CRONACA- Pagina 1593

Megolo ‘ 44: un segno che non si usura col tempo

megolo 21Domenica 12 febbraio si celebra il 73° anniversario della battaglia di Megolo. Ad Omegna, per  ricordare i dodici partigiani che caddero il 13 febbraio del 1944 sull’altura del Cortavolo, interverrà Elvira Pajetta. Megolo è stata il simbolo dell’unità ritrovata degli italiani contro il fascismo e il nazismo. Il primo episodio di paietta elvirascontro in campo aperto, per necessità e per scelta, tra i partigiani ed i tedeschi affiancati dalle brigate nere. Tra le balze e i boschi di castagno sopra l’abitato di Megolo, caddero in quel freddo febbraio del ‘44 uomini con idee politiche diverse e di diversa estrazione sociale, animati da un desiderio che li accomunava: dar vita ad  un progetto di riscatto della dignità nazionale. Un progetto che passava attraverso la Resistenza al fascismo ed il  bisogno di riconquistare il bene più prezioso e per troppo tempo negato: la libertà. Libertà di costruire una democrazia nuova, di sviluppare un progetto di società più giusta, di coltivare un’idea di paese che non fosse più “ammanettato” dalla tirannide. Il segno indelebile della tragica vicenda del “capitano” Filippo Maria Beltrami e dei suoi undici compagni,  è racchiuso lì. Ed è un segno che non si usura col tempo.

Marco Travaglini

Telecomunicazioni: a Torino si gioca sulla pelle dei lavoratori?

timUn gruppo di dipendenti della TIM di Torino verrà a breve coinvolto in un programma di richiesta di trasferimento a Roma. In data 17 gennaio 2017 Telecom Italia S.p.a ha, infatti, convocato i sindacati del Nord Ovest per informarli della decisione di trasferire nella sede romana, a partire dal 1 marzo prossimo, 56 dipendenti appartenenti alle Funzioni Finanza & Assicurazioni e Investor Relations, attualmente dislocate tra Torino e Milano. Questa decisione è stata giustificata dall’azienda alla luce dell’esigenza di creare una maggiore efficienza in termini di costi logistici e di processo, e costituirebbe la prima fase di un più ampio progetto di trasferimento a Roma di tutte le aree di staff, comprendenti mille persone tra Torino e Milano, divise numericamente al 50% tra le due città.

Questo gruppo di dipendenti Tim di Torino interessati al trasferimento in altra sede ha scritto una lettera al sindaco di Torino Chiara Appendino e agli assessori alle Politiche attive del Lavoro Alberto Sacco e alle Politiche delle Pari Opportunità Marco Giusta, per condividere con i massimi esponenti politici cittadini una vicenda molto delicata, che potrebbe avere impatti piuttosto pesanti sulle loro vite professionali e private, ma anche sul futuro lavorativo della città di Torino. La maggior parte dei dipendenti interessati dal trasferimento sono, infatti, di età compresa tra i 45 e 50 anni, con figli, e tim 2questo fa ipotizzare che pochi saranno nelle condizioni di riuscire a accettare il trasferimento. Non si conoscono ancora quali possano essere gli effetti di una sua mancata accettazione. I livelli delle persone che lavorano nei settori di staff sono medio alti (6, 7 e 7Q) e questo rende assai difficoltosa una ricollocazione allo stesso livello nella realtà torinese di questi lavoratori, con una conseguente grave dispersione di preziose professionalità.

Mentre l’azienda sta imponendo ai propri dipendenti scelte radicali e sacrifici economici di rilievo, quali la solidarietà, la riduzione di flessibilità di orario, l’eliminazione di tutte le forme di incentivi, esigendo costanza d’impegno, senso di responsabilità e serietà, il top management, sottolineano i lavoratori “si sta spartendo i 15 milioni di bonus riservati ai dirigenti accanto ai 40 milioni riservati web 65all’attuale ad di Telecom Italia, Flavio Cattaneo”.

A Genova vi è già stato uno sciopero del settore delle telecomunicazioni il 1 febbraio, proclamato dai sindacati Slc Cigl, Fistel Cisl e Uilcom Uil nazionali. A Torino il 2 febbraio si riunirà un presidio davanti alla sede dell’Assessorato al Lavoro della Regione Piemonte, in via Magenta 12. In piazza in questi giorni anche i lavoratori di Vodafone, Comdata e altre aziende delle telecomunicazioni.

 

Mara Martellotta

Finta vendita Ferrari Testarossa per 200 mila euro. E ritenta la truffa

torino ferrari castelloDAL VENETO

I carabinieri di Padova hanno bloccato in un albergo di Bologna un uomo che lo scorso ottobre aveva sottratto 200mila euro a un imprenditore tedesco : aveva incontrato quest’ultimo nella città veneta per vendergli una Ferrari Testa Rossa, facendo poi perdere le proprie tracce. Gli investigatori ritengono che a Bologna avesse  in programma un appuntamento con un imprenditore edile croato  per cercare di  mettere a segno una frode analoga.

 

(Foto: archivio il Torinese)

Settimo non sarà capitale. Ma il modello è vincente

settimoSulla sua pagina Facebook, è  l’assessore alla Cultura della Regione Piemonte Antonella Parigi a commentare la vittoria di Palermo, che sarà Capitale Italiana della Cultura 2018. Non ce l’ha dunque fatta Settimo Torinese, la candidata piemontese: “L’avventura di Settimo non si esaurisce qui: questa città continua infatti a rappresentare un modello vincente, che dimostra quanto la cultura sappia trasformare i luoghi”, dice l’assessore.Del resto, come ha detto il presidente della commissione del Mibact, Stefano Baia Curioni, il premio non è tanto per le città artisticamente più belle o per quelle più forti, bensì  per quelle che hanno saputo “progettare e trasformare la cultura in innovazione e cittadinanza, e allora Settimo ha vinto”.

Nonno positivo alla cocaina si schianta su auto con l’Ape car

APE 2DALLA TOSCANA

Un anziano di 78 anni guidava un  Ape car, quando  ha perso il controllo del mezzo ed è andato a schiantarsi contro un’auto parcheggiata. L’episodio è avvenuto a Querceta. L’uomo è risultato positivo all’analisi sull’assunzione di stupefacenti: avrebbe fatto uso di cocaina, stando alle verifiche della polizia municipale.Era inoltre alla guida con il patentino scaduto e il mezzo non era assicurato.

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“Siete indemoniate”: religioso arrestato per abusi sessuali su minorenni

carabinieri-panDALLA SICILIA

E’ stato arrestato con l’accusa di abusi sessuali a quattro ragazze minorenni: è un pastore della Chiesa evangelica pentecostale di Marsala, pensionato 66enne, ora ai domiciliari nella sua abitazione di Trapani.  L’uomo, secondo le accuse, diceva alle ragazze che erano possedute da entità maligne. Per togliere loro il maleficio  le avrebbe palpeggiate nelle parti intime, abusando, sostengono gli investigatori, del suo ruolo di guida religiosa.  I fatti contestati risalgono  al periodo tra il 2009 e il 2015 e l’inchiesta, guidata dai carabinieri della Procura di Marsala è scaturita dalla denuncia presentata del padre di una delle  giovani che sarebbero state abusate. 

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L’amico di famiglia violentava da mesi una 14enne

polizia e carabinieriDALLA PUGLIA

E’ riuscito a farsi passare per buon amico di famiglia, con gentilezze e attenzioni, Ma l’obiettivo per lui era di circuire e approfittare della figlia 14enne dei suoi due amici. Così un uomo di 50 anni di Veglie (Lecce) è stato arrestato dai carabinieri  e ora si trova ai domiciliari.Il 50enne  andava a prendere a scuola la ragazzina, la portava in giro in auto. Ma poi, sostengono gli inquirenti,  ha iniziato ad abusare di lei per mesi. Gli investigatori sospettano che l’uomo abbia circuito con lo stesso sistema anche altre minorenni e invitano  le eventuali vittime a sporgere denuncia.

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Due operai alla Ferrero ustionati al volto

Hanno  43 e 49 anni i due operai  rimasti feriti in un incidente sul lavoro ad Elicottero-118Alba, presso il complesso industriale degli  stabilimenti Ferrero. I due elettricisti operai appartenenti a una ditta esterna, in base a una prima ricostruzione, stavano lavorando all’interno di una cabina elettrica, ma un’improvvisa esplosione li ha investiti. Uno dei due è rimasto ustionato  al viso, il secondo al volto e al torace. Sono stati trasportati in elisoccorso al centro ustioni  del Cto di Torino.

Al mauriziano il chirurgo-elettricista per salvare il cuore

maurizianoPer la prima volta in Italia eseguito un intervento rivoluzionario di ablazione cardiaca transcatetere con una tecnologia innovativa (TOPERA), presso l’ospedale Mauriziano di Torino

 

Per la prima volta in Italia è stato eseguito un intervento rivoluzionario di ablazione cardiaca transcatetere con una tecnologia innovativa (TOPERA), che consente di individuare le zone critiche che sostengono l’aritmia anche nei casi più complessi e di neutralizzarle attraverso l’ablazione con l’utilizzo di una nuova metodica di mappaggio del substrato elettrico per localizzare i punti nevralgici nascosti detti rotori, presso l’ospedale Mauriziano di Torino. La fibrillazione atriale è l’aritmia più frequente. E’ un disturbo del ritmo cardiaco che affligge milioni di italiani. Si può calcolare che a Torino e provincia insorgano circa 1000 nuovi casi ogni anno e che la diffusione della malattia sia destinata ad aumentare essendo legata all’invecchiamento della popolazione. Essa produce sintomi sotto forma di un fastidioso batticuore, può dare origine ad una insufficienza cardiaca ed è legata ad un rischio aumentato di ictus cerebrale di cui è causa nel 20% dei casi.

L’ablazione transcatetere è la metodica più efficace nel trattamento di questa aritmia, essendo indicata nei pazienti che non rispondono alla terapia farmacologica. Tuttavia anche l’ablazione può ASLrisultare non efficace specie in quei pazienti che presentano forme avanzate di lunga durata che resistono anche a questo approccio terapeutico ed in presenza di altre cardiopatie associate. Un paziente di 60 anni, affetto da fibrillazione atriale persistente, trattato in passato con farmaci e con procedure ablative classiche senza buon esito, iniziava a dar segni di danno della funzione contrattile del cuore proprio a causa dell’aritmia.

Nei giorni scorsi è stato sottoposto per la prima volta in Italia dal dottor Stefano Grossi, presso la Cardiologia dell’ospedale Mauriziano (diretta dalla dottoressa Maria Rosa Conte), ad una procedura di ablazione mediante una metodica innovativa che si avvale di una apparecchiatura (TOPERA), in grado di elaborare le migliaia e migliaia di segnali elettrici che attraversano l’atrio fibrillante, riuscendo a localizzare i punti nevralgici nascosti che sostengono l’aritmia, denominati rotori. L’ablazione dei rotori ha determinato l’interruzione immediata dell’aritmia nel paziente. Lo studio del substrato elettrico della fibrillazione atriale è un settore di grande interesse presso i principali centri di aritmologia. Grazie a questo innovativo intervento ci sono i presupposti per sperare di aver compiuto un ulteriore passo avanti nella terapia ablativa della fibrillazione atriale.

 

(Foto: il Torinese)

 

Ragazza di 25 anni annuncia suicidio su Fb: la polizia la “circonda” e la salva

polizia 62DALLA CAMPANIA

Una 25enne di Napoli aveva annunciato sul proprio profilo Facebook di volersi suicidare. La polizia ha inviato le volanti in Piazza Vanvitelli dopo  la richiesta di aiuto da parte di un uomo, la cui figlia aveva lasciato casa da alcune ore. Prima aveva pubblicato  un post sul social  in cui spiegava la propria volontà di farla finita, per una storia d’amore terminata. Gli  agenti della sezione Volanti dell’ufficio Prevenzione generale e del commissariato Vomero hanno rintracciato l’ex fidanzato, il quale ha chiamato la 25enne per darle un appuntamento.La ragazza si è presentata dopo mezz’ora, quando l’intera zona era ormai circondata dai poliziotti, che l’hanno dissuasa dal compiere il suo proposito.