CRONACA- Pagina 1594

Stamina, in appello ridotte le condanne

vannoniRidotte dalla Corte d’appello di Torino le condanne  in primo grado ai due imputati del processo Stamina che fecero richiesta di essere giudicati con il rito abbreviato. Marcello La Rosa, direttore dell’ Ires Piemonte, ha visto scendere la pena scende a un anno, per Carlo Tomino, ex dirigente Aifa, a tre mesi e dieci giorni di reclusione. Dai giudici è stata confermata l’ipotesi d’accusa di associazione per delinquere e alcune delle condotte risalenti a prima del 2008 sono state dichiarate prescritte. Il padre del metodo Stamina, Davide Vannoni, era uscito dal processo nel 2015 patteggiando 22 mesi, con  altri quattro indagati.

Fassino e Appendino, sfida finale in periferia

fassino chiusuraappendino di battistaLe periferie saranno teatro delle chiusure delle campagne elettorali  dei due sfidanti. Oggi alle 18 a Borgo Dora , al Balon, Piero Fassino incontra i cittadini.  La candidata sindaco del M5S, Chiara Appendino,  in piazza Montale, alle Vallette, questa sera alle 21, chiuderà con il parlamentare Alessandro Di Battista la sua campagna elettorale.

Scippa borsetta a donna ma era poliziotta: arrestato

PORTA PALAZZO2Ha scelto la vittima sbagliata per uno scippo: la donna presa di mira era un’agente di polizia municipale in borghese in servizio, con due colleghi, al mercato di Porta Palazzo, a Torino. Il ladro è stato così subito fermato  questa mattina non appena ha tentato di strapparle la borsa, portato in centrale e arrestato. L’Ansa informa che sono in  corso le procedure per la sua completa identificazione: si tratta di un uomo sui 30 anni con tratti magrebini, ha detto di abitare a Marsiglia.

(foto: il Torinese)

Arrestati gli autori del maxi-furto a villa Agnelli

carabinieri autoSi tratta di tre kosovari di 41, 48 e 50 anni. Sono loro gli autori del maxi-furto a casa di donna Allegra Agnelli, a Fiano Torinese, lo scorso 26 marzo. A rintracciarli i carabinieri di Torino che li hanno arrestati a Milano e Desenzano del Garda. Gli investigatori, coordinati dal pm Alessandro Gallo, ritengono si tratti di una banda  specializzata nei  furti in villa, infatti sono accusati di altri nove colpi.

Chiara punta sulla trasparenza. I radicali appoggiano Piero

municipio comune“La trasparenza è uno dei principi imprescindibili del nostro programma”. Così durante il giro al mercato di corso Racconigi, Chiara Appendino, che ha illustrato i costi e le modalità di finanziamento della campagna elettorale: “Le spese complessive sostenute ammontano a 41.600 euro. Nel dettaglio: affitti, utenze assicurazioni: 5.000 euro. Stampa materiali:  11.000 euro. Diritti Affissioni comunali: 7.600 euro. Pubblicità su automezzi (utilizzati solo per il ballottaggio): 10.000 euro. Pubblicità su internet e quotidiani: 3.500 euro (utilizzati solo per il ballottaggio) Organizzazione eventi: 1.500 euro. E ricerche: 3.000 € (ballottaggio). La rendicontazione dettagliata verrà effettuata entro i termini di legge”. Doverose alcune osservazioni: “Non sono state impiegate risorse per acquisire spazi televisivi o radiofonici o per l’invio di corrispondenza ai cittadini.fassino appendino2

I materiali della campagna elettorale sono stati prodotti a costo zero da simpatizzanti e attivisti, inclusi quelli risultati vincenti al “Galà della Politica Amministrative 2016″. Infine la cifra è stata interamente finanziata con libere donazioni, gadget, panettoni natalizi, uova pasquali ed eventi” ha concluso Chiara Appendino con un quesito: “In un momento di scarsità di risorse e di crisi siamo curiosi di conoscere le cifre esatte spese dal sindaco uscente e dalla sua coalizione.”

Intanto i Coordinatori dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta, Igor Boni, Laura Botti e Silvja Manzi annunciano il loro sostegno a Piero Fassino:

AGLIETTA RADICALI“Al ballottaggio del prossimo 19 giugno invitiamo a votare Piero Fassino. Il Sindaco Fassino ha dimostrato in questi 5 anni di saper gestire, con grande competenza, una città in difficoltà, dove la crisi ha colpito più che altrove. Innanzitutto con l’attenzione ai conti da una parte e dall’altra al mantenimento delle risorse essenziali per il welfare cittadino. Torino è la città italiana che più di ogni altra ha cambiato pelle e faccia in questi ultimi 20 anni; un cambiamento in meglio. E’ cresciuto esponenzialmente il turismo, sono divenuti poli di attrazione nazionale e internazionale alcuni dei nostri gioielli che fino a pochi anni fa erano praticamente sconosciuti, è cominciato finalmente il recupero del tempo perduto sulla Metropolitana.

Il nostro sostegno a Piero Fassino è anche il sostegno alle lotte sui diritti e sulle libertà che, con Silvio Viale in Comune, abbiamo portato avanti con successo e che potremmo e vorremmo proseguire, per raggiungere nuovi traguardi che mantengano Torino all’avanguardia sui diritti, sulle opportunità di investimento e la libertà di scelta. Chiediamo ad esempio che il registro dei testamenti biologici sia esteso a tutta la Città metropolitana e non solo al Comune di Torino, che si giunga al più presto all’apertura dei cantieri sulla seconda linea della metropolitana, che si attivino i referendum consultivicomune municipio e propositivi e che prosegua l’azione di trasparenza che abbiamo innescato rispetto agli eletti, ai nominati e alle partecipate del Comune.

Ma come ben sanno il Sindaco Fassino e il PD, non faremo sconti e proseguiremo le nostre battaglie senza guardare in faccia nessuno, consapevoli che innanzitutto il Partito Democratico dovrà rinnovarsi, modificando le vecchie logiche del passato; lo chiediamo da anni senza ricevere l’ascolto che sarebbe stato necessario.

A Roma e Milano le liste “Radicali Federalisti Laici Ecologisti” sostengono rispettivamente Roberto Giachetti e Beppe Sala, un sostegno che rappresenta una garanzia di cambiamento e di controllo sull’operato delle future Giunte comunali. Con la consapevolezza che basta un radicale nel Palazzo per cambiare verso non solo a parole, chiediamo agli elettori di Roma e Milano di cogliere questa preziosa occasione”.

INFLUENZA AVIARIA: Nessun caso in Piemonte

uovoE nessun pericolo dal consumo di pollo e uova

In seguito ai due focolai di influenza aviaria segnalati nelle ultime settimane in allevamenti di galline ovaiole e di tacchini da carne in provincia di Ferrara, l’Istituto Zooprofilattico del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta e i Servizi Veterinari hanno intensificato i controlli su tutti gli allevamenti secondo quanto disposto dalla Regione Piemonte su indicazioni del Ministero della Salute. Presso i laboratori di Virologia dell’Istituto sono stati incrementati gli accurati test molecolari che consentono la rapida identificazione delle varianti di virus influenzale eventualmente circolanti. Il monitoraggio di questi giorni ha compreso quasi 15.000 esami eseguiti sull’intero territorio piemontese, concludendosi con il risultato della completa negatività in tutti i campioni.

Responsabile dell’epidemia in Emilia Romagna è il virus influenzale di tipo A, sottotipo H7N7 ad alta patogenicità (HPAI); le indagini preliminari di approfondimento portano a ipotizzare che possa essere stato trasmesso da volatili selvatici migratori di rientro nei nostri territori dagli areali di svernamento extraeuropei. Le indagini molecolari preliminari condotte sul virus H7N7 HPAI identificato nei volatili allevati hanno, infatti, evidenziato caratteristiche genetiche del virus sovrapponibili a quelle di analoghi ceppi isolati in volatili selvatici di origine asiatica e nord-africana. “Un virus, quello dell’ influenza aviaria, verso il quale non abbassiamo mai la guardia – sottolinea Maria Caramelli, Direttore Generale dell’Istituto – per i gravissimi danni che porta all’ allevamento avicolo e per la possibilità che esso possa mutare e diventare patogeno per l’uomo. Ricordiamo comunque che il consumo di prodotti alimentari, come la carne di pollo e di tacchino, e le uova, non rappresenta un rischio per la salute”.

Le persone a rischio per l’influenza aviaria sono soprattutto gli operatori del settore avicolo, che possono prevenire l’infezione utilizzando correttamente i dispostivi di protezione individuale nella manipolazione degli animali. Le rare infezioni segnalate in Italia sono state estremamente lievi, con quadri di congiuntivite guarite spontaneamente.

Coldiretti sottolinea l’importanza e l’efficienza dei controlli svolti a tutela della salute, in primis quella degli operatori: “A conferma dell’efficienza del sistema di controllo nazionale” sottolinea Fabrizio Galliati, Presidente di Coldiretti Torino, “che garantisce il primato italiano sulla sicurezza alimentare a garanzia dei consumatori che possono acquistare con la giusta tranquillità i prodotti italiani”.

Chiara o Piero? Da Ghigo a Rifondazione ecco chi appoggia chi

In vista del ballottaggio i big della politica torinese si schierano a favore di Fassino o di Appendino. O lasciano libertà di voto. Ecco alcuni schieramenti di campo

ghigo ciclismoGHIGO PER FASSINO

Il fondatore piemontese di Forza Italia, Enzo Ghigo, già presidente della Regione e parlamentare, fa una scelta di campo netta pro-Fassino: “Cari torinesi, perché scegliere Piero Fassino e non Chiara Appendino al ballottaggio di domenica prossima? Quando ricoprivo incarichi istituzionali e politici nel centrodestra ho lavorato per anni insieme a chi condivideva le idee e il progetto di Forza Italia per dare un’impronta liberale e innovativa all’amministrazione della nostra Regione e del suo capoluogo. E’ forse un paradosso – ma neanche poi tanto – se coloro i quali governavano a sinistra, compresi gli eredi del comunismo, pur osteggiando politicamente il presidente Berlusconi, hanno dimostrato con i fatti la  bontà delle sue  stesse idee. In che senso? Semplice, facendole in molti casi proprie nella realtà, nell’attività amministrativa di tutti i giorni. Un caso emblematico è proprio quello dell’amministrazione di Torino che, negli ultimi anni, ha puntato sull’innovazione, sulla realizzazione di progetti urbanistici importanti, e sul rilancio turistico della città in chiave di sviluppo dell’economia. E’ indubbio che questa impronta di governo, così come le battaglie per valorizzare le imprese, per la sburocratizzazione, per le grandi opere, per la promozione culturale portano la nostra firma originaria di donne e uomini moderati del centrodestra. Per quanto riguarda il Piemonte e il suo capoluogo, tale azione amministrativa venne avviata quando , nel 1995, gli elettori ci affidarono il governo della regione. Ebbene, abbiamo fatto scuola, coinvolgendo in un clima di concordia istituzionale anche gli avversari politici di sempre. Mi si permetta quindi fassino2una battuta che ha però  un fondo di verità: ci siamo dati tanto da fare perché Fassino  da “compagno” si trasformasse in “liberal” e ora che si è ricreduto dovremmo optare per una sindaca prigioniera di un qualunquismo che osteggia i progetti irrinunciabili per il futuro di Torino? Tutte le persone e gli amministratori capaci e avveduti si battono contro la povertà, a tutela delle fasce più deboli e per dare un futuro ai nostri giovani, non solo i 5 Stelle. Ma non tutti, invece,  sostengono iniziative determinanti per la crescita, come la nuova Città della Salute  e il collegamento ferroviario Torino-Lione, contro i quali, infatti, Appendino si è schierata. E che dire poi, della lotta per una “giustizia più giusta” di berlusconiana memoria, contro il giustizialismo alla Marco Travaglio, uno dei più convinti sostenitori della candidata pentastellata? Insomma, dai temi locali alle politiche di più ampio respiro, non possiamo concordare con la linea dei 5 stelle. Il centrodestra ha certamente compiuto gravi errori strutturali e organizzativi che hanno portato alla frammentazione di un’area politica la quale, ritengo, rappresenti ancora la maggioranza nel Paese e nella nostra città. L’augurio è che, in futuro, possiamo ritrovare l’unitarietà politica e di intenti. Ma oggi non c’è dubbio: la scelta migliore da compiere per Torino, nel rispetto della nostra “filosofia” e delle nostre idee, è quella a favore di Piero Fassino”.

COMUNISMORIFONDAZIONE NON SI SCHIERA

Il segretario provinciale di Rifondazione Comunista, Ezio Locatelli. “Non riconoscendoci in nessuno dei due contendenti che sono in lizza a Torino, per vincere al ballottaggio del secondo turno delle amministrative, pensiamo che l’impegno nostro debba essere rivolto prioritariamente alla costruzione di una opposizione e di una alternativa di sinistra alle politiche liberiste, di privatizzazione, di speculazione immobiliare, di disconoscimento dei bisogni sociali dei settori più colpiti dalla crisi. Nelle prossime settimane saremo impegnati nella battaglia per respingere le controriforme renziane volte a distruggere la scuola pubblica, i diritti del lavoro, la rappresentanza democratica, volte a stravolgere la Costituzione nata dalla lotta di Liberazione. Rispetto a questa battaglia, che sarà portata avanti qualsiasi sia l’esito del secondo turno, ben venga tutto ciò che può accrescere le contraddizioni nell’attuale quadro politico dominato dalle politiche austeritarie del governo Renzi oltre che nel blocco di interessi affaristici che governa Torino”.

ROSSO2ROSSO CONTRO FASSINO

Roberto Rosso, ex candidato sindaco di centrodestra,oggi neo-consigliere comunale centrista si schiera sostanzialmente per Appendino, pur lasciando libertà di voto ai suoi elettori:  «Mai con il Pd. Non intendo sostenere il candidato che rappresenta l’immobilismo di Torino. Ma non mi interessano apparentamenti. Basta col malgoverno del Sistema Tonno, dobbiamo impegnarci anche per un progetto di respiro nazionale. Ho condotto una campagna elettorale all’insegna della lotta contro il Sistema Torino. Non intendo certo fare marcia indietro”, dichiara al Giornale. appendino1“Non mi interessano apparentamenti, non mi interessano poltrone o strapuntini di sottogoverno municipale. Il Pd ha vinto nei quartieri della Torino-bene, di quell’alta borghesia che si sente garantita da Fassino perché fa parte del Sistema Torino. Sono gli elettori che si incontrano con il sindaco al Regio, che piazzano i propri figli, nipoti ed amanti nelle varie associazioni e negli enti dove il Comune può interferire liberamente. Ovvio che difendano Fassino, ovvio che vogliano tenerselo stretto. Nelle periferie, invece, il Pd ha incontrato grandi difficoltà. Perché non bastano le menzogne di qualche giornalista per trasformare i luoghi di spaccio in ameni giardini affollati di bimbi festanti».

Folla al teatro Carignano per l'ultimo faccia a faccia prima del ballottaggio di domenica

fassino appendino2Ieri si sono formate lunghe code davanti al teatro Carignano dove è  stato allestito un maxischermo per qualche centinaio di torinesi  che non sono riusciti ad entrare per assistere all’ultimo faccia a faccia tra Piero Fassino e Chiara Appendino prima del ballottaggio. L’incontro è stato organizzato dalla Stampa e moderato dal direttore del quotidiano, Maurizio Molinari. Si è parlato a 360 gradi sui problemi della città, dall’occupazione alla sicurezza, alle periferie. Ha tenuto banco anche il tema della povertà, in particolare si è affrontata la questione del reddito di cittadinanza che Appendino vorrebbe erogare subito “per aiutare persone nella ricerca del lavoro” . Ma Fassino cerca di essere realista: «Per una famiglia di quattro persone comune palazzo civicoci sarebbe un reddito di oltre 1.600 euro senza lavorare: io lo trovo iniquo. Come reddito di accompagnamento, il Comune  lo stanzia già aiutando 25 mila persone», Poi, anche qualche battuta: Fassino dice che in caso di vittoria prenderebbe nella sua squadra la candidata grillina, mentre lei, molto seriosa, afferma che la sua squadra l’ha già scelta. Poi la cultura: entrambi i candidati concordi sulla necessità di razionalizzare le risorse per eventi e manifestazioni. Il tema caldo della Tav: Appendino contraria, ma favorevole a linea 1 e linea 2 della metropolitana.A chi la accusa di dire tanti “no” la candidata afferma che invece dice tanti “sì”, anche alla Città della Salute su cui si è molto polemizzato: lei è favorevole, purché si faccia con soldi pubblici.  Restano tre giorni pieni di campagna elettorale, poi il sabato pausa di riflessione e domenica il responso alle urne.

Diciassettenne muore cadendo dal balcone di casa sua

La giovane sarebbe scivolata all’indietro mentre si trovava seduta sulla ringhiera del balcone
soccorsi 118Ieri sera a Torino, in una palazzina di via Porporati, una ragazzina di 17 anni ha perso la vita cadendo dal balcone della sua abitazione situata al quinto piano. La terribile tragedia sarebbe avvenuta poco prima dell’ora di cena: la giovane di origine bengalese -secondo i primi accertamenti- sarebbe scivolata all’indietro mentre si trovava seduta sulla ringhiera del balcone con i piedi appoggiati su una sedia. Nonostante sia stato fatto di tutto per rianimare la ragazza, l’intervento dei medici del 118 è stato vano, poiché la giovane al momento dell’arrivo dei soccorsi era già morta.carabinieri blocco I genitori, che al momento dell’accaduto stavano pregando per il Ramadan vicino alla diciassettenne, non riescono a darsi pace e ancora increduli parlano di un possibile malore che la figlia può aver improvvisamente avuto. I carabinieri che indagano sulla vicenda hanno sequestrato il cellulare della giovane (caduto insieme a lei) per analizzarlo: al momento non è stata ancora esclusa del tutto l’ipotesi che potrebbe essersi trattato di un suicidio. La mamma che avrebbe assistito in prima persona all’accaduto, è stata ricoverata in ospedale in stato choc.

                                                                                                                 Simona Pili Stella

(foto archivio)

Appendino: "Le nostre proposte per l'economia"

APPENDINO 2Nel nostro programma abbiamo inserito proposte concrete per far ripartire l’economia di Torino. 

È nostra intenzione rilanciare la grande tradizione produttiva e il segnale politico che abbiamo voluto mandare è stato chiaro riunendo in un solo assessorato tutte le attività produttive dell’agricoltura, alla manifattura, al turismo, dai servizi al commercio.” Ha commentato Chiara Appendino in riferimento ai dati della Camera di Commercio di Torino presentati da Vincenzo Ilotte. “Vorrei ricordare alcune proposte concrete: per l’agricoltura la ricostituzione della commissione agricoltura (Torino è la seconda città della provincia di Torino per numero di aziende agricole), il fondo da 5 milioni di Euro dai tagli agli sprechi della politica per inserire i giovani nelle PMI assistendole nel ricambio generazionale, la riorganizzazione del Comune per garantire la sburocratizzazione, maggiore attrattività dei fondi europei.

Inoltre la città va riaperta al merito dopo 20 anni di governo delle stesse persone. Gli assessorimole angela esterni scelti per merito e competenza sono una prima risposta e tale modello sarà applicato anche alle aziende partecipate nelle quali saranno inseriti nel sistema di governance giovani professionisti e imprenditori per garantire quel ricambio che manca da troppi anni. In relazione al TAV, il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ha parlato nel suo libro di un “investimento fuori scala e inutile, soldi impiegati male”. Sempre Renzi: “Prima lo Stato uscirà dalla logica ciclopica delle grandi infrastrutture e si concentrerà sulla manutenzione delle scuole e delle strade, più facile sarà per noi riavvicinare i cittadini alle istituzioni. E anche, en passant, creare posti di lavoro più stabili”. Ancora Appendino:”Considero irresponsabile, invece, chi ha lasciato indietro una larga fetta di popolazione facendo sì che aumentasse il divario sociale e la povertà.  Dobbiamo tornare a mettere al centro le esigenze delle persone che sono state lasciate indietro in questi anni”.