il presunto danno allo specchietto che era stato cromato per simulare il danneggiamento.

Precipita dal balcone di casa: muore donna di 40 anni

Dramma questa mattina a Pinerolo  dove una donna di 40 anni è  morta  dopo essere precipitata dal balcone del suo appartamento al quarto piano. Sul posto  gli agenti della Polizia Locale e i carabinieri della Compagnia di Pinerolo. L’ ipotesi sarebbe di un gesto volontario da parte della vittima  che avrebbe lasciato un biglietto ai familiari prima di compiere l’atto estremo.