Un giovane torinese di 23 anni è stato denunciato per lesioni gravissime. E’ accusato di avere ferito una donna in un incidente stradale sulla A10, fra Savona e Spotorno. L’auto che stava guidando ha colpito un’altra vettura che era ferma per avaria: la donna colombiana di 38 anni che stava aprendo il bagagliaio alla ricerca del triangolo è stata investita e ha subito l’amputazione di una gamba. Il ragazzo nell’urto ha battuto la testa ed è stato portato in ospedale in codice giallo. In base alle nuove norme del codice della strada è stato segnalato all’autorità giudiziaria e gli è stata ritirata la patente dopo la decurtazione di venti punti.
Uomo muore dopo incidente sulla Torino-Pinerolo
Un 42enne di Torino, è morto nella notte al San Luigi di Orbassano. Era rimasto ferito in un incidente stradale a bordo della sua Fiat Punto mentre transitava sul raccordo autostradale Torino-Pinerolo nei pressi dello svincolo di Volvera. Era comunque sceso dall’auto ed era cosciente anche se in stato di alterazione psicofisica, forse per l’assunzione di droga. la morte è giunta per arresto cardiaco, ora la procura della repubblica di Torino ha disposto l’autopsia. Le indagini sono seguite dalla polizia stradale, intervenuta per rilevare l’incidente.
Ex guardia giurata spara e uccide conoscente
Un omicidio ieri in serata nei pressi dello Juventus Stadium. Un uomo di 52 anni, Giuseppe Del Prete, è stato ucciso con un colpo di pistola al petto da Michele Renda, suo coetaneo, ex guardia giurata. L’omicida, incensurato è stato già arrestato dalla Polizia. Dopo un litigio Renda ha sparato alcuni colpi con l’arma che deteneva regolarmente, e un proiettile ha ucciso Del Prete che si è accasciato sulla strada. Quando l’ omicida è stato fermato dagli agenti di polizia, vicino al luogo del delitto aveva ancora l’arma in mano. i due avevano vissuto per anni nello stesso quartiere dove si sono incontrati ieri.
Nel fotoservizio di Christian Bernardinelli, alcuni momenti toccanti dei funerali di Claudia D’Antona, la torinese uccisa nell’attentato in Bangladesh
Rose rosse per te ho comprato stasera
Aveva spedito alla donna 50 rose rosse, le aveva portato, nonostante lei non ne avesse fatto alcuna richiesta, l’auto dal meccanico per fargliela controllare. Gesti premurosi ma assolutamente non richiesti poiché la donna aveva deciso di interrompere la loro storia.
La fine di una storia non è mai facile, per nessuno, neanche per chi apparentemente prende la fatidica decisione di dire basta. Non c’è età, università o professione che insegni ad affrontare nel “modo giusto” la conclusione di un rapporto d’amore. In nome dell’amore e della sofferenza ci si ritrova spesso a fare follie, a compiere gesti che non avremmo mai pensato di poter fare, spesso ci si ritrova a ragionare poco e ad agire d’istinto. Ma l’ amore è soprattutto rispetto. Rispetto per la persona che si ha avuto al proprio fianco, rispetto per quel rapporto che purtroppo a volte è destinato a giungere verso un epilogo. “Se condannate quest’uomo, voi condannate un innamorato”. Queste sono le parole che l’avvocato Antonio Genovese ha pronunciato in difesa del suo assistito, un settantenne torinese, accusato del reato di stalking contro la sua ex compagna con cui ha avuto una relazione per più di 20 anni. “La Cassazione sostiene che bastino due telefonate a integrare il reato, ma in questo caso non c’erano comportamenti persecutori” – ha aggiunto il legale – “Il mio assistito non pensava di compiere atti persecutori”.
Aveva spedito alla donna 50 rose rosse, le aveva portato, nonostante lei non ne avesse fatto alcuna richiesta, l’auto dal meccanico per fargliela controllare ed infine oltre ad alcune telefonate in cui dichiarava il suo immenso amore, le aveva addirittura comprato il suo cibo preferito per cena. Tutte azioni premurose, tutti gesti carini. Quale donna non vorrebbe certe premure?Quale donna con un po’ di romanticismo nel sangue non vorrebbe trovarsi la macchina messa a nuovo o 50 rose rosse per casa? Probabilmente lo vorrebbero quasi tutte. Probabilmente però, l’unica persona che non gradirebbe tutto ciò, è una donna che ha detto basta. Una donna che dopo 20 anni di relazione ha preso, per svariati motivi appartenenti solo a lei e al suo ex compagno, la difficile decisione di chiudere un amore durato per molto tempo. Non accettare le rose, decidere quando e dove aggiustarsi la macchina o il non voler più sentire una persona, sono tutti diritti appartenenti a qualsiasi persona.
Molto probabilmente l’uomo era in “buona fede”, molto probabilmente con i suoi atteggiamenti non credeva di commettere nessun tipo di reato nei confronti dell’ex compagna. Il 14 settembre ci sarà al Tribunale di Torino la sentenza. Ci auguriamo che nessuno condanni mai l’amore, che nessuno giudichi o punisca mai un innamorato. Speriamo invece che venga tutelato quel diritto di scelta che le persone hanno e che venga valorizzato quel concetto di “rispetto reciproco” che molto spesso viene un po’ da tutti dimenticato.
Simona Pili Stella
Mistero sullo sparo al clochard
Un senzatetto italiano di 35 anni si è recato ieri sera al pronto soccorso dell’ospedale di Ivrea, con una ferita da arma da fuoco a un polpaccio. Ha detto di essere stato raggiunto dall’esplosione di un proiettile che si trovava vicino a una candela in una baracca dove dormiva, a Rivarolo Canavese. Ma gli agenti di polizia non hanno trovato alcun elemento che possa fare pensare a una simile realtà. In una baracca hanno trovato una pistola avvolta in un panno. Ora is cerca di capire se la ferita è stata provocata da tale arme ha sparato e anche chi abbiasparato. Il clochard non è grave e verrà operato al polpaccio.
Salvini torna in Piemonte
“La Festa della Lega Nord Piemont che si sta svolgendo a Fubine e che si chiuderà in questo fine settimana è un appuntamento per noi fondamentale, anzi è con il passare degli anni diventato uno dei più importanti dell’intera Padania”. Riccardo Molinari, segretario nazionale della Lega Nord Piemont (i leghisti considerano nazioni le diverse entità regionali) non ha dubbi sulla centralità dell’evento iniziato a Fubine la scorse settimana e che questa sera, venerdì, si arricchisce del suo momento centrale, l’arrivo del segretario federale Matteo Salvini, uno degli uomini politici che maggiormente appaiono sul circuito mediatico. L’europeputato – segretario arriverà nel comune monferrino venerdì 8 luglio intorno alle 20.30 e terrà un intervento, come avvenne già lo scorso anno dove ad ascoltarlo c’erano anche parecchi cittadini non necessariamente aderenti al “credo” di Alberto da Giussano. E sarà sicuramente l’occasione per capire quale sia lo stato di salute del centro – destra ed il suo rapporto con la Lega.
Massimo Iaretti
(foto: il Torinese)
Scontri con auto, morti due motociclisti
Sono due i motociclisti morti ieri sera in due diversi incidenti stradali. Il primo è Federico Fusco, 45 anni: a Pianezza era a bordo della sua Yamaha, scontratasi con una Toyota Yaris che giungeva da un passo carraio. Il motociclista è deceduto poco dopo l’arrivo all’ospedale di Rivoli. Il conducente della vettura si era fermato a soccorrerlo. A torino, invece, vittima un giovane di 27 anni che si trovava in sella a una Triumph Speed Triple, in corso Belgio, dove urtato una Fiat 500X che procedeva nello stesso senso di marcia: cadendo ha battuto la testa sull’asfalto ed è morto sul colpo
Al via nuovo Consiglio a San Mauro
La prima seduta di consiglio comunale a San Mauro Torinese si è tenuta martedì 5 luglio ed è stata tutta a cinque stelle. Inoltre si è trattato dell’occasione per presentare, davanti al pubblico delle grandi occasioni, la nuova giunta pentastellata di Marco Bongiovanni. La sua squadra – tutta composta da esponenti del Movimento 5 Stelle – è formata dal vice Davide Ansaldo e dagli assessori Paola Caravelli (bilancio) e Licia Nigrogno (Urbanistica, lavori pubblici, ambiente).
Il Gay Pride di Torino quest’anno festeggia i suoi primi dieci anni insieme al Coordinamento Torino Pride LGBT, nel 2006 la città sabauda ospitò il primo Pride nazionale. Da quel lontano 2006 di cose ne sono cambiate mentre altre sono rimaste immutate, quali l’intolleranza ancora palpabile che purtroppo spesso si trasforma in violenza gratuita e inciviltà. Alcuni manifesti, ad esempio, erano stati imbrattati con svastiche e frasi offensive, prontamente sono sostituiti con dei nuovi della sindaca Appendino. Uno dei cambiamenti più recenti è invece il Ddl Cirinnà che disciplina le unioni civili anche per le coppie omosessuali. Il claim del Torino Pride 2016 è chiaro e punta l’attenzione su
quella parte del decreto che risulta monca. L’immagine di un bambino sorridente accanto alla frase “Il domani ci appartiene” proietta la storia nel futuro e interroga la società sul diritto negato a migliaia di bambine e bambini, figli e figlie di coppie gay e lesbiche nel nostro Paese. Le battaglie di ieri, oggi e domani saranno celebrate sabato 9 luglio per le strade della città con un serpente di gente allegra, colorata in un atmosfera carnevalesca. Perché la natura del Pride è anche questa, rivendicare l’orgoglio del proprio essere prendendo spunto da quella festa pagana nella quale tutti gli uomini erano uguali. Il corteo del
Torino Pride celebrerà il decennale partendo da via San Donato alle ore 17 e attraverserà le strade del centro di Torino, finendo in piazza San Carlo. Qui verrà allestito il grandioso palco del Festival della Classica, su cui a partire dalle ore 19.30 si alterneranno molti artisti in un grande concerto/happening, presentato da PLATINETTE, che terminerà alle 23.30. Sul palco saliranno esponenti della scena musicale torinese e italiana che appoggiano la causa LGBT. A curare la direzione artistica del concerto The Goodness Factory che ha coinvolto musicisti come Levante, Bianco, Dolcenera, Cecilia, Perturbazione, Chiara Dello Iacovo, Eugenio in Via di Gioia, Cosimo Morleo, Carlo Gabardini, i Moderni, Gabriella Sborgi e il Coro del Teatro Regio di Torino. Una festa che terminerà in musica, quale modo migliore se non questo?!
Federica Monello
(Foto: il Torinese)